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29 agosto 2010

Monica Bellucci sta a Vanity Fair come io sto alla Linz Torte


Ci sono donne che incontrano grandi  fotografi  capaci  di  esaltarne la bellezza  e la giovinezza, ma ci  sono  anche  uomini  spiritosi  che  incontrano donne più simili a una  pera williams che a Serena Williams. L'unica relazione che io  ho  con il tennis riguada le mie proporzioni, identiche a quelle della pallina.
Aggiungici lo spiritosone ed ecco qui la  foto mentre stavo raccogliendo  i mirtilli  per la marmellata  e  zac lo scatto  che mi  renderà  immortale,  di culo a raccogliere mirtilli, cercando  di  sorridere a testa in  giù.  Così mentre Monica Bellucci posa con il pancione sulla copertina di  Vanity  Fair, io  posso dire che non  ho posato  e mi sono  pure  pubblicata sul blog con  tanto  di sederone fuori  misura.
Mentre l'Amato  Bene  sghignazzava  aspettando di fa vedere la foto ai parenti  io  ci ho aggiunto le scritte.
Come direbbe Monica: "io non faccio niente per essere come sono  nemmeno ginnastica"  io posso dire invece posso dire  grazie alla polenta  e salsiccia  e alla  Linz torte se non entro più nei pantaloni
Vabbè dai  e mentre lo sghignazzamento continua, dico solo  che  in montagna ci siamo  divertiti. Siamo anche stati  trovati dai  due porcini  qui sotto,  cosa mai successa ..nel senso  che erano proprio lì in mezzo ai mirtilli.



Quest'anno non ci  siamo  dedicati tanto alla raccolta di mirtilli, ma quanto basta per fare dodici  vasetti di marmellata, per lo più di  mirtilli  e lamponi  grazie al Fruttapec





Poi un esperimento  di una marmellata di  mirtilli e petali di  rosa

Poi un po'  di  frutti di bosco li abbiamo  usati per un cheesecake  qui  appoggiandoli sopra prima della cottura




per poi concederci una fetta al  ritorno  di una Linz Torte con la ricetta estorta alla  signora di un rifugio in montagna  ch emetto qui sotto:





Ingredienti


200 gr di  burro ammorbidito
2 uova grosse
300 gr di farina
150 gr di mandorle tritate
2 cucchiaini  e mezzodi lievito
250 gr di  zucchero
1 cucchiani di  scorza di limone grattuggiata
1/2 cucchiaino  di cannella
1/2 cucchiaino  di chiodi di  garofano
marmellata ai  frutti di  bosco 

Procedimento
 
Preparare una frolla  molto morbida e farla raffredare per due ore in frigo. Con due terzi della frolla foderare uno stampo da crostata in alluminio senza ungere. Coprire di marmellata  e aggiungere la frolla rimasta a fiocchetti. infornare per circa un'ora a 170° gradi a forno preriscaldato.




16 maggio 2010

Torta Ganache avec les macarons du Pettenò!


Ho  compiuto  40  anni  tondi  tondi  e Yups! 10, tutto ciò tra un  cartongesso  e l'idraulico e porte  di casa che vanno  e che vengono. Per quindici  giorni ho  assunto il colorito del rovere sbiancato delle porte,  ho  consumato  due moci  ma finalmente ho il  condizionatore nuovo  che rinfresca tutta la casa, compresa la mia camera da letto che di solito  è bollente, ma il caldo non arriva e sono con la pompa di calore accesa  e stendini pieni di  bancheria.
Posto questa tortina che è molto  buona, soprattutto perchè feat. Pettenò,  del  quale ho aggiunto macaron  pastine per renderla più graziosa.
A sinistra si può scorgere una pastina morsicata da Jack.

Ingredienti per la base

115 gr di biscotti  tritati
100 gr di  mandorle tritate
1/4 di cucchiaino  di cannella
2 cucchiai  di  zucchero di canna
2 cucchiai di cocco grattuggiato
90 gr di burro

Ingredienti  per la farcia

200 gr di cioccolato fondente
200 ml di panna fresca
1 cucchiaio  colmo di preparato  per crema

Procedimento
Preparare la base mescolando  gli  ingredienti  con il  burro  fuso,  coprire  il fondo e i bordi di una tortiera apribile con l'impasto.  Infornare a forno a caldo  a 175 C° per 20  minuti  e far raffreddare.
Preparare la  ganache. Sciogliere a bagnomaria il cioccolato e unirlo alla panna a temperatura ambiente e aggiungere il preparato per la crema, mescolare fino a renderlo omogeno  e versare sulla base  e mettere in  frigorifero  fino a mezzora  prima di consumare, comunque almeno un paio di  ore di refrigerazione.

8 marzo 2010

Torta di mele "al caramello" , SOS Tata e la tecnica dell'animale morto in cucina







Ci sono  delle trasmissioni televisive che minano  la mia autostima, non  parlo  di Ballando  con le stelle, parlo di  SOS Tata. E' l'unica trasmissione che i miei  figli  guardano in religioso  silenzio,  con due faccine stupite  che quasi  quasi  gli  cade l'aureola -Mamma hai  visto  come si comportano quei  bambini ?  che capricci  ! che vergognosi - Allora mettiamo in chiaro le cose, so  che siete mediamente educati,  ma mi  chiedo avete tutti  e due problemi di  memoria  o di udito ? Oppure siete dei  bambini  talmente evoluti  che  vi applicate le regole come  volete?
Vedendo  'sti  due bambin gesù  sul  divano  con la faccia schifatina,  gli  ho  fatto presente  che sono tre anni  che sono  costretta a guardare l'edizione per non  udenti  del  telegiornale  per riuscire a capire cosa sta accadendo  nel mondo,  che ho  gli "zainetti" pieni  di  cartoni animati e di raccogliere gormiti,  che mangiare insieme  non è  un optional  per cui loro  mangiano  e io  faccio  un numero  da circo  cinese con i piatti e mi mangio i loro  avanzi e che forse comperare un reggipetto  e una mutanda  non è una cosa che posso chiedere alla nonna.
Solo per aver interrotto l'ascolto  mi hanno sigillato  la bocca con  un - zitta che disturbi -.
Confesso   che ho anche elaborato una personalissima tecnica  per vedere le reazioni  dei miei  figli  di   fronte  al fatto  che ci  fossi  o meno. Ho fatto  come gli animali  in pericolo ovvero  il morto. Come gli animali  che stanno  per essere aggrediti  e digeriti  mi sono  distesa a terra in  cucina. Bene tranquilizzo  il popolo di  tate  e psicologi  infantili che diranno  che non  si  fa  ed è  dannoso; i miei  figli mi hanno scavalcato, il più  piccolo ha preso un succo  e un pacco  di  biscotti ed e fuggito in camera sua , mentre il più  grande gli ha strizzato l'occhio  dicendo:  "vedrai  che adesso  si  alza perchè le si  attacca il  risotto ".
Ora,  dopo questo esempio  di amore filiale, ho  capito  che avrei  bisogno di una tata al  quale affidare 3 ore di  stiro  settimanale da suddividere nei momenti  della giornata in cui  non  sono al lavoro, non  ci sono  più  di due elettrodomestici  in funzione,   altre due ore dedicate agli accompagnamenti  del più  grande all'ex marito  ai  vari  caselli  autostradali con il  rischio  che qualcuno mi  chieda quanto prendo, minuti preziosi da dedicare allo smacchiamento  di mutande con  strisci  di  frenata  perchè  non  hanno  fatto in tempo a correre i bagno  visto  che il  cartone era sul più  bello,  qualche ora di  ricerca sulle molecole anzi  no   sulle cellule, mi sono  sbagliato  era sui  dinosauri. Così  finalmente potrei  fare i  biscotti  al cioccolato  come Rania  di  Giordania, non mettere l'antifiammatrio  al posto della bustina di  zucchero  nel  caffè motivo per cui  oltre ad avere la sciatica ho pure la gastrite,  depilarmi le sopracciglia,  sapere cosa sta accadendo  con le elezioni, e chiedere a mia sorella  una cosa sulle detrazioni  da lavoro  dipendente.
Pensavo  pure che invece di  attaccare le regole  in giro  per casa  basterbbe uno striscione con  scritto "la  mamma c'è"
Tutto  ciò  per dire che non è  che non ci provi  a coinvolgere i  miei figli  nelle attività  domestiche, infatti  più  di  qualche volta si  sono  divertiti  a vedermi  recuperare una canottiera che  avevano  buttato  sul  lampadario, che  appena ho  sparecchiato con loro  in pigiama, e io  che sto per sedermi  sul  divano  rispondo alla chiamata dei bambini che mi chiedono le coccole pur  rendedomi  conto  che appena mi distendo  mi si  chiudono  gli occhi  come alle bambole  e che per riportarmi  nel mondo  dei vivi  devo  mangiarmi  due  orosaiwa con  la mortadella.
Insomma, ho  capito che al  grido  di  aiuto  di una mamma  è  più  facile che uno  ti scavalchi   piuttosto  che ti  soccorra, nonostante tutto so anche che ogni  frutto  ha la sua stagione e in  questo  caso parliamo  di mele, presenti  tutto l'anno come la mamma  e questa torta senza copyright che riesce sempre, e che  te la ritrovi i n tutte le stagioni  proprio come la mamma!

Ingredienti

250  gr di  farina con lievito
1 cucchiaino di  bicarbonato
150 gr di zucchero
130 gr di  burro
4 uova  grandi  separate

mele "al caramello"
4 mele a tocchetti
1 cucchiaino  di  cannella
2 cucchiai di zucchero
succo  di un limone

Preparazione
Tagliare le mele a tocchetti  e cospargerle  col la cannella lo  zucchero e il succo  di limone e lasciare riposare per almeno  mezzora. Raccogliere i  sughi   e metterli in una pentolina a fuoco  basso  e far restringere per cira 5 minuti non mescolando  ma girando il pentolino. Riversare a  caldo  sulle mele e mescolare bene.
Sbattere per i  tuorli c on lo  zucchero  finchè non  diventano  gialli molto  pallido,  setacciarvi  dentro  la farina con il  bicarbonato  e infine incorporare le chiare montate a neve  senza mescolare troppo  e le mele a tocchetti. Infornare in una  tortiera imburrata da 24 cm a 175C°  per 45 minuti.


26 febbraio 2010

Torta di risoni, sì proprio di pasta .... in attesa della dentiera




La torta è fatta proprio  con la pastina,  quella ci perseguita per la maggior parte della nostra esistenza. Ce la siamo  mangiata dallo svezzamento in poi,  ci ha riabituato a mangiare dopo le indigestioni e le  l'appendicite. Come tutti l'abbiamo sputata ridendo sulla faccia  della mamma  ad un 'età in  cui la cosa che faceva anche riscuotere applausi,  ci  è  stata somministrata a cucchiaiate con il brodo  di pollo  dalle nonne, fino  a quando l'ultimo pacchetto   non è  finito  nella dispensa dietro  a tutto.


Visto  che la prossima volta  che la mangerò, probabilmente sarà  perchè  non  avrò  denti  con  cui masticare l'ho usata per questa torta che avevo  assaggiato in  Svezia,  dove il "maccherone" è  una pasta che noi  chiamiamo chiocciole che scuoce in tre minuti e che gli  svedesi mangiano  con delle  cucchiaiate di marmellata di mirtilli  rossi.
Ora non  potendo  esportare " la minestrina " così  come va fatta, ovvero  con cucchiaio  e nonna attaccata, diciamo  che si può  almeno provare a  renderla  internazionale.
La torta in  questione  è ottima per una colazione robusta,  rimane bella  morbida  e  chi ci scometterebbe che è  fatta con la  pasta ?

Ingredienti

100 gr di  risoni  lessati in  acqua senza sale
150 gr di farina autolievitante
100 gr di  mandorle tritate
50 gr di di noce di cocco
1 cucchiaio di  scorza di limone grattuggiata
150 gr di burro sciolto
150 gr di  marmellata
170 gr di  zucchero
3 uova sbattute

Procedimento
In una terrina capace metter lo  zucchero, la farina.  le mandorle e  il  cocco, mescolare fare una  piccola cavità  e aggiungere mescolando  il  resto  degli ingredienti  precedentemente amalgamati  a parte. Mescolare fino  a quando l'impasto  diventa omgeneo.
Cuocere per 35 minuti  a 180 C°  nel  forno preriscaldato

7 febbraio 2010

Polvere di stelle .......



Cosa c'entra  Peter Coniglio con  questa torta,  a dire il  vero nulla se non  che il piattino fa parte del set da colazione di  Jack. Mi pareva carino  che un coniglietto  tentasse di mangiarsi la fetta di  torta. 
Una vera sorpresa questa torta americana  morbida morbida  con  qualche leggera variante rispetto  ad una che ho  già pubblicato in precedenza.
Ho  guardato  la data dell'ultimo post  e  ho pensato -mammamia! da quanto  non  scrivo?-. Ma tutto sommato  di cose ne sono successe,  dalla firma del ricorso congiunto di  divorzio,  che in  qualche modo  ha messo un po'  di ordine nella mia vita  al regalo di Natale  che mi ha fatto  l'Amato  Bene..  cioè un  ereader  nuovo nuovo!
così mi sono  distratta  e mi sono messa a leggere eccolo qui il gioiello che mi ha rapito



Come tutte le manie ossessive compulsive che pigliano adesso c'è la lettura e dico solo  che sto per tuffarmi  nei libri  di  Stieg Larsson, le cui  copertine e cofanetto le ha disegnate l'architetto che ha lo  studio vicino al mio
Ma la torta?
La torta è stata sbaffata in men che non si dica, ha profumato  la casa di  banana per due giorni  via con le polvere di stelle !

Ingerdienti 

250 gr di  farina con  lievito
150 gr di  zucchero  bruno
1 cucchiaino  di  bicarbonato  di  soda
1/ cucchiaino  di  sale
1/2 cucchiaino  di  cannella
1/2 cucchiaino  di  noce moscata
390  gr di  banana schiacciata
70 gr di yogurt alla banana
2 uova grandi 
85 gr di burro  sciolto raffreddato
1/2 tazzina di  caffè  espresso

Procedimento
Mescolare in una ciotola  tutti gli  ingredienti  secchi.  Unire la polpa schiacciata dele banane allo  yogurt , uova,  caffè e burro.
Unire un po' alla volta gli ingredienti  secchi  a quelli umidi, cotinuando a mescolare con le fruste elettriche fino a quando  il composto  è omogeneo  e senza grumi. 
Cuocere a forno  caldo  per 40 minuti a 180 C° in uno  stampo  da plumcake.
A differenza dalla ricetta originale  che  pevede rimangano  dei pezzi di banana e  di mescolare lo stretto necessario,  a me questa torta piace uniforme e molto morbida.  


23 novembre 2009

La smaniosa torta ai mirtilli sciroppati



Forse è perchè  vivo in  condominio in  città che mi pigliano  le manie da " vita da cottage inglese".  E' una specie di smania che si aggrava col cambio  di  stagione. Praticamente,  mi viene voglia di sciroppare, candire  e brinare anche i  parenti.  Poi  tutti i vasetti  finiscono  o sul  fondo  al  frigo o in magazzino,  in  quanto luogo  buio  e fresco, su un piccolo altare alla marmellata dimenticata.
Così finisce che compero la marmellata per non usare la mia perchè mi dispiace aprire i vasetti. Quest'estate poi,  io e l'Amato Bene abbiamo raccolto nel ben bosco quattro chili di mirtilli che nessuno ha potuto mangiare perchè  avevo la smania con l'aggravante della cuffia da marmellata in tessuto tirolese.
Sarà stato   lo stato di isolamento montanaro,  ma  quando eravamo in vacanza e avevamo  un paio di ore per stare soli  ce ne andavamo  nel  bosco .... Ora, noi  da soli  non ci stiamo  quasi mai, specialmente in vacanza cosa ci piglia ? la mirtillomania  e mentre i  bambini  giocavano a con la playstation con la nonna io  e lui a raccogliere i frutti della terra.  Sicchè per chi  ci  sentiva urlare  nel  bosco: Amore guarda là ! vieni qua! Ecco ! Sììì !.. si trattava solo  di mirtilli. 
Visto  che glie li ho  anche  li ho anche sciroppati  'sti benedetti mirtilli ,  adesso c'è l'altarino anche in  frigo.  Poichè  nessuno aveva mangiato uno  in tutta l'estate,  mi sono decisa finalmente ad aprire un vasetto di  quelli  sciroppati  e fare questa tortina  da cottage.
Dopo la stagione del'anguria e del  melone .. lo  so  Amato  bene è la stagione del  marone ...

Ingredienti


90 gr di  burro
220 gr di farina
1/2 bustina di lievito
2 uova
125 gr di zucchero
1 bustina di vanilina
2 cucchiai di olio  di semi di girasole
3 cucchiai  di sciroppo di mirtilli

Mirtilli  sciroppati

mirtilli

pari quantità di  zucchero

preparazione dello sciroppo di mirtilli

Pesare i mirtilli e  metterli in una casseruola con pari  quantità  di  zucchero. Mescolare con un  cucchiaio  di legno portando  a bollore;  abassare il  fuoco e fare sobbollire per 10 minuti. Mettere in un vaso pulito e capovolgere fino al raffreddamento. Conservare i  frigo.

preparazione torta

Sbattere le le uova con lo  zucchero fino a quando diventano  chiare. Unire  a parte la farina con  il lievito e le vanilina . Sciogliere il  burro. Mescolare il composta di uova con  la farina e il  burro.
Ungere unostampo  da cake e versarvi l'impasto. Fare tre buchi  equidistanti nell'impasto  e inserirvi lo sciroppo. Con uno  spiedino  o uno stuzzicadente lungo tracciare velocementedei cerchi  per tutta lalunghezza mescolandoli sciroppo all'mpasto formando delle striature. Infornare a 175C° per 35 minuti


8 novembre 2009

Cheesecake al limone con le fragole sciroccate anticontagio









Jack ha compiuto tre anni. Neanche a dirlo abbiamo festeggiato. Venerdì con i nonni a Mestre, domenica con nonni, zii e cugini a Treviso con tanto di escavatore da montare con mugugno dell'Amato Bene che ha cominciato a trafficare con i pedali e la benna di plastica. Mentre l'elfo papà assemblava ....ho visto che Jack aveva le guance rosse cabernet e le manine scottavano. Dopo un rapido giro di misurazione di temperatura con tutti i metodi consciuti, la conferma è stata 38.5. La festa di compleanno si è trasformata quindi in una rincorsa al festeggiato per tutta la casa, mentre la sottoscritta brandendo una supposta urlava - giuro che ti non ti faccio male -. Il pulcino è stato agguantato ma ha stretto la chiappa e nemmeno la supposta con la parrucca di nivea riusciva a tranquillizzarlo.
Poi alla fine tra un bacio e una rassicurazione e il passaggio della supposta alla nonna , finalmente il siluretto ha fatto il suo dovere.
Il festeggiato ha così potuto racogliere le forze e usare l' escavatore ma solo in soggiorno.
Al fatidico momento del soffio sulle candeline ci siamo guardati tutti quanti; una soffiata e ci saremo ammalati in 14, robe da intasare un pronto soccorso. Così, il papà ha avuto l'idea, pellicola anticontagio sulla torta e via alle varie soffiate. Tanti auguri Jacopo !
Ingredienti
- per la frolla al limone
250 gr di farina 00
180 gr di burro tagliato a tocchetti
2 tuorli
2 cucchiai di succo limone
4 cucchiai di zucchero
- ingredienti
fragole sciroppate
375 gr di ricotta
125 di zucchero
2 uova
60 ml di succo si limone
1 cucchiaio colmo di farina di mais
125 ml di di panna da cucina

Procedimento
Nel mixer mettere il burro con lo zucchero e la farina e azionare con il tasto pulse per 30 secondi fino ad ottenere delle briciole, poi aggiungere i tuorli e il succo di limone azionare per altri 10 secondi. Impastare brevemente a mano mettere in freezer. Stendere tra due fogli di pellicola e foderare il fondo e i bordi di una tortiera rotonda da bordi alti .
Nel forno già scaldato a 170 C° cuocere la frolla per 10 minuti coperta da riso o da noccioli di ceramica per la cottura in bianco. Togliere i noccioli e cuocere per altri 10 minuti.
Spalmare la frolla con le fragole sciroppate, fatte con la ricetta della macchina del pane programma marmellate.
Per il ripieno sbattere gli ingredienti nell'ordine riportato sopra con le fruste elettriche, mescolando bene ad ogni aggiunta.
Versare il ripieno sulla frolla e cuocere per 30 minuti nel forno a 180 C°

9 maggio 2009

Dolce al rabarbaro e fragole e i fiocchetti che aiutano a crescere




Cosa guardano le donne in un uomo ? vabbè dai il sorriso..., passi pure la simpatia e tutte le doti che prescindono la bellezza salvo dopo scoprire che nessuna delle mie amiche mi sa dire niente della trama del film Australia ma tutte mi descrivono la scena in cui il mandriano, sai quell'attore che ha fatto un altro film , be insomma d e v i v e d e r l o si butta sto secchio di acqua addosso. Sarà perchè tutte hanno sposato il fratello intelligente di Einstein che sono corse a comperare il secchio ?
C'è chi sogna ad occhi aperti appoggiata al mocio di essere in mezzo alle mucche puzzolenti insieme ad un marito che invece gira in macchina familiare e si lamenta quando trova i pezzi di cracker sotto i tappettini neppurre io riesco a immaginarmelo questo uomo che ha un aspirapolvere dedicato alla macchina correre dietro a qualcosa di diverso di un autobus. Ma insomma, perchè sbraniamo un uomomaritocompagno che si macchia la camicia stirata col caffè e dopo ci basta un attore semisconosciuto per dimenticare che se vediamo un qualsiasi uomo tra i 5 i 90 anni entro il il quinto grado di parentela che fa una cosa come tirarsi una secchiata di acqua fredda addosso di notte invece che sentire un fremito gli urliamo: " Asciugatiiiii, ti viene le pleurite ma che ti è saltato in testa ma sei scemo?Dopo sono io che ti devo curare ...
Il motivo è che io come le mie amiche siamo OGM, in quanto maritocompagno e figli ci hanno cambiato l'esistenza e il DNA e siamo passate dall'altra parte.
Il passo l'ho fatto, adesso non mi resta che aspettare, come mamma di maschi , so che prima o dopo avverrà e io non sarò pronta. Si tratta del fiocchetto, ovvero il pezzetto di canottiera che esce dalla mutanda, segno che la canottiera è ben tirata sulla pancia e che la mamma è ancora la donna più importante della vita, quando sparirà, sarà perchè loro saranno grandi.
Dopo aver fatto i fiocchetti, stavo pensando di guardare Australia, così ho telefonato a mia mamma per chiederle come era il film chele avevo dato in un DVD scaricato e lei mi dice: "non ho capito perchè il film è cominciato con la Kidman ed è finito con Meryl Streep vestita da suora.." L'ho capito io, la mutazione continua dopo una certa età e nemmeno le secchiate di acqua fredda funzionano, prendi sonno in divano per tre ore e passi da Australia a Il dubbio senza manco accorgerti e chiederti se nel film c'è o no un mandriano.
Tra le cose rassicuranti c'è questa torta, tipica inglese da farmer market. Deliziosa perchè le fragole il rabarbaro si sposano bene e perchè il crumble tiepidino fa proprio gola! Tre strati tre consistenze e un sapore unico
Crumble di rabarbaro e fragole

Ingredienti
Base
3 cup di farina
1 presa di sale
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato di soda250 ml di latticello (sostituibile con 250 ml di latte tiepido mescolato ad un cucchiaio di succo di limone)
2 uova grandi
1 bustina di vanillina
1 tazza di zucchero di canna

Ripieno

450 gr di rabarbaro non pelato tagliato a pezzetti da un cm
450gr di fragole
1 cup di zucchero semolato
1/4 di cup di amido di mais
2 cucchiai di succo di limone

Crumble

3/4 di cup di zucchero bianco
1/2 tazza di farina
1/4 tazza di burro
Procedimento

In una terrina dal fondo pesante, mettere le fragole tagliate a pezzetti con il rabarbaro e lo zucchero a fuoco medio. In una piccola terrina intanto mescolare l'amido con due cucchiai di limone eaggiungere un po' alla tanta acqua quanta basta formre una pastella soda. Aggiungere al rabarbaro e alle fragole e cuocere per 5 minuti fino a quando la composta diventa omogenea e si rapprende.
Preparare la base mescolando gli ingredienti secchi per la base in una terrina, mentre in un altra unire le uova con lo zucchero e il burro. Unire agli ingredienti secchi aggiungendo un poco ala volta il latticello. Mescolare il minimo indispensabile per rendere l'impasto omogenneo che rimmarrà piuttosto sodo. Ungere e poi infarinare togliendo l'eccesso una teglia rettangolare 24 x30 e metterevi metà dell'impasto a cucchiaiate. Versare la composta di frutta e coprire con l'altra metà dell'mpasto a cucchiaiate.



In un mixer, mettere gli ingredienti del crumble e azionarlo fino che non si formano delle briciole e spargerle sulla torta. Infornare a forno caldo 180 C° per un' ora


1 gennaio 2009

Fruitcake .... che ti prende per la gola ... e poi ti appende!







Giuro che la torta è buonissima, il peso specifico al centimetro cubo sfiora quello del piombo grazie alla pioggia di canditi che però conquistano anche quelli che i canditi dal panettone li tolgono.

Si può mangiare dall'inizio alla fine delle feste che resta sempre buona e quindi niente alibi ... Questa torta dovrebbe essere usata come test per tutte quelle modelle anoressiche che dicono che mangiano di tutto, dimostramelo, mangiati di fronte a me e adesso una fettazza di fruitcake e va finire che stai senza mangiare sei mesi oppure stai immobile come un pitone che digerisce.

Ma veniamo a noi, le feste l'ho sempre detto, mi mettono a dura prova. Io sono un essere stanziale, che non vede l'ora di godersi la casa e quest'anno ancora di più viste le vicessitudini casalinghe e il nervoso da caldaista. La storia tra me e il caldaista sembra essere ad una svolta, siamo al sms. Ho cominciato io quando, caricando la lavatrice ho sfiorato la supposta dei sali e mi sono trovata ad urlare:" Amatooooo beeneeeeeee la kaldaia, quella vak, di quello struz, di quello che se lo bekko ... datemi un catino...", il tutto con l'acqua che mi correva nelle maniche fino alle ascelle. Poichè il portatore di coda di paglia del caldaista che non stringe i bulloni perchè agisce senza pinza, era stato inghiottito da un buconero ho cominciato a mandargli sms allarmanti del tipo: saluti dalla barriera corallina; i bambini si devono fare il bidet freddo; ho i giochi d'acqua di Maria Antonietta in cucina, e non riesco a scaldare Versailles. Le risposte sono state: ha fatto il bonifico del saldo? Quando ha fatto il bonifico del saldo? Perchè non ha fatto ancora il bonifico del saldo? Aho! ma tu caldaista che vivi nascosto in una grotta insieme a Osama Bin Laden, che hai un telefono che non si può intercettare, che la tua presenza è reale solo perchè testimoniata dalla presenza di una pinza (che non usi) appoggiata sul tavolo della cucina, non sai far altro che chiedermi i soldi per una cosa che non fai ? L'ultimo messaggio che gli ho mandato grazie al T9 del telefonino era: taffanajm (provate a cosa corrisponde) e la risposta è stata: altrettanto! la valuta è compensata?

Insomma pare che non se ne esca, magari chiamo Fabrizio Corona che contatti Lele Mora che parli con la Ventura per sapere se il caldaista sprecato si stia preparando per X factor perchè se non è così glielo faccio io venire l'x factor se si sente sprecato a piazzare tubi. Giuro che per colpa della caldaia ho perfino chiamato il ginecologo perchè non sapevo se si trattava di sbalzi da menopausa o da termostato impazzito. Il ginecologo mi ha tranquilizzato, anche a lui è successo, non mi riferisco alle "scalmanelle" ma al termostato impazzito. Così mentre il mio equilibrio ormonale è stato messo in dubbio, ho capito che io con certi uomini non ci so proprio fare, mi pigliano in giro e io non mi accorgo.. Ho cercato di delegare la questione all'Amato Bene, ma pare che il caldaista provi una sadica soddisfazione a parlare con me ... Così ho acceso il forno e via ad una torta buona buona .... molto molto nordica e se prendessi il caldaista per la gola? ecco magari una volta che l'ho preso per la gola lo appendo pure al muro vicino alla caldaia!
Ma ecco la ricetta che non deve spaventare per la quantità e la pesantezza degli ingredienti, nel senso che vi accompagnerà per lungo lunghissimo tempo ... anche dopo le feste diventando sempre più profumata

Ingredienti
250 gr di uvetta
350 gr di uva cilena secca chiara
150 gr di ciliege candite snocciolate intere
150 gr di canditi misti
125 gr di mandorle spellatte a pezzetti
2/3 di tazza di brandy o succo di arancia
2 tazze di farina 00
1/2 tazza di farina con l'aggiunta di lievito
1/2 cucchiaino di noce moscata
1/2 cucchiaio di cannella
1 cucchiaino di spezie miste per panpepato
250 gr di burro
1/2 tazza di zucchero di canna scuro
2 cucchiai di marmellata
4 uova

Procedimento
Scaldare il forno a 180 C°. Foderare di carta da forno una teglia apribile da 24 cm di diametro. La sera prima, se possibile, mescolare tutti i canditi uvette e mandorle e inaffiarle con il brandy o il succo lasciandolo assorbire almeno un 'ora se non tutta la notte.
In una terrina mescolare le farine e le spezie. Lavorare il burro ammorbidio e lo zucchero con la marmellata , rendendo tutto soffice. Aggiungere un uovo alla volta solo quando il precedente è ben incorporato. Aggiungervi, alternando la frutta e le farine con le spezie fino a formare un impasto soffice e con la frutta ben distribuita.
Infornare per 30 minuti a 180 C°, poi abbassare a 160 C° e procedere alla cottura per un'ora e mezza circa, coprire con un foglio di carta da forno per evitare che si bruci, l'impasto comunque è molto scuro e corposo .Consumare a temperatura ambiente

18 dicembre 2008

Fusa e cotta con la marmellata... la torta per la donna che se ne sbatte



Sono arrivata alla conclusione che non sono il tipo di donna che ottiene le cose sbattendo gli occhioni, piuttosto sono una che può anche sopportare tutto sbattendosi qualche cosa d'altro che pure non ha.
Sono una che di quelle che quando piove si bagna e assomiglia ad un topo bagnato e non una di quelle a cui la frangia bagnata dona. Sono una di quelle a cui i maglioni del marito vanno stretti e le sue scarpe giuste, donandomi un inquietante look da "Sbilrulino il pupazzo assasino". Sono una di quelle che ha il cassetto diviso in biancheria da suora, e quella da ricovero in ospedale per una strana fissazione che ci tramandiamo di madre in figlia fino al parodosso di conservare per due generazioni una vestaglia da ospedale nel cellophane con l'etichetta .
Eppure esistono quelle donne il cui taglio di capelli alla Giovanna d'Arco sta da Dio, che mettono il tanga senza provocare delle convulsioni dal ridere al partner, o la domanda del tipo: perchè mastichi con il sedere quel filo? Ci sono quelle che non pestano mai le cacche con le suole a carroarmato prima di salire in autubus , che fanno la spesa con una borsa sola e non sono mai cariche come delle sherpa, e quelle hanno pure le ciabatte con il tacco 12.
Mah? però ci sono pure quelle che si sentono che la loro anima non è abbastanza apprezzata perchè appannata dalla bellezza del loro corpo, ci sono pure quelle che si sono dimenticate a casa l'anima perchè erano di fretta, qualcuna l'ha pure lasciata in palestra.
Insomma, ogni tanto ci ho pure provato in vita mia a sbattere gli occhioni, il risultato è stato che almeno due mi hanno consigliato il collirio, uno ha pensato che ci provassi, qualcuno si è manco accorto e per uscire dall'imbarazzo è pure toccato far e finta di aver perso una lente a contatto.
Tutto ciò per dire che si avvicina il Natale, che mi si può regalare un ombrello, tenermi una porta aperta di un negozio, evitare di mettermi in offerta i fustini di detersivo insieme ai pandori altrimenti devo andare con il carrello del supermarket fino a casa, non regalarmi una camicia da notte che non metterò o perchè è troppo scollacciata o perchè la terrò come biancheria da ricovero, che non voglio nessuna mutanda, nemmeno quella rossa di capodanno, nemmeno un perizoma di terracotta che usano gli indios.
Tra le cose gradite ci sono : la tisana drenante, le salviettine umidificate per pulire gli occhiali,
cinque minuti da sola sola da H&M e che qualcuno mi portasse un caffè richiesto solo con un battito di ciglia o un fischio da pastore. Visto che so già che mia mamma quest'anno mi ha fatto una sorpresa, vi prego nessun minipimer.
Passando ad altro, da qualche parte ho letto che gli anglossasoni usano sette metodi per fare le torte, ma devono essere come i sette nani, difficili da ricordare perchè me ne mancano sempre almeno due. Intanto proviamo questo che si chiama proprio fusi e cotti, perchè invece di montare il burro e lo zucchero e le uova separate, si scioglie il burro con lo zucchero in un pentolino e lo si aggiunge agli altri ingredienti.
Poi c'è un'altra stranezza, a marmellata dentro l'impasto, provare per credere e, una cosa tanto noiosa quanto buona che sono le briciole da mettere sopra.
Quindi altra torta da provare che vi libererà dei resti di farina di cocco, del fondo di un vasetto di marmellata e dell'ultimo yogurt rimasto dietro ai sottoaceti.... chi non ne ha uno scagli il primo barattolo.

Ingredienti (da convertire con il convertitore qui a lato)

1 e 3/4 tazze di farina addizionata con il lievito

125 di burro

3/4 di tazza di zucchero

2 uova leggermente sbattute

1/3 di tazza di marmellata (albiccocche o arance )

1/4 tazza di yogurt

Briciole di cocco

1/2 tazza di zucchero di a canna

1/2 tazza di farina

1/2 tazza di cocco gratttuggiato

90 gr di burro

Procedimento

Riscaldare il forno a 180 C°. Imburrare e spolverare di farina uno stampo ad anello da 24 cSetacciare la farina in una ciotola. A parte sbattere le uova con la marmellata e lo yogurt.
A fuoco molto basso sciogliere il burro con lo zucchero. unire i tre composti senza mescolare troppo. Versare l'impasto e livellare.
Per le briciole, tagliate il burro portato a temperatura ambiente a dadini e unitelo agli altri ingredienti, con punta delle dita formare delle briciole che andranno sparse sull'impasto. infornare per 40 minuti facendo la prova delo stecchino.










12 dicembre 2008

Quando mangiavo il ciambellone lievitato alle nocciole....





In frigo sto allevando Hermann, il mio lievito naturale autogestito, pochi rinfreschi, vive da solo al freddo al buio vicino ad un vasetto di pesto con il quale sospetto abbia una relazione alla Broke Bake Mountain. Forse quast'anno ci riprovo con il panettone, ogni anno l'Amato Bene mi chiede se l'anno successivo deve regalarmi la malta visto che più che panettone è un panemattone....
Ma lo so tutto è dovuto alla mancanza di tempo, forse anche alla moltitudine di uomini che ho intorno: Jack che ha deciso che lui è grande e quindi a due anni si ritiene in grado di fare un sacco di cose da solo, Yups! che tra un po' gli ingesso i pollici così non può usare le pleistescion, l'Amato Bene col quale ci dividiamo così bene i compiti che non ci vediamo quasi più, se non per darci una pacca sulla spalla e stringerci la mano, a tutto ciò si aggiunge il mio ex marito, che viene a trovare suo figlio forse da un'altra galassia usando il raggio di curvatura dell'Enterprise di Star Trek, che mi da appuntamenti a orari indefiniti ai caselli delle autostrade per scambiarci il bambino e nessuna parola, tanto ormai ci siamo detti tutto e di più. Sarà l'idraulico, che finalmente mi ha restituito le chiavi, ma di canalette non parla...
Tra un po' forse me la prendo pure con Gesù Bambino perchè è Natale. Sarà che non ho comperato solo i regali per i bambini e mi sono fatta convincere da mia mamma a regalare pianola con microfono a Jack, che a meno che non sia Mozart, ci strimpellerà fino a quando non faremo sparire le batterie o lo porteremo a suonare da solo in un prato.
Sarà, il tempo orrendo per cui mi faccio gli ultimi 50 metri prima di arrivare in ufficio con i piedi nell'acqua gelida vista l'acqua alta, il che contribuisce a darmi una sferzata di vita del tutto indesiderata. Così nell'attesa che Herman si dia una mossa e la smetta di insidiare il pesto, nel terrore di affrontare un finesettimana da sola perchè l'Amato Bene è volato via, mi sono comperata una scatola di fiale per farmi i sulfumigi e un macinino da nocciole
Che se ne dica il Natale è faticoso... e cosa dire della Befana ... che devo stare tutta la notte in giro .....

A parte tutto ciò , ho cercato di replicare un dolce lievitato che mangiaco a Castelrotto quando andavo a sciare, lo facevano in una panetteria e lo vedevano a pezzi ..... eccovelo qua

Ingredienti

300 gr di farina + 2 cucchiai

15 gr di lievito di birra fresco

125 ml di latte tiepido

60 gr di zucchero
1 uovo
30 gr di burro morbido



un pizzico di chiodi di garofano mancinati


Ripieno


120ml di latte


100 gr di zucchero


un pizzico di cannella


250 gr di mandorle, noci , nocciole tritate


1 albume montato a neve


Procedimento



Mettere la farina in una ampia terrina, farci un buco e sbriciolarci dentro il lievito e versarci il latte intiepidito e mescolare con poca farina fino a scioglierlo, ricoprire con leggero strato di farina e lasciare lievitare fino a quando la supeficie non si crepa.

A parte mescolare burro, zucchero, l'uovo, il sale e i chiodi di garofano, aggiungere l'impasto preparato prcedentemente , mescolare fino a quandol'impasto diventa omogeneo, farlo lievitare al caldo fino a quando raddoppia di volume.


Per il ripieno far bollire il latte con lo zucchero e la cannella, aggiungere le nocciole e lasciare raffredare, montare l'albume a neve e aggiungerlo agli ingredienti precedenti.

Stendere la pasta in un rettangolo di 30 x 40 spalmarvi il ripieno e arrotolare







Con un coltello molto affilato tagliare per tutta la la lunghezza il rotolo







Sacaldare il forno a 180 C°.


Intreccia le due metà, e mettere in un uno stamo per ciambella dai bordi alti da 25 cm, asciare riposare per circa 20 minuti ed infornare.









Cuocere per circa 45 minuti




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