Di Daniela

Si, lo so, lo so, avevo detto che avremmo ripreso l'argomento delle conserve in autunno con la frutta di stagione e che per il momento avrei sorvolato sul genere...... Ma ditemi voi come avrei potuto fare!!
Innanzitutto io sono golosissima di formaggi. E si da il caso che la Valtellina sia una terra meravigliosa che, oltre a tutto il resto, produce anche una infinità di qualità differenti proprio di formaggi.
Ce ne sono tutti i tipi possibili e immaginabili : ci sono i quelli grassi, semigrassi e magri, gli stagionati, i freschi, gli erborinati; quelli di capra, quelli di mucca o di pecora, quelli fatti insaporire nelle foglie di castagno, o con i mirtilli o nel mosto o nel fieno o con le rose; quelli celebri e Dop, come il bitto, o il casera, i più conosciuti, come lo lo scimut o il tellino o il piattone, o il gran zebrù; quelli meno celebri, ma profumatissimi, che produce praticamente ogni malga che abbia mucche, capre o pecore a disposizione; sono a pasta gialla o bianca, con i "buchi" o più compatti, alti, bassi, dolci, piccanti, aromatici o in qualunque altra maniera li vogliate.....
Questa, per esempio, è l'accattivante foglio appeso alla porta della latteria sociale a Bormio.

Ora ditemi voi come può una poveretta con figlie a seguito altrettanto bendisposte verso il genere caseario, a resistere a siffatte tentazioni, considerando pure, e non è cosa da poco, che come spesso accade in montagna, il pane è ottimo......
E allora, se proprio dobbiamo esagerare e cedere, novelli Wilde, alla tentazione, facciamolo fino in fondo e con grande stile, accompagnando questa ridda di sapori così diversa con un paio di salsine deliziose chene esaltano e ne evidenziano ancora di più il gusto.
In questo caso parlo della
MARMELLATA DI PEPERONCINI E DI CIPOLLE ROSSE DI TROPEA
Entrambe sono semplicissime da preparare: partiamo dalla
MARMELLATA DI PEPERONCINI

Si sa chei tipi di peperoncino sono parecchi. Io in questo caso ho adoperato questi un po' tondeggianti e cicciotti, che sono piaciuti molto come l00k alla mia figlia piccola, celebre arbiter elegantiarum della sua classe, che li ha trovati "così carini, un po' a forma di cuore"!!
Devo aggiungere che, per non creare qualcosa di eccessivamente forte, ho unito ai "cuoricini" anche qualche peperone rosso, per dare un po' più di morbidezza al gusto. Il risultato è stato secondo me, apprezzabile, piuttosto bilanciato nei toni. Logicamente le dosi possono essere variate per virare il gusto più al piccante o più al dolce. Vedete voi. Io ho adoperato:
- 400 gr di peperoncino rosso
- 600 gr di peperoni rossi
- 500 gr di zucchero di canna
- 1 pizzico di sale

Dovete lavare sia peperoni che peperoncini ("Guarda mamma, sono come mamma e figliolino!" dice l'arbiter, guardandomi pulirli... e quasi mi fa sentire in colpa per la mia insensibile crudeltà nel separarli...), poi togliere semi e filamenti e tagliarli a pezzetti. Se posso dare un consiglio, per evitare di piangere come viti tagliate ogni volta che vi toccate gli occhi o di sentirvi pizzicare le labbra se solo le sfiorate con le mani, per un bel po' di tempo e nonostante i ripetuti lavaggi con acqua e sapone, fate questa operazione con i guanti da cucina... è incredibile per quanto sia resistente il "piccante" sulla pelle......
Beh, fatto questo, non vi resta che mettere il tutto nella solita pentola a fondo spesso, aggiungere lo zucchero e portare sul fuoco, facendo bollire il composto per più meno 1 ora. A questo punto passate tutto con il passaverdure, e rimettete sul fuoco per 30 minuti circa, fino alla solita e ormai celebre conferma della P.P. (prova piattino, naturalmente!!). Invasate immediatamente e chiudete subito i vasi. Fate sterilizzare per 15 minuti e riponete.

Ah, per amor di precisione, nella foto il formaggio utilizzato è lo scimudin.......
Passiamo ora alla
MARMELLATA DI CIPOLLE ROSSE DI TROPEA

Qui la ricetta viene direttamente dalla Ale, che me la passò anni fa per far felice quelle golose della mia zietta e di mia mamma, e ora la metto a vostra disposizione con piacere.....
Occorrono:
- 1 kg di cipolle rosse di Tropea
- 600 gr di zucchero di canna
- 1 biccierino scarso di aceto di mele
- una manciatina di uvetta
Allora : in questa marmellata esisite un solo segreto per rendere paricolarmente aromatico il tutto. Bisogna mettere nella casseruola che userete per cuocerle, le cipolle pulite e tagliate a fettine sottili e lo zucchero in infusione per una notte intera..... Il mattino dopo, resistendo all'olezzo di cipolla che aleggerà per la vostra cucina, dovrete soltanto mettere sul fuoco la pentola, aggiungendo l'uvetta, se vi piace , altrimenti potete anche farne a meno e il sapore sarà comunque ottimo...
Dopo circa una 20ina di minuti dovete agiungere il bicchierino di aceto e portare a termine la cottura, per un'altra mezzoretta.... con la celeberrima , ormai, P.P.!

Versare nei soliti barattolini ancora bollente, chiudete subito e, una volta raffreddata sterilizzarla.
Quando la userete, il profumo vi delizierà tanto quanto il gusto.......
Buona giornata a tutti
Daniela