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domenica 20 febbraio 2011

Brownies alla marmellata di lampone

Questa ricetta è stata premiata come Ricetta della settimana da Blog di cucina.
Dolci al cioccolato in questo blog ne troverete ben pochi, addirittura questo credo sia il primo: la famiglia non apprezza.
Ma come si fa a rinunciare a fare i brownies, una volta ogni tanto?
Questi sono buonissimi: il lampone dà un saporino acidulato, i pezzetti di cioccolata bianca crocchiano sotto i denti, la consistenza è umida e masticosa. Fantastici proprio, sì sì...
Le calorie sono un problema secondario, perchè ricchi come sono ne basta veramente un morsino per appagare la voglia di dolcezza.
Il lievito NON ci va ;-) e per trovare la marmellata di lamponi ho dovuto fare una mezza caccia al tesoro.... ma il risultato vale assolutamente gli sforzi :-)
Vengono da una vecchia rivista francese, a proposito...

Servono:

  • 100 gr di cioccolato bianco
  • 200 gr di cioccolato al latte
  • 120 gr di burro
  • 3 uova
  • 2 cucchiai di panna liquida
  • 150 gr di zucchero
  • marmellata di lamponi
  • 30 gr di nocciole decorticate
  • 150 gr di farina

Accendere il forno a 180°.
Tritare il cioccolato bianco a pezzi grossolani e metterlo in congelatore.
Tritare a farina le nocciole.
Fondere a bagnomaria il cioccolato al latte con il burro, toglierlo dal fuoco e mescolare bene.
Con le fruste elettriche, lavorare le uova con la panna e lo zucchero.
Amalgamare a questo composto 2 cucchiai abbondanti di marmellata di lamponi, la polvere di nocciole, il cioccolato fuso insieme al burro e la farina, sempre lavorando con le fruste.
Incorporare poi il cioccolato bianco, mescolando con un cucchiaio di legno.
Versare in una teglia imburrata (io ne ho usato una quadrata da 22 x 22 cm) e infornare per una trentina di minuti.
Sfornare e far raffreddare, poi sformare e tagliare a quadretti.
Diluire un paio di cucchiai di marmellata di lamponi con poca acqua e usare per lucidare la superficie dei dolcetti.

Il commento della copiona: li-bi-di-no-si :-D

giovedì 10 dicembre 2009

La ciambella romagnola (e zamblòn...)


...chissà se si scrive così, zamblòn... eventualmente, miei cari amici romagnoli, correggetemi pure :-)
E soprattutto... chissà perchè si chiama ciambella anche se non ne ha la forma :-)
Qualsiasi dolce io faccia, dal più rustico al più ricercato, il mio pazientissimo marito mi chiede sempre: ma una normale ciambella romagnola, quella con sopra gli zuccherini, non la fai mai?
In realtà l'ho fatta almeno tre volte, in 25 anni di felice matrimonio :-D e stasera per la quarta volta, con una ricetta infallibile.
L'ho fatta col bimby, ma non ricordo se è un mio adattamento di una ricetta tradizionale o se l'ho trovato così già fatto.
Lo strutto non si sente affatto, quindi chi storce il naso alla sola idea si rassicuri. Si può sostituire col burro, ma non viene la stessa cosa.
Come sempre, si può fare anche senza il bimby.

Servono:
  • 500 gr di farina + poca farina per le uvette
  • 120 gr di strutto fresco
  • 250 gr di zucchero
  • 4 uova
  • 1 limone non trattato
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 1 bustina di lievito
  • 1 misurino di latte (100 gr)
  • 1 manciata di uvette
  • granella di zucchero

Accendere il forno a 180°.
Mettere l'uvetta ad ammollare nell'acqua.
Mettere nel boccale lo zucchero e la scorza di limone prelevata col pelapatate: 20 secondi vel. turbo.
Aggiungere le uova, lo strutto e la vaniglia: 20 secondi vel. 6.
Aggiungere la farina, il latte e il lievito: 25 secondi vel. 6.
Dividere l'impasto in due: accomodarne metà su una teglia di alluminio rivestita di carta forno, formando una specie di pagnottella allungata e spolverizzarla di granella di zucchero.
Scolare l'uvetta, asciugarla e infarinarla, poi aggiungerla al resto dell'impasto mescolando con la spatola: anche da questa seconda parte di impasto ricavare un filoncino e disporlo sulla teglia, tenendolo distanziato dal primo, perchè in cottura si allargheranno.
Infornare per circa 30-35 minuti: non devono scurirsi troppo.

Il commento della copiona: questa è la classica ciambella che mangia al mattino, ma è presente come dolce rustico, da inzuppare nell'Albana, alla fine di ogni pranzo (anzi... "mangiata") tradizionale che si rispetti, in terra di Romagna.

mercoledì 9 dicembre 2009

Treccia alla marmellata col Bisquick


Ho letto oggi che a Natale verrà buttato nell'immondizia il 40% del cibo acquistato e che negli altri giorni dell'anno le nostre abitudini non sono certo più virtuose.
Nonostante il mio hobby culinario sia frivolo e a volte il fatto di passare così tanto tempo tra i fornelli, alla ricerca di piatti e sapori e ingredienti mi faccia sentire in colpa nei confronti di chi non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena, io detesto gli sprechi: detesto buttare via cose ancora commestibili e spesso mi nutro di avanzi per giorni di seguito, pur di non buttarli nel bidone.
Il mio buon proposito per il 2010, al quale sto cominciando ad allenarmi, è quello di evitare di riempire la casa e la cucina di ingredienti che "prima o poi verranno buoni per qualcosa"e comprare solo quello che poi verrà effettivamente consumato.
Il Bisquick è un preparato per dolci, pancake e frittelle comunissimo e diffusissimo negli Stati Uniti, che si trova anche da noi in qualche supermercato molto fornito.
Stasera ne ho usata una confezione per fare questa treccia, velocissima e buona buona al primo assaggio.

Servono:
  • 320 gr di Bisquick
  • 90 gr di cream cheese (tipo il philadelphia)
  • 2 cucchiai di burro morbido
  • 70 gr di zucchero
  • 1 tazzina di latte, circa
  • marmellata di gusto a piacere, ma se è rossa è più bellina
  • 1 tazza di zucchero a velo
  • acqua q.b.
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Si comincia con l'accendere il forno a 200°.
In una ciotola, mescolare il bisquick con il burro, lo zucchero e il philadelphia e lavorare aggiungendo il latte, poco alla volta, fino ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso.
Stendere la pasta in un rettangolo regolare, circa 30x40 cm (mi raccomando usate il righello ;-D ) e distribuire al centro la marmellata, lasciando liberi i lati.
Praticare, con un coltello affilato, dei tagli paralleli distanziati di circa 2-3 cm l'uno dall'altro ai due lati della sfoglia (quelli lasciati liberi dalla marmellata), poi rivoltarli verso il centro, sovrapponendoli leggermente l'uno sull'altro.
Sarò riuscita a spiegarmi? :-)
Infornare per una ventina di minuti o fino a quando la superficie sarà dorata.
Preparare la glassa, mescolando lo zucchero a velo con la vaniglia e acqua aggiunta a gocce fino ad ottenere un composto di giusta consistenza.
Metterlo nella sac à poche e decorare il dolce ancora tiepido facendo dei ghirigori.
Far raffreddare e servire.

Il commento della copiona: buono e - naturalmente! - velocissimo da fare. Ma si potrebbe sostituire il bisquick con farina autolievitante e credo che il risultato sarebbe lo stesso o molto simile :-)

domenica 25 ottobre 2009

Milk Chocolate Chip Cookies (biscotti con pezzi di cioccolato al latte)


Ho fatto questi biscotti su richiesta di Tommi, che è misteriosissimo e molto riservato sulla sua vita privata e sui suoi gusti. Quando lascia trapelare qualche preferenza, cerco di coglierla al volo e preparare qualcosa che gli piaccia... oh well, ho un debole per questo figlio e si sa :-D
Questi biscotti sono sperversi, quasi come le lasagne della domenica. Ne esistono centinaia di versioni e quindi potete divertirvi a confrontarle tra di loro. Questa, che viene da una rivista inglese, è la mia preferita, perchè non sono eccessivamente dolci ma golosissimi. E il cioccolato al latte li rende graditi anche a quella parte della famiglia che non ama il cioccolato in generale.

Servono:
  • 250 gr di burro morbidissimo
  • 125 gr di zucchero semolato
  • 150 gr di zucchero di canna
  • 2 cucchiai di golden syrup
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 2 uova
  • 375 gr di farina
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 350 gr di cioccolato al latte
  • un pizzico di sale

Accendere il forno a 170°.
Tritare grossolanamente il cioccolato al latte con unn grosso coltello e tenere da parte.
Montare il burro con i due zuccheri, il golden syrup e la vaniglia, fino ad ottenere una massa chiara e ben gonfia: con una planetaria si fa presto!
Aggiungere le uova, una alla volta, continuando a sbattere, poi, tutta in una volta, la farina setacciata insieme al bicarbonato e al sale. Mescolare il tutto velocemente, poi, aiutandosi con un cucchiaio di legno incorporare all'impasto i pezzetti di cioccolato.
Rivestire di carta forno delle placche da pasticceria di allluminio e con un cucchiaio da the ricavare delle palline abbondanti che verranno disposte sulle placche, ben distanziate l'una dall'altra: non è necessario schiacciarle, perchè in cottura si assestano e si allargano.
Infornare per 12-15 minuti, a seconda del forno e del risultato che si vuole ottenere.
I biscotti saranno molto molli quando escono dal forno, quindi per la cottura regolarsi col colore e col profumo: più cuociono più sono croccanti, ma in ogni caso non andare oltre i 15 minuti.
Tolti dal forno, farli riposare qualche minuto, in modo che si induriscano un po', poi farli raffreddare su un cesto di vimini o su una gratella da pasticceria.
Conservare dentro scatole di latte ben chiuse.

Il commento della copiona: non voglio sapere quante calorie hanno, questi biscotti... ma sono libidinosi!

giovedì 30 aprile 2009

Torta After-Eight o quasi :-)


(ho tentato varie volte di fare una torta di menta e cioccolato, perchè ho un'amica alla quale la combinazione piace molto, ma senza avere mai risultati soddisfacenti. Quest'inverno, nel ristorante dove spesso andiamo per lavoro, ce l'hanno proposta e ho provato a rifarla. Nessuna delle ricette che ci sono in rete, però, mi pareva quella adatta, quindi alla fine me la sono inventata io).

Servono:
2 vasetti di yogurt al cocco da 125 gr
3 uova
100 gr di olio di semi insapore
150 gr di zucchero
100 gr di farina di cocco
200 gr di fecola
100 gr di farina bianca
1 bustina di lievito
200 gr di sciroppo di menta

per la ganache:
300 gr di panna
600 gr di cioccolato al latte (quello dell'uovo di pasqua :-) ) oppure 300 gr di cioccolato fondente

farina di cocco, se si vuole decorare, ma se ne può fare a meno

Io ho fatto tutto nel bimby, frullando per pochi secondi uova, yogurt, olio e zucchero. Ho poi aggiunto fecola, farina, cocco, lievito e per finire la menta, in modo da ottenere un impasto verdolino.
Ho poi cotto in una teglia da 26 cm. imburrata a 170° per circa 35-40 minuti
Ho fatto raffreddare bene (tutta la notte, in realtà) e stamattina ho preparato la ganache, mettendo in una pentolina antiaderente la panna e il cioccolato spezzettato. Quando tutto si è sciolto ed è diventato cremoso, ho fatto raffreddare un po' e poi ho spalmato sulla torta.
L'aggiunta di cocco sulla ganache è dovuta al fatto che avevo fretta di portare la torta in ufficio e non potevo aspettare che si consolidasse, quindi il cocco ha assorbito l'umidità.

Il commento della copiona: beh, che dire... se si amano gli after eight questo è un dolce che piacerà di sicuro. Il dolce rimane umido e grazie alla menta è molto fresco... lo equiparerei ad un dessert al limone, per chiudere un pasto dove c'è bisogno di pulire la bocca. E la ganache è una libidine allo stato puro :-)
Il cocco non si sente quasi, serve a mantenere la torta ben umida e morbida. E quello sopra la copertura di cioccolato può essere tranquillamente omesso.

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