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giovedì 1 dicembre 2022

Quiche Lorraine: la ricetta originale francese

 La ricetta della Quiche Lorraine è una ricetta gustosa e saporita, ideale per un secondo piatto che possa accontentare tutti. Puoi prepararla con ingredienti facili da reperire, per un risultato sfizioso e mai scontato. 


Si tratta di una torta salata dal sapore delicato ma allo stesso tempo avvolgente con una ricetta di origini francesi: ecco l'originale che certamente saprà stupirti nel sapore, nelle consistenze, nelle armonie dei sapori e nella sua riuscita. La ricetta infatti è l'ideale se si desidera cambiare ma non ci si vuole allontanare troppo dal gusto della semplice e saporita torta salata prosciutto e formaggio. Si tratta di una torta semplice e sfiziosa che può essere fatta in molti modi. Il ripieno della base si ottiene mescolando tre ingredienti: uova, pancetta e formaggio. Questo potrà avere alcune varianti, come per esempio l’aggiunta di zucchine. 

Ti lascio con la ricetta originale …e buon appetito!


Ingredienti

  • 200 g di farina senza glutine o farina 00 

  • 100 g di burro

  • 70 ml di acqua

  • un pizzico di noce moscata

  • un pizzico di pepe

  • 1 uovo e 3 tuorli

  • sale q.b.

  • 150 g di Groviera grattugiato 

  • 300 ml di panna fresca

  • 200 g di pancetta affumicata a dadini

  • sale q.b.


Prima di tutto prepara un impasto friabile mettendo in un mixer la farina insieme al burro e a un pizzico di sale, poi lascia amalgamare fino a che il composto non sia diventato omogeneo e sabbioso. Ora metti l'impasto in una ciotola aggiungendo dell'acqua e amalgama il tutto con le mani finché l’impasto non si sarà rassodato. Metti poi in frigo per circa 40 minuti. Una volta terminato il tempo di riposo dell'impasto, infarina il piano da lavoro e stendilo velocemente con un mattarello ben infarinato ( considera che  dovrà coprire bene tutta la teglia e sporgere di circa 2 cm). Adagia la sfoglia in uno stampo precedentemente imburrato, del diametro di 24 cm, facendo attenzione che il composto aderisca bene. A questo punto, bisognerà fare la cottura in bianco: questa tecnica consentirà di non impregnare di liquidi l'impasto una volta aggiunto il composto. Ricopri, quindi, la pasta con della carta da forno e dei fagioli secchi. Metti poi la teglia in forno preriscaldato a 190° per circa 15 minuti. Contemporaneamente prepara gli ingredienti per il ripieno della Quiche Lorraine. Prendi le uova e aggiungile nella ciotola insieme alla panna, quindi unisci un pizzico di noce moscata insieme al pepe e il sale e mescola il tutto ottenendo così una crema. Ora sbollenta la pancetta, dopo averla tagliata a dadini, in acqua bollente per 10 minuti, scola e mettila da parte, grattugia il formaggio Groviera. Una volta trascorsi 15 minuti sforna la base, rimuovi la carta da forno e i fagioli e spennella con dell'albume leggermente sbattuto. Inforna di nuovo la Quiche a 180° per altri 5-10 minuti; una volta eseguito questo passaggio adagiate sul fondo il formaggio grattugiato, farcite con il composto di uova e panna unitamente alla pancetta affumicata a dadini. Cuoci quindi in forno a 180° per circa 20 minuti. Prima di servirla in tavola lasciala riposare  per altri 10 minuti per renderla più compatta e più facile da tagliare.


Un buon modo per trasformare questa ricetta in una variante ancora più gustosa è quello di utilizzare le zucchine, adattissime a questa ricetta. Puoi tagliarle in piccole fette o a cubetti, cucinandole poi in padella con olio e aglio, Condite con sale e pepe. 

Conserva la  torta in un luogo asciutto a temperatura ambiente, in seguito riponila in frigo e conservala per massimo altri due giorni. 


La torta però essere congelate e poi successivamente riscaldate in forno o al microonde per qualche minuto. Sarà sempre ottima!


Alla prossima!
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martedì 9 giugno 2020

Sandwich Guacamole



Cosa ho fatto con il Pan Carrè pubblicato ieri? E' presto detto....
Qualche giorno fa mentre facevo la spesa dal fruttivendolo l'occhio mi è caduto su una cassetta di frutta accontonata tra i prodotti in offerta perchè troppo maturi. Dentro c'erano degli avocados con la buccia totalmente nera ( cioè  maturi al punto giusto anche se nessuno sembrava saperlo visto che erano ancora lì) e poichè il prezzo era superconveniente me li sono portati via tutti per pochi euro.
Adoro l'avocado... lo mangio a fette così... semplicemente. E' un frutto ricco di proprietà nutrizionali e grassi benefici, è quello che si dice un superfood: potassio, magnesio, zinco, vitamina E, B6, antiossidanti... insomma un toccasana per pelle e capelli.  Inoltre ha un sapore particolarissimo che viene esaltato da certi abbinamenti... come l'acido del limone o del pomodoro... e se ci aggiungiamo anche cipolla e peperoncino, la Guacamole e bell'e pronta! Perchè non metterla in un bel sandwich?
Un sandwich con Guacamole...scomposta!
Per un pranzo veloce e leggero.



Ingrdienti:
4 fette di pane carrè integrale (la ricetta qui)
un quarto di un avocado tagliato a fettine
un pomodoro per insalata
mezza cipolla di Tropea piccolina
sale
succo di mezzo limone
peperoncino in polvere q.b.
  • Affetta l'avocado, la cipolla e il pomodoro.
  • Disponi due fette di pane su un piatto e fai uno strato di avocado; spremici sopra qualche goccia di limone.
  • sistema sull'avocado il pomodoro, qualche anello di cipolla, un pizzico di sale, un pizzico di peperoncino e un filo d'olio.
  • Copri con la seconda fetta , schiaccia bene e...buon appetito!
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lunedì 1 giugno 2020

Panzerotti fritti senza glutine


Come canto del cigno del mio periodo "friggi-solo-se-ne-vale-la-pena" ho deciso di fare i panzerotti: in effetti dopo gli arancini, i cannoli siciliani e i torciglioni... i panzerotti ci stavano tutti, prima di appendere al chiodo il mio wok, almeno fino a Natale 2030.

Così sabato scorso ho fatto i panzerotti pugliesi per la mia famiglia e questa versione gluten free per me. Alla fine della cottura... ne avrò cotti una 20ina in tutto... avevo l'olio persino dentro il cervello.
Certo, la soddisfazione è stata tanta, in particolare per quanto riguarda la versione senza glutine: non mangiavo un panzerotto (...o calzone ) dal lontano 1994... infatti il primo me lo sono divorato appena cotto, mentre cuocevo gli altri. Ed è stato un bene perchè avendo fritto prima i miei nell'olio pulito, ho dovuto aspettare un po' per sedermi a tavola e nell'attesa gli altri panzerotti si sono sgonfiati (appena cotti sembravano zampogne!) anche se il gusto era ugualmente spaziale.
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giovedì 4 ottobre 2018

Tortillas di patate e peperoni

Ancora una ricetta di ispirazione spagnola: per una cena veloce o un aperitivo sostanzioso.
Le tortillas sono una delle tapas più popolari e più amate. In realtà si tratta di una sorta di frittata cotta in forno nella quale si possono trovare verdure, ortaggi e le immancabili patate. Una volta cotta va tagliata a quadrotti e gustata secondo la tradizione spagnola, accompagnata da una bella birrotta ghiacciata o da un bicchiere di vino.
A te la scelta!
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domenica 30 settembre 2018

Empanadillas con salsiccia e funghi senza glutine


Oggi ho messo alla prova la pasta brisèe già stesa senza glutine di una nota marca, che trovi nel banco frigo del supermercato.  E siccome avevo voglia di qualcosa di sfizioso ho fatto queste empanadillas, piccoli calzoncelli fritti, ripieni di ciò che più ti piace. Personalmente ho optato per funghi e salsiccia e devo dire che non hanno nulla da invidiare a quelli con glutine: la pasta è risultata elastica e versatile ed è rimasta croccante anche dopo essersi raffreddata.
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lunedì 23 luglio 2018

Rose di sfoglia con zucchine filanti


Caldo, caldo, caldo!
Siamo passati dalle piogge torrenziali al caldo più afoso.
Estate tempo di mare, di caldo, di sole, ma anche tempo di fare una buona scorta di vitamine e sali minerali provenienti da frutta e verdura dai mille colori vivaci.
Tra le mie verdure preferite ci sono sicuramente le zucchine cucinate in tutte le modalità: bollite e frullate per una vellutata leggera, grigliate per una parmigiana diversa e light o sulla pizza bianca con tanta mozzarella, o all'aceto, come contorno estivo e fresco, e persino nei dolci.
La zucchina ha origine americane, infatti è arrivata sulle nostre tavole dopo il Cinquecento. Tra tutte le verdure è sicuramente una delle meno caloriche grazie al suo elevato contenuto di acqua, quasi il 90%, per cui è sicuramente un'ottima alleata nelle diete ipocaloriche o semplicemente se vuoi seguire un regime light e disintossicante dopo un periodo di "pasticci" culinari. Inoltre essendo povera di fibre la zucchina risulta particolarmente digeribile, adatta quindi anche ai bimbi e a chi ha problemi di intolleranze alimentari.

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sabato 2 novembre 2013

Arancinette di polenta con Gruyère e 'Nduja per Swiss Cheese Parade

Parlando di street food, cibo da strada, non posso fare a meno di pensare agli arancini o arancine di riso che mangiavo sempre sulla nave di ritorno da Messina, dopo una giornata di shopping o di incontri con amici e parenti. Nel mio immaginario gastronomico quindi street food fa rima con rotondo, fritto, croccante fuori e morbido dentro, saporito... insomma goduriosoallennesimapotenzaechisenefregadellecalorie!
Certo paese che vai street food che trovi... ma dovendone inventare o meglio rielaborare uno per il contest organizzato da Formaggi Svizzeri , non ho potuto fare a meno di ispirarmi a questo ricordo, cercando di racchiudere dentro anche un po' di soul... di anima, la mia, perchè questo piccolo bocconcino parlasse anche un  di me. Così sono nate queste arancinette, non di riso ma di polenta, alimento che ho imparato ad amare da quando ho scoperto di essere celiaca, ripiene di Gruyère, uno dei due formaggi protagonisti del contest, e di 'Nduja, un salume calabrese spalmabile e piccantissimo, tipico della zona di Spilinga... tanto per non dimenticare mai la mia calabresitudine!
Alla prossima!

ARANCINETTE DI POLENTA
con Gruyère e 'Nduja

180gr di farina di mais per polenta+ quella per impanare
una noce di burro
80gr di Gruyère
un tuorlo
un albume
20 gr di 'Nduja (circa un cucchiaio)
olio di mais per friggere

Facciamo cuocere la farina di mais secondo le istruzioni in poca acqua salata (dovremo ottenere una polenta piuttosto densa, dalla consistenza simile a un purè spumoso) quando in cottura si staccherà dalle pareti della pentola sarà pronta. Trasferiamo la polenta in una ciotola e uniamo la noce di burro e il tuorlo dell'uovo; mescoliamo bene e lasciamo intiepidire. Intanto in una ciotola sbattiamo l'albume con un pizzico di sale e tagliamo il formaggio a cubetti. Prendiamo una piccola quantità di polenta e mettiamola nel palmo della mano, mettiamoci dentro un cubetto di formaggio e una punta di cucchiaino di 'Nduja (andateci pianose nn amate molto il piccante), richiudete con un altro pezzetto di polenta e formate una pallina grande quanto un'albicocca quindi passatela l'albume sbattuto e poi nella farina di polenta e impanate bene. Formate così tutte le arancinette e lasciate riposare in frigo per mezz'ora. Friggetele in abbondante olio bollente e scolatele su carta paglia.
Buon appetito!









 

Con questo post partecipo al contest Swiss Cheese Parade di Peperoni e Patate in collaborazione con Formaggi Svizzeri.

Contest per FOODBLOGGER
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domenica 21 aprile 2013

Il giro del blog in 10 post #3: 10 ricette per un pic-nic!

Salve a tutti !
Oggi per la consueta ormai rubrica domenicale ho pensato di riunire in questo post non 10 ricette con un ingrediente comune, bensì 10 ricette che in comune hanno qualcos'altro.
Aprile è il mese delle vacanze brevi, dei "ponti", dei primi week-end di sole e delle gite fuoriporta. Tra pochi giorni sarà il 25 aprile, Anniversario della Liberazione, giovedì, per alcuni fortunati il primo giorno di un lungo week-end. E a seguire la settimana dopo il 1° maggio, Festa del Lavoro ( stendiamo un velo, vah....). Diciamo che più che festeggiare, magari queste due giornate posso essere la scusa per trascorrere una giornata diversa, in montagna o al mare, per prenderci questo meritato primo sole dopo un lungo e freddo inverno. Qualcuno riaprirà la casa al mare, qualche altro si dovrà accontentare del balcone di casa.... poco importa! L'importante non è dove si va ma con chi si è.... Con le persone giuste e un pizzico d'ironia anche il nostro piccolo balconcino, tra i panni stesi e le piantine fiorite, può trasformarsi nella località più esclusiva (infatti più esclusivo del balcone di casa propria ci sono veramente pochi luoghi...ahahah) dove fare il nostro pic-nic di Primavera! Eccovi allora 10 ricette ideali da portare con sè, pratiche da trasportare, che si possono fare in anticipo e soprattutto gustose da mangiare fredde.
Pronti per partire ?????VIA!!!!!



1) Cake di pane : per utilizzare in maniera creativa il pane raffermo.























2) Rotolini primavera: una versione della piadina che non tutti conoscono.























tarte23) Tartellette rustiche di sfoglia: facili e velocissime!























4) Girelle di pancarrè: un modo insolito per presentare i classici tramezzini.

















5) Arancini di Montalbano: fateli in versione mignon...























caprese1c6) Piccole capresi al limone: delizie al limone liberamente ispirate al maestro Sal De Riso.

















7) Crostatine all'ananas: buone, buone, buone!























bananacake8) Banana cake: banane e cacao... un binomio golosissimo!























9) Mini Angel Cake: faranno la gioia dei vostri bambini!























carrotcake5c10) Torta di carote cartoon: fatela in una teglia rettangolare e tagliatela a quadrotti, semplicemente cosparsa di zucchero a velo.



















E se ancora non vi fossero bastate vi aspetto da lunedì  con altre due ricette da pic-nic nuove nuove, solo per voi!

A presto!!!!
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giovedì 31 gennaio 2013

Quattro Chiacchiere...gluten free!

Qualche giorno fa mi sono accorta che nel blog non avevo mai pubblicato la ricetta delle Chiacchiere senza glutine..... Infatti una lettrice celiaca mi ha scritto chiedendomi le dosi per farle e così spinta dal Carnevale che incombe e dalla gentile chiesta, ho preso farina, uova, nonna papera e Canon e mi sono messa all'opera. Certo... potevo scegliere un altro pomeriggio di gennaio...quasi febbraio.... per friggere (nonostante io adori il forno... queste sono di quelle cose che possono solo essere fritte.... Anche se.... mai dire mai!), visto che mi attendeva un pomeriggio a scuola di mio figlio... ma, sapete com'è.... quando mi metto in testa una cosa!!!
Conclusione della vicenda: nonostante le precauzioni ( cuffia in testa, finestre spalancate, cambio d'abito...) uscita di casa per salire in macchina mi sembrava di sentire il lieve olezzo del "compagno indesiderato". Arrivo alla riunione, continuando ad annusarmi i capelli di nascosto... poi chiedo alla mia vicina di sedia, figlia di un'amica...e lei....No...non si sente nulla!
Alla fine dell'incontro vado a salutare la vicepreside la quale, conoscendo le mie insane passioni,  mi guarda dritta negli occhi e...."Che cosa hai fritto ????" .....Oddio! Voglio morì!.....e io... "ehm...Chiacchiere"!
La figlia della mia amica era raffreddata!
  
CHIACCHIERE
senza glutine
220gr di farina senza glutine (io B.aglut)
1 uovo
25gr di burro
un cucchiaio di zucchero
un pizzico di sale
scorza di arancia
mezzo bicchiere di limoncello
olio di semi di arachidi per friggere
zucchero a velo

Disponiamo la farina a fontana e facciamo un buco in mezzo in cui metteremo l' uovo, il burro ammorbidito a pezzetti, lo zucchero, il sale e la scorza di arancia grattugiata. Cominciamo ad impastare e aggiungiamo il limoncello fino ad ottenere un impasto sodo e non appiccicoso. Facciamo riposare l'impasto per mezz'ora, avvolto con della pellicola. Trascorso il tempo stendiamo l'impasto in una sfoglia  sottile; se abbiamo la macchina per la pasta,  usiamo la sfogliatrice (io con la mia nonna papera l'ho tirata a n°7, che corrisponde a un paio di mm) altrimenti con il mattarello. Con una rotella tagliapasta tagliamo dei rettangoli  o delle strisce che annoderemo o diamo ai rettangoli la tipica forma delle chiacchiere incidendole al centro e facendoci passare uno dei lembi. Friggiamo subito per pochi minuti in olio caldissimo e scoliamo su carta assorbente. Quando le Chiacchiere si saranno raffreddate spolveriamole con zucchero a velo.

Rispetto alle Chiacchiere con glutine, queste hanno due piccoli inconvenienti ai quali dobbiamo fare attenzione:
  1. la pasta pur essendo abbastanza elastica non deve essere troppo sottile perchè altrimenti si spezza;
  2. la frittura deve essere fatta con attenzione perchè la pasta si colora subito e si rischia veramente di bruciare le Chiacchiere....basterà un minuto circa per lato.




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mercoledì 14 marzo 2012

Polenta pasticciata in crostoni

Oggi una ricettina al volo veloce veloce, di quelle che si preparano in anticipo e si  "rianimano" prima di cena.
A grande richiesta un intermezzo salato... per fare una pausa tra un dolce e l'altro.
La polenta è una grande risorsa per chi come me non può mangiare frumento &co. e quindi mi piace farla in mille modi... anche semplicemente mettendone un bel mestolo ancora fumante sul piatto e adagiarci sopra una generosa cucchiaiata di sugo!
Oggi vi spiego invece come farla d'anticipo e cucinarla abbinandola ai broccoli. La potete gustare fredda o calda... è buona in entrambe le versioni.


polenta2


POLENTA PASTICCIATA
con broccoli

300gr di broccoli al netto degli scarti
200gr di farina di mais bramata per polenta
sale e pepe
olio 
aglio

Cuocete al dente i broccoli in abbondante acqua salata. Scolateli bene e ripassateli velocemente in padella a fiamma vivace con olio e uno spicchio d'aglio a fettine.
Cuocete la polenta secondo le istruzioni contenute nella scatola, salate e pepate, spegnete la fiamma e buttate dentro la polenta fumante i broccoli, mescolate bene e versate il tutto in una teglia di vetro rettangolare ( o come l'avete) fate raffreddare bene per almeno un paio d'ore. 
Sformate la polenta pasticciata su un tagliere e tagliatela a fette.
A questo punto potete consumarla fredda, così com'è o grigliarla su una bistecchiera antiaderente con carta da forno (nella versione light...) o se volete farne una versione ancora più golosa, friggetela in padella a fuoco vivace: in entrambi i casi si formerà una bella crosticina croccante, mentre l'interno rimarrà morbido. Ci potete fare anche dei sandwich, mettendo tra due fette di polenta fritte una fettina di formaggio.
Buon appetito!


polenta3

polenta1

polenta
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martedì 6 dicembre 2011

Natale home made contro la crisi #2: mandorle pralinate e una novità sul censiblog

champagne!Eccoci arrivati alla seconda ideuzza per i regalini di Natale: dopo le palline al cocco, ecco a voi le mandorle pralinate! Anche questa una ricetta veloce e facile, a patto però di seguire qualche piccolo consiglio fondamentale che vi spiegherò dopo. L'unica controindicazione è che le mandorle sono talmente buone che una tira l'altra....! L'ideale per piccoli momenti di dolcezza da regalare all'amica del cuore o alla vicina golosa!
Il realtà la ricetta l'avevo postata quest'estate, ma ve la ripropongo con una dose di acqua  più precisa e dei nuovi accorgimenti che poi sono quelle sfumature che decretano la riuscita o meno di questo godurioso snack. E poi alla ricetta accompagno anche una piccola idea per confezionare questo regalino in maniera più festosa... proprio ad hoc per il Natale.
Prima di passare alla ricetta volevo farvi vedere la bellissima bottiglia di champagne che mi è arrivata stamattina per il calendario di Ammodomio. Ringrazio dunque Ornella e la BBC, nella persona del suo direttore Emanuele di Palma, sponsor dell'iniziativa. Per questo Capodanno saprò bene come brindare!
Un ultima novità: riguarda il CENSIblog Ho aggiunto ai dati richiesti anche la voce " città o regione di provenienza". Era già da un pò che ci pensavo....ma a CENSIblog ormai avviato mi era parso ormai tardi inserirlo....Poi supportata dai commenti  di alcuni blogger, sia qui che su fb, mi sono detta : facciamolo! Mi è sembrato troppo interessante cercare di fare anche una mappa  geografica dei blog... per cui da oggi in poi pregherei chi si registra di lasciare anche questo dato.
PER I BLOG GIA' REGISTRATI, se non riuscissero a  integrare questo dato mancante entro la scadenza, provvederò personalmente a ricercarne la provenienza attraverso i blog stessi, altrimenti saranno contattati in altro modo (mail, fb, commenti...). La  data di scadenza quindi è stata posticipata al 31 gennaio 2012. Spargete la voce mi raccomando!




mandorle

MANDORLE PRALINATE


500gr di mandorle con la pellicina
500 gr di zucchero
200ml di acqua


La ricetta è di una semplicità imbarazzante, a patto di stare bene attente alle dosi e alla regolazione della fiamma: mettiamo le mandorle, lo zucchero e l'acqua in una padella antiaderente ed accendiamo il fornello a fiamma vivace. Mescoliamo tutto bene, senza smettere, fino a che non si consuma tutta l'acqua. Ad un certo punto lo zucchero comincerà a bollire e diventare quasi schiumoso e si appiccicherà alle mandorle, mantenendo il suo colore bianco: nonostante l'acqua si sia consumata... ancora non sono pronte. Continuiamo a mescolare e ABBASSIAMO LA FIAMMA (altrimenti lo zuccherò si scioglierà, caramellando...) fino a che lo zucchero non si scurisce un pò e le mandorle non si distaccano spontaneamente le une dalle altre. Spegniamo e facciamole raffreddare su carta da forno.
Per la confezione, basterà creare due cartocci a punta, uno esterno, fatto con un sottotorta di carta tagliato a metà, l'altro un pò più grande fatto con la carta trasparente ( quella che si usa per confezionare le ceste natalizie... adatta agli alimenti) . Mettiamo il cartoccio trasparente dentro quello bianco, lo riempiamo con le mandorle e chiudiamo con un bel nastrino di raso (riciclo a go-go!).
Alla prossima con un altra idea per  i regalini home-made!


mandorle2


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giovedì 22 settembre 2011

Tutto il buono della semplicità....: le freselle!


Se un seme cade nella roccia muore. Se invece cade in un terreno fertile può portare molto frutto... un frutto inaspettato... un frutto senza prezzo tanto è prezioso...
Qualche tempo fa la mia amica Alessandra ha indetto un contest, dal titolo "Lievitami il cuore" il cui argomento era quello dei prodotti da forno lievitati: La prima ricetta a cui ho pensato per partecipare è stata quella delle Brioches Siciliane col tuppo... non perchè mi era sembrata una ricetta originale o particolarmente nuova...più che altro per un motivo affettivo, perchè legata a i miei ricordi estivi di bambina e dato il titolo ho pensato che fosse la più adatta a farmi lievitare il cuore. Così ho scritto la mia storia, quella storia di quelle estati passate a Messina da mia zia Emma (potete leggere il post intero qui...) e ho pubblicato tutto. 
Oggi ho saputo che questo post è stato scelto come miglior racconto (ex-aequo con quello di Mapi) tra le oltre 250 storie partecipanti insieme alle ricette. Ma non è per questa piccola soddisfazione che vi ho raccontato tutto questo.... Il seme di cui parlo è il post... ma il terreno non è solo il contest.
" Pronto... sono Salvo".... oddio, Salvatore, il figlio della zia Emma! Da quanto tempo! " Tua madre mi ha detto...così ieri sera sono andato a leggere... Ma come facevi a ricordare tutto???... persino il fazzolettino!... Mi sono commosso... l'ho dovuto leggere più volte perchè non riuscivo a finirlo...  ... non mi hai fatto chiudere occhio!  ... Bellissimo... mi è sembrato di rivivere quei momenti... Stasera chiamo mia madre per farglielo leggere! ... L'ho fatto vedere a Mariella e a mia figlia che mi ha chiesto  Chi é questa ragazza? e io .. Nostra cugina!" .  Vi basta???
Dedico questa ricetta a Salvatore, Mariella e alla loro splendida famiglia... 




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mercoledì 3 agosto 2011

Mmenduli cù zuccuru ovvero le mandorle pralinate della festa

Uno dei ricordi più intensi di quando ero bambina, legati al periodo estivo, è quello dei giorni della Festa. La Festa per uno scillese è la festa del santo patrono, San Rocco, che si svolge nella settimana che segue il 16 agosto. Da bambina l'attesa per quella settimana, in particolare per i giorni del sabato e domenica, era legata non tanto alla festività religiosa e alla processione, com'è naturale, nè alle serate di spettacolo con cantanti semisconosciuti o gruppi folk.... San Rocco era il mio secondo Natale. In quei giorni arrivavano le bancarelle degli ambulanti e tra le iesse (i mostaccioli) e il tiro assegno c'era LEI... la venditrice grassoccia di giocattoli. Che gioia! Passare in rassegna quei blister colorati, alla ricerca del dono perfetto, rappresentava già metà del divertimento! C'erano bambole, pistole ad acqua, macchinine di latta,  pistole da sceriffo con le fondine di cartone e i piccoli proiettili rossi, trottole col filo, barbie finte, passeggini, collane di plastica e corone con gemme colorate... Tra quelle bambole riuscivo sempre a scorgere il mio "prossimo figlio", magari col ciuccio, magari che faceva anche pipì e aveva il biberon con il latte vero.... Mio fratello optava sempre per le pistole da sceriffo, da vero masculo .... E poi c'era quel profumo.... il profumo dello zucchero filato, il profumo dello zucchero che si caramellava e diventava croccante, il profumo delle mmendule che tostavano in quella strana pentola che girava come una lavatrice.... e mia madre che di ritorno dal nostro giro tra le bancarelle, comprava un sacchetto di quelle mmendule cu zuccuru, croccanti e marroni, che tanto piacevano a mio padre.
Quello stesso profumo che oggi aleggia nella mia cucina mentre li preparo per la prima volta e  li assaggio con un filo di emozione...



MMENDULI CU' ZUCCURU
ovvero mandorle pralinate

300 gr di mandorle con la pellicina
300 gr di zucchero
mezzo bicchiere d'acqua


La ricetta è di una semplicità imbarazzante: mettiamo le mandorle, lo zucchero e l'acqua in una padella antiaderente ed accendiamo il fornello a fiamma vivace. Mescoliamo tutto bene, senza smettere, fino a che non si consuma tutta l'acqua. Ad un certo punto lo zucchero di appiccicherà alle mandorle, mantenendo il suo colore bianco: nonostante l'acqua si sia consumata... ancora non sono pronte. Continuiamo a mescolare, fino a che lo zucchero non diventa bruno e le mandorle non si distaccano spontaneamente le une dalle altre. Spegniamo e facciamole raffreddare su carta da forno. 










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mercoledì 4 maggio 2011

La caponatina del Commissario

Che io sia calabrese lo sapete. Che io mi senta gastronomicamente parlando calabro-sicula lo sapete anche, visto che l'ho detto e ribadito molte volte a proposito delle ricette della tradizione. Che io adori il Commissario più siculo che ci sia (...a parte forse il commisario Cattani...)....forse questo non l'ho mai detto. E più ancora del Commissario, adoro il suo "papà", il suo creatore, colui che scrive come parla (la qualcosa, se non sei un siciliano o un calabrese dello Stretto è un gran problema...perchè non ci capisci una benemerita cippalippa !) .... Naturalmente sto parlando del Commissario  Montalbano e del suo papà Andrea Camilleri.
Qualunque cosa si possa dire su questo personaggio è già stata detta. Quello di cui io vi voglio parlare riguarda una sua abitudine: deliziarsi con i piatti della tradizione siciliana. Montalbano mangia sempre in ristorantini tipici in cui i cuochi sfornano una delizia dopo l'altra e io da appassionata non ho potuto fare a meno di notarlo.
Dai crostacei ai pesci a trancio, passando per verdure ripiene e frutti di mare, in ogni pranzo e in ogni cena ci viene snocciolato il meglio della tradizione culinaria siciliana. Quindi in omaggio alla Sicilia, mia seconda patria, e a Montalbano, oggi per voi la ricetta di una delle cose più buone ed estasianti che possiate mangiare, appartenente sia alla tradizione calabra che sicula perchè ci proviene dalla comune storia che ci vide soggetti alle influenze more (dominazioni arabe) e spagnole: sono stati infatti proprio gli arabi a introdurre l'uso di spezie, frutta secca e l'agrodolce, agli spagnoli invece si deve l'elaborazione del piatto che prevedeva in origine anche l'uso del pesce capone, da cui il nome di caponata. Quella che vi presento è come sempre la mia ricetta di famiglia.


CAPONATA

3 peperoni
2 melanzane
una cipolla di Tropea
una manciata di pinoli
5-6 pomodorini
un pugno di capperi
una decina di olive verdi (vanno bene anche nere)
mezzo bicchiere di aceto
3 cucchiaini di zucchero
foglie di menta
olio EVO, sale


Sbucciamo le melanzane, tagliamole a cubetti e mettiamole sotto sale per mezz'oretta. In una padella capiente mettiamo 4 cucchiai di olio e la cipolla affettata non troppo sottilmente e la facciamo andare a fuoco dolce. Dopo qualche minuto aggiungiamo i peperoni tagliati a listarelle ed alziamo la fiamma, facciamo abbrustolire ed uniamo i pomodorini tagliati a cubetti, regoliamo di sale  e facciamo cuocere a fuoco moderato per una decina di minuti, quindi uniamo i pinoli , i capperi e le olive tagliate a rondelle. Facciamo insaporire il tutto e spegniamo la fiamma. Laviamo bene la melanzana sotto l'acqua e friggiamo in una seconda padella a fuoco vivace. 
Uniamo la melanzana fritta ai restanti ortaggi già cotti e mettiamo la padella sul fuoco, appena riprenderà a cuocere uniamo l'aceto nel quale avremo sciolto i cucchiaini di zucchero, alziamo la fiamma e facciamo sfumare, mescolando bene. Facciamo evaporare il liquido e spegniamo. La caponata è pronta! Per chi non lo sapesse, la caponata va mangiata fredda e possibilmente riposata (ovvero il giorno dopo!).






Se ve ne rimane qualche cucchiaiata fate come me: conditeci la pasta , basta fare un sughetto semplice e unirla  qualche minuto prima di ultimare la cottura. Non ve ne pentirete!



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venerdì 8 aprile 2011

Pic-nic di primavera

Il mio mare...
Aprile dolce dormire... Aprile ogni goccia un barile... Aprile non ti scoprire... Checche se ne dica , di bello o di brutto, aprile è uno dei mesi che amo di più: da studentessa lo amavo perchè con i suoi 30 giorni, i ponti e le vacanze era veramente il più lieve da passare....ad aprile l'hanno scolastico finisce... si sente già profumo d'estate senza però ancora la preoccupazione di recuperare le  interrogazioni andate così così (...eheheh...per quelle si aspettava maggio...ad aprile si andava in gita!).  Oggi che studentessa non lo sono più da un pezzo amo aprile per quei primi raggi di sole che filtrano dalle mie tapparelle la mattina presto, per quell'arietta calda presaga dell'estate che mi avvolge sul balcone mentre stendo i panni, per la luce che illumina le giornate fino a tardi ...e per il mare, il mio mare, che ad aprile si mostra finalmente trasparente e calmo e mi chiama ogni mattina perchè io vada a salutarlo, a piedi nudi sulla sabbia calda. Aprile è anche tempo di pic-nic e gite fuori porta, di Pasqua e pasquetta...ma anche semplicemente di una mattinata diversa, di un sabato diverso, a cercare con i bimbi pietre e conchiglie, tesori nascosti sulla spiaggia. Buon weekend a tutti!


CAKE DI PANE a modo mio

Un filone di pane integrale di qualche giorno
un uovo+ 2tuorli
200ml di latte
sale e pepe
80 gr di parmigiano grattuggiato
semi di sesamo
100gr di prosciutto cotto in una sola fetta
olive verdi
150 gr del vostro formaggio filante preferito ( io provolone...)



Affettiamo il pane in maniera regolare e disponiamo uno strato di fette sul fondo di una teglia da plumcake foderata di carta da forno. Sbattiamo bene le uova con sale e pepe e uniamo il latte. Versiamo alcuni cucchiai di uova sbattute sul primo strato di pane, in modo da inzupparlo bene, quindi spolverizziamo con il parmigiano e disponiamo metà della fetta di prosciutto cotto, uno strato di provolone a dadini e qualche oliva. Facciamo un secondo strato di pane e ripetiamo le operazioni descritte. Ultimiamo il cake con un terzo e ultimo strato di pane, l'uovo sbattuto rimasto, il parmigiano, i semi di sesamo e qualche oliva intera. Inforniamo a 180° per mezz'ora circa... fino a doratura. Da mangiare tiepido o freddo.







e a proposito di pic-nic partecipo al contest di Assaggi di viaggio dedicato a questo tema....


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