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13 apr 2016

Verrines di Sorbetto al Limone, Mirtilli e Crema di Cocco


Questo dessert è un bluff.
Io in cucina bluffo spessissimo ed è tutta colpa di Nigella Lawson, che mi ha aperto un mondo sui bari più clamorosi che si possano commettere per non andare in nevrosi quando si prepara una cena costituita da più portate o un buffet, con tanto di suggerimenti su come creare la giusta atmosfera e la mise en place adeguata per far sembrare il cibo più abbondante e vario. Mi riferisco al datatissimo “Nigella Express”, un concentrato di ricette a base di “versa dell’olio a caso, aggiungi una latta di polpa di pomodoro con tutto il contenitore privato dell'etichetta, una di fagioli lessati con il loro liquido di conservazione, un tubetto di latte condensato, un bicchierino di sciroppo al pan di zenzero e 7-8 panetti di burro, metti sul fuoco e lascia sobbollire per 5 ore, nel frattempo dedicati alla manicure”.
A differenza di molti libri di cucina “rapida” scritti da chef uomini, i suggerimenti di Nigella tengono anche presente quanto tempo la realizzazione di un piatto richieda in termini di pulizia e riordino successivi, ovviamente perché, in quanto donna, queste operazioni spettano a lei, non come Jamie Oliver che sostiene che il modo migliore per cubettare i pomodori per la panzanella sia lanciarli contro il muro finché non si rompono.

Comunque, queste verrines non sono della Lawson, sono frutto esclusivo della pigrizia della sottoscritta.


Ingredienti per 4 bicchieri:

Procedimento:
Stupid proof: distribuisci il sorbetto sul fondo dei bicchieri, sormontalo con i mirtilli cosparsi di zucchero e completa con il budino. Servi con una spolverata di the matcha, che nella foto non c'è, perché va aggiunto all'ultimo momento. 

2 nov 2015

Tiramisù al Marzapane e Cocco con copertura di Pistacchi Tostati e Cioccolato Bianco


Ho preparato questo tiramisù per partecipare a un contest che non ho vinto. Il che non deve farti pensare che fosse una porcheria, era semplicemente diverso dagli altri e dalla versione classica (che a me non piace particolarmente), ma è stato comunque apprezzato.
Quello che ti consiglio è di cercare dei biscotti al cocco piuttosto spessi o non troppo friabili, perché quelli che ho usato io erano sottili e si sono imbevuti eccessivamente. Credo che esistano i Pavesini al cocco, ma dalla landa desolata dove lavoro, servita esclusivamente da un discount locale, ho avuto accesso solo a delle sfogliette di sottomarca, certamente piene di olio di palma, grassi idrogenati e altre cose brutte, che hanno un po’ rovinato la consistenza dell’insieme.
Fa niente, è stata comunque una bellissima serata tra amici, che ha concluso un altrettanto bella giornata rilassante, quella in cui avevo preparato la zucca con i ceci, e preluso a una scampagnata magnifica la mattina dopo.


Ingredienti:

Procedimento:
Innanzitutto prepara il the, lasciando in infusione la miscela per 20’ in 100 ml d’acqua bollente.
Lascia raffreddare completamente e riponi in frigo.
Nel frattempo tosta i pistacchi in una padella, senza aggiungere grassi, pestali grossolanamente, ripassali un attimo sul fuoco per dorare anche l’interno e metti da parte.
Frulla lo zucchero in modo da ottenere una polvere finissima e mescolalo con i semini ottenuti raschiando l’interno della bacca di vaniglia (personalmente trovo più pratico conservare le bacche nel contenitore dello zucchero, una volta che ne ho utilizzato i semi, così ho il mio zucchero alla vaniglia sempre pronto).
Separa gli albumi dai tuorli e monta questi ultimi con lo zucchero. Incorpora il mascarpone e l’essenza di marzapane. A parte, monta le chiare a neve fermissima e amalgamale delicatamente al composto di mascarpone.
Passa rapidissimamente i biscotti nel the, senza imbibirli troppo e disponili sul fondo di una teglia profonda.
Coprili con una metà della crema e componi un altro strato di biscotti.

Versa il resto della crema e completa cospargendo la superficie con i pistacchi tostati e riccioli di cioccolato bianco ricavati raschiando la stecca con una mandolina. 


26 ago 2015

Tatlı al Cioccolato, con Latte di Nocciole e Croccante al Caffè


Questo budino è il classico esempio di come si possa trasformare un preparato in busta da donna di mondo perennemente in lotta coi tempi in un dessert stilosissimo e degno di complimenti del tutto ingiustificati semplicemente utilizzando un paio di ingredienti posh ed etichettandolo con un nome esotico, meglio se non francese, col francese ormai ti sgama chiunque, in questo caso ho scelto il turco perché c’è il caffè e il brasiliano “pudim” non mi piaceva, tatlı è carino, no? 


Non sono tanto sicura che il font di blogger me lo prenda, vediamo. 


Ingredienti



Procedimento
Prepara il budino secondo le istruzioni sulla confezione, sostituendo, però, al latte vaccino quello di nocciola e utilizzando due buste anziché una, perché la bevanda utilizzata si addensa con più difficoltà rispetto al latte tradizionale.
Aggiungi al composto ancora caldo il liquore, il caffè in polvere e distribuisci in sei cocottes. Lascia solidificare.

Nel frattempo, stendi i chicchi di caffè su un foglio di carta forno appoggiato su un piano rigido e resistente al calore. Caramella lo zucchero alla nocciola e, quando avrà assunto una tonalità intensa, colalo sul caffè in grani. Fai raffreddare completamente, quindi frantuma grossolanamente il “croccante” così ottenuto e, al momento di servire, cospargilo sulla superficie del tatlı.



17 apr 2015

Verrines di Yogurt e Ricotta di Capra con Topping di Fragole al Gewurztraminer




Già me lo immagino cosa penserai… ma guarda questa, pubblica la panna cotta nella busta… eh, beh, sì, lo so che non è una ricetta, è solo un esperimento di sostituzione della panna con una parte di yogurt e una di formaggio, volevo semplicemente verificare se riusciva. 


E poi, che diamine, lo sanno tutti che il preparato per panna cotta altro non è che la stessa gelatina che aggiungeresti alla panna cotta artigianale, non è come barare ;-)


Ingredienti:

Procedimento:
Prepara la panna cotta secondo le istruzioni sulla confezione, sostituendo però il latte e la panna normalmente indicati con la ricotta e lo yogurt. Se utilizzi il preparato che ti ho indicato, troverai all’interno anche due dosette di topping al limone: aggiungile nella crema ottenuta e distribuiscila in 4-6 coppette (secondo la misura delle stesse). Fai raffreddare e consolidare la “panna cotta” in frigorifero.
Prima di servire, scalda la confettura a fiamma bassa e, quando sarà fluida, aggiungi la grappa. Lascia ridurre appena e versa sulla superficie di ogni porzione.

9 lug 2014

Ganache al Cioccolato Bianco con Amarene e Crumble al Cocco





E’ un po’ che non ti racconto di ristoranti ed escursioni enogastronomiche. La verità è che l’investimento “Tibet” ha assorbito buona parte delle mie risorse pecuniarie e sto tirando la cinghia.
Ma ogni tanto mi concedo uno strappo, come la serata trascorsa al Kortile, un suggestivo bistrot nato come ritrovo per la pausa pranzo e che, ultimamente, in alcune serate, rimane aperto anche per la cena. Si tratta di un locale delizioso, in cui si respirano le radici lorenesi della titolare, che lo ha arredato con impeccabile gusto tipicamente francese, trasformandolo in un angolo intimo ed accogliente in cui gustare una cucina curata e ottimi vini. In un angolo, un piccolo spazio all’aperto, allestito con altrettanta grazia shabby, infossato tra mura alte, che, però, non hanno niente di soffocante, soprattutto per chi, come me, tra i caratteristici cortili del centro storico fiorentino c’è cresciuto ed è abituato a spaziare più verso l’alto che a 360°.
I prezzi sono modici, nel nostro caso abbiamo approfittato di un coupon acquistato tramite Groupon, che proponeva un ricco e gustoso menu di pesce, a base di saporiti scampi in guazzetto, originali linguine ai gamberetti, pecorino e menta, abbondante polpo all’isolana.
Il dessert, come si conviene a una cena di mare, era fresco e cremoso, una sorta di ganache al caffè, arricchita con alcuni elementi di croccantezza, come amaretti e frutta a guscio.
In archivio avevo qualcosa di simile, ma col cioccolato bianco, liberamente tratto da Sale&Pepe di Giugno, quindi colgo l’occasione per proportelo.
Assolutamente da non perdere se, come  me, malgrado le alte temperature, hai bisogno di confort food. 


Ingredienti:

Procedimento:
Sgocciola le amarene, lasciandole riposare in un colapasta (ti consiglio di lasciare sotto una fondina, per raccogliere lo sciroppo di conservazione, che è ottimo per realizzare cocktail, sorbetti o ghiaccioli).

Nel frattempo, lavora velocemente al mixer la farina, il cocco, la stevia e il burro, per ottenere delle briciole, tipo crumble. Stendile su una teglia rivestita di carta speciale e passale in forno a 180° per circa 12-15 minuti, finché non saranno dorate.

Fondi il cioccolato bianco a bagnomaria e unisci il latte di cocco a temperatura ambiente. Mescola per amalgamare e riponi in frigo a raffreddare.

Distribuisci le amarene sul fondo di 4 verrines e cola sopra la ganache al cioccolato bianco. Fai riposare in frigo per 3-4 ore e, al momento di servire, cospargi la superficie delle cocottes con una manciata di crumble.

9 apr 2014

Piccoli Gratin di Formaggio ai Lamponi e Champagne


Come resistere al romantico abbinamento tra frutti rossi e champagne, reso celebre dalla scena clou di “Pretty Woman”?
Questi piccoli deliziosi gratin sono, in definitiva, una specie di cheese cake senza crosta, più rapidi da preparare e da servire, visto che, cuocendoli in cocottes monoporzione, non è necessario attendere il totale raffreddamento del dolce per affettarlo, se piacciono si possono mangiare anche caldi.
Io li preferisco a temperatura ambiente e, se hai il garbo di servirli in dei ramequins un po’ più piccoli e non in tegamini da lasagne, come ho fatto io, possono anche risultare parecchio raffinati.
Al mio compagno sono piaciuti moltissimo, proprio nel senso che gli sono piaciuti tutti e due, a me ne ha lasciato solo un cucchiaino.
E, per uno che dice di non amare i dolci, penso di aver fatto fin troppo.

Ingredienti:

Procedimento:
Monta il formaggio con lo zucchero e le uova, unisci l’aroma di champagne e distribuisci il composto in quattro cocottine monoporzione piccole (o due grandi).
Affonda i lamponi nell’impasto e punteggia la superficie con la crema al cioccolato.

Inforna a 180° per circa 30 minuti, finché gli sformatini non saranno gonfi e dorati.

26 mar 2014

Piccole Tartares di Cioccolato Fondente, Farro Soffiato, Mandorle e Yougurt allo Zenzero e Peperoncino


In questo fine settimana mi è successa una cosa strana: venerdì sera ho fatto molto tardi con le mie amiche e mi sono alzata a mattina inoltrata. Il mio compagno era fuori per un convegno, la sera avevamo in programma di cenare fuori, quindi non c’erano pasti da preparare. Normalmente, anche in questi casi, cucino qualcosa: una torta, una conserva, qualcosa per l’indomani.
Sabato ho deciso di passare una giornata diversa. Ho rimesso un po’ in ordine la casa, ascoltando musica, sempre con lo stereo a tutto volume ho passato un’ora buona a trafficare con scrub, smalti, cerette e altre cose da donna, infine mi sono lasciata affondare tra i cuscini del divano e ho polleggiato su internet, alternando e-mail e pisolini fino a metà pomeriggio.
Niente fornelli, niente setting, niente pannelli riflettenti. Dev’essere così che passano le giornate le persone normali, quelle che non hanno un blog, che cucinano per mettere a tavola i propri cari, senza scadenze, quelle che non trovano banale una pasta al pomodoro o una fettina ai ferri, quelle che non devono inventarsene una nuova ogni santo giorno per foraggiare un blog. Devo confessare che per qualche ora ho immaginato di sparire dalla dimensione virtuale e provare, almeno per un po’, a vivere così.
Ma, tutto sommato, questo spazio è per me un forte stimolo a darmi da fare, anche intellettualmente, ad essere creativa, paziente, organizzata.
Questo semplice dessert è frutto, invece, di questa mala gestione del sabato: mi sono ritrovata la domenica mattina con un pranzo e una cena, sia pure casalinghi, da preparare e fotografare, e zero idee per un dessert, anche perché ho ancora una biscottiera piena di cookies e volevo soltanto una cosa un po’ cremosa, una coccola per la domenica sera.
Julie Andrieu definisce pretenziosamente questa preparazione “tartare” ed è così che te la rivendo, ma, in definitiva, si tratta di verrines, la cui particolarità è la vena piccante dello zenzero e del peperoncino che avvolge deliziosamente quella croccante del cioccolato e del farro soffiato.
L’altra particolarità è che si preparano in cinque minuti.


Ingredienti:


Procedimento:
In una padella senza aggiunta di grassi, tosta leggermente le mandorle, finché non saranno appena dorate. Trita il cioccolato al coltello, per ottenere delle scaglie grossolane, mettine da parte una piccola presa e mescola il resto con il farro soffiato, lo zenzero e il peperoncino.
Disponi una manciata di quest’ultimo composto sul fondo di 4 verrines, copri con una generosa cucchiaiata di yogurt, una colata di sciroppo d’agave, quindi crea un’ulteriore strato di cereali e cioccolato e così via fino a esaurimento degli ingredienti.
Termina con lo yogurt, lo sciroppo e cospargi la sommità di ogni verrine con il peperoncino e il cioccolato tenuti da parte.

Servi subito.

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19 feb 2014

Fichi Caramellati con Crema di Stracchino di Capra allla Vaniglia e Cannella e Lattughelle

Piattini da Dessert, Coppetta e Cucchiaini Easy Life Design

Questa non è una ricetta, è un salvavita in caso di ospiti improvvisi/inattesi. Si prepara in cinque minuti e il risultato è sorprendente. Ho sentito dire che nella tradizione gastronomica romana è presente un dessert simile, non saprei, io me lo sono inventato lo scorso sabato: avevo la casa invasa dagli operai che staccavano e riattaccavano acqua e corrente a intermittenza, impedendomi qualsiasi attività culinaria, ma volevo un dolcino per cena. In Toscana a fine estate, in stagione, si usa molto accompagnare i fichi con il pecorino, ma la versione dolce, con lo stracchino, credevo fosse mia :)
Ti avevo consigliato a suo tempo di preparare i fichi sciroppati, ma, naturalmente, se non l’hai fatto, puoi utilizzare un altro tipo di frutta, accordando le spezie: lamponi e cardamomo, mirtilli e zenzero, mele dorate in un filo di burro salato, pere spolverate di cacao, mi stanno venendo un sacco di idee…
Un vassoio di lattughelle (cenci, frappe, chiacchiere), visto il periodo, ce l’hai sicuramente in casa o magari le preparerai domani, per Giovedì Grasso, in grande abbondanza, come sempre quando si frigge, quindi non hai proprio scuse. 


Piattini da Dessert, Coppetta e Cucchiaini Easy Life Design
Ingredienti:


Procedimento:
Lavora a crema lo stracchino con la truvia. Incidi a libro il baccello di vaniglia, raschia i semini all’interno con l’aiuto di un coltellino e incorporali al composto. Trasferiscilo in una tasca da pasticceria, munita di bocchetta a stella.
Disponi i fichi in quattro piattini da dessert e affiancali con delle rosette di crema di formaggio e le lattughelle.

Subito prima di servire spolvera con la cannella.

26 giu 2013

Gourmandises di Yogurt alla Vaniglia e Lamponi e Limonata Vintage per un caldo pomeriggio d'Estate


Torta di Yogurt alla Vaniglia e Lamponi e Limonata Pétillante


Faceva molto caldo quell'estate lungo il Reno. Forzati del turismo culturale, marciavamo attorno ai rampards, ci lasciavamo soffocare dall'aria greve delle cattedrali, sprofondavamo chilometri sotto terra, perdendoci come lombrichi nei bunker lungo la linea Maginot.
Ingurgitavamo coscienziosamente le specialità regionali, incuranti del fatto che fossero prevalentemente a base di carne bordata di merletti di grasso trasparente, formaggio filante punteggiato di sbruciacchiature del passaggio sotto il grill, pain d'épices gravido di miele e cannella, intingoli in cui il rosso del pomodoro si impregnava di burro al punto di diventare arancione.
La notte sognavamo cicogne che si lanciavano in picchiata dalle guglie gotiche, confettura di amarillesdrôle de guerre.

Usciamo dal Duomo di Metz, fuori dalla sua penombra tinteggiata dal caleidoscopio delle vetrate, nella luce piena del mezzo pomeriggio, scarti di ortaggi sul selciato dal mercato del mattino, la fiancata destra che opprime la piazza, allungando la sua ombra fino alle case di fronte, ma fa caldo lo stesso. 

Una pâtisserie buia, tappezzata di specchi e velluti, la intravediamo dai tendaggi pesanti che occultano incontri galeotti davanti a una gourmandise bianca come la pelle protetta da una veletta e rosea come le guance pizzicate di rouge, nappata di frutta lucente di amaranto, che cede arrendevole al cucchiaino di porcellana delicata.

Nella bottiglia molata di caratteri trasparenti, bollicine gialle di gelosia frenate dal tappo a corona, pungenti di ripicche, bisticci insensati di amori clandestini. Niente di serio, soltanto un'altra drôle de guerre.


Torta di Yogurt alla Vaniglia e Lamponi e Limonata Pétillante

Ingredienti per le gourmandises:
Procedimento:
Taglia le Buondolce a metà in senso trasversale poggia 6 coppapasta su altrettanti piattini  e crea all'interno di essi una base con la merendina.
Spennella  le basi con un po' di confettura e metti in frigo a raffreddare.
Metti la metà della colla di pesce a mollo in poca acqua per 10 minuti, scalda la metà dello yogurt senza portarlo a ebollizione e, fuori dal fuoco, aggiungi la gelatina, mescolando finché non si è sciolta. 
Incorpora 3 cucchiai di stevia e la metà della ricotta. 
Lavora bene il composto finché non sarà omogeno e distribuiscilo negli stampi, sopra i fondi di pandispagna. Riponi in frigo per almeno 4 ore, finché il primo strato non si è rappreso, quindi distribuisci sulla superficie un velo di confettura.
Con lo stesso metodo dello strato allo yogurt, prepara il composto per lo strato superiore, ai lamponi, con la colla di pesce, lo yogurt, la stevia e la ricotta rimanenti: l'unica differenza è che, dopo aver amalgamato la ricotta, devi aggiungere 3-4 cucchiaiate di confettura di lamponi.
Versa la crema ottenuta nel coppapasta e lascia riposare ancora in frigo, finché non si sarà rappresa.
Al momento di portare in tavola, guarnisci la superficie di ogni gourmandise con un po' di confettura, sfila delicatamente il coppapasta e servi subito, a scanso di "spatasci".

Freddi

Ingredienti per la limonata vintage:

Procedimento:
Spremi i limoni e filtra il succo in una caraffa. Dolcifica, quindi aggiungi lo "spumante" alcohol free.
Naturalmente niente ti vieta di usare un classico prosecco, ma lo Zerotondo, essendo analcolico, ti permette di rinfrescarti in qualsiasi momento della giornata. 
Si tratta, secondo me, di un'idea semplicemente geniale, un mosto conservato a basse temperature, per evitare la fermentazione e addizionato con anidride carbonica. 
Il gusto è freschissimo e gradevole, ma senza gli effetti collaterali dell'alcool, inoltre si fregia della certificazione Halal, un riconoscimento importante per chi desidera conquistare fette emergenti e sempre più significative del mercato . 

29 mag 2013

Spagnola affogata in salsa di Amarene e Gocce di Cioccolato alla Menta


Coppa Spagnola con salsa di Amarene e Gocce di Cioccolato alla Menta

"Poco più di una semplice coppa di gelato, che si arrende languidamente al calore della salsa fruttata: le boules rosate diventano isole cedevoli che fluttuano in un acque zuccherine, tra lapilli di cioccolato ed erbe profumate...
Per rinfrescare golosamente un pomeriggio torrido, sotto una cascata di surfine purupuree."

Questo doveva essere il suggestivo incipit di un post dedicato all'arrivo dell'estate o quantomeno di temperature più miti. Come quelle della bella giornata di sole in cui ho pranzato da sola, in terrazza, con una bella dose di gelato spagnola che nuotava nella salsa tiepida di ciliegie.
Subito dopo, però, è tornato il freddo. Freddo peso, intendo, sto correggendo questo post infagottata in un maglione di lana, che puzza un po' di cane bagnato.

Un peccato, questo tempo mi ha rovinato il mio presunto weekend in Maremma, dove mi trovavo sabato, per un progettino di cui ti ho dato un preview sul mio profilo FB e con il quale non mancherò di urticarti se tutto andrà bene, ti anticipo solo che è una cosa su cui Fabrizio, del Caseificio Spadi, ed io dissertiamo da circa 6 mesi e che lo scorso fine settimana abbiamo cominciato a concretizzare. Magari...
Insomma, ero ospite in un posto da sogno, Il Bettarello, un agriturismo molto accogliente, composto da camere e unità abitative deliziose (ti dico solo che alcune sono dotate di stufa in ceramica e *cucina a scomparsa*, nascosta da ante in arte povera!!!), sparpagliate in un giardino fiorito (e per questo le precipitazioni vanno ringraziate), disseminato di cagnoni sonnolenti e cucciolate di gattini. Tutto intorno la Maremma dei romanzi di Cassola, all'interno del ristorante i profumi della cucina casalinga della signora Tecla e la sua splendida famiglia, persone vere, "di cuore", come si dice da noi, a tenerti compagnia e a rabboccarti il bicchiere con l'ottimo vino prodotto da loro stessi.
Il sabato è stato impegnato da certi lavoretti, ma se il tempo fosse stato appena più clemente, mi sarei fermata così volentieri, per godermi il posto e carpire a Tecla qualche altro segreto sui suoi tortelli perfetti, sul cinghiale alla maremmana e sui torcetti all'olio d'oliva e vino rosso.

E magari farmi adottare...

Coppa Spagnola con salsa di Amarene e Gocce di Cioccolato alla Menta

Ingredienti:
Procedimento:
Suddividi il gelato in 4 coppette e riponilo nuovamente in freezer.*
Metti le gelatine in un pentolino antiaderente e falle sciogliere a fiamma bassa, aggiungendo poco a poco il latte per diluire il composto che si formerà. 
Versa la salsa caldissima sul gelato, completa con una manciata di gocce di cioccolato e qualche fogliolina di menta.

* Perché? Quando lo porzioni, il gelato si ammorbidisce e irrorandolo subito dopo con la salsa appena tolta dal fuoco si squaglierebbe del tutto. Al contrario, suddividendolo in anticipo e rimettendolo in freezer, riacquisirà la sua normale consistenza e a contatto con la coulis si scioglierà solo in parte, quel tanto che basta per "affogarlo", senza che ne risulti uno smoothie!

6 feb 2013

English Trifle al Caffè e Amaretto con Mele caramellate al Burro Salato


English Trifle al Caffè e Amaretto con Mele caramellate al Burro Salato

Oh, la languida decadenza rétro di questo dessert... Mi rendo conto che ultimamente sto pubblicando prevalentemente piatti vintage... vabbè, mi passerà.
L'english trifle somiglia pericolosamente alla nostra zuppa inglese, no, in realtà viceversa, e ti potrei raccontare che, in realtà, si tratta di due cose molto diverse, perché la versione d'oltremanica prevede una quantità criminale di panna montata, ma io non l'ho usata, quindi diciamo che di british nella mia proposta c'è proprio pochino.
La vedrei più come una contaminazione sincretica tra Emilia Romagna (non so perché, ma sono convinta che la zuppa inglese, nell'accezione italiana del termine, sia tipicamente emiliana, mi sbaglio?) e Francia, per il caramello al burro salato e poi il marzapane sarà siciliano o tedesco?
La bagna all'amaretto è mia e ne rivendico la paternità, per il resto è un gran buglione di strati e nazionalità che si merita proprio il nome di "trifle".
La verità è che l'ho preparato in virtù di un abbinamento con un aristocratico Moscato d'Asti, lo Sciandor del Castello Banfi, il cui nome, già di per sé mi fa pensare, per una strana circonvoluzione sinestetica della mia mente sregolata, a una cascata d'oro liquido. Anzi, per la precisione a una cascata di foglie d'oro, intendo la foglia d'oro da decorazione, quelle che si vedono nelle opere di Klimt. Mi capita spesso che il nome o l'assaggio di un vino mi evochino un'immagine, sarebbe carino che te ne parlassi ogni volta, ma magari gli enologi esperti o i sommelier se ne avrebbero a male.
Dicevamo comunque dello Sciandor, ecco, per la verità ultimamente mi sta succedendo sempre più di frequente di scegliere un vino pregiato e pensare a un piatto da abbinare... ma in un foodblog non dovrebbe essere il contrario? 
In genere mi piace gustare i vini dolci fermi con i formaggi erborinati o a crosta fiorita,  ma in questo caso avevo bisogno di un dessert (e comunque non c'erano erborinati in casa). 
Peraltro lo Sciandor, avendo una gradazione alcolica molto bassa forse non si presterebbe più di tanto a un soufflé di stilton: ottenuto per spremitura soffice, dalle uve moscato di Strevi, un borgo dell'alessandrino che non disdegnerei di visitare, questo vino dal colore dorato ha il profumo di frutta bianca matura e il sapore del miele e dell'uva passa, un bouquet che fa quasi pensare a certi passiti, ma in modalità "agile", che ricorda più un raffinato fine pasto savoiardo che non gli interminabili "dopo pasto" borbonici.


English Trifle al Caffè e Amaretto con Mele caramellate al Burro Salato

Ingredienti per la bagna:

Procedimento:
Prepara l'espresso come d'abitudine, dolcificalo a piacere e riportalo a temperatura ambiente. Aggiungi l'amaretto e mescola bene.

Ingredienti per le mele caramellate:
Procedimento: 
Pela e monda le mele e tagliale a fettine sottili.
In una padella larga fai fondere il burro, aggiungi il sale e dora le mele per circa 5 minuti, finché saranno ben rosolate, ma ancora croccanti. Spolverale di zucchero e fallo sciogliere fino ad ottenere un caramello chiaro. Aggiungi il succo di limone, per non farlo indurire e lascia raffreddare le mele completamente.

Ingredienti per la crema:
Procedimento:
Personalmente mi sono limitata a preparare la crema pasticcera come da istruzioni sulla confezione, sostituendo, però, il latte con lo yogurt e mescolando, poi, la pasta di mandorle grattugiata.
Se non vuoi utilizzare i preparati, puoi usare la tua ricetta abituale per 1/2 dose di crema pasticcera, facendola addensare molto e diluendola, poi, con lo yogurt.

Ingredienti per l'assemblaggio:
Procedimento:
Taglia il panettone allo spessore di circa 2 cm e fodera con alcune fette il fondo di una bella coppa da portata. Spennellale con la bagna e ricopri con un terzo della crema allo yogurt e marzapane. Distribuisci sopra un terzo delle mele.
Componi così tre strati, terminando con la frutta. Completa, se vuoi con una manciata di mirtilli o altri frutti di bosco.

English Trifle al Caffè e Amaretto con Mele caramellate al Burro Salato

16 gen 2013

Canederli di Panettone con Cuore Fondente e Salsa Butterscotch al Caffè


Canederli di Panettone con Cuore Fondente e Salsa Butterscotch al Caffè
Posateria Broggi 

Era almeno un anno che desideravo preparare dei canederli dolci, da quando, cioè, mi sono imposta di smaltire gli avanzi di panettone in maniera più creativa di "pucciarli nel latte".
In realtà credo che i veri canederli dolci si preparino con la farina e la ricotta, per ottenere un impasto, che poi si stende e si taglia in quadrati, i quali vengono avvolti attorno a frutta, che, a sua volta, è stata farcita con noci, marzapane etc. e talvolta ricoperta di cioccolato fuso.
Abbastanza laborioso, n'est-ce-pas? Mi piacerebbe molto provare, ma, davvero, non ho tempo: se passo una mattinata dietro al dolce, chi ci pensa all'arrosto?
La mia ricetta, invece, è semplicissima, ho utilizzato quella dei canederli di rosette, aggiustando un po' le dosi alla diversa consistenza del panettone, occorrono sì e no 20 minuti per realizzarla e 10 per cuocere i canederli e il cuore di cioccolato che cola fuori dalla massa dorata e profumata di mandarino è un'estasi pagana. 
Solo, ti prego, non cercare di risolvere il problema "salsa di accompagnamento" con una crema pasticcera semplice: profumala con il caffè, o, al limite, se hai i minuti contati, scalda della confettura senza zuccheri aggiunti con un goccio di grappa o un altro liquore secco che ti piace, perché l'insieme è davvero *molto* dolce e qualcosa per smorzare è indispensabile. 

Canederli di Panettone con Cuore Fondente e Salsa Butterscotch al Caffè
Posateria Broggi 
Sfondo realizzato con carta da regalo Star Pennsylvania
Ingredienti per i canederli:
Procedimento:
Mixa nel robot il panettone e le uova, fino a ottenere un impasto consistente e "maneggiabile". Nel caso aggiungi un po' di farina.
Ricava dal composto 16 canederli delle dimensioni di un'albicocca e pressa all'interno un cubetto di cioccolato (delle dimensioni di circa metà del quadretto preformato della stecca). Richiudili bene e mettili a riposo in frigorifero.

Intanto prepara la salsa.

Ingredienti per la salsa butterscotch al caffè:
Procedimento: 
Prepara la crema pasticcera a freddo, sbattendo il preparato con il caffè e l'acqua necessaria ad arrivare a 250 ml di liquidi in totale.
(oppure mezza dose di crema pasticcera, a cui aggiungerai, prima di portare il latte a ebollizione, tre cucchiaini di polvere di caffè al caramello)

Ingredienti per completare:
  • 25 gr di burro
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 1 cucchiaio di zucchero
Porta a ebollizione abbondante acqua con un pizzico di sale e cuoci i canederli per 10 minuti dal momento in cui vengono a galla.
Nel frattempo, fondi il burro e mescolalo con la cannella.

Quando i canederli saranno pronti, scolali con una schiumarola e falli dorare nel burro per un paio di minuti, girandoli da tutti i lati.
Fuori dal fuoco, spolverali di zucchero e girali ancora, per ricoprirli interamente.

Servi caldissimi, con la salsa butterscotch fredda, a parte.

Normalmente mi piace accompagnare il dolce con una tazza di cioccolata calda o un caffè. Qui, però, ci sono già entrambi, quindi, forse, è il caso di stappare un vino da dessert, come il Verduzzo Dorato Ornella Bellia, distribuito da Le Cantine dei Dogi



31 dic 2012

New Year's Eve


New Year's Eve
Posateria Broggi 

Ora... posso ragionevolmente supporre che tu abbia già programmato nei minimi dettagli il cenone di San Silvestro, quindi, forse questo mio post ti apparirà inutile.
Ma, forse, com'è accaduto a me per la Vigilia di Natale, avevi dei progetti festaioli che ti sono saltati all'ultimo minuto, e stai racimolando idee per imbastire qualcosa di veloce per chi, come te, è rimasto a piedi.
Non so perché, ma da sempre io per l'ultimo dell'anno sono quella che rimane a piedi. Quella a cui per Natale viene chiesto "per l'ultimo dell'anno che fai?" e io mento "non ho ancora deciso, ho qualche proposta, ma non so ancora cosa mi va di fare"... Bugia: da quando ho compiuto l'età per andare alle feste (che ai miei tempi era decisamente più matura di quella richiesta oggi), sono sempre stata quella che non aveva programmi, non riceveva inviti e faceva parte di una comitiva che potremmo definire "nerd", ma senza il genio dei nerd, nelle medesime condizioni.
Tendenzialmente snobbo l'ultimo dell'anno, seguendo un filo logico permaloso per cui "non è che non ho niente da fare, è che non mi va" e, a qualsiasi latitudine mi trovi, evito come la peste i brindisi e le lenticchie e me ne vado a letto alle 9.00, con gli occhiali sottocorretti calati sul naso, un romanzo di Jane Austen in mano e i tappi nelle orecchie, perché i botti non mi sveglino.
Ma quest'anno è particolare, è particolare per tutti, inutile negarlo, così forse saremo in molti a festeggiare in casa e a volere vicino le persone care, per regalarsi per qualche attimo l'illusione che tutto vada bene.

Di seguito trovi qualche idea dell'ultimo minuto, realizzata con ingredienti che normalmente tutti teniamo in casa (al tuo buon senso individuare eventuali succedanei, nel caso così non fosse), con cui arrangiarsi con classe in meno di due ore.
Il tempo che avanza spendilo per farti bella e fare un salto in enoteca, a procurarti un Prosecco Superiore DOCG Extra Dry, Cantine Collalto, un glera raffinato, da abbinare con aperitivi, pesce "in purezza", come quello che ti propongo, e da fine pasto.

Piccoli Sformati di Gorgonzola, Mascarpone e Frutta a Guscio con Cuore di Malvasia

Piccoli Sformati di Gorgonzola, Mascarpone e Frutta a Guscio con Cuore di Malvasia


Ingredienti:
Procedimento:
Fodera con della pellicola per alimenti degli stampini monoporzione dalla forma più regolare possibile (a me ne sono usciti tre, che è una quantità un po' cretina, vedi di usarne di più piccoli, in modo da ricavare 4 porzioni).
Lavora a crema il duetto e distribuiscine una cucchiaiata sul fondo degli stampini. Livellalo bene e copri con delle noci sbriciolate grossolanamente.
Crea un altro strato di formaggio e stendine una parte anche sulle pareti degli stampi, per creare una specie di "conca", in cui inserire una cucchiaiata di gelatina di Malvasia.
"Fodera" la gelatina con altre noci e infine forma quella che sarà la base, con il formaggio rimanente.
Riponi in frigo per almeno 3-4 ore e, prima di sformare, passa in freezer per una quindicina di minuti.
Una volta capovolti su un piatto, elimina gli stampi, la pellicola e copri con una pioggia di nocciole leggermente tostate e fatte raffreddare.

Salmone a cottura passiva con Salsa di Tofu all'Aceto Balsamico e Insalata di Mele al Finocchio

New Year's Eve

Ingredienti per il salmone:
  • 1.5 lt di acqua
  • due prese di kummel
  • due prese di pepe lungo macinato
  • 2 cucchiai di sale 
  • un trancio di salmone da ca 1 kg (fallo aprire a metà e diliscare in pescheria, ma lascia la pelle)
Procedimento:
Metti l'acqua e le spezie in una casseruola, porta a ebollizione e lascia borbottare per 5 minuti. Spegni il fuoco, immergi il salmone e fai riposare coperto per 15 minuti.
Estrai il salmone con delicatezza, aiutandoti con una schiumarola o una paletta larga, ed elimina la pelle. 
Servi tiepido o a temperatura ambiente.

Ingredienti per la salsa di tofu:
Procedimento:
Emulsiona l'olio e il succo di limone e metti in infusione l'erba cipollina per una ventina di minuti.
Taglia il tofu a cubetti, mettilo in una casseruola e aggiungi acqua a coprire. Scottalo per 5 minuti dall'ebollizione, trasferiscilo nel bicchiere del mixer a immersione insieme a tutti gli altri ingredienti e un mestolino d'acqua di cottura e frulla fino a ottenere un composto omogeneno.
Metti in frigo a riposare per qualche ora, per far acquisire alla salsa la giusta consistenza.

Ingredienti per il carpaccio di mele al finocchio:
Procedimento:
Sbuccia le mele e affettale a lamelle sottili con una mandolina. Spruzzale con succo di limone per non farle annerire.
Condisci con olio e sale a piacere e spolvera di semi di finocchio.


New Year's Eve


Millefoglie di Panettone con Cachi Caramellati e Crema di Birra

New Year's Eve
Coppetta, piattino da dessert e cucchiaino  Easy Life Design
Sfondo realizzato con carta da regalo Star Pennsylvania
Ingredienti per le millefoglie:

Procedimento:
Pela e dadola i kaki e falli cuocere con il miele e il passito per circa 10 minuti, mescolando sempre, finché non compostano. Fai raffreddare completamente.
Affetta il panettone e, con un coppapasta, ricavane 12 anelli. Comincia a formare le millefoglie, disponendole direttamente sopra la placca del forno: alterna un anello di panettone con una cucchiaiata di composta e così via, fino a formare 4 "torrette", composte, ciascuna, da tre strati di panettone e tre di cachi.
Dorale a 180° per circa 10 minuti, quindi spolvera ogni millefoglie con un cucchiaio di zucchero, alza la temperatura al massimo, in funzione grill, e caramella per 5 minuti, finché non si forma una bella crosticina.

Ingredienti per la salsa alla birra:
Procedimento:
Prepara il crème caramel come da istruzioni sulla confezione, sostituendo, però, 250 ml dei liquidi previsti con altrettanti di birra. Non tentare di sostituire la birra indicata con una classica, sinceramente non mi sento di garantire sul risultato che si potrebbe ottenere con una bionda, mi dà l'idea che potrebbe risultare troppo amara.
Ovviamente, anche dopo il riposo in frigorifero, il composto non si addenserà come un budino, ma rimarrà cremoso. Servilo freddo, in accompagnamento alle mille foglie appena sfornate.


Chiudo così, in semplicità, quest'anno così strano, ricco, appagante sotto certi aspetti, sconvolgente per altri, ma sempre, indubbiamente, capitolo indispensabile della storia della mia vita.


Sereno 2013

7 nov 2012

Di borghi, libecciate e degli ultimi raggi di sole nel piatto



Libecciata

"E quindi per il ponte?"
"Prevedono maltempo un po' ovunque"
"Se rimango a Firenze soffoco"
"Rischiamo? Magari qualche ora di sole la fa ugualmente."

Siamo partiti giovedì mattina, carichi di gabbiette e trasportini, borse termiche, borsoni pieni di vestiti leggeri, tute felpate, cappotti e costumi da bagno, diversi libri e il lettore DVD portatile, nel dubbio che la pioggia fosse così battente da scoraggiarci dal mettere piede fuori di casa.

A Calafuria ci ha accolto una spettacolare libecciata, che ci ha seguito fino a Rosignano Solvay e ci ha regalato la visione affascinante di un mare che ti si rivolta contro, ma in maniera così seducente che non hai nemmeno il coraggio di ritirarti di fronte all'onda che ti investe.

Libecciata

Libecciata

Puoi al massimo cavalcarla...

Libecciata

Libecciata

Ammiro molto le blogger organizzate, che anche in vacanza vanno a fare la spesa al mercato, procurandosi i prodotti locali più freschi e imbandendo banchetti pantagruelici.
Io non mi sento a mio agio al di fuori della mia cucina, inoltre preferisco star fuori fino all'ultimo momento e non anticipare il ritorno a casa per preparare da mangiare: mi sono armata di buste, precotti, un misuratore per l'acqua con cui reidratarli e qualche erba profumata che cresce nel giardino di casa, miracolosamente sopravvissuto alla siccità degli ultimi mesi e alle burrasche degli ultimi giorni.

Ho raccolto del rosmarino, del timo limone e del peperoncino, per un risotto al limone.

Risotto al
Limone

Risotto al
Limone

Risotto al
Limone

Mentre i miei cuccioli giocavano felici nell'erba, cacciando le lucertoline.

Mirto e
Tebaldo

Mirto e Tebaldo

Ci siamo spinti a sud, verso l'Alta Maremma, dove abbiamo visitato mercati, agriturismi con vendita diretta e caseifici, tra cui il Caseificio Spadi, dove Fabrizio ha avuto la grande cortesia di guidarci nello stabilimento produttivo e mostrarci alcune fasi della lavorazione dei loro formaggi.

Rocca
Tederighi

Borghi medioevali arroccati in cima a poggi un po' brulli, così diversi dalla dolcezza manierata della natura senese...

Rocca
Tederighi

... che ci hanno offerto scorci altrettanto affascinanti.

Rocca Tederighi

Rocca
Tederighi

Rocca
Tederighi

Ho raccolto altri peperoncino e un mazzetto di rucola fresca, per la mia fregola con pomodori secchi e basilico
Fregola Sarda con
Pomodoro Secco, Basilico e Rucoia

Fregola Sarda con
Pomodoro Secco, Basilico e Rucoia
Ho ammirato panorami di quelli che ti arrivano dritti alla bocca dello stomaco.
Dal basso

Montemassi

... e dall'alto
Rocca Tederighi

Rocca
Tederighi

Ho lasciato cadere i semini di una stecca di vaniglia su 4 calici colmi di cremoso sorbetto al limone, per accogliere degli ospiti inattesi...
Sorbetto alla Vaniglia e
Limone

E poi sono tornata, mi piacerebbe poter dire "più carica", ma... sarebbe una bugia.
Sono solo più insofferente.


Per il risotto alla Ravello:
Procedimento:
Affetta finemente il peperoncino, spiuma il rosmarino e soffriggili brevemente nell'olio. Appena comincerà a levarsi il profumo delle erbe, aggiungi il contenuto della confezione, saltalo per un paio di minuti, quindi versa l'acqua calda indicata sull'etichetta. Copri e lascia sobbollire fino a cottura.
Manteca con il parmigiano e cospargi ogni porzione con una manciata di timo limone.

Per la fregola con pomodoro secco e basilico:
Procedimento:
Affetta finemente il peperoncino e soffriggilo brevemente nell'olio, con le acciughe, finché queste ultime non si saranno sciolte. Aggiungi il contenuto della confezione, saltalo per un paio di minuti, quindi versa l'acqua calda indicata sull'etichetta. Copri e lascia sobbollire fino a cottura.
Cospargi ogni porzione con una manciata di rucola

Per il sorbetto alla vaniglia e limone:
Procedimento:
Suddividi il sorbetto in 4 calici. Incidi a metà il baccello di vaniglia e raschia i semini all'interno con l'aiuto di un coltellino. Falli cadere direttamente sulle porzioni di sorbetto, quindi mescola bene e lascia riposare per almeno 3 ore in frigo.
Prima di servire, passa i calici in freezer per una ventina di minuti.