Si sa che la carne di pollo non é saporitissima, però cucinata così é squisita, leggera e si fa anche la scarpetta:
Ingredienti
2 petti di pollo
150 g di passata di pomodoro
20 g di funghi porcini secchi
1 spicchio di aglio
1/2 cipolla
2 cucchiai di farina
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
1bicchiere di vino bianco secco
sale
pepe
Procedimento
Battete un pochino i petti di pollo ; mettete a bagno i porcini cambiando l' acqua due volte.
Schiacciate l' aglio, affettate finemente la cipolla e fateli rosolare nell' olio; infarinate il pollo, aggiungetelo al soffritto e fatelo colorire in modo uniforme per 10 minuti.
Unite la passata di pomodoro, salate, pepate e fate cuocere coperto per 20 minuti.
Strizzate i porcini, tagliateli non troppo finemente e uniteli al pollo ; sfumate con il vino, coprite e cuocete ancora 30 minuti.Nel caso asciugasse troppo, unite l'acqua dei funghi filtrata.
Tagliare la carne a cubetti regolari e
cospargerla con l'Ariosto.
Metterla in una ciotola con il vino rosso, il ginepro e l' alloro.
Lasciar marinare tutta la notte.
La mattina , togliere la carne dalla marinata, asciugarla e passarla nella farina bianca.In un tegame di coccio soffriggere la cipolla tagliata sottile con 2 cucchiai di olio evo, unire le verdure a tocchetti, la carne e lasciar rosolare bene.
Sfumare con la marinata*.Intanto sbucciare le cipolline e farle insaporire in un tegame con una noce di burro e un po' d'olio, unitele alla carne terminare di cuocere aggiungendo mano mano del brodo caldo.
* Io non l'ho usata tutta, solo un paio di cucchiai, perché non amiamo troppo i sapori forti.
Ho battuto leggermente tra due fogli di pellicola le fettine di carne, le ho salate, pepate e nell'ordine ho messo:
scamorza
salvia
pancetta.
e alla fine infilzate con uno stecchino.
In un tegame ho scaldato una noce di burro con l'olio e fatto rosolare da entrambi i lati i saltimbocca.
Una volta cotti li ho tolti dal tegame, tirato via lo stecchino e tenuti da parte.
Intanto ho messo nel sughetto del tegame un altro pezzetto di burro e sfumato con un po' di vino bianco, aggiunto i saltimbocca, una giratina per insaporirli ed eccoli pronti da impiattare.
L'ho visto fare alla Prova del cuoco da Dada Rener e quello che mi ha più incuriosito é stata la cottura con "acqua", sì sì proprio con l'acqua ed allora la tentazione é stata fortissima, perché non provare?
Il risultato è che l'abbiamo finito tutto ieri sera a cena, e la scusa ufficiale é stata : non c'erano grassi...
In un tegame antiaderente tostare con la noce di burro il pane grattugiato, unire gli spinaci tritati ed il grana.
Amalgamare e lasciar raffreddare.
In una ciotola mettere il macinato con l'uovo, il sale, il pepe, la noce moscata, la buccia del limone ed il pane grattato.Amalgamare.
Stendere appiattendo, questo impasto su carta forno, in un rettangolo, distribuire su un lato gli spinaci ed aiutandovi con la carta arrotolare come un salsicciotto, chiudendo bene le estremità.
Scaldate un tegame antiderente ed adagiare il rotolo con la chiusura sotto. Una volta ben sigillato girare dall'altra parte.
Preparare la salsa con il bicchiere d'acqua e la farina ed aggiungerla ai bordi del tegame. Coprire e cuocere una trentina di minuti.
Vista la mia passione per le polpette, e per le bellissime ceramiche in palio di Emile Henry,non potevo non partecipare al Contest di Ramona, con questa mia ricetta, semplice, gustosa e delicata grazie all'azzeccato abbinamento carne di maiale/ frutta, che nel mio caso é la mela.
Ingredienti:
400 g di lonza macinata
100 g mollica di pane
1, 5 dl di latte Soresina
1 uovo
1 mela,
½ cipolla tritata
1 pugnetto di prezzemolo tritato
pane grattugiato q.b.
olio di semi di arachidi per friggere
sale e pepe
Preparazione
Grattugiare con i fori grossi la polpa della mela sbucciata e mescolarla con la lonza macinata .
Bagnare la mollica del pane nel latte, strizzarla molto bene ed unirla all'impasto precedente con la cipolla, il prezzemolo,l'uovo , sale e pepe .
Con un cucchiaio prelevare il composto e formare delle polpette grandi come una noce.
Passarle nel pane grattugiato e scuoterle per eliminare il pane in eccesso.
Scaldare in una padella antiaderente abbondante olio e figgere le polpette alcuni minuti per parte, facendo attenzione a non romperle nel girarle.
Quando saranno ben dorate, sgocciolarle con un mestolo forato, disporle su più fogli di carta assorbente da cucina e servire su un letto di insalata, con fettine di mela, come guarnizione.
Questa ricetta é proprio quella che ci vuole dopo le abbuffate di Natale e Capodanno .
Gustosissima, senza aggiunta di grassi, incredibile vero? Eppure é così.
L'ho vista a "La prova del cuoco". Mi aveva proprio incuriosita e quindi detto fatto: é arrivata l'occasione per provarla.
Non é proprio uguale, in linea di massima però sì.
Ingredienti
1 anitra da 1 k circa
2 arance
1 bicchiere d'acqua
1 bicchiere di brandy, 1 cucchiaio di miele,
Paprika dolce sale-pepe
Preparare l'anitra per la cottura fiammeggiandola e lavandola bene. Mescolare insieme sale, pepe, la paprika dolce e spolverarla massaggiandola bene.
Scaldare una teglia che vada anche in forno e rosolare molto bene l'anitra. (La sua pelle emette il condimento).Unire poi il succo delle arance ed il bicchiere d'acqua.
Infornare a 170° per un'ora e mezza.A fine cottura toglierla dal forno ed irrorare con il brandy ed il cucchiaio di miele.Rimettere l'anitra in forno a 220° per altri 15 minuti.
In una casseruola che possa andare in forno, far rosolare la pancetta con l'olio, che poi toglierete.
Nello stesso condimento rosolare la carne che poi toglierete.
Sempre nello stesso condimento rosolare le verdure tagliate non troppo sottili, poi rimettere tutti gli ingredienti che sono stati tolti.
Spolverare con la farina, sale, pepe, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro, aglio alloro, sfumare con il vino rosso, evaporare, unire il brodo e via in forno a 200° per un paio d'ore.
Come contorno? Una bella fetta di polenta , anche quella avanazata del giorno prima, abbrustolita.
Involtini con una marcia in più, grazie al lardo di Colonnata che li rende morbidi, non sono necessari altri grassi ed il rametto di rosmarino al posto dello stuzzicadenti, li rende belli da vedere.
Altra nota particolare il ripieno di patate, non li avevo mai fatti così, ma sicuramente li rifarò.
Ingredienti
400 g di petto di pollo a fette sottili -
300 g di patate -
50 g di lardo o pancetta
1 scalogno
1/2 bicchiere di vino bianco -
1 rametto di rosmarino -
1 foglia di alloro -
olio -
sale, pepe
Pelate le patate, tagliatele a bastoncini e scottatele in acqua bollente salata per 3-4 minuti.
Battete le fettine di pollo e mettete in ciascuna un mazzetto di bastoncini di patate.
Arrotolate gli involtini nel lardo, infilzateli con un ciuffetto di rosmarino in modo da fermarli
Tritate lo scalogno, fatelo ammorbidire in un tegame con un filo d'olio, rosolatevi gli involtini, salate e pepate, unite anche la foglia di alloro, bagnate con il vino bianco e proseguite la cottura a fuoco dolce per una ventina di minuti. Servite gli involtini ben caldi.
Sono le ultime oramai ed allora perché non approfittarne? Dopo averle cucinate in tutte le salse, ho pensato di fare delle polpettine, di ricette ce ne sono tante in giro, io ho provato a fare queste con gli ingredienti che ho trovato aprendo il frigorifero.
Tagliate le melanzane a metà, fate dei taglietti sulla polpa, inserite l'aglio a fettine, mettetele in una pirofila, cospargetele di olio ed infornate a 180° per una mezz'ora, fino a quando saranno spappolate.
Prendete la polpa ed unite le carni, l'uovo,il grana, sale, peperoncino e se necessario un po' di pane grattugiato.
Fate le polpettine grandi come una noce,a noi piacciono piccole, passatele nell'uovo, poi nel pane grattugiato ed infine friggetele nell'olio d'oliva fino a doratura.
Bocconcini di tacchinella, delicati dal sapore particolare per l'abbinamento zenzero cipollotti, esperimento più che riuscito a mio avviso, naturalmente.
Ingredienti
500 g di petto di tacchinella
125 g di farina
1 albume
2 dl di birra
2 cipollotti
zenzero in polvere 1/2 cucchiaino
1 carota
1 costola di sedano
1 cipolla
qualche grano di pepe nero
sale
olio di arachide per friggere
Procedimento
In una casseruola portare ad ebollizione abbondante acqua con sedano, carota, cipolla e pepe, quindi unire la tacchinella e far cuocere una quindicina di minuti.
Nel frattempo, in una ciotola mescolare la farina e sempre mescolando con una frusta unire la birra; salare e far riposare almeno mezz'ora.
Una volta cotta la tacchinella, lasciarla raffreddare e tagliarla a tocchetti.
Unire alla pastella lo zenzero e i cipollotti tritati molto finemente e l'albume montato a neve fermissima con un pizzico di sale.
Immergere i bocconcini nella pastella, uno alla volta,e friggerli nell'olio bollente: scolarli su carta assorbente.
Io li ho serviti con un contorno di insalatina fresca.
Sarà per via del colore pallido della sua carne, ma il tacchino si presta a essere considerato un alimento con scarse qualità nutrizionali. Niente di più sbagliato.Questo antichissimo cibo non ha nulla da invidiare alle altri carni riguardo a proteine e sali minerali, quindi a dispetto dal suo aspetto delicato, é un cibo sano, nutriente che gioca un ruolo fondamentale nell'equilibrio alimentare. Tutto questo per dire che, per riuscire a convincere la mia famiglia, di tutto ciò, ho cucinato il cosciotto con alcuni ingredienti che lo hanno reso molto appetitoso, nascondendo il suo aspetto apparentemente "triste"
Ingredienti: 1 cosciotto per persona (a seconda della grossezza) 1 spicchio d'aglio 3 cucchiai di olio evo 1/2 bicchiere di vino bianco secco 5-6 olive verdi snocciolate 5-6 olive nere snocciolate 1 rametto di rosmarino qualche cappero 1 pezzetto di peperoncino 2 acciughe sale-pepe
Procedimento Passare l' aglio sbucciato sul cosciotto, metterlo poi in una teglia che vada in forno ed aggiungere l'olio, le olive, i capperi, le acciughe, il peperoncino, il vino bianco, sale e pepe e rosmarino. Infornare a 180° per circa un'ora.Se dovesse rimanere un po' pallido, passarlo sotto il grill per qualche minuto.
Saporitissimo questo piatto, con la mortadella, i peperoni e quant'altro come potete vedere dagli ingredienti, ma soprattutto il valore aggiunto a questo arrosto glielo ha dato la bustina di "Ariosto" un ottimo insaporitore, che ha esaltato il sapore della carne di maiale.
Ingredienti 800 g di lonza di maiale 80 g di mortadella una manciata di pistacchi 60 g di formaggio filante tipo Galbanino 1 peperone rosso 1 porro 2 finocchi 1 bicchiere di vino bianco secco 1 bustina di Ariosto 4 cucchiai di olio evo
Preparazione: Tagliare a rondelle il porro e a falde il peperone. Fare scaldare 2 cucchiai di olio e far rosolare le verdure per qualche minuto, salare e pepare. Tagliare il formaggio e la mortadella a cubetti e tritare grossolanamente i pistacchi;unire poi il tutto alle verdure. Aprire a libro la lonza e distribuire il ripieno. Arrotolare e cucire bene l'apertura per non far uscire il ripieno. Spennellare la carne con il rimanente olio e passarla poi nell'insaporitore Ariosto, una bustina é più che sufficiente.In un tegame antiaderente far sigillare la lonza, dopodiché sfumare con il vino bianco; mettere il tutto in una teglia da forno ed infornare a 200° per circa un'ora, bagnando spesso la carne con il suo sugo. A circa un quarto d'ora dalla fine ho aggiunto i 2 finocchi tagliati a falde. Lasciar intiepidire la carne, tagliarla a fette , coprire con il sughetto ed impiattare.
Ho voluto ricordare con questa ricetta un mio illustre concittadino : Ugo Tognazzi, grande attore, ma anche un grande appassionato di cucina come si può evincere da queste due parole:
" La mia é una cucina d'arte. La soffro come pochi. Ed é per questo che do un'importanza fondamentale anche alla scenografia che l'accompagna, all'atmosfera che la circonda, a tutto quel flusso di sensazioni piacevoli che ti provengono dalla memoria o dall'ambiente, e che investono prepotentemente il piatto che hai davanti. Come a Proust ogni oggetto sussurrava ricordi lontani e sepolti, così a me ogni cibo rammenta tempi perduti o ritrovati. La gallina bollita per esempio mi fa riandare alla nonna, alle domeniche di Cremona, alla mostarda; i lamponi freschi mi ricordano lontane e rare villeggiature in montagna con i miei genitori."
Se questo non é amore per la cucina...
Ingredienti
1 anitra (1 kg circa)
80 g di pancetta
1 cipolla
1 carota
1 gambo di sedano
4 pomodori
1 bicchiere di vino bianco secco
4 cucchiai di aceto
1 mazzetto odoroso (timo, alloro, prezzemolo, maggiorana)
1 tazza di brodo
sale - pepe
Rosolare l'anitra a pezzi in un tegame da forno, fino allo scioglimento del suo grasso.
Togliere l' anitra e far soffriggere la pancetta a dadini, la cipolla, il sedano e la carota tritati finemente. Aggiungere l'aceto e far evaporare.
Rimettere l'anitra nel tegame con i pomodori a pezzetti, il vino bianco ed il mazzetto odoroso.
Aggiustare di sale, pepe e coprire con il brodo caldo.
Cuocere in forno per almeno un'ora e mezza. Quando l'anitra é cotta disporla su un piatto e tenerla al caldo. Passare il fondo nel mixer , versare la salsa sull'anitra e servire.
Buonissima per davvero; provate ad indovinare con che cosa l'abbiamo accompagnata?
Ma con la polenta no!!
Noi lo chiamiamo cappello del prete, mentre per esempio a Bologna lo chiamano polpa di spalla , in Piemonte spalla, a Genova paletta... in pratica é un taglio del quarto anteriore del manzo, costituito da muscolo giustamente inframmezzato da tessuto connettivo. Tutta questa disquisizione per dire che con il freddo che fa ancora da noi, uno stracotto così accompagnato da un buon piatto di polenta (ma dov'é la novità) é quello che ci vuole.
Ingredienti 800 g di cappello del prete 1 costola di sedano 1 carota 2 porri 1 cipolla 200 g di passata di pomodoro 250 ml di vino rosso secco 50 ml di Marsala secco 6 dl di brodo 1 pezzetto di cannella 3 chiodi di garofano 1 rametto di rosmarino 3 foglie di salvia 5 cucchiai di olio evo sale-pepe Procedimento: tagliare la carne in 8 pezzi e fatele sigillare molto bene da tutte le parti in un tegame antiaderente unto con un po' d'olio. In una casseruola rosolate con il restante olio il sedano, la carota, la cipolla, i porri tagliati a tocchetti, unite i pezzi di carne e continuate a rosolare ancora qualche minuto; poi bagnate con il vino ed il marsala.Fate un pochino asciugare i liquidi e poi aggiungete la passata di pomodoro, le spezie, gli aromi ed il brodo. Regolate di sale e pepe, coprite molto bene la casseruola (io ho messo un foglio d'alluminio tra il coperchio e la casseruola, altrimenti usciva troppo vapore) e fate cuocere a fuoco bassissimo per 3 ore. Passate al passaverdura il fondo di cottura e coprite lo stracotto con il sugo.
Un piatto buonissimo per il suo ripieno, dove la delicatezza della patata e la particolarità dei datteri, si sposano molto bene con la salsiccia gustosa e saporita.
Ingredienti
800 g di lonza
150 g di salsiccia
1 patata media lessata e schiacciata
100 g di datteri
80 g id pancetta stesa
timo
1 cucchiaio di grana padano
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 cucchiaio di olio evo
sale
5-6 patate a spicchi
Tagliate a libro la lonza, cospargete di sale.
Lavorate la salsiccia sbriciolata con la patata, il formaggio, i datteri tritati pelati, e qualche fogliolina di timo.
Distribuite il composto sulla lonza, arrotolatela, avvolgetela nella pancetta, legatela e fatela rosolare in un tegame antiaderente con l'olio.Ci penserà la pancetta ad emettere il suo grasso.
Una volta ben rosolata, sfumare con il vino bianco e mettere il tutto in una casseruola da forno, coprite con l'alluminio e cuocete per 30 minuti a 200°.
Togliete dal forno ed aggiungete le patate tagliate a quarti con qualche fogliolina di timo. Eliminate l'alluminio e continuate la cottura per altri 30 minuti circa.
Da provare.
Sicuramente ve ne sarete già accorti che io preferisco la cucina tradizionale, e secondo i canoni , l'uva viene abbinata alle carni bianche.
Stavolta mi sono buttata ed ho usato la carne di manzo.E' stato proprio un esperimento azzeccato, perché l'uva ha conferito un leggero sapore acidulo che ha reso la carne più delicata.
Un piatto da provare anche per chi come me, non ama uscire troppo dai "seminati".
Ingredienti
600 g di fettine di manzo 100 g di prosciutto crudo 150 g di uva bianca
qualche foglia di salvia
2 spicchi di aglio
1 rametto di rosmarino
3 cucchiai di olio evo
Sale-pepe Tritare bene il prosciutto crudo. Sbucciare gli acini, togliere i semi e tagliarli a metà.
Salare e pepare le fettine di manzo, coprirle con due foglie di salvia, aggiungere gli acini e distribuire il prosciutto.Arrotolare le fettine dal lato più corto e chiudere con gli stuzzica denti.Rosolare gli involtini nell’olio profumato con aglio e rosmarino e terminare la cottura aggiungendo, se necessario, un po’ di brodo.
Per me una novità questi gnocchetti, che a suo tempo avevo assaggiato durante un viaggio nella splendida Baviera, ma che non avevo mai cucinato.
Devo dire che sono proprio deliziosi, e la loro delicatezza si abbina molto bene ad un piatto un po' robusto come questo stracotto.
Ottima alternativa anche alla nostra sempre amata polenta.
Per 6 persone 800 g di girello 1 l di vino rosso corposo( io ho usato il rosso di Salaparuta) 20 g di burro 40 g di farina 50 g di lardo
1 cipolla
2 costole di sedano
1 carota
2 foglie d’alloro
2 chiodidi garofano
2 rametti di rosmarino
6 foglie di salvia
5 bacche di ginepro
1 stecca di cannella
Olio-sale-pepe Per gli spatzle
3 uova 2 dl d’acqua
½ cucchiaino di sale 350 g circa di farina
burro q.b. Preparazione
Ponete la carne in una terrina, aggiungete il vino, la cipolla, il sedano,la carota a tocchetti, le erbe aromatiche, le spezie, il lardo tagliato a metà, coprite e lasciate in fusione tutta la notte in frigorifero.
La mattina sgocciolate la carne, asciugatela ed infarinatela. Filtrate il vino, prelevate alloro, ginepro, cannella e chiodi di garofano e teneteli da parte. Fate dorare nel burro le verdure della marinata tritate insieme al timo e alla salvia. Rosolate il girello in una casseruola con 6 cucchiai di olio evo e il burro, unite le verdure, il vino, l’alloro e le spezie tenute da parte. Salate pepate e cuocete piano per 2 ore e mezza.
Ne frattempo avrete preparato gli spatzle :
sbattete le uova con 2 dl d’acqua e il sale, incorporatevi la farinae mescolate fino ad ottenere uncomposto liscio ed omogeneo:lasciatelo riposare mezz’ora in un luogo fresco. Riempite una pentola d’acqua, salatela e portatela ad ebollizione. Non avendo la pressa per gli spatzel ho messo l'impasto schiacciato su un tagliere di legno e raschiando con una paletta ho buttato man mano gli gnocchetti nell'acqua bollente.
Quando verranno a galla saranno pronti.
Scolateli e conditeli con il burro. Affettate la carne, copritela con il suo sugopassato al passaverdura, e distribuite a lato gli spatzel.
Decisamente il piatto ideale per le temperature di questi giorni.
Di polpette e polpettoni in casa mia se ne fanno sempre, ma é la prima volta che ho insaporito le carni con il "cumino", anziché con le classiche spezie.Beh devo dire che é stata proprio una buona idea, perché in famiglia é stato apprezzato, il che é tutto dire, visto la diffidenza verso tutto ciò che non é tradizionale,inoltre il puré di zucca ha completato la delicatezza del piatto.
Credo che si possa fare anche con gli "avanzi" di carne precedentemente cucinata.
Questa volta però ho preferito "non riciclare".
Ingredienti:
250 g di polpa di manzo tritata
250 g di polpa di maiale tritata
150 di patate
500 g di zucca
1 uovo
50 g di grana Padano grattugiato
50 g di burro
Un pizzico di cumino in polvere
Sale-pepe
pane grattugiato q.b.
Cuocete le patate in acqua bollente salata, pelatele e passatele allo schiaccia patate, raccogliendo il purè in una terrina:unitevi le carni, l’uovo, 20 g di grana, il cumino, sale e pepe. Mescolate a lungo per ben amalgamare gli ingredienti con le mani inumidite date all’impasto la forma di un cilindro. Passate il polpettone nel pane grattugiato Fate fondere 20 g di burro in una teglia, trasferitevi il rotolo, rosolatelo da tutti i lati e cuocetelo in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti.
Sbucciate la zucca, eliminate i semi, i filamenti, tagliatela a pezzi, lessatela in acqua salata, se avete fretta, oppure cuocetela al vapore;passatela al passaverdura raccogliendola in una casseruola anti aderente e fatela asciugare mescolando molto spesso. Incorporate al purè il burro ,il grana rimasto, sale e pepe. Fate intiepidire il polpettone, tagliatelo a fette e distribuitelo nei piatti insieme al purè.
Finalmente l'aria si é rinfrescata ed é tornata la voglia di accendere il forno.
Gli arrosti in casa mia sono il piatto preferito, su questo siamo tutti d'accordo, se poi sono accompagnati dalla polenta é il massimo della soddisfazione.
Certo, ognuno ha i suoi gusti, però vi assicuro che una lonza cucinata così, non può non piacere.
La ricetta é semplice, come lo sono i suoi ingredienti, é più facile da fare che da spiegare, e poi fatti due conti, costa anche poco, il che non guasta visto che "mala tempora currunt"
Ingredienti:
1/2 k di lonza
3 /4 cipollotti una noce di burro
2 cucchiai di olio evo
1 cucchiaino di zucchero
sale, pepe
marsala, quel tanto che basta per sfumare
Sciogliere in un tegame il burro, aggiungere i cipollotti tagliati a rondelle, poi unire lo zucchero, sale, pepe e sfumare con il marsala. Cuocere per 10 minuti.
Aprire a libro la lonza, salare e pepare, trasferire i cipollotti sulla carne schiacciando un po' ed arrotolare legando con dello spago.
Chiudere le estremità del rotolo cucendo ben fitto con del filo, per evitare la fuoriuscita del ripieno.
In una teglia da forno far scaldare l'olio, rosolare la lonza, sfumare con il marsala e il sugo dei cipollotti.
Infornare a 200° per circa 45 minuti.
Una ricettina semplice ma gustosa perché il pollo di per sé, é una carne non troppo saporita, ed allora ho pensato di renderlo un po' stuzzicante in questo modo:
Ho tagliato il petto di pollo (circa 300 g) a pezzetti irrorandoli con succo di limone, sale, pepe e lasciati marinare una quindicina di minuti.
Nel frattempo ho preparato una pastella con :
1 cucchiaio di vino bianco
2 cucchiai di maizena
1 uovo
sale
pepe
Mescolare la maizena con l'uovo , il vino, il sale , il pepe e immergere i pezzetti di pollo.
Scaldare l'olio di arachide in una padella, scolare il pollo dalla marinata impanandolo con i semi di sesamo e friggere. Un gustoso secondo se accompagnato da una fresca insalata verde, oppure pomodori e peperoni, o con quello che vi piace di più.