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mercoledì 8 ottobre 2014

2 ottobre 2014

Eccomi, eccoci :)

L'occasione richiede un annuncio ufficiale, quindi ecco a voi un po' di numeri: il piccolo Alessandro è nato il 2 ottobre alle 6.15 del mattino, era lungo 51 cm e pesava 3,3 kg - alla faccia del micro neonato che avevano stimato!
Purtroppo il parto non è stato un'esperienza positiva: abbiamo dovuto fare un cesareo d'urgenza a causa di un'emorragia, dovuta probabilmente a un dotto della mia famosa placenta bassa che era previo e che non si vedeva dalle eco. Un giorno vi racconterò meglio... o magari sopravvivete anche senza i dettagli splatter ^^'
In ogni caso stiamo entrambi bene e siamo già stati dimessi dall'ospedale, dopo 48 h di degenza, che qui c'è carenza di fondi e di posti letto, quindi ti fanno sciollare rapidamente anche dopo un intervento ;)

Beh, ecco, ad essere sinceri dire che stiamo proprio bene bene bene sarebbe un'ipocrisia: il primo impatto con un neonato è sconvolgente sotto tutti i punti di vista, psicologico (abbiamo definitivamente perso Mr Owl e la neo nonna Pettirosso ;)), fisico e logistico.
Quindi, se volete sapere come sto (uhhh come non sopporto chi chiede a una neo mamma se è felice, oppure cosa ne pensa della maternità: sto cercando di sopravvivere, giorno dopo giorno, pensi che abbia tempo di filosofeggiare?) la risposta comunque potrebbe essere "sottosopra".
Perchè sapevo che i primi tempi sono tosti, ero preparata ed ero preparata anche all'idea che non si sia mai preparati abbastanza per queste rivoluzioni ;) Infatti è proprio così.

Soffro la stanchezza, non solo per mancanza di sonno ma anche per l'impossibilità di interrompere questo lavoro continuo e faticoso che dura giorno e notte. Soffro la frustrazione di vedere come quella che ti sembrava la soluzione a un problema il giorno dopo non funziona già più. Ma soprattutto soffro l'insicurezza cronica di chi si trova a maneggiare un oggetto molto sofisticato senza istruzioni, brancola nel buio e deve trovare soluzioni andando per tentativi. Ho paura di sbagliare, di non capire segnali importanti, di dargli già pessime abitudini. A volte vorrei avere una brava tata a cui delegare tutto, oppure una guida che mi segua 24/24h dicendomi per filo e per segno cosa fare. Oh, che sogno sarebbe!
E invece rimani con le tue mille domande e una manciata di risposte (rigorosamente in contraddizione tra loro) che puoi reperire da internet, libri, esperti e profani.

Poi ci sono i momenti (ancora rari in verità quando un neonato ha solo qualche giorno) in cui lui è sveglio ma non piange e ti guarda con quegli occhi ancora un po' miopi ma che indubbiamente stanno cercando di mettere a fuoco proprio te, momenti in cui ti riserva una serie di faccine buffe degne di un mimo professionista e ti rendi conto che, chissà come e quando, quel piccolo alieno a cui ti approcci con grande stupore e un po' di timore è già riuscito a farti un po' innamorare.

venerdì 25 luglio 2014

Un nido tutto nuovo

Ecco infine svelata la grande novità, il cambiamento (per me enorme) che ci ha spiazzati quando è stato ventilato la prima volta, ormai mesi fa, il sogno che ho covato insieme al Carciofino per tutto questo tempo, in segreto assoluto e in religioso silenzio stampa, per paura che crederci troppo e renderlo reale con le parole potesse farlo sfumare nel nulla.

Non ricordo neanche più il momento esatto in cui qualcuno ha abbozzato l'ipotesi che potessimo trasferirci al piano di sopra, il piano "nobile", quello residenziale per eccellenza, a differenza del piano rialzato, dedicato agli uffici, agli affittuari... e all'ultimogenito-pecora nera-Mr Owl ;) Per me e Owl traslocare "di sopra" era qualcosa di talmente grande che ci siamo limitati a chiederci "ma sarà vero?" per poi farlo diventare argomento tabù, presi da una paura enorme di illuderci ed essere delusi.

venerdì 21 febbraio 2014

Outing

E' tutto il giorno che provo a scrivere questo post. Inutilmente, nonostante siano altri due giorni che ci penso e provo a buttar giù qualcosa mentalmente. Frasi sconnesse, caotiche, confuse, un susseguirsi di emoticone più che di parole comprensibili, un discorso che a pronunciarlo ad alta voce sembrerebbe il vaneggiamento di un ubriaco. In effetti mi sento abbastanza ubriaca. Ubriaca di felicità :)
Eppure in questi mesi mi ero immaginata spesso come avrei dato la notizia: avevo anche scritto qualche appunto che adesso mi fa ridere perché ancora una volta la sensazione vera che provi quando ti trovi in una situazione tanto attesa è diversa dalle aspettative. Quindi eccomi senza parole. Allora ve lo dirò così, come viene, senza pensare troppo né rileggere. Voi però prendete una sedia, ok? Perché ne ho fatta già cadere una con 'sta bomba, non vorrei avere anche il vostro femore sulla coscienza ;)

venerdì 20 dicembre 2013

Giornate campali

Ci sono giorni che sai rimarranno scolpiti nella tua vita per sempre, novità che ti cambiano la vita e senza possibilità di ritorno.
Momenti in cui il tempo sembra fermarsi e dilatarsi, mentre il mondo intorno a te scompare.
Attimi in cui un minuscolo filo colorato fa da spartiacque fra la gioia e il dolore.
Ad esempio il primo giorno in cui scopri di avere un capello bianco.
Ad esempio oggi O_o


giovedì 7 novembre 2013

Cose che ho imparato in questi quattro anni

Due anni fa eravamo qui, l'anno scorso qui...
... E quest'anno qui, a non ricordarci nemmeno del nostro anniversario ^^'
Ma spero saremo perdonati, noi due ci perdoniamo di sicuro ;) che l'ultimo periodo è stato intenso. Non solo per me, come sapete, ma anche per Mr Owl: ha avuto una promozione (no, ovviamente non comporta un aumento di stipendio, che vi credete? Tzè, questi morti di fame, sempre a pensare ai soldi... Solo gloria -poca- e responsabilità -tante-) e da mesi è invischiato in delicate questioni familiari che mi fanno rivedere le mie teorie sulle famiglie numerose: ultimamente inizio a pensare che i figli unici, come me, siano molto più fortunati di quel che pensano...

Comunque, dicevo, la giornata di oggi è partita in salita: scendo per colazione e chi mi trovo sul divano? L'Uomo di Piombo O_o
Dico io, esiste un modo migliore d'iniziare la giornata che trovarsi il suocero tra i piedi che ti fa compagnia durante la routine mattutina fatta di pipì - bollitore del tè - raffica di sbadigli - conteggio dei biscotti che ti puoi concedere (stamattina taaaanti!) - altra pipì - sorseggio del tè? Ovviamente tutto questo mentre sei ancora in pigiama, mezza addormentata, coi capelli arruffati e gli occhi cisposi?
Sì, c'è di meglio: la ciliegina sulla torta è stato il motivo della visita, ovvero il cartello affisso sul portone nottetempo che annunciava lavori alla rete fognaria, con conseguente impossibilità di uscire ed entrare in auto. Praticamente tutti gli abitanti del palazzo, tranne la sottoscritta che si sposta in bici :), rischiavano di rimanere bloccati per due giorni se non avessero spostato immediatamente le auto... in parcheggi a pagamento, of course. Non c'è bisogno che vi racconti nel dettaglio il fuggi fuggi generale, le telefonate all'ufficio permessi, lo scazzo generale e particolare di Mr Owl che ha dovuto saltare a piè pari la sessione mattutina di pianoforte, vero?
Ebbene, arrivata in ufficio (finalmente relax! ;)) noto che il ticker del Nido mi augura un buon compleanno. Compleanno?... Osti, è il nostro anniversario!! Opperbacco, bisogna rimediare! Ecco quindi le sette regole d'oro che ho imparato in questi anni (so che non vedevate l'ora ;))
 

martedì 19 marzo 2013

Nonna Pettirosso




No :)

Buon compleanno Nonna Pettirosso. Anche quest'anno, mentre tutto il mondo celebra la "festa dei becchi" - come ti piaceva chiamarla con la tua vena dissacrante - noi ci troviamo per festeggiare te. Quest'anno la cena per il tuo compleanno sarà per la prima volta nel Nido.

Alla gente sembra strano continuare a ricordare il compleanno di qualcuno che non c'è più da ben otto anni, ma per me è naturale: rinsaldare i legami familiari tra i vivi è il modo migliore per celebrare i morti. E poi noi siamo sempre stati anticonvenzionali, tu in particolare ;)

Come descrivere una donna come te, una personalità esplosiva, così forte e travolgente che ogni aggettivo sembra riduttivo?


mercoledì 9 gennaio 2013

Cose che avrei dovuto imparare della spesa

Visto che le prime riflessioni sulla spesa risalgono a più di un anno fa, sarebbe legittimo pensare che nel frattempo abbia imparato qualcosa in proposito, no? E invece ieri mi sono resa conto che le lacune sono ancora tante:

- Mai dimenticare l'euro per il carrello. L'alternativa è arrancare nelle corsie trascinando un cestino strapieno che perde pezzi a ogni curva, una borsa da lavoro con altrettando peso specifico, una sciarpa che pende da ogni parte e spazza il pavimento notoriamente pulito del supermercato (e che maledici nonostante fino a un minuto prima, ovvero mentre pedalavi nel freddo, le sciarpe lunghe fossero il tuo grande amore), un cappello con paraorecchie farcito di guanti ficcato sotto l'ascella del braccio che non regge il cestino.

- E' inutile scrivere una lista della spesa ordinata e completa, chiedere a Mr Owl decine di volte se ha qualcosa da aggiungere, arrivare a evidenziare ogni voce con colori diversi - giallo per gli alimentari e blu per i detersivi - per evitare di andare avanti e indietro come un pendolo tra una corsia e l'altra, magari abbellire la lista con fiorellini, ghirigori, stelle, cuori e girandole nel migliore doodle-style telefonico... Se poi dimentichi 'sto popo di capolavoro a casa.

- Anzi, scrivere la lista e dimenticarla è controproducente perchè: 1° Al supermercato ruggirai come un puma scartabellando in ogni antro della borsa nella vana ricerca della lista, con il cappello farcito che ti cade dall'ascella, l'ultimo chilometro di sciarpa che rischia di fare inciampare la vecchietta a cui volevi giusto chiedere di reggerti un momento i guanti mentre cerchi di aprire la tasca interna coi denti. 2° Arrivata a casa la sola visione della lista lì bella pronta sul tavolo ti farà ululare come un lupo mannaro e non potrai evitare di appallottolare il capolavoro con rabbia, cacciandolo nell'angolo più remoto della casa da cui, però, talvolta ritorna chiudendo il cerchio col punto tre. 3° Può capitare che arrivata al punto 1 trovi nella tasca interna un foglio accartocciato che genera un'impennata di autostima: evidentemente non sei così rimbambita come temevi. Il momento di gloria però durerà fino al ritorno a casa, quando ti tramuterai in orca assassina scoprendo che la lista era vecchia e quello che hai comprato ti serviva un mese fa.

- Il fatto che a casa tu abbia un sacco di spazio in dispensa grazie al nuovo ivar montato con maestria, che in ufficio stiano per comprarti una bella cassettiera da riempire di cibarie e che i frullati di frutta (la tua merenda al lavoro da quando sei a dieta) siano in offerta NON raddoppia automaticamente la capienza del cestino della bicicletta. Ne consegue che uscire dal supermercato con tre borse piene è un suicidio, perchè passerai il quarto d'ora successivo a giocare a tetris con la spesa, cambiando la disposizione di ogni singolo articolo con una velocità che neanche l'ambulante del gioco dei tre bicchieri. Ovviamente alla fine dell'incastro non ci sarà posto per la tua borsa e dovrai scegliere se tenerla a tracolla, calciandola a ogni pedalata e segandoti una spalla, oppure se appoggiarla in cima alla pila di spesa che sta davanti a te, coprendo completamente il fanale. Io in genere scelgo la seconda, anche con la nebbia. Sì, voglio una vita spericolata :)

lunedì 3 dicembre 2012

Il primo weekend di dicembre

Eccomi di nuovo. C'è voluto un po' di tempo per infilare i fantasmi recalcitranti nell'armadio, ma pare che il grosso sia fatto. Ce n'è ancora qualcuno che, appena ti volti, fa capolino dall'anta, ma conto di fargli perdere definitivamente le mie tracce quando avrò issato il Babbo Natale sulla punta dell'albero ;) (Per quale motivo dovrei allestire un mostro di due metri, se non per nascondermici dietro a sgranocchiare dobloni d'oro* e bere tè alla cannella**?)

Ed era ora perchè non c'è mica tempo per massaggiarsi le ossa rotte! Mentre ero impegnata a giocare a ramino con i fantasmi autunnali, gli elfi si svegliavano dal letargo e Rudolf iniziava a lucidarsi il naso rosso: è già dicembre! E il nido aspetta fremente la sua veste invernale :)


giovedì 15 novembre 2012

Come montare un IVAR angolare IKEA - senza lasciarci le penne

Già questa avventura all'IKEA era nata male: domenica dovevamo goderci allegramente un mercatino dell'antiquariato specializzato in vecchi spartiti (e va beh, magari avrei potuto trovare anche qualcosa di interessante per me, ad esempio la plafoniera per il corridoio, visto che la lampadina penzola ancora tristemente dal muro da tre anni ^^') e invece ci svegliamo sotto il diluvio.
Poco male: i piani A esistono solo per trasformarsi con disinvoltura in piani B, giusto? E cosa c'è di meglio di una domenica piovosa trascorsa all'IKEA? Ecco, immagino sia la stessa brillante idea che hanno avuto un milione di miei concittadini, dato che alle quattro del pomeriggio non si trovava un posto non dico nel parcheggio dell'IKEA, ma neanche in quello del magazzino di fianco, o dal benzinaio, o sulla rotonda O_o
Ma ultimamente Robin ha affinato una tecnica zen da fare invidia: quando sono fuori dall'ufficio voglio godermi ogni attimo del meritato riposo e non permetto a niente di rovinare la mia "vacanza". E quindi inner peace in modalità on: chissene se bisogna camminare lentamente perchè davanti alla fila c'è la nonnina col deambulatore che scruta ogni singola padella, chissene se ci metti più tempo alla cassa che a riempire il carrello, chissene se l'ultimo pacchetto di candele rosse l'ha preso la signora davanti a te (ecco, qui confesso che uno sguardo omicida mi è partito) chissene se lo scaffale che hai comprato è troppo lungo per la tua macchina e devi praticamente smontarla per riuscire a chiudere il baule E far entrare tua madre nel posto del passeggero senza ripiegarla come un origami.
Sì perchè Mr Owl si è guardato bene dal venire con me. "Devo lavorare" è stata la scusa ufficiale, ma dal sorrisino con cui mi faceva ciao ciao mentre mi avviavo al fronte deduco sapesse esattamente cosa si perdeva!

Ecco, dicevo. Dopo un primo round così, dovevo intuire che il secondo non sarebbe stato da meno. 
Il primo step di montaggio consiste nello svuotare lo scaffale che c'è già per spostarlo nell'altra parete. Fase che riserva molte sorprese: ad esempio, sapevate che abbiamo due scovolini da water di ricambio? Io no. Ho scoperto anche che possediamo una ventosa! Toh è non dev'essere la prima volta che dimentico di averla, visto che alla spicciolata nel saltano fuori altre due tre. Dopo varie carrambate simili lo scaffale è vuoto e pulito. Abbiamo, è vero, il problema che tutto lo spazio vitale della lavanderia è occupato dalle cianfrusaglie prima accalcate sopra quei quattro ripiani, ma Robin è una ballerina e, in quanto tale, agile come una gazzella per definizione: saprà sicuramente destreggiarsi con grazia in quel casino infernale. 
Ecco quindi che fa il suo ingresso nella lavanderia il temuto IVAR angolare. Vorrei attirare la vostra attenzione su un particolare non di secondo piano: sul sito dell'IKEA, alla pagina IVAR, non troverete l'immagine del pezzo angolare e non è un caso. Chiunque abbia avuto a che fare con quello scaffale infernale (staff IKEA incluso, quindi) sa che montarlo da soli è qualcosa che sfida le leggi della fisica, a meno che non siate una piovra o la dea Kalì.
Ma a Robin rimaneva una considerevole scorta di inner peace, quindi con ottimismo ha pensato di riuscire a farcela, con calma e pazienza, in un qualsiasi dopolavoro, mentre aspettava Mr Owl per cena. Per dovere di cronaca, vi avverto che la pazienza, la calma e l'ottimismo si dissolveranno una decina di secondi dopo, esattamente quando sarete lì come Atlante che regge in equilibrio precario un piccolo cosmo costituito da: un ripiano in bilico sulla testa come le anfore delle donne africane, due montanti traballandi retti da altrettante mani, il montante d'angolo tenuto contro il muro col ginocchio. Ed è in quel momento magico che l'ultimo montante deciderà di franare sul freezer, dove avevi appoggiato una marea di candele e lanterne, facendo cadere il portalume più grande del gruppo che si fracasserà a terra sparpagliando vetri dappertutto. Ma la cosa peggiore è che, in tutto 'sto casino, uno dei perni su cui deve appoggiare il ripiano che ancora reggi in testa cade tintinnando e si mimetizza tra i cocci di vetro. Ovviamente senza quel piccolo, insignificante perno la struttura non si reggerà in equilibrio da sola. Ecco quindi che scruti disperatamente tra i vetri e, una volta trovato il dannato perno, cerchi di raccoglierlo senza muoverti: inutile allungare la mano, quindi provi ad articolare le dita del piede ma non riesci comunque ad agguantarlo. Desideri ardentemente il braccio allungabile di Carletto ma non è in dotazione, sorry, bisogna ricominciare la procedura da capo. Appoggia tutto, pulisci*, raccogli il perno e rimettiti in quella posizione da twister verticale: ripiano in testa, montanti in mano, angolare fermo col ginocchio... e perno in bocca, che non si sa mai.
Vorrei fosse messo agli atti che la successione si è svolta senza bestemmie nè parolacce.
Quando finalmente i montanti ballerini saranno fissati al primo ripiano ti sembrerà che il grosso sia passato e da lì sia tutta discesa. Eheh... Illusa! L'IVAR è un po' come il limbo: man mano che ci si abbassa arriva il difficile. E, beh, vi risparmio le mie performance di limbo casalingo, arrotolata fra il muro e il pavimento ^^'

Non vi risparmio invece il risultato finale :)



* Potrebbe succedere anche che, raccolti tutti i cocci, tu ti accorga che i sacchi della differenziata sono irraggiungibili, sotto alle scatole che sono sotto ai cesti che sono dietro alla lavatrice. Allora lasci da parte la paletta piena di vetri e te ne dimentichi, almeno fino a quando, indietreggiando per rimirare il lavoro finito, non la rovesci con una pedata. Ma francamente, bisogna essere portati a una certa sfiga per questa chicca finale: non aspettatevi di poter replicare così, come se niente fosse ;)

giovedì 8 novembre 2012

Tre anni

Tre anni fa varcavo la soglia del nido con il magone, la tremarella e una dozzina di valigie che avevo riempito a casaccio, con gli occhi velati di lacrime.
Dopo una notte insonne rannicchiata in quello che rimaneva del mio piccolo appartamento smobilitato, guardavo con malinconia il mio mondo smantellato, vuoto e irriconoscibile, sentendomi persa e smarrita come non era mai capitato prima di allora.
Tre anni fa affrontavo un trasloco lampo sotto un temporale e planavo nel cuore di una città rumorosa, fradicia e buia, sentendomi un po' straniera e molto brutto anatroccolo.
Vagavo in punta di piedi in quell'appartamento enorme e silenzioso, chiedendomi se avrei mai sentito mia quella casa che non avevo scelto, non avevo arredato e che non mi rispecchiava minimamente. E mi sembrava impossibile.
Tre anni fa suocera Gufa m'incontrava in cortile e chiedeva garrula "Allora, come si dorme in casa gufi?" dando per scontato che fossi al settimo cielo e perchè no, anche orgogliosa di essere entrata nel loro clan. Non è stato facile resistere alla tentazione di sottolineare che, a dir la verità, a casa mia dormivo benissimo e che, se non fosse stato per Owl, mi sarei guardata bene dal lasciare il mio sperduto angolo di campagna per trasferirmi in quel quartiere, per quanto elegante e centrale potesse essere.

Due anni fa il dolore del cambiamento era stato faticosamente sedato, ma preferivo evitare di pensarci per paura che riemergesse quell'ondata di sentimenti travolgenti e destabilizzanti. Il trasloco era un argomento tabù e festeggiare era impensabile. Nel perfetto rituale di rimozione, nè io nè Mr Owl avevamo ricordato la data.
Due anni fa di notte mi svegliavo ancora al passaggio del camion lavastrade e di giorno sentivo la mancanza del cinguettio dei piccoli abitanti del vecchio giardino.
Due anni fa la malinconia dell'autunno si manifestava con tutta la sua prepotenza e mentre sistemavo gli addobbi natalizi in cantina avevo ancora i lacrimoni.

Un anno fa eravamo qui 

Ieri c'era un sole meraviglioso che ci sfidava a sfoggiare il nostro sorriso migliore. L'ennesima trasferta di Mr Owl è finita prima e lui è potuto tornare a casa per festeggiare come si deve. Beh, si fa per dire: alle dieci era già sotto le coperte ^^'
Però abbiamo apparecchiato con la tovaglia (quella usata solo due volte, che le padelle sono negli angoli e non si vedono ;D) e per una volta non ci siamo affidati alle provviste congelate.



Non che le candele manchino mai a cena, ma per l'occasione ho acceso un lumino nuovo, invece dei rimasugli che riciclo di solito ;)





martedì 23 ottobre 2012

Imparando ad amare l'autunno


Quest'anno ci sto provando ad apprezzare l'autunno. Nei pochi giorni in cui sono a casa (ricorderete il nostro tour de force, a cui nel frattempo si sono aggiunte una sua trasferta in Toscana e una mia a Padova, questa settimana) mi sforzo di ignorare le giornate che si accorciano a vista d'occhio e concentrarmi solo sui regali più belli di questa stagione






Vi dirò, credo di poterci riuscire :)


sabato 29 settembre 2012

Rientro al nido

E così lo scorso weekend siamo tornati nel nido.
E' una settimana che cerco di finire questo post, ma tra gli scatoloni, le lavatrici del cambio armadio e la domenica passata a seguire un evento da casa non sono riuscita ad andare molto avanti ^^' Vediamo se oggi va meglio...

Non so se sia un meccanismo di difesa psicologico o se davvero quest'anno avessimo mobilitato più roba, fatto sta che il trasloco si è rivelato una fatica immane: non ricordavamo una lavorata simile l'autunno scorso!
Al terzo giro in macchina mi sono detta che l'estate prossima farò a meno di lanterne, lumini e candele (ci credereste che mi hanno riempito due sacchetti grandi?)
Al quinto giro, issandomi sulle spalle uno zaino all'Ambrogio Fogar pieno di libri, mi sono ripromessa di non spostare mai più un singolo volume dalla libreria di casa (ignorando volutamente il fatto che, purtroppo, l'estate è l'unico periodo in cui ho davvero tempo per leggere)
Al settimo giro, con l'ennesimo carico di abiti sulle spalle, con le grucce che ti segano le dita e i vestiti che scivolano per terra che è una meraviglia - praticamente li semini dietro di te come la scia di briciole di Pollicino - ho sbottato giurando di buttare tutto quello che non ho messo questa stagione (e più o meno l'ho fatto davvero! Quattro sacconi pieni per la Caritas, Aleeee!)
All'ultimo giro, mentre io e Mr Owl arrancavamo trascinando addirittura il freezer, abbiamo deciso che la prossima estate si mangeranno solo insalate! ;)

A metà settembre avevo iniziato a sentire voglia di casa. E' una sensazione ancora nuova e piacevolissima notare come il nido in città, quell'appartamento a cui mi sono adattata con fatica, sia diventato ormai "casa". Con l'arrivo della pioggia e di temperature che invogliano a trascorrere più tempo dentro anzichè in giardino, avevo proprio voglia di rimpossessarmi di quegli spazi accoglienti e riforniti di tutto quello che è "mio": la scrivania con le mie cose, il materiale per gli esperimenti creativi, l'adsl, una cucina moderna e attrezzata (che soddisfazione accendere di nuovo il forno!) e in generale un ambiente più caldo, intimo e raccolto.
Non pensavo che avrei sentito il distacco dalla campagna e dalla vecchia casa dove sono cresciuta, dato che ormai non ha più nulla dell'atmosfera che conoscevo. Invece confesso che un po' di magone c'era via via che svestivo le stanze dei pochi soprammobili e impacchettavo tutti gli oggetti che avevano reso la casa ancora viva per quattro mesi. Mi sono sentita (stupidamente, lo so, ma la sensibilità non è razionale, no?) come se la stessi abbandonando, tradendo un'altra volta. Il pensiero di non poter più fare il pieno di sole al mattino, aprendo tutte le finestre che danno a est, di non avere più Tigro e il suo amichetto che si intrufolano tra le nostre gambe rischiando di farci cadere, di non dover più innaffiare il basilico, le rose e le piante aromatiche hanno risvegliato una malinconia inaspettata.
Per un attimo avevo dimenticato che la mia natura ha una vena malinconica con cui devo sempre fare i conti, che mi porta ad affezionarmi a qualsiasi luogo e a faticare ad affrontare ogni piccolo cambiamento.
La novità positiva è che la fase di spaesamento è durata molto poco. Il guardarsi intorno confusi "Ma dov'è che li tenevamo i taglieri?" "Mr Owl, guarda che il primo cassetto era il mio tu avevi quello lì sotto!" è passato e ci siamo ri-impossessati di casa come se non fossimo mai andati via. Il risultato è stato appagante :)


Mr Owl si è cimentato nel primo spezzatino della sua carriera - che è riuscito perfettamente!!! Tanto che, nonostante la dose fosse per un esercito, abbiamo congelato solo due tupperware superstiti ^^'

Ho riscoperto gli oggetti che amo e che quasi non ricordavo


Mentre Mr Owl iniziava la sua luna di miele col pianoforte (un romantico tete-à-tete che durerà ancora qualche giorno)


Ho rimesso a posto tutte le candele e le lanterne che avevo traslocato ;)


E stasera festeggiamo con una ventina trentina * di ospiti. Alè :))
Buon weekend a tutti voi!

* aggiornamento delle 13.00 - nel frattempo gli invitati sono aumentati ;)

venerdì 29 giugno 2012

"Raccontatemi la vostra storia!" Robin & Mr Owl

Un paio di settimane fa ho scovato per caso il contest di Norma Jane dedicato alle storie d'amore non da manuale, quelle che non sono partite sotto i migliori auspici, niente colpo di fulmine da film, il "vissero tutti felici e contenti" sostituito da vortici di alti e bassi. Ecco, prima ancora di arrivare alla fine del post avevo deciso che avrei partecipato. Come potevo non farlo? Questo contest sembra pensato su misura per noi, me e Mr Owl! :)

mercoledì 6 giugno 2012

Notizie dalla campagna

Come l'anno scorso nello stesso periodo, siamo reduci dal trasferimento in campagna.
A differenza dell'anno scorso, però, non abbiamo preso in affitto la vecchia casa decrepita la dimora vintage e dal gusto decadente. Visto che mamma e papà pettirosso (purtroppo) non hanno ancora venduto la vecchia casa e non intendono tornarci per l'estate, io e Mr Owl abbiamo deciso di usarla noi, da giugno a settembre.

Essendo appena fuori città e non in collina, il paesaggio non è spettacolare come quello dello scorso anno e l'atmosfera molto meno pittoresca, ma il miglioramento è evidente. Prima di tutto non paghiamo affitto ;) Siamo più vicini al lavoro, quindi risparmiamo tempo e benzina. Abbiamo una casa vera, con lussi quali:
- Una cucina degna di questo nome. Quella dell'anno scorso era senza lavastoviglie e senza acqua calda.
- Due bagni con finestre, tubature silenziose e scarichi che funzionano. L'unico bagno della casa in collina era cieco, con lo scarico della lavatrice che regolarmente intasava la vasca da bagno (e non vi dico cosa usciva dopo mezz'ora di lavoro di ventosa) e un lavandino che faceva un rumore assordante ogni volta che aprivi l'acqua calda (anche dal giardino potevo indovinare quando Mr Owl si stava facendo la barba, proprio grazie a quel fischio).
- Un sacco di luce e grandi vetrate, mentre la casa dell'anno scorso, essendo molto antica e in sasso, aveva poche, minuscole finestrelle.

In più, si tratta della MIA casa, l'angolo di mondo a cui sono più legata in assoluto, quello in cui mi sento totalmente a mio agio, come accade solo nei luoghi in cui hai trascorso gran parte della tua vita (22 anni nel mio caso ;)) Data la fatica che ho fatto ad allontanarmi da lì, pensavo che sarebbe stato automatico riadattarmici, come se si trattasse solo di riprendere da dove avevo interrotto, tornare a casa dopo tanto tempo

E invece...


martedì 15 maggio 2012

Cambio look e festeggiamenti

Nel caso qualcuno si sia chiesto dove fossi finita, ecco la risposta: il nuovo layout del Nido :))
Eh sì, considerato il poco tempo a disposizione e la mia incompetenza in materia, mi ci sono volute ben due settimane per capire come cambiare l'aspetto del blog ^^'
Ad essere sinceri non posso dire di essere riuscita a realizzare l'idea che avevo in testa... ehm, direi proprio di no... ma, considerato il livello di analfabetismo grafico da cui ero partita (e a cui sono tutto sommato rimasta) sono abbastanza soddisfatta :)
In particolare, sono orgogliosa di aver fatto tutto da sola, con le mie zampet... Sì, esatto, anche il disegno in alto! Come? Dite che sembra uno di quelli che facevate all'asilo? --.--
Ok, ridacchiate pure care followers, vi vedo ;) Ma se nel frattempo vorrete darmi anche suggerimenti e critiche costruttive vi sarò ancor più grata! :)
Per i miei gusti, adesso ci sono un po' troppi colori, mi manca un po' il bianco di prima ma possiamo migliorare nei prossimi giorni. Ci tenevo comunque a procedere col cambio d'abito entro questa settimana, in occasione del PRIMO COMPLEANNO DEL NIDO! :) Eh sì, l'anno scorso proprio in questi giorni lasciavo il mio vecchio blog in inglese e inauguravo questo, anonimo ma aperto a tutti.
Non vi tedierò con le frasi di rito e i riepiloghi di quello che è successo in questi 12 mesi insieme, ma un ringraziamento devo proprio farlo: a voi :)
Che siate followers, visitatori abituali o saltuari, a tutti voi che passate di qui e rendete questo spazio vivo con i vostri commenti va tutta la mia gratitudine!

E a questo punto un'iniziativa per festeggiare è d'obbligo, non credete?
Mentre tiravo saracche ero preda del daimon grafico mi sono fatta venire delle idee... un po' troppe forse, perchè poi scremare non è stato facile! Alla fine ho pensato di organizzare un contest dedicato ai NIDI, non solo il mio ma anche i vostri. No, non si tratta di un altro concorso fotografico: questa volta vorrei che dedicaste un post alla vostra città, un po' come i reportage con cui vi trituro le sc allieto al ritorno dalle mie vacanze e trasferte (a proposito, so che vi devo ancora quello tedesco: ci sto lavorando!).

Nel post devono obbligatoriamente essere presenti:
- un suggerimento gastronomico (un ristorante, una pasticceria, un bar, una gelateria, ecc.)
- una libreria in cui curiosare
- almeno tre fotografie
- il banner che vedete qui sotto (dopo aver dato fondo a tutta la mia fantasia e scarsa manualità per crearlo, mi aspetto di vederlo in ogni post partecipante e possibilmente nelle vostre homepage, chiaro?? ;D)

Pena il totale disinteresse della sottoscritta, notoriamente buongustaia e lettrice accanita, per il vostro scritto. E visto che stavolta sarò io il giudice supremo che decreterà il vincitore, vi conviene seguire le regole ;)


Lo stesso post può eventualmente partecipare anche ad altri contest. Saranno accettati solo i reportage scritti a partire da oggi (non vecchi post ripubblicati) fino a domenica 29 luglio.

Come vedete, ci sono ben due mesi prima della scadenza. Questo per dare a voi la possibilità di scrivere con calma e a me il tempo necessario per leggere e valutare i vostri reportage (che spero siano tanti :)) dato che maggio e giugno saranno mesi carichi di eventi al lavoro.

A proposito di vincitori, mi sarebbe piaciuto offrirvi un premio speciale per l'occasione: non il solito oggetto fatto a mano o comprato in negozio, bensì qualcosa di più prezioso, ad esempio il tempo: l'idea originale era di regalare al primo classificato nientepopodimenoche...
una visita della mia città con una "guida turistica" d'eccezione: me :)
Che ne dite? Ah, un tracollo dell'entusiasmo? Mmm, come immaginavo... Ok, allora facciamo così: se il vincitore non avrà la possibilità di sfruttare questa straordinaria occasione perchè non ha tempo, vive lontano, non ama viaggiare, è troppo timido, non ha ancora digerito le cotiche e fagioli della cena precedente (e tutte le altre scuse che riuscite a riesumare dal ricco repertorio dei tempi del liceo) rilancio un premio B: un kit di sopravvivenza all'estate :) Per maggiori dettagli rimanete collegati!

Ovviamente tutti i reportage partecipanti saranno raccolti in un post e il vincitore verrà linkato nella pagina I viaggi del pettirosso

Spero di avervi fatto venire voglia di partecipare ai festeggiamenti: non vedo l'ora di scoprire le vostre città dai vostri occhi!

mercoledì 2 maggio 2012

Ozio e stizza

So che dovrei essermici abituata, con questa primavera variabile, ad avere delle giornate meravigliose quando devo rimanere chiusa in ufficio e pomeriggi uggiosi, autunnali quando invece sono a casa.
E invece no, ancora mi irrito, perchè il variabile va bene, ma almeno facciamo un po' cambio, mica sempre pioggia di festivo e sole di lavorativo!

In realtà sono più arrabbiata oggi per la frustrazione di non poter uscire di quanto non fossi ieri: un pomeriggio di relax assoluto, a poltrire in casa mentre fuori si scatena il temporale non mi ha fatto schifo schifo ;) Soprattutto dopo un lunedì di lavoro culminato in una serata con 30 ospiti nel nido.

Dopo l'invasione barbarica è stata necessaria una discreta opera di ristrutturazione e smaltimento rifiuti: andare a caccia dei bicchieri di vino nascosti in ogni angolo della casa, spazzare le briciole che coprivano il pavimento come un'alternativa moquette beige, raccogliere i lumini disseminati dentro e fuori, andare a buttare le bottiglie che gli ospiti si sono allegramente scolati (e mentre le infilavo ad una ad una nella campana del vetro con stupore ne ho contate ben 11, nonostante la metà degli invitati fosse astemia O_o Alla salute!), raccogliere i resti lasciati nel cortile - diventato la "zona fumatori" per l'occasione - incluse le canne mezze rollate ^^'
Ma anche ricevere apprezzamenti e commenti positivi dagli ospiti, che fossero single in caccia, coppie più attempate, o due bimbe iperattive che correvano ovunque: pare che la serata sia piaciuta proprio a tutti, me e Mr Owl compresi :)

L'idea era di utilizzare il giorno festivo per cambiare veste grafica del blog, cosa che mi prefiggo di fare più o meno da quando l'ho aperto ;) Avevo pensato di farvi una sorpresa cambiando look per il primo compleanno del Nido ma accidenti, non pensavo fosse così difficile!! Ok, il fatto che le mie capacità informatiche siano limitatissime non è un segreto per nessuno, ma non credevo che l'impresa si sarebbe trasformata in un pomeriggio di idrofobia totale, con Mr Owl che si tiene alla larga dallo studio per evitare i miei strali, e soprattutto la frustrazione di non riuscire a concludere nulla O_o

Mi rivolgo a quelle di voi che hanno modificato anche solo leggermente il layout base di blogger: ma come avete fatto? Siete dei geniazzi dell'informatica o vi siete rivolti a un grafico? Vi prego non ditemi che avete fatto tutto voi senza neanche accorgervene, mentre eravate al telefono, con una mano sola e con un birillo in equilibrio sul naso, altrimenti è veramente il colpo di grazia per il mio ego già malridotto ;)

sabato 31 marzo 2012

Il mio albero di Pasqua

Prima di partire per la Germania sapevo che al ritorno mi avrebbe aspettato il delirio: in uno dei miei rari guizzi di previdenza, ho deciso di preparare l'albero di Pasqua con largo anticipo, in modo che fosse lì a darmi il benvenuto al mio rientro :)
Ieri sera * mi sono congratulata con me stessa per questa ottima idea ;)

domenica 11 marzo 2012

Porta collant + vincitrici contest fotografico

Questo post doveva essere dedicato alle vincitrici del contest fotografico, ma ieri sono riuscita a realizzare un progetto che avevo in mente da un po', di cui sono così orgogliosa (eh, la gioia pura delle piccole cose!!) che non posso evitare di condividerlo con voi. Ovviamente non mi sono scordata delle vincitrici eh? Ma, anche per aumentare la suspance, rimando la tanto attesa rivelazione a fine post! (Ihih, che perfido pettirosso!)



domenica 8 gennaio 2012

Il weekend più triste dell'anno

Questo è uno dei weekend più tristi dell'anno. Non solo per il ripugnante compito di dover smantellare le decorazioni natalizie, disfare l'albero, spegnere le lucine (non so voi, ma per me è sempre un momento deprimente). Ad aumentare la mestizia dell'epifania quest'anno si aggiunge la partenza di Mr Owl che domani andrà in Germania, dove resterà per un mese. A onor del vero siamo entrambi abituati alle trasferte, tanto che, quando mi aveva annunciato questo lungo viaggio di lavoro, lì per lì non avevo fatto una piega.
Solo ieri sera, mentre gli infilavo i piedi gelati nella pancia come ogni notte, mi sono resa conto che un mese è luuuuungoooo... Da ieri poi il nido è sottosopra: oltre agli scatoloni delle decorazioni natalizie ci sono le sue due valigie aperte in salotto, vestiti appesi o piegati da ogni parte, la mega tastiera da 7 ottave (pensavate forse che potesse sopravvivere un mese senza suonare?!) parcheggiata nell'ingresso, le mie valigie in camera (in questo mese mi trasferirò dai miei). Nel frattempo la lavatrice va di continuo, si svuota il frigo, arrivano parenti e amici a salutare, copriamo divani e poltrone, insomma, c'è un clima da trasloco oltreoceano ;) E per fortuna che siamo solo in due...


giovedì 29 dicembre 2011

Peccati natalizi

Puff puff, pant pant... Come? Non siete tutte in palestra per arginare i danni della maior sbafatio degli ultimi giorni? Ah beh, allora posso anche risparmiarmi le finte ;D Ovviamente io sono al lavoro, con l'illustre deretano sulla sedia (di nuovo!) ma almeno mi faccio 10' di pedalatina casa-ufficio. Sempre meglio della media dei giorni scorsi, veramente vergognosa: quest'anno è saltata anche la camminata della salute di Santo Stefano, causa orda barbarica di amici che hanno messo le tende nel nido da pomeriggio a notte.

La sera di Natale ho avuto l'ardire di guardarmi di profilo allo specchio e ho preso paura O_o Com'è che tutto in un colpo mi scopro più grande, flaccida e cadente?? Com'è che nel lasso di uno sguardo sento tutti gli effetti dei 32 anni che stanno per arrivare a grandi passi? Non è stato un bel momento (questo non mi ha impedito di scofanarmi metà stracchino della duchessa il giorno dopo, sia chiaro)

Eppure

Ieri mattina ho preso il coraggio a quattro mani e sono salita sulla bilancia. Era da ottobre che la evitavo: ogni lunedì (il giorno della pesatura) io e Lei ci guardavamo in cagnesco, come due duellanti di Mezzogiorno di fuoco, poi io mi ritiravo con la coda fra le gambe. Invece ieri mi sentivo forte dello scampato coma diabetico e ho voluto conoscere il verdetto a chiari numeri, volevo sapere quante serate a minestrone mi aspettavano e... Magia! Sono ingrassata solo di 1kg!! Ragazze, questo è un M.I.R.A.C.O.L.O!

A questo punto mi vergogno un po' meno nel mostrarvi il nostro menù di Natale (astenersi dal cliccare se siete deboli di stomaco)