L’estate è ormai arrivata, anche se il sole gioca a nascondino con le nuvole, le alte temperature mi rammentano che devo iniziare ad organizzare le prossime vacanze.
Immancabilmente i miei pensieri tornano alla scorsa estate, alle vacanze trascorse in Provenza.
Una terra splendida piena di profumi e colori, ma oggi voglio mostrarvi l’altra faccia della Provenza.
Ebbene esiste un’altra Provenza che, non vogliatemene, ma ha me è piaciuta molto di più di quella di cui vi ho già ampiamente mostrato le foto lo scorso luglio.
Una Provenza dalla natura incontaminata dove gli aironi cenerini se ne stanno tranquillamente appollaiati sui rami semisommersi i attesa di rinfrescarsi nelle acque salmastre della foce del Rodano.
Dove si può assistere da vicino alle passeggiate dei fenicotteri, devo ammettere che non hanno un incedere elegante, anzi ricordano me quando tento di camminare con un tacco 12 ihihihih!!!
E’ stato fantastico assistere alle loro planate sull’acqua, peccato che con la mia imbranataggine in fatto di fotografia non sia riuscita ad immortalare l’evento.
Lungo gli argini rarissime costruzioni da parte dell’uomo, tutte rigorosamente in legno e ben camuffati nella vegetazione.
Questo vecchio carrozzone gitano ha attirato subito la mia attenzione per i suoi vivacissimi colori, ma non è stato l’unico……
Imbattersi in questo grosso roditore che all’inizio avevamo scambiato per una enorme pantegana è stato abbastanza sconvolgente.
Non riuscivamo a credere ai nostri occhi.
Se ne stava lì tranquillo e beato, lungo il sentiero che stavamo percorrendo, senza avere minimo timore di noi umani.
E poi loro…… i fantastici cavalli bianchi della Camargue, lo sapevate che nascono di un caldo color cioccolata e solo dopo alcuni anni il loro mantello diventa candido??
Naturalmente nel mio reportage sulla magica Camargue non potevano mancare i famosi Guardian con le tipiche camice provenzali ed i loro tori.
Assistere alla corrida nella arena di Sainte Marie de la mer è stato uno spettacolo divertentissimo.
Vi state chiedendo come io possa aver assistito alla corrida ed essermi divertita??
No non sono impazzita!!!
La corrida che si svolge in questi luoghi non ha nulla a che vedere con quella sanguinosa che si svolge in Spagna. Innanzitutto ai torelli non viene fatto alcun male. Vengono legati sulle loro corna dei nastri rossi e l’abilità del torero sta nel fatto di recuperare quanti più nastri gli è possibile.
L’impresa non è affatto semplice come può sembrare ed il più delle volte si assiste alla comica fuga del torero sugli spalti con il toro che lo ricorre sbuffando.
Come per la zona del Vaucluse anche in Camargue troviamo la lavanda, in realtà si tratta del Limonium volgare pianta che cresce spontanea nelle zone salmastre, detta comunemente lavanda di mare.
Nei 15 giorni trascorsi in Provenza abbiamo potuto apprezzare la gentilezza delle persone, la bellezza dei luoghi, la cucina deliziosa…..a proposito in Camargue , causa della vicinanza con la Spagna, fanno una paella e dello spezzatino di toro al Bordeux da leccarsi le dita ve lo consiglio vivamente!!!Che volete sono una inguaribile mangiona.
Ed in fine di certo non potevamo farci mancare lui……
il Mistral….
il vento freddo ed impetuoso che spira su questo magnifica regione.
Ne sa qualcosa il nostro camper che, nonostante fosse riparato dalla furia del vento dagli altri camper, ha dondolato inesorabilmente per tutta la notte.
Se leggendo questo post vi ho fatto venir voglia di vistare la Camargue e volete qualche dritta non esitate a contattarmi.
Un grosso bacione a tutti
Gilda