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mercoledì 14 febbraio 2018

"Dove batte il cuore" di Satoe Tone

Nero, gattone color corvino, cerca un regalo speciale per la sua amata Bianca, gattina dal manto candido. I due mici si amano e Nero vuole assolutamente dimostrare alla sua compagna il suo affetto; così non si perde d'animo e va alla ricerca di qualcosa di prezioso e unico, un dono che possa dare prova dei suoi sentimenti più profondi. Nero va a caccia di luci in fondo al lago: il riflesso delle stelle sarebbe qualcosa di così magico da conquistare, per la sua Bianca! Ma, dalla riva del laghetto, riesce ad acchiappare solo foglie, conchiglie, creature acquatiche... caparbio, Nero non si arrende, e decide allora di tuffarsi nelle profondità del lago. Quanta pena, per Bianca, in quel momento! Dov'è finito il suo amato Nero, in fondo all'acqua scura, dove le stelle non brillano più? Ma il lieto fine è assicurato, perchè Nero riemerge e il regalo più bello, per entrambi e a vicenda, sarà poter ammirare insieme le stelle in cielo, vicini e innamorati.




Un albo illustrato firmato dall'artista giapponese Satoe Tone, dai toni delicati e su un tema profondo, che forse solo un adulto può comprendere a pieno, con un messaggio finale importante: l'amore non ha bisogno di regali vistosi, nè di gesti plateali, nè di prove e dimostrazioni, ma solo di essere vissuto, nei momenti quotidiani come negli istanti speciali. E se anche noi, come Nero e Bianca, abbiamo una persona con cui ammirare le stelle nel cielo, allora avremo già avuto il regalo più unico e prezioso.

mercoledì 17 gennaio 2018

"Senzaparole" di Roger Olmos

Per presentarvi quest'albo illustrato per adulti (o per ragazzi, certo non per bambini), bisognerebbe evitare di scrivere: andrebbe direttamente sfogliato con le proprie mani, per capirne davvero l'impatto e il valore, la novità e la forza. "Senzaparole" colpisce subito allo stomaco e al cuore, con tavole illustrate sorprendenti, crude, violente, talvolta apertamente disgustose, disturbanti, avvilenti. Ed è giusto così, è apposta così: perchè abbiamo già capito che le parole non servono, ci riempiamo la testa di parole e di finta consapevolezza, ma intanto le nostre azioni continuano ad essere le stesse. Siamo troppo abituati alla "banalità del male", pure se scritta nero su bianco; infatti ben sappiamo, a parole, che il nostro mondo è storto e che siamo i carnefici di milioni, miliardi di altre creature viventi. Lo sappiamo? Certamente. Fa differenza? Quasi mai. 





E allora arriva l'artista catalano Roger Olmos e il suo "Senzaparole", un'opera d'arte che svela con immagini forti, durissime, sintetiche e universali, la sofferenza di un mondo animale completamente piegato e piagato dal nostro volere, dal nostro capriccio, dalla nostra abitudine. Alimenti, cosmetici, abbigliamento e anche intrattenimento: la maggior parte dei nostri gesti quotidiani, come il consumare distrattamente in pausa pranzo un panino al prosciutto, ha arrecato e sta arrecando una sofferenza indicibile ad altre creature viventi. Ma basta parole, meglio guardare con i propri occhi, aprendoli finalmente sulla realtà che ci circonda, ben nascosta sotto le nostre consuetudini...




"SENZAPAROLE vi invita ad ampliare la prospettiva, a guardare oltre, a pensare fuori dai limiti che ci hanno imposto, dal mondo in cui ci sentiamo comodi e a nostro agio. Vi invitiamo a fare un passo indietro e allontanare l'obiettivo per adottare una visione più globale di ciò che ci circonda, delle cose che usiamo, di quello che ci diverte e di cui ci alimentiamo. (...) Le illustrazioni del libro vogliono portarci a riflettere su questi animali e su come li trattiamo, e a domandarci: cosa direbbero se avessero voce, se potessero esprimersi a parole? Ma il libro si propone anche di aprire una porta alla speranza. Convivere nel rispetto degli altri esseri viventi con cui condividiamo il Pianeta è possibile, e insieme possiamo farcela" (J. Berengueras - FAADA.org in "Senzaparole").
Ed infatti meravigliosa e colma di speranza è l'ultima tavola dell'albo, a tutti gli effetti un capolavoro, che merita di essere sfogliato e vissuto da tutti coloro che si sentano disposti ad intraprendere questa presa di consapevolezza, senza il bisogno di altre parole.

giovedì 20 luglio 2017

Quattro chiacchiere con Gilla Dimer e i suoi "Ritratti di Animali"

Cari amici, oggi ho il piacere di presentarvi un'artista che senza dubbio vi colpirà al cuore: Gilla Dimer, ritrattista di Bologna impegnata nel progetto artistico "Ritratti di Animali". Gilla realizza meravigliosi dipinti ad olio su tela o acquerello, nonchè ritratti digitali, di animali domestici d'affezione: gatti, cani, ma anche conigli, pappagalli e ogni altra creatura non umana che faccia parte di una famiglia! Ho avuto il piacere di fare una bella chiacchierata con Gilla, dopo aver ammirato le sue opere d'arte piene di vita, ed ecco qui un'intervista per far conoscere anche a voi questa pittrice che, con pennello, colori, cuore e maestria, riesce a esprimere nell'arte l'amore per i nostri animali. Grazie Gilla, è stato davvero un piacere conoscerti, così come scoprire e ammirare i tuoi meravigliosi ritratti, tra le mille sfumature dell'affetto tra uomo e animale!


Lagotto, olio su tela 150x100 cm, Gilla Dimer

Gilla, parlaci un po’ di te e della tua formazione: come ti sei avvicinata all’arte? Qual è stato il tuo percorso artistico fin qui?

Sono stata una bambina di campagna, ho vissuto con la mia bella famiglia tra gli animali. Abitavo lontana dal centro del paese per cui ero abbastanza abituata a giocare da sola, questo ha sempre stimolato la mia creatività e mi ha portato anche a osservare molto.
Ho guardato le lucertole negli occhi con quelle membrane che a volte si chiudono a metà, ho ben presente lo sguardo severo e insieme beota delle galline, ricordo come i conigli abbassavano leggermente le palpebre se accarezzati. Ho condiviso mille momenti con quelle pupille ora tonde ora a spillo dei meravigliosi gatti che mi hanno fatto compagnia, ho ancora in mente l’espressione dei fedeli cani di mio padre. 
Stare così vicina alla natura ha fatto crescere in me il desiderio di fare qualcosa per difenderla. Il mio cervello, la mia memoria lavora soprattutto per immagini. Il fare arte, l’essere artisti è poi una cosa che ci si nasce, magari non te ne accorgi subito, ma arriva un momento in cui capisci che quello è il tuo destino e fai senza chiederti troppo il perché.
Sin da piccola ero appassionata di disegno, adoravo riempire di colore i miei quaderni, mi piacevano molto le “greche”, alle superiori eccellevo con le tempere e i pastelli, in seguito all’Accademia di Belle Arti di Bologna ho potuto sperimentare, confrontarmi e apprendere tanto. Poi però per anni ho lasciato i miei colori e pennelli in uno scatolone in cantina ed è stata la mia psicoterapeuta a farmi riprendere chiedendomi se davvero intendessi lasciare la mia creatività al freddo, al buio e all’umidità. 
ORRORE!
Il giorno seguente a quella domanda di 15 anni fa ho recuperato i miei materiali e ho dipinto 3 opere. E chi si ferma più?!
Sono diversi i progetti artistici che porto avanti, tutti girano intorno al tema della natura, della vita, la memoria, i sentimenti. Gilla Dimer, che è lo pseudonimo che utilizzo per i ritratti di animali, ha un forte valore affettivo per me.

Il gatto "Topo", olio su tela 50x40 cm, Gilla Dimer

Oggi possiamo ammirare la tua bravura nei tuoi “Ritratti di Animali”: com’è nato questo progetto artistico che ha per protagonisti i nostri compagni a quattro zampe?

La passione per la pittura, se è figurativa ti porta a chiederti quali possono essere i soggetti che vuoi ritrarre: paesaggio, fiori, esseri umani, città, animali. Ho capito molto presto che gli esseri viventi erano ciò che più mi interessava, inizialmente estetizzati, poi ho cercato sempre più la verità, la sincerità. Con questa intenzione arrivare agli animali è piuttosto ovvio. Ne ho dipinti a spatola, tigri, linci, zebre: animali lontani da me e mitizzati.
Poi 13 anni fa mi innamorai di un piccolo meticcio che ho incontrato in una trattoria in collina e dopo qualche anno gli feci un ritratto d’”amore”. Lui allora apparteneva a una mia carissima amica che a un certo punto della sua vita ha deciso di trasferirsi all’estero e, sapendo della nostra reciproca simpatia, me lo ha affidato. Ora, nella sua casa dall’altra parte del mondo, è appeso quel primo ritratto “heartmade”.
In seguito al “rapporto” con Maus, ho capito davvero cosa vuol dire “amore incondizionato”, quello che solo loro sanno dare. Conosco la paura di perderli, nella consapevolezza che hanno vite molto più corte delle nostre. Sento l’investimento emotivo che si pone in loro. Mi sono abituata a comunicare con lui, non sono verbalmente, sono in grado di capire i suoi bisogni, mi vanto e mi crogiolo nella fiducia che quel piccolo cuore, una volta timorosissimo e ancor oggi per certe cose disturbato, ripone in me.
Per tutto questo penso che siano estremamente degni di essere i soggetti di opere d’arte. 
Quando poi ritraggo quegli occhi io mi sento vicina all’essenza della vita.

Arturo il pappagallo, Gilla Dimer

Sul tuo sito-galleria virtuale spiccano tanti ritratti di cani, gatti e altri animali domestici. Ognuno è un pezzo unico, come del resto lo sono i nostri amati animali. Come idei e realizzi ogni tuo dipinto?

Per desiderio del suo padrone, dipingo opere d’arte che ritraggono quel cane, quel gatto, quel coniglio. Parto da una serie di foto, seleziono quella che rende maggiormente giustizia all’animale facendo uno studio cromatico e compositivo.
È molto importante per me conoscere i particolari del carattere dell’animale che sto per ritrarre, per questo in genere chiedo ai padroni di parlarmene. Sì perché ogni animale ha un carattere ben preciso, proprio come gli umani. Quando posso cerco anche di conoscerlo!
Amo rendere i colori vividi per esaltare al massimo la vitalità che appartiene a questi meravigliosi esseri. Si tratta sempre di close-up del muso, un modo per porre l’attenzione soprattutto sullo sguardo, da dove parto nell’esecuzione dell’opera, che è il vero fulcro dello scambio sincero che si ha tra animali e umani.


Celeste, spinone italiano, olio su tela 50x40 cm, Gilla Dimer

Con i tuoi “Ritratti di Animali” hai tenuto nel 2016 in una galleria d'arte di Bologna una mostra di dipinti. Com'è andata? Hai in programma qualche mostra futura alla quale invitarci per apprezzare anche dal vivo le tue opere?

È andata molto bene, le opere hanno riscontrato il favore del pubblico, abbiamo anche organizzato, letteralmente, una pet invasion, ho potuto così realizzare e donare dei ritratti artistici digitali dei cani intervenuti all’evento. Solo mi sarebbe piaciuto vedere arrivare qualcuno con il suo uccellino o il suo gatto.
Il ritratto artistico digitale è un’alternativa che propongo al dipinto su tela o all’acquerello su carta cotone, lo realizzo dipingendolo con un programma di ritocco fotografico al computer e poi lo faccio stampare con un ottima qualità (lambda). La stampa viene applicata o su leger (un supporto leggero, appunto) oppure su dibond (alluminio), una soluzione di sicuro effetto di design, oppure stampato direttamente sulla tela.
Ho partecipato anche ad altri tipi di manifestazioni del settore, di recente, in occasione di una manifestazione “pet oriented" sono stata invitata a esporre al Parco di Villa Gregoriana a Tivoli, sono sempre delle belle esperienze, soprattutto perché ci sono intorno loro: gli esseri scodinzolanti.
L’8 di settembre prossimo stiamo organizzando con un’amica un evento in occasione del Sana, il salone internazionale del naturale e del biologico a Bologna. 
Si tratta di un workshop di arte partecipativa nel suo locale vegano, il FRAM CAFÈ, il titolo è “non mangiARTI” chiaro il messaggio, no?!

mercoledì 14 giugno 2017

Libri artistici sui gatti, per divertirsi e rilassarsi

Negli ultimi anni si stanno diffondendo molto gli album artistici per adulti: mandala da colorare, simmetrie da completare a proprio piacimento, albi con illustrazioni di arricchire, lasciando scorrere la matita sul foglio seguendo solo la propria fantasia. Un tempo queste attività venivano proposte soprattutto ai bambini (i famosi "album da colorare"), ma oggi si è capito che anche (e forse soprattutto) l'adulto stressato da una vita iper-strutturata, perennemente inquadrata in una serie di obblighi, scadenze e orari, può beneficiare di un'attività semplice, rilassante e libera come è il disegno artistico. Certo, non siamo tutti disegnatori! Ed ecco che allora ci vengono in aiuto non solo album già pronti da colorare (ovviamente a livello adulto), ma anche stimolanti taccuini che ci insegnano a disegnare, con pochi tratti di matita, splendidi fiori, animali realistici o stilizzati, oggetti d'uso quotidiano... fino a renderci autonomi nell'arte dello schizzo. Ovviamente, il mio blog non poteva esimersi dal presentare due di questi albi artistici, che ci danno ottimi spunti per diventare provetti disegnatori di gatti oppure pittori di musi felini che sembrano quasi mosaici!


"Il mio taccuino schizza gatti" di Gemma Correll è un irresistibile quaderno che vi farà prudere le mani, tanta sarà la voglia di impugnare subito la matita e disegnare gatti su gatti. Gatti realistici, gatti stilizzati, gatti impossibili, gatti tigrati e maculati, gatti ovunque, sempre e comunque. Oltre a darvi utili suggerimenti su come disegnare il nostro amato felino domestico nelle sue pose più caratteristiche, sarà senz'altro liberatorio e antistress immaginare e illustrare un animale così "zen" come è il gatto. Il taccuino è di dimensioni ridotte e potete portarlo dove volete: in spiaggia, in montagna, al parco pubblico, o semplicemente in casa vostra, per ritagliarvi un quarto d'ora di arte felina alla portata di tutti. E sono convinta che ci prenderete così gusto che, terminati gli esercizi del taccuino, non potrete più vivere senza un album su cui schizzare nuovi e ulteriori gatti!



"Gatti. 60 disegni geometrici che fanno le fusa" di Cetin C. Karaduman, è invece un albo più impegnativo e leggermente più "cerebrale", adatto alle persone che trovano intellettualmente stimolanti i puzzle, i mosaici e le simmetrie. L'album consiste in una serie di pagine con musi di gatti delle razze più caratteristiche, creati ad arte in maniera geometrica e suddivisi in tante, piccolissime porzioni numerate: seguendo le indicazioni numeriche sarà possibile colorare in maniera estremamente realistica e curata tutti i musetti miciosi, per un effetto finale davvero naturale e d'impatto! Il libro suggerisce, eventualmente, anche di approcciarsi ai disegni in maniera personale ed estrosa, mettendosi alla prova come pittori dopo un primo "allenamento" con le prime tavole.
Che ne dite? Vi ho stuzzicato la curiosità con questi due bellissimi libri? Si potrebbe approfittare delle prossime settimane di ferie per riprendere in mano matita e/o colori, scoprendo che in fondo tornare bambini non è difficile... e qualche volta fa così bene!

sabato 1 ottobre 2016

"San Francesco e il lupo" di Chiara Frugoni e Felice Feltracco

Il prossimo 4 ottobre sarà il patrono d'Italia, dedicato al Santo che preferisco in assoluto per il suo amore per gli animali e la natura tutta: San Francesco. La storia del Santo è celeberrima: da figlio di un ricco mercante assisano, ad un certo punto della sua vita Francesco si spogliò di ogni privilegio e ricchezza per condurre una vita umile, aiutare i bisognosi e predicare la parola di Dio. Il suo carisma fu tale da diventare anche il fondatore dell'ordine dei frati francescani, che da lui prendono il nome e si ispirano al suo modo di vivere ancora oggi. Ma ciò che rende così speciale San Francesco è anche il suo amore per la Creazione di Dio, magnificata nel bellissimo "Cantico delle creature"; molti sono gli episodi della vita del Santo legati agli animali e alla sua profonda empatia verso uccelli, pesci, agnelli e lupi. L'episodio più famoso è appunto quello del cosidetto "lupo di Gubbio", che vede il Santo andare alla ricerca della temibile bestia feroce che terrorizzava il paese umbro: la Fede in Dio, ma anche il rispetto e l'amore di Francesco per ogni creatura, pacificheranno il lupo e gli animi dei paesani in cerca di vendetta. Da allora il lupo, addomesticato, sarebbe diventato un fedele compagno per Francesco, il Santo che sapeva "parlare agli animali".


Quest'episodio è stato riproposto in parole e immagini da Chiara Frugoni e Felice Feltracco, dalla cui felicissima collaborazione nasce "San Francesco e il Lupo. Un'altra storia". Le parole della Frugoni, storica italiana e una delle massime esperte in storia della chiesa e San Francesco, abbinate ai meravigliosi acquerelli di Felice Feltracco, rendono quest'albo illustrato davvero speciale: è la storia di un lupo vero, non una bestia feroce "mangiatrice di uomini", non una figura metaforica, ma un animale in carne ed ossa inserito in un ambiente realistico. Troppo vecchio per restare al passo con il suo branco, il lupo è costretto ad avvicinarsi sempre più alle case di Gubbio e alle greggi di pecore, di cui fa strage. Sentiamo la sua fame, la sua solitudine, la sua diffidenza verso il mondo umano. Gli abitanti, spinti da terrore ed odio, gli danno la caccia, ma senza successo. Decidono quindi di chiedere a Francesco, del quale si dicesse parlasse la lingua degli animali, di intervenire. Il Santo si avvia nella foresta e qui ci si perde negli acquerelli di Feltracco: tramonti innevati, notti stellate, albe bigie e ombre silvestri, accompagnati dalle discrete parole della Frugoni, che ci racconta di come le strade di Francesco e il lupo siano destinate a incontrarsi, nel cuore della foresta.

Illustrazione di Felice Feltracco
Il lupo, guardingo e affamato, è sulle tracce di Francesco, senza sapere che non si tratta dell'ennesimo uomo che vuole dargli la caccia. Francesco, stremato dal freddo e dal cammino, ad un certo punto si adagia per riposare, senza sapere che il lupo l'ha già visto e sta per arrivare a lui... e la conclusione la lascio a voi, cari lettori, quando leggerete quest'albo illustrato e vi lascerete contagiare dalla magia delle sue parole e immagini. "Perchè il vecchio lupo non divorò San Francesco? Una storia semplice e profonda come la racconterebbe un bambino, illustrata da acquerelli e disegni incantati".

martedì 1 dicembre 2015

A Verona per la mostra "Il gatto e l'uomo"

La scorsa domenica sono andata nella bella e romantica Verona (che a Natale è davvero spettacolare!) per visitare anche la mostra gattofila "Il gatto e l'uomo", che si è conclusa quel giorno stesso, nel palazzo della Gran Guardia. Che dire? È stata davvero una simpatica e interessante esperienza: la mostra era piena di curiosità sul mondo del nostro amato felino domestico, dalle cartoline d'epoca ai dipinti dove era protagonista, dalle illustrazioni della Domenica del Corriere (tra le cose più interessanti della mostra, a mio parere!) alle fotografie di guerra di soldati con gatti-mascotte, dalle opere d'arte contemporanea ai francobolli dedicati ai mici... insomma, chi più ne ha, più ne metta, il tutto corredato con pannelli di approfondimento sull'importanza del gatto e del suo rapporto con l'umanità, nei secoli e secoli della nostra comune storia.

 




Gatti in simpatiche cartoline illustrate francesi, gatti dell'antico Egitto adorati come dei e gatti - altrettanto adorati oggi - star del web, su video che spopolano su youtube, in tutte le lingue del mondo... perchè, a quanto pare, l'amore gattofilo non conosce confini nè geografici nè storici!

Simpatiche cartoline dell'illustratore francese Biz (1960)

Non mancava la sezione dedicata ai gatti e alla musica, ma anche al gatto nella pubblicità e nei film (e il suo rapporto con tante attrici famose, in particolare quelle di altri tempi... forse oggi vanno più di moda i chihuahua, per accompagnare le starlette?).



La raffinata pubblicità Rolex "Non era femminile conoscere l'ora, prima di avere un Rolex"
Infine interessante è stata anche la conferenza su "Pet therapy e Art therapy", sempre organizzata nell'ambito della mostra, tenuta dalle psicologhe Alessandra Chinaglia, Anna Negrini e dall’artista veronese Luigi Scapini (esperto di Art Therapy). I relatori hanno spiegato al pubblico l'importanza del rapporto uomo-animale per migliorare la qualità della vita di persone affette da depressione, autismo, malattie cardiocircolatorie, disturbi dell'umore o da vere e proprie psicosi. In Italia la pet therapy è ancora tutta da tutta da valorizzare: purtroppo un grosso ostacolo è costituito dall'eccessiva "paura dello sporco" che si attribuisce agli animali, i quali invece si rivelano essere veri e propri co-terapeuti in determinate circostanze. In America e in Gran Bretagna, infatti, la presenza di cani, gatti e cavalli come supporto fondamentale di specifici percorsi terapeutici o di determinate condizioni patologiche (anche irreversibili) degli esseri umani, è più che mai considerata e impiegata (vi ricordo, a tal proposito, il bel libro "Le fusa di Oscar" del medico David Dosa, su un gatto speciale in una clinica di pazienti malati di Alzheimer).

Che altro dire? Sono stata ben felice di visitare "Il gatto e l'uomo", una mostra ben organizzata e capace di offrire al pubblico svariati spunti, essendo stata corredata nel corso del mese da diverse conferenze su temi importanti per chi è interessato al mondo dei gatti. La mostra è stata patrocinata dal comune e dalla provincia di Verona, da Anfi e realizzata dall'associazione di protezione ambientale Movimento Azzurro e Cats Museum di Cattaro, con il sostegno di Prolife, Italpet, Consorzio Tutela Vini Soave e Consorzio Tutela Vino Lessini Durello... e io posso solo augurarmi che sia la prima di tante altre iniziative culturali dedicate al gatto e al nostro rapporto con esso!

mercoledì 7 ottobre 2015

"Il gatto e l'uomo": in arrivo una mostra imperdibile a Verona

Cari amici, un'informazione che farà la gioia di tutti i gattofili veronesi e delle zone limitrofe (me compresa, che certamente ci andrò): dal 1 al 29 novembre si terrà Verona (Palazzo della Gran Guardia) una mostra tutta dedicata al tema "Il gatto e l'uomo". 

Il gatto nello spazio, vignetta di Giorgio De Gasperi per la Domenica del Corriere del 12 settembre 1953
Al via a novembre a Verona la prima mostra in Italia dedicata al millenario rapporto con il felino prediletto dall’uomo (www.ilgattoeluomo.com). Un amore tanto discreto quanto duraturo, che vede il gatto accompagnarsi all’uomo in ogni tempo e in tutte le situazioni: dalle malattie alla guerra, dall’amore al jet set, dalla stregoneria alle leggende, alla storia. Il gatto e l’uomo, 1-29 novembre, palazzo della Gran Guardia, Piazza Brà, Verona. La mostra è curata dal direttore del Cats Museum di Cattaro (Montenegro) Pier Paolo Pazzi su un’idea di Costanza Daragiati Farinelli.
Tra le sezioni, il gatto nei giornali, il gatto e la donna, il gatto e la Prima Guerra Mondiale, il gatto nella pubblicità, nel collezionismo e nei dipinti, il gatto e i bambini, il gatto nella musica e nel cinema, il gatto nel moderno, il gatto e i personaggi famosi. “Il gatto – ha detto il curatore della mostra e direttore del Cats Museum, Pier Paolo Pazzi nel corso della conferenza stampa di presentazione - è l’animale più presente nelle nostre case e allo stesso tempo il più imprendibile, imperscrutabile, misterioso compagno di vita dell’uomo. E proprio da questo alone di mistero abbiamo ripercorso la storia del legame tra uomo e gatto”.

Alla mostra non manca la sezione "antico Egitto", quando il gatto era venerato come una divinità
“Dopo 30 anni di mostre feline – ha aggiunto l’ideatrice e promotrice della mostra, Costanza Daragiati Farinelli - era per me quasi un dovere cercare di indagare su un rapporto particolare, molto diverso rispetto all’altra grande passione degli italiani: il cane. Una mostra la cui prima tappa è a Verona e che contiamo di sviluppare e portare in altre città italiane ed europee”.
Eventi speciali, con convegni, degustazioni, incontri con appassionati, completano il programma della mostra (ingresso: 7,50 euro - o 6€ su presentazione del coupon -, 4,50 euro per under19 e anziani e gratuito per bambini sino a 6 anni). Tra questi, l’evento serale di vernice alla mostra, ‘Black Cat Night’ (27 ottobre) o il week-end (20-22 novembre) dedicato al gatto di casa, in cui ognuno potrà portare il proprio felino o il concorso fotografico tra i bambini delle scuole elementari. Tra i convegni, il focus sulla genesi e sull’evoluzione dei tabù legati al gatto ‘Il gatto nell'occulto e nella superstizione’ (8 novembre ore 14.30); ‘Il gatto nella storia’ (15 novembre ore 14.30); ‘Pet therapy e art therapy’ (29 novembre ore 14.30).


La mostra, patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Verona, è realizzata da Movimento Azzurro e Cats Museum di Cattaro con la collaborazione di Anfi (Associazione Nazionale Felina Italiana) e gli sponsor Prolife, Italpet, Consorzio Tutela Vini Soave e Consorzio Tutela Vino Lessini Durello.

sabato 1 agosto 2015

"Raccontare gli alberi" di Pia Valentinis e Mauro Evangelista

Più di un libro: un'opera d'arte. Più di una lettura: un'esperienza visiva e poetica. Più di una storia: una raccolta di voci e vento, frutti, fiori, cortecce e foglie. Un libro grande, potrei dire enorme, che una volta aperto ti trasporta come fosse un film in un'esperienza meravigliosa, tra citazioni poetiche, informazioni scientifiche, tradizioni e leggende popolari e magnifiche rappresentazioni pittoriche di loro, i protagonisti indiscussi, gli Alberi. Illustrato magistralmente da Pia Valentinis e Mauro Evangelista, con testi a cura di Giusi Quarenghi e Paola Parazzoli, "Raccontare gli alberi" (Rizzoli) ha vinto meritevolmente nel 2012 il "Super Premio Andersen – Gualtiero Schiaffino"... classificato come albo per l'infanzia, non ci sono limiti di età per lasciarsi trasportare nel sogno ad occhi aperti che si vive sfogliando questo libro.


Pagina per pagina impariamo a conoscere gli alberi, uno per uno come vecchi signori con un passato da raccontare e abitudini personali da svelare: incontriamo la quercia e il pino, il tiglio e il platano, ma anche il fico, il limone, l'ulivo e il gelso... grazie alle parole sapientemente scelte per raccontare l'essenza di queste creature e alle illustrazioni dalle atmosfere indimenticabili, ritroviamo l'unicità e il valore di ogni seme, ogni foglia, ogni piccolo arbusto che cresce sulla nostra terra e che talvolta diamo per scontato. Una ghianda, una pigna, un fico maturo diventano uniche gemme preziose, da saper riconoscere e attribuire alla "pianta madre". 


E tra i paesaggi di bosco o di scogliera, di sabbia o di orto sassoso, di montagna come di strada di campagna, ritroviamo anche il narrare e il poetare umano, poichè per secoli la storia degli alberi si è intrecciata a quella umana, e ancora lo fa. Colori, suggestioni e profumi suggeriti dalle pagine e dalle parole di "Raccontare gli alberi", che ci ricordano la pazienza, il silenzio, la crescita e la fertilità delle piante, creature viventi tanto quanto noi, che affrontano il passare delle stagioni con eleganza e maestosità. Tra tormente di neve, fioriture primaverili, soleggiati pomeriggi d'estate e nebbiosi crepuscoli autunnali, gli alberi respirano, si stiracchiano, crescono, fruttificano, riposano, si risvegliano, vivono... proprio accanto a noi.


"Chi sono gli alberi? Creature vive che cantano, che emettono suoni nel silenzio o nella notte, che respirano, che si nutrono, che guardano, che sentono". Regalatelo e fatevelo regalare: questo libro è un'opera d'arte, un gioiello, un'intensa poesia, un sogno ad occhi aperti, o forse no, è proprio realtà: è la vera e perfetta bellezza della nostra terra.

sabato 11 febbraio 2012

Valentina Ventimiglia & Almo Nature

Era un pomeriggio buio, nel cuore dell'inverno: la nostra prode gattofila si era arrischiata fuori casa giusto per comprare qualche bene di primaria necessità come: ali di pollo, sabbietta per lettiera e scatolette al tonno e sgombro. Giunta al negozio di fiducia (che sta esattamente dall'altra parte della città...) per fare scorta di viveri per Paciocca, la nostra inizia a sgomitare tra le corsie con gli altri clienti... quando uno dei commessi l'avvicina, per proporle la nuova linea di prodotti Almo Nature.
Ed è così che sono venuta in possesso del bellissimo quaderno d'arte Almo Nature, con disegni di Valentina Ventimiglia.

Il quaderno Almo Nature... ovvero "come fare felice un gattofilo"!

Conoscevate questa disegnatrice italiana (palermitana, per la precisione), che oggi vive e lavora a Londra? Personalmente no (anche se ha lavorato perfino con Tim Burton!), ma sono subito rimasta conquistata dai suoi gatti! Ecco alcune immagini tratte dal quaderno, trovo che abbiano stile da vendere e che possano "fare strada" come i mici de "La Gatteria".


Tratto dal sito www.almonature.eu

Tratto dal sito www.almonature.eu

Inoltre, per riconoscenza alla Almo che regala questo quaderno a tutti i suoi clienti, ma soprattutto perchè è quasi l'unica marca che la mia ghignosissima gatta mangia volentieri, ritengo utile esporvi le loro novità "alimentari". Tra tanti dei miei lettori ci sono gattofili e quindi magari queste notizie interessano anche voi e i vostri gatti! La Almo Nature, nota marca di alimenti per cani e gatti di altissima qualità, ha ideato una nuova linea di alimenti divisa in quattro colori: azzurra, verde, rossa e arancio, a seconda delle caratteristiche degli ingredienti che compongono cibo umido o secco.


Per Paciocca cerco di variare il suo cibo il più possibile, ma mi riesce difficile perchè è veramente ghignosa... Devo dire però che quando ha assaggiato i croccantini alle sardine "orange label" ne è andata matta! Oltre all'approvazione incondizionata della mia gatta per Almo Nature, anche io sono particolarmente affezionata a questa marca, perchè per una volta mi sembra davvero che alle parole corrispondano fatti concreti in quanto a qualità, controlli e "filosofia" dell'azienda. Almo Nature più di una volta ha promosso iniziative in tutta Europa a favore degli animali abbandonati e mi pare che segua davvero “una dottrina nutrizionale fatta di trasparenza e innovazione, unita alla solidarietà verso gli animali e alla comunicazione attraverso l’arte”.
Perdonate il post pubblicitario, giuro che la Almo non mi ha pagata... ma dato che in commercio per i nostri animali si trova di tutto (anche in senso negativo), per una volta ho voluto sbilanciarmi a favore di una marca che per il momento mi ha dato sempre riscontri molto positivi. E poi, ce n'è per tutti i gusti!

Sempre di Valentina Ventimiglia, www.almonature.eu

domenica 10 aprile 2011

Il vincitore web di "Scatti con i baffi"!!

Oggi vi presento Baffina, la bella micia che sul sito di "A coda alta" ha ottenuto il maggior numero di apprezzamenti, cosa che le ha permesso di vincere il premio-web di "Scatti con i baffi" 2011!! Ecco la foto che le ha meritatamente fatto guadagnare la vittoria, intitolata Io e te nella stessa banda:


Ecco Baffina con il suo amico umano Flavio
Baffina peraltro ha dimostrato di essere particolarmente fotogenica, eccola in altre due foto del concorso  che sono state anch'esse molto votate sul web! 

Baffina di Annalisa P. nella foto Ehi, spegnete la luce!

Relax dopo la caccia: Baffina in tutto il suo splendore,
assieme a un povero topolino...
Con la proclamazione del vincitore web si chiude definitivamente questa prima edizione di "Scatti con i baffi", che nel complesso è stata davvero una bella esperienza! Anche per la fase di votazione-web la partecipazione è stata notevole. A me non resta che mandare una coccola ad ogni micio partecipante e un saluto e un ringraziamento ai loro compagni umani che hanno deciso di iscriverli al concorso... vi aspettiamo tutti quanti alla prossima edizione!!!

lunedì 21 marzo 2011

SCATTI CON I BAFFI... I VINCITORI!!!

Ieri si è svolta la premiazione del nostro concorso fotografico di beneficenza "Scatti con i baffi"!!! La prima edizione ha avuto una bella partecipazione: ben 138 foto iscritte al concorso, tutte bellissime e piene di amore per il micio immortalato. E' stato un bell'impegno organizzare il concorso e la premiazione, ma siamo davvero stati tutti molto soddisfatti del risultato e ne è valsa la pena!

Uno dei momenti di maggiore affollamento della premiazione

C'è voluto davvero l'impegno di tutti: ognuno ha dato il suo contributo per far sì che tutto riuscisse bene. C'è chi si è prodigato in creazioni di bigiotteria per le vendite di beneficenza...

Donatella e Aida e le loro creazioni
Chi ha fatto per l'occasione biscotti "lingue di gatto" e meravigliosi biscotti gattosi addirittura decorati con la glassa!!

I biscotti gattosi di Daniela
Chi si è preoccupato dell'organizzazione perchè tutto filasse liscio e la premiazione fosse un vero momento "ufficiale", ma anche un'occasione per stare insieme allegramente...

Maurizia e Paola, rispettivamente la Presidente
e la Vicepresidente di "A Coda Alta"
Ed infine la sottoscritta, che ha fatto le targhette per i vincitori!!!

Le targhette dei vincitori

Il tavolo dei premi

Ma passiamo ora ai vincitori, ecco quelli della categoria "La più buffa":


"Relax", 1° premio categoria "La più buffa"
 
"Yoga per gatti", 2° premio categoria "La più buffa"

"Voglia di primavera", 3° premio categoria "La più buffa"

Arriva la categoria "La più tenera":


"Vito", 1° premio categoria "La più tenera"

 
"Mamma ed io", 2° premio categoria "La più tenera"

"Do not disturb": 3° premio categoria "La più tenera"

Infine la categoria "La più originale":

"W i grattini!", 1° premio categoria "La più originale"

"La più originale", 2° premio categoria "La più originale"

"Gioco riflesso", 3° premio "La più originale"

Ultimo premio, ma non per importanza, è il premio "A Coda Alta", assegnato dall'Associazione alla foto di maggiore impatto di tutto il concorso (nella giuria c'ero anche io!):  

"The dreamer", premio speciale "A Coda Alta"

Tutte le foto erano veramente belle, potete vederle tutte qui e anzi... approfittatene per lasciare un commento nel modulo apposito e votarne 3, fino al 10 aprile 2011 c'è tempo per decretare il vincitore-web!!! Se volete vedere altre foto della premiazione che si è svolta ieri, invece, potete andare qui.
Nel complesso è stata davvero una bella esperienza, possibilmente da ripetere l'anno prossimo!! Grazie a tutti quelli che hanno lavorato per "Scatti con i baffi 2011": tutti i partecipanti,  i giurati di "Artefatta" e di "A Coda Alta", lo staff di "Artefatta" per la pubblicità, i volontari di "A coda alta" e naturalmente... tutti i mici che ci hanno fatto l'onore di posare per il concorso!!!