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mercoledì 4 aprile 2012

Dubbi e paure, mi confesso!

Non mi piaccio ultimamente. L'unica cosa che mi fa andare avanti serenamente è il fatto che so che non sarà così per sempre.
Sono solo nove mesi, mi ripeto, anzi mancano solo quattro mesi e tutto finirà. Ritornerò in forma, potrò indossare ciò che voglio e mangiare il carpaccio di cavallo.
E non mi piace pensare quello che penso.
Lo ammetto, questa gravidanza mi sta pesando. E il bello è che a livello fisico sto divinamente. Il problema è a livello psichico. Non si fanno paragoni, lo so bene, ma purtroppo è inevitabile. Quando aspettavo le Polpette, mi sentivo bellissima (e non lo ero), avevo l'autostima a mille, indossavo con disinvoltura camicioni e vestitoni. Me ne fregavo, mi sentivo importante solo per il fatto di custodire nel mio grembo due piccoli esserini. Non pensavo al futuro, non rimpiangevo il passato, semplicemente me la godevo.
Oggi, la situazione è un pò diversa.
Non metto in discussione l'amore incondizionato che già provo nei confronti del mio esserino/fagiolino. Non vedo l'ora di vederlo, annusarlo e spero di allattarlo.
Ma qual è il problema? Ecco, io mi vedo grassa, troppo grassa, brutta, troppo brutta e ogni mattina, quando apro il mio armadio mi vien da piangere e la domanda è sempre la stessa: come cazzo mi concio oggi? E tralasciando l'abbigliamento, punto sul mio volto, cerco di truccarmi sempre, mi stiro i capelli, scelgo con cura gli accessori.
E la notte, quando la Polpona mi permette di farmi otto ore di fila (raramente in realtà), faccio gli incubi. Tipo che partorisco e i medici dicono la stiamo perdendo, veloci, la stiamo perdendo, scena da film. Oppure che partecipo ad una festa di vips, tutti vestiti per bene ed io grassa con due stracci addosso.
E penso al futuro, ma non mi spaventa. Il parto invece si. Forse sono più consapevole, so a cosa andrò incontro, ricovero, spinale, flebo, catetere, post cesareo.....OMG solo a scrivere ci sto male. Passerà, lo so, passerà tutto questo, ma intanto mi sento un pò stupida per aver scritto questo post che forse servirà solo a me per sdrammatizzare tutto e riderci un pò su.

domenica 31 maggio 2009

22 AGOSTO 2008: La Grande Nascita

Certo che se continuo così davvero mi ritroverò a raccontare il mio parto il giorno in cui le gemelle compiranno un anno ( e meno male che vorrei che questo fosse una sorta di diario quotidiano)...
Dunque ero rimasta al momento in cui il gine mi comunicò che era il GRANDE GIORNO ovvero il 22 Agosto.
Mi portarono in ginecologia in mancanza di posti in ostetricia e lì mi prepararono.
Ricordo che andai in bagno a lavarmi un pò e chiesi a mio marito di lavarmi i piedi dal momento che io nn potevo più farlo da sola.
Mi sdraiai sul lettino e da lì mi portarono subito in sala operatoria. Mi veniva da piangere ma nn potevo farlo, io che sono sempre stata positiva, io forte almeno agli occhi degli altri, nn potevo farmi scendere le lacrime, avrei reso triste mio marito (al momento in ospedale c'era solo lui) e poi cercavo di sdrammatizzare ad ogni costo, ma so io e solo io quello che sentivo dentro , il cuore mi batteva a 1000, tremavo e nn mi rendevo ancora conto...
Sta di fatto che l'infermiera mi parcheggiò (è proprio il termine adatto) in una stanzetta e nn so per quanto tempo rimasi solo sempre sdraiata sul lettino. Fu in quel momento che le lacrime iniziarono a scendere (tanto ero sola....nessuno poteva vedermi) e nn riuscivo a fermarle, forse avevo paura, ringraziando Dio non avevo mai vissuto nulla di simile, nel senso che nn ero mai stata in ospedale prima di allora. Era tutto una novità :l'ospedale, la sala operatoria,la flebo, le infermiere, la mia pancia enorme ma soprattutto il fatto che stavo per mettere al mondo le mie meravigliose polpettine.
Mentre le mie lacrime scendevano come un fiume in piena, entrò il mio gine e porca zozza mi beccò con due occhi gonfi gonfi e lì mentii dicendogli che le lacrime era dovute ai forti dolori. Fu per questo che lui disse all'equipe medica (fantastica devo dire) di sbrigarsi perchè io nn resistevo più ai miei fantomatici dolori (in realtà ce li avevo ma erano sopportabili). Mi portarono nella vera e propria sala operatoria e fu un impresa trasferirmi dal lettino alla barella visti i miei bei 107 kg. La cosa drammatica per me fu la tanto attesa iniezione epidurale. Mi fece un male cane, tanto da infilzare le mie unghie nella tenera mano dell'infermiera che mi sosteneva.
Fatto ciò mi misero quell'antipatico telo verde davanti (lo avrei evitato volentieri) e iniziarono ad operare. Ad un certo punto sentii tirarmi forte l'interno della pancia, pensai mi stessero sventrando ed invece eccola è uscita, è la mia piccola, sentii un vagito e pensai che stava tutto per finire. Me la fecero vedere era piccola ,scura, pulitissima con due occhioni spalancati e lo sguardo deciso.Un minuto dopo mi portarono la seconda bimba, era grassottella , la carne color rosa aveva la faccina sporca di vernice caseosa, ma semplicemente meravigliose
Sentii un infermiere che mi disse :"Eleonora ma è bellissima, quanto è grande e l'altra pesa più di mia figlia..."
E così il 22 Agosto del 2008(alla 38esima + 1) alle ore 14:54 e 14:55 nacquero le mie due stelline Marica (Kg 2,570, lunga 47 cm)e Rossella (Kg 3,360 lunga 49 cm).
Per il momento è tutto scappo a dar la merenda alle polpettine.