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Visualizzazione post con etichetta pesto. Mostra tutti i post
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sabato 1 settembre 2012

Gnocchi al pesto con le zucchine e il pomodoro fresco (viva la Liguria...)

L'idea mi viene da un libricino pubblicato dalla Regione Liguria, che riporta la storia dei prodotti locali (in particolare il pesto, ovviamente...) e alcune ricette, molto tirate via e raffazzonate, a dire il vero...
Questa in particolare si chiama - nel libro - "Gnocchi di patate alla polceverasca", ma non ho trovato traccia di questa preparazione altrove, quindi, in assenza di filologia certa, mi permetto di modificare un po' e rinominare il piatto, che peraltro è buonissimo ed è stato spazzolato in un attimo.

Servono:

  • un chilo di gnocchi di patate (fatti con le manine sante o comprati già pronti, purché di buonissima qualità)
  • 1 grossa zucchina tagliata a julienne
  • qualche foglia di basilico fresco
  • 8 pomodorini tipo piccadilly, tagliati a dadolini
  • 3 cucchiai di pesto ligure (come per gli gnocchi: fatto a mano o comprato, ma ottimo)
  • 1 spicchio d'aglio
  • poco prezzemolo
  • una noce di burro
  • parmigiano grattugiato
  • olio extravergine di oliva


Il condimento deve cuocere pochissimo, quindi si può preparare intanto che bolle l'acqua per gli gnocchi.
Tritare aglio e prezzemolo e soffriggerli in olio extravergine di oliva in un tegame grande a sufficienza in da permettere poi di saltare gli gnocchi. Fare attenzione a non bruciare tutto (io sono una campionessa, in questo...).
Aggiungere la dadolata di pomodoro e la julienne di zucchina e insaporire velocemente, mescolando con un cucchiaio di legno. Regolare si sale e pepe
Lessare gli gnocchi, scolarli appena vengono a galla e saltarli velocemente nella padella col condimento, aggiungendo la noce di burro e il pesto. All'ultimissimo momento, unire il basilico spezzettato con le mani.
Servire subito, spolverizzati di parmigiano.

Il commento della copiona: ottimi e velocissimi!

sabato 3 luglio 2010

Come fa godere la patata il polpo (post sensuale e un po' osé, con variante fintamente casta)

Si ragionava in questi giorni su Facebook di polipi o polpi o piovre.
Il polpo è un animale che mi sta sommamente simpatico: intanto perchè è mostruosamente intelligente e scaltro e poi perchè ha delle abitudini sessuali che comprendono rituali di corteggiamento, accoppiamenti vorticosi e forse pure coccole alla partner dopo l'amplesso (anche perchè sott'acqua una sigaretta non la si potrebbe accendere...).
La morte del polpo è con le patate, come ben sanno tutti.
E la patata - come altrettanto bene tutti sanno - trae immenso giovamento (e godimento) dall'unione col polpo.
Ma se per qualcuno, l'idea dell'amplesso di patata e polipo fosse insostenibilmente oscena, ecco una variante più casta con la melanzana.
Pensandoci bene, però, la pudicizia di quest'ultima è solo apparente, perchè è languida e piccante e, alla fine, potrebbe risultarne un accoppiamento ancor più sensuale e godibile.
Per mettere il sigillo dell'indimenticabilità al cicaleccio consumatosi sulla mia bacheca, ecco cosa ho preparato stasera.
Lo dedico a tutti quelli che hanno partecipato alla dotta conversazione, più uno che di sicuro non vuole apparire ma c'è :-)


Servono:
  • un grosso polpo (il più sensuale che riuscite a trovare)
  • 4 patate
  • una grossa melanzana
  • pesto genovese (ho usato quello fresco della Coop, buonissimo!)

Ho tagliato la melanzana a fette verticali piuttosto sostenute e le ho grigliate nella padella antiaderente.
Ho pelato le patate, le ho tagliate a pezzi il più possibile regolari e le ho cotte al vapore.
Il polpo, dopo averlo lavato e privato del becco, è stato cotto pentola a pressione, con sola acqua, per 30 minuti a partire dal fischio e lì lasciato a raffreddare.
Ho poi tagliato le fette di melanzana a quadrotti e le ho messe in una insalatiera.
In un'altra ho messo le patate.
Ho tagliato il polpo a pezzi, dividendolo tra le due e ho condito con un paio di cucchiaiate ciascuna di pesto.
Ho lasciato un po' a riposare in frigo, affinche i sapori facessero conoscenza e si preparassero adeguatamente alla degustazione.

Il commento della copiona: un piatto davvero sensuale e afrodisiaco...

mercoledì 6 gennaio 2010

Crema di sedano e porri al pesto di prezzemolo


...ovvero: la minestra scappata!
La mia macchina fotografica mi ha fatto uno scherzetto e non ha salvato le foto delle cosine che avevo cucinato oggi.
Però questa crema di sedano e porri è troppo buona per non pubblicarla e allora ho fotografato la ciotolina e il resto lo lascio alla vostra immaginazione!

Servono:
  • un sedano verde
  • 6 porri
  • una patata
  • brodo vegetale
  • una noce di burro oppure olio extravergine di oliva
  • pesto di prezzemolo e mandorle, quello che si trova qui

I porri e il sedano (ovviamente ben lavati e mondati) si tagliano a rondelle, mentre la patata si pela e si fa a pezzetti.
Si fa scaldare il grasso prescelto nella pentola, si aggiungono le verdure e si fanno insaporire.
Si bagna col brodo vegetale e si porta a cottura poi si frulla il tutto fino ad ottenere una crema.
Versare nelle ciotole individuali, completando con un cucchiaino di pesto al centro.
Volendo, servire con crostini, parmigiano grattugiato o altro olio.

Il commento della copiona: superdietetica, leggerissima ma comunque molto cremosa grazie alla patata. E molto buona :-)

martedì 5 gennaio 2010

Spaghetti alla chitarra con gamberi e pesto di prezzemolo


Il pesto di prezzemolo è quello che usato ieri per il pollo: siccome ne era avanzato, l'ho usato stasera per questa pasta veloce e tutto sommato leggera, che la famiglia ha gradito moltissimo.
Ce n'è ancora un po'... presto vi faccio vedere dove vanno a finire le ultime cucchiaiate.

Servono:
  • 500 gr di spaghetti alla chitarra freschi (li ho comprati già pronti)
  • 400 gr di code di gambero, da sgusciare
  • due spicchi d'aglio
  • prezzemolo tritato
  • poco olio extravergine d'oliva
  • pesto di prezzemolo e mandorle

Ho messo a bollire l'acqua per la pasta e intanto ho sgusciato i gamberi e li ho privati del budellino nero.
In un grande tegame, ho fatto soffriggere in pochissimo olio gli spicchi d'aglio e un po' di prezzemolo tritato.
Appena l'acqua è andata a bollore ho buttato la pasta e, contemporaneamente, ho unito al soffritto di aglio e prezzemolo i gamberi.
Bisogna lavorare in modo che la pasta sia pronta per essere spadellata appena i gamberi sono rosa: un figlio che rimesta i gamberi con il mestolo nella mano sinistra e con la destra invia sms a raffica può fare la differenza ;-)
Scolare la pasta, conservando un po' dell'acqua di cottura e buttarla nel tegame coi gamberi.
Aggiungere due cucchiaiate abbondanti di pesto e un poco dell'acqua di cottura e spadellare bene.
Servire subito.

Il commento della copiona: sono buonissimi! Sono davvero contenta di me medesima :-D

mercoledì 12 agosto 2009

Gnocchi alla sorrentina col pesto


(ricetta svuotafrigo... ho promesso di eliminare il più possibile le scorte della dispensa, del freezer e del frigo e cucinare con quello che c'è, invece che fare la spesa. Questo limita ovviamente la possibilità di copiare e fa aguzzare l'ingegno :-D . Questi gnocchi sono venuti però così bene che mio figlio non finiva più di mangiarli e varrà sicuramente la pena di rifarli comprando apposta gli ingredienti. Il sugo alla sorrentina, che ho imparato da mio cognato che aveva una madre napoletana, lo avevo sempre evitato, perchè temevo l'effetto "appallattolamento" della mozzarella. Invece è venuto perfetto e buonissimo, da rifare anche per condirci pasta secca).

Servono:

gnocchi di patate freschi (i miei erano nel freezer, ma fatti in casa)
pomodori freschi oppure polpa di pomodoro o pelati
olio extravergine di oliva
zucchero
aglio
mozzarella
pesto (io ho usato quello che avevo fatto in abbondanza per i pomodorini con le stelline)

Ho messo in una casseruola l'olio e l'aglio e ho fatto soffriggere brevemente. Ho poi aggiunto i pomodori pelati a pezzetti e ho fatto cuocere per una ventina di minuti.
Nel frattempo, ho ridotto a dadini molto piccoli due grosse mozzarelle (si deve sentire e bene, la mozzarella!). Quando il pomodoro è arrivato a cottura, ho unito un cucchiaino di zucchero, poi la mozzarella, un po' alla volta, a fuoco basso e sempre mescolando con un mestolo di legno.
Il risultato è stata una crema rosso chiaro, perfetta!
Ho cotto gli gnocchi, li ho conditi in una pirofila col sugo di pomodoro e mozzarella e ho completato con qualche cucchiaiata di pesto.
Poi ho fatto gratinare in forno per qualche minuto.

Il commento della copiona: buonissimi!

domenica 17 maggio 2009

Gazpacho di maggio

foto
(di maggio, perchè il gazpacho si fa con pomodori freschi, maturati al sole estivo. A maggio, se vien voglia di gazpacho, si può rimediare con dei buoni pelati in scatola, con della polpa di pomodoro o anche con della passata.)

Servono:

2 scatole di pelati oppure di polpa di pomodoro
4 o 5 cipollotti freschi oppure 1/2 cipolla di tropea
1 spicchio d'aglio
1 piccolo cetriolo
1 piccolo peperone rosso
1 fetta di pane toscano senza crosta
3 cucchiai di aceto di mele
4 o 5 cucchiai di olio extravergine
sale e pepe
1 filetto di acciuga (non è "prismatico", come direbbe il mio amico Marco, ma ci sta assai bene)
1/2 peperoncino secco

Per servire: bastoncini di verdure varie oppure del pesto

Si mettono tutti gli ingredienti nel frullatore e si frulla fino ad ottenere una crema densa. Si mette in un contenitore e si lascia riposare in frigo per una notte o per una giornata.
Al momento di servire, versare in bicchieri individuali, aggiungere un cucchiaio di pesto e servire con bastoncini di verdure croccanti.

Il commento della copiona: non è il gazpacho originale, ma è assolutamente gustoso. Oggi me lo sono portato in spiaggia e l'ho mangiato con grandissimo piacere. Mio figlio me ne ha ordinato un bidone per un torneo di rugbisti che si terrà alla fine del mese :-D

venerdì 1 maggio 2009

Insalata di pasta al pesto tarocco

(questa l'ho preparata qualche anno fa per un raduno a casa della Dottora Nico, che - per chi non la conosce - è una bellissima ragazza bolognese e pasticcera di prim'ordine... io frequento solo il meglio del meglio del meglio degli chef :-D )

Servono:

basilico abbondante
3 spicchi d'aglio
1 manciata di pinoli
parmigiano gattugiato
olio extravergine di oliva
oppure, se preferite, tutti gli ingredienti finora elencati possono essere sostituiti da pesto fresco pronto :-D
300 gr di pasta formato lancette (in alcuni casi chiamata orzo o risoni)
pomodori ciliegini tagliati a metà
circa una tazza da the di altri pinoli tostati in padella
pepe nero di mulinello

Il pesto si fa nel frullatore e per questo è tarocco :-)
Si mettono nel frullatore due manciate abbondanti di foglie di basilico, l'aglio, la manciata di pinoli e circa mezzo bicchiere di olio di oliva (per bicchiere, intendo qui quelli di carta di misura normale). Si aggiunge poi il parmigiano grattugiato, circa un bicchiere e si tiene da parte.
La pasta va cotta normale in acqua bollente salata, poi scolata, sciacquata bene sotto acqua fredda e scolata di nuovo benissimo. Si mette in una grande ciotola, si condisce con due o tre cucchiai di pesto e si mette da parte.
Questa operazione può essere fatta anche in anticipo, anche il giorno prima di servire la pasta.
Al momento di servire, si tostano i pinoli in padella si aggiungono alla pasta insieme ad altro pesto e ai pomodorini tagliati a metà. Pepe nero a gusto e basilico fresco stracciato con le mani completano il piatto.
Il commento della copiona: adesso che sta per arrivare l'estate, è piacevole preparare questo piatto per un picnic o arrivare a casa e trovare in frigo una bella ciotola di pasta fredda, condita in modo semplice e digeribile.
Questa è semplicissima ma squisita e il formato di pasta, che assomiglia al riso, è davvero gustoso.

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