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giovedì 20 marzo 2014

Il post del ritorno... Credo!

Ci sono una serie di validi motivi per cui, un giorno di quasi 2 anni fa, ho deciso di abbandonare questo blog. 
Non li rinnego erano motivi validi! Mi hanno portato, passo dopo passo a fare il lavoro che sto facendo oggi, un lavoro che amo e che mi da tante, tantissime soddisfazioni, mi rende felice e mi ha permesso di conoscere persone meravigliose che mi accompagnano, mi sorreggono e che mi danno uno scossone nei momenti di crisi. 

Poi capita che incontro ancora oggi persone che mi chiedono "e il blog? Non ci scrivi più?" "Non ho tempo" è la mia risposta che non convince nessuno. Nemmeno me, alla fine volendo essere onesti, mi era passata la voglia di scrivere, avevo bisogno di stimoli nuovi e, scrivere per testate decisamente più famose del mio piccolo blog che non si fila nessuno, mi dava una scarica di adrenalina non indifferente.

Solo che poi mi sono accorta che non scrivevo più per me. Avevo perso completamente la spontaneità: se scrivi con qualcun altro è inevitabile che ti ritrovi a pensare "rappresenta anche il suo pensiero? Rappresenta l'ideologia della testata che mi ospita?" Sono io, mai direi qualcosa che non penso, ma sono sempre una "io" filtrata che di vede attraverso un reticolo di compromessi.

Da cui l'esigenza di riconquistare uno spazio che sia solamente, totalmente mio, che rappresenta solo me, nel bene e nel male: prendere o lasciare. Ho trovato tante persone bellissime lungo la strada, alcune le ho perse, ho fatto esperienze pessime che mi hanno segnato ma che mi hanno anche insegnato molto. In un certo senso sono più introspettiva di una volta, vorrei poter dire che sono anche una persona più sicura, in un certo senso è vero, anche se vivo costantemente in bilico tra le mie ansie e i miei slanci di entusiasmo.  Vivo in altalena e forse va bene così.

Ho imparato a credere un pochino di più in quello che sono, ho imparato che vabbeh, incontrerò sempre persone che mi diranno "ma è un lavoro? Davvero ti pagano?" Come se in realtà nella giornata non facessi altro che giocare a fare la donna in carriera. Faccio un lavoro nuovo, lavoro sul web, e si, vengo pagata per farlo. Tanto? Abbastanza, a volte penso che potrei fare di più, ma non mi va di sacrificare la mia famiglia, i miei figli, i pomeriggi con loro al parco, con qualche amico o semplicemente in cucina a preparare una torta (che poi tanto non lievita e viene buttata).

Una cosa che decisamente non ho imparato è creare un'impaginazione degna di nota: ci sto lavorando, per ora lo sfondo lo ha scelto mia figlia. Mi sarebbe piaciuto caricare un'immagine mia (e con le mie doti di fotografa sopraffina sai la meraviglia?) ma il pc oggi non carica le immagini, quindi mi accontento di essere riuscita a riesumare la password dal dimenticato mondo dei "farò" e di essere riuscita a caricare nella home le mie cose. Mi do una pacca sulla spalla da sola: sono stata brava.

Questa è la mia postazione di lavoro, presa dal divano (è la cosa rossa sfilacciata dai gatti che la usano come tiragraffi personale). Ecco io quando scrivo sono seduta li, o sono seduta sul divano, o sono in qualsiasi altro posto con un quaderno e una penna: cose che non mancano mai nella mia borsa.  

In questo blog (sto ancora pensando se cambiarci o no il nome, ne avevo uno strafighissimo tempo fa, che ovviamente mi sono dimenticata di segnare, sono quasi sicura di averlo anche detto a qualcuno, ma non ricordo chi: se ci sei fatti avanti!) non ci troverete verità assolute, o insomma si, troverete le mie verità assolute, e io, come sa mio marito L. mi sbaglio raramente (!), troverete i miei pensieri, le cose che vivo ogni giorno. Questo blog è soprattutto per la Tiranna e il Vichingo, un diario di quello che succede in questa pazza, folle famiglia. 

domenica 18 marzo 2012

Post tecnologico....

L. ieri mi ha regalato in anticipo il mio regalo di compleanno.
Credo per 2 motivi:
1. sapeva che mi sarebbe piaciuto davvero tanto, e non aveva voglia di lasciarlo inutilizzato in un angolo per un altro mese e mezzo;
2. piaceva tanto anche a lui. Ne è la prova che al momento è più "pieno" di cose sue che mie.
Ma non importa; sto recuperando!
Dunque dicevo il regalo per il mio compleanno è stato il Kindle!
Per chi non lo sapesse è un e-reader per leggere libri in formato digitale.
Casa nostra, o meglio, i risicati spazi di casa nostra che io mi ostino a riempire di libri, ringraziano cordialmente.

Ecco il mio Kindle lo adoro, ne è la prova che lo chiamo per nome enon per la sua funzione (cosa che succede per quasi tutte le cose elettroniche in casa).
Lo schermo fa un'effetto carta stampata che mi lasca senza parole, manca solo il modello che  rilascia il profumo da "libro nuovo".
Comunque ora sono alla ricerca di titoli da scaricare.

L'altra cosa che si merita il nome è il mio Galaxy. Lo ho già detto che amo il mio telefono?
Qui ci vuole una breve storia personale della telefonia.

Fine anni '90:
Quanto i cellulari hanno iniziato ad affacciarsi nel mondo di noi comuni mortali, io li consideravo 'na schifezza. Mai e poi mai mi sarei comprata una di quelle cose medio borghesi che facevano tanto figlia di papà.
Ricordo un mio compagno di classe in (4-5 superiore) che si è assentato dalla classe perchè il suo cellulare stava suonando. Ecco. Mi sono vergognata per lui.
Poi ho iniziato a uscire in macchina la sera, e mio padre, possessore di un cellulare che usava per lavoro, mi lasciava il suo "perchè non si sa mai" era nascosto nella borsa. Mai e poi mai lo avrei mostrato ad anima viva.
Passano i mesi.
Piano piano sempre più amici iniziavano ad usare i cellulari. Finchè un giorno, sono capitolata e, il mio ragazzo di allora, mi ha prestato il sul vecchio cellulare.
Ecco, non so come descriverlo; era una cabina telefonica portatile dentro cui Superman avrebbe potuto cambiarsi senza grossi problemi di spazio.
Grosso come un pacchetto di pannolini formato convenienza, pesante come una batteria di pentole; aveva una caratteristica tutta sua, sullo schermo non compariva la scritta "I Omnitel" come nei cellulari suoi amici, Sul suo schermo appariva "I Ominitel" che compagnia telefonica fosse rimane tutt'oggi un mistero.

Da li si sono susseguiti una serie di cellulari (2? forse 3? fino ad arrivare al mio 3310!

Ecco il 3310 non era un cellulare. Era il mio 3310. Lo amavo talmente tanto che ancora oggi è conservato a casa della nonna e talvolta viene usato dalla Tiranna per giocare.
Con la sua Cover intercambiabile (la mia era azzurra) rappresentava il cellulare per eccellenza.
Era pressoché indistruttibile, mi è caduto per terra, volato dalla finestra, è finito in una pozza d'acqua delle dimensioni di un piccolo stagno e non ha mai dato segni di cedimento.
Immagino che avrei potuto usarlo come martello, se mai nella mia vita avessi mai avuto occasione di usare un  martello.
Quelli a seguire, sono stati solo semplici "cellulari" finchè nelle mie mani non è arrivato il mio Galaxy.
Fiera sostenitrice del: "un telefono è fatto per telefonare" ho capitolato.
Avevo bisogno di un telefono che facesse foto, filmati, si collegasse a internet, mi facesse leggere documenti, ascoltare musica, prendere appunti e giocare? Forse no. Ma non credo riuscirei a tornare mai indietro....

Colgo l'occasione, visto il post strettamente tecnologico di presentare il 2° numero del nostro magazine.
Lo trovate qui: magazine
Come sempre consigli  e appunti sono doverosi.

Altro appunto, non so se avete notato il banner qui in parte.
Riporta la blog de I Viaggi di Maya, e pubblicizza un evento che si svolgerà domani in cui noi crediamo davvero tanto. Domani è la festa del papà è vero. Ma è anche l'anniversario della Guerra in Libia. E noi vorremmo, coglere l'occasione per unire le nostre voci in un coro di protesta contro la guerra e l'indifferenza.
Ci sono 9 nostri connazionali (11 oggi?) rapiti e dimenticati all'estero. Credo sia nostro dovere farci sentire.
Lo potete fare qui.


domenica 4 marzo 2012

Breve post con "comunicazioni di servizio"

1. Ieri il Vichingo è stato portato dal parrucchiere.
Andare dal parrucchiere cinese ha un lato positivo: costa decisamente poco.
Ha però anche un lato negativo: non comprende molto bene la lingua e, chiaramente nemmeno le unità di misura italiane. Dovevo capirlo quando ha preso il rasoio che la mia idea di spuntatina differiva dalla sua. Ma quel che è fatto è fatto e ora il Vichingo presenta una capigliatura degna di un sergente dell'esercito:
Devo però ammettere che, nonostante il leggero shock iniziale sta molto bene. La capigliatura da "Piccolo Lord" poco ci azzeccava con lo sguardo da monello.

2. Un passaggio del mio post sull'allattamento (qui)è stato travisato. Non era nelle mie intenzioni dare a intendere che "l'allattamento con il biberon è sbagliato" era solo un'elenco delle cose che, giornalmente ci sentiamo ripetere.
Allattare al seno è meglio? Evidentemente si.
Ci sono una serie di vari motivi per cui una mamma non allatta? Ovviamente si.
La mia voleva una denuncia, una mamma fa quello che può, quello che riesce e quello che riesce.
Io avevo deciso che a 6 mesi il Vichingo sarebbe stato pronto a passare all'artificiale.
Il Vichingo aveva deciso che per quello che lo riguardava l'allattamente sarebbe proseguito fino a data da destinarsi.
Io ho passato 5 mesi a comprare latti in polvere cercandone uno che soddisfacesse i gusti del Vichingo. Non ne ho trovati e pur allattando al seno ho fatto fuori un capitale in latte artificiale... Chi dovrei mai giudicare??

3. Questo è importante: 2 amiche hanno bisogno di tanti influssi positivi e tanti abbracci virtuali carichi di affetto:
N. che domani porta la sua bimba in ospedale. Ti penso!! Andrà tutto bene!!
D. che non sa come sta la sua bimba. Una storia che spero di potervi raccontare perchè significa che è finita bene. D. non so se passi di qui. Ma vi penso tantissimo, e tutte le volte mi manca il fiato!
Ragazze vi doglio bene!!!


giovedì 1 marzo 2012

Dico a te... che tanto ti da fastidio una mamma che allatta.

Dico a te, che te ne stai nascosto dietro uno schermo a giudicare.
Dico a te, che mastichi con la bocca aperta e mi mostri tutto quello che non hai ancora digerito.
Dico a te, che pensi che un rutto più è forte più è divertente.
Dico a te, che mentre parli rumini una cicca e pare ti si debba slogare la mascella.
Dico a te, che fumi davanti ai tuoi figli, bevi alcolici e mangi schifezze.
Dico a te, che ti fingi scandalizzato davanti alla farfallina di Belen, se non vuoi vederla non la guardi. Punto!
Dico a te, che prendi a parolacce la macchina che ti precede perchè "va troppo piano"
Dico a te, che prendi a parolacce la macchina che ti passa accanto perchè va troppo veloce.
Dico a te, che è normale mettere una bestemmia ogni 3 parole.
Dico a te, che sputi per terra.
Dico a te, che porti a passeggio il cane e quando fa i suoi bisogni li lasci li a concimare le strade.
Dico a te, che sei convinto che le bottiglie in mezzo ai boschi siano decorative.
Dico a te, che ti scaccoli ai semafori e pensi che nessuno ti veda.
Dico a te, che pensi che tolleranza e accondiscendenza siano la stessa cosa.
Dico a te, che giudichi le persone a secondo del loro colore, religione, preferenze sessuali o simili.
Dico a te, che scambi grezze battute sessiste per innocente ironia.
Dico a te, si proprio a te... E cosa ti dico? Che c'è di peggio nel mondo di una mamma che allatta il suo bambino!

Allattare a orari fissi è sbagliato.
Allattare con il latte artificiale è sbagliato.
Allattare a richiesta a meno che non si sia nascosti tra le mura domestiche, al chiuso e possibilmente con le persiano abbassate (sia mai che un aereo che passa di possa vedere una mezza tetta nascosta dalla testa di un neonato) è sbagliato.
E allora una mamma cosa deve fare?

La Tiranna era una bambina a cui piaceva mangiare quando era piccola.
E io ero una mamma a cui piaceva passeggiare quando la Tiranna era piccola.
La Tiranna è stata allattata in passeggiata, sotto i gradini del Duomo di Trento, dentro i ristoranti, e anche durante il rinfresco del pranzo del mio matrimonio, passeggiavo tra i tavoli tenendo questa infanta che, ignara della festa intorno a lei, si gustava il suo pranzo. Non avrebbe dovuto?
Per noi non è mai stato un problema.
Alla Tiranna non dava fastidio.
A me non disturbava. Non sarei mai andata in giro in topless, non fa parte di me. Ma se i miei figli hanno fame: hanno il diritto di mangiare. Se non da fastidio noi.
Che fastidio deve dare a te?
Fai più schifo te, che mentre mangi sputi cibo premasticato sul tavolo.

Ora certi locali, mostrano con orgoglio sulla porta il disegno di una donna che allatta.
Ci dicono che li possiamo entrare. Li siamo ben accette e non reiette.
Per quello che mi riguarda dovrebbero essere altri i cartelli. Come quelli dei cani una bella croce sulla mamma che nutre il suo bambino. Li non ci vogliono. Li preferiscono la gente che sputa e si scaccola a una mamma che allatta.
Face ha iniziato a censurare le foto dell'allattamento. E li mi è partito l'embolo.
E ho cambiato la foto del mio profilo, ora c'è questa:









E nel caso dovesse turbare la sensibilità di qualcuno, fatemelo sapere, provvederò a sostituirla con una foto di un automobilista che si scaccola al semaforo.....

giovedì 9 febbraio 2012

... il pranzo è servito....

Mi sono resa conto di una grave mancanza: nonostante la grande importanza che ricopre LA CALORIA nel nostro nucleo famigliare non le ho mai prestato degna attenzione.
E' ora di rimediare.
A me piace mangiare. Mi piaceva mangiare quando ero una non ancora bambina nella pancia di mia mamma, che dopo 3 giorni di sofferenza e un pacchetto di sigarette fumate dal nervoso nell'atrio dell'ospedale ha generato una neonata dalla pachidermica mole di kg 4,750. 
Ero tutto ciccia, capelli e cellulite. Le tette immagino siano le stesse di allora. Non sono mai lievitate... 
Leggende narrano che a 2 anni, ad un pranzo al ristorante con tutta la famiglia, mentre tutti si erano girati a osservare la mia appena nata cuginetta che dormiva beata nella culla, io sia salita sul tavolo afferrando pietanze dai vari piatti. 
La pediatra mi aveva messo a dieta. 
Ma io non ero d'accordo.
Tralasciando un periodo buio in adolescenza, quando mi vedevo grassa e mi rifiutavo di mangiare (ma quanto è di cacca l'adolescenza??) ho sempre ingurgitato una quantità di calorie degne di un lottatore di sumo. 
Ma nonostante questo, mia mamma, dopo che, invitata a pranzo a casa sua ho mangiato: un piatto di pasta con panna e pancetta, spezzatino e purè e mezza pera sciroppata, ha avuto il coraggio, di dire a L. nel pomeriggio: "Sono preoccupata: non mangia abbastanza." 
Ok... per un genitore non si mangia MAI abbastanza. Ora mi è chiaro.
Poi mi si chiede come riesco a essere, magra, allenamento credo. sin dai miei primi pasti ho sempre mangiato così tanto che per assumere più calorie dovrei iniziare a mangiare panetti di burro fritti... ma la cosa, come dire, mi nausea solo al pensiero...

Con questi presupposti non mi dovrebbe stupire il rapporto, per così dire, anarchico, che hanno i miei figli con i pasti.
La Tiranna è più lineare, va a mode, o meglio "a periodi" come Picasso (la sua maestra alla materna non si stufa mai di ripetermi che lei "è un'artista" "un'anima libera") abbiamo passato il "periodo "Wurstel" il periodo "uova con il pallino giallo" (all'occhio di bue) il periodo "pasta in bianco" ma bianco bianco senza neanche un filo di olio. 
Ora siamo nel periodo "stelline in brodo" che pare sia la cosa migliore che sia mai apparsa sulla nostra tavola.

Il Vichingo invece ha un approccio più disinibito nei confronti del cibo.
Il suo svezzamento è stato molto allegro. Appena gli ho proposto la sua brodaglia insapore a base di omogenizzato e verdura lessa mi ha guardato schifato e ha iniziato a urlare. tempo una settimana, sono diventata una fanatica sostenitrice dell'autosvezzamento. Il Vichingo ha mangiato fin dal sul sesto mese di vita quello che mangiavamo noi. Debitamente frullato e allungato. Così mentre i suoi coetanei si destreggiavano tra pappette e primi formaggi. Lui aveva gia assaggiato e apprezzato tutto quello che la nosra cucina poteva offrire.
La cosa ha funzionato alla grande. Niente allergie. Niente tentennamenti, Lui assaggia tutto. 
Nella leggenda sono rimasti le sue "pennette al pomodoro in salsa di yogurt ai lamponi" e gli "straccetti di pollo imbevuti di budino al cioccolato" anche se, credo, l'apice l'abbia raggiunto l'altra sera mangiando "panettone gastronomico farcito con crema di prosciutto e ricotta pucciato nel tea freddo alla pesca"
Lui pare apprezzare. Io non ho avuto ancora il coraggio di assaggiare.
Tremo al pensiero del giorno in cui arriverà e dirà: "mamma, oggi la cena la preparo io"......


martedì 31 gennaio 2012

Dopo un mese di latitanza....

Vediamo un po' dove siamo arrivati... lo ho detto 1500 volta ma questa volta ho fatto l'annuncio ufficiale: SONO TORNATA!!
Ogni volta che su face vedo un nuovo post di Nina, di Owl, di Mammola o delle altre vengo presa da una fitta di rimorso... e il mio blog?

E' fine gennaio, e il mio blog ha compiuto 1 anno... AuguriiiiiiiI!!!
Il Vichingo ne ha compiuti 2 ieri, ancora non parla, ancora borbotta cose incomprensibili, e siamo già alle prese con l'iscrizione alla materna... Mamma che ansia...
La Tiranna è a casa con la scarlatina... e nonostante tutti i miei buoni propositi ci siamo cascati... Antibiotico...  pure l'omeopata è stato lapidario "o antibiotico o 40 gg a casa..."  per preservare la sanità mentale mia e di mia figlia (nonchè la sua incolumità fisica) abbiamo optato per l'antibiotico...

Ormai la nostra famiglia è vittima della tecnologia. Ci siamo presi una smartphone (con abbonamento 3)... io lo adoro, L. lo adora, la Tiranna adora il gioco dei puzzle, il Vichingo ama il gioco di scoppiare le palline. Ogni volta temo che sfondi lo schermo.... ma vedere il mio cucciolo duenne tecnologico ha il suo perchè....
Che altro dire?
Mi mancate....

giovedì 29 dicembre 2011

Salutando il 2011

Il 2011 per me è stato un anno che, nel bene e nel male me lo porterò dentro per tutta la vita.
L'inizio e la fine di tante cose.
Un anno con dei picchi mostruosi sia in discesa che in salita.
E' stato l'anno delle malattie, brutte, e più brutte. Un po' per tutti qui in famiglia. Che sia mai che si fanno preferenze.
E' stato l'anno delle spese impreviste, che alla fine l'imprevisto era passare 15 giorni senza uscite straordinarie.
E' stato l'anno del "Ci dispiace ma un a segretaria ci costa troppo"
E' stato l'anno del "chissà se si va in ferie tra lavoro che non c'è, spese impreviste e le malattie"
E' stato l'anno dei sensi di colpa. Perchè io faccio la diversa e ai vaccini non ci credo. E poi mi cago sotto per ogni influenza.

E' stato l'anno dei picchi, Come ho detto.
Perchè mai come quest'anno ho alternato fiduciosi "si lo posso fare" a rassegnati "Non valgo niente ma che voglio fare?"
E' stato l'anno degli sbalzi di umore.
E' stato l'anno del "se non vado in depressione ora non ci vado più"
E' stato l'anno del "I sogni si avverano" per poi scoprire che i sogni sono fatti per rimanere chiusi in un cassetto.
E' stato l'anno che certe giornate non riuscivo neanche ad alzarmi dal letto.
Ma è stato anche l'anno in qui ho pensato di poter cambiare il mondo.

Cose ne sono successe parecchie.
Ho sognato di poter scrivere un libro. Sogno interrotto da un no, che per quanto mi possa ripetere che ero pronta, forse non lo ero abbastanza.
Ma è stato anche l'anno in qui ho ri-preso a scrivere. E forse qualcosa di buono ne uscirà.
Ancora non lo so. Ancora a volte rimango terrorizzata davanti a una pagina bianca.
Ancora leggo con una punta di invidia storie bellissime scritte da persone troppo brave.

Ma una cosa c'è. Quella ormai mi appartiene. E quella nessuno me la porta via. La mia storia di Natale è stata pubblicata. E quella nessuno la tocca.La mia storia di Natale.

Ora non so cosa potrà portarmi in 2012.
Vorrei mi portasse la sicurezza di poter fare qualcosa. Di saper fare qualcosa.

A tutti auguro un anno bellissimo, magico e unico.
Ma soprattutto auguro a chi ancora non lo è di diventare mamma. Io vi penso. E tanto.

mercoledì 21 dicembre 2011

A volte ritornano...

Non sono solo scandalosa.. sono pessima lo so!
Credo che tutte le persone che avevo faticosamente convinto a seguirmi nel corso di quest'anno. Quelle che a forza di post su post si erano decise a leggermi in modo più o meno stabile mi abbiano ormai dato per dispersa o bloggalmente morta e siano volati verso pagine più fertili.
Non ho scuse.
Solo un piattume cerebrale condito da un'insana sensazione di "ma cosa ho da dire" che mi ha lasciato senza parole.
E pensare che aspettavo il Natale per condire il blog di post dal sapore festoso... è da maggio che penso ai regali di Natale, quali si quali no... i nostri in e out insomma... e invece? Il nulla!!
Prometto di rimediare. E questo post è per dire che: SI sono tornata!
Come prima cosa il Blog Candy. Abbandonato a se stesso ormai 1000 giorni fa. Perchè? Lo confesso: perché la cosa mi ha spiazzato. Pensavo fosse un modo per ringraziare chi mi segue da tanto, un modo per trovare magari nuovi amici, che, anche se non sono più vittima delle statistiche come avevo già raccontato, fanno sempre piacere.  Ma mi sono resa conto che è una cosa vuota, mentre vedevo le persone iscriversi, commentare e condividere, mi sono chiesta a quante, di loro, interessava davvero chi ero e cosa scrivevo. Sono quella delle paranoie, e a volte più di altre.
Ma lo faccio. Faccio l'estrazione, e incrocio le dita perchè sia una di voi a vincere. In modo da poter fare un pensiero davvero con il cuore (pensiero che, per inciso, non ho ancora idea di cosa sarà)

E' un periodo strano questo. E forse questo ha inciso con il mio lungo silenzio. Siamo agli sgoccioli, ancora un mese, e il mio anno sabbatico, il mio anno di "ma chissenefrega di tutto tanto ho la disoccupazione è quasi finito. E poi? E poi che si fa? Ho buttato tante basi, tanti progetti, ma nulla di concreto e questo mi spaventa un sacco.    Che si fa? che succede ora? Ecco mi arrovello su questi pensieri e non trovo una soluzione. Oggi fuori dalla materna mi sono trovata parlare con altre 3 mamme, tutte e 3 precarie, tutte e 3 nella scuola. Parlavano della difficoltà della situazione, del fatto che, nonostante tutti gli anni il lavoro arriva, non sanno mai dove,ne con che orario. Una raccontava di quanto ha dovuto battagliare per ottenere di finire alle 16.30 mentre l'orario che le avevano proposto sarebbe stato fino alle 17.30. Lo ha ottenuto. Perchè è riuscita a far valere i suoi diritti.
Mi sono chiesta allora dove stanno i diritti di chi lavora nel privato. Di chi se ha un lavoro se lo deve tenere stretto anche a costo di finire alle 7 di sera, o come la mamma dell'amichetta della Tiranna di lavorare su 3 turni, sabati e domeniche comprese.
Ecco non mi sono sentita particolarmente solidale con chi finisce alle 16.30 perchè ha dei diritti da far valere.
Con questo non dico che sia bello essere precari. Dico solo che c'è di peggio.. c'è stare a casa e non avere idea di dove sbattere la testa.

Martedì sono stata alla festa di Natale della Tiranna. Ho sgomitato per una postazione in prima fila, da cui con il cuore gonfio di orgoglio ho guardato la mia cucciola che cantava della canzono natalizie sconosciute al resto del mondo. Vedere i suoi occhioni azzurri pieni di stupore che ci cercavano in mezzo a quella folla di genitori commossi è stato struggente. Mancava poco che mi alzassi per dirle "sono qui amore!!!!"
Ieri sera invece festa al nido. Ho realizzato nel pomeriggio, mentre mangiavo un pezzo di pasta della pizza con salsiccia e philadelphia (avanzo della dietetica cena della sera prima) che sarebbe stata l'ultima. L'ultima festa di Natale al nido a cui avrei assistito.
Che siano gli ormoni che mi hanno fatto singhiozzare mentre narravo a L. tutte le cose che sarebbero passate e mai tornate, non è dato sapere. Solo il monologo è terminato con la certezza che un giorno, avrebbero passato il natale con i loro rispettivi suoceri.
Ma da quand'è che il Natale mi mette malinconia?

A presto, lo prometto!!

lunedì 14 novembre 2011

Vivo...è?

So che oramai mi stavate dando per dispersa...
E a dire il vero pure io ero quasi tentata di lanciare segnaletiche luminose per ritrovarmi....
Dove sono stata?
Vorrei dire che ho fatto un lungo viaggio introspettivo alla ricerca di me stessa, la realtà è che ogni attimo libero è stato dedicato all' "altro".
Avevo promesso che avrei postato qualche articolo della mia nuova rubrica, eccolo:
Qui questo non mi fa impazzire, ci stavo prendendo le misure.... a detta di L. è decisamente troppo abbottonato!
qui presentazione di una serata per un ciclo di incontri con "esperto"
e qui Questo mi piacedi più, ho slacciato la camicia e ho scritto quello che pensavo, è più nelle mie corde!
gli altri, a breve, arrivano!
Ho in testa tanti argomenti... Adozione, inseminazione artificiale, rapporto con genitori e nonni, strutture, servizi, cartoni animati ieri e oggi... e poi? Interviste... un paio le ho già concordate, per le altre ci sto pensando....
Insomma sono gasatissima!!

domenica 23 ottobre 2011

Tempo buttato.

L'altro giorno,colta da quella che pensavo fosse una rivelazione mistica, ho scritto una mail al direttore del quotidiano on-line per cui scrivo dicendogli che mi piacerebbe, con il suo benestare, scrivere un articolo su Chico Forti.
Chi mi conosce su face forse ha notato che da qualche tempo posto un sacco di cose sul suo caso. Per chi non lo conoscesse, è un trentino in carcere da 12 anni in Florida, condannato all'ergastolo per un omicidio che non ha commesso.
Basta cercare su internet trovate tutte le notizie che volete, è inutile che le scrivo qui io.

Ora l'altro giorno L. mi guarda con la faccia piena di schiuma da barba e mi chiede "Ma perchè questa cosa ti sta prendendo così tanto?"
Lo ho guardato, credo, come si guarda un alieno "Perchè è in carcere, gli hanno portato via tutto"
A me questa cosa, giuro, mi fa uscire di testa, il tempo buttato, pensare che una persona è stata derubata della sua libertà, del tuo tempo, della sua vita.
Ha 3 figli fuori, che da 12 anni non vede, e mi chiedo come, in un paese che si professa civilizzato, possono succedere cose del genere.
Non ci sono prove. Eppure lui è in carcere.
E' meglio qui in Italia? Dove, anche con tutte le prove del mondo ti mandano fuori dopo qualche anno per buona condotta?
E così è una settimana che sono alle prese con un articolo che non so come scrivere.
Ho provato a contattare gli amministratori della sua pagina su face, ma non ho ricevuto risposta... mi chiedo cosa pensavo, che tutti fossero li ad aspettare me.....
Insomma ho qualcosa da dire, ho qualcuno che aspetta che dica qualcosa perché ho detto che posso, e il cervello è una tabula rasa attraversata dal nulla della Storia Infinita.

No, perché io ho un pessimo rapporto con tante cose, e una cosa che proprio mi da fastidio è il "tempo buttato".
Che sia tempo buttato per colpa di altri, o per colpa nostra.
Le persone che si lamentano e non fanno nulla per cambiare le cose mi irritano.
Non sopporto che passa anni a lamentarsi di una storia che non va. E non riesce a rompere.
Non sopporto chi si lamenta del lavoro, e non cerca di cambiarlo. O si trova un hobby, o qualsiasi altra cosa.
Non sopporto le persone passive perché mi ricordano che il tempo non va buttato.
Perchè non sai cosa potrà succedere domani.
Non sai se avrai ancora la voglia, la libertà, la gioia e la vita.

Oggi l'umore è piazzato stabile sui nuvoloni neri, perchè anche se non ho mai seguito il moto mondiale, e a mala pena so cosa siano delle moto (2 ruote, un motore, un casco) sapevo chi era Marco Simoncelli, perchè il suo faccione che si volesse o no compariva un po' ovunque, e mi stava pure simpatico.
E poi quando muore un ragazzo mi rimane un vuoto dentro, anche se non lo conoscevo. Perchè il tempo finito troppo presto mi ricorda che sto buttando il mio.

Quindi questo post è per tutte le persone che hanno perso il loro tempo.
E per tutte quelle che stanno buttando il loro tempo, basta, è ora di voltare pagina....

domenica 16 ottobre 2011

Cosa bolle in pentola...

Allora, che sia chiaro... non è che sono tra quelli che dicono le cose a metà, se la tirano, e alla fine rullo di tamburi... e TAAA TAAAN lanciano la botta!
E'  che ci ho messo un bel po' a metabolizzare la cosa... NO! Non sto parlando del libro...
Lui è li che aspetta, fiducioso che l'editor decida di promuovere o bocciare le mie 20 pagine! (A chiunque voglia accendere un cero, interpellare un santone, leggere le stelle, pregare qualche divinità estinta o qualsiasi altra cosa che possa aiutare, GRAZIE!!! l'attesa mi sta logorando i nervi!)
Sto parlando di questo. Nensi e Ilaria me lo hanno chiesto  "ma di cosa stai parlando??"(e io non ho risposto, scusate tesori stavo raccogliendo pensieri e idee)
Ecco stavo parlando di questo .
Ecco, insomma perchè "pare" e dico "pare" perchè ancora non sono ancora del tutto convinta che sia vero, che scriverò una rubrica sulla famiglia su questo quotidiano on line.
In rete gira ormai da qualche tempo dal 2006, ma ora si sta rimodernando, nuova grafica, nuovo stile, e appunto, nuove rubriche.
Un giorno LaMiaCuginetta mi scrive: "Guarda che qui cercano qualcuno per delle rubriche guarda un po' se ti interessa."
Guardo no? Ci saranno mica dubbi?
Musica, animali, cucina... politica, libri, tempo libero.....
E la famiglia??? Dov'è la famiglia?
Caro Adigetto,  Ho visto che cercate collaboratori, ecco e la famiglia dove la mettete la famiglia?? Bambini, parchi, pannolini, infrastrutture... Depressione, parto, ospedali e tutte quelle cose li?
Non abbiamo pensato a tutto, comunque bella idea! La rubrica è tua!

No, piano! Insomma la rubrica è mia? Ma che il mondo si sta rivoltando? Così su 2 piedi?
Mi trattengo dal chiedere come va con la tossicodipendenza, e la prendo per buona, ci sentiamo più avanti per fissare un appuntamento.
Seeee. Accantono la cosa e procedo con la mia vita.


Messaggio: Cara, ci possiamo vedere per definire la cosa? Dimmi quando sei disponibile.
Non rispondo subito. Aspetto e metabolizzo, metabolizzo e aspetto, decido che è una cavolata e non voglio chiamare, poi la curiosità prende il sopravvento.
E chiamo.
Dopo un paio di giorni l'incontro, ci si vede, si parla, mi convince.
Per qualche ora.
Poi di nuovo dubbi tanti dubbi troppi dubbi.
E una serata che mi aspetta per conoscere i miei futuri colleghi.
I dubbi li ho descritti. Ma sono andata.
I miei colleghi erano li. E erano veri. E avevano i miei dubbi. E questo ha reso tutto più vero. Con alcuni ho scambiato 2 parole, con altri solo un saluto. Me ne sono stata molto sulle mie. Ma con un paio è nato subito un feeling, con una ragazza (che siamo tutte ragazze è!!! Mai dire il contrario!!) sta nascendo già una bella amicizia.
Ma più di tutto erano un gruppo di estranei, che non conoscevo.

Poi è nata l'idea di una cena tutti insieme, per conoscersi e per fare gruppo.
Ancora dubbi..
Andare? Non andare? e che faccio che non conosco nessuno?
Ma non volevo rimanere indietro. Ringrazio la mia cara collega (collega qui, collega mamma e collega tra le mamme per le mamme) che ha fatto il viaggio con me. Mica potevo tirare pacco se ero in parola con lei.
E siamo arrivate al ristorante. Serata tra pesce e musica dal vivo.
Grande tavolata e noi le ultime arrivate (facciamoci riconoscere fin da subito per togliere ogni dubbio) 
Salutiamo tutti, posti liberi in fondo vicino alla porta, vicino a 2 sconosciuti..
Emmmh piacere Stefy
Ciao piacere (nebbia... ormai non mi sforzo neanche più di ricordare un nome al primo colpo)
Piacere (nebbiaaaaaaa)
Io e la collega ci guardiamo e questi? Il nostro sguardo la dice lunga.
Siete anche voi colleghe?
Emmh si questo è il nostro tavolo e voi?
Ah noi no! siamo amici di C.
Ah beh mi pare chiaro, siamo qui per conoscere i nostri colleghi e siamo sedute vicino agli amici di C.
Parliamo tra di noi, a colpi ci capita vicino qualcuno per scambiare 2 parole. A volte ci spostiamo noi. Siamo  la  sede distaccata in trasferta che ogni tanto tiene rapporti con la base.
Poi la base ci chiama, ci trova 2 posti tra quelli che diventeranno nostri amici e andiamo, di corsa... Sia mai che il treno parta senza di noi.
E li si comincia li conosco sul serio, non tutti alcuni, ma ci stiamo lavorando sopra. E mi piacciono davvero, perchè non ho capito come ci sono finita in mezzo a tante belle persone (Insomma dai QUASI tutti simpatici :)) se passi di qui e te lo stai chiedendo SI esatto! Tu!)
E mi piace. Perchè mi sono sentita parte di un gruppo come non mi capitava da tanto.
Mi sono talmente abituata ad essere la mamma  della Tiranna e del Vichingo che a volte mi dimentico che posso essere semplicemente io.
E nel giro di un paio d'ore sono stata classificata "caso clinico" e "pagliaccio" che non è male per una che poi   qualche volta vorrebbe anche essere presa sul serio. Ma poi cade la maschera e resta quello che sono.

Poi mi si chiede "ma ti pagano" e li mi casca il palco, mi sento di giustificare una scelta, perchè no, per il momento no. Ma la verità è che ci credo e ci provo. Ho uno spazio, e questo è già tanto. Poi arriverà il resto. Se lo merito ma questo dipenderà solo da me.
Ora sono li. Le occasioni le ho colte. Basta sfruttarle.

E in pentola bolle anche altro. Ma ne parlerò quando avrò le idee un po' più chiare, per ora è solo l'embrione.

 PS. I dialoghi non sono fedeli all'originale, ma rendono l'idea..

venerdì 7 ottobre 2011

Chi è questo? e Dove sono le chiavi?

Passo a giornata  piena di fantasiosi spunti per un post, la sera quando finalmente riesco a mettermi davanti al pc....... il nulla.... ma non il nulla della Storia Infinita che qua e la ha bagliori di luce a cui appigliarsi per far risplendere tutto.... no solo nulla....
Sarà che da ieri, ho un pensiero fisso in testa, che ronza, arriva si posa, lo scaccio e ritorna... Ecco nel mio nulla c'è una mosca e quella mosca mi sussurra
 "Ma solo tu non fino a ieri non avevi idea di chi fosse Steve Jobs?"
"Zitta mosca! Un po' di rispetto!"
"Si ma tutti lo piangono era un genio e tu che pensi?"
"Ecco penso che si è fatto tutto sommato una bella vita, da quello che sono riuscita a capire dai vari commenti, che ha fatto un sacco di cose belle.... che era una specie di grande genio ma anche un grande uomo!!"
"Ecco giusto! E tu non lo conoscevi, non ti sei mai posta il problema di chi fosse? Perchè adesso non posti una sua frase o una sua foto o un suo discorso.... o unsuo non so che come tutto il resto della rete?"
"Perchè mi sembra una cosa ipocrita...."
"Ma che complicata che la fai!"
"Si perchè ogni giorno muoiono persone, grandi uomini se sono fortunati, vecchi grandi uomini, se sono meno fortunati giovani o piccoli grandi uomini e nessuno ne parla! Quindi taci mosca fastidiosa! Mi dispiace per lui... M non ho intenzione di perdere tempo a dispiacermi per uno che per quanto grande ha vissuto la vita che voleva.... quindi taci!!"

Ecco... quando i sassolini si tolgono fa meno male.....

Ecco, se io dovessi morire domani, (nooooo tiè via sciòòòòòòòòòòòòò, corna, sputi e poi???) la frase che circolerebbe su internet sarebbe "Dove ho messo le chiavi?" alternata da un "il cellulare? credo sia a casa... forse... se non lo ho perso...." per inciso non ho mai perso ne il cellulare ne le chiavi (in compenso un sacco di altre cose si) ma hanno l'abitudine a cacciarsi nel posti più impensabili della casa...
Una mattina non trovavo le chiavi di casa, avevo fretta, i nani erano gia vestiti... cerco nella borsa, cerco nel mobile cerco nel giochi (una volta erano dietro la tenda del soggiorno, ma sono quasi sicura di non averle messe io la) ricerco nella borsa, svoltolo casa... e... colta da illuminazione penso che magari sono in macchina! Ovvio no? vado sul balcone, alla ricerca di qualcuno che possa controllare... nessuno... esce dalla casa di fronte una signora che porta a passeggio i cani!
"Scusiiiiiii!"
"Eh?"
"Scusa lo so che è una richiesta strana, ma mi potresti guardare in macchina se ho lasciato le chiavi? In caso sono sul sedile davanti del passeggero!"
"Non capisco!"
Ah beh si povera! Non è italiana!
"Scusa! PUOI VEDERE SE CI SONO DELLE CHIAVI, IN MACCHINA?"
"Non capisco"
Si beh bella! Ok che sei austriaca o giu di li, ma vivi qui di fronte a me da 3 anni ormai!"
"C.H.I.A.V.I. I.N. M.A.C.C.H.I.N.A. V.E.D.I.?" Mi trattengo a stento dal dire STOP ma non capirebbe e mi farebbe altre domande...
Ci metto mezz'ora per farle capire che le chiavi non sono sotto la macchina, ne sul sedile dietro, ne nel cofano... mi arrendo....
Rientro in casa, apro  la borsa e le chiavi sono li... che mi guardano.... e l'ho svoltolata 4 volte! dove cazzo si nascondono le cose????
E mi capita più o meno tutti i giorni, 3-4 volte al giorno, le abbandono sul fasciatoio al nido, sul tavolo a casa di amici.....
a casa dei miei una volta ho messo il cellulare dietro la radio, dio solo sa a cosa stavo pensando.... per fortuna che almeno quello suona... se non è scarico, o se non ha il silenzioso attivato....

ps... il disegno non potevo evitarmelo!!!!

martedì 27 settembre 2011

Ultimo minuto....

Credo sia fisiologico, vivo in perenne ritardo.
E si che le persone ritardatarie mi irritano parecchio, odio stare ad aspettare.
Ok non è che sono i ritardo di solito, solo che mi riduco all'ultimo per tutto, rigorosamente e senza via si scampo.

Giovedì ore 9.00, appuntamento al patronato per l'isee.
Mercoledì sera: sarà il caso di cercare le carte? Tanto sono tutte qui, nel raccoglitore....
Cazzo manca il 730..... lo avrà preso L.? Li lascio un bigliettino: L. amore buongiorno! Hai preso il 730? mi serve! Ti amo!
Notte mondo.

Mattina, L.  non ha visto il biglietto.
DRIIIIIIIIN!!
Giorno amore!
Giorno! Hai mica visto il 730?? Mi serve devo portarlo per fare l'isee per il nido!
Boh no! Guardo se è qui.... quando ti serve?
Tra mezz'ora!
...........
Amore ho cercato non lo trovo.....
...........

SMS: Cara amica S. che ci hai fatto il 730.... visto che mi conosci e sai che sono stordita non è che ne hai conservata una copia?
SMS: Te lo posso procurare per quando ti serve?
SMS: Tra mezz'ora.
.............................................
SMS: Passa qui in ufficio che me lo faccio spedire!
SMS: grazie!!

Ufficio:
Ciao amica S. arrivato?
No! lo ho chiesto ma non lo ha ancora spedito!
.............
Vai all'appuntamento ti mando una mail!
Grazie! Ciao!!

Al Caaf.
Giorno!
Giorno sono qui per fare l'Isee.
Mi da le carte?
Si ma ho dimenticato il 730!
................
No, ma me lo spediscono per mail! Posso?
Mi da il computer. La mail tace.
SMS: Amica S??? Il mio 730?
SMS: Non lo ha mandato! prova a sentire tu! Il nr. è 1234567890
SMS Grazie!
Signorina del Caaf tanto gentile non mi hanno mandato nulla, non è che potrebbe copiare i dati dall'Icef che ho fatto il mese scorso, prima di  perdere tutto?
Veramente sarebbe illegale....
Si ma dai, io non dico nulla, lei non dice nulla.... E la guardo con aria cospiratoria..
.............  
ci prova, ma niente... le carte le servono proprio....
Posso usare il telefono?
Prego.
1234567890...  TUUU TUUU Pronto?
Pronto posso parlare con la signora F?
Sono io. 
Signora F. sono Stefy sto aspettando da un ora il mio 730!
E' tutto bloccato!
Come è tutto bloccato?
Non mi apre la pagina 3 che è quella che penso vi serve.
No beh magari non serve quella! Signorina tanto gentile del Caaf?? Le serve proprio proprio la pagina 3?
Si
Beh chiaro... un tentativo andava fatto....

Facciamo così: Tu fammi avere tutto e io ti faccio le carte, poi martedì tu vieni firmi e te ne vai 
Ho come l'impressione che voglia liberarsi di me.... Va bene!

Lunedì sera:
SMS: amica S. non vorrei sembrare agitata la la signora F. non ha ancora spedito il mio 730!
SMS: ora sento

Martedì mattina:
SMS: amica S? Il mio 730?
Mail: Gli invii sono bloccati.
..............................

Alla fine l'amica S. è andata a prendere il mio 730 e me lo ha spedito, io lo ho spedito al Caaf la signorina tanto gentile ha compilato le carte. E io alle 17.30 sono andata a ritirarle.

Ora, ho il Vichingo a casa, e entro il 30 settembre, devo:
Assolutamente consegnare l'Isee all'ufficio asili nido
Assolutamente pagare i bolli
Assolutamente andare al negozio di mobili a firmare per l'acquisto dell'armadio nuovo, che a ottobre aumentano tutti  i prezzi.

Ma che mi agito a fare?? Mancano ancora 2 giorni.....

Un grazie speciale all'amica S. che nonostante l'abbia stressata per quasi 3 anni in ufficio ancora mi sopporta

domenica 25 settembre 2011

Nel week end

Venerdì mattina
Amore.... vado non vado? vado non vado??
Fai un po' come credi!
Ma si da che allora vado!
Ok!

Passa un'ora.
Amore.... Ma sai che quasi quasi non vado?? E che faccio che orario... alle 19.00 i nani mangiano, il Vichingo è di cattivo umore, la Tiranna stressa.... Devono mangiare tu sei stanco, non ci sono mai....
Va bene allora stai a casa!
Sicuro? No perchè magari... no sai tu? Insomma ti rendi conto che magari è vero per davvero? Ma anche no vero??
E vai che ti togli il pensiero!
Si ma se poi.......
Ma se poi cosa? Se poi prendi la macchina e torni a casa no? Scrocchi 2 tartine e hai finito!
Si va che forse hai ragione... ma però magari se chiamo e dico che....
Che dici? vai e punto!!

Così sono uscita di casa, direzione parco, alle 16.00 del pomeriggio, jeans, maglietta, e canotta pseudo elegante in borsa, un po' lunga così copre il culo che se mi siedo per terra mi diventa tutto verde, Al parco con 2 nani non si sa mai.
 E poi via di corsa alle 18.30. 
Nani scaricati al volo al papy,
Maglietta cambiata al volo in macchina, che superman e la sua cabina mi fa un baffo.
E arrivo quasi a destinazione. 
Per una viuzza mi perdo, le indicazioni danno di là. ma poi il nulla case... case.... e un camion della nettezza urbana.
Freno!
Scusa! Mi sai per caso dire dove trovo xxxxxxx
Mmmmmh non saprei ma là (e indica col dito) hanno parcheggiato persone abito da sera!
Ah allora è mio! Grazie!

Parcheggio.
Mi raggiunge il camion che continua il suo giro.
Allora trovato? 
Si deve essere qui.... credo....
Bene! buona serata!
Fatemi gli auguri! Devo convincere delle persone che sono una ragazza seria!
Vai gioia!! (possibile che manco loro mi prendono sul serio???)
Grazie!! ciao!!!
 e vado!

Non so cosa mi aspettavo di trovare.... ma insomma ero stupita persone vere, carine simpatiche.... cavolo pure troppo avanti.... e io mi sono sentita piccola piccola... ma insomma piccola piccola ma ci sono e questo è l'importante no? Voglio dire, è vero per davvero e io sono li. 

Domenica.
Amore che si fa oggi allora?
Come chesi fa? non si va per la sala?
Si ma tu? La Tiranna? Il Vichingo?
Ma non avevo detto che la Tiranna veniva con te, e il Vichingo lo tenevo io?
Si ma però un po' mi scoccia, guarda la giornata... e tu? li prendi tutti e 2? Li tengo io e tu stai a casa? COsa preferisci?
Che prendi una decisione.
Si beh potremmo fare che ..e poi magari che.....

Alla fine sono andata io con la Tiranna. 
I maschietti a casa. Macchina carica tipo profughi in viaggio.
L'amica Lu e L'amica MP che mi aspettano!
Ma che caspita di indicazioni dai? Cosa vuol dire "Arrivi alla fabbrica XX , girati verso le case trovi un cartello, scuola infanzia seguilo??" Presente che per le indicazioni si dice destra sinistra??
Presente che se devo dirti come fare soggiorno- bagno a casa mia finisce che fai a casa dai vicini a usare la tazza??? 
Per fortuna mio marito mi ha spiegato la strada!
Bene così ti seguo!
Chiedere indicazioni a me è sempre una garanzia....
Insomma pare che, siamo entrate per la prima volta nella nostra sala.
Giocattoli tanti, troppi....
Abbiamo anche la macchina del caffè, siamo troppo avanti, il nostro gruppo di mamme è mitico!!
A breve si inaugura e si entra per davvero!
Oggi abbiamo sondato il territorio, smistato giocattoli e definito alcune cose.
La Tiranna ha testato spazi e giochi e ha approvato.
Lo spazio è grande, troppo vuoto e rimbomba, servono mobili, librerie e cestoni, chi ne ha di inutilizzati???


giovedì 22 settembre 2011

per una sigaretta.....


Ricordo mio papà con la sigaretta in botta, ero piccola piccola, e lui era magro magro, alto e con i baffi neri neri. Poi il dottore gli ha detto che se fumava ancora rischiava un infarto, a preso il pacchetto lo ha stracciato e buttato. Ero piccolina avrò avuto 2 anni, ma lo ricordo con la sigaretta.
Quando ero una bambina, non avrò avuto 6 anni, ero sicura che fumare fosse sbagliato. Tanto sbagliato.
Sgridavo mia mamma che fumava, e le nascondevo le sigarette. "MAI!" tuonavo con la mia innocenza da bimba  "Mai fumerò una sigaretta!" poi è arrivata ,'adolescenza e per me è stato un periodo buio quanto il medio evo. E ho iniziato a fumare. Non posso dire che mi piacesse, ma mi dava un tono; e la sigaretta in mano a una ragazza troppo occupata a essere arrabbiata con tutto e tutti per preoccuparsi della sua salute, ci stava proprio bene. Ero arrabbiata con i miei che non mi capivano, o forse mi capivano troppo e non mi lasciavano uscire, ero arrabbiata perchè non mi piaceva studiare, e ero arrabbiata perchè non avevo un ragazzo, e pensavo non lo avrei mai avuto.
Un ragazzo è arrivato, la scuola è finita, e ho iniziato a uscire come e quanto mi pareva. Ma ero sempre arrabbiata lo stesso.
E sono rimasta arrabbiata per un bel po' di anni, tra alti e bassi la sigaretta mi ha accompagnato fino ai 25 anni.
Ricordo gli occhi impestati in locali troppo fumosi, ricordo dita intirizzite per il freddo nelle giornate invernali. Ricordo risvegli con una bocca tanto impastata che mi chiedevo se sarei davvero riuscita ad aprirla.
Ricordo che nell'inverno 2004 una zia, la Zia M. quasi una mamma, ha iniziato a stare male.
Non si sapeva cosa fosse, all'inizio, poi si è scoperto, era cancro, e se la è portata via in pochi mesi. Io la ricordo con la sigaretta in mano. Ho capito che forse era arrivato il momento di smettere. Ma ero sempre troppo arrabbiata Se
Poi è arrivato L. che non fumava. Io ho smesso di essere arrabbiata, ho abbandonato il mio medioevo e ho fumato la mia ultima sigaretta, era il 9 settembre 2004 e io e L. stavamo insieme da esattamente 3 mesi.

E' stata una rivelazione, non svegliarsi più con la gola secca e la bocca impastata come se avessi cenato a colla, non avere più le dita ingiallite dal fumo, non avere più i vestiti che puzzano, non essere schiava dell'accendino, e non buttare via quei soldi in niente.

Ora mi è capitato di vedere
una mamma con in braccio una bimba piccola, tenuta tutta storta perchè una mano era occupata dalla sigaretta;
mamme con il pancione grande grande, e la sigaretta;
mamme che spingono la carrozzina e sorridono ai loro bimbi con la sigaretta in mano;
Ieri ho visto un ragazzino avrà avuto 12 anni e la sigaretta, camminava ingobbito verso la scuola.
E mi fa una rabbia.
Mi sono chiesta se la Tiranna e il Vichingo fumeranno, credo che ci proveranno, come proveranno a fare molto peggio.....

Gira poi voce che le sigarette sono pure aumentate, 20 cent al pacchetto??
Sta bene: no vi interessa della salute, non vi interessa dei soldi, non vi interessa l'impatto ambientale che hanno le sigarette, ma di regalare altri soldi allo stato... cazzo si che quello vi dovrebbe interessare!!!!!



lunedì 19 settembre 2011

Sogni... desideri... e altre utopie.

Non è male leggere le storie ai bambini. Oggi eravamo li, per terra sui cuscini. Libretti ovunque, tanti bimbi e qualche mamma. Li vicina... ad ascoltare.
A momenti andava bene, riuscivo a estraniarmi abbastanza da non notare le persone intorno.
A momenti no, le vedevo e mi si seccava la gola.
Le persone di solito non lo fanno, non si siedono sui tappeti, in una libreria a leggere libretti ai bambini. Lo fanno a casa, nella pace delle pareti domestiche.
Perchè a me è venuta l'idea di farlo li? Ecco bella domanda.
Perchè non farlo?
La motivazione principale, quella che ha mosso tutto è stata che mi pagavano, e in libri pure.... che diciamolo, per una che vive con un libro in mano da quando ha 8 anni è una gran cosa.
E poi, cosa non trascurabile, mi piace.
Mi piace leggere le storie ai bambini, mi piace raccontarle, inventarle e commentarle.
Mi piacciono le manine paffute che toccano i disegni, gli occhi sgranati dalla meraviglia, le risate per le cose buffe, i sospiri nei momenti un po' tesi.
Mi piace quando una voce sola, composta da tante corde vocali diverse risponde a una domanda.
Mi piace stare li seduta con loro, ogni storia è un mondo che si apre.
Un po' meno mi piacciono le mamme, li che mi guardano, ma è una cosa mia, che devo mettermi via, lo faccio anch'io quando qualcuno racconta storie, lo faccio perchè mi piace, mi piace sentire il timbro di voce che cambia, mi piace il silenzio, mi piacciono gli sguardi complici....
Ma io mi blocco, mi manca il respiro e mi viene da balbettare, perchè invece che leggere penso a quello che dico, e penso se lo sto dicendo bene, e penso se ho sbagliato qualcosa.
Perchè lo faccio? perchè mi piace, e perchè lo so, e lo posso fare. Adesso. Intanto. Finchè non trovo cosa so fare.

Ecco, no forse sarebbe anche arrivato il momento di trovarmi un lavoro, così la smetterei con le seghe mentali. Con i progetti, con le "cose in ballo", a volte sono gasata, ho 1000 opportunità da cogliere, altre volte, tante, mi sento solo un'illusa, che cosa vorrei fare? Forse dovrei fermarmi. Ho più di quello che avrei mai sperato Una casa tutta nostra (certo piccola, e con un mutuo he dura una vita... ma nostra), ho L. che mi ama, mi sopporta e mi protegge, ho 2 bambini, che solo loro, sono tanto, tutto. Potrei fermarmi, cosa mi da il diritto di pensare che si sia altro?
Sono sogni, sono progetti, ma non sono cose reali.
Forse dovrei lasciare tutto. E tornare dietro a una scrivania a rispondere al telefono Quello era reale.

giovedì 15 settembre 2011

Chiamatemi ruscello di montagna.... e operazione banner!

Prima di tutto: ABBIAMO IL BANNERINOOOOOOOOOOOO!!!!!!! Grazie all'intervento di Owl che è la migliore amica che potessi mai sperare di trovare nella blogosfera, ho il mio bannerino!! Grazie tesoro!!
Il bannerino riporta qui, al mio primo blog candy per festeggiare le prime impensabili 20.000 visite....
Che poi tra l'altro mi sono anche accorta di non aver detto quando scade, facciamo il 30 ottobre? Si dai che mi piace!
No perchè questo è un discorso che abbiamo gia affrontato anche con L. e con alcune amiche, No, non della scadenza del blog candy, ma del fatto che dimentico tutto, e siamo arrivati alla conclusione che la mia mente funziona a cuoricini. Potrebbe sembrare che a volte sono assente, in realtà sto guardando i cuoricini che giocano agli autoscontri tra le pareti della mia scatola cranica. Se a qualcuno lo spettacolo interessa sono € 3.00 con porzione di popcorn.

Cambiando discorso.....
Tempo fa, l'amica Furby (^_^) mi parla di un corso di yoga che frequenta.
"Si insomma non è proprio proprio yoga, si sta seduti, anche per terra, a parlare e meditare."
"Si dai, quando ricomincia chiamami! Interessa anche a me!!!"
Nella mia testa il posto dove si svolge "un corso di yoga dove si sta seduti per terra, si parla e si medita" doveva essere un grande salone tappezzato di tende e tappeti, illuminato da lampade a olio, con incensi che bruciano ad ogni angolo, insomma un'inno all'autocombustione.
La location di questo posto di meditazione non l'avevo visualizzata, ma non avrebbe stonato in una sperduta landa.
Possibilmente desertica... e magari con la Perla di Labuan che piange aspettando l'arrivo di Sandokan.
Il corso riparte e l'amica Giramondo mi invita.
"vuoi provare?"
Mica posso perdermi l'occasione di vedere un caratteristico tendone beduino tra le valli trentine no??
Così dico a L.
 "Questa sera non ci sono" e lo guardo con aria misteriosa.
Non coglie....
"Stasera vado alla ricerca di me stessa" 
"Auguri!" 
-.-' 
"Amore vado a un corso di yoga!"
"Chi tu?"
No, Trudy la vicina, prima è passata a dirmelo "Si io! Cerco la pace dentro di me! cerco la mia strada!"
"Attenta a non perderti tra i cuoricini"
"Un giorno sarò conosciuta come Ruscello di montagna, l'acqua cheta che scorre e porta il cambiamento" e così dicendo esco di scena.
Per la cronaca il tutto non si è svolto in un tendone beduino nel deserto. (credo non lo abbiano trovato, ne il tendone ne il deserto) ma in un'anonima sala della circoscrizione, ma non per questo è stato meno avvincente.
Lo scopo del corso è la ricerca di se stessi, l'apertura della mente e dei proprio punti chakra.
Ci saranno risposte, che ci arriveranno da dentro, bene!
Ma prima potrebbero esserci altre domande, ancora?? allora mi sa che è meglio scrivermele.
Che dite... mi seguite anche in questa avventura?

lunedì 12 settembre 2011

colpi di coda.....


Non esistono più le mezze stagioni... ok.
Non c'è più il tempo di una volta... ok.
C'è stato un colpo di coda dell'estate appena passata... ok...
No ma ok cosa?? Una volta si sapeva più o meno cosa aspettarsi:
Gennaio: gelo
febbraio: freddo
marzo: freddino, con qualche giornata caldina
aprile: caldino, ma piovoso
maggio: caldo al pomeriggio, freddino la mattina! mai abbigliamento a cipolla era più a cipolla.... Giacca, giacchetta, felpina, mezze maniche, canotta, calzini e infradito... tanto qualsiasi cosa mettevi era fuori stagione, o troppo pesante, o troppo leggera
Giugno: caldo quello vero quello bello!!!
Luglio: torrido
agosto: torrido
Settembre: freddino, azz si torna in felpa
ottobre: freddo!!!
novembre: gelo!!!!!
dicembre: gelo!!!!!!!!
Sarà stato anche monotono, ma almeno sapevi cosa aspettarti, sapevi che da novembre a febbraio ci poteva essere la neve, e se si era proprio proprio fortunati la scuola chiudeva per un paio di giorni.
D'estate si mettevano i pantaloncini corti, poi l'estate finiva e si metteva la felpa... i pantaloncini corti finivano nella scatola per riposare per i prossimi lunghi mesi invernali...
Adesso invece??
L'estate più fredda degli ultini 10 anni, l'estate più torrida degli ultimi 14 anni (che come le 2 cose possano coesistere negli stessi 3 mesi, rimane un mistero da giornalisti) l'autunno più piovoso, il settembre più secco, il novembre con più fiorellini gialli, il dicembre con gli alberi di natale più alti... Ma bastaaaa Ridateci le stagioni!!!
Non che mi dispiaccia davvero essere andata in piscina ieri, ma ormai io avevo gia scritto i miei bei post di commiato dall'estate, e ora che faccio?? li devo riscrivere la settimana prossima? e poi quella dopo ancora??
Si perchè c'è stato un "colpo di coda" dell'estate, e dopo un inizio settembre frizzante, siamo tornati alle temperature torride estive, ai sandali e alle giornate in piscina.
Ma com'è che adesso le stagioni fanno più colpi di coda di un cane estremamente felice? (o di un gatto moooolto arrabbiato a seconda dei casi...)
E così ieri per noi piscina abbiamo raggiunto nonni e Tiranna nella loro mini vacanza al lago e abbiamo passato l'ultima(?) giornata in ammollo della stagione. Eravamo qui. A breve foto e racconto.

domenica 11 settembre 2011

post inutile e scontato.

E' scontat,o retorico e inutile, da giorni  non si parla di altro, oggi è l'11 settembre e 10 anni fa, il mondo è cambiato.
Non importa dov'ero, cosa facevo e cosa pensavo.
10 anni fa ero impietrita davanti alla televisione a guardare immagini che poi ho visto e rivisto migliaia di volte,
E ho pianto.
Per tutte quelle persone, per i loro cari e per la vita che in un soffio ti viene portata via.
Ricordo che gia in quei giorni, mentre si parlava di attentato, di talebani (che sentivo nominare per la prima volta) di terroristi, ho pensato che "qualcosa stonava" lo pensavo allora e lo penso oggi.
Mi dico che questo non importa, che oggi si devono solo ricordare quelle 3000 vite spazzate via. Ma non è vero.
Credo sia importante sapere cosa è successo.
Lo dobbiamo alle 3000 vittime, lo dobbiamo ai loro cari, lo dobbiamo a tutte le persone dai tratti asiatici che ci ritroviamo a scrutare con sospetto, e alle vittime di una guerra, che forse ha più scopi politici e economici che umanitari.
Un giorno spero di poter raccontare alla Tiranna e al Vichingo la storia della cattiveria, che una volta c'era. E poi è stata sconfitta.

venerdì 9 settembre 2011

Il mio paesello e la nostra sala.


Nella giornata di ieri 2 zelanti ragazze (RAGAZZE!!! sempre e comunque e guai a contraddirmi!!) sono andate a vedere, contrattare e decidere per la "loro " sala.
Loro tra virgolette perchè è un po' generico è una sala per le mamme e i bambini della zona e dei dintorni.
E' qui nel mio paesello, quello che è troppo vicino alla città per essere considerato un borgo a se, che poi tutta Trento è poi un grande paesello con i suoi 100.000 abitanti non è certo una metropoli.
Fatto è che mi sono sempre considerata una cittadina di Trento e non del mio paesello, pur abitandoci da tutti i miei 32 anni. Ieri poi è successa una cosa strana, andando a svenderci per la nostra sala, data dalla circoscrizione ho fatto la ragazza orgogliosa del borghetto, e, all'amica MP, abitante del centro, ho mostrato le gioie dei nostro rione.
La biblioteca con il soffitto con le travi a vista, e l'angolo morbido per i bimbi;
la piazzetta con la chiesa e le bancarelle;
Il negozietto che vende tutto, ma proprio di tutto, dalle stoffe ai giocattoli per bambini;
Gli edifici comunali che sono delle antiche corti... ecco quelle mi piacciono davvero, immagino la vita di chi, tanti tanti anni fa, in quelle corti ci viveva... abitudini così diverse dalle nostre che ha pensarci pare impossibile che sia passato solo un secolo o poco meno.
Allora ho guardato le persone, le mamme con i passeggini, le vecchiette con la busta della spesa, i ragazzi in bicicletta. E mi sono detta che è vero, per quando ho passato una vita a negarlo appartengo a questo posto.

La sala però siamo andate a vederla, ed è splendida, grande abbastanza da far scorrazzare felice un nutrito gruppo di bimbi in età prescolare. C'è il bagno e una stanza separata, adibita a cucinina in qui stiamo gia pensando di mettere bollitore e macchina per il caffè.
Ora servono giocattoli, materassi e libretti. magari un mobiletto per accantonare le cose....
e poi mancano i bimbi che spero siano numerosi.
Tra un po' ci sarà l'invito ufficiale all'inaugurazione e non vedo l'ora!!

E non ringrazierò mai abbastanza il signor D. che ha reso possibile tutto questo.