L'ignoranza è la condizione dell'ignorante, cioè chi non conosce in modo adeguato un fatto o un oggetto, ovvero manca di una conoscenza sufficiente di una o più branche del sapere. Può altresì indicare lo scostamento tra la realtà ed una percezione errata della stessa.
In senso comune il termine ignoranza indica la mancanza di conoscenza e di qualche particolare sapere, inteso in generale o su di un fatto specifico. Può significare anche non avere informazioni su un fatto o su un argomento. (Wikipedia).
Io ho una mia teoria sull'ignoranza. Non è ignorante colui che non ha titolo di studio, la cultura non si forma sui libri, ma la si acquisisce in altro modo, ad esempio viaggiando, conoscendo e confrontandosi con gente nuova, con la gentilezza, la cortesia. Penso dipenda molto dal modo di fare che uno adotta nella vita.
Sinceramente, le persone che frequento (non tutte) sono prive di titoli, ma hanno un modo di fare che le arricchisce culturalmente. Questo discorso non è valido per mia cognata (sorella di Paponzo). Lei è l'ignorante per elleccenza. A parte che ha solo la licenza media (ma questo come dicevo prima è poco importante), è una persona priva di diplomazia, sa solo criticare, per la serie "guarda la pagliuzza nell'occhio degli altri, ma non guarda la trave che è nel suo". E' stata fortunata, perchè ha sposato un uomo d'oro, anche se spesso sbotta.
Ma questi sono fatti suoi. La cosa che mi urta è il suo comportamento nei confronti delle Polpette.
Sin da quando erano piccolissime, cercava di conquistare il loro affetto, portando cioccolate e caramelle, pur sapendo bene che io ero contraria a queste schifezze.
Ieri, eravamo a pranzo da mia suocera (sua mamma) e lei non poteva certo mancare. Ha la cattiva abitudine di far bere alle mie figlie, cose che io vieto, come la coca cola, l'aranciata ed anche il vino. Purtroppo per il quieto vivere e per amore di paponzo, non posso dirgliene quattro, ma mi limito a rimproverare le mie piccole, dicendo loro che bevendo tali schifezze, viene il mal di pancia. Io non so più che fare, lei mi considera (non me l'hai mai detto però) la mamma perfettina, che nutre le proprie figlie con cose genuine (non è sempre così), che le obbliga a dormire nella loro cameretta (un pò è vero).
Di sicuro non mi ispiro ai suoi metodi educativi. Basta dire che suo figlio che ha cinque anni dorme nel lettone (queste sono scelte però) e non conosce il sapore dell'acqua, beve solo aranciata e tè, quando ha sete dice "mamma voglio qualcosa da bere" mangia porcherie pochi minuti prima del pranzo/cena, e lei si lamenta che non vuole la pasta o la carne.
Ecco lei è il mio esempio negativo, nel senso che io evito, come la peste, ogni tipo di comportamento che lei adotterebbe con suo figlio.
Per questo io la ringrazio, almeno so di non sbagliare!