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sabato 4 giugno 2011

Blog a impatto zero!

La Tiranna quando è stata registrata all'anagrafe, ha ricevuto un albero in regalo.
Il Vichingo quando è stato iscritto all'anagrafe, ha ricevuto un albero in regalo.
Hanno ricevuto un'albero e una Pigotta ad essere sinceri.
Solo che la Pigotta l'abbiamo adottata, portata a casa, e coccolata (oddio forse questo no, è stata un po' torturata dai nani, e poi accantonata in una scatola in attesa di tempi migliori.
L'albero è stato adottato, ma non l'abbiamo ne visto, ne tanto meno portato a casa, per fortuna! non l'avevamo una scatola abbastanza grande per un intero albero, anzi 2 alberi!
L'albero della Tiranna e l'albero del Vichingo sono stati piantati in un parco da qualche parte nei prati della nostra regione.
2 certificati attestato l'esistenza dei nostri alberi, ma non abbiamo ne segni di riconoscimento ne indicazioni precise della sua nuova casa, così non possiamo andare a trovare i nostri alberi.
Però visto che ogni albero che incontriamo, potrebbe essere il nostro, è nostro dovere trattarlo, bene, non tirare i suoi rami e non strappare le sue foglie.
Ci sentiamo un po' genitori di tutti gli alberi, e la Tiranna e il Vichingo hanno dei grandi fratelli alberi.

L'altro giorno, ho scoperto che anche il mio blog poteva avere un fratello albero. 
"diventa un blog a impatto zero"


Grazie a un'iniziativa di "Dove conviene" partecipando alla campagna, scrivendo un post, e linkando la pagina dell'iniziativa, si potrà adottare un'albero che verrà piantato in un parco a Goritz (che mi pare di aver capito essere in Germania)
Grazie al mio albero, le emissioni di anidride carbonica del mio blog saranno neutralizzate per i prossimi 50 anni!
Chissà cosa potrò raccontare nel mio blog quando avrò 82 anni!!

martedì 26 aprile 2011

Pollice verde... muffa.

Avete presente quelle case piene di fiori? 
Quelle persone che voce seminano raccolgono?
Quei balconi fioriti, che profumano di buono e mettono allegria?

Ecco da noi è il contrario.
Io ho un pollice talmente nero che appena mi vedono si suicidano pure le piante finte.
I sempreverdi ingialliscono, e le piante grasse avvizziscono.
Tutto si arrende, tranne le orchidee.
La prima orchidea entrata a casa nostra si chiamava Orchy, me l'aveva regalata L. per il nostro primo S.valentino che poi coincideva con l'inizio della nostra convivenza.

Orchy stava nel nostro mini appartamento sul davanzale della finestra in un bel posto soleggiato (ok, come può essere soleggiato un appartamento esposto solo a nord, ma era il posto migliore di tutta la casa.)

Orchy, aveva un grosso difetto, a differenza del gatto che quando ha fame chiama, stava zitta e si ripiegava su se stessa, quello era il segno che forse era ora di dargli da bere.

A Orchy un giorno per sbaglio ho lanciato una ciabatta, è caduta dal suo davanzale, è rotolata sul pavimento, con il vaso spaccato e i nuovi germogli spezzati.
Mi sono sentita tanto in colpa!! Mai nessuno aveva messo germogli sotto le mie cure (non prendo abitualmente le piante a ciabattate, ripeto, è stato un errore!!) e mi stavo proprio affezionando a lei.
Ho preso il suo vaso e lo ho rimesso insieme con il nastro da pacco. Le ho detto che mi dispiaceva, che che in seguito sarei stata più attenta.

Altre piante sono intanto entrate a casa mia, una era Lalla la pianta gialla, presa sempre da L., la commessa della fioreria, l'ha praticamente spacciata per una pianta immortale, a me ha fatto muffa nel giro di 2 settimane.
Poi c'è stata Rosetta, una pianta con i fuori rossi, lei, approfittando di un colpo di vento si è lanciata dal balcone, ancora non ho capito come, visto che stava nella parte interna, ma è riuscita a portare a termine la sua missione suicida.

Orchy, incurante della strage che si svolgeva intorno a lei, cresceva, ha buttato altri germogli, e ha fiorito.
Abbiamo festeggiato tutti per la nuova nascita a casa nostra.

Poi c'è stato il trasloco, nella casa nuova non c'era un davanzale dove poter mettere Orchy, così è finita sul ripiano di marmo, sopra il termosifone,dietro la porta del soggiorno.
Non era un gran posto, ma era l'unico in cui i gatti non potevano raggiungerla e mangiarla.
Li, presi dalla nuova casa, dalla gravidanza, e dal nostra lavoro, è rimasta per mesi praticamente dimenticata.
Finchè un giorno, ricordandomi di lei, e dandola ormai per morta, la riprendo in mano, pensando di buttarla via,
Ma Orchy, prendendo nutrimento, non so da cosa, aveva buttato un nuovo (gambo? tronchetto? come si chiamano quelli delle orchidee?) Lungo e tutto storto, ma vivo! Con delicatezza lo ho raddrizzato e legato a un bastoncino di legno per tenerlo in verticale.

Passa il tempo, e Orchy butta nuovo germogli, poi i germogli sono diventati fiori... ero proprio orgogliosa della mia piccola orchidea combattente.

Però i combattenti a volte cedono, e qualche tempo fa Orchy se ne è andata.

Però è arrivata Orchy2, per un po' ha tenuto duro anche lei.
Ora è mezza secca ma pare comunque resistere.

Sul balcone, invece crescono delle piane spontanee, dalla terra nei vasi (un giorno avevo deciso che volevo la menta... è durata poco...) da semi trasportati dal vento.

L'altro giorno ho visto il basilico, mi è venuta una voglia incredibile del mio angolino degli aromi sul balcone.
Ho piantato il basilico nel vaso.
Oggi il basilico sta accasciato al suolo morente... 
Credo che mi prenderò un'altra orchidea....

venerdì 22 aprile 2011

Riciclo... idee poco politicamente corrette....

Premetto, l'ecologia è un discorso che mi sta molto a cuore...

In tempi non sospetti dividevo carta e plastica da buttare nei rispettivi bidoni.

Quando la raccolta differenziata è diventata un obbligo, e non solo un consiglio dato dal buon senso, ho accolto la notizia con gioia, finalmente, tutti, erano costretti a fare qualcosa per salvaguardare questo pianeta.

Sarà che da piccola, volevo lavorare con gli animali e la natura.

Sarà che nell'ordine nella lista dei lavori da fare ci sono stati:
L'intantatrice di serpenti (sai mai che ne incontri uno in centro che sta per mordere un malcapitato passante?)
La veterinaria (idea miseramente fallita... capita che gli animali non si riescano a curare)
La contadina (vuoi mettere vivere in campagna con la mia fattoria! fallito anche questo quando ho scoperto che gli animali che amorevolmente allevo e cresco, sono li stessi che le persone si mangiano)
La guardaboschi (solo per poter "accidentalmente sparare ai cacciatori, motivazione non del tutto politicamente corretta.... che poi politica e correttezza non ho mai capito cosa centrano insieme....)
L'educatrice di cani (che visti i risultati con Tiranna e Vichingo, per fortuna l'idea è stata solo ventilata...)

Sarà che alla Tiranna dico sempre che le cartacce si buttano nel bidone, che, le dico che l'acqua è un bene prezioso e non va sprecato, che le ho insegnato a rispettare tutti gli animali e che le foglie dalle piante non si strappano perchè le piante sentono male.

Sarà che sono convinta che questa terrà non è nostra, ma noi siamo solo degli inquilini (tra l'altro dei peggiori... di quelli che quando se ne vanno lasciano solo danni..)

Sarà che cerco di non sprecare niente....

Saranno tante cose... ma una cosa mi lascia perplessa...

Tra tutti i tanti problemi che ci sono, imballi inutili, cose ancora funzionanti buttate, la poca attenzione per il riciclo degli oggetti... Perchè tutto questo accanimento nei confronti dei sacchetti di plastica?

Al nostro supermercato, è iniziata da qualche tempo,una campagna di sensibilizzazione su rifiuti, ma tutta l'attenzione si è rivolta verso i sacchetti di plastica.
Ora ci danno solo dei sacchetti tipo umido, che si spaccano se metti dentro qualcosa di più pesante dei 2 etti.
L'alternativa sono i sacchetti di stoffa, che compri e riutilizzi a ogni spesa, se non fosse che puntualmente noi li dimentichiamo a casa...

A me mancano i sacchetti di plastica, prima di finire nella spazzatura, (dove tra l'altro finivano il loro ciclo produttivo come sacchetti delle immondizie) venivano utilizzati per mettere via vestiti inutilizzati, per trasportare le cose, per archiviare giocattoli vecchi in cantina.
L'altro giorno, per la prima volta da anni ho ricomprato quei sacchettoni neri per le immondizie... grossi spessi e brutti... ma sono davvero meglio quelli dei sacchetti della spesa?