
Per la forma sconcertante di questi biscotti, rivolgetevi a Topy79, il quale, incaricato di portarmi uno stampino, visto che io avevo le mani appiccicose di impasto, mi si è presentato con quello a forma di calza della Befana e, alle mie proteste, ha replicato che era la forma più bella di tutte.
Il guaio è che questi biscottoni in cottura si sono allargati e deformati e la foggia natalizia non è più riconoscibile e forse è meglio così, dato che siamo a Giugno.
L'originale, tratto dal Libro d'Oro dei Biscotti, prevedeva l'uso dei fiocchi d'avena semplici, ma io avevo in casa, ormai da tempo immemorabile, una confezione quasi esausta di fiocchi d'avena mixati con gocce di cioccolato e riso soffiato al cioccolato, che mi pareva si addicessero molto al cocco, che, però, in verità, soccombe sotto il peso dei cereali integrali e si sente poco.
Look perplimevole a parte, questa ricetta ve la consiglio proprio, se avete voglia di regalarvi un risveglio carezzevole: dà, infatti, vita a una sorta di Grancereale, croccanti e molto grezzi, più adatti ad essere pucciati nel latte che a un delicato dopo pasto.

Restando in tema di risvegli, colgo al volo l'occasione offertami da
Manu&Silvia attribuendomi questo premio, che io ribattezzo Gallo Nero (per una motivazione troppo lunga - anche se piuttosto divertente - da spiegare)
per descrivervi il mio (il mio risveglio, intendo), condizione sine qua non per il ritiro del premio; per la verità, del mio risveglio farei volentieri a meno di parlare, dato che non ha niente di sornione, come invece ho letto in giro che sono i normali risvegli degli altri foodblogger e temo mi prendiate per nevrotica, il che non sarebbe del tutto fuori discussione.
Siccome soffro di insonnia, il mio risveglio avviene normalmente tra le 5.30 e le 6.00, cosa che in estate può essere anche accettabile, ma durante l'inverno mi fa disperare, a causa del dispendio di energia elettrica che questo comporta. Comunque, diciamo che una volta sveglia, non riesco a rimanere a poltrire e mi alzo con scatto felino, mi preparo un espresso, poi un caffè lungo, che sorseggio in terrazza (parlo sempre dell'estate, ovviamente), fumando una sigaretta e sfogliando una rivista. Seguono doccia, colazione "seria" (biscotti con la marmellata), trucco e parrucco, infine pulizie di casa, il tutto entro le 8.20, ora in cui esco per andare a lavoro (un po' prima quando, prima di entrare in ufficio, vado a fare la spesa).
Insomma, niente di romantico: faccio parte della categoria "allodola" e, mentre la sera dopo cena risulto completamente rimbecillita e non sono in grado nemmeno di spostare un piatto, la mattina sono iperattiva, in misura quasi irritante, e mal tollero anche la pigrizia altrui.

Ingredienti:
- 125 gr di farina
- 125 gr di burro
- 100 gr di zucchero
- 1 cucchiaio di miele
- 100 gr di farina di cocco
- 100 gr di fiocchi d'avena
Procedimento:
Ho impastato tutti gli ingredienti, tranne i fiocchi d'avena, nel mixer, fino ad ottenere la classica "palla" che si forma con la rotazione rapida delle lame, tecnica che molti deprecano, in quanto, a loro dire, rende l'impasto molliccio (a mio parere si tratta di un vezzo, per farci sapere che loro impastano tutto a mano, non ho mai riscontrato problemi di gommosità nei miei biscotti).
Quindi ho incorporato a mano i fiocchi d'avena e ho steso l'impasto (per quanto la sua consistenza irregolare lo permetteva) a circa 5 mm di spessore. L'ho tagliato con la formina tanto cara a Topy79 e ho infornato a 180° per circa 10 minuti (la ricetta prevedeva 25 minuti di cottura, ma già 10, secondo me, sono troppi).