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martedì 10 aprile 2018

marmellata di mele e liquirizia zero calorie



no, meglio non commentare oggi perchè sarei polemica e insofferente, non ne posso più di tutta sta gente saccente, falsa, invidiosa e presuntuosa, che l'educazione non sa nemmeno dove stia di casa, che pensa che tutti gli altri siano fessi e che tanto hanno sempre ragione loro.
io non mi abbasso oltre che ho già mal di schiena, che vadano avanti per la loro strada.
grazie, io sono arrivata, scendo!
quindi mi limito a commentare la ricetta: idea "rubata" da una marmellata che mi ha regalato mia cognata, pressochè introvabile in commercio nella mia zona, lascia un meraviglioso sapore in bocca ed è una cosa che non smetteresti mai di mangiare.
detto da una che non ama la marmellata di mele.
quindi ho cercato una soluzione low calories.

per 1 vasetto come nella foto

500 gr mele golden
20 gr acqua
30 gr stevia in polvere (per la versione non light sostituire con 120 gr zucchero di canna integrale)
1/2 cucchiaini succo limone
1 cucchiaino piccolo polvere di liquirizia amarelli  (poi regolarsi a piacere)

nel bimby è un gioco per bambini: lavare e sbucciare le mele e tagliarle a cubetti.
metterli nel boccale con la stevia e il succo di limene e cuocere a 100° per 30 min vel. 1.
lasciare raffreddare.
aggiungere la liquirizia e frullare 1 min a vel.6/7.
versare nei vasetti e conservare per pochi giorni in frigo.



a me è piaciuta di più quella con lo zucchero di canna integrale, ma ho pensato di cercare una versione a calorie praticamente zero (tranne le poche dei frutti) per una colazione proiettata verso la prova costume, e devo dire che per essere light è decisamente buona.
sono arrivata a questa versione dopo alcuni tentativi per trovare la quantità di liquirizia secondo il  mio gusto: credo sia una cosa molto soggettiva e valga la pena di fare degli esperimenti segnando i quantitativi precisi, per raggiungere l'equilibrio perfetto per il nostro palato.



anche senza bimby è fattibilissima: basta tenere più o meno gli stessi tempi mettendo il tutto in una casseruola, lasciando comunque raffreddare prima di aggiungere la liquirizia e frullare.
avrete notato che questa è una versione da consumarsi subito, roba veloce.
se invece avere intenzione di conservarla a lungo bisogna aggiungere la liquirizia e frullare un attimo prima della fine della cottura e invasare ancora bollente in contenitori perfettamente sterilizzati. chiudere ermeticamente, ribaltare i vasetti e rimetterli in posizione diritta solo una volta completamente raffreddati a temperatura ambiente.
conservare poi in luogo fresco, asciutto e preferibilmente buio, e una volta aperta tenere in frigo.


vi saluto e vado a farmi calmare dalle fusa dei miei miao.
alla prossima, ciaooooooooo!!!

lunedì 28 agosto 2017

gelato alla liquirizia




allora, siete tornati?
montagne di roba da lavare?
pelle che inizia a squamarsi e la mattina uscite dal lenzuolo che una nevicata così manco a natale?
sabbia dappertutto che ve la ritroverete insieme ai coriandoli alle prossime pulizie di primavera?
corsa agli ultimi compiti delle vacanze e acquisto sul filo di lana per la fornitura di cancelleria necessaria ad affrontare l'anno scolastico imminente?
io ho già passate
o tutte queste fasi, sono qua bella rilassata (si fa per dire) a godermi gli ultimi giorni di risveglio senza driiin driiin, a raccattare sabbietta in ogni dove, a giocare con la mia bimba in assenza di amichette che mi fanno tirare il respiro, alle prese con la nuova micina in stallo che inizia a miagolare appena apri la porta e smette quando la chiudi.
l'ho chiamata cigola.... simpatica vero?
simpatica un cazzo....  non tace un attimo, io in casa ne ho già una con quest'abitudine.
e mi basta.
in più ama passeggiare sulla tastiera più degli altri tre messi insieme, e il post, nonostante il nuovo hard disk che ha notevolmente accorciato i tempi di stesura, continua ad essere un incubo.
quindi chiudo qua prima di tirare qualche saracca, che non è fine.

per circa 700 gr di gelato

435 gr latte fresco intero
150 gr panna fresca
120 gr zucchero
11 gr destrosio in polvere
30 gr latte magro in polvere
4 gr farina di semi di carrube
1/2 o 1 cucchiaino polvere di liquirizia amarelli


per il procedimento vi rimando sul sito dal quale ho preso paro paro, spaccata al grammo, la ricetta del gelato fiordilatte a cui ho aggiunto, prima del riposo in frigo, solo 1/2 cucchiaino di polvere alla liquirizia.
il blog al quale mi rivolgo le rare volte che non pasticcio e mi metto a cucinare seriamente è fables de sucre, ricco di ricette perfettamente spiegate (a prova di deficiente) e se sei una brava bambina e segui le istruzioni passo passo non puoi sbagliare nemmeno volendo, il risultato è garantito.
da che è arrivata la gelatiera a casa mia (sempre su consiglio di claudio, una delle due anime del blog in questione) praticamente non si fa altro.
e se è vero che ho provato diverse ricette, alla fine sempre qui casco perchè anche se ad una prima occhiata il procedimento può sembrare leggermente più complicato di altri, è proprio la ricerca della perfezione che claudio va proponendo, che ti permette di avere un signor risultato, che tante rinomate gelaterie si possono solo sognare.
io posso qui riportare, per chi ce l'ha, il procedimento che seguo con il bimby, che mi ha permesso di semplificare la preparazione, mi fa sporcare meno cose e non mi fa rischiare di sbagliare nei tempi e nelle temperature.

fare scaldare latte e panna fino a lieve bollore, poi aggiungere le polveri precedentemente mescolate in una ciotola poco alla volta, a velocità 3.5/4 per eliminare eventuali grumi.
impostare la temperatura a 85 gradi ed abbassare la velocità a 3.
una volta raggiunta tale temperatura mantenere acceso per un paio di minuti per completare la pastorizzazione
spegnere, lasciare intiepidire e riporre in una ciotola chiusa ermeticamente in frigo per alcune ore (meglio una notte intera)
una volta tolta mettere in gelatiera e mantecare per 40/45 minuti.


allestimento della tavola green gate
risultato assicurato, come in gelateria.
vedete poi voi per la quantità di polvere di liquirizia,  noi non piace molto carico (anche perchè io ne mangio mezzo chilo alla volta e stancherebbe!) quindi abbiamo optato per metà cucchiaino.
per gli ingredienti, sono tutti reperibili online su siti specializzati, la polvere di liquirizia sullo shop on line di amarelli, ma il destrosio si trova in bustine anche in alcuni supermercati ben forniti. per la farina di semi di carrube, si trova sempre online o in alcuni punti vendita di prodotti bio (per, es naturasì)

è piaciuto a tutti.....

backstage fotografico 
ci vediamo presto, fate i bravi mi raccomando!


giovedì 11 maggio 2017

pasta fresca di semola all'uovo ed estratto di melissa


buongiorno e buon giovedi di novembre.
ecco, sto tempo non è che ti faccia venire voglia di fare chissà che, l'umore già non è dei migliori perchè ci sono stati periodi più belli.....
allora pensiamo ad una terapia.....
letto, candela, gatti spalmati addosso, fra coccole e fusa?
copertina, tisana zenzero e limone e un signor romanzo che ti faccia volare le ore e dimenticare il cielo nuvoloso?
divano,gelato con cucchiaio da minestra, telecomando e film stracciamaroni che mi piacciono tanto ma non ho mai tempo di vederli?
no... oggi mi coccolo così: tiriamo fuori l'accessorio comprato nel 2012 perchè non potevo vivere senza e mai usato, e mani in pasta con la mia amica nonchè socia della mia associazione a delinquere. mentre fuori piove e le gocce picchiettano allegre sui vetri chiudiamo i gatti fuori dalla cucina e imbrattiamo tutto, come due bambine di 4 anni che giocano con la farina di nascosto dalla mamma.
e questo è il risultato.

per 5 persone

200 gr farina di semola rimacinata
250 ml estratto di melissa
2 tuorli

prima cosa bisogna liberarsi dall'infestazione di melissa che ci invade le fioriere (e se non l'avete meglio per voi, fate l'estratto di basilico che è una pianta più gestibile) tagliando tutto (tanto basta distrarsi un attimo e si riempie un'altra volta) e tenendo solo le foglie più belle.
lavarle ed asciugarle molto delicatamente e procedere all'estrazione del succo (va bene anche la centrifuga).
ce ne vuole veramente tanta... o altrimenti allungate leggermente con l'acqua ma ovviamente il sapore perderà intensità.
non pensiate che io mi metta ad impastare a mano che ho l'ernia che già rabbrividisce solo all'idea....
quindi mi faccio accompagnare dal mio aiutante in cucina e in men che non si dica la pasta fatta in casa, con ingredienti bio controllati e con tanto amore, è pronta in men che non si dica.
montare la foglia, mettere nella planetaria la farina e le uova ed iniziare a lavorare a bassa velocità.
versare poco alla volta l'estratto e continuare a lavorare fino ad ottenere un impasto non compatto, un pò a briciolone... così insomma....


una volta pronto montate l'arnese per la pasta corta e compattate con le mani piccole quantità di impasto da inserire nell'apposito foro e procedere come di consueto.
(se avete la macchina per la pasta poi meglio perchè è ancora più semplice)
una volta uscita la pasta tagliare della lunghezza desiderata e adagiare su di un panno pulito o fogli di scottex spolverando leggermente di semola per non farla appiccicare.


et voilà!
cuocere subito o mantenere, sempre spolverata di semola e coperta da un panno, in un luogo umido (tipo il forno chiuso o il frigo), ma solo per poche ore.
poi consumare.
ottima anche con semplice olio extra vergine e parmigiano, darò presto una variante altrettanto semplice ma molto più sfiziosa.
a noi 5 è piaciuta molto, e anche se fosse venuta male l'aver passato una mattinata felice sarebbe stata comunque una terapia più che efficace per contrastare la tristezza del freddo e del brutto tempo.
ci vediamo alla prossima, che vi faccio vedere come l'abbiamo mangiata!
ciaoooooooooooooo!!!!


lunedì 10 aprile 2017

bocconcini misto semola all'olio tartufato e reggiano a lievitazione naturale


di nuovo lunedi, buongiorno!
reduci da giorni tappati in casa causa intasamento e febbre, ieri abbiamo messo il naso fuori per una festa di compleanno e oggi siamo pronti per tornare in pista.
scaldiamo i motori con una tazza di tisana allo zenzero, poi apriamo le danze: gatti che credono che i lavori domestici siamo un grande parco divertimenti, pavimenti bagnati scambiati per una pista di pattinaggio, sedie sul tavolo trasformate in gonfiabili da ludoteca.
risultato: peli dappertutto e orme di gommini sulla resina appena lavata, tende non ne parliamo, divano idem.
dai, iniziamo che stranamente sono carica... sarà la cura di aloe, sarà la segregazione dei giorni scorsi, intenerita da occhi lucidi e sguardi febbricitanti, le chiacchiere e il gioco compulsivo non appena la temperatura è scesa, che quasi ho fin voglia di pulir casa....
approfittiamone prima che passi!

150 gr  farina 0
150 farina di semola rimacinata
50 gr esubero di pasta madre
1  cucchiano miele
55 ml olio extra vergine di oliva al tartufo marina colonna
40/50 gr parmigiano reggiano grattugiato
180 ml circa acqua
8/10 gr sale

mettere le farine nella planetaria con la pasta madre spezzettata e un cucchiaino di miele.
azionare il gancio e aggiungere l'acqua poco alla volta.
quando l'impasto inizia ad incordare versare piano l'olio e solo dopo il completo assorbimento anche il sale.
quando l'impasto è ben liscio e legato lasciar riposare nella ciotola coperta da un panno per almeno un'ora.
stendere poi su di un piano infarinato con l'aiuto di un mattarello. lo spessore dovrà essere ci circa 374 millimetri.
formare i bocconcini con un coppapasta.


lasciar lievitare per almeno un'altra ora, sempre coperto da un canovaccio umido, poi cuocere in una padella antiaderente rovente, basta poco più di un minuto per lato.



servire subito.
ottime tiepide con formaggi e salumi.



si conservano un paio di giorni chiusi in un sacchetto ermetico in frigo, più a lungo in freezer.
in questi casi basta riscaldarli in forno pochi minuti e sono pronti.
ottima soluzione per un pane all'ultimo minuto, senza necessità di lunghe lievitazioni, con cottura veloce e soprattutto perfetto per l'estate, quando di accendere il forno non se ne parla nemmeno.
potete poi sbizzarrirvi cambiando l'aroma dell'olio: marina colonna vi offre ampia possibilità di scelta, dai classici al peperoncino, limone o basilico, fino all'olio alla rosa, allo zenzero, al mirto, all'arancia, al bergamotto, il nuovissimo al rosmarino..... uno più buono dell'altro!
e allora... buon divertimento e buona settimana.!

lunedì 3 aprile 2017

tisana detox zenzero, limone e mielbio al limone



che fatica alzarsi al mattino, non so voi ma a me vien da piangere.
poi una volta appoggiati i piedi per terra e bevuto un caffè affronto la giornata sulla ruota dei criceti, come mio solito, e le ore volano fino a che vado a ritirare il sorriso disarmante del mio amore che illumina i gradini della scuola.
bel fine settimana, di mattine pigre, di affetti, nuovi sorrisi, ottima pizza in splendida compagnia (la mia nanetta ha legato subito con la sua cuginetta, insieme sono uno spettacolo!), quattro acquisti e un un pò di malinconia, festeggiamenti per il primo anno del mio amore peloso, quello con gli occhi di vetro, il più morbido, il ccciottino, il più coccolone, quello bulimico, il ladro, il dormiglione...che poi è quello che trovate sotto se avete voglia di un pò di dolcezza.
il post di oggi invece è perfetto per il lunedi, giorno in cui inizia (e finisce) la dieta: una tisana detox, che aiuta il metabolismo, purifica e da un pò di carica.
io ne faccio a litri, poi la conservo in frigo come bevanda disssetante, e credo diventerà un must per l'estate.
comunque dopo gli antipasti di fritture, la pizza gigantesca strafarcita, la tart tatin, il salamino nostrano e la cheesecake al caramello salato di questo week end forse sarebbe stato meglio farci un bagno....

per 1 lt e mezzo circa di tisana

1 litro e mezzo acqua
2 limoni bio
30/40 gr zenzero bio fresco
4 cucchiaini mielbio al limone rigoni di asiago


lavare lo zenzero e grattare la buccia con un coltello come fosse una carota.
tagliarlo a fettine sottili e farlo sobbollire per 15/20 minuti nell'acqua.
spegnere il fuoco, aggiungere il succo dei limoni e il miele, mescolare e lasciar riposare almeno una ventina di minuti.
filtrare tutto e conservare in un thermos o in una bottiglia di vetro.

allestimento della tavola green gate

se avete il bimby è ancora più semplice: basta preparare lo zenzero come spiegato sopra, cuocerlo per 15/20 minuti vel 2 a 90°, pelare i limoni a vivo, aggiungerli all'acqua, frullare per qualche secondo a vel.8, mettere il miele, mescolare pochi secondi a vel, 4 e lasciar riposare.
filtrare e servire.
ottima anche fredda, perfetta per la prossima estate, si conserva qualche giorno in frigo in un thermos o in una bottiglia di vetro, chi la gradisce più dolce può aumentaree la dose di miele.
ricetta trovata navigando in internet, ho variato le dosi a mio gusto e aggiunto il miele invece che lo zucchero di canna.
la stessa cosa potete fare voi, aumentando o diminuendo zenzero e miele (o zucchero)
a me piace moltissimo anche calda, con dei biscotti farciti allo yogurt è la mia colazione quando riesco a rinuciare al caffè a digiuno, che so che non fa bene ma per me è necessario per tornare nel mondo dei vivi.
oggi vi lascio la mia nuova lettura, consigliata da lorenzo marone, giovane scrittore napoletano che io adoro e che quest'anno è finalista al premio bancarella con il suo "magari domani resto".
"palazzokimbo" è ambientato nella napoli degli anni '70: la voce narrante è una bambina che diventa adolescente fra le mura di questo palazzo popolare di cui l'autrice riesce a trasmetterci emozioni, odori e rumori come fosse vivo.
piera ventre ci regala caratteri  potenti e pittoreschi, ci dipinge una napoli colorata di emozioni e forte nelle sue problematiche, ci fa vivere legami familiari intensi e ci riporta all'atmosfera difficile e tesa di quegli anni..
una scrittura cruda e delicata allo stesso tempo, a tratti poetica: una bella scoperta.


e vogliamo farci mancare un pò di tenerezza??



l'occhio vispo e dolce di uno dei miei amori......
buona settimana!

martedì 4 ottobre 2016

biscotti semintegrali veloci al sale alla liquirizia


cronaca della giornata

risveglio con gatto che conficca i canini nelle caviglie.
giù a fatica i pedi dal letto, per scoprire di essere più intasati di ieri.
in bagno sempre il famoso gatto entra nel lavandino bagnato, e ci si sdraia, per ben tre volte.
asciuga il gatto.
sveglia la bambina: naso chiuso pure lei.
ma vuole andare lo stesso, nutrila, lavala, preparala e via, a scuola: 15 gradi, si gela.
a casa solite mansioni di casalinghitudine, stai per uscire e il solito, amatissimo gatto, butta giù dalla mensola le lingue di suocera: vaso frantumato, terra dappertutto, pianta pronta per la sepoltura, pavimento scheggiato.
metti a posto tutto e vai dal dentista: 28 gradi, si schiatta.
arrivi, dopo 55 minuti di tangenziale a 50 km/h per scoprire che hai il dente spezzato a metà.
quello davanti naturalmente, se no dove sta il bello???
ora sono a casa, e tremo al pensiero di come evolverà la giornata.
quasi quasi faccio una bella roba: latte con i biscotti, zerinol, libro e copertina nell'attesa di riprendere l'amore mio da scuola, che mi raddrizza l'umore.
se si calmasse il felino potrei anche lasciarmi cullare dalle sue fusa.
ma per com'è messo adesso resta buona l'ipotesi di un manicotto di pelliccia per l'inverno.
cazzo c'hai, sei posseduto??!?!

per una teglia da forno (20/25 biscotti circa)

250 gr farina tipo 1
90 gr zucchero di canna grezzo + 20 circa per la decorazione
90 gr burro morbido
10 gr sale alla liquirizia amarelli
1 cucchiaino lievito in polvere
1 uovo

mettere tutti gli ingredienti nella planetaria o nel bimby (il burro deve essere morbido e a pezzetti), lavorare a velocità media fino a che si forma un impasto non compatto, disunito e sabbioso (nel bimby bastano 15/20 secondi a vel. 6/7)
prendere la quantità di un cucchiaio scarso, lavorarlo con le mani fino a formare una pallina di circa 3 cm di diametro, intingerne una parte nello zucchero schiacciandola fino a formare un cerchio (io l'ho fatto con i rebbi della forchetta, e vengono le righine sopra).
mettere sulla leccarda con carta da forno e infornare a 180° per circa 15/17 minuti.
lasciar raffreddare su di una griglia e conservare in scatola di latta.

cocottina, mug e minimug per espresso in gres le creuset


perfetti per la colazione, lo spuntino, la merenda e, perchè no, insieme al caffè (decaffeinato!) dopo cena.


per un'aroma più intenso di liquirizia si può aggiungere una punta di liquirizia in polvere, che trovate facilmente sullo shop on line di amarelli, cliccando il link!

di coccole al gatto non se ne parla, oggi è tutto artigli, balzi, morsi e pelo ritto.
mi accontento della copertina e di questo bellissimo romanzo, che all'inizio mi ha riportato alla romantica malinconia irlandese de "le ceneri di angela". 
ora le pagine mi accompagnano attraverso l'america degli anni '60, nella vita di eileen che sembra essere riuscita a realizzare i suoi sogni d'infanzia e che invece andrà incontro ad altro dolore.

non siamo più noi stessi - ed. neri pozza
buona lettura, ci sentiamo presto!

martedì 2 febbraio 2016

liquore alla crema di pistacchio




che tempo demmerda, umidità e nebbia che sembra il 2 di novembre....
impasto biscotti per illuminare la giornata, profumare la casa e far felici i bambini, poi magari mi tappo all'ikea con la mia amica  a cercare una piccola cassapanca per dimezzare le madonne che i miei ospiti tirano sul pianerottolo.
si, perchè io sono una di quelle che ti devi togliere le scarpe prima di entrare in casa, non puoi nemmeno superare lo zerbino a meno che tu riesca a camminare a 10 centimetri da terra.
fuori dalla porta ho un simpatico sacchetto di pannolenci pieno di ciabatte colorate di tutte le misure.
non penserai mica di calpestare la mia resina con le suole con le quali magari tre giorni fa hai schiacciato una cacca di cane, con cui spappoli insetti senza nemmeno rendertene conto, con cui attraversi l'aiuola impantanata per correre a prendere l'autobus, suole nelle quali ti è magari rimasto incastrato un microscopico sassolino che mi graffia la spatolatura,???
ecchessei scemo???
e poi qui da noi le ciabatte passano più tempo davanti alle finestre o sotto il divano che ai nostri piedi, qui si gira a piedi nudi che fa tanto bene.
e ci si rotola per terra ballando la sigla dei big time rush, capelli dappertutto come il mocio vileda di rapunzel.
quindi non è igienico.
questo significa che se ti va ti togli le scarpe e giri a piedi nudi anche tu, se non ti va ti do in dotazione un'ampia scelta di ciabatte della tua misura e nuances in tinta con il tuo abbigliamento, e se non ti va neanche quello stai a casa tua che siamo contenti tutti.
e quando chi si deve togliere le scarpe inizia ad avere una certa (io per prima) capita che barcolli aggrappandosi allo stipite della porta, che poi se casca mi tocca pure pagarlo per nuovo.
quindi vai di cassapanca, per la gioia dell'omino delle pulizie che così deve spostare pure quella per passare il pavimento, e cambiatevi le scarpe con tutta comodità.
se preferite tenerle, restate fuori seduti che vi porto un caffè e un liquorino....

per circa 500 ml di liquore

140 gr crema di pistacchio
140 ml latte parzialmente scremato
130 ml panna fresca liquida
50 gr zucchero di canna
50 gr alcool 95°

mettere tutti gli ingredienti tranne l'alcool nel boccale e azionare a 90° vel. 3 per circa 13 minuti.
togliere il boccale e lasciar raffreddare completamente.
aggiungere l'alcool e mescolare per 30 sec. vel. 4 senza temperatura.
versare nella bottiglia, lasciar raffreddare a temperatura ambiente e riporre in frigo per qualche giorno prima di servire.
più facile di così!



tant'è che mi sono già ripromessa di fare altri esperimenti, tipo cioccolato e liquirizia, pistacchi secchi, caffè, zabaione..... alla peggio mi rivolgerò agli alcolisti anonimi!


comunque un goccino nel mio amato nespresso, qualche pagina di un buon libro, mezzoretta sotto ad una copertina calda.... basta poco per svoltare la giornata.



oggi vi propongo questo titolo: fannie flagg è adorabile, ci regala letture delicate e piene di allegria, ricche personaggi strambi ai quali non ci si può non affezionare.
la flagg ci tiene la mano fra le stradine di elmwood springs, una cittadina molto pittoresca, dove tutti si conoscono e tutti si amano alla loro maniera, ci cattura con storie bizzarre raccontate con una credibilità che finiscono per sembrare normali quotidianità.
in ogni romanzo c'è un personaggio, di norma una donna, che ti resta sotto la pelle per la sua particolarità, la sua forza, la sua stramberia.
se vi va di accompagnare dena nella sua avventura, questo libro vi aspetta.
io non me ne sono persa uno!

venerdì 18 dicembre 2015

liquore alla nocciolata


ormai è da tempo che la classica crema di cioccolato non si vede più sulle mie mensole: il boicottaggio è iniziato quando ho sentito quant'è dannoso l'olio di palma.
poi mi sono documentata un pò, ho visto immagini raccapriccianti di foreste e faune devastate per la produzione di questo ingrediente così diffuso perchè esageratamente economico e molto versatile, e la mia è diventata una battaglia personale.
adesso fare la spesa è come andare in biblioteca, si leggono etichette in maniera accurata ed ossessiva, e si eliminano tutti quei prodotti che lo contengono.
un'odissea: per riuscire ad evitare l'olio di palma e fare una una spesa completa ci vuole una giornata.
comunque ci sto riuscendo, non è una cosa impossibile se si ha un pò di tempo a disposizione.
per la cioccolata ormai ho risolto, niente olio di palma ed ingredienti completamente bio, gusto eccellente, soprattutto nella versione senza latte che spero di trovare spesso sugli scaffali del mio supermercato: la nocciolata rigoni.
concludo questa settimana sincopata con un liquore goloso che scalda il cuore, e che può essere una bella idea home- made, velocissima da realizzare, per un regalo o per chiudere i pranzi delle feste.

per meno di 500 ml di liquore

100 ml panna liquida
160 gr nocciolata biologica rigoni di asiago
150 ml latte parzialmente scremato
20 gr zucchero
40 gr alcol 95°

la versione più comoda è usando il bimby: basta mettere nocciolata, latte, panna e zucchero nel boccale e cuocere a 90°, vel.3 o 4 per circa un quarto d'ora.
lasciar raffreddare il composto bel boccale, poi aggiungere l'alcol, mescolare a vel 3 per una decina di secondi e versare in bottiglia.
chiudere bene e consumare dopo un paio di giorni.



altrettanto semplice però è per chi non ha questo aiuto in cucina.
mettere latte, nocciolata, zucchero e panna in un pentolino con i bordi alti e lasciar sobbollire, a fuoco medio basso, per una decina di minuti, mescolando continuamente.
lasciar raffreddare poi versare l'alcol e mescolare per un pò a fuoco spento.
versare in bottiglia e chiudere.


ci sono mille versioni in rete, di questo liquore, la mia è solo la milleunesima ed è modificata a mio gusto: un pò meno alcol, meno zucchero e una cucchiaiata di nocciolata in più.
poi il procedimento è talmente semplice che non è che possa variare più di tanto....


divano, copertina, un bel film o meglio ancora un libro, e sorseggiare con moderazione in buona compagnia.

venerdì 6 novembre 2015

crema di cioccolato extra fondente


c'era una volta un blog di cucina, gestito da due delinquenti.
nessuna sa sa come e dove si fossero incontrati, visto che vivevano una sui monti e uno sul mare..
fatto sta che insieme un giorno diedero vita ad una associazione a delinquere di stampo ipercalorico.
ogni giorno impastavano e sfornavano, favoleggiavano e raccontavano, mescolavano e condivano, e chi inciampava nelle loro pagine rimaneva incantato da favole di zucchero, intrappolato in sabbie mobili di cioccolata, si incordava fra le ricette senza più riuscire a liberarsi, viveva viaggi d'emozione fra marmellate e creme, cadeva in un amore assoluto per la bellezza delle fotografie, si sentiva grato per la chiarezza delle parole, sognava profumi e sapori, e lievitava, lievitava nel corpo e nello spirito.
questo blog si chiama "fables de sucre", loro sono eva e claudio, e da qui viene questa ricetta che, tanto per cambiare, viene al primo colpo e ti lascia a bocca aperta, e sbavata di cioccolato.

per un barattolo da circa 500 gr.

200 gr cioccolato fondente 85% venchi (la ricetta originale lo prevede al 45%)
80 gr zucchero semolato
80 gr sciroppo di glucosio
200 ml panna fresca

pentolino antiaderente doppio becco le creuset
per il procedimento potrei fare un copiaincolla perchè io non saprei essere altrettanto chiara e precisa, ma forse è meglio per tutti rimandare direttamente al loro link, che raggiungete cliccando qui, o se preferite potete cercare la ricetta del maestro massari, dal quale hanno preso ispirazione.
comunque io ho fatto così, più o meno:
tagliare il cioccolato a coltello con una lama molto affilata e metterlo in un recipiente stretto e con i bordi alti (io ho usato il bicchiere le frullatore ad immersione)
in un pentolino sciogliere lo zucchero a secco, a fuoco medio, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno, fino a che lo zucchero è ben sciolto e senza grumi.
aggiungere la panna portata a bollore in tre volte, mescolando senza sosta.
incorporare, senza smettere di mescolare, lo sciroppo di glucosio.
versare il composto sul cioccolato filtrandolo con un colino.
frullare con il mixer ad immersione fino ad ottenere una crema omogenea, molto legata e lucida.


aspettare che la temperatura scenda a 28°

termometro digitale le creuset
ed invasare in vasetti a chiusura ermetica e accuratamente sterilizzati.

barattolo, cucchiaino e tovaglia green gate

per istruzioni più precise vi consiglio di leggere la loro ricetta.
e anche se poi deciderete poi di non prepararla, là vi si aprirà un mondo.
quindi io un saltino ce lo farei, magari sgranocchiando biscotti spalmati di questa crema celestiale....



un ultimo consiglio, alle colleghe foodblogger della mutua come me (quelle serie già lo sanno da mò, gliel'hanno detto ai corsi!): mai fare le foto vestiti di rosso, le ammazzi!!!!
con questa  crema spero di raddolcire il fine settimana a chi non lo passerà come sarebbe di diritto farlo, cioè sereno, rilassato, pieno di amore e di cose buone.
buon week end, fate i bravi eh!!!!