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FILEJA TROPEANA ALLA CIPOLLA ROSSA CON POLPETTINE MORBIDE DI MELANZANE

giovedì 22 ottobre 2009


Uomo Teutonico non è uno di troppe parole e direi che non è nemmeno una tragedia considerando che ci sono già io a parlare per me, per lui e per un'intera squadra di calcio.

Uomo Teutonico però è anche uno che per esprimere il suo gradimento nei confronti di qualunque cosa fa degli sforzi innominabili per farsi uscire al massimo un 'mmm... yes, very nice'.

Lo conosco abbastanza da aver imparato a capire che è sincero nell'esprimere un giudizio: se qualcosa non lo fa impazzire lo dice senza problemi, se dice 'mmm... very nice' con la faccia di uno che sta guardando Biscardi alla tv bisogna credergli perché lo pensa sul serio.

Capirete però la mia sorpresa quando, mangiando questa pasta, ha iniziato spontaneamente una catena di: 'Mmmm.... Fantastic!! It's really really good! Oh, that's amazing!...Sehr lecker! Wow! Incredible!' e via dicendo.

Si vede che quelle polpettine morbide morbide hanno reso questa pasta davvero speciale.

O forse è a lui che, non essendo troppo abituato ai sapori mediterranei, dev'essere sembrata chissà che.

O forse lo avevano rapito gli alieni, drogato e rispedito al mittente carico di entusiasmi mai visti.

Fatto sta che se l'è pappata, ha fatto il bis e ha profuso lodi a non finire.

Per questa ricetta sono sono riuscita finalmente ad utilizzare questa pasta comprata la scorsa estate in Calabria, la fileja tropeana alle cipolle rosse. Condita con un sughino alle melanzane e delle polpettine così morbide che si tagliano con un grissino.

Perdonate le foto, la luce di sera è quella che è e non sono riuscita proprio a fare di meglio.


FILEJA TROPEANA ALLA CIPOLLA ROSSA CON SUGO ALLE MELANZANE E POLPETTINE MORBIDE DI MELANZANE


Per le polpettine:

2 melanzane

parmigiano grattugiato q.b.

pangrattato q.b.

1 cucchiaio di farina

sale q.b.

pepe q.b.

olio di arachidi per friggere q.b.


Per il sugo di pomodoro:

olio extra vergine d'oliva q.b.

1 spicchio d'aglio

1 barattolo di polpa di pomodoro (o pelati o passata di pomodoro)

sale q.b.

pepe q.b.

peperoncino q.b.


200 gr. di fileja Tropeana alla cipolla rossa (o altra pasta fresca tipo strozzapreti, trofie, cavatelli, maccheroni al ferro)

parmigiano grattugiato q.b.


Lavare e asciugare le melanzane.

Bucherellarne la buccia con una forchetta e cuocerle in forno molto caldo per un'oretta girandole ogni tanto.

Quando saranno diventate morbide sfornarle, tagliarle a metà, prelevarne tutta la polpa con un cucchiaio e sistemarla in una ciotola.

Con lo sbattitore elettrico (o nel mixer) ridurla quasi in crema.

Aggiungere un pugno di pangrattato, la farina, qualche cucchiaio di parmigiano grattugiato, sale e pepe e impastare bene con le mani. Aggiungere parmigiano e pangrattato se necessario sino a raggiungere la giusta consistenza, che dovrà essere morbida, appena compatta.


Nel frattempo preparare il sugo di pomodoro:

Scaldare uno spicchio d'aglio in un filo d'olio extra vergine d'oliva, aggiungere poi la passata di pomodoro (o la polpa o i pelati passati al passaverdure), un pizzico di sale, peperoncino a piacere e far cuocere sino a ottenere un sugo abbastanza denso.


Formare le polpettine con l'aiuto di due cucchiai o cucchiaini (non sono abbastanza compatte per formarle con le mani) e friggerle in abbondante olio caldo, girandole una volta, finché diventino belle dorate.

Farle asciugare su carta assorbente.

Tuffare quattro/cinque polpettine -che avrete fatto cuocere un po' meno a lungo delle altre perché rimangano più morbide- nel sugo e mescolare bene perché si sbriciolino fondendosi col pomodoro.


Cuocere la pasta secondo i tempi indicati dalla confezione.

Condire col sugo, le polpettine e un'abbondante manciata di parmigiano grattugiato.

Pubblicato da Mariù alle 18:41 75 commenti  

TAGLIATELLE GIALLE CON ASPARAGI E CRUDO

lunedì 8 giugno 2009


Devo dire che questo post mi è costato un bel po' di fatica.

Già, perché la sottoscritta -d'ora in poi, per brevità, 'il genio'- ha scelto di preparare queste tagliatelle fatte in casa proprio quel giorno che:

-si era svegliata all'alba

-aveva saltato la pausa pranzo per correre in banca, in posta e in tutti quei posti che ti fanno perdere tempo e pazienza solo per attendere nervosamente in fila il tuo turno

-aveva il frigo completamente vuoto e quindi si rendeva necessaria dopo il lavoro una spesa con tempi da Gran Premio (incluso pit stop da 20 minuti, ripeto 20, per comprare UNA SOLA fetta di prosciutto dal salumiere più lento del mondo... Laura, tu sai che non scherzo)

-aveva tempo un'ora e mezza scarsa per preparare la cena e consumarla perché poi doveva correre ad un compleanno.

Tutte queste complicazioni non hanno fermato il nostro piccolo genio che ha deciso di buttarsi comunque eroicamente nell'impresa... ma avreste dovuto vedere il suo faccino quando alla fine dell'opera, tutto trafelato -e sudato- si è accorto di non avere con sé la macchina fotografica!

Qualcuno giura di averlo sentito esclamare, mentre fingeva di mantenere la calma: 'Corcà che lo rifaccio per metterlo sul blog!'.

E siccome la coerenza è tutto, tempo due giorni ed ecco la ricetta corredata di servizio fotografico.


TAGLIATELLE AGLI ASPARAGI E CRUDO DI PARMA CON FONDUTA DI PARMIGIANO ALLO ZAFFERANO


Per due:

Per la pasta all'uovo:

1 uovo

100 gr. di farina di farina 00

un pizzico di sale

10 gr. di semola di grano duro


Per la fonduta di parmigiano:

100 ml di panna fresca

2-3 cucchiai di latte

50 gr. di parmigiano grattugiato

mezza bustina di zafferano

1 noce di burro

noce moscata q.b.


Altri ingredienti:

6 asparagi bianchi belli grossi

60 gr. di prosciutto crudo di Parma in una sola fetta (spessa circa 5 mm)

sale e pepe q.b.


Mescolare le due farine con un pizzico di sale e formare una fontana.

Rompere l'uovo al centro della fontana e incorporarle prima delicatamente con una forchetta, poi per una decina di minuti con le mani fino ad ottenere un composto elastico.

Lasciare riposare per mezz'oretta.

Tirare la sfoglia e con l'apposito attrezzo formare le tagliatelle che lascerete su un vassoio spolverato di semola di grano duro perché non si attacchino.


Pelare gli asparagi col pelapatate, cuocerli in acqua salata per 8-10 minuti.

Scolarli, farli raffreddare e tagliarli a pezzetti di dimensioni regolari.


Tagliare la fetta di prosciutto crudo in cubetti piccoli.


Intanto preparare la fonduta di parmigiano:

Sciogliere una noce di burro, aggiungervi la panna, il latte e il parmigiano grattugiato.

Mescolare bene sul fuoco basso finché il parmigiano sia sciolto e il composto risulti liscio e omogeneo.

Aggiungere lo zafferano e la noce moscata e mescolare ancora per qualche minuto.


Cuocere le tagliatelle in abbondante acqua bollente salata.


In una padella capiente scaldare un paio di cucchiai di olio extra vergine d'oliva.

Unire le tagliatelle, la salsa, gli asparagi lessati, il prosciutto e saltare per un paio di minuti.

Servire con una spolverata di pepe nero.

Pubblicato da Mariù alle 17:52 42 commenti  

GNOCCHI CON PESTO DI AGLIO ORSINO E SPECK

martedì 21 aprile 2009



Un post veloce veloce, solo la logica conseguenza di quello di ieri: gnocchi con pesto di aglio orsino e speck.

Io gli gnocchi li adoro. Li mangerei tutti i giorni, in tutte le salse, a qualunque ora, è per quello che ne ho sempre una scorta nel congelatore.

Quando li faccio di solito moltiplico le dosi a livelli esponenziali per affrontare poi le voglie incontenibili che mi prendono ogni due per tre.

Basta metterli, appena fatti, su un vassoio infarinato nel congelatore e, una volta solidificati, riporli negli appositi sacchetti freezer.

Si tolgono dal congelatore solo al momento dell'utilizzo, direttamente dal freezer alla pentola.


GNOCCHI CON PESTO DI AGLIO ORSINO E SPECK

Per gli gnocchi:

600 gr. di patate di qualità farinosa

150 gr. di farina

1 uovo

sale q.b.

noce moscata q.b.


Per il condimento:

speck q.b.

pesto di aglio orsino (vedi qui) q.b.

olio extravergine d'oliva q.b.


Lavare le patate (è molto importante che siano di qualità farinosa) e lessarle con tutta la buccia in abbondante acqua.

Sbucciarle, ridurle in purea con lo schiacciapatate e lasciarle raffreddare per bene (è molto importante che si raffreddino perché così dopo non assorbiranno molta farina e

l'impasto verrà più morbido).

Una volta fredde aggiungere un uovo, la farina, un pizzico di sale e una grattata di noce moscata.

Impastare velocemente fino ad ottenere una pasta morbida.

Formare dei cordoncini del diametro di circa 1,5 cm e ricavarne col coltello tanti

bastoncini di uguale lunghezza.

Disporli su un vassoio leggermente infarinato e lessarli in abbondante acqua bollente salata.

Prelevarli dalla pentola con una schiumarola man mano che vengono a galla.

Saltarli per un paio di minuti in una padella larga e dai bordi alti con qualche cucchiaiata di pesto e delle striscioline di speck fatte precedentemente saltare per qualche minuto in padella con un filo d'olio extra vergine d'oliva.


Pubblicato da Mariù alle 16:03 11 commenti  

NOODLE SOUP ASIATICA

giovedì 2 aprile 2009



La ricetta di questa noodle soup asiatica è stata rubata ad Alex e variata appena appena con l'aggiunta di un paio di ingredienti.

Bè, provatela perché è di una goduria davvero incommensurabile, di quelle da leccarsi la ciotola e la pentola e i mestoli e le dita e i baffi e... insomma, era proprio buona.

Mi auguro che gli ingredienti giappo-cino-viet-thai richiesti non siano di troppo difficile reperibilità in Italia perché sarebbe davvero un peccato non provarla.

Io ho usato gli udon giapponesi invece dei tagliolini cinesi indicati nella ricetta perché.... perché, guardateli, non sono troppo belli?



ZUPPETTA ASIATICA


Dosi per 2 (ma anche 3):


Per il brodo:

un filo d'olio extra vergine d'oliva

2 carote

un pezzetto di sedano-rapa (o 2 gambi di sedano)

2 cipolle

1 peperoncino

10-12 funghi Tungkow vietnamiti essiccati (o Shiitake); potete sostituire forse con dei porcini essiccati)


Per la zuppa:

120 gr. di udon giapponesi (o tagliolini cinesi o quello che vi pare)

4 cucchiai di olio d'oliva

200 gr. di petto di pollo tagliato a striscioline

1 zucchina tagliata a cubetti

mezza melanzana tagliata a cubetti

5-6 cipollotti

1 cucchiaio di pasta di curry verde

160 ml di latte di cocco

un pezzetto di zenzero grattugiato

2 spicchi d'aglio tritati

1 cucchiaio di salsa di pesce

il succo di 1 lime

sale q.b.

erba cipollina (o coriandolo) q.b.

semi di sesamo q.b.


Preparare il brodo:

Mettere un filo d'olio in una pentola, aggiungere le cipolle tagliate a tocchetti grossi, dopo un minuto aggiungere carote e sedano rapa (o gambi di sedano) tagliati a tocchetti, il peperoncino tagliato a fettine sottili (con tutti i suoi semini) e lasciare andare per pochi minuti sulla fiamma alta.

Coprire con abbondante acqua (circa 1 lt), aggiungere i funghi essiccati e lasciar cuocere per un'oretta.


Nel frattempo far scaldare due cucchiai d'olio in un wok o in una padella larga e dai bordi alti, rosolarci il petto di pollo tagliato a striscioline e tenerlo da parte.

Aggiungere un paio di cucchiai d'olio nel wok e rosolare per circa 5 minuti i cipollotti tagliati in pezzi grossi e le melanzane e le zucchine tagliate a dadini.

Aggiungere l'aglio tritato e lo zenzero grattugiato e lasciare insaporire per un minuto.

Unire la pasta di curry.

Unire circa mezzo litro di brodo, tutti i funghi da esso prelevati insieme a qualche pezzetto di cipolla e di peperoncino, il latte di cocco, la salsa di pesce e far cuocere il tutto sul fuoco basso per circa un quarto d'ora. Aggiustare di sale se necessario.

Cuocere gli udon in acqua bollente salata per 7-8 minuti o come indicato sulla confezione.

Scolarli, unire tagliolini e pollo al resto della zuppa e condire con il succo di lime.

Servire con del coriandolo fresco o dell'erba cipollina tritata e una manciata di semi di sesamo.


TAGLIATELLE AL PESTO DI MENTA, NOCCIOLE E MANDARINO E POMODORINI CONFIT

martedì 31 marzo 2009


La saga della pasta fresca continua, stavolta tagliatelle con un pesto inventato al volo di menta, nocciole e succo di mandarino e dei pomodorini confit di cui avevo parlato giá qui.
Non c'ho tanta voglia di scrivere oggi...


TAGLIATELLE ALL'UOVO CON PESTO DI MENTA, NOCCIOLE E MANDARINO E POMODORINI CONFIT


Per la pasta all'uovo:

2 uova

200 gr. di farina 00

10 gr. di semola di grano duro

1 pizzico di sale


Per il pesto:

15 foglie di menta fresca

1 cucchiaino scarso di prezzemolo tritato

75 ml di olio extra vergine d'oliva

nocciole circa 25

il succo di 1 piccolo mandarino

sale q.b.

pepe q.b.


10-12 pomodorini

sale q.b.

olio q.b.

origano q.b.



Preparare la pasta:

Mescolare le due farine con un pizzico di sale e formare una fontana.

Rompere le uova al centro della fontana e incorporarle prima delicatamente con una forchetta, poi per una decina di minuti con le mani fino ad ottenere un composto elastico.

Lasciare riposare per un'oretta.

Tirare la sfoglia e con l'apposito attrezzo formare le tagliatelle che lascerete su un vassoio spolverato di semola di grano duro perché non si attacchino.


Tagliare i pomodorini a metà, disporli sulla placca da forno, condirli con un filo d'olio extra-vergine d'oliva, sale e origano e metterli in forno a 140° per un'oretta.


Pulire le foglie di menta con un panno umido e metterle nel frullatore insieme alle nocciole, il succo di mandarino, il prezzemolo, un pizzico di sale e una grattugiata di pepe.

Frullare per uno o due minuti aggiungendo pian piano, a filo, l'olio extra vergine d'oliva.


Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente salata e condire col pesto e i pomodorini confit.

PASTA !!! (COME SE PIOVESSE)

lunedì 30 marzo 2009




Rassegnatevi, per un po' questo blog sarà un tripudio di turtelìn, fettuccine, ravioli e pasta fresca di ogni specie: giusto il tempo di esaurire l'entusiasmo per il mio nuovo acquisto, la macchina della pasta.

Non so davvero come mi sia saltato in mente di dire addio al vecchio metodo della nonna -e al bastone da scopa finora utilizzato a mo' di mattarello per ottenere sfoglie grandi come tappeti- per dare il via all'era della modernità.

Sì, perché -è un'assurditá, mi rendo conto- io la macchina della pasta -stiamo parlando di quella a manovella, eh! Mica tecnologie!- la considero ancora un aggeggio fighetto e ultramoderno -figuriamoci quando ho visto il KitchenAid a casa dell'uomo teutonico: nonostante lo desiderassi da una vita non l'ho ancora nemmeno sfiorato... ed è più di un mese che è là-.

Siccome però il tempo è quello che è, mi son detta "proviamo"... almeno fino a quando non mi verrà nostalgia -perché succederà, già lo so- dei metodi antichi.

Ho iniziato con un doppio di ravioli: i primi ripieni di patate dolci, tartufo nero e formaggella di capra di Collio (questi ultimi preziosi acquisti dei miei recenti viaggi in Italia) e gli altri, preparati solo perché il primo ripieno non bastava per tutte le sfoglie che mi sono ritrovata all'improvviso, di ricotta, gorgonzola e zucca -pezzetto saggiamente congelato a tempo debito-.

Del secondo ripieno non ho pesato nemmeno un ingrediente, désolé, mi sono dimenticata.

Fate a occhio e secondo gusti, non è per niente difficile, giuro.


BIS DI RAVIOLI:

PATATE DOLCI, TARTUFO NERO E FORMAGGELLA DI CAPRA

e

ZUCCA, RICOTTA E GORGONZOLA


Per la pasta all'uovo:

300 gr. di farina 00

20 gr. di semola di grano duro

3 uova

1 pizzico di sale

1 albume


Per il primo ripieno:

400 gr. di patate dolci

10 gr. di tartufo nero grattugiato o affettato molto finemente

50 gr. di formaggella di capra di Collio (o altro formaggio simile a pasta morbida)

parmigiano grattugiato q.b.

sale q.b.

pepe q.b.


Per il secondo ripieno:

zucca, ricotta, gorgonzola, parmigiano grattugiato, prezzemolo, sale, pepe: tutto q.b.



Lessare le patate in abbondante acqua bollente e cuocere al vapore la zucca tagliata a cubetti.


Preparare la pasta:

Mescolare le due farine con un pizzico di sale e formare una fontana.

Rompere le uova al centro della fontana e incorporarle prima delicatamente con una forchetta, poi per una decina di minuti con le mani fino ad ottenere un composto elastico.

Lasciare riposare per un'oretta. Nel frattempo preparare i due ripieni.


Per il primo ripieno:

Ridurre le patate in purea con lo schiacciapatate, lasciarle raffreddare e una volta fredde impastarle con abbondante parmigiano grattugiato, un pizzico di sale, una spolverata di pepe nero e il tartufo tagliato finemente.


Per il secondo ripieno:

Ridurre la zucca in purea con lo schiacciapatate, lasciarla raffreddare e una volta fredda impastare con abbondante parmigiano grattugiato, ricotta, gorgonzola, prezzemolo tritato, sale e pepe.


Stendere la foglia non troppo sottile e tenerne da parte metà.


Distribuire su parte della prima metà di sfoglia con un cucchiaino dei mucchietti di ripieno di patate e un cubetto di formaggella a distanza regolare.


Distribuire sul resto della prima metà di sfoglia con un cucchiaino dei mucchietti di ripieno di zucca a distanza regolare, tenendone da parte un paio di cucchiai per il condimento.


Spennellare l'albume negli spazi tra i vari mucchietti di ripieno. In questo modo i ravioli non si apriranno durante la cottura.

Usare la sfoglia tenuta da parte per ricoprire la metà col ripieno.

Tagliare i ravioli con l'apposito attrezzino -o con la rotella tagliapasta dentellata-.


Sciogliere in una padella una noce di burro, aggiungere qualche dadino di gorgonzola, un paio di cucchiai di ripieno di zucca tenuto precedentemente da parte e qualche cucchiaio di latte.


Lessare i ravioli in abbondante acqua bollente salata, scolarli con la schiumarola, unirli alla salsa gorgonzola/zucca e saltare in padella per un paio di minuti.

Servire con una spolverata di parmigiano.

BIGOLI IN SALSA

mercoledì 4 marzo 2009



Sono un po' in soggezione a postare questa tipica ricetta veneta in terra germanica e con le mie origine calabro/africane.

E' però uno dei miei piatti preferiti.

E' anche un omaggio a Treviso, la città che mi ha ospitata per oltre quattro anni e in cui ho trascorso uno dei miei periodi più felici -probabilmente è una ricetta più veneziana che trevigiana, ma è a Treviso che ho mangiato i “bigoi“ per la prima volta e poi, insomma, sempre Veneto è-.

Ed è un omaggio al mio amico Mauro/Omodestanza che ogni volta che viene a trovarmi a Berlino si ricorda delle cose che amavo della Marca trevigiana e me le porta in dono -questi doni a volte possono includere anche un “panino della Gisella“, un vero e proprio sfilatino da mezzo chilo con tanto di insalata annerita, mozzarella stantia e salsa rosa acida comprato due giorni prima in una delle mie osterie preferite di allora, si spera come dono simbolico... ma questo è un altro discorso-.

Se vi riesce di fare i bigoli a mano tanto meglio, io proprio non avevo tempo.

Questi qui portati da Omodestanza da Treviso comunque hanno fatto la loro porca figura.





BIGOLI IN SALSA


Per due:


200 gr. di bigoli

2 cipolle bianche medie

40 gr. di acciughe sotto sale

olio extra vergine d'oliva q.b.

pepe nero q.b.


Pulire accuratamente le acciughe.

Affettare le cipolle sottilmente e farle soffriggere per qualche minuto a fiamma media in qualche cucchiaio di olio extra vergine d'oliva.

Aggiungere due cucchiai d'acqua calda (prelevati dalla pentola per la cottura della pasta) e continuare la cottura a fuoco basso e con coperchio per venti minuti o più finché la cipolla sarà completamente appassita aggiungendo, se necessario, qualche cucchiaio di acqua calda.

Aggiungere le acciughe pulite e tagliate a pezzettini, schiacciarle e mescolare bene fin quando non si saranno completamente liquefatte formando insieme alla cipolle una salsa densa.

Cuocere la pasta al dente e saltarla con la salsa di acciughe e abbondante pepe nero.


SUPERCALIFRAGILISTICHESPIRALIDOSO

mercoledì 25 febbraio 2009

Era un po' che volevo provare questo piatto.

Ho assaggiato qualcosa di simile secoli fa in un ristorante qui a Berlino, mi sono riproposta per mesi di rifarlo ma poi -come al solito- ho rimandato rimandato rimandato finché quel già labile ricordo che avevo si è perso quasi del tutto.

Insomma, ricotta e carote sono rimaste, il resto è venuto un po' a caso e al momento e, devo dire, meglio così.


P.S. Non è più semplice 'Supercalifragilistichespiralidoso' di

'CANNELLONI RIPIENI DI RICOTTA, CAROTE SPEZIATE E MENTA SU FONDUTA DI PARMIGIANO CON POMODORINI AL FORNO E SPINACI FRESCHI'?


Dosi per 2:


Per le crêpes:

2 uova intere

150 gr. di farina

2 bicchieri di latte

1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva

sale q.b.

noce moscata q.b.


Per il ripieno:

2 carote grosse

250 gr. di ricotta fresca

5-6 foglie di menta fresca

2-3 chiodi di garofano

mezzo cucchiaino di noce moscata

mezzo cucchiaino di cannella in polvere

parmigiano grattugiato q.b.

sale q.b.

pepe q.b.


Per la decorazione:

10-12 pomodorini

olio q.b.

sale q.b.

origano q.b.

10-12 foglie di spinaci freschi


Per la salsa:

200 ml di panna fresca

80 gr. di parmigiano

1 noce di burro

noce moscata q.b.


Tagliare i pomodorini a metà, disporli sulla placca da forno, condirli con un filo d'olio extra-vergine d'oliva, sale e origano e metterli in forno a 140° per un'oretta.


Lavare bene le foglie di spinaci e tenerle da parte.


Lavare le carote, pelarle, tagliarle a pezzetti piuttosto piccoli e metterle in una pentola insieme a noce moscata, cannella in polvere, chiodi di garofano e sale.

Coprire d'acqua e cuocere per circa 20 minuti o fino a quando le carote saranno diventate morbide.

Scolare, eliminare i chiodi di garofano e tenere da parte.


Nel frattempo preparare le crêpes:

Preparare la pastella mescolando tutti gli ingredienti fino ad ottenere una crema liscia e omogenea. Lasciare riposare mezz'oretta.

Scaldare per qualche minuto una piccola padella antiaderente, farvi sciogliere un cucchiaino di burro e distribuirlo con l'aiuto di un pezzo di carta assorbente.

Versare un po' di impasto nella padella (dovranno risultare delle crêpes molto sottili) e subito rotearla con movimenti veloci per distribuire uniformemente l'impasto.

Dopo circa mezzo minuto staccare delicatamente il bordo della crêpe dalla padella (con l'aiuto di una spatolina di legno) e girarla. Far cuocere per altri 20 secondi.

Mescolare di tanto intanto la pastella durante la preparazione delle crêpes.

Disporre le crêpes su una tovaglia pulita e far raffreddare.


Mescolare le carote insieme alla ricotta, alle foglia di menta tritate finemente e a un pizzico di sale e pepe.


Distribuire su ogni crêpe una spruzzatina di parmigiano grattugiato e un mucchietto di composto carote/ricotta.


Arrotolare le crêpes e cuocerle in forno per 10 minuti.


Intanto preparare la fonduta di parmigiano:

Sciogliere una noce di burro, aggiungervi la panna e il parmigiano grattugiato.

Mescolare bene sul fuoco basso finché il parmigiano sia sciolto e il composto risulti liscio e omogeneo.


Versare qualche cucchiaio di salsa sul fondo del piatto, poggiarvi sopra le crêpes tagliate a metá e decorare con le foglie di spinaci e i pomodorini.


Spolverare con un po' di pepe nero e salsa di parmigiano a piacere.


IL COLORE VIOLA: PART II

venerdì 13 febbraio 2009



E gnocco fu.

Come ho scritto già nel post precedente le patate violette non sono le migliori per questo tipo di preparazione ma la tentazione era troppo forte e così eccoli qua.

Carini sono carini ma sono venuti un po' gommosetti, mica di quelli morbidi morbidi che si sciolgono in bocca!

Quindi la prossima volta le solite patate farinose e non se ne parla più.

E dopo questa ricetta basta viola per un po'.


GNOCCHI DI PATATE




Per due persone:


Per gli gnocchi:

300 gr. di patate

70 gr. di farina

1 uovo

sale q.b.

noce moscata q.b.


Per la salsa:

50 gr. di gorgonzola

1 noce di burro

2 cucchiai di latte


Lessare le patate con tutta la buccia in abbondante acqua.

Sbucciarle, ridurle in purea con lo schiacciapatate e lasciarle raffreddare (è molto importante che si raffreddino perché cosí dopo non assorbiranno molta farina e

l'impasto verrà più morbido).

Una volta fredde aggiungere un uovo, la farina, un pizzico di sale e una grattata di noce moscata.

Impastare velocemente fino ad ottenere una pasta morbida.

Formare dei cordoncini del diametro di circa 1,5 cm e ricavarne col coltello tanti

bastoncini di uguale lunghezza.

Disporli su un vassoio leggermente infarinato.

Sciogliere una noce di burro in un pentolino, aggiungere il gorgonzola tagliato a pezzetti e un paio di cucchiai di latte e mescolare sul fuoco basso finché il formaggio si sarà sciolto completamente.

Cuocere gli gnocchi in acqua bollente salata e prelevarli con la schiumarola quando

saliranno in superficie.

Saltare mezzo minuto con la salsa al gorgonzola e servire caldi con una spolverata di pepe nero.


P.S. Volevo ringraziare Lisa per i due premi che mi ha assegnato ieri.


Mi ha fatto molto piacere ma sono al tempo stesso un po' in imbarazzo perché non so proprio a chi assegnarli. Sono fatta proprio poco per queste cose e ci capisco ancora meno: saró messa al rogo se fermo la catena?


Pubblicato da Mariù alle 12:17 4 commenti  

SPEEDY LUNCH

martedì 20 gennaio 2009

Questo post è per il mio amico Mauro che sostiene che una carbonara di zucchine sia ammissibile solo in un paese dove ci sono solo zucchine.
Io sono soddisfattissima invece: piatto semplice, squisito e soprattutto velocissimissimissimissimo.
In una sola ora di pausa pranzo sono riuscita a tornare a casa -ok, ok, abito a 500 mt dal mio posto di lavoro- a cucinare, a scattare due foto, a gustarmi il pranzetto, un caffè e a tornare in ufficio!


CARBONARA DI ZUCCHINE




Saltare una zucchina tagliata a pezzetti piccoli per qualche minuto a fiamma alta in una padella con un po' di olio extra vergine d'oliva.
In una ciotola sbattere bene -meglio se con uno sbattitore elettrico- un tuorlo d'uovo con abbondante parmigiano (o pecorino) e pepe nero.
Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua bollente salata, scolarli al dente e rimetterli sul fuoco con pochissima acqua di cottura e le zucchine e mescolare bene per un minuto.
Togliere dal fuoco e unire la pasta al composto di uovo mescolando bene perché l'uovo non cuocia e la consistenza rimanga cremosa.
Servire con una spolverata di parmigiano.

Pubblicato da Mariù alle 17:56 1 commenti  

RAVIOLI CON PERE, GORGONZOLA E NOCI

lunedì 19 gennaio 2009

Buon anno!

Torno finalmente a postare dopo una lunga pausa dovuta

a) alle meritate vacanze -una settimana in Calabria passata a letto con la febbre dal primo all'ultimo minuto e dieci giorni in California passati fantasticamente al caldo mentre a Berlino imperversavano tempeste di neve e temperature fino ai -20 gradi!- e

b) alla mancanza della macchina fotografica da troppo tempo in riparazione ma finalmente tornata tra le mie mani.

Volevo disperatamente provare il nuovo attrezzino tagliapasta speditomi dalla mia sorellina e così son venuti fuori questi ravioli gorgonzola/pere/noci buonissimi. Non vedo l'ora di rifarli.


Dosi abbondanti per 2 persone:


per la pasta all'uovo:

300 gr. di farina 00

20 gr. di semola di grano duro

3 uova

1 pizzico di sale

1 albume


per il ripieno:

1 pera

150 gr. di gorgonzola

40 gr. di noci tritate

1 noce di burro

2 cucchiaini di zucchero

pepe nero q.b.


per il condimento:

burro q.b.

salvia q.b.

25 gr. di noci tritate

parmigiano grattugiato q.b.



Mescolare le due farine con un pizzico di sale e formare una fontana.

Rompere le uova al centro della fontana e incorporarle prima delicatamente con una forchetta, poi per una decina di minuti con le mani fino ad ottenere un composto elastico.

Lasciare riposare per un'oretta. Nel frattempo preparare il ripieno.

Cuocere la pera tagliata a cubetti molto piccoli in un pentolino con una noce di burro e due cucchiaini di zucchero mescolando spesso. Dopo una ventina di minuti -e comunque quando lo zucchero si sarà sciolto e la pera ammorbidita- togliere dal fuoco e incorporare il gorgonzola, 50 gr. di noci tritate finemente e una grattugiata di pepe nero fino a ottenere un composto morbido.


Stendere col mattarello una sfoglia sottilissima.


Distribuire con un cucchiaino su metà della superficie della sfoglia dei mucchietti di ripieno a distanza regolare.

Spennellare l'albume negli spazi tra i vari mucchietti di ripieno. In questo modo i ravioli non si apriranno durante la cottura.

Ricoprire con l'altra metà della sfoglia.

Tagliare i ravioli con l'apposito attrezzino -o con la rotella tagliapasta dentellata-.




Sciogliere in una padella una noce di burro e aggiungere le foglie di salvia.

Lessare i ravioli in abbondante acqua bollente salata, scolarli con la schiumarola, unirli alla salsa burro/salvia, aggiungere il resto delle noci tritate e saltare in padella per un paio di minuti.

Servire con una spolverata di parmigiano.