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lunedì 9 luglio 2012

Verrine di crescenza e ciliegie

ciliegie e crescenza

Oggi ricetta colpo di fulmine! Si tratta dell'abbinamento tra crescenza e ciliegie proposto da Cesare Battisti del Ratanà e scoperto via Babs.
Quando l'ho visto ho pensato che fosse proprio un'idea carina, ma mi sbagliavo. Non si tratta di un'idea semplicemente 'carina', ma di un vero e proprio matrimonio di sapori.
L'ho proposto in versione amuse bouche, dentro al bicchiere.
E' ufficialmente entrato nel repertorio dei miei must estivi.
Dovete provarlo!


Verrine di crescenza e ciliegie


per ogni bicchiere ho calcolato
70g crescenza
35g ciliegie (intere, non ancora denocciolate)
olio
pepe
basilico od origano fresco (la scelta è dura)

Lavare e privare le ciliegie del nocciolo, tagliarle a cubetti e unirle alle foglie di basilico o origano.
Inserire la crescenza in una sacca da pasticcere senza beccucci per disporla sul fondo dei bicchieri (così da evitare di sporcarne le pareti). Condire con un abbondante giro d'olio e di pepe nero. DIstribuire le ciliegie sulla superficie.

lunedì 3 gennaio 2011

Il broccoletto di Custoza ed altre amenità

involtini broccoletto

Post dedicato ai casinari disordinati (astenersi perditempo).
So di non essere sola a questo mondo. E so che la stessa traumatica esperienza l'avete vissuta anche voi. Forse il giorno in cui siete usciti di casa e vi siete ritrovati in appartamento con la compagna di università petulante o forse, peggio ancora, quando vi siete annidati sotto lo stesso tetto con la persona amata.
Io lo so, anche voi avete vissuto il trauma della lezione di piegamento della sportina del supermercato. Superati l'astio e lo stupore iniziali, quello è diventato per voi il vostro incubo peggiore, il vostro cubo di Rubik.
Ebbene, ieri ho capito il perchè di questo nefasto accadimento: la tecnica di piegamento del sacchetto è la stessa per costruire questi involtini!
Finalmente la mia esistenza ha acquisito un senso.


Involtini di pasta fillo con broccoletto di Custoza e quartirolo


per 15 involtini:
pasta fillo
200g foglie di broccoletto lessate
150g quartirolo fresco
sale, pepe, olio

Tagliare la verdura e passarla in padella con un filo d'olio, sale e pepe in modo che si asciughi bene. Farla raffreddare e mescolarla con il quartirolo tagliato a cubetti.
Ritagliare la pasta fillo in 15 rettangoli di 12x38 cm.
Prendere in mano il primo rettangolo, spennellarlo di olio e disporre una parte di composto su un angolo dello stesso. Ripiegare su se stesso (ottenendo così un rettangolo di 6x38) e rispennellare di olio. Dando forma triangolare al composto infagottato, iniziare a ripiegare il triangolo su se stesso fino a terminare la pasta. Rispennellare di olio e disporre su una teglia ricoperta di carta da forno. Procedere nello stesso modo con i restanti ritagli di pasta. Cuocere a 180 gradi per 12-13 minuti o fino a doratura.
Naturalmente il ripieno di questi fagottini può essere variato a vostro piacimento. In ogni caso, tenderei ad usare un formaggio magro e non filante per evitare di aggiungere altri grassi alla preparazione.

Ma veniamo al ripieno: il broccoletto di Custoza è una varietà di broccolo tipico solo dell'omonimo paese del veronese. Si presenta come una sorta di cavolo nero a foglia liscia o di mega bietolona, insomma un ortaggio a foglia lunga e larga al cui interno si racchiude il broccoletto. Naturalmente il cuore è la parte più pregiata e dolce ma anche le foglie sono gradevolissime e lo scarto si riduce davvero a poco.
Il modo tradizionale in cui viene servito è lessato con gli "ovi duri e salame", ovvero con uova sode e salame ma naturalmente si presta a tantissime altre preparazioni.
Ne parlo volentieri perchè, oltre al fatto che è davvero un prodotto speciale, mi risulta che dal 6 al 9 gennaio si terrà la sagra e per veronesi (e limitrofi) potrebbe essere un'idea per una simpatica gita fuori porta.
QUI il programma della manifestazione.

Broccoletto di Custoza


A Custoza, la domenica, i più abbienti in bicicletta, i diseredati a piedi, andavano a
mangiare 'ovi duri e broccoli' … Il meglio del meglio era il cuore detto 'fiora', gialla
spugnosa, battezzata con una doppia croce di olio, tra un frenetico tintinnio di mezzo litri,
che arrivavano pieni e tornavano vuoti.
(Cesare Marchi)

P.S.: ma ve li ho fatti gli auguri di buon anno?!??

martedì 28 settembre 2010

Polpette di melanzane al forno

polpette di melanzane

Ennesima ricetta "meglio tardi che mai", la propongo a quei pochi che ancora non la conoscessero (ammesso che esista ancora qualcuno...).
Negli ultimi dieci giorni le ho rifatte tre volte, approfittando così delle ultimissime melanzane, talvolta con il ripieno di formaggio, con le olive nere o con l'aggiunta della menta.
Le proporzioni suggerite sotto (ricavate da rapida telefonata con Lydia) sono solo una base che potrete decidere di arricchire a piacere o tenere così.


Polpette di melanzane


Per 10 pezzi:
1 melanzana viola chiaro (circa 450g)
40g grana grattugiato
15g pinoli
70g pan grattato (circa)
1 tuorlo
Sale e pepe
Basilico

Lavare la melanzana, privarla del picciolo, tagliarla in due e avvolgere ogni pezzo in un foglio di alluminio. Bucherellare la superficie con uno stuzzicadente e infornare finché la polpa non risulterà morbida.
Tagliare ora la melanzana a cubetti piccoli e impastarla con il grana, i pinoli (rapidamente tritati), il tuorlo, il basilico spezzettato, sale, pepe e pan grattato a sufficienza (circa 70g) fino ad ottenere una consistenza sostenuta.
Con le mani unte d’olio, creare le polpette e cuocerle a 180 gradi per 30 minuti, rigirandole dopo il primo quarto d’ora.

N.B.: per le dosi affidatevi sempre al vostro intuito perchè impasti così possono risultare anche molto diversi tra loro (melanzane più o meno acquose, ecc.). Talvolta può servire più pane, altre volte più liquidi (tenete da parte l'albume fino alla fine).

giovedì 5 agosto 2010

Le speedy pizzette di Sara, ovvero amore a prima vista.

Le pizzette di Sara

Non capita molto spesso, ma quando accade non c'è niente da fare, bisogna seguire l'istinto!
Quando non si ha nemmeno finito di leggere il post di un'amica che si è subito con le mani in pasta ti rendi conto di quanto il mondo blogger sia in grado di gratificarti e di quanto riesca con un nonnulla ad eliminare ogni distanza e ad avvicinare due mondi (questa me la devo segnare per i periodi di crisi che ciclicamente mi toccano).
E' capitato di recente con i pomodori al riso di Alex che ho visto dopo poco tra le pagine di Cibou e così e capitato a me con le pizzette di Sara.
Come la stessa Cibou ha notato (cito) "è bello vedere come un ricetta si evolve passando per i vari blog". E' proprio vero! E' qui che sta la magia che manda avanti la baracca!
Nel mio caso ho sostituito il formaggio di Kaori con un ottimo caprino e ho omesso le acciughe in favore delle olive. Una meraviglia!


“Pizzette” con peperoni, capperi e olive

Per una ventina di pizzette:
150g farina
150g formaggio caprino
30g burro
3 peperoni arrostiti e spellati
Una decina di olive
Una manciata di capperi
Sale e basilico

Impastare insieme la farina, il caprino, il burro e un pizzico di sale. Stendere l’impasto su un piano infarinato ad uno spessore di 3-4 mm e ricavare 20 cerchi del diametro di 6cm.
Adagiare le pizzette in una teglia rivestita di carta forno e condire con i peperoni tagliati a filetti, le olive e i capperi.
Infornare a 200 gradi per 18-20 minuti. Guarnire con basilico fresco (ed eventualmente un pizzico di sale) e servire.

Grazie Sara!

P.S.: ho appena potuto appurare che oggi è giornata di sintonie...

lunedì 31 maggio 2010

Piccole cocotte di piselli dal cuore morbido

Cocotte piselli

Queste cocottine altro non sono che un elegante svuotafrigo. Il procedimento che seguo è sempre lo stesso e di volta in volta cambio la verdura utilizzata oppure il formaggio all'interno.
Si possono fare piccole come queste a mo' di amuse bouche oppure più grandi (aumentando un po' i tempi di cottura) in modo che costituiscano un vero e proprio antipasto.
Insomma, la parola d'ordine è versatilità!
Stavolta le ho fatte con una noce di camembert rimasta dal viaggio in Francia (sì, proprio quello stagionato nella nostra auto che ci ha fatto compagnia lungo tutti i nostri spostamenti. Praticamente un essere dotato di vita propria. Aspettavo, da un momento all'altro, che mi facesse pure i grattini sulla schiena).


Piccole cocotte di piselli dal cuore morbido


Per 6 cocottine di 7cm di diametro:
400g piselli freschi
300g acqua bollente
2 uova
80g formaggio privo di crosta (brie, camembert, formai de mut)
Sale e pepe
Burro

Cuocere i piselli in un tegame scoperto con i 300g d’acqua bollente, un pizzico di sale e uno di pepe per 15-20 minuti.
Frullare il tutto e passare il composto al setaccio.
Aggiungere le due uova e amalgamare bene.
Distribuire metà del composto nelle cocottine imburrate, adagiare al centro di ciascuna 20g di formaggio e ricoprire con il restante composto.
Cuocere in forno a bagnomaria a 180 gradi per 20 minuti.
Servire subito (altrimenti il formaggio si riaddensa).

martedì 20 aprile 2010

Bocconcini con fragole, miele e quartirolo

Bocconcini con fragole, miele e quartirolo

Cari fedeli lettori de Lo spilucchino,
ormai e' passato talmente tanto tempo dal mio ultimo post (peraltro di dubbio valore gastronomico) che quasi quasi non ricordo nemmeno piu' come si scrive un post.
I nostri recenti pasti hanno subito una flessione qualitativa di una certa importanza (una su tutti, cito una infima pasta col salmone*) e la mia fantasia non riesce a rivolgersi ad altro che non riguardi il matrimonio (allestimento, fiori, varie ed eventuali).
Anche se la situazione emotiva è ancora sottocontrollo (cosa che mi fa temere un botto finale), ormai manca ben poco (mi sposo la settimana prossimaaaa!).
Meglio pensare a queste belle fragolone...


Bocconcini con fragole, miele e Quartirolo

Per una ventina di bocconcini:
200g Quartirolo lombardo
20 fragole
miele (per me di rosmarino)
fiori di rosmarino per decorare

Tagliare il quartirolo a fette alte al massimo 1 cm.
Suddividere poi ogni fetta in tre rettangoli.
Lavare le fragole, asciugarle e privarle del picciolo con un taglio netto e che crei una base d’appoggio.
Disporre su ogni rettangolo di formaggio una goccia di miele e una fragola.
Fermare il tutto con uno stecchino e servire.

*io non so se la sposerei una che fa la pasta col salmone...

giovedì 25 febbraio 2010

Sweet potato chips

Sweet potato crisps

Una sera in cui vagavamo al freddo e al gelo per Soho in attesa che la lunga fila per la miglior pizza di New York si esaurisse, ho avuto la magnifica idea di proporre un aperitivo da Starbucks per colmare la voragine dello stomaco e placare l'imminente muta (sì, sì, ci stavamo trasformando in pinguini!) che si stava impossessando di noi.
Una volta entrati, mi era caduto l'occhio su una particolare confezione di patatine: quelle fatte con le patate dolci!
E' stato amore al primo assaggio (che è un eufemismo per dire che me le sono sbranate) e la voglia di riassaporare quel gusto si è fatta viva da subito.
Ovviamente non potevo permettermi di friggere (signori, io devo entrare in un vestito da sposa!) così ho deciso di affidarmi al solito metodo cracchiano dell'essicazione che, devo dire, non delude mai!
Ho anche scoperto che le patate dolci (che è la prima volta che acquisto in vita mia) con il loro bel colore arancione, sono una ricca fonte di vitamina A.


Sweet potato chips

patate dolci
sale

Mondare le patate. Affettarle molto sottilmente con una mandolina e asciugarle bene con l'aiuto di un canovaccio.
Stendere le fettine su una placca rivestita di carta forno e mettetele a seccare a 80 gradi per circa 2 ore.
Salare e servire.

giovedì 10 dicembre 2009

Datteri ripieni

Datteri ripieni

Questo è stato il bocconcino di apertura della nostra cena di capodanno dell'anno scorso. Mi piaceva l'idea di mantenere i frutti benaugurali del cenone pur presentandoli in una nuova veste.
Non avevo grosse aspettative (anche perchè non amo particolarmente i datteri: li trovo sempre troppo stucchevoli e, mangiato uno, mi ritrovo regolarmente tutta la scatola sul groppone) e invece sono stati una rivelazione! Provare per credere anche perchè ci vogliono non più di tre secondi per la preparazione.


Datteri ripieni

Per 4 persone:
12 datteri
6 gherigli di noce
50g gorgonzola

Tagliare i datteri in due in senso longitudinale.
Spalmare un velo di gorgonzola su entrambe le parti e riaccoppiare il frutto con all’interno un mezzo gheriglio di noce.

Aggiornamento: per restare in tema di bocconcini con la frutta secca (così facciamo un vassoio completo), guardate cosa vi propone Dada oggi.

martedì 1 dicembre 2009

Cestini di bollito con mostarda

Cestini di bollito con mostarda

...ovvero prime prove tecniche di Natale!
Già dallo scorso anno ho iniziato a giocare con i piatti della tradizione cercando di "alleggerirli" e/o di mantenerli in dimensioni ridotte e simboliche. Questa volta è stato il caso del bollito. Mi sono fatta un brodino leggero con del cappello del prete e una coscia di gallina e con la carne restante ho pensato di fare una prova per questo bocconcino. Temevo risultasse un po' asciutto (tanto che avevo già meditato di aggiungere un cucchiaio di purè alla base) invece è risultato perfetto così! Inutile dire che la mostarda (di zucca) è una ricetta del papà!


Cestini di bollito con mostarda

pasta brisèe
bollito
mostarda
un mestolo di brodo

Accendere il forno a 180 gradi. Ritagliare dei cerchi di pasta brisèe e disporli all'interno di 12 stampini per muffin rivestiti di carta forno. CUocerli in forno per 10 minuti circa.
Farli raffreddare ed estrarli.
Tagliare la carne al coltello e ripassarla in un padellino con un mestolo di brodo caldo per un paio di minuti (giusto il tempo che si scaldi). Distribuire la carne all'interno delle tartellette e completare con un cucchiaio di mostarda. Servire subito.

lunedì 23 novembre 2009

Ancora loro...

Bocconcini con le rape

Qual'è il modo più immediato e paraculo per rendere un cibo stuzzicante e attraente? Molto semplice: basta renderlo finger food!
Se poi ci si aggiungono un avanzo di brisèe da qui, un po' di creme fraiche e la solita chilata di rape da finire, il gioco è fatto!
Che vi devo dire? Mi sono piaciute? Mah, così cammuffate in effetti non erano male...
In compenso, tutta presa dal mio astio nei confronti del suddetto vegetale, mi sono scordata di inserire la funzione macro e la foto è quella che è...


Bocconcini con rape e timo

per 12 mini bocconcini:
pasta brisèe
1 rapa
1 patata (dello stesso peso della rapa)
2 cucchiai di creme fraiche
timo
sale e pepe
uno stampo da minimuffin (io ho usato quello della silikomart)

Sbucciare la rapa e la patata e metterle a bollire in acqua salata finchè sono cotte (attenzione a tenerle al dente e a non farle cuocere troppo!).
Nel frattempo ritagliare dei piccoli cerchi di brisèe con un coppapasta e infilateli dentro gli stampi per minimuffin rivestiti di carta forno (che poi vi aiuterà ad estrarli).
Cuocete i gusci di brisèe per una decina di minuti a 180 gradi (facendo attenzione a inserirli in forno ben freddi).
Scolare la rapa e la patata, tagliarle a piccolissimi cubetti e condirle con la creme fraiche, il timo e il pepe.
Tirar fuori i gusci di brisèe, farli raffreddare e riempirli con il composto di rapa e patata.
Terminare con un rametto di timo.

Ah, per la ricetta mi sono ispirata alla proposta di copertina de La cucina del corriere della sera del mese scorso (cioè del numero di novembre).

mercoledì 4 novembre 2009

Tatin di patate viola e caprino

Tatin di patate viola e caprino

...e con queste ho dato fondo alle ultime patate viola rimaste!
La ricetta l'avete già vista, lo so...è tutta colpa sua, ma proprio non ho saputo resistere! Prima ci avevo posato gli occhi sfogliando il nuovo libro di Knam, poi Paola me l'ha fatta sotto al naso e alla fine non ho proprio resistito!
E sapete una cosa? Ho fatto davvero bene! Queste tatin sono deliziose, anche oltre l'aspettativa!


Tatin di patate viola e caprino


per 12 minitatin:
400 gr di patate viola*
150 gr di zucchero semolato
50 gr di burro
olio per friggere
30 gr di zucchero a velo
250 gr di formaggio di capra
1 uovo
250 gr di pasta sfoglia
olio extra vergine d'oliva
aghi di un rametto di rosmarino
sale e pepe

Lavare le patate viola.
Con la mandolina tagliare 100 gr di patate a fettine sottili e metterle a bagno in una ciotola con acqua fredda. Sbucciare le patate rimaste e lessarle in abbondante acqua bollente salata finchè risulteranno appena cotte, (attenzione a non farle sfaldare). Sgocciolare bene.
Scaldare l'olio a 180°, friggere le fettine sottili di patate ben sgocciolate e asciugate. Disporre le patate su una placca foderata con carta da forno, spolverizzare con lo zucchero a velo e farle caramellare per pochi minuti in forno preriscaldato a 180°. Mettere da parte.
Caramellare lo zucchero con 2-3 cucchiai di acqua in una padella: scaldare a fuoco dolce, fino a ottenere un caramello ambrato scuro, togliere dal fuoco e unire il burro, mescolando con un cucchiaio di legno per ottenere un caramello omogeneo; con questo ricoprire subito il fondo degli stampini precedentemente imburrati.
Unire in una ciotola il formaggio, l'uovo, gli aghi di rosmarino, sale e pepe e mescolare bene.
Tagliare a fette sottili le patate lessate e disporle sul caramello. Distribuire il composto di caprino sulle patate.
Con l'aiuto di un matterello, stendere la pasta sfoglia allo spessore di 2 mm e di 2-3 cm più grande degli stampi. Adagiare i dischi di pasta sulle patate, rimboccando i bordi verso il basso. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 10-15 minuti, finchè la pasta risulterà ben dorata. Togliere dal forno e lasciar riposare per 5 minuti. Sformare e rovesciare. Guarnire le tatin con le patate viola caramellate (che, col senno di poi, trovo forse superfluo) e servire.

* ma è ovvio che potete usare anche altre patate che perderanno sì nel colore, ma non di certo nel gusto.

giovedì 29 ottobre 2009

Chips di patate viola

Chips di patate viola (e stavolta non sono foglie!)

...e questa volta non sono foglie!!!
Sono contenta di aver fatto queste chips (che poi, a quanto mi dicono, si dovrebbero correttamente chiamare crisps o, già che ci siamo, semplicemente "verdure disidratate"). Sono buone, divertenti e versatili. Devo dire però che mi è costato: l'idea di tenere il forno acceso per due ore la trovavo un po' assurda. Ci sono cotture che mi chiedo se siano eticamente corrette. Poi, pensandoci, credo che un forno a bassa temperatura consumi meno di uno al massimo delle sue potenzialità per cui forse i consumi non sono così elevati.
E, soprattutto, l'importante è fare delle belle infornate piene così da farsi una bella scorta di verdurine disidratate che si conservano perfettamente nelle scatole di latta e sono pronte per essere sgranocchiate all'aperitivo o per completare una vellutata di verdura.
Ho seguito la ricetta di Cracco:


Chips di patate viola


patate viola (o altra verdura a piacere)

Mondare le verdure. Affettarle molto sottilmente con una mandolina e asciugarle bene con l'aiuto di un canovaccio.
Stendere le fettine su una placca rivestita di carta forno e mettetele a seccare a 80 gradi per 2 ore.

P.S.: altre presentazioni con le patate viola le potete trovare qui, qui, qui e qui.

P.P.S.: le patate viola, per la loro consistenza in genere piuttosto farinosa, sono particolarmente adatte ad alcune preparazioni come ad es. gli gnocchi.

mercoledì 5 agosto 2009

Bocconcini con melone, feta e basilico

Bocconcini con melone, feta e basilico

Più passa il tempo e più le ricette si riducono all'osso...questo però non vuol dire che diventino meno buone. Questi bocconcini, ad esempio, nella loro semplicità sono la fine del mondo.
Dire che mi sono ispirata a Dada è riduttivo...(diciamo che l'ho proprio scopiazzata alla grande!) comunque il giochino di associazioni è sempre lo stesso: melone + prosciutto -> melone + ingrediente salato -> melone + feta!


Bocconcini con melone, feta e basilico

melone
feta
olio
basilico

Tagliare il melone e la feta a dadi, in rapporto rispettivamente di 2:1 (come si evince dalla foto). Accoppiarli, aggiungervi una foglia di basilico e versare un goccio d'olio su ogni pezzo. Servire fresco.

martedì 4 agosto 2009

Fagottini con fichi e pecorino

Fagottini con fichi e pecorino

Santo subito chi si è inventato la pasta sfoglia!
Ne tengo sempre un rotolo in freezer. Non so quante volte mi ha salvato la cena: come antipasto, come piatto unico o per un dolce...la sua versatilità consente milioni di applicazioni.
Questa volta ho scelto un classico dell'estate: i fichi col pecorino.


Fagottini con fichi e pecorino sardo


Per 12 pezzi:
un rotolo di pasta sfoglia
100g fichi (al netto degli scarti)
100g pecorino sardo
un pizzico di pepe
latte

Accendere il forno a 200 gradi.
Con l’aiuto di un coppapasta (o con un bicchiere), ricavare dal rotolo di pasta sfoglia 12 cerchi del diametro di 9cm.
Tagliare il pecorino e i fichi a piccoli dadini della stessa misura, mescolarli assieme e condirli con una macinata di pepe nero.
Suddividere il composto in 12 porzioni e distribuire ciascuna al centro dei cerchi di pasta sfoglia, evitando di occupare i bordi. Richiudere tutti i cerchi a mezzaluna, cercando di sigillarli il meglio possibile (può essere utile aiutarsi coi rebbi di una forchetta). Spennellare la superficie con un goccio di latte e infornare a 200 gradi per 10 minuti.

martedì 30 giugno 2009

Biscotti salati con Asiago e timo

Biscotti salati con fromadzo e timo

Il mio picco di banalità mensile me lo dovete proprio concedere. Lo scorso mese ero caduta sui fagottini di bresaola, mentre questo sui biscotti salati. Ormai se ne sono visti di tutti i tipi, in tutte le salse e in tutte le forme. Però, che vi devo dire? Sono velocissimi e indubbiamente gustosi.
L'Asiago utilizzato in questa ricetta può essere sostituito da qualsiasi formaggio, in base agli avanzi del frigo. Così come può essere sostituito il timo.
Insomma, qualche volta, un salto nella banalità ce lo possiamo proprio permettere!


Biscotti salati con Asiago e timo

Per 24 biscotti:
125g di farina
125g di asiago/fontina/fromadzo grattugiato
60g di burro
1 uovo
Mezzo cucchiaino di lievito per torte salate
Un cucchiaio di timo
Un pizzico di paprica
Sale e pepe

Impastare insieme la farina, il burro, il formaggio, il lievito, il timo, la paprica, sale e pepe.
Sbattere l’uovo a parte in una ciotolina e versarne poco alla volta nell’impasto fino ad ottenere la giusta consistenza (dovrebbe essere sufficiente mezzo uovo).
Stendere l’impasto tra due fogli di carta forno all’altezza di 1 cm. Ricavare, con un coppapasta del diametro di 3,5-4 cm, 24 biscotti e disporli su una teglia rivestita di carta forno.
Accendere il forno a 190 gradi e, intanto che questo raggiunge la temperatura desiderata, riporre i biscotti in frigo. Una volta raggiunti i 190 gradi, togliere la teglia dal frigo, spennellare la superficie dei biscotti con l’uovo rimanente e infornarli per 10-12 minuti.

lunedì 29 giugno 2009

Pollo al curry?

Pollo al curry?

Non so voi, ma io era da un secolo che non mangiavo il pollo al curry. Devo confessare che non sono una grande amante di questo mix di spezie ma così proposto, a mio avviso, assume una intensità molto gradevole. Se poi si vuole rincarare la dose, è sufficiente accompagnare il tutto con una salsina fatta con panna e curry.
Al di là del gusto, queste polpette, grazie all'uso della panna, rimangono molto molto morbide e per niente "stoppose".
La ricetta è tratta da Happy hour, ed. Bibliotheca culinaria.


Polpette di pollo al curry e mandorle


per 18 polpette (da 20g circa l'una)
300g petto di pollo
50g panna
80g mandorle a lamelle
curry in polvere
2 albumi
sale e pepe
olio evo

Frullare il pollo con la panna, il sale e il pepe. Creare delle polpette (all'inizio l'impasto sembrerà un po' appiccicoso, ma poi si riesce a domare) e rotolarle prima nella polvere di curry, poi nell'albume e infine nelle mandorle a lamelle. Friggere in olio bollente o passare semplicemente in padella con mezzo dito d'olio (io ho proceduto nel secondo modo).
Servire subito, volendo con una salsa al curry ottenuta bollendo un po' di panna con il curry.

lunedì 15 giugno 2009

Mini "cheesecake" con fichi, robiola e miele di corbezzolo

Mini "cheesecake" con fichi, robiola e miele di corbezzolo

Venerdì è stata una giornata un po' così, di ansia e di attese. E quando butta così o si rimane a rimuginare o si va alla ricerca di qualcosa per sviare la testa. E poi spesso capita che siano proprio questi i momenti più produttivi. E così è stato per me.
Ma, prima che il cervello esploda definitivamente, ci tengo a darvi (e a segnare, così anche per la sottoscritta) questa semplicissima (in fatto di esecuzione) ricetta che però vi sorprenderà in bocca.
Forse è esteticamente perfettibile (le "torrette" sono un po' stortarelle) ma per il resto vale davvero la pena di provare!


Mini "cheesecake" con fichi, robiola e miele di corbezzolo

fichi (possibilmente dello stesso diametro e magari verdi, così non sembrano melanzane come i miei!)
robiola
latte
miele di corbezzolo
pane in cassetta (per me, Panbauletto del MB)

Lavare i fichi e tagliarli a "rondelle". Scegliere il coppapasta col quale tagliare il pane in base al diametro delle rondelle dei fichi (usate quelle più grandi).
Tagliare il pane col coppapasta prescelto e farlo tostare in forno per qualche minuto.
Lavorare la robiola con un filo di latte (deve venire una crema bella morbida ma consistente).
Assemblare il boccone con l'aiuto di un coppapasta leggermente oliato, partendo dal pane, poi la robiola e infine la rondella di fico. Terminare con una goccia di miele di corbezzolo (al max, miele di castagno).
Consumare nel giro di un'ora altrimenti il pane tende ad ammorbidirsi.


P.S.: sono l'unica ad avere problemi con Flickr?

mercoledì 3 giugno 2009

Cipolline caramellate

Cipolline caramellate

Sono particolarmente orgogliosa di questa ricetta. Innanzitutto perchè è buona. In secondo luogo perchè è di una facilità e di un'immediatezza che quasi quasi non ve la scrivo nemmeno. E infine perchè mi piace vedere la cipolla trasformarsi in rosa. Il frutto più maleodorante che si trasforma, almeno nella veste, in quello più gradevole...
Immaginatevi un piatto pieno di queste rose/cipolle e tutt'attorno delle foglie di alloro...quasi dei fior di loto...bello, no? (Che dite, avrò visto troppi fiori oggi??)

Collage cipolline caramellate

Cipolline caramellate

per 20 bocconcini
1 rotolo di pasta sfoglia
10 cipolline medio-grandi (del diametro uguale o inferiore ad uno stampo per muffin)
1 foglia di alloro
1 cucchiaio di aceto di mele
4 cucchiai di Marsala
sale di Maldon
zucchero di canna
burro

Sbollentare le cipolline in acqua bollente salata con una foglia di alloro per 3 minuti.
Scolarle e passarle in padella (assieme alla foglia di alloro) con una noce di burro e rigirarle per 5 minuti. Aggiungere un cucchiaio d'aceto e quattro di Marsala, abbassare la fiamma, coprire e cuocere, rigirando di tanto in tanto per 15 minuti.
Togliere il coperchio, alzare il fuoco e far rosolare per altri 5 minuti.
Lasciar intiepidire il tutto.
Accendere il forno a 200 gradi.
Nel frattempo rivestire il fondo di 20 stampi da muffin con della carta da forno e, con un coppapasta del diametro del fondo degli stampi, ritagliare dei cerchi dalla pasta sfoglia.
Tagliare in 2 ogni cipollina.
Disporre in ogni stampo un disco di pasta sfoglia, una spolverata di zucchero di canna, una mezza cipolla (col taglio verso l'alto), un fiocchetto di burro e ancora una spolverata di zucchero di canna.
Cuocere a 190 gradi ad una altezza media del forno per 15 minuti, poi aggiungere un'ulteriore spolverata di zucchero e terminare la cottura nella parte alta del forno per altri 7-8 minuti.

Cipolline caramellate

venerdì 22 maggio 2009

Fagottini con bresaola, noci e limone

Fagottini con bresaola, noci e limone

Lo so, lo so...sto drammaticamente cadendo nella banalità. Ma più il tempo passa e il caldo avanza e più la voglia di cucinare si riduce (che poi non è mica vero...).
Diciamo che questa non ricetta può far comodo per un aperitivo improvvisato. Inoltre, contrariamente al più classico abbinamento con la ricotta, questo con la crescenza, con le sue note acidule rinforzate dalla scorza di limone, risulta particolarmente fresco e godibile in bocca.


Fagottini con bresaola, noci e limone

Per 10 fagottini:
140g bresaola affettata
140g crescenza
20g noci spezzettate
la scorza grattugiata di 1 limone
un pizzico di timo fresco
erba cipollina

Lavorare con un cucchiaio la crescenza, le noci, la scorza di limone e le foglie di timo.
Prendere due fette di bresaola e disporle “a croce” su un piano. Riempire il centro della croce con il composto di formaggio e richiudere a fagottino con un filo d’erba cipollina. Servire subito.

martedì 28 aprile 2009

Le polpette: il trucco della nonna

Polpette

Dopo aver visto la bellissima iniziativa lanciata da Sandra non ho avuto più dubbi: questa ricetta andava proposta!
Perchè non so come la pensiate voi, ma per me queste sono in assoluto le polpette più buone del mondo. La ricetta? Non esiste.
Sfido chiunque di voi ad andare dalla propria nonna a farle i cavilli sul peso degli ingredienti...vi manda a quel paese nel giro di un nanosecondo!
Come sappiamo, la cucina di un tempo era per lo più basata su quello che c'era a disposizone e le bilance tarate al grammo non esistevano.
Quindi, non aspettatevi neppure da me ingredienti precisi. Lo spirito di una ricetta non va mai snaturato!
In ogni modo, il messaggio che voglio lasciarvi, ovvero il trucco fondamentale di queste piccole chicche è l'uso della besciamella per tenere insieme le carni al posto del'obsoleto uovo.
Ecco, questo trucchetto le rende di una morbidezza incredibile, senza precluderne la compattezza.
Non so perchè l'uovo sia sempre così usato ed abusato (penso anche ai ripieni per le verdure)...rende le carni così stoppose, così gnucche...che bisogno c'è?
Ora vediamo se riesco ad imbastire due dritte...
Ah, dimenticavo! Il tocco finale: una pioggia di sale di Maldon (ma chi è che ha inventato il sale di Maldon? Come si fa a vivere senza?)!
Queste polpette, in base alle dimensioni, possono essere servite come secondo o come simpatico finger food.


Le polpette di carne della nonna Eros*

metà carne di vitello/manzo macinata
metà carne di maiale macinata (o anche una salsiccia)
pan grattato
parmigiano grattugiato
burro+latte+farina per la besciamella
noce moscata
olio evo
sale e pepe
farina
sale di Maldon per finire

Creare una besciamella molto densa, salarla, peparla, aromatizzarla con abbondante noce moscata e farla intiepidire.
Mescolare insieme le carni, aggiungere una bella manciata di parmigiano, il pan grattato e, poca per volta, la besciamella fino ad ottenere un composto cremoso ma compatto e lavorabile. Creare delle noci di carne e infarinarle.
Cuocerle in una padella con un abbondante giro d'olio (oppure friggerle).
Salare in ultimo con sale di Maldon.

* sì, mia nonna si chiamava Eros...!

Questa ricetta, se ancora non si fosse capito, concorre per il conseguimento del libro La cucina di casa mia di Guido Tommasi Editore.