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martedì 17 dicembre 2013

Aggiornamenti di metà settimana (e metà mese)

Vi chiedevate dove fossi finita in queste settimane in cui bazzico poco sui blog? Lo so che era la prima domanda stampata nella vostra mente al risveglio e l'ultima che vi arrovellava lo stomaco la sera ;) Ecco quindi un aggiornamento di quel che succede dalle parti del nido. 
 
Anche quest’anno abbiamo fatto una due giorni di team building in montagna. Non è nevicato e il paesaggio non era incantato come l'inverno scorso ma il rifugio era decisamente accogliente e, complice il sole, il setting non era niente male.
 
Il primo giorno è stato fantastico: attività divertenti, risate, complicità, un clima festoso da gita di classe che ti fa quasi apprezzare anche il fatto di dormire in una camerata da 8 o dover dividere un unico bagno con 11 persone. Io e Stakanov abbiamo anche improvvisato un torneo di briscola davanti al fuoco, tanto per dire. 
Poi il giorno dopo, non so neanche come, l’incanto si rompe e un semplice gioco riesce a tirare fuori conflitti latenti, rancori, insicurezze e tutta una serie di implicazioni emotive abbastanza fuori luogo. Anche se sospetto che la causa scatenante fosse un dissapore Capo – Moglie, il malumore contagia tutti. E così un’uscita che doveva servire per compattare il gruppo termina con partecipanti scontrosi che non vedono l’ora di tornare a casa. Alla faccia dell’affiatamento sbandierato il giorno precedente.
 
Dopo questo aggiornamento pensavate che non potesse andare peggio? Sbagliato! Neanche un mese dopo quel post scoppia un’altra bomba: Poiana 3 caccia di casa il suo convivente dopo aver scoperto una corrispondenza segreta che testimonia senza ombra di dubbio una relazione tra lui e una collega. Che dura da un anno e mezzo. Come nella migliore tradizione, non sono mancati evergreen quali:
1) la maturità di lui che non trova il coraggio di confessare nemmeno davanti al fatto compiuto.
2) le date delle email che svelano come la tresca fosse già in atto quando lui e Poiana sono andati a convivere.
3) squallidi giuramenti su madre, sorelle e nonna per convincere Poiana “che non hanno mai fatto sesso” (peccato che i suoi frequenti mal di schiena fossero causati dalle loro acrobazie, descritte con dovizia di particolari nelle suddette email).
4) per finire in bellezza, l’incapacità di stare da solo e il conseguente tentativo, meschino ed egoista, di riallacciare i rapporti con la rassicurante compagna tradita che lui, sappiatelo, "ha sempre amato e mai messo in discussione".   
Per fortuna Poiana 3 ha avuto la presenza di spirito di aggregarsi alla prima partenza di Viaggiatori nel Mondo, senza neanche sapere bene quale fosse la meta. Adesso si trova in Birmania, dove internet è bandito e non c’è roaming internazionale. Ergo, lui non la può raggiungere :) Cosa succederà al suo ritorno non è dato sapere, ma spero di non doverla raccogliere di nuovo col cucchiaino perché non è stata una bella esperienza.


Che ci crediate o no, da un mese vado in piscina una volta alla settimana, talvolta due :) Annuncio altresì che ormai riesco a nuotare 4 vasche (da 18 m, mica 50, ma questi son dettagli ;)) senza fermarmi. Praticamente un miracolo. Certo, una spinta fondamentale mi viene data dall’acqua a 27° e dal fatto che la piscina sia praticamente deserta negli orari in cui vado io.

Ma come si sa, ogni medaglia ha due facce e il risvolto negativo della piscina è… l’estetista O_o
La rivoluzione delle mie abitudini da grizzly ha avuto anche risvolti comici. Primo, la ricerca dell’estetista più vicina al lavoro che, nel mio caso, è un centro “estetico” cinese. Ecco, non che io credessi che quei bunker oscurati, con immagini di ragazze ammiccanti, il neon rosso che lampeggia costantemente “aperto” e i “massaggi a quattro mani” in bella mostra nel listino fossero davvero dei centri estetici. Ma la mia tirchieria mi ha suggerito che forse, insieme ad altro, tanto perché la copertura funzionasse, potevano infilare nell’attività anche una ceretta a prezzo modico. Si sa che i cinesi sono imbattibili in questo. E va beh, non sto a raccontarvi la storia, vi confermo solo che no, in quei centri non fanno cerette. Solo “massaggi”.
E così mi sono spostata di un isolato e ho fatto la conoscenza dell’estetista dei licantropi di Twilight. Appena entrata, una ragazza che ha la metà dei miei anni mi chiede se la ceretta all’inguine la voglio totale. Quando rispondo che già fa abbastanza male una depilazione da costume, col cavolo che mi spingo oltre, lei mi scruta tra il deluso e l’incredulo e replica “Beh, almeno dietro la facciamo, vero?”
Per fortuna ho la prontezza di censurare un “Dietro in che senso?” e mi limito a balbettare che credo di poter sopravvivere senza. Come sentirsi più vecchia di dieci anni in dieci secondi.

Infine la bella notizia: finalmente abbiamo prenotato il viaggio di capodanno!! :D Dopo aver desiderato per anni di spezzare l’inverno con una vacanza al caldo, finalmente ho preso il coraggio di realizzare questo sogno. E anche se Mr Owl si lamenta perché abbiamo speso troppo, anche se non sempre riesco a non pensare alle oltre 8 ore di volo che mi aspettano, il conto alla rovescia è iniziato: se tutto va bene, fra due settimane sarò col sedere nell’acqua di Watamu beach, Kenya :)
 

lunedì 2 settembre 2013

Dopo un mese di vacanza

Dopo un mese di vacanza il rientro non è mai facile.
Può capitare di non sentire la sveglia (Ma cos'è questo suono molesto che non smette neanche se lo calcio? Un nuovo modo di russare di Mr Owl?)
Oppure di dimenticare il cellulare di lavoro a casa (sbadataggine o lapsus freudiano, a voi il giudizio)
Di non ricordare più quali sono le chiavi dell'ufficio, o la password del computer.

Soprattutto tutto questo può capitare se l'ultimo weekend di vacanza, invece di startene a casa a goderti le ultime ore di riposo come ti eri prefissata, dormi 5 ore per notte ;)

lunedì 26 novembre 2012

Giorni un po' così

Latito da un po' di tempo, lo so.
Sono giorni inquieti questi ultimi sprazzi d'autunno, momenti in cui i vecchi fantasmi tornano a farmi visita e non vogliono andarsene, nonostante lo sappiano anche gli spiriti che dopo un po' l'ospite diventa sgradito, anche se è un conoscente di vecchia data ;)
Pomeriggi in cui non hai nemmeno la voglia di toccare un dolce e allora ti stordisci di musica buona, rassicurante, quella che sai di amare anche se in quel momento non riesce ad arrivare al tuo cuore spaventato. Giorni in cui è quasi confortante tornare in ufficio e sedersi alla scrivania per riprendere il tran tran di chiacchiere, riunioni e pianificazione dei prossimi eventi.
Il bello di queste tempeste emotive è sapere che, prima o poi, passano. E mentre aspetti che la bufera si sposti un po' più in là cerchi di ricordare i piccoli piaceri che nonostante tutto illuminano i tuoi giorni e di cui non devi osare dimenticarti:

- Una trasferta a Firenze, con sopralluoghi in hotel lussuosi dove è poco probabile che saresti entrata altrimenti. E un pranzo all'aperto, baciati dal sole, al circolo dei canottieri che si trova in riva all'Arno giusto a mezzo metro dal Ponte Vecchio.
- Una bellissima avventura che inizia (e per seguirla meglio ho anche aperto, udite udite, un account twitter!) e un'altra che si è appena conclusa nel migliore dei modi.
- Sentirsi brava perchè sei riuscita a strappare ottime tariffe (tu che nella vita privata non contratti neanche morta) e perchè hai trovato cinque nuovi clienti (che in realtà è stata più una BDC che fortuna, ma non perdiamoci nei dettagli).
- Un breve corso di russo, lingua che mi incuriosisce da tempo.
- L'affetto di molte persone che scrutano il tuo viso e sono pronte a raccoglierti appena ti senti giù. E non è cosa da poco anche se la si dà per scontato troppo spesso.
- Una collaborazione tanto imprevista quanto piacevole.
- La consapevolezza che la malinconia è di casa in ogni nido, perchè prima o poi everybody hurts.

Però ci sono sempre, eh? E, anche se non ho tanto da dire, passo sempre dai vostri blog :)

lunedì 5 novembre 2012

Momenti di sconforto, ma adesso ritorno

Succede, quando ti risvegli dopo un lungo ponte di ozio completo, ti rendi conto che è già lunedì e, ancor peggio, che non hai portata a termine preso in minima considerazione neanche una delle tantissime cose che ti eri proposta di fare. Perchè dormire è sacrosanto, oziare è lecito, ma quando trovi i resti dei tuoi esperimenti dolciari ancora nel lavello, la valigia di Mr Owl ancora aperta nell'ingresso ("Cosa la disfo a fare? Tanto domani riparto già"), il bagno che sembra un residuo di Halloween (vi ricordate il film "Non aprite quella porta?" Ecco, preciso) e ti rendi conto che non avete trovato il tempo di valutare i preventivi delle librerie che aspettano da un mese, beh, allora un po' di sensi di colpa sono inevitabili.
E lo sapete qual è la cosa peggiore? A voi lo posso dire, tanto non mi conoscete. La cosa che mi fa più arrabbiare è che me la sono goduta proprio: ho trascorso quattro giorni a leggere, scrivere e bere tè. E basta. Ed è stato un paradiso :)
Certo, la vaga sensazione che la resa dei conti sarebbe arrivata era sempre lì che aleggiava silenziosa ma lo sappiamo cosa si fa delle coscienze moleste, no? Zac! Si spiaccicano al muro con un colpo di martello. E si torna a dedicarsi a quello che si ama davvero. D'altra parte non si può aprire la diga e credere di poterla arginare a piacimento, non ci si può circondare di libri, farsi venire idee e pensare di non esserne rapita completamente, di voler fare qualcos'altro che non sia perdersi in storie, sulla carta o nella tua testa. Poi succede che il lunedì mattina i personaggi dei tuoi adorati libri si dissolvano e che rileggendo quello che hai scritto provi un brivido di disgusto: davvero ho scritto io questa roba? E davvero ho sprecato quattro preziosissimi giorni di festa (per non parlare della settimana precedente) per partorire questo? Ed è lì che arriva lo sconforto, in punta di piedi ma inevitabile, e ti fa nascondere la coda fra le gambe per la vergogna. E così capisci che è venuto il momento di prendere di petto questa fase creativa e infilarla di nuovo nel vaso, chiudendo bene il tappo. Eccomi, ce l'abbiamo fatta, sono tornata.


P.S. Dubito di aver scritto un post comprensibile per qualcun altro che non sia me stessa, ma adesso che ho fatto outing sto meglio :)

P.P.S Mamma pettirosso sottolinea come non sia del tutto corretto dire che ho dedicato il ponte al fancazzismo spinto. Qualcosina ina ina l'ho fatta, ovvero tanti dolci per lei e le zie venute in trasferta e questa


martedì 28 agosto 2012

I cinque sensi del rientro

Perchè la settimana scorsa abbiamo scherzato: tornare al lavoro col capo che fa solo due capatine veloci, sua moglie a casa e StakanovCollega ancora in ferie era praticamente una vacanza extra :)
L'ufficio vuoto tutto per me, internet a disposizione, il controllo totale del telecomando dell'aria condizionata, una decina di telefonate nell'arco della settimana per il resto un silenzio irreale, le incursioni sporadiche di collega straniera, a fagiolo per rompere l'eremitaggio e scongiurare la noia: sapreste immaginare un ambiente lavorativo migliore? ;) Difatti mi ero praticamente tramutata in blogger stalker, commento selvaggio e scrittura compulsiva, arrivando a pubblicare ben 3 post.
Tra ieri e oggi la musica è cambiata e il rientro mi è piombato addosso con tutta la sua potenza totalizzante, andando a stuzzicare ognuno dei miei sensi

La vista
Scoprire che tutto il mondo si è abbronzato tranne te non è la parte migliore del rientro. Anche se della tintarella tutto sommato non te ne frega niente. Questo perchè quest'anno credevo davvero di essermi abbronzata, e anche tanto! Ero orgogliosissima dell'insolita doratura da cotoletta che avevo conquistato in Francia, peraltro senza fatica. Peccato che questo dono singolare se ne sia andato con la rapidità con cui è venuto e ora mi trovo a fare impacchi di doposole sperando di mantenere l'ultimo velo di colorito che mi separa dal pallore invernale. Ovviamente i colleghi sono ancora di un bel terra di siena bruciata.

Il tatto
Riprendere confidenza con la mia postazione, con la tastiera e il mouse che sono leggermente diversi da quelli del mio mini portatile da vacanza. Eppure in quel "leggermente" c'è un mondo... - Sospiro -
Ma il tatto è anche la superficie della scrivania un po' impastrocchiata lì a destra, dove appoggio la tazza de tè, il mio fidato compagno di lavoro :) Pulirla ogni sera e poi mettere via il bollitore fa parte del rituale d'uscita dall'ufficio, un piacere che ho già riscoperto ;)

L'olfatto
Tanti gli odori che mi ero dimenticata!
- L'olezzo di cibo che viene dal supermercato a piano terra e che riesce a sbaragliare tutti i miei migliori propositi di dieta. Perchè quando sono le 10.00 e senti un profumino di gnocco appena sfornato, così fragrante che ti sembra di vedere i lardini sciogliersi sulla crosta croccante - e tu hai solo una pesca grinzosa per merenda - come puoi non guardare con occhio famelico anche la tastiera del computer??
- Il mix di fumo e caffè con cui posso fiutare StakanovCollega a un metro di distanza. La combinazione delle puzze che mi disgustano di più associate alla mia collega preferita: se non è coerenza questa!
- Il profumo dolciastro della moglie del capo che, tanto per gradire, lavora giusto nella scrivania attaccata alla mia. So di avere una specie di sindrome di Süskind e di essere infastidita più del normale dagli odori, però anche chi si fa il bagno nel profumo e poi lascia la scia dovrebbe darsi una regolata, no?

Il gusto
A proposito delle migliori intenzioni di dieta... Tornare al regime militare di lotta alle calorie è uno dei momenti che mi fanno capire che la vacanza è davvero finita. La mia ultima trovata è di concedermi solo frutta come spuntino. Peccato che pesche e prugne riempiano molto meno delle crepes alla nutella (per non parlare della poca soddisfazione, vabbè). Il risultato è che mangio più frutta di una scimmia e sì, lo so quanti zuccheri ha la frutta O_o

L'udito
Ah qui si rientra alla grande, con l'ultimo episodio del nostro Beautiful casereccio: il rocambolesco triangolo amoroso tra StakanovCollega, amante 1 e amante 2.
Ho l'impressione che Stakanov sia una di quelle persone perennemente impantanate in situazioni sentimentali tormentate, infatti in sole tre settimane di assenza i colpi di scena si sono succeduti a ritmo frenetico.
Non che io le presti molto il fianco per le confidenze: cerco in tutti i modi di mantenere il nostro rapporto sul piano puramente lavorativo. Ma Stakanov ha mille risorse per rendermi partecipe della sua vita, tra cui: litigare al telefono davanti a me e poi chiedere "hai sentito?", lanciare sospiri e mezzi commenti sperando che io raccolga e le chieda cosa c'è che non va, oppure direttamente iniziare a parlarmi dei suoi problemi mentre io sono intenta nelle mie faccende.
E' straordinario come davanti alla mia notoria freddezza - che con lei diventa gelo polare - ogni tanto Stakanov ci ricaschi: mi spinga all'angolo e mi rimbambisca con interminabili monologhi sulla sua vita privata. Per me è inconcepibile come si possa avere così poca cura della propria intimità e sbandierarla ai quattro venti, rifilandola a forza a chi è evidentemente disinteressato, invece di conservarla per chi ti è amico.
Evidentemente però Stakanov è più della teoria 'ndo cojo cojo, ovvero, basta avere un pubblico per le mie performance da drama queen, chi ne fa parte è un dettaglio.
Ed è così che l'udito è il senso messo più a dura prova in questo rientro di tarda estate ;)



P.S. Domani scade il termine del contest! 
Avete ancora un giorno di tempo per partecipare :)

lunedì 9 luglio 2012

Lerici in relax

Nonostante a Lerici non abbiamo fatto nulla di particolare, anzi niente di niente, tranne dormire, mangiare e leggere.
Nonostante la vacanza sia stata inaugurata dalla sconfitta clamorosa della nazionale, con i crucchi che tutt'intorno gongolavano neanche troppo di nascosto.
Nonostante abbia addirittura messo su peso, pur essendo partita con le migliori intenzioni di dieta rigorosa.
Nonostante la spiaggetta dove passavamo le nostre giornate arenati come balene fosse la solita piccola caletta, per di più popolata da marmocchi urlanti e decisi a minare la nostra beatitudine di coppia senza figli (ma i bambini non andavano al mare a giugno?).
Nonostante il mio colorito abbia solo vagamente risentito dei raggi solari, scurendosi di appena mezzo ral, tanto che la prima collega arrivata in ufficio mi ha salutato dicendo: "Bentornata!! Divertita in vacanza? Ma dov'è che sei stata... Non al mare, vero?"
Beh, nonostante tutto da ieri sono in versione "depressione da rientro", come al solito.
E nonostante Lerici non abbia il mare delle Maldive, la vita notturna di Ibiza, i chilometri di spiaggia dorata dei Caraibi, i negozi glamour di Forte dei Marmi, mi sembra che meriti un reportage di viaggio, no? ;)

lunedì 25 giugno 2012

Aggiornamenti da una gabbia di matti

Ed eccoci qui, il Folle Evento volge al termine e faccio ancora fatica a credere che tutto questo baraccone montato in soli dieci giorni alla fine abbia retto. Certo ci sono state le solite montagne russe emotive. Tipo sbattere una porta giurando a te stessa di iniziare a mandare curriculum appena tornerai a casa e il giorno dopo essere commossa dai complimenti e dalle gratificazioni.
Tipo una giornata che inizia all'alba con un'emergenza apparentemente insolubile (Ospite X non trova il suo cagnolino - che poi si scoprirà addormentato nella valigia. Ma che ve lodico a fare? Date le proporzioni della tragedia immagino ne abbiate sentito a parlare alla TV ;)) e prosegue con scenari apocalittici (la pioggia prevista per la cena di gala, naturalmente organizzata all'aperto, tanto per dirne una).
Poi, inspiegabilmente, tutti i tasselli tornano al loro posto: la perturbazione è solo una grandinata e la sera è salva, Ospite Incazzato e Ospite Incazzoso (che non mancano mai) si annullano a vicenda e i cazziatoni smettono di volare, si riesce ad ascoltare la radiocronaca della partita a tutto volume mentre si sta ricaricando il materiale sui furgoni e si esulta come pazzi, ci si innaffia come bambini, si improvvisano caroselli nel biscione di auto d'ordinanza. Sì, ogni tanto anche noi ci divertiamo, come possiamo ;)
E così dopo il dramma tiri fiato, l'ansia si abbassa quel tanto da ricominciare a sentire la fame, la fine dell'evento sembra più vicina e ti ricordi che fra una settimana esatta sarai al mare. E ti sorprendi con un sorrisino ebete stampato in viso, anche se sono le 5.00 del mattino e sei già in piedi davanti a un pullmann pronta a fare da cane pastore agli Ospiti.
Dopo tutto si sa che quando le cose partono male, poi non possono che migliorare. E' vero, l'ho già detto.
E che i complimenti che iniziano a fioccare da metà evento in poi hanno il potere di ricaricarti le batterie, di ripagarti di tutta la fatica fatta. Mi sa che ho già detto anche questo.
E che sono "charming and efficient" e "as helpful as lovely"? Questo non lo sapevate di certo. In effetti non lo sapevo neanch'io. L'ho imparato da un gruppo di riccastri partecipanti attempati. Lo so cosa pensate: i soliti vecchi babbioni che appena vedono carne fresca straparlano. E' la stessa cosa che ho pensato io, specialmente quando i native speakers mi hanno fatto i complimenti per il mio inglese, a detta loro, straordinariamente fluente O_o Ma il fatto che nel gruppo di Robin-groupies ci fossero anche donne e soprattutto che alcuni complimenti li abbiano fatti davanti al Capo, dicendogli "this girl is worth her weight in gold", beh, è qualcosa che mi fa volentieri chiudere un occhio sui dettagli ;)
Gongolo meno per le conseguenze: grazie a questo ho vinto la gestione ospitalità e il coordinamento di tutte le hostess di Evento Vip che inizia mercoledì. E questo finisce martedì notte. Me l'hanno detto come se fosse una promozione, un riconoscimento per la mia bravura, eppure com'è che mi suona un po' di fregatura?
Vi prometto che il prossimo post non sarà di lavoro. Perdonatemi se sono monotematica ultimamente ma come vedete la mia vita non è molto interessante. Ma venerdì sera è vicino :)

mercoledì 2 maggio 2012

Ozio e stizza

So che dovrei essermici abituata, con questa primavera variabile, ad avere delle giornate meravigliose quando devo rimanere chiusa in ufficio e pomeriggi uggiosi, autunnali quando invece sono a casa.
E invece no, ancora mi irrito, perchè il variabile va bene, ma almeno facciamo un po' cambio, mica sempre pioggia di festivo e sole di lavorativo!

In realtà sono più arrabbiata oggi per la frustrazione di non poter uscire di quanto non fossi ieri: un pomeriggio di relax assoluto, a poltrire in casa mentre fuori si scatena il temporale non mi ha fatto schifo schifo ;) Soprattutto dopo un lunedì di lavoro culminato in una serata con 30 ospiti nel nido.

Dopo l'invasione barbarica è stata necessaria una discreta opera di ristrutturazione e smaltimento rifiuti: andare a caccia dei bicchieri di vino nascosti in ogni angolo della casa, spazzare le briciole che coprivano il pavimento come un'alternativa moquette beige, raccogliere i lumini disseminati dentro e fuori, andare a buttare le bottiglie che gli ospiti si sono allegramente scolati (e mentre le infilavo ad una ad una nella campana del vetro con stupore ne ho contate ben 11, nonostante la metà degli invitati fosse astemia O_o Alla salute!), raccogliere i resti lasciati nel cortile - diventato la "zona fumatori" per l'occasione - incluse le canne mezze rollate ^^'
Ma anche ricevere apprezzamenti e commenti positivi dagli ospiti, che fossero single in caccia, coppie più attempate, o due bimbe iperattive che correvano ovunque: pare che la serata sia piaciuta proprio a tutti, me e Mr Owl compresi :)

L'idea era di utilizzare il giorno festivo per cambiare veste grafica del blog, cosa che mi prefiggo di fare più o meno da quando l'ho aperto ;) Avevo pensato di farvi una sorpresa cambiando look per il primo compleanno del Nido ma accidenti, non pensavo fosse così difficile!! Ok, il fatto che le mie capacità informatiche siano limitatissime non è un segreto per nessuno, ma non credevo che l'impresa si sarebbe trasformata in un pomeriggio di idrofobia totale, con Mr Owl che si tiene alla larga dallo studio per evitare i miei strali, e soprattutto la frustrazione di non riuscire a concludere nulla O_o

Mi rivolgo a quelle di voi che hanno modificato anche solo leggermente il layout base di blogger: ma come avete fatto? Siete dei geniazzi dell'informatica o vi siete rivolti a un grafico? Vi prego non ditemi che avete fatto tutto voi senza neanche accorgervene, mentre eravate al telefono, con una mano sola e con un birillo in equilibrio sul naso, altrimenti è veramente il colpo di grazia per il mio ego già malridotto ;)

lunedì 16 gennaio 2012

Bello andare in bicicletta...

Andare al lavoro in bicicletta è un sogno diventato realtà (hey, quasi quasi uso l'idea per partecipare al mio contest sotto mentite spoglie! ;)) o, come diceva qualcuna di voi in un commento, una vera figata. Tranne...

Tranne quando esci di casa e ci sono zero gradi con nebbia (non so come sia possibile avere tanta umidità a temperature così basse: misteri della val padana)
Tranne quando la pista ciclabile è letteralmente bagnata, anche se sarà un mese che non piove.
Tranne quando sulla suddetta pista ciclabile è parcheggiato il trabiccolo degli spazzini che occupa entrambe le corsie.
Tranne quando incontri per la strada Poiana 2. Cosa estremamente piacevole in sè, ma che ti sbatte davanti agli occhi realtà imbarazzanti quali:
- lei è a capo scoperto, con la frangia perfetta e ben phonata (nonostante la nebbia, sì). Tu hai una cuffia da snowboarder con i paraorecchi calata fino alle sopracciglia. Sì, purtroppo è di quelle col pon pon in cima O_o
- lei indossa un piumino (di quelli alla moda, tutti lucidi) leggermente aperto sul davanti, quel tanto che basta per mostrare la sciarpa leggera e setosa, portata con nonchalance a mo' di scialle. Tu hai tre giri di sciarpona di lana che non solo ti avvolgono il collo strette come spire di serpente, ma coprono ben bene anche bocca e naso, lasciandoti scoperti solo gli occhi.
- A proposito di occhi, lei è moderatamente truccata, il tipico tocco "ci sono ma non mi vedi". Dallo spiraglio tra cappello e sciarpa, da te sbucano invece due fessure semiaddormentate, che lacrimano per il freddo e che chiaramente non vedono mascara o matita da venerdì sera.
- Lei ha sicuramente ponderato bene tutti i colori da indossare e risulta gradevolmente coperta di nero e varie nuance di nocciola, tutte in armonia tra loro. Tu sembri l'arlecchino delle piste da sci: piumino marrone, sciarpa scozzese, manopole azzurre con disegni tirolesi rosa, cuffia (con pon pon) nera.
- Lei NON ha guanti!! Tu hai le manopole dell'Onyx comprate a Milano una decina di anni fa, che ogni inverno rispolveri con piacere perchè sono gli unici guanti che ti tengono calde le mani. (N.B. Lei conosce perfettamente la veneranda età di quei guanti, perchè era con te quando li hai comprati ;) E Poiana 2 queste cose non le dimentica, anzi, saprebbe dire esattamente la data, mentre tu ricordi un vago "10 anni" che potrebbero benissimo essere anche 15)
- Lei è carina e pronta per entrare in un locale anche se è lunedì mattina e ci sono 0°C. Tu sembri un uovo di pasqua multicolor fuori stagione.

Ecco, andare al lavoro in biciletta è una gran bella cosa ma non in un lunedì mattina di pieno inverno.
Non oggi.