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9.5.14

LA LIBERTA’ DI EDUCARE, DI GIOCARE, DI SPORCARSI : I BAMBINI CI INSEGNANO L’ARTE #liberidisporcarsi


 
La primavera è sempre un po’ pazzerella: a volte ci sono splendide giornate da trascorrere all’aria aperta e altre volte ci si deve chiudere in casa perché la pioggia e il vento non permettono ai nostri bimbi di andare al parco.

Noi abbiamo fatto un lavoretto in questi giorni di pioggia, per ricordarci della primavera e per circondarci di colore e di allegria. Abbiamo realizzato dei fiori da appendere nella cameretta, utilizzando tante tecniche diverse. E’ la prima volta che metto  al lavoro tutte le tre bimbe insieme e ho pensato di fornire loro una scatola con tanto materiale diverso: stoffe, cartoncini, colori a spirito, qualche tempera, pastelli a cera, tamponi per timbri… Poi avevo preparato delle patate tagliate (avevo piacere che le utilizzassero come timbri insieme al tampone, anche se in realtà non ho volutamente fornito loro spiegazioni sul loro utilizzo), delle cannucce, degli scovolini e dei fogli colorati.

Insomma –in perfetto stile montessoriano- avevo messo a disposizione tanto materiale e dato la più ampia libertà: unica regola, appunto, realizzare dei fiori, che ovviamente potevano essere rappresentati come più desideravano. E’ ovvio che da Virginia di 20 mesi non mi potevo aspettare grandi cose, ma l’idea era proprio vedere come le bambine lavorassero insieme, approcciandosi ai diversi materiali.

In realtà, ne sono derivati dei lavori molto belli e sono contenta, un po’ di pasticci, ma tanti sorrisi. Mi interessava capire la scelte cromatiche delle bambine facevano lasciando loro piena libertà. Mi sto innamorando della cromoterapia e dello studio del colore e mi sono resa conto che Ginevra predilige i colori come il verde e il blu, tinte che rivelano perseveranza, calma  e bisogno di rispettare i ritmi… Virginia invece colori scuri come per cercare il contrasto con il foglio bianco. Anastasia invece ormai seienne è stata molto vicino alla realtà nella scelta dei colori.

Si sono divertite moltissimo, anche se essendo una scatola unica in cui dovevano condividere materiale e attrezzi, non sono mancati i bisticci che ho cercato di far risolvere da sole per quanto possibile.

Hanno individuato l’uso della patata come timbro (anche se non è mancato qualche assaggio iniziale della più piccola), per realizzare la sagoma dei petali dei fiori.

Secondo Rudolf Steiner uno dei campi in cui meno bisognerebbe influenzare il bambino è proprio l’arte: NON SI Può INSEGNARE A UN BAMBINO COME GIOCARE. E cosi nemmeno a disegnare. Lasciate che i vostri bambini disegnino il mare giallo, il sole blu e le carote sugli alberi!!!

Una volta lessi un’intervista di Nicoletta Costa, la grande scrittrice per bambini, che consigliava di fornire ai  piccoli materiali di qualità: colori belli, matite ben appuntite, grandi fogli su cui esprimersi. Migliore sarà il materiale, maggiore la nostra cura nel sceglierlo e più bello sarà il disegno che il bambino farà per noi.  Così come io mi sento frustrata quando non sono libera di esprimere la mia creatività, anche i bambini lo saranno se voi impedirete loro di seguire il loro istinto creativo.  Il loro animo interiore li guiderà e non sarà per forza necessario che voi capiate cosa hanno disegnato. Lasciate sperimentare il colore, lasciate pasticciare, lasciate volare la creatività. Unico suggerimento: circondiamoli di libri, di bello, di arte, di ricchezza d’immagini.

I bambini vanno lasciati liberi. La libertà di educare, come scrive la Montessori. Non pensiamo che si sporcano, non pensiamo che poi dobbiamo lavare, non pensiamo che poi dobbiamo dire loro di mettere a posto. Viviamo questo momento con loro, arricchiamoci dei loro gridolini, delle loro manine pasticciate, degli scarabocchi artistici, delle maglie macchiate. Sono momenti che non torneranno più. Ginevra (la 3enne) è l’artista di casa, ogni muro è il suo, all’inizio ci arrabbiavamo e le spiegavamo, poi abbiamo deciso di arricchirci dipingendo laddove lei aveva scarabocchiato un albero bellissimo coloratissimo e fantastico con le tempere, dove ogni volta che voleva poteva esprimersi aggiungendo qualcosa. Bisogna imparare dai bambini, troppe volte si fa lo sbaglio di pensare che siamo noi che abbiamo qualcosa da insegnare loro. Molto spesso sono loro che insegnano a noi.

 


 
 
Ovviamente dopo tanto divertimento bisogna anche pulire tutto, dal tavolo alle manine e ai vestiti delle mie piccole!

E se si parla di pulizia chiedo aiuto a Chanteclair Bebè!!

Per detergere le magliette, basta fare qualche spruzzata di Chanteclair Bebè Scioglimacchia  sulle macchie più ostinate, strofinare un po’ il tessuto e mettere il bucato in lavatrice lavandolo con il Detersivo Delicato Bebè al profumo di Camomilla, particolarmente indicato per la pulizia dei capi dei bambini in quanto la sua formula, ricca di enzimi, agisce a fondo sui residui delle pappe e sullo sporco di natura tipicamente infantile.


 
 
 
Per detergere e igienizzare a fondo le superfici che stanno a contatto con le bambine, utilizzo invece lo spray Superfici Sicure che elimina il 99,9 % di germi e batteri che non richiede risciacquo.

..e ora che è tutto a posto, siamo pronte per un’altra giornata di divertimento e colori!

9.7.13

Test: Salad Maker di Philips, ottimo prodotto




Ho utilizzato il Salad Maker di Philips con le mie bimbe che si sono divertite moltissimo a mondare le verdure e prepararle per poter testare questo elettrodomestico. Non abbiamo avuto bisogno di leggere nemmeno il manuale di istruzioni, in quanto il suo utilizzo facile ed intuitivo. Le bambine erano molto contenti e emozionate per questa nuova attività insieme ed è stato interessante poter introdurre con loro anche l'mportanza della Verdura nella nostra alimentazione. Con questo elettrodomestico abbiamo preparato in meno di un'ora varie portate per tutta la cena e la famiglia: una grande insalata mista con carote tagliati a Julienne, cipolla zucchine sedano pomodori ; un piatto misto ti affettati e formaggi tagliati proprio grazie al Salad Maker!!! Una meravigliosa macedonia di frutta composta da pesche, pere, mele, mango  e kiwi. Credo che una cena più "verde" e salutare di questa non l   'avessimo mai preparata. Ho notato che nelle istruzioni viene consigliato di non inserire ortaggi o comunque cibo troppo molle... Perché il risultato non è garantito. Io ho tagliato a fettine sottili anche un pomodoro maturo e sono stata molto molto soddisfatta!!!! Io non amo moltissimo le verdure crude e purtoppo nemmeno le mie figlie ma dico sinceramente che tagliate in questo modo sono molto appettitose, per esempio anche le zucchine le abbiamo potute mangiare crude perché affettate molto molto sottili a carpaccio. Ciò aiuta a raccogliere la salsa o il dressing in maniera ottimale e il tutto risulta veramente gustoso. Inoltre ho già pensato ad altre ricette come dei buoni minestroni. Penso sia veramente un ottimo prodotto: una qualità importante e' anche il fatto che sia facilissimo smontarlo e pulirlo. Davvero in un attimo. Ideale per una mamma indaffarata come me con tante bocche affamate che devono crescere anche  con tanta buona verdura e frutta e che deve cucinare in allegria e nel minor tempo possibile.







8.3.13

Lavoretti per la Festa della donna

Buon 8 marzo a tutte le meravigliose donne della mia vita!!!! Ecco cosa ho appena fatto con la mia Ginevra! Un fiore... Di camomilla. Ho ritagliato a strisce un rotolo di carta igienica, che per fare un lavoro più carino potete anche dipingere di giallo e poi ho formato un fiore su un cartoncino bianco. Un po' di colla all'interno e poi ho aperto due tre bustine di camomilla ( la mia era scaduta) e la bimba si è divertita a colorare i petali con la polvere dei fiori!! Ancora meglio se i fiorellini sono interi!!! Ecco un fiore bellissimo giallo e profumato per la festa della donna... I bimbi più grandi potranno sbizzarrirsi nella composizione del fiore con il rotolo di recupero e con colla e fiorellini di camomilla; i bimbi più piccoli saranno stimolati dal profumo della camomilla e dalla sua manipolazione,







27.2.13

Costruire un gioco per imparare a scrivere

Le insegnanti di Anastasia, classe 4 anni della Scuola dell'infanzia dicono sempre a noi genitori che è importante che non insistiamo con la scrittura ma che il bambino si avvicini all'alfabeto in un approccio giocoso e comunque sempre in modo spontaneo senza forzature. La mia bimba ha iniziato da fine anno scorso a mostrare molto interesse verso le le lettere e i numeri e così ho pensato di costruire un giochino ( anche da viaggio: trasportabile) per avvicinarla all'alfabeto giocando insieme. Ho stampato alcune figure da internet, se ne trovano scaricabili senza licenza sul web oppure le potete anche trovare su Mammafelice o sul blog la Pappadolce.
Ho cucito le pagine con una copertina si cartoncino in modo da creare una specie di block notes e ho scritto a mano le parole corrispondenti sotto in modo chiaro. Poi ho stampato piu copie di un alfabeto scritto con un editor di scrittura utilizzando una font molto grande e ritagliando poi una a una le letterine ( volendo potete plastificare prima di ritagliare le lettere una ad una.
Le lettere le potete conservare poi in un sacchetto di stoffa.
E adesso giochiamo!!!
Il bambino si può divertire a copiare le parole sotto ogni immagine o a inventare altre insieme a voi o a copiare a penna le lettere e comporre parole!!! I giochi possibili sono molteplici!!!!
L'importante e' seguire l 'inclinazione del vostro bambino e non forzare i tempi. Buon divertimento!







4.12.12

4 dicembre:le sewing cards riciclose da appendere all'albero di Natale

Per oggi un lavoretto montessoriano che diventa decorazione per l'Albero di Natale. Quello che serve sono i vassoi di polistirolo della frutta, ago e filo da ricamo.
Ritagliamo dei cerchi o degli ovali e disegnamo dei disegni semplici: io ho fatto un abete e un cuore. Poi creiamo le linee guida con un punteruolo o anche un ago grosso e facciamo cucire al bambino con un ago da ricamo infilato con del cotone rosso o verde. Completiamo con del nastrino rosso e appendiamo le sewing card all'albero.

5.7.12

Giocare con il cibo....di carta





Pochi scatti per mostrarvi il lavoretto di stamattina. Ultimamente i miei post sono un po' brevi, ma il peso del pancione si fa sentire: manca molto poco alla nascita della mia bimba. Il caldo umido anche e con entrambe le bimbe a casa da scuolina trovare un po' di tempo per tutto è molto difficile. Spero che vi vada comunque di seguirmi. Questo è un lavoretto semplice: occorre cartoncino colorato, fogli di carta velina, colla stick e forbici. Già qui avevo parlato del paper food ,realizzato però in maniera differente. Ecco quello che abbiamo realizzato oggi.
Vi lascio anche l'immagine di una pagina di un bellissimo libro ( Trecentosessantacinque cose da fare e creare , ed.Usborne )che stiamo leggendo e con cui potete sbizzarrirvi a realizzare un mare di freschi gelati di carta decorati con perline e glitter. Sembrano veri e sono bellissimi.



14.5.12

Il massaggio del bambino: uno scambio d'amore




Tra due mesi circa nascerà la mia piccola Virginia. Il vantaggio di avere avuto tre bimbe così vicine l’una dall’altra è che i ricordi dei momenti trascorsi con ognuna di loro sono ancora freschi nella memoria e anzi ne farò tesoro per questa nuova piccola grande creatura che arriverà tra di noi. Molti mi dicono che siamo folli…molti mi chiedono se sono pronta…pronta io? Penso di essere pronta da sempre a diventare mamma. E non smetterò mai di esserlo. Penso di averlo detto più di una volta. Essere mamma per me è una vocazione. E’qualcosa di intrinseco a me. Istintivo.
Detto questo voglio parlare di alcuni momenti magici che ho bene inpressi nella mia testa e che mi legano alle mie bimbe e che mi legheranno alla prossima che nascerà. Un momento magico come quello del massaggio. In cui le mani della mamma e la pelle del bimbo diventano di nuovo una cosa sola. Sin da neonate ho cominciato ad accarezzare il loro corpicino , massaggiando dolcemente la pelle, i muscoli. Ho frequentato anche un corso di massaggio neonatale e ho scoperto tante cose che non sapevo. Massaggiare il bimbo aiuta a rafforzare il sistema immunitario, a favorire il sonno magari calmando le colichette (a volte è sufficiente accarezzargli il pancino in senso orario ed il gioco è fatto). Le carezze ed il contatto fisico stimolano la produzione dell’ormone della felicità aiutando il piccolo a sentirsi sereno e protetto.
Prima di ogni massaggio è bene immerger e le nostre mani in acqua calda per scaldarle e scaldare la stanza affinché il bimbo non senta freddo. Ci si può ungere le mani con una crema specifica per neonati magari dall’aroma rilassante e calmante oppure anche con semplice olio di mandorle dolci o di finocchio.
Ricorda di togliere anelli, catene e tagliarti le unghie per non ferire accidentalmente la pelle delicata del bimbo. Alle mie bimbe piaceva il massaggio a pancina in su, in cui ci scambiavamo sguardi e sorrisi. Per esperienza personale chiedete sempre al bimbo se potete toccarlo e accarezzarlo, trattatelo come una persona a tutti gli effetti, non come una bambolotto da spupazzare…lui vi capirà e vi saprà rispondere a modo suo. Il massaggio al proprio bimbo è molto personale e a poco a poco capirete cosa gli piace e dove invece non desidera essere toccato. Cinque minuti al giorno sono sufficienti secondo me per coccolare la pelle del vostro cucciolo, magari dopo il bagnetto.
A entrambe le mie bimbe piaceva moltissimo il massaggio del viso, prendevo loro la testina tra le mani mantenendola in tranquillità e sorridendo. Con i pollici accarezzavo loro le tempie esercitando una leggera pressione e accarezzavo le sopracciglia, poi sotto gli occhini , lungo gli zigomi fino all’attaccatura delle orecchie. Infine strofinavo i lobi e accarezzavo loro il mento con i pollici sino all’esterno del viso. Questo massaggino è rilassante per loro ma anche per noi mamme.




I momenti del massaggio fanno parte di quel bagaglio di ricordi intimo e particolare solo tra noi. Un momento fatto di coccole, tenerezza e scambio reciproco di amore.

19.4.11

La collaborazione domestica secondo il Metodo Montessori

Siamo ammalati, ebbene sì pensavamo di averla scampata e invece Anastasia si è presa la scarlattina poi subito dopo la varicella, Ginevra la febbre alta e ora io la scarlattina, cosa ci aspetterà ancora? E’ dura a casa da sola con le bimbe malatine e nessuno che mi aiuta, ma mettiamola così meglio ora che sono ancora in maternità che quando torno a lavorare. Vabbè.
Fuori piove, non si può andare sul terrazzo, non si può fare l’orto insomma chiuse in casa. Stamattina Anastasia mi ha dato una bella idea per giocare.


Ha preso i suoi paper foods1 e mi ha chiesto: " Mamma apparecchiamo?" Ho preso subito la palla al balzo e abbiamo iniziato questo splendido gioco. Noi abbiamo i cassetti in cucina con le posate ( ad eccezione dei coltelli) ad altezza di Anastasia , questo perché ci ha dato da sempre la sicurezza di non usare le posate in maniera inadeguata e lei sa che può prendere le sue, quelle colorate di Ikea. Ha messo la tovaglia e poi a suo modo ha apparecchiato. E’ molto importante secondo il Metodo Montessori che tutti gli strumenti e gli utensili usati dal vostro bimbo sia a loro misura, adatti alla loro età e che non sia per il piccolo una costrizione ma un GIOCO, affinchè il piccolo sia invogliato a collaborare spesso con voi. Concedete il tempo a vostro figlio di commettere degli errori e correggete in modo paziente cercando di vedere il mondo dal suo punto di vista offrendogli un sostegno premuroso mentre gli insegnate.



Detto questo per aiutare il piccolo a imparare ad apparecchiare potete prendere delle tovagliette di cotone pesante, io l’ho cucita da un vecchio lenzuolo e disegnare col pennarello per stoffa o indelebile le sagome delle sue posate. Così il bambino dovrà soltanto posizionare le stoviglie e le linee guide gli insegneranno poi a memorizzare la posizione corretta.

Non contenta di questo splendida iniziativa che ha avuto nonostante la varicella :-( mi ha sorpresa dicendomi "Mamma i panni asciutti, li prendo io";.



Io stavo allattando Ginevra e le ho risposto che se voleva poteva fare lei prendendo i panni che riusciva, dato che alcuni erano fermati con le mollette e lo stendibiancheria è molto più alto di lei. Ha ritirato i panni e li ha messi su una sedia è stata bravissima!!! Sono molto orgogliosa della mia piccola testardona! E’ proprio una donnina.






[1] Il paper food è cibo di carta, ovvero noi lo realizziamo ritagliando dai volantini pubblicitari delle offerte, quelli che riempiono la cassetta della posta per intenderci le figurine degli alimenti, poi lo incolliamo su un foglio di cartoncino bianco e lo plastifichiamo per renderlo più resistente. L’idea originale viene dal di qui, da Doria di Un'idea nelle mani.



N.B Il post l'ho scritto qualche giorno fa, e ho avuto tempo di pubblicarlo solo ora. Ora stiamo meglio e fuori c'è il sole!!! EVVIVA LA PRIMAVERA, I FIORI, LA VITA, LE MIE SPLENDIDE BAMBINE, L'AMORE E.....ANCHE VOI CARE AMICHE CHE MI LEGGETE!!!