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giovedì 13 ottobre 2016

Arte Postale. Tutorial ricamo su carta

Qualche anno fa, quando facevo prevalentemente punto croce ed erano da poco nate le mailing list ed i gruppi di discussione su ricamo e attività correlate, era diventato di moda lo scambio di lettere e cartoline ricamate. Si spedivano rigorosamente senza involucro, il bello era proprio avere degli oggetti ricamati e regolarmente timbrati. Non sempre arrivavano a destinazione, ma lo facevano sicuramente di più di quanto ci si attendesse.
Come tante mode, dopo un po' si è spenta e non ne ho più sentito parlare.
Di recente sono finita casualmente su questo sito: ero ancora in tempo per la produzione e l'invio di una cartolina, così ho deciso di sperimentare una tecnica che utilizzo poco, il ricamo su carta.

Ho utilizzato della carta pesante, e ho tracciato delle semplici linee orizzontali con acquerello, in colori che variavano dal viola all'azzurro per la parte del cielo, da verde acqua scuro a chiaro per il mare, alcune linee color sabbia, a rappresentare appunto la spiaggia. Il titolo della mostra era "In between", l'ho immaginato tra cielo e mare. Tra le righe dipinte ho ricamato con dei semplici punti lineari, in filati vari, di colore assortito, ottenendo un risultato un po' disomogeneo. Il ricamo su carta, anche pesante, come in questo caso, non è particolarmente difficile o fastidioso da fare. Consiglio di utilizzare un ago con cruna più grande del filo, in modo da non faticare molto e non rovinare il filo nel passaggio attraverso la carta. In qualche caso, se la carta è particolarmente dura, conviene bucare i punti con un ago un po' grande prima di iniziare il ricamo.




Nella foto in alto si vede una parte della cartolina già ricamata e la parte inferiore con le sole righe ad acquerello.
Ho fissato i fili sul retro senza fare nodi, solo con nastro adesivo di carta.  Ho scelto filati vari, più o meno lucidi, a volte sfumati, e per dare un po' di movimento ho allargato e stretto i punti, in modo graduale.

Dopo averla incollata su un altro pezzo di cartoncino, disegnato come un qualunque retro di cartolina, l'ho spedita. All'ultimo minuto, con pochissima fiducia nelle nostre Poste. Quando la pensavo ormai dimenticata sul fondo di qualche sacco, è comparsa nella galleria, con opere da tutto il mondo. 
Ho avuto la comunicazione che è stata fatta una piccola esposizione, e ora tutte le carte sono in vendita in un negozio virtuale.

lunedì 23 novembre 2015

Ho vinto un premio

Non ho ancora capito bene cosa mi spinga a partecipare a molti concorsi; di sicuro non i premi, visto che non ho praticamente mai vinto nulla, comunque mi diverto.
E con questo spirito ho deciso di partecipare al concorso "Paesaggi in punta d'ago" in occasione di Manualmente, a Torino, con una tecnica per me nuova: feltro ad ago con ricamo. 
Purtroppo non ho avuto l'accortezza di fotografare tutti i passaggi, visto che si trattava di un esperimento ero molto incerta sulla riuscita, ho cominciato a fotografare quando ho visto che non stava diventando una schifezza.
Su un pezzo di feltro di lana color naturale, 20x20 cm ho applicato ad ago strati sottili di fibre di vari colori, in modo da creare lo sfondo, sul quale ho poi ricamato. 

La zona del cielo aveva colori troppo vivaci, quindi l'ho "smorzata" applicando, sempre con feltraggio ad ago, uno strato di organza bianca. 
Ho iniziato il ricamo partendo dal prato in lontananza, con strati successivi con punti e fili diversi, in modo da ottenere la consistenza e il colore desiderato. 

Sono andata avanti dall'alto verso il basso, applicando strati di punti sovrapposti. Ho fatto la parte inferiore, il prato con i fiori, partendo dall'alto con filo più sottile e punti meno in rilievo (nodini e punto margherita per i fiori, lanciati per l'erba) poi ho infittito i punti dell'erba e ho disegnato i fiori con il punto Sorbello, con filo sempre più grande.


 Come si vede nella foto sopra, con del filo scuro, sottile, ho disegnato una specie di paesaggio sullo sfondo, ho tratteggiato la montagna con filo di seta chiaro, e ho disegnato un volo di uccelli.
Per completare il tutto, ho disegnato dei piccoli fiori rosa in primo piano, con punto cordoncino. Ho rifilato i bordi e fatto un punto festone con filo adeguato sul contorno. Ecco il lavoro finito:





 Questo il lavoro esposto:


 E questo il premio:
 

Bellissimo premio, ora devo cercare di capire come funziona, non mi sembra affatto semplice! 
Al di là del premio e del concorso, questa tecnica mi ha conquistata. La preparazione dello sfondo ricorda un po' la pittura ad acquerello, ma il ricamo permette di dare rilievo e consistenza. Ho lavorato seguendo il gusto e l'impulso del momento, senza schemi precostituiti ma, prima di inizare, ho fatto un disegno i massima, per valutare le proporzioni e la distribuzione dei colori.

 
 
 
 
 


Inviato da iPad

domenica 3 marzo 2013

Orecchini minimalisti

Oggi cominciavo a sentire un po' di aria di primavera, veniva voglia di cose nuove, così mi sono inventata dei nuovi orecchini, facili, veloci, e minimalisti.
 
Versione grande
 
Versione piccola:
 
 
Come si vede, sono fatti all'uncinetto, due cerchi a maglia bassa sovrapposti, lavorati in cotone n. 8 e uncinetto n. 1,25
 
Si inizia senza catenella, ma con il "magic loop", in modo da non formare un buchino al centro.
 
Primo giro: 8 maglie basse; chiudere il giro con una mezza maglia bassa sulla prima catenella.
Secondo giro: due maglie basse in ogni maglia bassa del primo giro ( 16 maglie basse); chiudere il giro con una mezza maglia bassa.
Terzo giro: due maglie basse nella maglia bassa del giro sottostante; una maglia bassa nella maglia bassa successiva. Continuare così per tutto il giro.
Quarto giro: due maglie basse nella stessa maglia del giro sottostante; una maglia bassa nelle due maglie successive.
 
 
Gli orecchini grandi sono composti da un cerchio di quattro giri e uno di tre; quelli piccoli da un cerchio di tre giri e uno di due.
 
Sovrapporre i due cerchi e cucirli con il filo del cerchio piccolo, in modo che i punti non si vedano sul diritto.
 
 
Fare attenzione che anche sul rovescio la cucitura sia gradevole
 
Attaccare un anellino al cerchio grande con il filo terminale
 
E il ciondolo è pronto per essere attacato all'orecchino.
Con lo stesso sistema ho fatto anche dei bottoncini, con i cerchi uniti da punti lanciati
 
 

lunedì 7 gennaio 2013

L'evoluzione delle perline di filo

In questo post avevo presentato un piccolo tutorial per fare delle perline con cotone idrofilo e filo da cucire. Nelle mie prove trovavo un po' difficile fare delle perline di grandezza uguale, perchè non riuscivo a misurare la quantità di cotone che serve per la base.
Ho quindi provato ad utilizzare i batuffoli che si usano per togliere il trucco, che sono di grandezza costante e sono riuscita a fare delle perline perfettamente uguali, con dimensioni adatte ad essere ricamate.
Naturalmente ho pensato subito di utilizzarle per fare degli orecchini!
Questi, come si deduce dalle scatoline, sono stati dei regalini di Natale.
 
Si ricamano abbastanza facilmente; ho impiegato dei semplici punti ornamentali, prendendo spunto da quelli utilizzati per fare crazy quilt (si trovano molti esempi in rete).
L'unica piccola difficoltà è stata per me centrare bene il motivo all'equatore della perlina.
Ho iniziato a fare il foro della perlina con un grosso ago da lana e ho subito infilato il chiodino di sostegno, in modo da avere i punti di repere per i poli
 
Ho segnato l'equatore con un'imbastitura in colore contrastante, poi ho iniziato a ricamare.
 
 
Questi sono ricamati con tre fili di mouliné con un punto catenella in rilievo, con la base in giallo e le catenelle in multicolor, decorato con delle piccole "V" di punti lanciati pizzicati nei punti di base.
 
Una volta ricamate le perline, le ho montate ad orecchino con un semplicissimo lavoro di bigiotteria.
 
 
Anche questi verranno regalati, un ringraziamento per un biglietto teatrale
 
 
 
 
 
 
 
 

sabato 23 giugno 2012

Tutorial 2: Reticella bookmark (merletto ad ago geometrico) parte .54

Arrivati all'ultimo archetto, dobbiamo completare la lavorazione dell'interno e raggiungere il bordo.


Per semplificare la descrizione, ho fatto un disegno con i numeri che indicano i vari passaggi.





Proseguiamo a ricoprire a punto festone la circonferenza fino a metà dell'archetto, dove incontriamo l'ultima diagonale, la nostra via d'uscita, completando la copertura del cerchio esterno (tratto 1-2 del disegno)



Ora ricopriamo a punto cordoncino la parte successiva della via d'uscita, fino all'apice dell'archetto (tratto 2-3 del disegno).




Ora lanciamo i fili che formeranno l'archetto. Andiamo prima a 1, poi a 5, passando da 3, quindi torniamo a 1 passando da 3.








Ora sul tratto 1-3 abbiamo tre fili, possiamo cominciare a ricoprirli a festone.
Arrivati a 4 lanciamo i fili per la base del triangolo T e lo lavoriamo come abbiamo fatto per gli altri.

Tornati a 4 dopo aver finito il triangolo, proseguiamo il punto festone fino a 3. Ora lanciamo l'ultimo filo sul tratto 3-5.



Questo tratto verrà rcoperto a festone lavorato da destra a sinistra.



Arrivati alla base del triangolo T1, lo dovremo lavorare come fatto in precedenza, naturalmente torneremo alla linea di base sul versante destro e non sinistro del triangolo.
Completiamo il festone fino a 3. A questo punto il più è fatto.

Ci resta solo da ricoprire a cordoncino l'ultimo tratto della diagonale, ricordando di lavorare l'ovalino.



Giunti al margine lanciamo ancora due fili sulla circonferenza, poi la ricopriamo a punto festone fitto, con due fili d'imbottitura (non sono indispensabili ma facilitano il lavoro.
Congiungiamo l'ultimo punto festone con il primo, e il nostreo quadrato è finito!

Ora lo stacchiamo dal cartone tagliando dal rovescio i punti d'appoggio che avevamo dato all'inizio, e togliamo con una pinzetta i residui di filo.







COSTRUZIONE DEL SEGNALIBRO

Naturalmente questo quadratino può essere impiegato in qualunque modo. Se si vuole attaccare a un tessuto, consiglierei di fare ancora un giro di punto chiaro intorno, seguito da una passata di sopraggitto.

Io fin dall'inizio lo volevo trasformare i segnalibro, quindi ho costruito il retro con due pezzi di feltro sottile della stessa dimensione, sovrapposti. Tra i due fogli, per renderli più rigidi, ho inserito un quadratinodi lastra radiografica (un po' più piccolo); naturalmente si può usare del plexiglass o della plastica rigida, come il coperchio delle vaschette per alimentari.

Ho assemblato questi tre strati con un punto asola rado regolare, in bianco:



poi ho cucito a sopraggitto due lati contigui (a "L") del merletto agli stessi due lati del quadratino.




Ecco il risultato finale:




Un segnalibro da utilizzare infilandolo sull'angolo esterno dell'ultima pagina letta.





lunedì 11 giugno 2012

Tutorial 2: Reticella bookmark (merletto ad ago geometrico)parte 4

Ora ci aspetta il giro più laborioso! Iniziamo a ricoprire la circonferenza esterna a punto festone.



 Passiamo sotto alla meta' dell'archetto, proseguiamo sotto all'archetto successivo, fino alla fine dell'arco, poi iniziamo a gettare i fili che costituiranno l'impalcatura dell'archetto, passando sotto ai punti d'appoggio e dentro al cordoncino della diagonale.



 Una volta lanciati tre fili, li ricopriamo completamente a punto festone. Io consiglio sempre di contare i punti dei vari segmenti perché se il numero e' molto diverso, i fili dell'impalcatura subiranno una tensione diversa e l'effetto finale sarà di segmenti non uguali. Tornati al livello della circonferenza, riprendiamo a ricoprirla passando sotto all'archetto successivo.



*Alla fine dell'archetto lanciamo i soliti tre fili e cominciamo a ricoprirli fino alla base del triangolo.



 Ora lanciamo i tre fili che costituiranno la base del triangolo e ne iniziamo la lavorazione.



 Io ho fatto 8 punti nel primo giro, poi ho lanciato il filo da destra a sinistra, uscendo dal rovescio verso al diritto nel primo punto.



Procediamo facendo 7 punti nel secondo giro, 6 nel terzo e così via, fino ad esaurire i punti.






Se non avete mai lavorato dei triangolini vi consiglio di fare delle prove su un orlo, perché i primi possono venire veramente orribili! Bisogna anche trovare la tensione giusta, in modo da arrivare non troppo vicini al contorno.
Una volta arrivati all'apice, lanciamo un filo che si aggancerà al contorno, passando sotto al filo di contorno e al punto d'appoggio.



Torniamo al triangolo, torniamo ancora al contorno, e ricopriamo questa piccola barretta a cordoncino ( io ho fatto solo 4 punti, non bisogna esagerare perché se si fanno tanti punti si tende troppo la barretta che può diventare arcuata.
Possiamo lavorare questo tratto anche in modo più semplice, andando dall'apice del triangolo al bordo, e tornando indietro con due-tre avvolgimenti.
Tornati al triangolo, si esce all'apice, poi si torna alla base con un sopraggitto regolare.




Ora possiamo riprendere la copertura dll'archetto.*




Arrivati alla base procediamo a ricoprire la circonferenza fino alla fine dell'archetto successivo, poi ripetiamo il procedimento da * a *, fino a quando arriviamo alla base dell ultimo archetto. Qui ci fermiamo.
A presto per l'ultima parte del tutorial!