
In Toscana non c'è una grande tradizione di pasta all'uovo. Nel Mugello, certo, si fanno i tortelli di patate (una cosa immonda, le borghigiane mi perdonino), ma, per il resto, non siamo dei cultori della pasta ripiena, delle tagliatelle o della lasagna.
Quando ero piccola, la mia mamma talvolta estraeva l'Imperia a manovella o, più tardi, il Bravo Simac e si sbizzarriva, ma poi, non so perché, ha smesso.
Quindi non mi ero mai granché interessata a questo capitolo della gastronomia nazionale, finché non ho assaggiato della
vera, buona, pasta fresca maison e,
a
meno di una settimana dal Natale, ho fatto riportare indietro i regali che la mia famiglia già aveva acquistato per me, affinché venissero sostituiti con un'Imperia a motore, in grado di tirare senza fatica la pasta per lasagne, tagliatelle e spaghetti. Ho visto, tra l'altro, nel depliant allegato, che esistono molti altri accessori per gnocchi, gnocchetti e cavatelli e non è detto che un giorno non me li procurerò.
Eh, sì, perché ho scoperto che fare la pasta in casa è divertentissimo e, tutto sommato, anche molto rapido. Certo devo affinare la tecnica, ma sono certa che con un po' di pazienza imparerò a destreggiarmi anche meglio: dopo qualche tentativo non troppo impegnativo, ho così deciso di tentare una preparazione più complessa ed eccomi così alle prese con la lasagna, per giunta allo scoglio.
Un grosso aiuto, devo riconoscerlo, mi è venuto, oltre che dai consigli di
Camomilla (e, indirettamente, della sua nonna), da quelli della mia mamma, che mi ha spiegato come velocizzare il procedimento, evitando la precottura delle lasagne: a quanto pare, la sfoglia fatta in casa non necessita di essere preventivamente scottata in acqua bollente, ma è sufficiente condirla non appena stesa e lasciarla riposare, affinché si impregni di sugo e possa passare direttamente al forno. Una bella comodità, no?
Il risultato, com'è logico, altrimenti non lo avrei pubblicato, è stato un successo. E scusate se per molte di voi la pasta fatta in casa è un'ovvietà, ma per me è stata una tale soddisfazione che non ho resistito a rendervene partecipi.
Ingredienti per la pasta:
200 gr di farina
2 uova
1 pizzico di sale
Ingredienti per il condimento:
Procedimento:
Per prima cosa, preparate il condimento: fate appassire la cipolla con il peperoncino in un filo d'olio, finché non sarà diventata morbida e trasparente, quindi aggiungete i pelati scolati del loro liquido (che però terrete da parte), un pizzico di zucchero e i pesci a più lunga cottura, come i calamari o i totani. Fate ritirare per qualche minuto, quindi aggiungete il resto del misto di pesce, aggiustate di sale e spegnete il gas.
In un altro pentolino, fate fondere il burro e versatevi la farina, mescolate finché non si formerà la classica "palla", come per la besciamella, e aggiungete il liquido dei pelati che avete conservato e una tazza e mezzo d'acqua. Fate addensare, mescolando sempre, salate e pepate.
Preparate la pasta come siete abituati, a mano o con la macchinetta. Io l'ho impastata con il robot, perché, come vi dicevo giorni fa, non posso toccare la farina "pura" direttamente con le mani e l'ho stesa molto sottile, fino all'ultimo scatto dell'Imperia, ma, forse, tutto sommato, la prossima volta la lascerò un filo più alta.
Fate un primo strato di sfoglie in una pirofila leggermente unta di circa 20x30, conditele con più o meno 2/3 del sugo di pesce e della "finta besciamella", fate un altro strato di sfoglie, sugo, besciamella e continuate così fino a esaurimento.
Io, a questo punto, ho commesso un'eresia, nel senso che, per accontentare Topy79, ho cosparso l'ultimo strato di lasagna con abbondante parmigiano grattugiato, ma col pesce non si fa ;-)
Lasciate riposare il tutto per una mezza giornata, quindi infornate a 180° per circa 20 minuti.
Oggi, anche se non c'entra niente con questo post,
vorrei inviare un caldo abbraccio
a una persona a me molto cara che sta soffrendo tanto.
Lei sa di cosa parlo.