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domenica 13 aprile 2014

Happy Easter!




Troppo presto per ricominciare..
ma
Troppi ricordi mi portano qui dentro..
Non c'è sera che non entri nel blog a guardarlo, è a leggervi, a venirvi a trovare nei vostri blog..
e
quando inizio a scrivere arriva un blocco dallo stomaco..
Non riesco a essere "libera"quando ce qualcosa che non va in me!
Non so bene ne come, ne perché , ne quando..
ma so che con voi non potrei smentirmi mai!
Troppe cose si proiettano in Soffitta
e
 troppe cose si ammucchiano all'angolo che aspettano..


Come avete capito non è un periodo sereno interiore!
Ma
aspetto il momento per rinascere..
riflettendo e con tutta calma.
Avrei tante cose da raccontarvi..
ma

  

in questo giorno Santo mi rivolgo a voi della Soffitta
con un umiltà..
per quelle volte che avete aspettato!



In questa domenica di palme, vorrei porvi i miei Auguri più sinceri.
Quelli che di solito si fanno con il cuore alle amiche lontane.
A quelle amiche che senti come se le conoscessi da sempre.
A quelle amiche che aspettano senza porre domande al tuo silenzio.
Con questa Santa Domenica sono qui per porvi un regalo dietro le mie scuse..
questo non ha valore per le volte che avrei voluto esserci..
ma rimane un simbolo.
Quel simbolo di pace, di serenità, di amore. 

"Non dare mai spiegazioni: i tuoi amici non ne hanno bisogno, 
e
i tuoi nemici non ci crederanno comunque"


Elbert Hubbard
Che sia una Serena Buona Pasqua care amiche della Soffitta!!
Happy Easter
Arri sentirci..

Occorrente:
Uova di cartapesta
Colla Mod Podge 
Acrilici dai colori tenui
carta da libro vintage
ò 
Stampa in regalo dalla Soffitta ( sopra)

Diy Project:
Colorare le uova di cartapesta
Tagliare una immagine preferita
Con l'uso della colla Mod Podge riempire l'immagine scelta è incollarla alle uova.
Lasciate asciugare una notte
Il giorno dopo spellicolare la carta con l'aiuto di una spugna umida ò con spruzzino e acqua
L'immagine comparirà è rimarrà impressa sulle uova decorate.
Proteggete con colla Mod Podge


venerdì 7 marzo 2014

Corso di Restauro - L'Arte del Sapere!



Oggi vorrei fornire un po di teoria è pratica riguardante la procedura migliore su come è meglio agire in presenza di buchi da tarlo, nei nostri recuperi in fatto di mobili!
***
Nei messaggi privati che mi mandate, alcune di voi chiedono consigli su come si procede e cosa sia meglio fare, in caso di un un mobile antico o semplicemente ritrovato in qualche mercatino dell'usato ma che ahimè è infestato da tarli notandone i buchi tipici di queste antipatiche bestioline.

In aiuto, con un video che ho scelto della mia cara "Prof. Ombretta", troverete informazioni e pratica in pochi passaggi che, vi forniranno le risposte su come sia meglio agire potendo intervenire a fare una disinfestazione han-made comodamente da casa!

pinterest

 Prima di passare alla pratica del video , vorrei che sapeste almeno il " vademecum" sui passaggi fondamentali per eseguire un "restauro" ,
( termine non proprio appropriato )
regolato dal buon senso è sopratutto da un buon lavoro che ne rappresenti l'effetto finale, nel poter recuperare al meglio un mobile malridotto infestato da parassiti.

credit Artedelrestauro
credit internet

Il trattamento anti-tarlo è l'unica soluzione per eliminare i dannosissimi tarli del legno dei nostri mobili. I tarli sono degli insetti di colore bruno rossastro la cui lunghezza varia dai 2 ai 4 millimetri per i tarli più piccoli, e tra i 6 e 9 millimetri per quelli più grossi. I fori dei tarli si riconoscono per la forma tonda e la presenza dei tarli si riconosce per il rumore notturno delle voraci bestiole intente a scavare nei nostri mobili lunghe gallerie fino a minarne la struttura.
I tarli attaccano tutti i legni vecchi di ogni qualità, anche resinosi. Ci potrebbe sorprendere il sapere che l'ambiente in cui si trova il mobile incide molto su una eventuale infestazione: i tarli preferiscono gli ambienti abbastanza caldi e umidi e amano grandemente poter lavorare in tranquillità. Il trattamento anti-tarlo si impone quando vediamo della farina di legno sotto i mobili e gli immancabili fori.
L'antitarlo è un insetticida che è tanto più efficace quanto più può penetrare in profondità nel legno; se il mobile è sverniciato o prevediamo la sverniciatura completa del mobile allora saremo molto avvantaggiati. In quel caso, terminata la sverniciatura, procederemo con l'applicazione dell'antitarlo e successivamente potremo ricolorare e incerare il mobile.
 I prodotti antitarlo di ultima generazione non presentano un odore particolarmente sgradevole ed è possibile utilizzarli (se il prodotto è buono) anche su mobili già finiti, con l'unica limitazione di usare dei guanti , occhiali è una mascherina per proteggersi , o meglio sarebbe poter agire in un luogo all'aperto.
pinterest
Spero di esservi stata utile con questo passaggio informativo, per i vostri futuri lavori su mobili recuperati è messi a nuova vita!
********
Buon week end creativo..
e
 Auguri a tutte le Soffittane per la giornata di domani che ci rappresenta!

Al prossimo "Vademecum"

domenica 23 febbraio 2014

E tardi..ma non tanto tardi

Eh si!
Decisamente troppo tardi!

Ore 4.10 del mattino, quando in Soffitta tutti dormono beatamente gatto e cane compresi, io me ne sto qua a sperimentare quello che ho in testa da un anno a sta parte..
parola magica
 "trasferimento su stoffa"


Se non vi ricordate i miei primi approcci con questa tecnica basta andare sulla etichetta alla voce Trasferimento su stoffa, oppure qua ò qua ò qua ò anche qua .
Riepilogando un anno di esperimenti con la tecnica per immortalare nelle fibre della stoffa le nostre belle immagine vintage vi sono svariati metodi, ma solo due modi si dividono in due categorie precise:
Tecnica
a freddo e a caldo.
In questo lungo post Vi spiegherò uno dei due:

La tecnica a freddo 

non è altro, la possibilità di trasferire l'immagine con l'uso dei solventi è con l'unico metodo di stampa obbligatoriamente a laser detto "toner".
I solventi che servono allo scopo sono:
  1. Acetone, 
  2. Trielina, 
  3. Citrosolv, 
  4. Blender Pen,
  5. Solvente Nitro.

Perché obbligatoriamente ci vuole l'uso di una stampa a laser detto toner?

Praticamene dalle mie ricerche scopro che il toner, altro non è che un tamburo inserito nella stampante dove all'interno c'è la polvere di pigmento, una volta che noi facciamo partire la stampa, il toner carica il quantitativo di polvere necessaria trasferendolo all'immagine è solo con il calore proiettato dalla funzione stampa, si deposita sul nostro bel foglio bianco..
Ma..
non è impresso nella fibre della carta!


Pratica mente rimane "sollevato", è dato da questa "levitazione", ecco che un solvente riesce a trasferire l'immagine!
Ma non finisce mica cosi la storia care le mie Soffittane!!
Siete attente?? 
^_^


Già! 
Sembra facile..ma per me non l'ho è stato!!

E da come ho visto è sentito non ero la sola in compagnia di questa avventura..
Sempre dalle mie ricerche, domande, chiedi a destra e manca..ecco che scopro che non tutte le stampantii laser possono essere utile al nostro scopo, ò meglio dire, non tutte quelle nuove tecno logicamente parlando possano essere funzionanti per questa tecnica..Si scopre che..più il toner ha una fabbricazione di vecchia data più risulta funzionare, diversa mente dalle nuove iper ecologiche stampanti di nuova fabbricazione da due tre anni a sta parte..


Ora sia ben chiaro: 
Non Vi sto dicendo che la vostra macchinetta comprata ieri che invia fax alla luna dovete buttarla dalla finestra perché non vi riesce a fare un trasferimento di pigmento, ma sappiate che esiste un alternativa.
Ora parliamo di 
  solventi! 


 Se siete tra quelle che hanno provato con l'acetone, ò con la trielina,
O' ancora,
 se siete come quelle "matte" come me che dagli USA si fa arrivare il citrosolv ò il blender pen.. e nonostante le vostre kilometriche carte buttate con la vostra stampante laser ò i vostri girovagarsi ripetendendo per l'ennessima volta in una copisteria "voglio una fotocopia a toner " !!!!
NON  
HA FUNZIONATO,
Fermatevi!
 Respirate!
è
Sorridete..
 a tutto questo "stress da creativo" c'è ancora una soluzione!!
^_^


Anzi preciso!
Ce ne sono due di soluzione alternative è definitive!
 Ma per non portare alla lunga il post fino all'alba..ve ne svelo uno:

Solvente Nitro Antinebbia 
 è la risposta giusta!


Non chiedetemi il perché..
ancora sa da scoprire..
Ma vi basti sapere che dopo un anno..e grazie anche ad un gruppo straordinario a cui faccio parte su facebook, sono finalmente riuscita a trasferire il pigmento su stoffa!
Solo con il solvente Nitro Antinebbia sono riuscita!
Niente citrosol, niente acetone, niente trielina, niente blender pen, ma
Nitro per sempre!


Ora la tecnica più giusta sta sempre nel provare e riprovare..
Io vi dico la mia:
  1. Immagine ribaltata ( a specchio )
  2. Stampare con una stampante a LASER
  3. Stoffa
  4. Un pezzo di tavola di legno dove lavorare
  5. Un cartone, ò carta Assorbente
  6. cucchiaio ò forchetta
  7. pennello
  8. contenitore vetro
  9. SOLVENTE NITRO
  10. ferro a caldo ma senza vapore 
  11.  Ricordate ed è importante le giuste misure di protezione, come una mascherina di protezione è arieggiare l'ambiente lavoro dato che state usando un solvente!!

Prendete la vostra immagine stampata, appoggiate sulla stoffa, da dove prima avrete cura di inserire una carta assorbente ò un pezzo di cartone, versate il solvente Nitro in un barattolo di vetro (poco), è con pennello bagnate poco è poco alla volta l'immagine!
Dovete lavorare a zona e velocemente.
Questo perché il solvente e volatile è si asciuga in fretta.
Bagnando a pezzi è con l'aiuto di un cucchiaio ò una forchetta, strofinate deciso è veloce, continuando su tutta l'immagine. 

 
Potete sollevare un angolo della carta per vedere il lavoro, è se volete potere ripassare il procedimento se volete marcare di più l'immagine, ma sempre lavorando a zone è velocemente una volta bagnato con il solvente.
Finalmente l'immagine sarà trasferita!
Ricordo che con questo metodo l'immagine trasferita non sarà mai nettamente marcata. Ma piuttosto nitida, sbiadita, invecchiata.
Molto dipende anche dalle trame delle stoffe, più leggera sarà tipo cotone più sarà viva l'immagine, più la trama della stoffa risulterà pesante, come la iuta per esempio ( sopra vedete il mio sacco grano a trame grosse ), più l'immagine sarà proiettata sbiadita.


Il lavoro si conclude nel bloccare il pigmento nella stoffa, è l'unico metodo è il calore.
Quindi con ferro da stiro caldo MA senza vapore, stirate l'immagine davanti è dietro per 5 minuti, è se volete scoprire se durerà al lavaggio, vi consiglio di aspettare almeno qualche giorno prima di bagnare la stoffa, è comunque sempre a basse temperature..
Anche se io ho voluto provare anche a 90° gradi è l'immagine è ancora legata alla stoffa!


Bene!
Mancano giusto 2 minuti per le ore 06.00 di questa domenica di fine Febbraio..
che dirvi di più dopo questo Kilometrico post..
Che 
sono sempre alla affannata corsa nella vita in genere, che la mia testa non va mai in stand by, è che nuove tecniche e curiosità invadono i miei spazi territoriali della Soffitta..
ce molto caos da me..
ce molto da scoprire
è molto da ricercare..
è tanto da studiare..
è mettere in pratica


Come ho scoperto che posso anche trasferire i miei pannelli anche sulla stoffa, sopra un esempio.
 è con questo mi si apre un mondo!
Ma non scordo di voi..
Abbiate pazienza..ormai lo sapete
la Soffitta è un luogo magico ma ha i suoi tempi..avvolte tempestosi avvolte silenziosi..
ma sappiate sempre che se la Soffitta esiste lo è anche perché esistete voi..
Soffittane!



Alle nuove un benvenuto, alle veterane un grande abbraccio..
alla prossima storia..
ora è tardi
ma
non tanto tardi!!

*****

martedì 17 dicembre 2013

Tra poc corn è tanto altro!

 Ci sono Ci sono!
O.o
Scusandomi dell'assenza, ma dopo la broncopolmonite ho dato invito a un virus intestinale di infestarmi, regalandomi dolori addominale che nemmeno con buscopan passano via..
tra una legnata e l'altra cerco di fare quel poco che riesco..!
Intanto insieme al Soffittano abbiamo dato vita alla nostra parete di color nero gesso..finalmente lo stencil tanto atteso dagli State è arrivato..e piano piano, con il suo aiuto, stiamo finendo di fare una parete dell'ingresso ben lunga 4mt..



Lo stencil è davvero grande, diviso in due fogli, compila una lettera in francese.. l'effetto che da è senza parole! Un lavoro da certosino e palloso..ma il risultato finale appaga in tutti i sensi!!


Qui la parte sinistra dove vi sarà l'appendi abiti con sotto una panca, mentre dalla parte destra, lato biblioteca e consolle di ingresso..


Tra tutto questo impiccio, non ho ancora fatto l'albero di famiglia, ma ho solo iniziato a fare una ghirlanda ,(che  vi posterò spero quanto prima),.. di carta.


Ho usato dei vecchi libri che arrivano dall'Olanda, beh ovviamente non ho comprato solo quelli, ma sarà una curiosità di un post che verrà!  
Ringrazio Barbara che è stata molto gentile è precisa col grande pacco arrivatomi, è se volete farne visita, il che consigliatissimo da parte mia, andate a trovarla qua http://www.wonen-con-amore.nl.

  Ma tornando ai post natalizi, tra il dire e fare, ho trovato questo utilissimo post per creare una ghirlanda, sempre ottimizzando le spese è cercando il più possibile di riciclare,..quindi prendete una padella e dei semi di grano è fate tanti poc corn!
Si avete capito bene..
e tra un poc corn e l'altro... 
magari qualcuno salta anche in bocca!!
*****************
Non vi servirà ne olio ne sale, cuoceteli  naturalmente e lasciate cosi fino al giorno dopo, appena cotti sono friabili non andrebbero bene. 
Munitevi dopo con ago e filo resistente è iniziate a creare un filo lungo metri  piena di poc corn, infilandone uno per uno con l'aiuto dell'ago e filo..dopo vi servirà una base rotonda in polistirolo, oppure un piatto di carta molto grande, dove andando a ritagliare il fondo, dovreste creare una base rotonda con l'apertura, in questo modo si coprirà tutto il piatto con la ghirlanda di poc corn, 
cosi:

ka100959_hol04_popcrnwr_ht.jpg

Se poi ci avete trovato gusto, potete anche abbellire l'albero creando un altro giro di filo con poc corn, sembrerà neve soffice vista con le lucine accese! 


 Corona di pop corn
 Carina l'idea no?
Vi ringrazio per i vostri messaggi e risposte..appena ritrovo la calma vi verrò a trovare! 
Al prossimo post..spero! 
^_^
Buona settimana prenatale
 Follette!




domenica 8 dicembre 2013

6 7 8.. Bottoni!




 Da oggi siamo entrati a pieno nel countdown Natalizio!
Io a pieno alto mare, sto iniziando a fare piccoli progetti..
Il mio albero quest'anno sarà riempito di numeri a mò di targhe e bottoni.
Da qui ho pensato che questo progetto possa esservi utlile come alternativa alle tags di carta ò cartone, ma se avete voglia di "impastare e cuocere!" potrebbe essere una variante creativa è originale! 


  Come materiale vi servirà il fimo, ò il polimeral clay, ò il das, ò il cernit ò sculpey
Apparte il das, che asciuga all'aria, il fimo, il polimeral, il cernit  e il sculpey , servono la cottura in forno a 110 ° x una 20/30" minuti, dopo si possono decorare come meglio ci piace, colorarli, riempirli di brillantini, fare del decopupage con figure natalizie..insomma qui scatta la nostra fantasia! Io ho utilizzati i miei timbrini in   legno,  è dei punzoni metallici che uso per la lavorazione dei metalli.



 Ma si possono anche usare degli stencil numerici , formine per biscotti , tappi di bottiglie dei pelati, ò la forma a cerchio di un nastro adesivo che abbiamo in casa.
*************
 Materiale:
  1. pasta polimerica da cottura
  2. forno per cottura
  3. mattarello
  4. borotalco
  5. spessori
  6. stencil
  7. tagliabiscotti 
  8. timbri alfanumerici
  9. cannuccia  di plastica per forare
  10. lima unghie
  11. colori acrilici, colori ad olio, pennarelli, pastelli a cera
  12.  tovaglioli natale da decoupage, stampe con numeri ò frasi di natale,  
  13. nastri, spago, corda 
**********************
Prendete la vostra pasta polimerica è iniziate a scaldare la pasta manipolandola, fino a fare una pallina,  vi serve per ammorbidirla e lavorarla meglio 
cosi:
(tutorial dal web no fonte )

  Dopo prendete degli spessori, tipo bacchette di legno ò stecche tipo tiralingua, è il mattarello di legno ò plastica, dove daprima spolveratelo con del boratolco per far si che la pasta non si attacchi al legno, per la plastica invece non cè bisogno, cosi:

Tirate una sfoglia avendo cura di lasciare dello spessore, non deve esser fine la pasta altrimenti i tagliabiscotti non posson affondare.. 

   Usando i tagliabiscotti dalle vostre formine preferite, tagliate la pasta spessorata..
Poi con una cannuccia, ò un punzone, o una punta a sfera di una penna,  fate dei buchini,  


 Una volta bucate siete pronte a cuocerle in forno per una 20/30 minuti a 110° gradi del vostro forno, anche in forno microonde. Una volta cotti e raffredati, date una ripulita ai bordi usando una limetta da unghie,  dopodichè potete colorarli decorandoli come piu vi piace come meglio vi dice la vostra fantasia!      
 Sono cosi versatili che trovano posto ovunque, uno spago, un nastrino, un cordoncino per essere appese all'albero, ò come abbellimento del vostro pacchettino regalo , ò diversi chiudipacco come tags, è anche una bella ghirlanda da appendere con le vostre letterine ò numeri del calendario dell'Avvento.



Io ho dato sfogo alla mia fantasia con timbri numerici e qualche lettera impressa su carta e poi incollata sopra i bottoni di fimo cotto.
come questi:
 


è infine i miei bottoncini numerici :


ideati con timbri  numerici e con figure che avevo 

Insomma mi sono divertita, tra mille  operazioni fatte in queste due giornate.. 
Il progetto non è complicato, anzi, ma è lungo.. quindi vi consiglio la sera di preparvi le forme è farle cuocere, e il giorno dopo avete piu calma per decorarli con fantasia ò come vi viene piu semplicemente..

 Se volete dare brillantezza ai bottoni in fimo, l'ultima operazione da fare è lucidarli!
Potete usare una vernice spary all'acqua lucida, ò uno smalto trasparente da unghie, ò meglio usare le polveri da embossing trasparente, dove con il calore del phon si gonfiano e lasciano una pellicola trasparente lucida.. un bell'effetto!




 Salutandovi con i miei bottoncini e tags vi Auguro 
un buon 8 Dicembre..
Al prossimo tutorial per un Natale fatto di noi e delle nostre fantasie, cercando di recuperare con pochi soldini spesi!
Auguri in Bianco Follette..
dalla Soffitta!  
 



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