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10 <title>Diritto d'autore e globalizzazione nell'era delle reti informatiche -
11 Progetto GNU - Free Software Foundation</title>
12
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18 <div class="article reduced-width">
19 <h2>Diritto d'autore e globalizzazione nell'era delle reti informatiche</h2>
20
21 <div class="infobox">
22 <p>Ciò che segue è la trascrizione di un intervento al <abbr
23 title="Massachusetts Institute of Technology">MIT</abbr> nel Forum sulla
24 comunicazione di giovedì 19 aprile 2001.</p>
25 </div>
26 <hr class="thin" />
27
28 <p>
29 <b>DAVID THORBURN, moderatore</b>: Il nostro relatore di oggi, Richard
30 Stallman, è una figura leggendaria nel mondo informatico, e la mia
31 esperienza nel cercare di trovare un correlatore per condividere il podio
32 con lui è stata istruttiva. Un distinto professore del MIT mi ha detto che
33 Stallman deve essere visto come una figura carismatica in una parabola
34 biblica – un tipo di aneddoto-lezione del Vecchio Testamento. «Immagini», mi
35 ha detto «un Mosè o un Geremia – meglio un Geremia». E io ho detto, «Bene,
36 davvero ammirevole. Suona meraviglioso. Conferma la mia sensazione sul tipo
37 di contributo che ha dato al mondo. Allora perché è riluttante a dividere il
38 podio con lui?». La sua risposta: «Come Geremia o Mosè, semplicemente ne
39 sarei sopraffatto. Non terrò un discorso insieme a lui, ma se mi avesse
40 chiesto di nominare cinque persone viventi nel mondo che hanno veramente
41 aiutato tutti noi, Richard Stallman sarebbe uno di essi».</p>
42 <p>
43 <b>RICHARD STALLMAN</b>: Dovrei [iniziare spiegando perché ho rifiutato di
44 permettere che questo Forum fosse trasmesso sul web], nel caso non fosse
45 pienamente chiaro qual è il problema: il software che usano per la
46 trasmissione sul web richiede che l'utente scarichi del software per poter
47 ricevere la trasmissione. Questo software non è software libero. È
48 disponibile a costo zero ma solo come eseguibile, cioè una misteriosa serie
49 di numeri.</p>
50 <p>
51 Ciò che fa è segreto. Non lo si può studiare; non lo si può modificare; e
52 certamente non se ne può pubblicare una versione modificata. E queste sono
53 tra le libertà essenziali incluse nella definizione di “software libero”.</p>
54 <p>
55 Così, se devo essere un onesto sostenitore del software libero, non posso
56 andare in giro a fare discorsi e poi spingere le persone ad usare software
57 non libero. Nuocerei alla mia stessa causa. E se non mostro di prendere i
58 miei principi sul serio, non posso aspettarmi che altri li prendano sul
59 serio.</p>
60 <p>
61 Comunque, questo discorso non riguarda il software libero. Dopo che ho
62 lavorato al movimento per il software libero per vari anni e si è
63 incominciato ad usare alcuni pezzi del sistema operativo GNU, ho cominciato
64 ad essere invitato a tenere discorsi [nei quali] [...] il pubblico iniziava
65 a chiedermi: «Bene, come si generalizzano le idee sulla libertà per gli
66 utenti del software ad altri tipi di cose?»</p>
67 <p>
68 E, naturalmente, facevano domande stupide come: «Bene, dovrebbe essere
69 libero l'hardware?», «Dovrebbe essere libero questo microfono?»</p>
70 <p>
71 Bene, che significa questo? Si dovrebbe essere liberi di copiarlo e
72 modificarlo? Bene, per modificarlo, se si compra il microfono, nessuno ci
73 impedirà di modificarlo. E per copiarlo, nessuno ha una copiatrice di
74 microfoni. Al di fuori di <cite>Star Trek</cite>, queste cose non
75 esistono. Forse un giorno ci saranno analizzatori ed assemblatori
76 nanotecnologici, e sarà realmente possibile copiare un oggetto fisico, e
77 allora il problema del se si è liberi di farlo o meno comincerà ad essere
78 davvero importante. Vedremo aziende agricole che cercheranno di impedire
79 alle persone di copiare il cibo, e questo diventerà un problema politico
80 importante, se mai esisterà questa capacità tecnologica. Non so se
81 succederà; è solo speculazione a questo punto.</p>
82 <p>
83 Ma per altri tipi di informazioni, si può sollevare il problema perché ogni
84 tipo di informazione che può essere memorizzata su un computer,
85 presumibilmente, può essere copiata e modificata. Così i problemi etici del
86 software libero, i problemi del diritto di un utente di copiare e modificare
87 il software, sono gli stessi per altri tipi di informazioni pubblicate. Ora
88 non parlo delle informazioni private, diciamo, le informazioni personali,
89 che non devono essere mai rese disponibili al pubblico. Parlo dei diritti
90 che si devono avere se si ottengono copie di cose pubblicate dove non si
91 riscontrino tentativi di tenerle segrete.</p>
92 <p>
93 Per spiegare le mie idee in materia, vorrei rivedere la storia della
94 distribuzione delle informazioni e del diritto d'autore. Nel mondo antico, i
95 libri erano scritti a mano con una penna, e chiunque sapesse leggere e
96 scrivere poteva copiare un libro efficacemente come chiunque altro. Ora
97 qualcuno che lo facesse tutto il giorno, probabilmente, aveva imparato a
98 farlo meglio, ma non c'era una differenza sostanziale. E poiché le copie
99 erano fatte una per volta, non c'era un'economia di scala. Fare dieci copie
100 richiedeva dieci volte il tempo che ci voleva per fare una copia. Non c'era
101 inoltre niente che imponesse una centralizzazione; un libro poteva essere
102 copiato ovunque.</p>
103 <p>
104 Ora a causa di questa tecnologia, poiché non imponeva che le copie fossero
105 identiche, non c'era nel mondo antico la stessa differenza sostanziale tra
106 copiare un libro e scrivere un libro. Ci sono cose nel mezzo che avevano
107 senso. Capivano l'idea di un autore. Sapevano, diciamo, che una certa
108 commedia era stata scritta da Sofocle, ma tra scrivere un libro e copiare un
109 libro, c'erano altre cose utili che si potevano fare. Per esempio, si poteva
110 copiare parte di un libro, poi scrivere alcune nuove parole, copiare ancora
111 e scrivere alcune nuove parole e così via. Questo era detto “scrivere un
112 commentario” – era una cosa comune da fare – e questi commentari erano
113 apprezzati.</p>
114 <p>
115 Si poteva anche copiare un passaggio da un libro, poi scrivere altre parole,
116 e copiare un passaggio da un altro libro e scrivere ancora e così via, e
117 questo era fare un compendio. Anche i compendi erano molto utili. Ci sono
118 opere che sono andate perdute, ma parti di esse sono sopravvissute se erano
119 citate in altri libri che hanno avuto più popolarità dell'originale. Forse
120 si sono copiate le parti più interessanti, e così se ne sono fatte molte
121 copie, ma non ci si è preoccupati di copiare l'originale, perché non era
122 abbastanza interessante.</p>
123 <p>
124 Ora per quanto posso dire, non c'erano cose come il diritto d'autore nel
125 mondo antico. Chiunque volesse copiare un libro poteva copiare il libro. Più
126 avanti, è stata sviluppata la stampa e i libri hanno iniziato ad essere
127 stampati. Ora la stampa non è stata solo un miglioramento quantitativo per
128 copiare agevolmente. Ha influenzato i diversi tipi di copia in modo diverso
129 perché ha introdotto una certa economia di scala. Era necessario molto
130 lavoro per impostare la macchina tipografica e molto meno lavoro per fare
131 molte copie identiche della pagina. Così il risultato è stato che copiare i
132 libri incominciò a diventare un'attività centralizzata di produzione di
133 massa. Le copie di un determinato libro probabilmente saranno state fatte
134 solo in alcuni luoghi.</p>
135 <p>
136 Significava inoltre che i lettori normali non potevano copiare i libri
137 efficacemente. Solo se si aveva una macchina per la stampa lo si poteva
138 fare: era un'attività industriale.</p>
139 <p>
140 Ora per i primi secoli della stampa, i libri stampati non hanno sostituito
141 totalmente le copie fatte a mano. Venivano ancora fatte copie a mano dei
142 libri, a volte dai ricchi e a volte dai poveri. I ricchi lo facevano per
143 avere una copia particolarmente bella che avrebbe dimostrato quanto erano
144 ricchi, e i poveri lo facevano perché forse non avevano abbastanza soldi per
145 comprare una copia stampata, ma avevano tempo di copiare un libro a
146 mano. Come dice la canzone, «Il tempo non è denaro quando tutto ciò che hai
147 è il tempo».</p>
148 <p>
149 Così le copie a mano si facevano ancora. Credo che sia stato nel 1800 che la
150 stampa è diventata in realtà abbastanza economica che anche i poveri si
151 potevano permettere libri stampati se sapevano leggere.</p>
152 <p>
153 Ora il diritto d'autore si è sviluppato insieme all'uso della stampa e data
154 la tecnologia della stampa, ha avuto l'effetto di una regolamentazione
155 industriale. Non limitava ciò che potevano fare i lettori; limitava ciò che
156 potevano fare gli editori e gli autori. Il diritto d'autore in Inghilterra è
157 stato inizialmente una forma di censura. Si doveva avere il permesso del
158 governo per pubblicare il libro. Ma l'idea è cambiata. Al tempo della
159 Costituzione Americana, si giunse ad un'idea diversa del fine del diritto
160 d'autore, e credo che quell'idea sia stata accettata anche in Inghilterra.</p>
161 <p>
162 Per la Costituzione Americana fu proposto che gli autori dovevano avere un
163 diritto d'autore, un monopolio sulla copia dei loro libri. Questa proposta
164 fu respinta. Invece, fu adottata una proposta fondamentalmente diversa e
165 cioè che, per promuovere il progresso, il Congresso poteva stabilire
166 eventualmente un sistema di diritti d'autore che avrebbe creato questi
167 monopoli. Così i monopoli, secondo la Costituzione Americana, non esistono
168 per il bene di chi li possiede; esistono per promuovere il progresso della
169 scienza. I monopoli sono concessi agli autori come un modo per modificare il
170 loro comportamento affinché facciano qualcosa che sia utile al pubblico.</p>
171 <p>
172 Così l'obiettivo è avere più libri scritti e pubblicati che altri possano
173 poi leggere. E si ritiene che questo contribuisca ad una maggiore attività
174 letteraria, a scrivere maggiormente di scienza e di altri campi, e che la
175 società impari attraverso questo. Questo è il fine che deve essere
176 perseguito. La creazione di monopoli privati è stata solo un mezzo per
177 giungere ad un fine, e il fine è un fine pubblico.</p>
178 <p>
179 Ora il diritto d'autore nell'era della stampa era praticamente indolore
180 perché era una regolamentazione industriale. Limitava solo le attività degli
181 editori e degli autori. Bene, in senso stretto, anche i poveri che copiavano
182 i libri a mano potevano infrangere il diritto d'autore. Ma nessuno cercò mai
183 di imporre il diritto d'autore contro di essi perché fu considerato una
184 regolamentazione industriale.</p>
185 <p>
186 Il diritto d'autore nell'era della stampa era anche facile da imporre perché
187 doveva essere imposto solo dove c'era un editore, e gli editori, per natura,
188 si facevano conoscere. Se si cerca di vendere libri, si deve dire al
189 pubblico dove andare a comprarli. Non si deve andare nelle case di tutti ad
190 imporre il diritto d'autore.</p>
191 <p>
192 E, infine, il diritto d'autore può essere stato un sistema benefico in quel
193 contesto. Il diritto d'autore in America è considerato dagli studiosi di
194 legge un patto tra il pubblico e gli autori. Il pubblico scambia alcuni dei
195 suoi naturali diritti di fare copie, e in cambio ottiene il beneficio di
196 avere più libri scritti e pubblicati.</p>
197 <p>
198 Ora, è un patto vantaggioso? Bene, quando il pubblico non può fare copie
199 perché queste possono essere fatte efficacemente solo con macchine per la
200 stampa – e la maggior parte delle persone non ha macchine per la stampa – il
201 risultato è che il pubblico sta scambiando una libertà che non può
202 esercitare, una libertà che non è di nessun valore pratico. Perciò se si
203 possiede qualcosa che non è di primaria importanza nella propria vita ed è
204 inutile, e si ha la possibilità di scambiarla per qualcos'altro di qualunque
205 valore, ci si guadagna. Così è per questo che il diritto d'autore può essere
206 stato un patto vantaggioso per il pubblico in quel tempo.</p>
207 <p>
208 Ma il contesto sta cambiando, e questo deve cambiare la nostra valutazione
209 etica del diritto d'autore. Ora i principi fondamentali dell'etica non sono
210 modificati dai progressi nella tecnologia; sono troppo fondamentali per
211 essere toccati da simili contingenze. Ma le nostre decisioni su una
212 determinata questione dipendono dalle conseguenze delle alternative
213 disponibili, e le conseguenze di una data scelta possono cambiare quando
214 cambia il contesto. Questo è ciò che succede nell'area della legge sul
215 diritto d'autore perché l'era della stampa è giunta alla fine, lasciando
216 gradualmente spazio all'era delle reti informatiche.</p>
217 <p>
218 Le reti informatiche e le tecnologie dell'informazione digitale ci riportano
219 ad un mondo più simile al mondo antico dove chiunque sapesse leggere ed
220 usare le informazioni poteva anche copiarle e poteva fare copie facilmente
221 come poteva farle chiunque altro. Esse sono copie perfette e sono valide
222 quanto le copie che potrebbe fare chiunque altro. Così la centralizzazione e
223 l'economia di scala introdotta dalla stampa e da simili tecnologie se ne sta
224 andando.</p>
225 <p>
226 E questo cambiamento nel contesto generale cambia il modo in cui funziona la
227 legge sul diritto d'autore. Vedete, la legge sul diritto d'autore non ha più
228 una funzione di regolamentazione dell'industria: è diventata una restrizione
229 draconiana imposta al pubblico. Tale legge voleva originariamente essere una
230 restrizione imposta agli editori a favore degli autori; oggi, all'atto
231 pratico, è una restrizione imposta al pubblico a favore degli editori. Una
232 volta il diritto d'autore era una pratica relativamente priva di effetti
233 negativi, che non suscitava discussioni, e non costituiva una limitazione
234 per il pubblico; ora ciò non è più vero. Se possedete un computer,
235 l'interesse primario degli editori è di imporvi delle restrizioni. Il
236 diritto d'autore una volta era facile da far rispettare perché era una
237 restrizione solo per gli editori, e questi ultimi erano semplici da trovare
238 ed era facile esaminare ciò che pubblicavano. Ora il diritto d'autore è una
239 restrizione su tutti voi; imporne il rispetto richiede sorveglianza – di
240 fatto un'intrusione – e pesanti pene, e stiamo vedendo l'introduzione di
241 queste misure nelle leggi degli Stati Uniti e di altri paesi.</p>
242 <p>
243 Il diritto d'autore era effettivamente uno scambio vantaggioso per il
244 pubblico perché quest'ultimo dava in cambio delle libertà che di fatto non
245 poteva esercitare. Bene, ora il pubblico può farlo. Cosa fate se avete un
246 sottoprodotto che una volta non vi serviva, eravate abituati a scambiarlo e
247 improvvisamente ne scoprite un uso? Potete consumarlo o utilizzarlo. Cosa
248 farete effettivamente? Non lo scambiate affatto, ma ne tenete almeno una
249 parte. E questo è ciò che il pubblico vorrebbe ovviamente fare.
250 È ciò che il pubblico fa ogniqualvolta gli viene data voce per esprimere la
251 propria preferenza, detiene una parte della propria libertà e la
252 esercita. Napster, in cui il pubblico decide di esercitare la libertà di
253 copia invece di rinunciarvi, è un grande esempio di questo principio. La
254 cosa naturale da farsi per rendere la normativa sul diritto d'autore adatta
255 alla situazione odierna è ridurre l'ammontare di potere nelle mani dei
256 detentori del diritto d'autore, ridurre la quantità di restrizioni che essi
257 impongono al pubblico, e aumentare la libertà che il pubblico detiene.</p>
258 <p>
259 Ma questo non è quello che vogliono gli editori: ciò che vogliono è
260 esattamente l'opposto. Gli editori intendono aumentare i poteri del diritto
261 d'autore sino al punto in cui essi possano controllare rigidamente tutti gli
262 usi delle informazioni. Ciò ha portato a delle leggi che concedono un
263 aumento di potere senza precedenti per i detentori del diritto d'autore. Le
264 libertà che il pubblico era solito possedere nell'era della carta stampata
265 vengono via via sottratte.</p>
266 <p>
267 Ad esempio, guardiamo gli e-book, tremendamente di moda oggi: è veramente
268 difficile non venirne in contatto. Ho preso un aereo mentre ero in Brasile e
269 nella rivista a bordo c'era un articolo che prevedeva che entro 10 o 20 anni
270 saremmo tutti passati agli e-book. Chiaramente, questo tipo di campagna
271 pubblicitaria è pagata da qualcuno; perché? Io penso di saperlo. La ragione
272 è che gli e-book costituiscono l'opportunità per togliere alcune delle
273 libertà che i lettori della carta stampata hanno sempre avuto e continuano
274 ad avere – la libertà, per esempio, di prestare un libro ad un amico, o di
275 prenderlo a prestito da una biblioteca pubblica, o di venderne una copia ad
276 un negozio di libri usati, o di comprarne una copia in modo anonimo e senza
277 dover inserire un record in un database contenente i dati di chi ha comprato
278 quel particolare libro. E forse persino il diritto di leggerlo due volte.</p>
279 <p>
280 Sono queste le libertà che gli editori vorrebbero sottrarre, ma non possono
281 farlo per i libri stampati perché sarebbe una presa di potere troppo ovvia e
282 provocherebbe una reazione generalizzata. E così hanno trovato una strategia
283 indiretta: prima di tutto, ottengono che la legislazione elimini questi
284 diritti per gli e-book quando non ci sono e-book; e così non c'è alcuna
285 controversia. Non esistono lettori di e-book che difenderanno le libertà a
286 cui erano abituati: e questo obiettivo è stato ottenuto con il Digital
287 Millenium Copyright Act del 1998. Quindi sono stati introdotti gli e-book,
288 di modo che gradualmente tutti cominciassero ad usarli, e il risultato
289 finale è che i lettori hanno perso le libertà di cui sopra senza che ci sia
290 stato un preciso momento in cui quelle libertà siano state sottratte e si
291 potesse combattere per riottenerle.</p>
292 <p>
293 Allo stesso tempo si possono osservare tentativi per privare le persone
294 delle loro libertà nell'uso di altri tipi di opere pubblicate. Per esempio,
295 i film su DVD vengono cifrati in un formato che una volta era segreto – era
296 stato progettato per essere segreto – e l'unico modo per farsi dire dalle
297 compagnie cinematografiche il metodo di cifratura, in modo da poter
298 costruire dei lettori DVD, era firmare un contratto che obbligava a
299 implementare determinate restrizioni nel lettore; con il risultato che il
300 pubblico non avrebbe potuto esercitare i propri diritti legali. A un certo
301 punto alcuni programmatori europei scoprirono il formato dei DVD e scrissero
302 un programma libero per leggerli. Ciò rese possibile utilizzare software
303 libero e GNU/Linux per guardare un DVD regolarmente acquistato, il che è una
304 cosa assolutamente legittima. Sarebbe giusto poterlo fare con software
305 libero.</p>
306 <p>
307 Ma le società cinematografiche non erano d'accordo, e portarono la questione
308 in tribunale. Sapete, le società cinematografiche una volta producevano un
309 sacco di film con scienziati pazzi e gente che diceva loro: «Dottore, ci
310 sono alcune cose che l'Uomo non dovrebbe conoscere». Probabilmente queste
311 società hanno visto troppi dei loro film e sono giunte alla conclusione che
312 il formato dei DVD era qualcosa che l'Uomo non doveva conoscere, e sono
313 riuscite ad ottenere una sentenza di censura totale sul software usato per
314 leggere i DVD. Persino inserire un collegamento ad un sito fuori dagli Stati
315 Uniti, dove le informazioni relative siano legalmente disponibili, è stato
316 proibito. La sentenza è già stata portata in appello; io ho firmato in tale
317 occasione una memoria come sostenitore <i>(friend-of-the-court brief)</i>, e
318 ne sono orgoglioso, anche se in effetti sto giocando un ruolo piuttosto
319 piccolo in questa battaglia.</p>
320 <p>
321 Il governo degli Stati Uniti è intervenuto direttamente a sostegno della
322 parte avversa, il che non è sorprendente se si considera il motivo per cui
323 il Digital Millennium Copyright Act è stato approvato in prima istanza. La
324 ragione risiede nel sistema di finanziamento delle campagne elettorali che
325 abbiamo qui negli Stati Uniti, cioè essenzialmente una corruzione
326 legalizzata in cui i candidati vengono comprati dalle imprese prima ancora
327 di essere eletti. E, ovviamente, sanno bene chi sono i loro padroni – sanno
328 per chi stanno lavorando – e approvano le leggi che danno maggior potere
329 alle imprese.</p>
330 <p>
331 Non sappiamo cosa succederà alla fine di questa battaglia. Ma nel frattempo
332 l'Australia ha approvato una legge simile e anche l'Europa sta per farlo; il
333 piano è di non lasciare alcun posto a questo mondo dove queste informazioni
334 siano disponibili. Gli Stati Uniti rimangono comunque in prima posizione nel
335 cercare di impedire al pubblico di distribuire informazioni che siano state
336 pubblicate.</p>
337 <p>
338 Gli Stati Uniti non sono tuttavia il primo paese per cui ciò rappresenti una
339 priorità: anche per l'Unione Sovietica era molto importante. Lì fare copie
340 non autorizzate e ridistribuirle era noto come <i>samizdat</i> e per
341 debellare questo fenomeno fu sviluppata una serie di metodi: prima di tutto,
342 guardie vicino ad ogni dispositivo di copia, per controllare cosa venisse
343 copiato e per impedire copie vietate. Secondo, dure punizioni per chiunque
344 fosse sorpreso con copie illecite: si poteva essere spediti in
345 Siberia. Terzo, incoraggiare i delatori, chiedendo a tutti di spiare i
346 propri vicini e colleghi e riferire alla polizia. Quarto, responsabilità
347 collettiva – Tu! Tu sei responsabile per quel gruppo di persone! Se becco
348 uno qualsiasi di loro con copie illegali, in prigione ci vai tu. Quindi, è
349 meglio se li controlli bene. E, quinto, propaganda, a partire dall'infanzia,
350 per convincere tutti che solo un tremendo nemico del popolo farebbe queste
351 copie illecite.</p>
352 <p>
353 Gli Stati Uniti stanno utilizzando tutti questi metodi. Prima di tutto,
354 persone a guardia dei dispositivi di copia. Nelle copisterie ci sono guardie
355 umane per controllare cosa si copia; ma per controllare cosa si copia nel
356 proprio computer gli esseri umani sarebbero troppo dispendiosi; il lavoro
357 umano è troppo costoso. E quindi ci sono robot a guardia: è questo lo scopo
358 del Digital Millennium Copyright Act. L'unico modo per accedere a certi dati
359 è inserire un particolare software, che vi impedisce di copiare quegli
360 stessi dati, nel vostro computer.</p>
361 <p>
362 Esiste un piano per introdurre questo software all'interno di ogni hard
363 disk, e in questo modo potreste trovarvi dei file all'interno del vostro
364 hard disk a cui non potete accedere a meno di ottenere il permesso da un
365 qualche server di rete. E cercare di aggirare questo software o persino dire
366 ad altre persone come aggirarlo costituisce un crimine.</p>
367 <p>
368 Secondo, punizioni dure. Alcuni anni fa, copiare qualcosa e darla ad un
369 amico senza fini di lucro non costituiva un reato: non lo era mai stato
370 negli Stati Uniti. Dopodiché venne reso un crimine, e si può essere
371 incarcerati solo per aver condiviso qualcosa con un proprio vicino.</p>
372 <p>
373 Terzo, informatori. Beh, avrete visto le pubblicità in TV e nella
374 metropolitana di Boston che spingevano a denunciare i propri colleghi alla
375 polizia dell'informazione, ufficialmente nota come Software Publishers
376 Association.</p>
377 <p>
378 Quarto, responsabilità collettiva. Negli Stati Uniti ciò è stato fatto
379 cooptando gli ISP, rendendoli legalmente responsabili per tutto ciò che i
380 loro utenti inviano su Internet. L'unico modo che hanno per non essere
381 considerati responsabili è applicare una procedura non modificabile per
382 disconnettere l'utente o rimuovere l'informazione inviata entro due
383 settimane da un reclamo. Solo qualche giorno fa ho sentito che un sito di
384 protesta contro alcune politiche negative di City Bank è stato eliminato in
385 questo modo. Oggigiorno, non si fa nemmeno in tempo ad arrivare in
386 tribunale: il vostro sito viene semplicemente eliminato.</p>
387 <p>
388 Ed infine la propaganda, che comincia dall'infanzia: è a questo scopo che
389 viene usato il termine “pirata”. Se ci pensate, qualche anno fa il termine
390 “pirata” era utilizzato per definire gli editori che non pagavano gli
391 autori. Ora il significato è completamente cambiato. Ora viene applicato a
392 membri del pubblico che sfuggono dal controllo degli editori. Viene usato
393 per convincere le persone che solo un nemico del popolo farebbe delle copie
394 illegali. Il termine trasmette il messaggio che “condividere qualcosa con un
395 vostro simile è moralmente equivalente ad attaccare una nave”. Spero che non
396 siate d'accordo con questa frase e se non lo siete spero che vi rifiuterete
397 di utilizzare la parola con questo significato.</p>
398 <p>
399 E così gli editori stanno acquistando delle leggi che diano loro maggiori
400 poteri. Inoltre, stanno anche aumentando la durata del diritto d'autore. La
401 Costituzione degli Stati Uniti dice che il diritto d'autore deve rimanere
402 valido per un periodo di tempo limitato, ma gli editori vogliono che esso
403 duri per sempre. Tuttavia ottenere una modifica costituzionale sarebbe
404 piuttosto difficile, e così hanno trovato un modo più facile per ottenere lo
405 stesso risultato. Ogni 20 anni si estende in maniera retroattiva il diritto
406 d'autore di 20 anni. E così il risultato è che ad ogni istante il diritto
407 d'autore dura nominalmente per un certo periodo ed ogni dato diritto
408 d'autore ad un certo momento terminerà. Ma quel termine non verrà mai
409 raggiunto perché ogni diritto d'autore sarà esteso di 20 anni ogni 20 anni:
410 e così nessuna opera verrà mai lasciata al dominio pubblico. Questa pratica
411 è stata chiamata “copyright perpetuo rateizzato”.</p>
412 <p>
413 La legge del 1998 che estende il diritto d'autore di 20 anni è nota come il
414 <i>Mickey Mouse Copyright Extension Act</i> perché uno dei principali
415 sponsor della legge fu la Disney. La Disney capì che il diritto d'autore su
416 Topolino stava per scadere, e questo è qualcosa che voleva assolutamente
417 evitare, perché quel diritto d'autore è fonte di grossi introiti.</p>
418 <p>
419 In effetti il titolo di questo intervento doveva essere “Diritto d'autore e
420 Globalizzazione”. Ciò che si può vedere osservando la globalizzazione è che
421 essa consiste in una serie di politiche portate avanti nel nome
422 dell'efficienza economica tramite i cosiddetti accordi per il libero
423 commercio, che in realtà sono pensati per dare potere alle imprese a scapito
424 delle leggi e della politica. Non c'entrano niente con il libero scambio, ma
425 piuttosto con un trasferimento di potere: togliere il potere decisionale e
426 legislativo ai cittadini di un qualsiasi Paese, che potrebbero
427 plausibilmente tenere in considerazione i propri interessi, e attribuirlo
428 alle imprese, che non terranno nella minima considerazione l'interesse di
429 quei cittadini.</p>
430 <p>
431 Dal loro punto di vista, è la democrazia ad essere un problema e questi
432 accordi sono stipulati per porvi fine. Ad esempio, il <abbr title="North
433 American Free Trade Agreement">NAFTA</abbr> contiene dei provvedimenti che,
434 a mio avviso, consentono alle compagnie di querelare un altro governo per
435 sbarazzarsi di una legge che ritengono contrasti con i loro profitti in quel
436 Paese. Così, una compagnia straniera ha più potere dei cittadini di una
437 nazione.</p>
438 <p>
439 Sono in atto tentativi per estendere tutto ciò oltre il NAFTA. Ad esempio,
440 questo è uno degli scopi della così detta “area del libero scambio delle
441 Americhe”, estendere questo principio a tutti i Paesi sudamericani e
442 caraibici, e l'accordo multilaterale sugli investimenti doveva estenderlo a
443 tutto il mondo.</p>
444 <p>
445 Una cosa che si è vista negli anni 90 è che questi accordi hanno cominciato
446 ad imporre il diritto d'autore in tutto il mondo, in maniera sempre più
447 forte e restrittiva. Questi trattati non sono accordi per il libero
448 scambio. Sono in realtà accordi commerciali che vengono utilizzati per dare
449 alle aziende il controllo sul commercio in tutto il mondo, in modo da
450 eliminare il libero scambio.</p>
451 <p>
452 Quando nel 1800 gli Stati Uniti erano un paese in via di sviluppo, lo stato
453 non riconosceva i diritti d'autore stranieri. Questa fu una decisione presa
454 con attenzione, e fu una decisione intelligente. Si convenne che, per gli
455 Stati Uniti, il riconoscere quei diritti sarebbe stato semplicemente
456 svantaggioso e che avrebbe spillato denaro senza essere particolarmente
457 utile.</p>
458 <p>
459 Oggi si dovrebbe applicare la stessa logica ai Paesi in via di sviluppo, ma
460 gli Stati Uniti hanno potere a sufficienza per costringerli ad andare contro
461 i loro stessi interessi. In realtà è un errore parlare degli interessi delle
462 nazioni in questo contesto. Infatti, sono sicuro che la maggior parte di voi
463 abbia sentito dell'errore nel cercare di giudicare l'interesse pubblico come
464 somma della ricchezza di ciascuno. Se gli americani che lavorano perdessero
465 un miliardo di dollari e Bill Gates ne guadagnasse due, gli americani
466 sarebbero in generale più ricchi? Questo sarebbe un bene per l'America? Se
467 si guarda solo al totale, sembra lo sia. Tuttavia, questo esempio mostra in
468 realtà che guardare al totale è il modo sbagliato di giudicare, poiché Bill
469 Gates non ha alcun bisogno di altri due miliardi di dollari, ma la perdita
470 di un miliardo di dollari da parte di chi non ha altrettanto da cui partire
471 può essere dolorosa.
472 Dunque, in una discussione su uno di questi trattati commerciali, quando si
473 sente qualcuno parlare degli interessi di questa o quella nazione, quello
474 che sta facendo, a proposito di quella nazione, è sommare le entrate di
475 tutti. I ricchi vengono sommati ai poveri. È solo una scusa per mettere in
476 atto lo stesso inganno in modo da far sì che si ignori l'effetto sulla
477 distribuzione delle ricchezze all'interno del Paese e se gli accordi la
478 renderanno più ineguale, come è accaduto negli Stati Uniti.</p>
479 <p>
480 In questo modo non è l'interesse degli Stati Uniti a giovarsi
481 dell'inasprimento delle norme sul diritto d'autore in tutto il mondo. È solo
482 quello di alcuni imprenditori, molti dei quali vivono in quel paese, mentre
483 altre risiedono altrove. Ciò non favorisce in alcun modo l'interesse
484 pubblico.</p>
485 <p>
486 Ma cosa ha senso fare? Se crediamo nello scopo del diritto d'autore, come
487 scritto ad esempio nella Costituzione degli Stati Uniti, cioè quello di
488 promuovere il progresso, quali sarebbero le linee politiche intelligenti da
489 seguire nell'era delle reti informatiche? Chiaramente, invece di aumentare i
490 poteri del diritto d'autore, dovremmo ridimensionarli in modo da dare al
491 pubblico un certo grado di libertà, in base il quale si possa far uso dei
492 benefici della tecnologia digitale e delle reti informatiche. Ma fino a che
493 punto si deve arrivare? È una domanda interessante, poiché non credo che sia
494 necessario abolire totalmente il diritto d'autore.
495 L'idea di scambiare alcune libertà per un maggior progresso sarebbe
496 vantaggiosa ad un certo livello, anche se il diritto d'autore tradizionale
497 rinuncia a troppa libertà. Ma per ragionare in maniera intelligente su tutto
498 ciò, la prima cosa che si deve riconoscere è che non c'è alcuna ragione di
499 rendere tutto uniforme. Non c'è alcuna ragione per insistere nel fare lo
500 stesso accordo per tutti i tipi di opere.</p>
501 <p>
502 Infatti, questo non è già più il caso poiché esistono numerose eccezioni per
503 la musica. La musica è trattata in maniera molto differente dalla legge sul
504 diritto d'autore. Ma i produttori usano astutamente un'arbitraria insistenza
505 sull'uniformità. Prendono in esame alcuni casi particolari e producono degli
506 argomenti secondo cui, in quei casi particolari, sarebbe vantaggioso avere
507 tutto questo diritto d'autore. Successivamente affermano che, per
508 uniformità, le restrizioni applicate nei casi particolari devono essere
509 estese a tutto. Così, chiaramente, essi prendono ad esempio il caso
510 particolare per cui possono produrre gli argomenti più forti, anche se
511 questo caso è piuttosto raro e non veramente importante.</p>
512 <p>
513 Ma forse, per quel caso specifico, è giusto che ci sia tutto quel diritto
514 d'autore. Non si deve pagare lo stesso prezzo per tutto quello che si
515 compra. Spendere un migliaio di dollari per una macchina nuova sarebbe un
516 buonissimo affare, ma spenderne altrettanti per una confezione di latte
517 sarebbe, al contrario, un pessimo affare. Di certo, in altre situazioni
518 della vita, non si pagherebbe un prezzo speciale per tutto ciò che si
519 compra. Perché farlo in questo caso?</p>
520 <p>
521 Perciò le opere devono essere considerate di diversa tipologia e vorrei
522 proporvi un possibile modo per farlo.</p>
523 <p>
524 Questo include ricette, programmi per il computer, manuali e libri, opere di
525 consultazione come i dizionari e le enciclopedie. Credo che per tutte queste
526 opere funzionali la questione sia essenzialmente la stessa del software e
527 possono essere applicate le stesse conclusioni. Si dovrebbe avere la libertà
528 anche di pubblicare una versione modificata, poiché modificare una di queste
529 opere è molto utile. I bisogni delle persone non sono gli stessi per
530 tutti. Se io scrivo un'opera affinché faccia qualcosa che io credo debba
531 essere fatto, a questo proposito qualcun altro potrebbe avere un'idea
532 differente. Dunque questa persona potrebbe voler modificare quello che ho
533 fatto per fargli fare ciò che è meglio per lui.
534 A questo punto, altre persone potrebbero avere gli stessi bisogni di chi ha
535 modificato l'originale e la versione modificata potrebbe andar bene anche
536 per loro. Tutti quelli che cucinano lo sanno, e lo sanno da un sacco di
537 tempo. È del tutto normale fare copie di ricette e distribuirle ad altri ed
538 è altrettanto normale modificare una ricetta. Se si cambia una ricetta e la
539 si prepara per gli amici ed a loro piace, questi potrebbero chiedere: «Posso
540 avere la ricetta?». Dunque, si scriverà la propria versione della ricetta e
541 se ne daranno le copie agli amici. Questa è la stessa cosa che molto tempo
542 dopo si è cominciato a fare nella comunità del software libero.</p>
543 <p id="opinions">
544 Ecco una prima classe di opere. La seconda tratta delle opere il cui
545 obiettivo è diffondere quello che pensano determinate persone. Parlare di
546 queste persone è il loro intento. Questo include, ad esempio, memorie, saggi
547 di opinioni, articoli scientifici, offerte di acquisto e vendita, cataloghi
548 di prodotti in vendita. Il punto centrale di queste opere è che esprimono
549 ciò che qualcuno pensa, ha visto o crede. Modificarli significa mistificare
550 ciò che intende dire l'autore; così modificare queste opere non è
551 un'attività socialmente utile. Perciò la copia fedele è l'unica cosa di cui
552 si ha realmente bisogno di essere autorizzati a fare.</p>
553 <p>
554 La domanda successiva è: le persone dovrebbero avere il diritto di
555 commerciare copie fedeli? O la copia fedele senza fini di lucro è
556 abbastanza? Queste si devono considerare due attività differenti, per questo
557 motivo si discuterà delle due domande separatamente – il diritto di fare
558 copie fedeli a scopo non commerciale e quello di farle a scopo di
559 lucro. Dunque, potrebbe essere un buon compromesso quello di avere copie
560 commerciali coperte dal diritto d'autore accordando però a tutti il diritto
561 di farne copie non commerciali. In questo modo, il diritto d'autore sulle
562 versioni commerciali, così come sulle versioni modificate – solo l'autore
563 può approvare una versione modificata – fornirà lo stesso flusso di entrate
564 che fornisce adesso per sovvenzionare la scrittura di queste opere, in
565 qualsiasi misura lo faccia.</p>
566 <p>
567 Ammettere la copia fedele non commerciale vuol dire che il diritto d'autore
568 non deve invadere più la casa di nessuno. Diventa nuovamente una
569 regolamentazione industriale, facile da rinforzare ed indolore, non
570 richiedendo più punizioni draconiane ed informatori per inasprirla. Così noi
571 possiamo trarre il massimo del beneficio – ed evitare al massimo l'orrore –
572 del sistema attuale.</p>
573 <p>
574 La terza categoria riguarda le opere artistiche o di intrattenimento, in cui
575 la cosa più importante è la sensazione che si prova nel guardarle. Per
576 queste il problema della modifica è molto complesso poiché, se da un lato
577 c'è l'idea che queste opere riflettono la visione di un artista,
578 modificandole si mistifica questa visione. Dall'altro, si ha il fatto che
579 spesso esiste un processo di rielaborazione popolare, in base al quale
580 attraverso le modifiche apportate da una serie di persone, si producono a
581 volte dei risultati di alto livello. È spesso utile per gli artisti anche
582 attingere da opere precedenti. Alcune delle opere di Shakespeare si basano
583 su trame prese da opere altrui. Se fossero state in vigore le attuali leggi
584 sul diritto d'autore, queste opere sarebbero state illegali.
585 Dunque, la questione del cosa fare circa la pubblicazione di versioni
586 modificate di un'opera artistica è complessa e potremmo dover pensare a
587 qualche ulteriore suddivisione della categoria per risolvere questo
588 problema. Ad esempio, gli scenari di giochi per il computer potrebbero
589 essere trattati in un modo differente, ognuno potrebbe essere libero di
590 pubblicarne versioni modificate. Ma, probabilmente, un romanzo dovrebbe
591 essere trattato diversamente: forse per questo, la pubblicazione a scopo
592 commerciale dovrebbe richiedere un accordo con l'autore originale.</p>
593 <p>
594 Ora, se la pubblicazione commerciale di queste opere artistiche è coperta da
595 diritto d'autore, fornirà la maggior parte delle entrate oggi disponibili
596 per sostenere gli autori e i musicisti, nella misura limitata in cui il
597 sistema attuale li sostiene, dal momento che svolge una pessima
598 funzione. Perciò questo potrebbe essere un compromesso ragionevole, come nel
599 caso di opere che rappresentano determinate persone.</p>
600 <p>
601 Se si guarda al futuro, al tempo in cui l'era delle reti informatiche sarà
602 davvero iniziata, quando avremo superato questo stadio transitorio, si può
603 immaginare per gli autori un altro metodo per trarre guadagno dalle proprie
604 opere.
605 Si pensi ad un sistema di pagamento digitale che consenta di ottenere denaro
606 per il proprio lavoro. Si immagini di aver un sistema di pagamento digitale
607 che permetta di inviare a qualcuno denaro attraverso Internet; ciò può
608 essere realizzato in vari modi, utilizzando la crittografia, ad esempio. Si
609 immagini che sia consentita la copia fedele di queste opere artistiche, ma
610 scritte in modo che, quando le si ascolti o le si legga o le si guardi, in
611 un angolino dello schermo appaia una finestrella che dice «Premete questo
612 pulsante per spedire un dollaro all'autore», o al musicista o a chiunque
613 sia. Questa finestra compare e basta, non è invadente, sta nel suo
614 angolino. Non dà fastidio, ma è lì, a ricordarvi che è una buona cosa
615 supportare gli scrittori ed i musicisti.</p>
616 <p>
617 Perciò se il lavoro che si sta leggendo o ascoltando piace, si può pensare:
618 «Perché non dare un dollaro a queste persone? È solo un dollaro. Che cos'è?
619 Non mi accorgerò nemmeno di non averlo». Così le persone cominceranno a
620 mandare un dollaro. La cosa più bella di tutto ciò è che questo meccanismo
621 renderebbe la copia un alleato di autori e musicisti. Quando qualcuno
622 spedisce ad un amico una copia per e-mail, questo amico potrebbe spedire un
623 dollaro. Se l'opera piace veramente, si potrebbe mandare un dollaro più di
624 una volta e questo dollaro sarebbe più di quanto queste persone guadagnano
625 oggi quando qualcuno acquista un loro libro o CD, poiché oggi ricevono solo
626 una piccola parte del guadagno. Gli stessi editori che chiedono il controllo
627 totale sul pubblico in nome degli autori e dei musicisti li stanno fregando
628 da sempre.</p>
629 <p>
630 Vi raccomando la lettura dell'articolo di Courtney Love nella rivista
631 <cite>Salon</cite>, un articolo sui pirati che usano il lavoro dei musicisti
632 senza pagarli. Questi pirati sono le case discografiche che pagano ai
633 musicisti il 4% dell'ammontare delle vendite, in media. Ovviamente, i
634 musicisti di successo hanno più potere: prendono più del 4% delle loro ampie
635 vendite, il che vuol dire che la maggior parte dei musicisti che hanno un
636 contratto di registrazione riceve meno del 4% delle loro limitate vendite.</p>
637 <p>
638 Ecco come funziona: la società discografica investe in pubblicità e
639 considera questa spesa un anticipo ai musicisti, anche se i musicisti non lo
640 vedranno mai. Perciò in teoria quando si acquista un CD, parte di quel
641 denaro dovrebbe andare ai musicisti, ma in pratica non sarà così. In realtà,
642 dovrà ripagare le spese pubblicitarie e i musicisti vedranno parte di quel
643 denaro solo se avranno molto successo.</p>
644 <p>
645 I musicisti, naturalmente, firmano i loro contratti perché sperano di essere
646 tra i pochi fortunati che avranno grande successo. Perciò sostanzialmente
647 vengono lusingati con l'offerta di una lotteria. Anche se sono bravi
648 musicisti, possono non essere così bravi, così sottili nel ragionamento da
649 accorgersi della trappola. Perciò firmano e poi probabilmente quello che
650 ottengono è solo la pubblicità. Allora, perché non facciamo loro pubblicità
651 in modo diverso, non attraverso un sistema da complesso industriale che
652 limita il pubblico e che ci riempie di brutta musica facile da vendere?
653 Invece, perché non far sì che il naturale impulso dell'ascoltatore a
654 condividere la musica che gli piace diventi alleato dei musicisti? Se
655 utilizziamo il riquadro che appare nel player per inviare un dollaro ai
656 musicisti, allora le reti informatiche potrebbero essere il sistema per far
657 loro pubblicità, la stessa pubblicità che ora tutti loro ottengono con i
658 loro contratti.</p>
659 <p>
660 Dobbiamo riconoscere che l'esistente sistema del diritto d'autore rende un
661 cattivo servizio nel sostenere i musicisti, così come il commercio mondiale
662 rende un cattivo servizio nell'elevare gli standard di vita nelle Filippine
663 e in Cina. Ci sono aree di impresa in cui tutti lavorano in aziende che
664 sfruttano i loro dipendenti e tutti i prodotti sono fabbricati in aziende
665 che sfruttano i loro dipendenti. Sapevo che la globalizzazione era un
666 sistema poco efficace per elevare gli standard di vita all'estero. Diciamo,
667 per produrre qualcosa un americano viene pagato 20 dollari all'ora; un
668 messicano riceve forse 6 dollari al giorno per quello stesso lavoro. Quello
669 che è successo in questo caso è che è stata tolta una notevole quantità di
670 denaro ad un lavoratore americano, è stata data una piccola frazione, per
671 esempio una minima percentuale, ad un messicano ed è stato dato il resto
672 all'azienda. Perciò se l'obiettivo è elevare gli standard di vita dei
673 lavoratori messicani, questo è un modo del tutto inefficace di farlo.</p>
674 <p>
675 È interessante vedere come lo stesso fenomeno si riscontri nell'industria
676 del diritto d'autore, la stessa idea generale. Nel nome di quei lavoratori
677 che certamente meritano qualcosa, si propongono misure che riservano loro
678 una minima parte sostenendo invece prioritariamente il potere delle grandi
679 società che controllano le nostre vite.</p>
680 <p>
681 Se si vuole sostituire un sistema molto buono, bisogna lavorare molto
682 seriamente per proporre un'alternativa migliore. Sapendo che il sistema
683 attuale è inefficace, non è così difficile trovare un'alternativa migliore:
684 lo standard con cui ci si confronta è oggi molto basso. Si deve sempre
685 ricordare tutto questo quando si prendono in considerazione le problematiche
686 sulla politica del diritto d'autore.</p>
687 <p>
688 Penso di aver detto quasi tutto quello che volevo dire. Voglio ricordarvi
689 che domani in Canada è il Phone-In Sick Day. Domani inizierà un summit con
690 l'obiettivo di concludere un accordo sull'area di libero scambio per le
691 Americhe con l'intento di estendere il potere delle grandi società in altri
692 Paesi. In Quebec viene organizzata una grande protesta. Abbiamo visto metodi
693 estremi per bloccare questa protesta. A molti americani viene impedito di
694 entrare in Canada attraverso quel medesimo confine che è loro permesso
695 oltrepassare in ogni altro momento. Con la più debole delle scuse attorno al centro di Quebec è stato costruito
696 un muro per impedire l'accesso ai dimostranti. Abbiamo visto utilizzare
697 molti sporchi trucchi contro la manifestazione pubblica di protesta contro
698 questi trattati. Perciò qualsiasi democrazia ci sia rimasta dopo che i
699 poteri del governo siano stati tolti ai governatori democraticamente eletti
700 e siano stati dati alle imprese e ad organismi internazionali non eletti,
701 qualsiasi cosa rimanga dopo tutto questo, potrebbe non sopravvivere alla
702 repressione cui è stata sottoposta.</p>
703 <p>
704 Ho dedicato 17 anni della mia vita a lavorare per il software libero e
705 problematiche connesse. Non l'ho fatto perché penso che questo sia il
706 problema politico più importante al mondo. L'ho fatto perché ho visto che
707 era il settore in cui dovevo usare la mia competenza per fare del bene. Ma
708 quello che è successo è che gli aspetti generali della politica sono
709 cambiati ed il maggior problema politico attuale è contrastare la tendenza a
710 dare alle aziende potere sul pubblico e sui governi. Io considero il
711 software libero ed i problemi correlati ad altri aspetti dell'informazione
712 che ho discusso oggi come parte del problema principale. Perciò mi sono
713 trovato indirettamente a lavorare su questo problema. Spero di dare il mio
714 contributo a questa causa.</p>
715 <p>
716 <b>REPLICA</b>:</p>
717 <p>
718 <b>THORBURN</b>: Tra poco il pubblico potrà fare domande e commenti. Ma
719 permettetemi di replicare brevemente. Mi sembra che il consiglio pratico più
720 incisivo ed importante che Stallman ci dà abbia due elementi chiave. Uno è
721 riconoscere che i vecchi presupposti ed usi del diritto d'autore sono
722 inappropriati: vengono messi in discussione e delegittimati dall'avvento del
723 computer e delle reti informatiche. Può risultare ovvio, ma è fondamentale.</p>
724 <p>
725 L'altro è riconoscere che l'era digitale esige che si riconsideri il modo in
726 cui distinguiamo e valutiamo le diverse tipologie di lavoro intellettuale e
727 creativo. Stallman ha sicuramente ragione sul fatto che certi tipi di
728 imprese intellettuali abbiano bisogno più di altre di essere protette dal
729 diritto d'autore. Cercare di individuare sistematicamente questi diversi
730 tipi o livelli di protezione del diritto d'autore mi sembra un modo efficace
731 di affrontare i problemi relativi al lavoro intellettuale posti dall'avvento
732 del computer.</p>
733 <p>
734 Ma penso di intravedere un altro tema che sta dietro a ciò che Stallman ha
735 detto e che non riguarda direttamente i computer, ma riguarda più ampiamente
736 le istituzioni democratiche ed il potere che il governo e le aziende
737 esercitano in misura sempre maggiore sulla nostra vita. Questo aspetto
738 populista ed anti-monopolista del discorso di Stallman è interessante ma
739 anche riduttivo e potenzialmente semplicistico. Ed è forse anche
740 eccessivamente idealista. Per esempio, come potrebbe sopravvivere un
741 romanziere o un poeta o un autore di canzoni o un musicista o un autore di
742 testi accademici in un mondo meraviglioso in cui le persone siano
743 incoraggiate a pagare gli autori, ma non siano obbligate a farlo? In altre
744 parole mi sembra che la differenza tra la pratica attuale e le possibilità
745 visionarie su cui specula Stallman sia ancora enorme.</p>
746 <p>
747 Concludo chiedendo a Stallman se vuole approfondire maggiormente alcuni
748 aspetti del suo discorso ed in particolare se vuole esprimere ulteriori idee
749 sul modo in cui potrebbero essere protetti dal suo sistema di diritto
750 d'autore quelli che noi chiamiamo “creatori tradizionali”.</p>
751 <p>
752 <b>STALLMAN</b>: Prima di tutto, devo far notare che non dovremmo utilizzare
753 il termine “protezione” per descrivere ciò che fa il diritto d'autore. Il
754 diritto d'autore limita le persone. Il termine “protezione” è un termine di
755 propaganda per le aziende che detengono il diritto d'autore. Il termine
756 “protezione” significa impedire che qualcosa venga distrutta in qualche
757 modo. Beh, non penso che una canzone venga distrutta se di essa esistono più
758 copie suonate più volte. Non penso nemmeno che un romanzo si distrugga se
759 più persone ne leggono una copia. Perciò non userei quel termine. Penso che
760 porti ad identificarsi con la parte sbagliata.</p>
761 <p>
762 Inoltre, pensare in termini di proprietà intellettuale è una cattiva idea
763 per due motivi: in primo luogo perché pregiudica la domanda cruciale in
764 questo campo che è: in che modo dovrebbero essere trattate queste cose?
765 dovrebbero essere trattate o meno come qualche tipo di proprietà? Utilizzare
766 il termine “proprietà intellettuale” per descrivere questo campo vuol dire
767 presupporre che la risposta sia “sì”, che è questo, e non un altro, il modo
768 in cui trattare queste cose.</p>
769 <p>
770 In secondo luogo, incoraggia una ipergeneralizzazione. La proprietà
771 intellettuale è un concetto onnicomprensivo per parecchi sistemi legali
772 diversi tra loro con origini indipendenti come per esempio diritti d'autore,
773 brevetti, marchi registrati, segreti industriali ed altro. Sono quasi
774 completamente diversi; non hanno niente in comune. Ma chi sente il termine
775 “proprietà intellettuale” viene portato a pensare erroneamente che esista un
776 principio generale di proprietà intellettuale applicato a determinati campi,
777 perciò presuppone che questi differenti campi di applicabilità della legge
778 siano simili. Questo porta non solo a pensare in modo confuso su ciò che sia
779 giusto fare, porta anche a non capire che cosa la legge dice veramente,
780 perché si suppone che la legge sul diritto d'autore e la legge sui brevetti
781 e la legge sui marchi registrati siano simili, mentre invece, di fatto, sono
782 completamente diverse.</p>
783 <p>
784 Se si vuole incoraggiare un'attenta riflessione e una corretta comprensione
785 di quello che la legge dice, si eviti il termine “proprietà
786 intellettuale”. Si parli di diritto d'autore, o di brevetti, o di marchi
787 registrati o di qualsiasi altro argomento si voglia. Ma non si parli di
788 proprietà intellettuale. Sarebbe assurdo avere un'opinione sulla proprietà
789 intellettuale. Non ho un'opinione sulla proprietà intellettuale, ma ho
790 opinioni sul diritto d'autore, sui brevetti e sui marchi registrati, e sono
791 diverse. Ci sono arrivato attraverso processi di pensiero diversi perché
792 questi sistemi legali sono completamente diversi.</p>
793 <p>
794 Ho fatto una digressione, ma era estremamente importante.</p>
795 <p>
796 Adesso vado al dunque. Naturalmente non possiamo sapere ora se funzionerà
797 bene, se funzionerà chiedere agli utenti di pagare volontariamente i loro
798 autori e musicisti preferiti. Una cosa, ovvia, è che tale sistema funzionerà
799 proporzionalmente al numero di persone che utilizzeranno la rete e quel
800 numero, si sa, aumenterà di un ordine di grandezza nei prossimi anni. Se lo
801 provassimo oggi, potrebbe fallire, ma questo non proverebbe niente, perché
802 potrebbe funzionare se il numero delle persone paganti fosse dieci volte
803 maggiore.</p>
804 <p>
805 L'altra è che non abbiamo ancora a disposizione questo sistema digitale di
806 pagamento in contanti, perciò non siamo oggi in grado di provarlo. Possiamo
807 provare a fare qualcosa di simile. Ci sono servizi che prevedono una firma
808 con i quali si può pagare denaro a qualcuno, cose come PayPal. Ma prima di
809 poter pagare qualcuno con PayPal, si devono affrontare un mucchio di
810 formalità e dare informazioni personali. E vengono effettuate registrazioni
811 sui destinatari dei pagamenti. Ci si può fidare che non se ne abusi?</p>
812 <p>
813 Non è il dollaro da pagare che potrebbe scoraggiare, ma i problemi connessi
814 al pagamento. L'idea generale è che pagare quando si vuole dovrebbe essere
815 facilissimo e non dovrebbe esserci nulla che scoraggi se non la somma stessa
816 di denaro. E se la somma è abbastanza piccola, perché dovrebbe scoraggiare?
817 Sappiamo comunque che i fan amano davvero i musicisti e sappiamo che alcuni
818 complessi musicali che avevano ed hanno un certo successo come i “Grateful
819 Dead” hanno incoraggiato i loro fan a copiare e ridistribuire la loro
820 musica. Non hanno avuto problemi a guadagnarsi da vivere con la loro musica
821 per aver incoraggiato i fan a registrarla ed a copiare le cassette. Non
822 hanno nemmeno ridotto le vendite dei loro dischi.</p>
823 <p>
824 Stiamo gradualmente passando dall'era della stampa all'era delle reti
825 informatiche, ma non può accadere in un giorno. Le persone continuano ad
826 acquistare molti dischi e probabilmente continueranno ad acquistarne per
827 molti anni ancora, forse per sempre. Finché si continuerà in questo modo,
828 continuare semplicemente ad applicare i diritti d'autore alla vendita
829 commerciale di dischi dovrebbe sostenere i musicisti quasi altrettanto bene
830 di oggi. Naturalmente, il sistema non è del tutto soddisfacente, ma almeno
831 non sarà peggiore.</p>
832 <p>
833 <b>DISCUSSIONE</b>:</p>
834 <p>
835 <b>DOMANDA</b>: [Un commento e una domanda a proposito della libertà di
836 download e a proposito del tentativo di Stephen King di vendere uno dei suoi
837 racconti a puntate attraverso il web.]</p>
838 <p>
839 <b>STALLMAN</b>: Si, è interessante sapere quello che ha fatto e cosa è
840 successo. Quando ne sentii parlare la prima volta ero euforico. Pensavo
841 stesse per fare un passo verso un mondo che non sia basato sulla volontà di
842 tenere il pubblico in pugno. Poi ho visto che in realtà scriveva per
843 chiedere al pubblico di pagare. Per spiegare cosa ha fatto: stava
844 pubblicando un racconto a puntate, a rate, e diceva: «Se otterrò abbastanza
845 denaro, ne scriverò ancora». Ma la sua richiesta ben difficilmente era una
846 richiesta. Minacciava il lettore. Diceva: «Se non pagate siete cattivi, e se
847 ci sono troppi fra di voi che si comportano male semplicemente smetterò di
848 scrivere».</p>
849 <p>
850 Bene, chiaramente questo non è il modo di far sentire il pubblico invogliato
851 a mandarti dei soldi. Devi far sì che ti amino, non che ti temano.</p>
852 <p>
853 <b>INTERVISTATORE</b>: I dettagli sono che ha richiesto ad una certa
854 percentuale – non so esattamente, probabilmente intorno al 90% – di persone
855 che mandassero una certa quantità di denaro, che, credo, fosse di un dollaro
856 o due o qualcosa di quest'ordine di grandezza. Si doveva dare il proprio
857 nome e l'indirizzo e-mail e alcune altre informazioni per scaricare il
858 racconto e se la percentuale non fosse stata raggiunta dopo il primo
859 capitolo, disse che non avrebbe rilasciato un altro capitolo. Era molto
860 antagonistico nei confronti delle persone che lo scaricavano.</p>
861 <p>
862 <b>DOMANDA</b>: Lo schema in cui non c'è diritto d'autore ma alle persone è
863 richiesto di fare donazioni volontarie non è aperto all'abuso da parte dei
864 plagiari?</p>
865 <p>
866 <b>STALLMAN</b>: No. Non è quello che ho proposto. Ricordate, sto proponendo
867 che ci debba essere un diritto d'autore che copra la distribuzione
868 commerciale e permetta solo la redistribuzione letterale non
869 commerciale. Così chiunque abbia fatto modifiche per mettere un puntatore al
870 proprio sito invece che a quello dell'autore reale, continuerebbe a violare
871 il diritto d'autore e potrebbe essere citato in giudizio esattamente come
872 avviene oggi.</p>
873 <p>
874 <b>DOMANDA</b>: Capisco. Quindi stai ancora immaginando un mondo in cui ci
875 sia sempre il diritto d'autore?</p>
876 <p>
877 <b>STALLMAN</b>: Si. Come ho detto, per questo tipo di opere. Non sto
878 dicendo che dovrebbe essere permesso tutto. Sto proponendo di diminuire i
879 poteri del diritto d'autore, non di abolirli.</p>
880 <p>
881 <b>THORBURN</b>: Una domanda che mi è venuta in mente quando stavi parlando,
882 Richard, e di nuovo adesso che stavi rispondendo a questa domanda, è perché
883 non consideri i modi in cui il computer stesso può eliminare completamente
884 l'intermediario – in una maniera che Stephen King si è rifiutato di usare –
885 e possono stabilire una relazione personale.</p>
886 <p>
887 <b>STALLMAN</b>: Bene, possono farlo, ed infatti la donazione volontaria è
888 uno di questi.</p>
889 <p>
890 <b>THORBURN</b>: Pensi davvero che questo non comporti per niente il passare
891 attraverso un editore?</p>
892 <p>
893 <b>STALLMAN</b>: Assolutamente no. Spero di no, perché, vedi, gli editori
894 sfruttano gli autori in maniera terribile. Quando fai domande al riguardo ai
895 rappresentanti degli editori loro dicono: «Beh, sì, se un autore o un gruppo
896 non vogliono passare attraverso di noi, non dovrebbe essergli richiesto
897 dalla legge di farlo». Ma in realtà stanno facendo del loro meglio per
898 mettere le cose in modo che questo non sia fattibile. Per esempio stanno
899 proponendo dei formati multimediali con restrizioni sulla copia e per poter
900 pubblicare in questi formati devi passare per i grandi editori perché loro
901 non spiegano a nessuno come farlo. Così sperano in un mondo in cui tutti i
902 riproduttori utilizzino questi formati e per poter ottenere qualcosa da
903 riprodurre sarà necessario passare dagli editori.
904 Così, anche senza nessuna legge che impedisca ad un autore o un musicista di
905 pubblicare direttamente, la cosa non sarebbe fattibile. C'è anche il
906 richiamo di diventare ricchi. Dicono: «Ti faremo pubblicità e forse
907 diventerai ricco come i Beatles». Scegli pure un qualche gruppo di grande
908 successo, ma, naturalmente, solo ad un numero limitato di musicisti potrà
909 accadere quello che è successo a loro. Ma questo potrebbe indurli a firmare
910 contratti che li imprigionerebbero per sempre.</p>
911 <p>
912 Gli editori tendono ad essere molto scorretti nel rispettare i loro
913 contratti con gli autori. Per esempio i contratti dei libri di solito dicono
914 che se un libro è esaurito i diritti tornano all'autore, e gli editori non
915 sono molto bravi a convivere con questa clausola. Spesso devono esservi
916 costretti. Bene, adesso stanno cominciando ad usare la pubblicazione
917 elettronica per dire che non si può esaurire una edizione; così non dovranno
918 mai restituire i diritti. La loro idea è, quando l'autore non ha voce in
919 capitolo, di farlo firmare, e da allora non avrà più potere, solo l'editore
920 ha il potere.</p>
921 <p>
922 <b>DOMANDA</b>: Sarebbe bene avere delle licenze libere per diverse
923 tipologie di opere che salvaguardino la libertà di tutti gli utenti di
924 copiarle nella maniera più appropriata per quel tipo di opera?</p>
925 <p>
926 <b>STALLMAN</b>: Beh, ci sono persone che ci stanno lavorando. Ma per opere
927 non funzionali, una cosa non sostituisce l'altra. Prendiamo un'opera di tipo
928 funzionale, diciamo un elaboratore di testi. Bene, se qualcuno fa un
929 elaboratore di testi libero, lo si può usare, non serve l'elaboratore di
930 testi non libero. Ma non direi che una canzone libera possa sostituire tutte
931 le canzoni non libere o che un racconto libero possa sostituire tutti i
932 racconti non liberi. Per questo tipo di opere le cose sono diverse. Perciò
933 penso che dobbiamo semplicemente riconoscere che queste leggi non meritano
934 di essere rispettate. Non è sbagliato condividere qualcosa con il tuo
935 prossimo, e se qualcuno dice che non puoi condividere con il tuo prossimo,
936 non dovresti ascoltarlo.</p>
937 <p>
938 <b>DOMANDA</b>: A proposito delle opere funzionali, secondo te, come si
939 bilancia l'esigenza di abolire il diritto d'autore con l'esigenza di
940 incentivi economici per favorire lo sviluppo di queste opere funzionali?</p>
941 <p>
942 <b>STALLMAN</b>: Bene, quello che si vede è, prima di tutto, che questi
943 incentivi economici sono molto meno necessari di quanto si fosse
944 supposto. Basta guardare al movimento del software libero in cui abbiamo più
945 di 100.000 volontari part-time che sviluppano software libero. Vediamo anche
946 che ci sono altri modi per raccogliere fondi che non sono basati
947 sull'impedire al pubblico di copiare e modificare queste opere.
948 Questa è l'interessante lezione data dal movimento del software libero. A
949 parte il fatto che offre un modo per utilizzare il computer mantenendo la
950 propria libertà di condividere e cooperare con altre persone, ci mostra
951 anche che presupporre che le persone non farebbero mai queste cose senza che
952 vengano loro dati poteri speciali per costringere gli altri a pagarli è
953 semplicemente sbagliato. Molte persone fanno queste cose. Inoltre se si
954 guarda per esempio alla scrittura di monografie che servono come libro di
955 testo in molti campi della scienza, tranne quelle molto elementari, ci si
956 accorge che in questo modo gli autori non si arricchiscono.
957 Abbiamo un progetto di enciclopedia libera che è, infatti, un progetto
958 commerciale di enciclopedia libera, e fa progressi. Avevamo un progetto per
959 una enciclopedia GNU ma ci siamo uniti al progetto commerciale quando hanno
960 adottato la nostra licenza. In Gennaio sono passati alla GNU-Free
961 Documentation License per tutti gli articoli nella loro enciclopedia. Così
962 abbiamo detto: «Bene, uniamo le nostre forze e invitiamo le persone a
963 contribuire». Si chiama “Nupedia”, e ne trovate il link a
964 http://www.gnu.org/encyclopedia. Così abbiamo esteso lo sviluppo comunitario
965 di una base libera di conoscenze utili dal software all'enciclopedia. Sono
966 piuttosto fiducioso adesso che in tutte queste aree del lavoro funzionale
967 non serva un incentivo economico fino al punto di dover rivedere l'uso di
968 queste opere.</p>
969 <p>
970 <b>THORBURN</b>: Ed a proposito delle altre due categorie?</p>
971 <p>
972 <b>STALLMAN</b>: Per le altre due classi di opere, non lo so. Non so se un
973 giorno si scriveranno romanzi senza preoccuparsi se ci si potrà far
974 soldi. In una società post-scarsità credo che si farà. Forse quello che
975 dobbiamo fare per poter raggiungere una società post-scarsità è liberarci
976 dal controllo delle compagnie sull'economia e sulle leggi. Così in effetti
977 si tratta del problema dell'uovo e della gallina. Cosa facciamo prima? Come
978 possiamo ottenere un mondo dove le persone non debbano disperatamente
979 rincorrere il denaro se non rimuovendo il controllo delle aziende? E come
980 possiamo rimuovere il controllo delle aziende se non [...] In ogni caso, non
981 lo so, ecco perché sto tentando di proporre prima un sistema di diritto
982 d'autore di compromesso e poi il pagamento volontario supportato da questo
983 sistema di compromesso come modo per procurare un reddito a chi scrive
984 queste opere.</p>
985 <p>
986 <b>DOMANDA</b>: Come ti aspetti in pratica di realizzare questo sistema di
987 diritto d'autore di compromesso sotto la stretta soffocante degli interessi
988 aziendali sui politici americani dovuti al sistema di finanziamento delle
989 campagne elettorali?</p>
990 <p>
991 <b>STALLMAN</b>: Non saprei!. Vorrei saperlo. È un problema terribilmente
992 difficile. Se sapessi come risolvere questo problema, lo risolverei e niente
993 al mondo mi renderebbe più fiero.</p>
994 <p>
995 <b>DOMANDA</b>: Come si può lottare contro il controllo delle aziende?
996 Perché se si guarda alle somme di denaro che vanno per le lobby aziendali
997 nel caso di cause processuali, è enorme. Penso che il caso DECS di cui stai
998 parlando stia costando qualcosa come un milione e mezzo di dollari alla
999 difesa. Dio sa quanto è costato alle aziende. Hai una qualche idea di come
1000 trattare queste enormi somme di denaro?</p>
1001 <p>
1002 <b>STALLMAN</b>: Ho un suggerimento. Se suggerissi di boicottare totalmente
1003 i film, lo ignorerebbero. Lo considererebbero troppo radicale. Perciò vorrei
1004 dare un suggerimento leggermente diverso, ma che, alla fine, arriva quasi
1005 allo stesso risultato, e cioè: non andate a vedere un film a meno che non
1006 abbiate un valido motivo per pensare che è bello. Questo condurrà in pratica
1007 allo stesso risultato di boicottare totalmente i film di Hollywood. Per
1008 estensione è quasi lo stesso, ma nelle intenzioni è molto diverso. Mi sono
1009 reso conto che molte persone vanno al cinema per ragioni che non hanno nulla
1010 a che fare con il fatto che pensino che il film sia bello. Se si cambiano le
1011 abitudini, se si va a vedere un film solo quando si ha qualche sostanziale
1012 ragione per pensare che sia valido, si toglierà loro un sacco di soldi.</p>
1013 <p>
1014 <b>THORBURN</b>: Una maniera per capire tutto questo discorso, penso, è
1015 riconoscere che quando una qualunque tecnologia radicale e potenzialmente
1016 rivoluzionaria fa la sua comparsa nella società c'è uno scontro su chi la
1017 controlla. Oggi stiamo ripetendo quello che è avvenuto in passato. Perciò da
1018 questo punto di vista può darsi che non ci sia motivo di disperare o anche
1019 solo pessimismo su quello che avverrà nel lungo periodo. Ma a breve termine
1020 la lotta per il controllo dei testi e delle immagini, su tutte le altre
1021 forme di informazione, sarà probabilmente dolorosa e pervasiva.
1022 Per esempio, come insegnante di tecnologie della comunicazione il mio
1023 accesso alle immagini è stato di recente limitato in una maniera mai vista
1024 prima. Se scrivo un saggio in cui voglio utilizzare immagini, tratte anche
1025 da film, è diventato molto più difficile ottenere il permesso di
1026 utilizzarle, e i prezzi richiesti per usarle sono molto più alti, anche
1027 quando come argomenti mi richiamo alla ricerca intellettuale e alla
1028 categoria legale del <i>fair use</i>. Per questo penso, in questo momento di
1029 diffuse trasformazioni, che le prospettive di lungo periodo possano non
1030 essere così sconvolgenti come quello che sta accadendo a breve termine. Ma
1031 in ogni caso dobbiamo capire che l'insieme della nostra esperienza
1032 contemporanea è una versione rinnovata dello scontro per il controllo delle
1033 risorse tecnologiche che è un principio ricorrente della società
1034 occidentale.</p>
1035 <p>
1036 È anche essenziale capire che la storia delle tecnologie più antiche è di
1037 per sé una materia complessa. L'impatto della stampa in Spagna, per esempio,
1038 è radicalmente diverso dall'impatto in Inghilterra o in Francia.</p>
1039 <p>
1040 <b>DOMANDA</b>: Una delle cose che mi danno fastidio quando sento
1041 discussioni sul diritto d'autore è che spesso si comincia con: «Vogliamo un
1042 cambiamento totale. Vogliamo sbarazzarci di ogni tipo di controllo». Mi pare
1043 che a monte della suddivisione nelle tre categorie suggerite ci sia il
1044 riconoscimento che il diritto d'autore ha un qualche senso. Alcuni critici
1045 dell'attuale sistema del diritto d'autore credono che in effetti
1046 bisognerebbe sostenerlo e farlo funzionare in modo molto più simile a
1047 brevetti e marchi registrati per quanto riguarda la sua durata. Vorrei che
1048 il nostro ospite commentasse questa strategia.</p>
1049 <p>
1050 <b>STALLMAN</b>: Concordo che abbreviare la durata del diritto d'autore sia
1051 una buona idea. Non c'è assolutamente bisogno, per quanto riguarda
1052 l'incoraggiamento alla pubblicazione, della possibilità che i diritti
1053 d'autore durino fino a 150 anni, cosa possibile in alcuni casi con la legge
1054 attuale. Ora, le aziende dicevano che un diritto d'autore di 75 anni su
1055 un'opera da loro pagata non era abbastanza lungo per renderne possibile la
1056 produzione. Vorrei sfidare queste società a presentare delle proiezioni di
1057 bilancio per i prossimi 75 anni da ora per supportare questa
1058 affermazione. Quello che volevano davvero era semplicemente il poter
1059 estendere il diritto d'autore sulle vecchie opere, in modo da poter
1060 continuare a restringerne l'uso. Sinceramente mi sfugge come si possa
1061 incoraggiare la produzione di opere negli anni Venti estendendo il diritto
1062 d'autore oggi, a meno che queste società non abbiano una macchina del tempo
1063 da qualche parte. Certamente in uno dei loro film avevano una macchina del
1064 tempo. Quindi forse è questo che li ha influenzati.</p>
1065 <p>
1066 <b>DOMANDA</b>: Hai mai pensato di estendere il concetto di <i>fair use</i>,
1067 e potresti chiarircene qualche sfumatura?</p>
1068 <p>
1069 <b>STALLMAN</b>: L'idea di dare a tutti il permesso di fare copie integrali,
1070 non per uso commerciale, di due dei tre tipi di opere, certamente potrebbe
1071 essere intesa come un'estensione del <i>fair use</i>. È un concetto di
1072 <i>fair use</i> più ampio dell'attuale. Se l'idea è che il pubblico rinunci
1073 a certe libertà per avere più progresso, allora si può segnare il confine in
1074 vari punti: quali libertà il pubblico abbandona e quali libertà mantiene?</p>
1075 <p>
1076 <b>DOMANDA</b>: Per fare una breve digressione, in certi campi dello
1077 spettacolo esiste il concetto di “rappresentazione pubblica”. Quindi, per
1078 esempio, il diritto d'autore non ci impedisce di cantare i canti natalizi al
1079 momento opportuno, ma impedisce la loro esecuzione in pubblico. E mi chiedo
1080 se non sarebbe utile espandere il <i>fair use</i>, anziché alla copia
1081 letterale e non commerciale senza limiti, a qualcosa di meno ma comunque più
1082 ampio del concetto attuale di <i>fair use</i>.</p>
1083 <p>
1084 <b>STALLMAN</b>: Prima pensavo che questo sarebbe stato sufficiente, ma poi
1085 Napster mi ha convinto del contrario: Napster è usato dai suoi utenti per
1086 una ridistribuzione letterale non commerciale. Il server di Napster, in sé,
1087 è un'attività commerciale, ma chi mette a disposizione il materiale lo fa
1088 senza scopo di lucro, ed avrebbe potuto altrettanto facilmente metterlo a
1089 disposizione sui propri siti. L'incredibile eccitazione, interesse ed uso di
1090 Napster mostra che è utilissimo. Quindi ora sono convinto che si debba avere
1091 il diritto a copie ridistribuite non commerciali e letterali di qualsiasi
1092 cosa.</p>
1093 <p>
1094 <b>DOMANDA</b>: Un'analogia che mi è stata suggerita di recente per l'intera
1095 vicenda di Napster è quella di una biblioteca pubblica. Credo che alcuni di
1096 voi che hanno seguito le discussioni su Napster l'abbiano già
1097 sentita. Vorrei che la commentassi. A volte, chi sostiene coloro che dicono
1098 che Napster dovrebbe continuare senza restrizioni, dice qualcosa di questo
1099 genere: «Quando si va in una biblioteca pubblica e si prende in prestito un
1100 libro, non lo si paga, e lo si può prendere in prestito decine, centinaia di
1101 volte, senza alcun pagamento aggiuntivo. Perché Napster sarebbe diverso?»</p>
1102 <p>
1103 <b>STALLMAN</b>: Non è esattamente lo stesso. Ma bisognerebbe sottolineare
1104 che gli editori vogliono trasformare le biblioteche pubbliche in negozi
1105 <i>pay-per-use</i>. Quindi essi sono contro le biblioteche pubbliche.</p>
1106 <p>
1107 <b>DOMANDA</b>: Queste idee sul diritto d'autore potrebbero suggerire nuove
1108 idee per certe questioni relative alle leggi sui brevetti come la produzione
1109 di farmaci generici economici da usare in Africa?</p>
1110 <p>
1111 <b>STALLMAN</b>: No, sono due cose completamente diverse. Le questioni sui
1112 brevetti sono completamente diverse da quelle sul diritto d'autore. L'idea
1113 che abbiano qualcosa in comune è una delle spiacevoli conseguenze dell'uso
1114 del termine “proprietà intellettuale”, e dell'incoraggiare le persone a
1115 tentare di trattare alla stessa stregua queste questioni, perché, come avete
1116 sentito, finora ho parlato di questioni in cui il prezzo della copia non è
1117 la cosa cruciale. Ma qual è la questione cruciale a proposito della
1118 produzione di farmaci per l'AIDS per l'Africa? È il prezzo, null'altro che
1119 il prezzo.</p>
1120 <p>
1121 Qui spunta la questione di cui parlavo, perché la tecnologia
1122 dell'informazione digitale dà ad ogni utente la possibilità di fare
1123 copie. Insomma, nulla può dare a tutti la capacità di copiare dei
1124 medicinali. Io non sono capace di copiare un medicinale che ho. E nessuno è
1125 capace; i medicinali non si fanno così. Quei medicinali si possono fare solo
1126 in grandi fabbriche ed in effetti sono tutti prodotti in costose fabbriche
1127 centralizzate, sia i farmaci generici sia quelli importati dagli Stati
1128 Uniti. In ogni caso, sono destinati ad essere prodotti in un piccolo numero
1129 di aziende, e la questione è semplicemente quanto costino e se siano
1130 disponibili ad un prezzo che gli africani possono permettersi.</p>
1131 <p>
1132 Quindi questa è una questione terribilmente importante, ma completamente
1133 diversa. C'è solo un'area in cui emerge un problema con i brevetti che è in
1134 effetti simile a queste questioni relative alla libertà di copia, cioè
1135 nell'area dell'agricoltura. Poiché in effetti ci sono delle cose brevettate
1136 che possono essere copie, più o meno, e sono gli esseri viventi. Si copiano
1137 quando si riproducono. Non è necessariamente una copia esatta, c'è un
1138 rimescolamento di geni. Ma il fatto è che i contadini da millenni sfruttano
1139 la capacità di autoreplicarsi degli organismi viventi che
1140 coltivano. L'agricoltura è, essenzialmente, copiare le cose che si sono
1141 coltivate e continuare a copiarle ogni anno. Quando varietà vegetali e
1142 animali vengono brevettate, quando dei geni vengono brevettati e in esse
1143 utilizzati, il risultato è che i contadini non possono più comportarsi come
1144 hanno sempre fatto.</p>
1145 <p>
1146 Un contadino canadese aveva una varietà brevettata che cresceva nel suo
1147 campo, e spiegò: «Non l'ho fatto apposta. Il polline è stato trascinato dal
1148 vento, e i geni di quel polline sono entrati nel mio assortimento di
1149 piante». Gli è stato risposto che non importava: doveva distruggerle in ogni
1150 caso. È un caso limite di quanto il governo possa appoggiare un monopolista.</p>
1151 <p>
1152 Quindi credo che, seguendo gli stessi principi che io applico al copiare
1153 cose sui computer, gli agricoltori dovrebbero avere un indiscutibile diritto
1154 di mettere da parte i semi e selezionare il bestiame. Ci potrebbero forse
1155 essere brevetti che proteggono le ditte di semi, ma non dovrebbero
1156 influenzare l'operato dei contadini.</p>
1157 <p>
1158 <b>DOMANDA</b>: Perché un modello abbia successo serve ben più di una buona
1159 licenza. Puoi parlarcene?</p>
1160 <p>
1161 <b>STALLMAN</b>: Ovviamente. Ecco, non è che io sappia le risposte. Ma credo
1162 che l'idealismo abbia una parte essenziale nello sviluppo di un'informazione
1163 libera e funzionale. Si deve capire che è importante che questa informazione
1164 sia libera, che solo quando l'informazione è libera se ne può fare pieno
1165 uso: quando è limitata, non si può. Bisogna che si riconosca che
1166 l'informazione non libera è un tentativo di “dividerci, tenerci impotenti e
1167 sottometterci”. Allora si potrà afferrare l'idea: «Lavoriamo insieme per
1168 produrre l'informazione che vogliamo usare, in modo che non sia sotto il
1169 controllo di qualche persona potente che ci ordini cosa possiamo farne».</p>
1170 <p>
1171 Questo dà una grande spinta all'iniziativa. Non so quanto funzionerà nelle
1172 diverse aree, ma penso che ci sia un modo concreto di farlo nel campo
1173 dell'istruzione, quando si cercano libri di testo. Ci sono tantissimi
1174 docenti nel mondo, docenti che non lavorano in università prestigiose
1175 (magari sono alle superiori, o al college) dove non scrivono né pubblicano
1176 un sacco di cose e non sono molto ricercati. Ma molti di loro sono
1177 brillanti. Molti conoscono bene le loro materie e potrebbero scrivere libri
1178 di testo per molte materie, condividerli con tutto il mondo e ricevere molti
1179 apprezzamenti da chi avrà imparato da loro.</p>
1180 <p>
1181 <b>DOMANDA</b>: È quello che dicevo io. Ma, per combinazione, conosco la
1182 storia dell'istruzione. È il mio lavoro: progetti educativi elettronici
1183 multimediali. E non ho potuto trovare nemmeno un esempio di questo tipo. Tu
1184 ne puoi trovare?</p>
1185 <p>
1186 <b>STALLMAN</b>: No. Ho cominciato a proporre questa enciclopedia e risorse
1187 per l'apprendimento libere un paio di anni fa, e credevo che ci sarebbero
1188 voluti una decina d'anni perché la cosa cominciasse a funzionare. Invece già
1189 adesso abbiamo un'enciclopedia che funziona. Quindi le cose stanno andando
1190 più velocemente di quanto sperassi. Credo che ci serva qualcuno che cominci
1191 a scrivere dei libri di testo liberi. Scrivetene uno sulla vostra materia
1192 preferita, o scrivetene una parte. Scrivetene alcuni capitoli e sollecitate
1193 altri a finirlo.</p>
1194 <p>
1195 <b>DOMANDA</b>: Veramente cercavo qualcosa di più. Quello che conta in
1196 questo tipo di struttura è qualcuno che crei un'infrastruttura a cui
1197 chiunque altro possa contribuire. Non c'è da nessuna parte un'infrastruttura
1198 a livello di scuola di base a cui contribuire per questo tipo di materiali.</p>
1199 <p>
1200 Le informazioni si possono ottenere da molti posti, ma non sono fornite
1201 sotto licenze libere, quindi non si possono usare per fare un libro di testo
1202 libero.</p>
1203 <p>
1204 <b>STALLMAN</b>: Veramente, non c'è un diritto d'autore sulle informazioni
1205 in sé. Il diritto d'autore copre il modo in cui un'informazione è
1206 scritta. Quindi si può imparare una materia da qualsiasi parte e poi
1207 scrivere un libro di testo, e poi rendere quel libro di testo libero, se si
1208 vuole.</p>
1209 <p>
1210 <b>DOMANDA</b>: Ma non posso scrivere da solo tutti i libri di testo di cui
1211 uno studente ha bisogno nella sua carriera scolastica.</p>
1212 <p>
1213 <b>STALLMAN</b>: In effetti è vero. Ma anch'io non ho scritto un intero
1214 sistema operativo libero. Ho scritto qualche pezzo ed invitato altri ad
1215 unirsi e scrivere altri pezzi. Quindi ho solo dato l'esempio. Ho detto:
1216 «Vado in questa direzione. Unitevi a me e raggiungeremo l'obiettivo». E si
1217 sono unite a me abbastanza persone perché lo raggiungessimo. Può essere
1218 scoraggiante pensare in termini di «Come farò da solo a finire questo
1219 immenso lavoro?». Quindi il punto è: non considerarlo in questo modo, ma
1220 pensare a fare il primo passo e accorgersi che dopo averlo fatto, altri
1221 faranno altri passi e, insieme, alla fine il lavoro sarà realizzato.</p>
1222 <p>
1223 Supponendo che l'umanità non si spazzi via da sola, il lavoro che facciamo
1224 oggi per produrre l'infrastruttura educativa libera, la risorsa libera di
1225 apprendimento per il mondo, sarà utile finché esisterà l'umanità. Anche se
1226 ci volessero vent'anni per farla, cosa importa? Non bisogna pensare alle
1227 dimensioni dell'intero lavoro, ma alle dimensioni della parte che si vuole
1228 fare. Questo dimostrerà a tutti che si può fare, e così altri faranno altre
1229 parti.</p>
1230
1231 <hr class="no-display" />
1232 <div class="edu-note c"><p id="fsfs">Questo intervento è stato pubblicato in <a
1233 href="https://shop.fsf.org/product/free-software-free-society/"><cite>Free
1234 Software, Free Society: The Selected Essays of Richard
1235 M. Stallman</cite></a>.</p></div>
1236 </div>
1237
1238 <div class="translators-notes">
1239
1240 <!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.-->
1241 </div>
1242 </div>
1243
1244 <!-- for id="content", starts in the include above -->
1245 <!--#include virtual="/server/footer.it.html" -->
1246 <div id="footer" role="contentinfo">
1247 <div class="unprintable">
1248
1249 <p>Per informazioni su FSF e GNU rivolgetevi, possibilmente in inglese, a <a
1250 href="mailto:gnu@gnu.org">&lt;gnu@gnu.org&gt;</a>. Ci sono anche <a
1251 href="/contact/">altri modi di contattare</a> la FSF. Inviate segnalazioni
1252 di link non funzionanti e altri suggerimenti relativi alle pagine web a <a
1253 href="mailto:webmasters@gnu.org">&lt;webmasters@gnu.org&gt;</a>.</p>
1254
1255 <p>
1256 <!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph,
1257 replace it with the translation of these two:
1258
1259 We work hard and do our best to provide accurate, good quality
1260 translations. However, we are not exempt from imperfection.
1261 Please send your comments and general suggestions in this regard
1262 to <a href="mailto:web-translators@gnu.org">
1263
1264 &lt;web-translators@gnu.org&gt;</a>.</p>
1265
1266 <p>For information on coordinating and contributing translations of
1267 our web pages, see <a
1268 href="/server/standards/README.translations.html">Translations
1269 README</a>. -->
1270 Le traduzioni italiane sono effettuate ponendo la massima attenzione ai
1271 dettagli e alla qualità, ma a volte potrebbero contenere imperfezioni. Se ne
1272 riscontrate, inviate i vostri commenti e suggerimenti riguardo le traduzioni
1273 a <a
1274 href="mailto:web-translators@gnu.org">&lt;web-translators@gnu.org&gt;</a>
1275 oppure contattate direttamente il <a
1276 href="http://savannah.gnu.org/projects/www-it/">gruppo dei traduttori
1277 italiani</a>.<br/>Per informazioni su come gestire e inviare traduzioni
1278 delle nostre pagine web consultate la <a
1279 href="/server/standards/README.translations.html">Guida alle traduzioni</a>.</p>
1280 </div>
1281
1282 <!-- Regarding copyright, in general, standalone pages (as opposed to
1283 files generated as part of manuals) on the GNU web server should
1284 be under CC BY-ND 4.0. Please do NOT change or remove this
1285 without talking with the webmasters or licensing team first.
1286 Please make sure the copyright date is consistent with the
1287 document. For web pages, it is ok to list just the latest year the
1288 document was modified, or published.
1289
1290 If you wish to list earlier years, that is ok too.
1291 Either "2001, 2002, 2003" or "2001-2003" are ok for specifying
1292 years, as long as each year in the range is in fact a copyrightable
1293 year, i.e., a year in which the document was published (including
1294 being publicly visible on the web or in a revision control system).
1295
1296 There is more detail about copyright years in the GNU Maintainers
1297 Information document, www.gnu.org/prep/maintain. -->
1298 <p>Copyright &copy; 2001, 2021 Free Software Foundation, Inc.</p>
1299
1300 <p>Questa pagina è distribuita secondo i termini della licenza <a rel="license"
1301 href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/deed.it">Creative
1302 Commons Attribuzione - Non opere derivate 4.0 Internazionale</a> (CC BY-ND
1303 4.0).</p>
1304
1305 <!--#include virtual="/server/bottom-notes.it.html" -->
1306 <div class="translators-credits">
1307
1308 <!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't want credits.-->
1309 Traduzione di Sabrina Pampaloni, Domenico Delle Side, Andrea Glorioso, Paola
1310 Blason, Giorgio V. Felchero, Simone Piccardi, Andrea Pescetti. Modifiche di
1311 Sabrina Pampaloni, Paola Blason, Giorgio V. Felchero, Andrea Pescetti.</div>
1312
1313 <p class="unprintable"><!-- timestamp start -->
1314 Ultimo aggiornamento:
1315
1316 $Date: 2021/10/14 13:02:23 $
1317
1318 <!-- timestamp end -->
1319 </p>
1320 </div>
1321 </div>
1322 <!-- for class="inner", starts in the banner include -->
1323 </body>
1324 </html>

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