ma che freddo porcapaletta!
io sono qui che aspetto la primavera, penso già ai pomeriggi al parchetto, alle valigie per il mare, ai sandali e alle zanzare e mi mettete tutto sto ghiaccio nei prati alla mattina??
allora ditemelo che non mi alzo nemmeno!!!!
quando sveglio la mia piccolina al mattino lei si gira e dal piumone esce un profumo di nanna caldo caldo, che non so come riesco a resistere e non infilarmi sotto con lei.....
si stiracchia, bofonchia qualcosa ad occhi chiusi tipo "buongiorno mamma", poi si riprende subito, e parte con la tabella di marcia del suo orario scolastico, programma e maestre, impegni pomeridiani ed eventuali appuntamenti con il suo tato, il grande amico che spero manterrà negli anni a venire, con il quale più che giocare parla, ride, si accoccola, disegna, inventa,
si mettono sul letto, viso a viso, e si raccontano la giornata (che peraltro passano insieme), commentano l'accaduto, fanno considerazioni sui compagni, si scambiamo opinioni sugli argomenti trattati in classe, mangiano biscotti e guardano cartoni.
un simposio formato mignon, con la purezza e l'ingenuità dei loro 7 anni, che li avvicina più che una partita a monopoli o ad una corsa nei prati.
è meraviglioso, rubo fotografie della loro armonia, le condivido con la mamma del tato con la quale, magia delle magie, ho la stessa empatia, lo stesso affetto, la stessa intimità.
e che anche questo sia per sempre.
per 2 persone
1 stinco di maiale
1 presa sale alla liquirizia
amarelli
1 bicchiere birra chiara artigianale alla liquirizia
amarelli
1 rametto rosmarino
1 foglia alloro
1 noce burro
1 filo olio extra vergine di oliva
mettere lo stinco pulito dagli eccessi di grasso in una casseruola con il burro, l'olio, il sale alla liquirizia e gli aromi.
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far rosolare bene a fuoco medio per qualche minuto su ogni lato.
una volta ben dorato versare la birra, un quarto di bicchiere alla volta durante la prima parte della cottura (circa 1 ora a fuoco lento), girando ogni tanto e tenendo coperto,
completare la cottura senza coperchio per un'altra mezzora circa, girando e bagnando di tanto in tanto con il sughetto (che nel frattempo si addenserà), sempre a fuoco lento.
servire ben caldo, magari con delle patate al rosmarino.
io non amo la carne, non tanto per i sapori ma per i residui mentali del mio vegetarianesimo e per l'amore che ho per la specie animale (tranne le cimici e i pipistrelli, che rispetto ma mi fanno schifo!), la preparo raramente e quelle volte che la faccio mi piace cercare gusti un pò particolari, per risvegliare le papille mie e del mio amato omino della rumenta.
per le papille del mio amore piccolo ma grande devo avere ancora un pò di pazienza, viaggiamo su binari paralleli che prima o poi, spero, si incontreranno.
buon appetito e buona settimana, fate i bravi ma non troppo!!!