Visualizzazione post con etichetta Confiseries. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Confiseries. Mostra tutti i post

18 dic 2015

Tartufi Fondenti all'Olio Extravergine d'Oliva e Fleur de Sel

 

Quei fine settimana che sei tipo un po’ stanca, ma non troppo, quello che basta per depennare qualche impegno, senza svaccarti sul divano, hai presente?
Ecco. 
Poi li pubblichi in una di quelle giornate che non hai voglia di scrivere i post e torna tutto.


Ingredienti:




Procedimento:
Trita il cioccolato al coltello e sistemalo in una fondina capiente. Porta la crema da cucina a ebollizione e versala sul cioccolato. Mescola energicamente per fonderlo ed ottenere un composto omogeneo. Incorpora l’olio e il sale. Fai raffreddare completamente e riponi in frigo per almeno una notte.
Con l’aiuto di due cucchiaini preleva delle piccole porzioni della ganache e sistemale su una placca foderata di carta forno o alluminio. Fai riposare ancora in frigo per una mezz’ora.
Tutti questi passaggi in frigo sono necessari perché l’olio di oliva rende il composto non proprio agevole da lavorare, la consistenza sarà quella di una caramella mou, quindi un po’ appiccicosa.
Per dare ai tartufi una forma garbata, quindi, tuffali prima nel cacao in polvere, per renderli più manipolabili, dopodiché rotolali tra le mani per formare una sfera e passali ancora nel cacao.
Sistemali nei minipirottini e conserva in frigo fino al momento di servire. 


12 feb 2014

Cubotti di Cioccolato e Marroni alle Albicocche con copertura scintillante alla Nocciola



Ecco, ce l’ho fatta! Per la prima volta in 6 anni di blog, riesco a pubblicare una ricetta a tema per San Valentino. Te la lascio con qualche giorno di anticipo, in maniera che tu possa organizzarti.
La verità è che ho preparato questi cioccolatini perché ho perso una scommessa: venerdì sera alcuni amici avevano organizzato una serata karaoke e avevo assicurato a tutti che il mio compagno si sarebbe rifiutato di cantare. Una delle ragazze mi ha sfidato: “se non canta ti preparo una torta (I’ll bake for you), ma se riesco a convincerlo sarai tu a cucinare per me (you gonna bake for me)”. La mia amica è statunitense, dell’Alabama e io già pregustavo una montagna di cookies al burro di arachidi, quando chi ti vedo sul palco improvvisato? Non si può dire che Marco abbia cantato, è salito più che altro sulla pedana per fare un po’ di baracca con gli altri, al microfono non si è nemmeno avvicinato, tecnicamente è stata una mezza sconfitta.
Quindi anche il mio pegno è un compromesso: niente forno, niente “baking”, che era la posta in gioco, ma un “no bake cake”… purtroppo la traduzione italiana non rende.

Comunque, Lindsay non conosce i tartufi di cioccolato e l’idea era di farglieli assaggiare, ma non avevo tempo di formare le sfere, quindi ho sperimentato un nuovo metodo, di cui avevo letto in un libro sui dolci altoatesini, nella sezione praline, che consiste nel versare il composto di cioccolato e burro in una teglia, farlo rapprendere in frigorifero e tagliarlo a quadrotti. Mi sembra un sistema molto più rapido e pulito di quello classico e ora che l’ho scoperto credo che preparerò i cioccolatini molto più spesso.












Ingredienti:

Procedimento:
Trita grossolanamente il cioccolato al coltello e fondilo a fuoco dolce con il burro, mescolando sempre.  Usando una casseruola antiaderente e mantenendo la fiamma bassa ti eviterai la noia del bagnomaria, che, almeno per me, è un procedimento abbastanza fastidioso. Quando avrai ottenuto un composto liscio, spegni il fuoco e unisci la crema di marroni e il liquore.
Fodera con la carta forno una teglia rettangolare di 15 x 30 cm e versaci il preparato. Livellalo bene, cercando di riempire tutti gli angoli.
Riponi in frigo per circa un’ora, per farlo rassodare, quindi sformalo delicatamente.
Con un coltello affilato a lama liscia, rifila eventualmente i bordi, e ricava dei cubotti di circa 3 cm di lato. Pulisci bene il coltello dopo ogni taglio, così i cioccolatini saranno più regolari.
Disponili su un vassoio o, se vuoi, nei pirottini (io non li avevo della misura adatta) e spolverali di zucchero alla nocciola.

29 ott 2013

Topolini Spaventevoli


Topolini Spaventevoli

Se non fossi in fase “mettiamoci alla prova”, non mi sarebbe mai venuto in mente di realizzare dei dolcetti a forma di topolino e meno che mai di farcirli di arancio e di rosso per simulare le interiora e soddisfare i gusti macabri del mio nipotino, infervorato dall’imminenza di Halloween e dagli impegni mondani dei fratelli più grandi a cui lui, contando a malapena sette anni, non è ammesso.
Non sono una fan di questa ricorrenza, né tantomeno dei vari simulacri mortiferi che le ruotano attorno: sono decisamente una creatura lunare, amo le falene e uno dei dipinti che preferisco è opera di un mio amico e raffigura un teschio semidivorato dagli insetti; ma in tavola anche no. Forse perché non ho figli, ma trovo l’insieme dei ragni, delle zucche dal sorriso malevolo e delle dita di strega con le mandorle a rappresentare le unghie artigliate un tantinello stucchevole, almeno quanto i coniglietti pasquali e il presepe di pdz.
Ma, cuore di zia, visto che una recente uscita della raccolta suddetta recava in allegato uno stampo in silicone per realizzare dei dolcetti a forma di topo, ho pensato di sfruttare l’occasione per dedicarmi a qualcosa di nuovo e testare questa magnifica idea di Elisa, racchiudendola, però, in un guscio di cioccolato.
Anche se esteticamente il risultato non è dei più precisi, il sapore è buonissimo e qualcosa mi dice che a breve replicherò la combinazione in un formato a me più confacente dei roditori.

Topolini Spaventevoli

Ingredienti:

Procedimento:
Cuoci la zucca al microonde alla massima potenza per 10 minuti e lasciala raffreddare all’interno dell’apparecchio.
Mondala e frulla la polpa con il burro e il miele per ottenere una crema.
Fondi 1/3 del cioccolato a bagnomaria e utilizzalo per spennellare l’interno degli stampi (se non ti piace l’idea dei topolini puoi usare qualsiasi formina da pasticceria mignon).
Passa in freezer lo stampo per una ventina di minuti.
Nel frattempo, fondi altri 50 gr di cioccolato e utilizzali per creare un altro strato all’interno degli stampi, in modo da rendere la copertura più resistente e far sì che non si rompa al momento di sformare i cioccolatini.
Riponi nuovamente in freezer per consolidare.
Dopo circa venti minuti stendi un velo di composto alla zucca all’interno dei gusci di cioccolato, versa una punta di marmellata di fragole e copri con altra purea di zucca, fino ad arrivare quasi ai bordi.
Fai un altro passaggio in freezer, mentre sciogli la cioccolata rimanente. Utilizzala per ricoprire il ripieno e, con l’aiuto di un pennello, falla scivolare lungo i bordi, in modo da sigillarli.

Fai rassodare completamente prima di sformare e conserva in frigo per qualche ora prima di consumare.

Topolini Spaventevoli

28 ott 2013

Topolini Spaventevoli

060
(1)

Eccomi a un nuovo appuntamento con Crea e decora dolci delizie”, in collaborazione con De Agostini, la raccolta dedicata alle amanti del cake design e della piccola pasticceria: devo dire che senza questo stimolo non mi sarebbe mai venuto in mente di realizzare dei dolcetti a forma di topolino e meno che mai di farcirli di arancio e di rosso per simulare le interiora e soddisfare i gusti macabri del mio nipotino, infervorato dall’imminenza di Halloween e dagli impegni mondani dei fratelli più grandi a cui lui, contando a malapena sette anni, non è ammesso.
Non sono una fan di questa ricorrenza, né tantomeno dei vari simulacri mortiferi che le ruotano attorno: sono decisamente una creatura lunare, amo le falene e uno dei dipinti che preferisco è l'Isola dei Morti di Bocklin; ma in tavola anche no. Forse perché non ho figli, ma trovo l’insieme dei ragni, delle zucche dal sorriso malevolo e delle dita di strega con le mandorle a rappresentare le unghie artigliate un tantinello stucchevole, almeno quanto i coniglietti pasquali e il presepe di pdz.
Ma, cuore di zia, visto che una recente uscita della raccolta suddetta recava in allegato uno stampo in silicone per realizzare dei dolcetti a forma di topo, ho pensato di sfruttare l’occasione per dedicarmi a qualcosa di nuovo e testare questa magnifica idea di Elisa, racchiudendola, però, in un guscio di cioccolato.
Anche se esteticamente il risultato non è dei più precisi, il sapore è buonissimo e qualcosa mi dice che a breve replicherò la combinazione in un formato a me più confacente dei roditori.
Mi raccomando di non perderti la prossima tappa dell’itinerario goloso dello Sweet Team, che domani si fermerà da Angela di Dolci in Boutique.

058

Ingredienti:
  • 300 gr di zucca
  • 40 gr d burro
  • un cucchiaio di miele di castagno
  • 150 gr di cioccolato al latte
  • confettura di fragole

Procedimento:
Cuoci la zucca al microonde alla massima potenza per 10 minuti e lasciala raffreddare all’interno dell’apparecchio.
Mondala e frulla la polpa con il burro e il miele per ottenere una crema.
Fondi 1/3 del cioccolato a bagnomaria e utilizzalo per spennellare l’interno degli stampi (se non ti piace l’idea dei topolini puoi usare qualsiasi formina da pasticceria mignon).
Passa in freezer lo stampo per una ventina di minuti.
Nel frattempo, fondi altri 50 gr di cioccolato e utilizzali per creare un altro strato all’interno degli stampi, in modo da rendere la copertura più resistente e far sì che non si rompa al momento di sformare i cioccolatini.
Riponi nuovamente in freezer per consolidare.
Dopo circa venti minuti stendi un velo di composto alla zucca all’interno dei gusci di cioccolato, versa una punta di marmellata di fragole e copri con altra purea di zucca, fino ad arrivare quasi ai bordi.
Fai un altro passaggio in freezer, mentre sciogli la cioccolata rimanente. Utilizzala per ricoprire il ripieno e, con l’aiuto di un pennello, falla scivolare lungo i bordi, in modo da sigillarli.

Fai rassodare completamente prima di sformare e conserva in frigo per qualche ora prima di consumare.

1 ott 2013

Cannoli Mignon con Fudge al Burro Salato e Aria di Mandorla


Cannoli Mignon con Fudge al Burro Salato e Aria di Mandorla

Il mio profumo dell’inverno ha note di fiori di cotone, vaniglia e calisson. E’una fragranza luminosa e pulita, che lascia una sensazione di dolce nitore e una vaga, fresca salinità che ricorda le coste bretoni in un giorno di sole.
Me ne sono innamorata al primo respiro, consumato in uno dei calici da Sautèrnes che l’artigiano impone di mettere a disposizione nelle profumerie che distribuiscono il suo marchio, per la “degustazione” delle sue creazioni. Un’idea inedita e affascinante, per testare dei capolavori che non hanno niente della grossolanità opulenta dei profumi commerciali.
Da quando l’ho comprato, non penso ad altro, se non a ricercare e ricreare quell’emozione virginale, della quale vorrei ammantarmi.
Anche in cucina.
Ho cercato di racchiudere quest’armonia in un fudge, appena più cremoso di quello tradizionale, quello delle caramelle, mantecandolo, anziché con il latte condensato, con della ricottina di capra, che, già per sua natura, presenta una gradevole sapidità, ho aggiunto del fleur de sel e dell’aroma di mandorla e l’ho colato in una sfilata di cannoli mignon, senza preoccuparmi troppo di foderarne l’interno di cioccolato, una fatica improba e piuttosto inutile, perché i cannoli sono talmente buoni che è impossibile conservarli così a lungo da rischiare che i gusci si ammollino.


Cannoli Mignon con Fudge al Burro Salato e Aria di Mandorla
Bilancia elettronica Salter
Ingredienti:
In questa ricetta la qualità del burro è essenziale: non pensare nemmeno per un attimo di utilizzare la margarina o il burro del Centro Italia, realizzato con gli scarti del parmigiano, troppo saporito.

Osa, piuttosto, un burro di bufala, che chiude il cerchio dei profumi, con la sua velata sapidità e il ricordo di mandorla amara. 

Per decorare:
  • chicchi di caffè
  • codette di cioccolato
  • cacao in polvere
Procedimento:
Incidi la stecca di vaniglia in due per il lungo, raschia i semini all’interno e mettili da parte.
Introduci il latte, la ricotta, il burro a pezzetti, la stecca di vaniglia privata dei semini e lo zucchero in una casseruola a fondo spesso e scalda dolcemente finché lo zucchero e il burro si saranno sciolti e la ricotta si sarà amalgamata. Porta a ebollizione, abbassa la fiamma e lascia cuocere mescolando spesso finché la temperatura del composto non avrà raggiunto i 116°.
Ovviamente, per questo tipo di monitoraggio, avresti bisogno di un termometro da zucchero, ma, dato che ciò che devi ottenere è una crema e non un fudge vero e proprio, di quelli da tagliare in pezzi per farne delle caramelle, la precisione al “milligrado” non è essenziale. Quando la preparazione avrà raggiunto un colore ambrato e si sarà leggermente ispessita, puoi toglierla dal fuoco.
Elimina la stecca di vaniglia e profuma con i semini tenuti da parte.
Suddividi il fudge in due parti: a una incorpora il fleur del sel, all’altra l’aroma di mandorla.
Fai raffreddare completamente e riempi, con l’aiuto di un cucchiaino o, per amor di raffinatezza, con una tasca da pasticciere, i cannoli.
Utilizzando la parte piatta della lama di un coltello, leviga la farcitura che fuoriesce dai cannoli.
Per decorare quelli alla mandorla, puoi semplicemente usare dei chicchi di caffè.
Per quelli al cioccolato, versa le codette in una ciotolina e premi delicatamente sopra le estremità dei cannoli, in modo che la crema ne venga ricoperta. Infine, spolverali di cacao in polvere, setacciandolo attraverso un colalatte o l’apposito setaccio.

Cannoli Mignon con Fudge al Burro Salato e Aria di Mandorla

30 set 2013

Cannoli Mignon con Fudge al Burro Salato e Aria di Mandorla

051 timbrata low

Il mio profumo dell’inverno ha note di fiori di cotone, vaniglia e calisson. E’una fragranza luminosa e pulita, che lascia una sensazione di dolce nitore e una vaga, fresca salinità che ricorda le coste bretoni in un giorno di sole.
Me ne sono innamorata al primo respiro, consumato in uno dei calici da Sautèrnes che l’artigiano impone di mettere a disposizione nelle profumerie che distribuiscono il suo marchio, per la “degustazione” delle sue creazioni. Un’idea inedita e affascinante, per testare dei capolavori che non hanno niente della grossolanità opulenta dei profumi commerciali.
Da quando l’ho comprato, non penso ad altro, se non a ricercare e ricreare quell’emozione virginale, della quale vorrei ammantarmi.
Anche in cucina.
Ho cercato di racchiudere quest’armonia in un fudge, appena più cremoso di quello tradizionale, quello delle caramelle, mantecandolo, anziché con il latte condensato, con della ricottina di capra, che, già per sua natura, presenta una gradevole sapidità, ho aggiunto del fleur de sel e dell’aroma di mandorla e l’ho colato in una sfilata di cannoli mignon, senza preoccuparmi troppo di foderarne l’interno di cioccolato, una fatica improba e piuttosto inutile, perché i cannoli sono talmente buoni che è impossibile conservarli così a lungo da rischiare che i gusci si ammollino.
Con questa ricetta comincia la mia avventura nello Sweet Team di “Crea e decora dolci delizie”, un gruppo di fanciulle con il pallino dei dessert d’effetto, che già da qualche giorno stanno deliziando i propri lettori con le golose creazioni ispirate dall’omonima raccolta De Agostini dedicata alla piccola pasticceria: ogni uscita è completa di ricette illustrate passo passo, splendide foto del risultato finale e, soprattutto, reca in allegato gli utensili necessari per decorare le tue opere e trasformarle in piccoli capolavori.
Sono sinceramente onorata di essere stata chiamata a partecipare a questa iniziativa, con cui vi terremo compagnia fino alla metà di novembre, in primis perché al mio fianco ci sono food blogger che hanno fatto del cake design la loro specialità, se non addirittura una professione (a me piace fare dei dolci aggraziati, ma il mio blog è oggettivamente “eclettico”), in secondo luogo perché è una magnifica occasione, per me, per cimentarmi in una nuova sfida, che, alla fine, è quello che ci vuole quando ci si trova in una situazione di impasse: cambiare qualcosa, introdurre un elemento nuovo, e il demone del circolo vizioso perde l’orientamento.
Domani “Crea e decora dolci delizie” farà tappa da Angela di Dolci in Boutique, spero che vorrai continuare a seguirci!


031 timbrato low


Ingredienti:
  • una stecca di vaniglia
  • 150 ml di latte
  • 180 gr di ricotta di capra
  • 100 gr di burro 
  • 500 gr di zucchero bruno
  • un cucchiaino di fior di sale 
  • un cucchiaino di aroma di mandorla 
  • una confezione di cannoli mignon 
Per decorare:
  • chicchi di caffè
  • codette di cioccolato
  • cacao in polvere
Procedimento:
Incidi la stecca di vaniglia in due per il lungo, raschia i semini all’interno e mettili da parte.
Introduci il latte, la ricotta, il burro a pezzetti, la stecca di vaniglia privata dei semini e lo zucchero in una casseruola a fondo spesso e scalda dolcemente finché lo zucchero e il burro si saranno sciolti e la ricotta si sarà amalgamata. Porta a ebollizione, abbassa la fiamma e lascia cuocere mescolando spesso finché la temperatura del composto non avrà raggiunto i 116°.
Ovviamente, per questo tipo di monitoraggio, avresti bisogno di un termometro da zucchero, ma, dato che ciò che devi ottenere è una crema e non un fudge vero e proprio, di quelli da tagliare in pezzi per farne delle caramelle, la precisione al “milligrado” non è essenziale. Quando la preparazione avrà raggiunto un colore ambrato e si sarà leggermente ispessita, puoi toglierla dal fuoco.
Elimina la stecca di vaniglia e profuma con i semini tenuti da parte.
Suddividi il fudge in due parti: a una incorpora il fleur del sel, all’altra l’aroma di mandorla.
Fai raffreddare completamente e riempi, con l’aiuto di un cucchiaino o, per amor di raffinatezza, con una tasca da pasticciere, i cannoli.
Utilizzando la parte piatta della lama di un coltello, leviga la farcitura che fuoriesce dai cannoli.
Per decorare quelli alla mandorla, puoi semplicemente usare dei chicchi di caffè.
Per quelli al cioccolato, versa le codette in una ciotolina e premi delicatamente sopra le estremità dei cannoli, in modo che la crema ne venga ricoperta. Infine, spolverali di cacao in polvere, setacciandolo attraverso un colalatte o l’apposito setaccio.

054 timbrata low

1 mag 2013

Un Sogno diventato Le BonTon

Le Bon Ton

La scorsa settimana, alla Mostra dell'Artigianato, un evento secolare che si tiene annualmente a Firenze, ho avuto la possibilità di conoscere LeBonTon”, un nome suggestivo e rétro dietro al quale si celano tre splendide donne. E il loro sogno, un sogno che, con grande coraggio e carica positiva, hanno realizzato, sigillandolo con la loro creatività, il garbo innato che le contraddistingue e, soprattutto, con la grande amicizia che le unisce: "Francesca ed io ci siamo conosciute da bambine, eravamo insieme durante il terremoto dell' '80" mi racconta Vittoria, volto sorridente, solare. "Da adulte ci siamo accostate e appassionate al cake design e abbiamo pensato di applicarlo alle miniature, un'idea che poteva sembrare folle per il grande, minuzioso lavoro che richiede: il guadagno potrebbe non coprire le spese."
Ma la passione che le infiamma e che risplende attraverso i loro occhi non ha lasciato che queste perplessità iniziali sbiadissero le loro ambizioni: Laura, Francesca e Vittoria svolgono per buona parte delle loro giornate un lavoro "normale", ma quando escono si precipitano in laboratorio, si armano di strumenti di precisione e cominciano a creare confetti personalizzati, torte mignon ammantate di festoni di pasta di zucchero e biscotti decorati, che talvolta riuniscono in confezioni garbate, di gran gusto.
Le loro realizzazioni sono una festa di colori, un'esplosione di gioia. 

Le Bon Ton

Ma la lungimiranza di queste tre ragazze non si ferma qui: Vittoria è fondatrice della sezione di Salerno dell'AIL e ha combattuto a lungo affinché anche la sua città disponesse delle strutture adeguate per curare i pazienti affetti da leucemie, senza costringerli ad allontanarsi da casa, aggiungendo trauma a trauma.
Quelle di LeBonTon sono bomboniere solidali "di default", non sta al cliente scegliere o meno se devolvere una parte della spesa in opere di bene, al contrario, l'acquisto prevede già in partenza il versamento di una percentuale del ricavato all'AIL.
"L'idea - riprende Vittoria, evidentemente incaricata di "coccolarmi" - è quella di creare un network votato al matrimonio solidale", una rete di professionisti del wedding (fotografi, sarti, catering... ) che devolvano una quota del loro introito all'Associazione, in modo che siano gli sposi stessi a poter dare alle loro nozze un tono etico. 

Le Bon Ton

La maestria di queste donne è stupefacente, puoi giudicare da sola da questi pochi scatti e direttamente sul loro sito Confettiamo o, meglio ancora, sulla loro pagina FB, ma ciò che davvero mi ha sorpresa è la loro grinta, il loro coraggio di mettersi in gioco, malgrado il momento poco incoraggiante, tutte doti rarissime e che le hanno premiate con una serie di risultati gratificanti, ma che, sicuramente, rappresentano solo una piccola parte di quello che meritano.

Le Bon Ton

E che auguro loro con tutto il cuore, lo stesso che loro hanno messo nell'accogliermi, nel parlarmi di loro e nel prepararmi una spettacolare sorpresa personalizzata.

Le Bon Ton


18 lug 2012

Di Cannoli, Gelati e altre storie d'estate


Cannoli


Fino alla scorsa settimana, la mia idea dei cannoli era che, una volta glissato il problema "preparazione delle bucce", avvalendosi di quelle già pronte, si trattasse di una cosa semplice... mescolare un po' di ricotta con quello che capita e riempirli. Poi ho letto questo post in cui Micaela suggerisce enigmaticamente di spennellare l'interno con del cioccolato fuso e mi sono posta qualche domanda... Micaela non è proprio il tipo da perdersi in operazioni futili, entrambe abbiamo verso la cucina lo stesso approccio diretto e, certamente, se si è presa il disturbo di procedere a un'operazione così brigosa, non si tratta di un vezzo, ma di una cosa assolutamente necessaria. Ho fatto qualche ricerca su internet e ho scoperto il perché i cannoli della mia mamma, fatti in casa con tutti i crismi a partire dalla preparazione delle bucce, alla fine risultano sempre molli: col passare del tempo, la farcia viene assorbita dall'involucro esterno; per evitare l'inconveniente e mantenere il guscio croccante, è fondamentale isolare quest'ultimo, appunto rivestendolo di cioccolato.
Magari a te potrà sembrare elementare, ma io non c'ero mai arrivata. 
E così, venerdì pomeriggio, mi sono dedicata a questa attività catartica e un po' paranoica di foderare l'interno delle bucce (già pronte, of course, complicarsi la vita va bene, ma ci sono cose che vanno lasciate a chi sa farle davvero) col cioccolato: occorre un sacco di tempo, ci si sporca da morire, si sporca la cucina, il pavimento e il cane, ma non è difficile e il risultato dà tanta soddisfazione, soprattutto se decidi di raggiungere l'apoteosi, proponendo più varietà di ripieno.
Io ti lascio solo qualche idea, se ti viene in mente qualcos'altro sentiti libera di sperimentare e fammi sapere.
Cannoli

Ingredienti per i cannoli:
Procedimento:
Sciogli il cioccolato a bagnomaria e utilizzalo per rivestire l'interno dei cannoli: colane un cucchiaino abbondante in ogni buccia e falla ruotare per distribuirlo, eventualmente aiutandoti con un coltellino a lama stretta, per coprire completamente la superficie. Ripeti l'operazione per ogni cannolo, quindi riponili in frigo a consolidare.
Nel frattempo prepara le farciture.

Ingredienti per la crema all'arancia:
Procedimento:
Tieni da parte 4 filetti di arancia candita per decorare, scola i rimanenti e tagliali a pezzetti. Mescolali con la ricotta, le gocce di cioccolato e la Stevia. 
Con un cucchiaino riempi sei cannoli, taglia ogni scorzetta tenuta da parte in 3 e deponi i dadini sull'esterno della farcia. 

Ingredienti per la crema al cioccolato:
  • 20 gr di  Cioccolato Fondente al 75% Cuor di Cacao Venchi
  • 125 gr di ricotta
  • 1 cucchiaio di caffè solubile
  • 1 cucchiaio di acqua bollente
  • 2 cucchiai di Stevia Misura distribuita in Italia da D&C
  • Chicchi di caffè per decorare
Procedimento: 
Fondi il cioccolato a bagnomaria e mescolalo con gli altri ingredienti, tranne i chicchi di caffè. Riempi i cannoli utilizzando un cucchiaino o una siringa da pasticcere con la bocchetta molto larga. Decora con i chicchi di caffè. 

Ingredienti per la crema ai lamponi:
Procedimento:
Mescola la ricotta con il cocco e la stevia, quindi incorpora delicatamente i lamponi, cercando di non disfarli troppo. Riempi i cannoli e passane le estremità nello zucchero al matcha, per rivestirle. 

Ingredienti per la crema alle mandorle e miele
Procedimento:
Incorpora la ricotta con la farina di mandorle e il miele. Riempi i cannoli utilizzando un cucchiaino o una siringa da pasticcere con la bocchetta molto larga. Decora con i pistacchi.

Gelato al Cioccolato, Arancia e Caffè
Piattino da Dessert e Coppetta da Gelato Easy Life Design

Probabilmente ti rimarrà un po' di crema di ogni qualità. A questo punto, non ti rimane che ricominciare a fondere altro cioccolato e preparare altri cannoli. 
Io non avevo voglia, quindi mi sono inventata un paio di cosette, che, se sei pigra come me, potranno tornarti utili: ho mescolato la crema al cioccolato e arancia, con quella al cioccolato e caffè e quella alla ricotta, ho aggiunto lo sciroppo di conservazione delle arance candite e ho sbattuto tutto nella gelatiera.

Ice Candies ai Lamponi
Piattino da Dessert Easy Life Design

Alla crema di lamponi ho unito altri due-tre cucchiai di lamponi, una tazza di sciroppo alla fragola Toschi e ho distribuito il composto in uno stampo per cioccolatini di silicone. Vanno benissimo anche i contenitori per i ghiaccioli o per i cubetti di ghiaccio o, se hai voglia di tornarci su ogni due ore per grattare i cristalli con una forchetta, un contenitore unico, per realizzare una sorta di granita. 

12 dic 2011

Tartufi al Butterscotch e Cappuccino


Tartufi al Butterscotch e Cappuccino (2)

Questi, vi assicuro, sono i migliori tartufi che abbia mai preparato. Li ho realizzati qualche mese fa, in un sabato pomeriggio piuttosto noioso in cui ero rimasta sola. Topy era da sua mamma a riparare non so cosa e l'alternativa a fondere del cioccolato era pulire la casa... vi pare?
Così ho pensato a voi e a quanto mi sarebbe piaciuto portare avanti il mio progetto di tenervi compagnia per tutto dicembre con le mie idee regalo gourmet.
Per la verità, non avevo un'idea precisa di cosa volevo ottenere, ma ero molto decisa a liberarmi di qualche barattolo di troppo in dispensa, come quello delle caramelle al butterscotch (obiettivo raggiunto) e quello del caffè in grani che, non avendo il macinacaffè, non mi serve a niente (obiettivo fallito), possibilmente anche di far fuori una confezione di amaretti aperta da chissà quanto, ma il tritatutto ha pensato bene di abbandonarmi proprio quel giorno e di pestarli a mano non avevo gran voglia.
Sono nati così queste piccole gemme non troppo dolci e molto aromatiche, che ho portato all'indomani in regalo alla mia mamma e che hanno ricevuto il plauso generale.
Se intendete offrirli per Natale, vi conviene farli raffreddare bene, dopo averli formati, prima di passarli nel cacao, in maniera da evitare che una superficie troppo morbida lo assorba, creando uno spiacevole effetto antiestetico, ma se pensate di presentarli entro un paio di giorni potete tranquillamente omettere questo passaggio.

Tartufi al Butterscotch e Cappuccino

Ingredienti:
Procedimento:
Tritate grossolanamente il cioccolato al coltello. Tagliate le caramelli in piccoli pezzi e fatele ammorbidire a fuoco dolce, in un pentolino antiaderente. Aggiungete il caffè solubile e la panna e fate scaldare finché non si saranno sciolte. Unite l'aroma butterscotch e il cioccolato e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Se trovaste qualche difficoltà a fondere il cioccolato, potete rimettere brevemente il pentolino sul gas, facendo attenzione a non raggiungere mai l'ebollizione.
Riportate la crema ottenuta a temperatura ambiente, quindi riponetela in frigo per almeno un'ora. Quando avrà raggiunto una consistenza maneggevole, cominciate a preparare i tartufi: prelevate delle piccole porzioni di impasto, infilate dentro ognuna un chicco di caffè e formate delle palline, che passerete nel cacao e deporrete nei minipirottini da praline.


Tartufi al Butterscotch e Cappuccino

Tovaglietta Americana Green Gate

Questi, come tutti i tartufi e i cioccolatini si sposano benissimo, naturalmente, con il caffè, per me El Tostador Gusto Forte.

13 nov 2011

Marron glacé

Fall in Tuscany

Ieri è stato il compleanno della mia mamma e, come da tradizione, tra i regali che avevo preparato per lei c'era una confezione di marrons glacés. La mia mamma li adora, credo siano in assoluto il suo dolce preferito e da quando ero bambina, ad ogni suo compleanno, unisco al regalo vero e proprio un vassoio di marrons glacés.
Ho scoperto da poco che è possibile anche realizzarli in casa, certo il procedimento è un po' laborioso e richiede dei periodi di riposo molto lunghi, ma, se mai troverò un volontario che mi sbucci le castagne, mi piacerebbe provare:

Ingredienti:
Procedimento:
Lessate le castagne per un quarto d'ora e pelatele.
Portate a ebollizione l'acqua, lo zucchero, la cannella e la scorza di limone, unite le castagne e lasciatele cuocere per mezz'ora, a fuoco basso. Scolatele e conservate il liquido di cottura.

Fare raffreddare completamente quindi fatele bollire nello stesso sciroppo per altri 5 minuti. Scolatele ancora e ripetete la stessa operazione per 3-4 volte. Infine, dopo l'ultimo raffreddamento, disponetele su una teglia e fatele asciugare in forno a 200°C per qualche minuto.

Riportatele a temperatura ambiente e invasatele, ricoprendole con lo sciroppo rimasto. Attendete almeno 20 giorni prima di degustarle.

28 set 2011

Cuori Fondenti con Anima Tartufata

Cioccolatini con Cuore di Tartufo

Tovaglietta Americana Green Gate

Ve la ricordate questa? Un connubio intrigante, al quale, una volta assodato che il suo fascino non dipendeva esclusivamente dalla location inebriante in cui l’avevo gustato la prima volta, ma poteva rinnovarsi anche in un contesto più casareccio, ho dato una seconda, felicissima chance in una ricetta un po’ più laboriosa di quella sperimentale delle prove generali.

Fare i cioccolatini, lo ammetto, non è una mia specialità: in commercio ne esistono di ottimi, realizzati da veri professionisti, con tutti i crismi del caso, e sono fermamente convinta che, a meno di non aver seguito un corso (magari con Luca Argentero come compagno di banco - cfr "Lezioni di Cioccolato", credo sarebbe la prima volta che non farei forca), i risultati raggiungibili in casa non possano essere paragonabili.

Cioccolatini con Cuore di Tartufo (2)
Tovaglietta Americana e Tazze Green Gate

Ma nella prima domenica piovosa che questo autunno tutto nuovo ci ha regalato, non ho resistito al magnetismo dei grandi blocchi di cioccolato fondente che mi attendevano in dispensa da prima dell’estate e a quello del mio nuovo stampo da cioccolatini, che mi ha permesso di realizzare dei cuori spessi quanto basta da poterci inserire un altro cuore appiccicoso e profumato di tartufo.

Una piccola ghiottoneria gourmet, tutta da gustare in queste prime serate fresche, in cui il richiamo del parco davanti casa, eletto per tutta l’estate a punto di ritrovo in cui sostare a frescheggiare con i padroni degli altri cani, mentre le nostre bestioline si rincorrevano felici, si fa sempre più debole e quello del mio Ektorp candido e sormontato di cuscini patchwork sempre più insistente.

Cioccolatini con Cuore Tartufato
Tovaglietta Americana e Tazze Green Gate
Ingredienti per circa 50 cioccolatini:


Procedimento:
Fondete a bagnomaria la metà del cioccolato e colatelo in uno stampo da cioccolatini in silicone (per me Choco Ice Love Pavoni, distribuito da Gioia della Casa). Lasciatelo consolidare, quindi, quando sarà ben duro, versate al centro di ogni opercolo un paio di gocce di miele al tartufo. Affinché quest’ultimo non si fonda con lo strato superiore che aggiungerete in seguito, se le temperature esterne non sono ancora abbastanza basse, vi conviene passarlo per una mezz’ora in frigo, per farlo consolidare. Sciogliete, sempre a bagnomaria, il resto del cioccolato e distribuitelo negli stampi, a coprire il miele. Fate raffreddare bene prima di sformarli.

Da abbinare, come tutti i cioccolatini, rigorosamente a una tazzina di espresso preparato con le Cialde Gusto Forte El Tostador, a cui aggiungere (per non farci mancare niente) una dose (abbondante) di Topping al Cioccolato Fabbri (sì, proprio quello per il gelato, che, magari, vi è avanzato dall'estate e che ora che la gelatiera è andata in pensione non sapete più come usare), per darvi una bella carica, ma anche, perché no, se volete gustarli la sera, come coccola extra per rilassarvi, con un Infuso al Tiglio Twinings.

15 dic 2010

Cuori di Bianco e Fondente con ripieno di Arancia e Caffè

Cuori di Bianco e Fondente con ripieno di Arancia e Caffè

Questi sono i miei primi cioccolatini e, sì, lo so, non sono perfetti e non ambisco certo a riuscire, entro Natale, a diventare una sorta di Vianne Rocher e potermi permettere di regalarli a parenti e amici facendoli passare per una prelibatezza.
Ma ho pensato che, forse, tra voi, c'è qualche esperta di temperaggio e quant'altro, che potrà prendere in prestito la mia idea e ricavarne qualcosa di più guardabile.
Perché il sapore, ve lo assicuro, è celestiale.

Cuori di Bianco e Fondente con ripieno di Arancia e Caffè

Ingredienti:
  • 50 gr di cioccolato bianco
  • 1 cucchiaio di polvere d'arancia
  • 12 chicchi di caffè (o qb, secondo il numero di cioccolatini che riuscite ad ottnere con il vostro stampo)
  • 100 gr di cioccolato fondente
  • 1 stampo di silicone per cioccolatini

Procedimento:

Fondete il cioccolato bianco. Posso assicurarvi che è una cosa complicatissima, quindi, se, come me, siete alle prime armi e non avete nemmeno troppa intenzione di approfondire la materia, il suggerimento poco ortodosso che mi sento di darvi è quello di infilare un quadratino di cioccolato bianco in ogni formina e infilare lo stampo nel microonde per pochi secondi.

Finché il cioccolato è ancora morbido, affondate leggermente in ogni cavità un chicco di caffè e cospargete la superficie di polvere d'arancia. mettete in freezer e lasciate consolidare. So che anche questo potrà apparire ai sacerdoti dell'arte cioccolataia una bestemmia, ma giuro che senza congelare il primo strato è impossibile colarvi sopra il secondo senza che si mescolino.

Fate sciogliere il fondente a bagnomaria, estraete lo stampo di silicone dal freezer e versate il cioccolato in ogni formina. Fate ancora consolidare in freezer, quindi sformateli.

31 lug 2009

Meringhe al Caffè e Nocciole

Prima o poi, dalle meringhe ci si passa tutti: possono non piacere, possono essere noiose da cuocere, possono presentare l'incognita della mala riuscita, dato che, spesso, l'interno risulta appiccicoso, ma quando quei 4 vasetti da 4 albumi l'uno che occupano il freezer cominciano a diventare molesti, pur di toglierseli di torno il prima possibile, alle meringhe non si scappa.
A me le meringhe non dispiacciono, quello che mi dispiace è che, quasi sempre, da quando, bambina, mangiavo quelle di mia mamma, quelle casalinghe finiscono per essere gommose e pesanti, non hanno niente della levità ariosa e croccante delle meringhe di pasticceria.
Per questo, non avevo nessuna intenzione di farle. Mai.
Infatti, quei due albumi superstiti li avevo scongelati per realizzare tutt'altro, ovvero degli amaretti al cocco, salvo accorgermi a cose fatte che la dose di coco rapé che avevo in casa non era assolutamente sufficiente.
In questi casi, non ci sono vie d'uscita.
Dato che le meringhe non le avevo mai fatte, per avere un'idea delle proporzioni mi sono rivolta al Libro d'Oro dei Biscotti, che comprende un'esauriente sezione dedicata a questo tipo di preparazione, declinata in più gusti, farciture e guarnizioni (evidentemente, c'è gente a cui le meringhe piacciono un casino). L'unica ricetta che potevo realizzare, data la miseria del mio frigorifero, era quella con le nocciole, ma, a leggerla così, mi sembrava un po' sciapina, possibile che i 10 soli grammi di nocciole previsti potessero conferire un aroma deciso a due albumi? Così, ho deciso di raddoppiarne le dosi, di arricchirla con il caffè solubile e anche di semplificare il metodo di preparazione suggerito, che mi sembrava troppo laborioso, dato che prevedeva una precottura degli albumi a bagnomaria con lo zucchero e, solo successivamente, il montaggio.
Nota dolente, la cottura: volevo tassativamente evitare l'effetto chewingum e non sapevo come fare. Nel dubbio, ho atteso, come da ricetta, che le meringhe risultassero solide e croccanti in superficie (cosa che ha richiesto molto più dei 15 minuti di cottura preconizzati dal libro); quanto al raffreddamento in forno, avendone ottenute due teglie, non mi è stato possibile, perché, finita la prima infornata ne dovevo fare un'altra. Tuttavia, assaggiando le prime meringhe pronte, mi sono accorta che erano uscite perfettamente asciutte, quindi anche la seconda teglia ha raffreddato all'aria (del resto, con questo caldo, non credo che ci sia poi così tanta differenza tra la temperatura del forno e quella esterna).
A posteriori, posso dire che le meringhe non diventeranno mai i miei dolci preferiti (il mio dolce preferito è la crostata di mirtilli, punto), ma il risultato, amarognolo di caffè e croccante di nocciole, è stato piacevolissimo, soprattutto accompagnato da un espresso caldo, zuccherato con un dito di orzata.
Ingredienti:
  • 2 albumi
  • 100 gr di zucchero
  • 1 cucchiaino di caffè solubile
  • 20 gr di nocciole + altre per la guarnizione

Procedimento:

Tritare grossolanamente 20 gr di nocciole.

Montare gli albumi e, quando diventeranno spumosi, aggiungere lo zucchero, continuando a montare, finché non otterrete una neve ferma e lucida. Incorporatevi delicatamente il caffè e le nocciole pestate, con accurati movimenti dal basso verso l'alto. Distribuite il composto con un cucchiaino su delle teglie ricoperte di carta forno e sormontate ciascun mucchietto con una nocciola intera.

Intanto, avrete scaldato il forno a 150°. Introducetevi le meringhe (io consiglio di fare una teglia per volta, ma, se siete più pratiche, infornatele contemporaneamente, impiegherete meno tempo e corrente) e, dopoi primi 15 minuti, controllate la cottura. Saranno pronte quando la superficie sarà dura e non cederà al tatto.

Gustatele fredde, meglio se dopo qualche ora, questo permetterà all'eventuale umidità rimasta di evaporare.

31 mar 2009

Rochers Coco


Se vi ricordate, giorni fa, in occasione della mia partecipazione al Ciofeca Award indetto da Alex, mi lamentavo delle difficoltà che incontro nello smaltire gli albumi avanzati dalla preparazione delle creme e della mia conseguente, infelice decisione di approntare queste ultime utilizzando le uova intere, praticamente il viatico per l'insuccesso.
Il problema è che non amo i biscotti preparati con gli albumi a neve: non so dove sbaglio, ma mi risultano sempre gommosetti.
Quindi le chiare mi rimangono in freezer per settimane, nei loro tristi contenitori di plastica, che, per l'appunto, sono gli stessi in cui suddivido e congelo gli avanzi, che poi mi porto in ufficio per il pranzo.
Dato che mi ritengo una persona particolarmente autoironica, eviterò di glissare sul fatto che, tempo fa, questa identità di scatoline ha fatto sì che, convinta di aver scongelato del risotto, mi sia portata a lavoro un ciotolino di albumi.

Così, quando per fare dei biscotti che posterò a giorni ho letto che avrei dovuto utilizzare due tuorli, mi è preso un colpo. Come far fuori le chiare? Mi sono messa alla ricerca frenetica di una ricetta che ne contemplasse l'utilizzo, ma che non desse vita a dolcetti meringati.
Tutto sommato, non dovevo nemmeno andare troppo lontano: nello stesso ricettario, poche pagine dopo, era, appunto, illustrata la preparazione di queste morbide bouchées al cocco, che, devo riconoscere, sono particolarmente golose: si tratta di piccole sfere di coco rapé, zucchero e albume, passate rapidamente in forno, quel tanto che basta per dorare sopra, ma non troppo, per non far biscottare l'interno, che deve rimanere cremoso.
Proprio per questo, vi suggerisco di non esagerare con le dosi e di conservarli in frigo, perché l'albume all'interno rimane quasi crudo e devono essere consumati abbastanza rapidamente.


Ingredienti:
  • 2 albumi
  • 120 gr di zucchero
  • 120 gr di coco rapé
  • composta di frutta (mele, cachi, albicocche) poco dolce, q.b. per rendere lavorabile l'impasto

Procedimento

Amalgamate gli abumi, lo zucchero e il coco rapé in una fondina, fino ad ottenere una pasta consistente. Nel caso risultasse troppo dura potete aggiungere della composta di frutta per amalgamare, ma vi consiglio di lasciare che l'impasto rimanga sodo, altrimenti sarà impossibile maneggiarlo.

Con le mani formate delle piccole sfere, che deporrete nei pirottini mignon.

Fate cuocere in forno già caldo a 210° per 5 minuti, fino a quando la parte superiore dei dolcetti non si sarà colorita.





23 feb 2009

Tartufi Fioriti




Prego entrate, accomodatevi, assaggiate uno dei miei speciali, omaggio della casa...





Un cuore di eburnea vaniglia per la sensualità e di lavanda pungente per scacciare gli spiriti malvagi, racchiuso in un involucro di cacao amaro, contro la malinconia, e sognante violetta per arricchire la vita interiore, marcati con il segno della Signora Luna Coniglio, simbolo di prosperità e fecondità...


Allora, che ne dite: ho indovinato i vostri preferiti?






Ingredienti:
  • 125 gr di mascarpone
  • 100 gr di biscotti secchi
  • 2 cucchiaini di fiori di lavanda
  • 3 cucchiai di zucchero vanigliato
  • cacao amaro
  • zucchero alla violetta

Procedimento:

Tritate i biscotti con i fiori di lavanda e amalgamateli al mascarpone e allo zucchero vanigliato, fino ad ottenere un composto omogeneo. Formate delle palline, che rotolerete nel cacao amaro, mescolato con lo zucchero alla violetta.

Il mix di cacao/violetta avanzato non si butta via, ma si usa per aromatizzare il caffè, nella misura di 1/3 di cucchiaino per una caffettiera da due tazze, da mettere direttamente nel filtro, insieme alla polvere di caffè.