Avevo visto quasi alla vigilia della scadenza dalla cara Cristina del blog Poverimabelliebuoni un contest davvero interessante: Pomodoro e Pasta 2.0 di Mediterranea Belfiore. Un'azienda conserviera toscana che propone di elaborare la pasta al pomodoro, una pasta che deve essere al servizio del pomodoro ed esaltarlo: io, campana doc, mi sono sentita interpellata, non potevo sottrarmi a questo irresistibile richiamo.
Ho pensato subito alla vasocottura, una tecnica di cottura che esalta i sapori.
Praticamente l'elemento predominante dove è avvenuta la cottura della pasta, rigorosamente di Gragnano, è stato il pomodoro, anzi la passata di pomodoro, allungato dall'acqua, presente però in maniera inferiore.
All'apertura del vaso ho sentito un trionfo di odori, penetranti e avvolgenti e all'assaggio si sentivano nettamente tutti i sapori esaltati e legati da questo eccellente prodotto dell'orto.
Dosi per un
vaso da 500 ml
150 g di
passata di pomodoro Mediterranea Belfiore
120 g di
acqua
100 g di
casarecce
1 cucchiaio
di olio
1 cucchiaino
di colatura di alici
6 olive nere
Origano
Aglio
1 cucchiaino
di sale grosso
Preparazione
In un tegame
a fiamma bassissima mettere l’olio, l’aglio tritato fine, le olive e l’origano
e lasciar andare per 10 minuti, in modo che il calore dell’olio estragga tutti
gli aromi dagli ingredienti.
Aggiungere
ora la passata di pomodoro, l’acqua, la colatura di alici e il sale grosso e
dal bollore lasciar cuocere solo 5 minuti. Aggiungere la pasta, amalgamare e
trasferire nel vaso di vetro con chiusura ermetica.
Trasferire
il vaso in una pentola dove precedentemente sia stata riscaldata dell’acqua,
coprire e lasciar cuocere per 15 minuti; spegnere e lasciar riposare per 30
minuti.
Prelevare il
vaso, aprirlo con attenzione e servire.
Con questa ricetta partecipo al contest 2016 Pomodoro e Pasta 2.0 - In cucina con il cuore di Mediterranea Belfiore, in collaborazione con il blog Poverimabelliebuoni di Cristina Galliti