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sabato 27 luglio 2024

Un'estate al gusto di limone (Pasta nasello e limone)

Se c'è un sapore che, secondo me, sa di fresco e d'estate, quello è sicuramente il limone. Durante un torrido pomeriggio in spiaggia non cercherò refrigerio in alcun tipo di gelato ma in un ghiacciolo al limone. Al massimo una granita. Sempre e solo rigorosamente al limone. In cucina un qualunque piatto, anche a temperatura lavica, avrà sempre una sensazione di freschezza se viene aggiunto un pò di limone. Amico fidato di fritti misti e grigliate, usato per "sgrassare la bocca" e "per digerire".
A mio parere un valido alleato anticaldo! E poi non dimentichiamo che è ricchissimo di vitamina C!
Verrebbe da pensare che casa nostra sia strapiena di limoni.....e invece no! La cosa incredibile è che tanto piacciono a me i limoni, tanto sono odiati dal piccolo maschio alfa! Si, proprio lui, la piccola idrovora che ingurgita di tutto! Tranne qualunque cosa, dolce o salata, che contenga anche solo una goccia di succo di limone! Non lo tollera proprio!
Ed ecco che tutte le mie ricette limonose vengono riposte quasi sempre nel dimenticatoio. 
Ma adesso il piccolo maschio alfa è al mare coi nonni ed io e il grande maschio alfa ci sbizzarriamo in cucina con tutte quelle ricette che al piccolo di casa proprio non piacciono: insalata di trippa, gamberoni, guacamole, peperoni e, ovviamente, piatti a base di limone!
Come questo primo piatto tanto semplice quanto gustoso e, perché no, pure rinfrescante. Provare per credere!




PASTA con NASELLO, LIMONE e BASILICO 

Ingredienti (per 3-4 persone):
300 g di pasta corta
300 g di filetti di nasello (solo polpa, senza pelle nè lische)
Uno spicchio d'aglio 
2 limoni biologico
olive nere
basilico fresco
olio evo
sale
pepe nero


Per prima cosa lavare bene i limoni in acqua corrente, poi, usando un rigalimoni o una grattugia fitta, raccogliere solo la parte gialla della buccia dei limoni e tenerla momentaneamente da parte. 
Cuocere la pasta (il formato che si preferisce) in abbondante acqua bollente salata. 
Durante la cottura della pasta preparare il condimento di pesce: in un tegame antiaderente scaldare 3-4 cucchiai di olio evo con lo spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato: quando inizia a sfrigolare aggiungere i filetti di nasello. Rosolare il  pesce per qualche minuto su tutti i lati. Eliminare l'aglio, poi salare e pepare a piacere. Sfaldare il pesce con una forchetta in modo da sminuzzarlo tutto, aggiungere le olive tagliate a rondelle (quantitativo a piacere), poi sfumare con il succo del limone. Tutta l'operazione non richiederà più di 10 minuti. 
Scolare la pasta al dente e farla saltare velocemente nel tegame insieme al nasello. Aggiungere eventualmente poca acqua di cottura della pasta per creare più sughetto. Un minuto prima di spegnere il fuoco aggiungere abbondante basilico spezzettato a mano e la scorza dei limoni finemente sminuzzata.
Servire subito. 

N.b.: Oltre al nasello si possono usare anche altri tipi di filetti di pesce come merluzzo, persico, pangasio....
Se non avete a disposizione pesce fresco andranno benissimo anche i filetti surgelati opportunamente scongelati. 





mercoledì 10 gennaio 2024

Silenzio stampa (Ragù di polpo)

 No, non sono sparita. Non ancora almeno. So che le mie pubblicazioni si sono diradate parecchio ma quello appena trascorso è stato un anno molto impegnativo sotto tanti punti di vista e io, semplicemente, mi sono concentrata su altri ambiti. Il tempo è praticamente volato senza che me ne accorgessi. 
Inizio il nuovo anno stanca, mentalmente provata, con la necessità di staccare per un pò da tutto quanto, sperando di recuperare energie e entusiasmo. Perchè no, non mi sono riposata durante le feste e ho lavorato praticamente sempre.
Intanto lascio questa ultima ricetta che è in standby da almeno 6 mesi: avrei voluto pubblicarla per ferragosto, poi prima delle feste, infine eccoci qui!
Ricetta liberamente ispirata a quella di Casa Pappagallo, senza grossi stravolgimenti, che permette di preparare un goloso ragù di polpo, ottimo anche d'inverno sulla tavola delle feste. Giusto per cambiare un pò dal solito polpo&patate!
 



RAGU' DI POLPO

Ingredienti (per 5 persone):  
Un polpo da circa 800 g
1 cipolla
1 costola di sedano
1 carota
1 spicchio di aglio
1 foglia di alloro 
2 bacche di ginepro 
1/2 bicchiere di vino rosso
concentrato di pomodoro
olio evo
prezzemolo fresco
Sale

Lavare il polpo, asciugarlo ed eliminare il becco e gli occhi. Non occorre spellarlo. Tagliare il polpo a tocchetti e tenerlo da parte. 
Raschiare la carota, lavare bene il sedano e sbucciare la cipolla, poi preparare un trito molto fine di sedano, carota e cipolla.
In un tegame a bordi alti (preferibilmente antiaderente) scaldare a fiamma vivace un fondo di olio evo con 3-4 gambi di prezzemolo, le bacche di ginepro e lo spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato. Quando l'aglio inizia a sfrigolare aggiungere il polpo a pezzetti e lasciarlo rosolare circa mezz'ora coperto, mescolando di tanto in tanto.
Salare leggermente e sfumare con il vino. Quando tutto l'alcool è evaporato eliminare l'aglio e i gambi di prezzemolo, aggiungere il trito di verdure, un cucchiaio abbondante di concentrato di pomodoro e una foglia di alloro. Mescolare e far prendere il bollore; a questo punto abbassare la fiamma al minimo e lasciare cuocere con il coperchio per almeno mezz'ora, mescolando ogni tanto e aggiungendo eventualmente qualche cucchiaio di acqua calda, per non far asciugare il fondo di cottura. La cottura lunga è necessaria perché il polpo diventi bello morbido. Una volta che il ragù è pronto aggiustare di sale e aggiungere eventualmente del prezzemolo tritato e del peperoncino (se piace). Usare il ragù per condire pasta corta o, come ho fatto io, dei tortelli ripieni di patate. 
Buon appetito!



giovedì 22 dicembre 2022

Come un pesce fuor d'acqua (Baccalà mantecato)

Avete presente cosa succede quando un pesce viene tolto dall'acqua? Lo vediamo dimenarsi scompostamente e annaspare spasmodicamente per respirare. Non esattamente una bella immagine ma è proprio così che mi sento da un pò di tempo: alla convulsa ricerca di ossigeno. No, non si tratta di covid ma di stress, ansia e una perenne sensazione di sovraccarico. Il mio cervello che frulla a mille all'ora con un milione di cose da fare quando vorrei solo un pò di silenzio dentro la mia testa. Quest'anno arrivo alle festività natalizie disfatta e anelo solo un pò di riposo e la compagnia della mia famiglia. Ma non rinuncerò certo al buon cibo e per restare in tema di pesce (completamente sfibrato per di più) ecco la ricetta del baccalà mantecato!
Il baccalà fatto così è di un buono che non si può descrivere, una crema corposa e saporita da spalmare su crostini di pane o su polenta grigliata/fritta. Non ci sono ingredienti strani solo il gusto pazzesco del pesce montato ad arte con un buon olio di oliva extravergine: sublime. 
Questa è una ottima proposta per la tavola delle feste, senza spendere un occhio della testa!

Ne approfitto per fare tanti auguri per un Natale tranquillo e sereno a chiunque si troverà a transitare da questo mio piccolo e scalcinato blog. 
Auguri!




 BACCALÀ MANTECATO 

Ingredienti:
500 g di baccalà salato 
1 piccola cipolla (o 1 scalogno)
1 carota 
1 costola di sedano
1 spicchio di aglio
2 bacche di ginepro
prezzemolo 
1 foglia di alloro 
Olio evo 

Innanzitutto mettere in ammollo il baccalà in abbondante acqua fredda per farlo dissalare. Occorreranno almeno 2 giorni, cambiando frequentemente l'acqua di ammollo (almeno 3 volte al giorno).
Trascorsi due giorni di ammollo iniziare la preparazione vera e propria.
Preparare un leggero brodo vegetale: in una pentola portare a ebollizione un paio di litri di acqua con la cipolla sbucciata, la carota raschiata, la costola di sedano, lo spicchio di aglio sbucciato, le bacche di ginepro, la foglia di alloro e qualche rametto di prezzemolo. Mentre il brodo cuoce scolare il baccalà, asciugarlo e tagliarlo a tranci. Eliminare la pelle dal baccalà con un coltello affilato e immergere i tranci nel brodo bollente. Lasciare sobbollire per una decina di minuti, eliminando via via la schiuma che si forma.
Scolare il baccalà, eliminare le eventuali lische (che dopo la cottura saranno molto più semplici da togliere) e porlo nel contenitore della planetaria. Tenere da parte un bicchiere del brodo di cottura filtrato. Inserire il gancio a foglia e azionare a bassa velocità. Iniziare a versare lentamente mezzo bicchiere di olio evo di buona qualità (almeno 100 ml) mentre la planetaria è in azione. Dopo l'olio aggiungere poco per volta anche il brodo: mano a mano che il baccalà si sfibra si formerà una cremina densa. La salsa sarà pronta dopo mezz'ora circa ma dipende dalla qualità del baccalà e dalla velocità di azione della planetaria: basta che il risultato sia una crema!
Aggiustare eventualmente di sale e servire su crostini di pane tostato o polenta grigliata o con cruditè di verdure!
Se piace, si può guarnire con pepe nero appena macinato o del prezzemolo fresco tritato.
Buon appetito!

domenica 27 febbraio 2022

Cucina terapeutica (Involtini di branzino e prosciutto)

Succede di non avere voglia. Di tornare a casa la casa e sentirsi svuotati di ogni energia, di non avere nemmeno la forza di pensare a cosa si vuole mangiare. Poi apri il frigo e le vedi, quelle belle fettine di branzino che hai comprato il giorno prima, anche se non sapevi ancora cosa combinarci. Qualcosa inizia a muoversi, l'omino del cervello si risveglia dal suo torpore e qualche vaga idea prende forma. Idee semplici, ovviamente, ma capaci almeno di risolvere la cena.
Ecco l'effetto che mi fa cucinare, anche solo per necessità: mi costringe a pensare, inventare e uscire dallo stato di apatia che spesso mi accompagna tutto il giorno. Un hobby, si, ma che ha degli indubbi effetti positivi su tutta la famiglia!



INVOLTINI di BRANZINO e PROSCIUTTO alle NOCCIOLE 

Ingredienti (per 2 persone):
300 g carpaccio di branzino (senza pelle né lische)
100g prosciutto crudo
30 g granella di nocciole 
Olio evo 
Sale 

Stendere bene le fette di carpaccio e adagiarvi sopra, ben stesa, una o più fette di prosciutto. Arrotolare strettamente il tutto fino a formare un involtino, poi fermatelo con uno stuzzicadenti. Ungere uniformemente la superficie degli involtini con poco olio evo (io mi aiuto con un pennello da cucina), poi passarli nella granella di nocciole. Salare leggermente e infornare dentro una teglia a 200°C per 10-15 minuti, girandoli a metà cottura. Servire caldi o tiepidi accompagnati da una fresca insalatina. 
Buon appetito!

mercoledì 9 febbraio 2022

In agguato (Insalata di arance, finocchio, cipollotti e salmone)

Succede quasi ogni giorno: parcheggio l'auto davanti casa e, mentre mi accingo a salire le scale per arrivare al portone, all'improvviso, spunta mio suocero, che sembra sempre stia lì ad aspettarmi per farmi prendere un colpo. "Nell'orto ci sono da cogliere....(cavoli, broccoli, rape, finocchi.....vegetali in generali)!"
Ora, a parte che non so quanto le mie coronarie potranno resistere a questi agguati, credo che mio suocero mi abbia scambiata per una sorta di gigantesco e famelico coniglio, capace di ingurgitare quantità tali di vegetali da far impallidire anche un vegano.
Adesso, per esempio, è il momento dei finocchi e allora via, che ogni giorno mi ricorda che-li-devo-andare-a-cogliere-che-altrimenti-poi-si-ghiacciano-se-fa-troppo-freddo-e-diventano-duri-se-crescono-troppo-oppure-marciscono-se-piove-troppo. E io, che sono gentile (e solitamente affamata) mi lascio "infinocchiare"!
E mangio finocchi! In tutti  modi possibili, perchè altrimenti sai che noia finocchi tutti i giorni! 
Mi piacciono molto crudi, croccanti, in insalata e nella versione di oggi costituiscono un veloce e pratico secondo piatto (con del pane in accompagnamento addirittura un fantastico piatto unico), bello e colorato da vedere, buono da mangiare e molto sano!




INSALATA  di ARANCE, FINOCCHI, CIPOLLOTTI e SALMONE

Ingredienti (per 2 persone):
1 grosso finocchio
1 arancia
1 cipollotto fresco
200 g di salmone affumicato
olio evo
sale
pepe nero

Pulire molto bene il finocchio sotto acqua corrente, poi affettarlo molto sottile, usando magari una mandolina. Pelare l'arancia al vivo e affettarla a proprio piacere. Affettare anche il cipollotto. Riunire tutto in una terrina e condire con un filo di buon olio evo, un pizzico di sale e del pepe nero appena macinato.
Disporre l'insalata sul piatto di portata e guarnire con le fette di salmone affumicato.
Servire subito.
Buon appetito!

N.B.: Non è necessario usare aceto per condire ulteriormente l'insalata poichè l'arancia fornirà il giusto grado di acidità.





lunedì 14 giugno 2021

La luce in fondo al tunnel (Busiate alla trabaccolara)

Un anno e mezzo di pandemia: la realizzazione di uno dei miei peggiori incubi. Un anno e mezzo di paura, per me, per i miei cari. Finalmente il vaccino e mi sembra di intravedere la fine di questo periodo pieno di ansia. E inizio a rilassarmi, a guardarmi intorno, ad avere voglia di uscire. Viaggiare. Ho voglia di viaggiare di nuovo. Ma ci vuole ancora un po' di pazienza e attenzione. E allora mare. Si, mare! Mare d'estate! Va bene quello più vicino anche se non è il più bello. 
E d'estate, al mare, cosa c'è di meglio che mangiare un buon piatto di pesce? 
Oggi un primo piatto ricco e gustoso, che riempie la bocca e pure la pancia senza appesantire. In pratica un ragù di pesce il cui sapore sarà sempre diverso secondo che varietà di pesce si deciderà di usare. Provato in svariati ristoranti e infine riprodotto a casa, quando andare a mangiare fuori era diventata una mera chimera, con risultati più che soddisfacenti. Provare per credere!
 

 

  BUSIATE ALLA TRABACCOLARA
 
Ingredienti (per 3 persone):
450 g busiate fresche
300 g pesce misto (io preferisco filetti senza lische)
prezzemolo fresco 
400 g pomodori pelati
1/2 bicchiere di vino bianco secco 
1 spicchio d'aglio
olio evo
sale 

Scaldare un giro di olio evo in un tegame e rosolarvi i filetti di pesce. Sfumare con il vino, poi aggiungere i pomodori pelati. Aggiustare di sale e lasciare cuocere a fiamma bassa per una decina di minuti dalla ripresa dell'ebollizione. Nel frattempo tritare lo spicchio d'aglio sbucciato con un ciuffo di prezzemolo. 
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolare al dente e saltare insieme al sugo di pesce per un paio di minuti. 
Appena prima si servire cospargere la pasta con il trito di aglio e prezzemolo e mescolare bene per insaporire il tutto. Servire immediatamente. 
Buon appetito! 




N.B.1: Al posto dei pomodori pelati si possono usare pomodorini freschi, specialmente adesso che ne inizia la stagione.

N.B.2: Io ho usato un formato particolare di pasta fresca ma niente vieta di usare il formato, fresco o secco, che si preferisce.

N.B.3: Si può utilizzare il tipo di pesce che si preferisce, così da avere sempre un risultato diverso: filetti di orata, branzino, cernia, rana pescatrice ma anche merluzzo, nasello, triglie, ombrine, scorfano....l'importante è la varietà e il rispetto della stagionalità del pesce fresco.

sabato 29 maggio 2021

Un successo inaspettato (Involtini di sogliola e zucchine su salsa di ricotta e zucchine)

Mi capita spesso di andare a fare la spesa e, più che seguire la meticolosa lista che sempre preparo, lasciarmi comunque tentare da quello che trovo. Risultato? La mia spesa è sempre più corposa di quanto preventivato! Ma non tutto il male viene per nuocere, anzi, spesso, grazie a questi slanci di shopping sfrenato, ho scoperto nuovi prodotti e ho potuto elaborare nuove ricette. Come in questo caso, in cui ho ceduto di fronte a dei bellissimi filetti di sogliola, che solitamente non uso.
La ricetta è nata quasi per caso, da sè, come se fosse una cosa naturale: i filetti di sogliola, un po' di ricotta in frigo, le prime zucchinette fresche dell'orto, che è un peccato far appassire. Insomma, poco sbattimento, tanto godimento. Non volevo nemmeno pubblicare la ricetta, tanto mi pareva sciocca e fatta a caso, ma ho postato la foto su Instagram, così, senza alcuna aspettativa e ha riscosso un successo inaspettato! Diverse persone mi hanno contattato per chiedermi la ricetta cosicchè mi sono convinta a pubblicare. 
Così eccomi qui, a scrivere una ricetta inventata sul momento, buona e leggera, fresca e profumata: un buon salvacena!




INVOLTINI di SOGLIOLA e ZUCCHINE su SALSA di ZUCCHINE e RICOTTA

Ingredienti:
Filetti di sogliola
3-4 zucchine
80 g di ricotta vaccina
2 foglie di basilico
1 spicchio di aglio
olio evo
curry in polvere (facoltativo)
1 limone bio (solo la scorza)
sale
pepe nero

Spuntare un paio di zucchine e affettarle nel senso della lunghezza molto sottilmente con una mandolina. Scaldare bene una padella antiaderente e grigliare velocemente le fette di zucchina, facendo attenzione a non bruciarle. Stendere i filetti di sogliola su della pellicola per alimenti e distribuirvi sopra le zucchine grigliate; poi salare e pepare a piacere e, se piace, aggiungere un pizzico di curry in polvere. Arrotolare i filetti di sogliola formando degli involtini abbastanza stretti. Per far tenere meglio la forma aiutarsi con la pellicola, chiudendola molto stretta intorno all'involtino; riporre poi gli involtini in frigo per una decina di minuti.
Nel frattempo preparare la salsa: lavare e affettare le restanti zucchine e farle cuocere per una decina di minuti in padella insieme a poco olio evo e lo spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato. Lasciare raffreddare qualche minuto, eliminare l'aglio e poi frullare le zucchine insieme alla ricotta e alle foglie di basilico. Aggiustare di sale secondo il proprio gusto.
A questo punto cuocere gli involtini di sogliola: scaldare una padella antiaderente con il fondo unto di olio evo, togliere gli involtini dalla pellicola e adagiarli in verticale. Incoperchiare e lasciare cuocere a fiamma media per circa 5 minuti, poi girare gli involtini dall'altro lato e continuare la cottura per altri 5 minuti.
Impiattare: distribuire sul fondo la salsa di ricotta e zucchine e adagiare sopra gli involtini; guarnire con una abbondante grattugiata di scorza di limone per dare freschezza. Servire subito.
Buon appetito!
 


 

lunedì 17 maggio 2021

Mamma al collasso (Fusilli con finocchi e acciughe)

Qualche giorno fa, per la prima volta, mi sono sentita una madre disperata. Con la scusa del "tanto sto chiusa da sola in un laboratorio e nessuno mi vede" sono andata a lavoro vestita in modo più approssimativo del solito: una vecchia tuta che sembra più un pigiama e sneakers consunte. Nel pomeriggio sono andata a riprendere il piccolo maschio alfa dai nonni e ho notato che all'asilo doveva essere stata una giornata movimentata: pantaloni strappati in più punti e maglia impataccata di cibo. Faccio mente locale e mi rendo conto che è l'unico giorno in cui posso andare a comprargli un po' di abbigliamento primaverile, visto che non ha praticamente più cambi della sua misura.
Partiamo alla volta del vicino centro commerciale dove, incredibilmente, riesco a convincerlo a scegliere un paio di scarpe, un paio di sandali, 2 paia di pantaloni, una tuta e una felpa, il tutto non a marchio Spiderman. Un successo. Cedo solo quando mi propone un pacco di calzini dei Paw Patrol che non ho avuto il cuore di rifiutargli.
Usciamo e, alla vista del supermercato, inizia a invocare le uova di Pasqua: "Mamma, mamma, andiamo lì dentro che ci sono le uova di Pasqua! Le ho viste quando ero insieme al babbo! Ne voglio una, dai mamma!"
Inutile tentare di spiegargli che il periodo delle uova di Pasqua risale a più di un mese fa. Ero stanca, sia fisicamente che psicologicamente, e non mi ha dato tregua. Mi ha letteralmente trascinato dentro il supermercato, dove ha iniziato a scorrazzare qua e là alla ricerca delle uova di cioccolato. Io arrancavo dietro di lui, paonazza e accaldata, i capelli scaruffati sfuggiti al fermaglio, cercando di non travolgere gli altri clienti mentre arraffavo qualcosa per cena. Alla fine si è fermato davanti all'espositore degli ovini Kinder, dove ha iniziato a saltare e urlare entusiasta.
Mi sono vista dall'esterno: una donna sciatta e sudata, con un bambino cencioso e agitato per mano e una confezione formato famiglia di spiedini sotto l'altro braccio.... una scena veramente penosa di cui mi sono amaramente vergognata!
Ho ripensato a quanto mi infastidissero situazioni del genere prima di diventare mamma e con quanta stupida supponenza pensassi che certi comportamenti sarebbero stati facilmente evitabili. Beh, ora so che non sempre lo sono. Almeno non per me. A quante capitano cose del genere?
Sono tornata a casa con lo sguardo allucinato e la promessa che il nanetto non verrà con me per negozi fino alla maggiore età, ho lanciato gli spiedini in forno (meno male mi sono ricordata di toglierli dalla vaschetta di plastica!) e ho trastullato il piccolo scalmanato fino al momento della pappa. Alle 9 ero a letto a dormire!
Fortunatamente non tutti i giorni sono così devastanti, anche se il tempo per cucinare la cena dopo il lavoro risulta sempre ridotto ai minimi termini.
Lasciando da parte gli spiedini, che sono stati una soluzione last minute, cerco comunque di portare in tavola piatti unici completi, come questo primo piatto: sfizioso, saporito e, perchè no, un po' inusuale sebbene sia velocissimo da preparare, tant'è che il condimento si prepara mentre l'acqua per la pasta bolle!
Non garantisco che sia un gusto che può piacere anche ai bambini, anche se il mio scalmanato ha  apprezzato più di quanto immaginassi!
Il sapore forte delle acciughe viene delicatamente smorzato dal finocchio, la cui dolcezza ben si sposa con la grassa sapidità delle acciughe. Pinoli e pangrattato completano il piatto con una interessante nota croccante.
Provate e poi fatemi sapere!
 


FUSILLI CON FINOCCHI E ACCIUGHE
 
Ingredienti (per 3 persone):
300 g fusilli
5 acciughe sotto sale
1 grosso finocchio
2 spicchi di aglio
20-30 g di pinoli
pangrattato
olio evo
sale
pepe nero

Dissalare le acciughe sotto acqua corrente, aprirle e togliere la lisca. Sbucciare e tritare grossolanamente gli spicchi di aglio e le acciughe. Pulire il finocchio, eliminare le estremità e tagliarlo a dadini.
Scaldare bene un padellino antiaderente e tostarvi velocemente prima i pinoli e poi qualche cucchiaiata di pangrattato.
Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente salata per il tempo indicato.
Nel mentre in una padella far soffriggere a fuoco molto dolce il trito di aglio e acciughe con olio evo fino a che queste ultime non si sono praticamente disfatte nell'olio, poi aggiungere la dadolata di finocchio e spadellare il tutto a fiamma vivace. Aggiustare di sale e proseguire la cottura: i finocchi dovranno essere cotti ma consistenti, quasi croccanti. Se il fondo di cottura si dovesse asciugare troppo aggiungere qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.
Scolare la pasta al dente e farla saltare in padella insieme al condimento di finocchi e acciughe. Servire subito cospargendo i piatti con i pinoli tostati e il pangrattato.
Buon appetito!



lunedì 22 marzo 2021

Dinosauri (Finto fritto di acciughe)

 Già in passato ho avuto modo di disquisire sull'esagerata passione del piccolo maschio alfa per Spiderman, fissazione che continua tuttora a riempirmi casa del merchandising del famigerato supereroe in calzamaglia rossa e blu. Non riesco a vedere la fine di questo tunnel pieno di ragnatele però, forse, siamo riusciti a creare una breccia. O almeno una deviazione. Finalmente, con mia somma gioia, dopo tanti tentativi andati a vuoto, il piccolo di casa ha iniziato a interessarsi ai dinosauri!!!!
Da brava paleontologa mancata non posso che esultare di fronte ad un "Mammaaaaa voglio vedere il T-Rex!" e di certo non gli dico di no!
E allora via! Guardiamo tutti insieme per l'ennesima volta le due stagioni di "Campo Cretaceo" e, se proprio vogliamo esagerare, ceniamo sul divano con qualcosa di sfizioso mentre guardiamo la TV!
Le alici simil fritte sono perfette da mangiare come finger food anche per una cena informale e poi sono buone, sfiziose ma leggere, così croccantine che sembrano fritte davvero, senza l'inconveniente dei capelli unti e puzzolenti di olio esausto e della difficile digestione! Al piccolo ho detto che erano patatine di pesce...ci ha creduto e ne ha spazzolate mezzo vassoio, la creaturina....Prima o poi addenterà pure il gatto!

 


FRITTO FINTO DI ACCIUGHE
 
Ingredienti (per 3 persone):
500 g di acciughe freschissime
150-200 g di pangrattato
la scorza di 2 limoni bio
erbe secche miste (prezzemolo, origano, timo, erba cipollina, aglio....a piacere)
olio evo
pepe nero macinato
sale
 
Per prima cosa occorre pulire le acciughe: staccare delicatamente la testa con due dita, aprire la pancia ed eliminare le interiore e la lisca, poi sciacquare i filetti sotto acqua corrente. Se avete un pescivendolo di fiducia che lo fa al posto vostro, approfittatene; in caso contrario se, come me, dovete fare da soli e la spiegazione non è molto chiara, consiglio la visione di un tutorial online! Io ho imparato così!
In una ciotola mescolare il pangrattato, un cucchiaio di erbe secche miste a piacere (per me è irrinunciabile l'aglio liofilizzato ma è questione di gusti), una macinata di pepe nero e la scorza grattugiata dei due limoni.
Asciugare i filetti di acciuga con della carta assorbente, spennellarli da tutte le parti con dell'olio evo e passarli nel pangrattato in modo che questo aderisca abbondantemente.
Disporre i filetti panati su una teglia rivestita di carta da forno, spennellata anch'essa di olio evo e spruzzare pochissimo olio sulla superficie del pesce panato. Infornare in forno caldo a 200°C per 5 minuti circa, fino a che la panatura non è dorata.
Sfornare, salare a piacere e servire subito.
Buon appetito!



 

sabato 2 gennaio 2021

Benvenuto 2021 (Baccalà con porri e olive)

 Ammettiamolo: tutti non vedevamo l'ora che il 2020 finisse, con tutte le sue difficoltà sanitarie, economiche, sociali. Per molti un anno da dimenticare. Eppure non saremmo ciò che siamo adesso senza i nostri personali trascorsi. Migliori o peggiori? Non lo so. Dipende, credo, dall'indole della persona. Perchè, come al solito, c'è chi cerca di adoperarsi in ogni modo per il bene comune e chi non fa altro che scagliarsi contro il prossimo; chi urla come un cane rabbioso e chi sussurra verità inascoltate. Una continua dicotomia della natura dell'essere umano.
Non so cosa aspettarmi da questo nuovo anno. Francamente non credo che la situazione si risolverà magicamente in una notte di baldoria, ma avere la prospettiva di un miglioramento della situazione generale mi basta. Per il resto, diciamo la verità, non mi manca nulla di veramente importante.
Vorrei trascorrere di nuovo del tempo coi miei amici, vorrei leggere di più e fare più attività fisica, vorrei tornare a viaggiare e, naturalmente, vorrei che questo anno sia pieno di buon cibo!

Tanto per iniziare con il piede giusto questo 2021 propongo un piatto di pesce tanto semplice quanto gustoso. Provatelo, non ve ne pentirete!



BACCALA' CON PORRI E OLIVE

Ingredienti (per 3 persone):
700-800 g baccalà sotto sale
2 grossi porri
olive nere (per me cotte al forno)
vino bianco
1 spicchio d'aglio
olio evo
pepe nero
sale
 
Mettere in ammollo il baccalà in acqua fredda per circa 2 giorni, cambiando l'acqua almeno 3 volte al giorno, così da eliminare tutto il sale in eccesso.
Una volta che il baccalà è stato dissalato asciugarlo bene e tagliarlo a tranci (o a bocconcini, secondo il proprio gusto) mantenendo comunque la pelle.
Pulire i porri e poi tagliarli a rondelle non troppo sottili. In un capiente tegame a fondo piatto rosolare i porri con uno spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato e una quantità di olio evo tale da ungere bene il fondo del tegame. Dopo alcuni minuti di cottura a fiamma vivace, per evitare che i porri brucino, aggiungere mezzo bicchiere d'acqua e far proseguire la cottura a fiamma più bassa. Quando i porri saranno ben cotti e morbidi toglierli dal tegame, mantenendo il fondo di cottura, e tenerli in caldo. A questo punto alzare la fiamma e poggiare i pezzi di baccalà nel tegame, dalla parte della pelle. Dopo un paio di minuti aggiungere le olive (quantitativo a piacere) e sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco secco. Una volta che tutto l'alcool è evaporato abbassare la fiamma e rimettere i porri nel tegame. Lasciare cuocere con il coperchio ancora una decina di minuti in modo che i sapori si amalgamino. Aggiustare di sale e pepe.
Servire caldo con tanto pane!
Buon appetito!




venerdì 9 ottobre 2020

La mensa (Polpo grigliato su vellutata di patate)

Dopo le mille peripezie legate alla pandemia di Covid-19, finalmente, sono riaperte le scuole e gli asili. Noi abbiamo definitivamente lasciato il nido d'infanzia privato e ci siamo iscritti, fiduciosi, alla scuola materna comunale. Il cambiamento è stato notevole per tutti anche se forse lo abbiamo sofferto più noi adulti del piccolo maschio alfa. Se al nido tutti si prodigavano per venire incontro alle esigenze delle famiglie, adesso sembra essere tutto il contrario: le famiglie devono sbattersi un sacco per adempiere a tutte le richieste della direzione scolastica, pena l'essere redarguiti persino dalle custodi, oltre che da maestre e preside (via mail). 
Ma la vera nota dolente è sicuramente la mensa. Si fa un gran parlare di educazione alimentare, stagionalità dei cibi e prodotti a km 0 e poi la sola lettura del menù mi ha fatto letteralmente accapponare la pelle per l'assurdità delle proposte e degli abbinamenti: carne servita per 3 giorni di fila, zucca e cavoli totalmente assenti, legumi serviti come contorno invece che come fonte proteica, insalata proposta 2 volte a settimana (sapendo perfettamente che i bambini non la mangiano). Dopo due giorni le famiglie erano già in rivolta con tanto di polemiche sui giornali locali!
La cosa che ho trovato più scioccante è che, di fatto, dagli anni '80, quando andavo a scuola io, non ci sia stato un upgrade del menù! Ancora l'unico pesce che viene servito (una volta a settimana) consiste in crocchette o bastoncini....cose contro cui combatto da quando è nato Joshua e che fino ad ora mi sono rifiutata di fargli assaggiare. Non riesco a capire come ciò che viene comunemente considerato junk food possa essere tranquillamente proposto a dei bambini. Non pretendo certo che gli vengano date orate e branzini ma sono assolutamente convinta che sia possibile trovare del buon pesce fresco a prezzi sostenibili! L'alternativa a quanto pare sarebbe del tonno sott'olio, preso e schiaffato lì sul piatto da solo, che non farebbe gola neanche al gatto. Senza considerare che proprio il tonno ha l'ineliminabile problema dell'inquinamento da mercurio....ma che vuoi che sia, pur di risparmiare 3 lire!
Ma la vera ciliegina sulla torta è stata senza ombra di dubbio la proposta di servire uova sode con maionese. MAIONESE. Ora, dico, cosa succederà se un bambino non la vuole mangiare? Lo costringeranno come si fa con le verdure? "Devi mangiare anche la maionese se vuoi diventare grande!"
Io sono allibita, oltre che sul piede di guerra. Per ora l'unica cosa certa è che a casa mi dovrò impegnare ancora più di prima per cercare di nutrire tutti in modo sano e completo e per sopperire o integrare la mensa dell'asilo. 

La mia proposta di oggi, in linea con la polemica sopra, è in realtà un piatto che mi sembra andare molto di moda, ultimamente, anche nei ristoranti. Si sa che polpo e patate è un ottimo binomio e qui in casa è sempre molto gradito. L'ho rivisitato in versione invernale, con una morbida e calda vellutata che avvolge il polpo grigliato, appena croccante all'esterno e un tocco piccante e affumicato per rendere il tutto ancora più goloso.



POLPO GRIGLIATO SU VELLUTATA DI PATATE

Ingredienti (per 3 persone):

1 grosso polpo (almeno 1 kg) decongelato
5-6 patate di media grandezza
1 scalogno o 1 piccola cipolla bianca
aceto di vino bianco
olio evo
peperoncino chipotle affumicato o paprika affumicata
prezzemolo fresco
sale

Per prima cosa lessare il polpo in abbondante acqua salata acidulata con mezza tazzina di aceto: quando l'acqua bolle afferrare il polpo con delle pinze e immergerlo per alcuni secondi. Ripetere questa operazione 3 volte, poi lasciare il polpo immerso e farlo cuocere coperto per almeno 45  minuti a fiamma bassa (deve sobbollire). Alla fine spengere il fuoco e lasciare raffreddare il polpo nella sua acqua di cottura fino a temperatura ambiente o quasi.
Nel frattempo preparare la vellutata di patate: sbucciare e tritare lo scalogno e farlo soffriggere dolcemente in una pentola con un paio di cucchiai di olio evo. Sbucciare le patate e tagliarle grossolanamente a cubetti. Aggiungere le patate al soffritto e fare insaporire per un minuto, poi aggiungere acqua calda fino a coprire appena le patate. Far prendere il bollore, poi incoperchiare e lasciare cuocere a fiamma bassa per circa mezz'ora. Aggiustare di sale e quando le patate iniziano a disfarsi vuol dire che sono cotte. Frullare con un pimer a immersione fino ad ottenere una crema piuttosto densa. Se la vellutata risultasse troppo liquida, rimettere sul fuoco fino a che non raggiunge la consistenza desiderata.
Scolare il polpo dall'acqua di cottura ed eliminare la guaina gelatinosa che lo riveste, lasciando però intatte le ventose. Togliere anche "l'occhio" del polpo e suddividere i tentacoli in 3 parti uguali.
Scaldare molto una bene una piastra e grigliare i tentacoli 4-5 minuti per ogni lato, fino a che non formano una specie di crosticina croccante.
Impiattare la vellutata di patate e il polpo; cospargere con prezzemolo tritato (per dare una nota fresca) e peperoncino chipotle affumicato a piacere. Irrorare con un filo di un buon olio evo a crudo e servire subito.
Buon appetito!

N.B.: Fondamentale usare un polpo decongelato perchè le carni risultino morbide dopo la cottura. Il processo di congelamento e scongelamento spacca le fibre della carne di polpo rendendole morbide. Un polpo fresco risulterebbe davvero troppo coriaceo dopo la bollitura.





sabato 25 aprile 2020

Il tempo regalato (seppioline in umido con piselli)

Sempre più spesso mi capita di leggere di "sospensione della realtà", persone che vivono questo periodo di quarantena in attesa di vedere la luce in fondo al tunnel di questa pandemia, come se poi potesse tornare tutto come prima, con uno schiocco di dita. Francamente dubito che sarà così.
In ogni caso sto pensando spesso a cosa stia significando per me questo periodo di forzata reclusione: non riesco proprio a pensare a queste settimane come a una sospensione dalla vita. Perchè la vita continua, anche se ci sembra di stare fermi, a prescindere dalla strada che avremmo voluto imboccare prima e che potrebbe essere solo ritardata oppure deviata definitivamente a causa degli eventi.
Personalmente mi piace pensare a questo periodo come a "un tempo regalato".
Ho sempre avuto uno stile di vita abbastanza attivo: lavoro, sport, amici; una routine talvolta sfiancante. E' stato bello rallentare. E' bello avere così tanto tempo da dedicare alla famiglia: a cose normali non avrei mai potuto trascorrere così tanto tempo insieme al mio bambino, vederlo crescere e imparare tante cose, giorno dopo giorno, capire e apprezzare il suo acume di bambino, la sua candida gentilezza. E mi piace, anche se a volte è un'autentica peste! Di solito non c'è il tempo e anche lui viene stritolato dagli ingranaggi delle nostre vite rutilanti.
Quindi io sono grata di questo tempo extra, un regalo che ricorderò in futuro con indicibile tenerezza.

Passando alla cucina, che dovrebbe comunque essere l'argomento principe di questo blog: oggi altra ricetta super classica ma di sicuro effetto.
Le seppioline coi piselli sono un ricco secondo piatto di mare, anche se io preferisco abbondare e servirle come un vero piatto unico, insieme a del pane bruschettato.
Piacciono proprio a tutti!



SEPPIOLINE IN UMIDO CON PISELLI

Ingredienti (per 3-4 persone):
800-900 g di seppioline (vanno benissimo anche decongelate)
500-600 g piselli (freschi o congelati, secondo la stagione)
400 ml passata di pomodoro
2 spicchi di aglio
100 ml vino bianco
olio evo
sale
prezzemolo fresco

Lavare le seppioline sotto acqua corrente ed eliminare l'occhio interno.
In un tegame capiente far soffriggere gli spicchi d'aglio sbucciati e schiacciati insieme a olio evo in quantità tale da coprire il fondo del tegame.
Eliminare l'aglio prima che bruci e aggiungere le seppioline (se sono grandi meglio prima tagliarle a pezzi). Rosolare le seppioline per un minuto a fiamma vivace, poi sfumare con il vino.
Salare leggermente, poi aggiungere i piselli crudi e mescolare. Lasciare cuocere per circa 5 minuti, sempre a fiamma alta, poi aggiungere anche la passata di pomodoro. Far prendere il bollore, poi incoperchiare e abbassare la fiamma al minimo. Lasciare cuocere 35-40 minuti, mescolando ogni tanto e aggiungendo acqua calda qualora il fondo di cottura si asciugasse troppo.
A fine cottura aggiustare di sale e cospargere con prezzemolo fresco tritato.
Servire calde accompagnate da fette di pane tostato.
Buon appetito!

N.B.: Si può sostituire l'aglio con lo scalogno, più delicato, che poi resterà nel tegame con le seppie.

giovedì 9 aprile 2020

Pulizie di primavera (Paccheri con totani e crema di patate)

Per la prima volta dall'inizio della convivenza (più di 10 anni), stiamo davvero facendo le pulizie di primavera.
La cosa si è rivelata un'attività più simile a quella di un archeologo che di una colf.
Abbiamo svuotato e ripulito la dispensa: sul fondo sono stati rinvenuti reperti fossili di cracker e biscotti risalenti presumibilmente al paleolitico.
La pulizia del divano (un monolite gigante capace di accogliere 5 persone) ha richiesto il suo completo smontaggio e l'abuso di un buon aspirapolvere. Dalle sue viscere sono stati estratti alcuni giocattoli che avevamo dato per dispersi da mesi, oltre a una mandorla con guscio (?), una montagna di briciole e a una piuma bianca (???). Mi domando cosa ne penserebbe uno storico del futuro....
Non parliamo poi del forno: la stratificazione delle incrostazioni sul vetro poteva essere usata come sistema di datazione, tipo gli anelli concentrici degli alberi!
L'ultima, ma non meno impegnativa, attività di igienizzazione è stata la pulizia del cassettone sotto il letto. Praticamente un enorme scatolone infestato da una colonia di acari. Ho starnutito tutto il tempo che mi è occorso per il loro sterminio.

Dopo queste incredibili peripezie non si può che concedersi un pasto decisamente godurioso: paccheri con totani e crema di patate. Un primo piatto dal gusto morbido e avvolgente. Molto soddisfacente anche se non troppo impegnativo! Provare per credere!
Qui da me è stato molto apprezzato!



PACCHERI con TOTANI e CREMA di PATATE

Ingredienti (per 3 persone):
300 g di paccheri
2 totani grandi
2 scalogni
1 patata di medie dimensioni
10-12 pomodorini
50 ml vino bianco
prezzemolo
olio evo
sale

Sbucciare la patata, tagliarla a pezzi e cuocerla al vapore fino a che non è morbida. Schiacciare la patata fino a ridurla a una purea. Sbucciare uno scalogno e tritarlo finemente. In una padella scaldare un paio di cucchiai di olio evo e farvi soffriggere lo scalogno. Attenzione a non farlo bruciare! Aggiungere la purea di patata e 200 ml circa di acqua calda. Aggiustare di sale e lasciare amalgamare il tutto per 5 minuti a fiamma molto bassa.
In un'altra padella capiente far soffriggere il secondo scalogno sbucciato e tritato con 3 cucchiai di olio evo. Quando lo scalogno è appassito aggiungere i totani eviscerati, lavati e tagliati a pezzetti e fare cuocere a fiamma vivace per un paio di minuti. Sfumare con il vino e quando l'alcool è evaporato aggiungere i pomodorini tagliati a pezzetti. Aggiustare di sale e far cuocere ancora 5 minuti circa a fiamma alta.
Cuocere i paccheri in abbondante acqua bollente salata, scolare e far saltare in padella con la crema di patate. Aggiungere anche il sugo di totani e amalgamare il tutto.
Servire subito i paccheri ben caldi spolverizzati di prezzemolo tritato.
Buon appetito!

mercoledì 21 agosto 2019

Le grasse vacanze (Filetto di nasello all'acqua pazza)

Riassunto di 4 giorni in Trentino: polenta, formaggi, canederli, crauti, gulasch, carne salada, strauben e birra.
Rientro a casa per ferragosto, dove ci aspettava il pranzo luculliano coi parenti. A seguire cena con gli amici, tanto per restare in esercizio.
Partenza per Berlino.
Riassunto di 4 giorni a Berlino: wurstel, currywurst, patate, stinco, patate, schnitzel, patate, birra e patate, sfoglie glassate grandi come un piatto da pizza, patate.
Ormai non cammino più: rotolo.
Tornata a casa anelavo solo del pesce e della verdura fresca...

La ricetta di oggi rispecchia perfettamente questa mia necessità: pesce fresco leggero e saporito, che si cucina molto velocemente e profuma di estate. Ovviamente con i pomodori buoni dell'orto!

Si tratta di una ricetta classica per il pesce, inventata dai pescatori che cucinavano il pescato del giorno con ciò che avevano a disposizione: pomodori e acqua di mare, naturalmente salata. Visto che il sale era un bene di lusso, con un costo "pazzo",  i poveri pescatori che non potevano permetterselo usavano l'acqua di mare per insaporire il pesce.



FILETTO di NASELLO all'ACQUA PAZZA

Ingredienti (per 3 persone):
3 filetti di nasello da circa 200g ciascuno (meglio se con la pelle)
20-25 pomodorini maturi
1 spicchio di aglio
50 ml di vino bianco
Prezzemolo
Olio evo
Sale

In una padella dal fondo piatto far scaldare per un minuto a fiamma vivace 3 cucchiai di olio evo con uno spicchio di aglio sbucciato e schiacciato. Buttare in padella i pomodorini tagliati a metà e lasciarli soffriggere per un paio di minuti. Aggiungere i filetti di pesce (posarli dalla parte della pelle) e incoperchiare. Mescolare 50 ml di vino bianco con 50 ml di acqua e mezzo cucchiaino di sale. Irrorare il pesce con il liquido preparato che non dovrà coprire interamente i filetti ma bagnarli fino a circa metà. Far prendere il bollore, poi abbassare la fiamma e lasciare cuocere per 10-15 minuti: il liquido dovrà essersi parzialmente ristretto e aver formato un invitante sughetto. Non occorre salare ulteriormente.
Servire subito il pesce coi pomodorini in accompagnamento abbondantemente cosparso di prezzemolo fresco tritato.
Buon appetito!

lunedì 17 giugno 2019

Cambio di stagione (Insalata di polpo e patate)

Per quanto mi renda conto che quello passato è stato un inverno secco, che c'era bisogno di pioggia e di maltempo, non vedevo l'ora che arrivasse l'estate. Dopo una primavera che non è stata primavera, l'arrivo dei primi caldi mi ha enormemente confortata e rigenerata, mi ha ridato forza ed energia e, perchè no, pure un po' più di verve in cucina.
Per mesi ho anelato fresche insalate, risi freddi e tenere verdurine crude e finalmente è arrivato il loro momento.
Approfitto delle torride temperature previste per rispolverare un intramontabile classico della cucina italiana: l'insalata di polpo e patate.
Fondamentale è la lunga cottura del polpo, onde evitare di ritrovarsi in bocca tentacoli gommosi; per il resto è una ricetta di una semplicità imbarazzante e di grande versatilità. Perchè se la base restano polpo e patate, il resto dei condimenti è assolutamente personalizzabile secondo il proprio gusto.
Questa resta comunque la mia versione preferita.



INSALATA di POLPO e PATATE

Ingredienti (per 3 persone):
1 grosso polpo (o due piccoli) da circa 1,2 kg
3 patate medie
un mazzetto di rucola
una manciata abbondante di capperi sotto sale
olive nere taggiasche (o al forno)
1 spicchio di aglio
succo di limone
1/2 bicchiere di aceto di vino
olio evo
sale
pepe nero (facoltativo)

Per prima cosa occorre lessare il polpo: portare a bollore abbondante acqua in una pentola capiente con mezzo bicchiere di aceto. Quando l'acqua bolle afferrare il polpo con delle pinze, immergerlo per un paio di secondi e poi tirarlo fuori. Ripetere l'operazione altre due volte, poi lasciarlo definitivamente immerso. Abbassare la fiamma al minimo, incoperchiare e lasciare sobbollire almeno 45 minuti (meglio un'ora). Una volta cotto, scolare il polpo, lasciarlo raffreddare poi spellarlo (operazione facoltativa, solo che a me la pelle non piace e preferisco toglierla) e tagliarlo a pezzetti.
Sbucciare le patate e tagliarle a tocchetti; cuocerle al vapore per circa 20 minuti, poi lasciarle raffreddare.
In una ciotola mescolare patate e polpo, poi aggiungere la rucola, ben lavata, asciugata e spezzettata a mano. Aggiungere anche le olive a piacere, lo spicchio di aglio sbucciato e tagliato a pezzetti e i capperi, precedentemente dissalati sotto acqua corrente e ben strizzati. Condire con sale, pepe nero appena macinato, un filo di olio evo e qualche goccia di succo di limone. Mescolare tutto e lasciare riposare in frigo almeno mezz'ora, in modo che l'insalata si insaporisca bene.
Servire fresca.
Buon appetito!


N.B.1: Aglio, capperi, olive e rucola sono facoltativi: come ho detto sopra, la base è polpo e patate, il resto si può variare a piacere. Si possono agiungere e/o sostituire ingredienti eventualmente con pomodorini, insalatine di vario tipo e, perchè no, magari impreziosire il tutto con dei gamberetti bolliti o dell'avocado a tocchetti.
N.B.2: Le patate possono anche essere bollite intere, poi sbucciate e tagliate a tocchetti. Personalmente le preferisco cotte al vapore: cuociono più velocemente e restano meno umide.

martedì 23 aprile 2019

Baby shark (Orata sotto sale)

Madri. Padri. Puerpere. Gravide. Sappiate che se non conoscete il significato del titolo di questo post siete out. Terribilmente, out. Se siete genitori o state per diventarlo, non si può più prescindere da Baby shark, la hit del momento, il tormentone dell'anno, uno di quei motivetti orecchiabili che penetra nel cervello e non ne esce più. Cantare al proprio adorato bebè le canzoncine dello Zecchino d'oro ormai è demodè. Al bando anche Wiskey il ragnetto, la vecchia fattoria e ci son due coccodrilli e un orangotango. Se vuoi essere un genitore trendy bisogna cimentarsi con qualcosa di più esotico e innovativo come Baby Shark! Altro che la tartaruga di Lauzi!
In questo senso noi, per una volta, siamo sulla cresta dell'onda: ne conosciamo tutte le versioni presenti su YouTube, il che comprende quella cartone animato, quella giapponese, quella di Halloween, quella con scimmie in molteplici lingue e varie altre che mi sfuggono al momento.
In base all'umore il pargolo decide quale preferisce e allora via che parte il momento disco-dance, con tanto di balletto di accompagnamento, ovviamente.
Così ci ritroviamo spesso, io e il maschio alfa, a cantare e agitarsi come due cretini sotto gli occhi deliziati del piccolo J, che batte le mani a tempo con la sua canzone preferita.
Ormai abbiamo messo su un numero da circo con questa colonna sonora, tanto che sto meditando di organizzare un tour di esibizioni per le piazze italiane....sia mai che ci scappi la comparsata in Tv!

Tornando alle cose serie, cioè alla cucina, la ricetta di oggi non può che essere pesce!
Sono dell'idea che quando il pesce è fresco come deve essere, non ha bisogno di tanti salamelecchi per essere delizioso: cucinarlo nel modo più semplice possibile rappresenta la migliore opzione per gustarlo a pieno. Per quanto mi riguarda, il modo migliore di cucinare un buon pesce con lisca, come orate e branzini, è in forno, sotto sale.
In molti hanno storto il naso di fronte a questa mia affermazione ma posso assicurare che il risultato è strepitoso: la carne resta morbidissima, delicata, saporita e assolutamente non salata, come si potrebbe erroneamente pensare. Infatti il sale resta in superficie, sulla pelle, senza penetrare nella carne. Questo garantisce una diffusione del calore ottimale. Inoltre non occorre olio in cottura, solo un filo a crudo, se piace, una volta sfilettato il pesce.
Altri innegabili vantaggi: la preparazione prima di schiaffare il pesce in forno è velocissima, non si creano cattivi odori in cucina e l'unica teglia necessaria si sporca pochissimo....prevalentemente di sale.
Provare per credere!




ORATA SOTTO SALE

Ingredienti (per 2 persone):
2 orate da 300-400 g ciascuna
2 spicchi d'aglio
2 rametti di rosmarino
2 fette di limone
pepe nero
2 kg di sale grosso

Per prima cosa eviscerare le orate: praticare una lunga incisione, con un coltello appuntito, sulla pancia del pesce fino quasi alla coda. Togliere le interiora e lavare molto accuratamente sotto acqua corrente e asciugare. L'alternativa è far eviscerare il pesce dal pescivendolo.
Inserire dentro l'incisione di ciascun pesce un rametto di rosmarino, un paio di mezze fette di limone, uno spicchio d'aglio sbucciato e tagliato a fettine e una macinata di pepe nero.
Depositare sul fondo di una pirofila uno strato uniforme di sale grosso (circa mezzo centimetro), tale da coprirlo perfettamente.



Adagiare i pesci già conditi sullo strato di sale e ricoprirli con il restante sale. La copertura deve essere completa, senza pelle o pinne esposte. Secondo le dimensioni della pirofila usata potrà essere necessario più o meno sale.


Infornare a 180°C per 35-40 minuti (per pesci più grandi aumentare il tempo di cottura).
Sfornare, eliminare il sale e sfilettare il pesce ancora caldo. Servire con un filo d'olio a crudo o una citronette.
Buon appetito!


N.B. Con questa cottura si possono preparare anche altri pesci con lisca come branzini, cernie e ombrine.

giovedì 14 marzo 2019

Maledetti martedì (Pasta con sgombro e olive)

Martedì. Il peggior giorno della settimana. No, non il lunedì, come molti credono, ma il martedì.
Non è un'affermazione campata in aria, una mera avversione personale, quanto una vera e propria teoria cui sono giunta dopo anni di osservazioni sperimentali. Gli allenamenti più tosti e noiosi erano sempre di martedì (e li ricordo con terrore), il giorno con più rogne lavorative è sempre stato il martedì, sempre di martedì mi trovo ingolfata in ingorghi di traffico da far invidia alla viabilità del sud-est asiatico. Non parliamo poi di quelle sfighe imprevedibili del tipo -si sfonda il sacchetto dell'immondizia- o -il camion passa sulla pozzanghera proprio mentre tu stai camminando a bordo strada- o -il calzino rosso nella lavatrice dei bianchi-. Non importa di quale ambito della vita si tratti, il martedì per me è sempre stato un giorno duro. Altro che "Blue Monday"!
E poi pensateci bene....il martedì è distruttivo dal punto di vista psicologico: mentre il lunedì riusciamo ancora a conservare, o almeno a ricordare, il benessere del week-end, il martedì siamo già stanchi, sopraffatti e la consapevolezza di non essere nemmeno a metà settimana di certo non fa che peggiorare la situazione, tanto che la sera praticamente striscio per terra pur di raggiungere il letto.

In queste giornate così nere è inutile anche solo pensare di avere la forza per poter sperimentare qualcosa di nuovo in cucina: molto meglio affidarsi a ricette semplici, veloci e collaudate che soddisfino occhio e palato. Nel momento del bisogno io mi concedo un confortante piatto di pasta e quella di oggi è una ricetta che ultimamente propongo spesso e che i miei maschietti apprezzano molto. Niente di strano: una variante della classica pasta al tonno, con lo sgombro al posto del tonno. Perchè lo sgombro? Intanto è un pesce azzurro, naturalmente ricco dei famigerati nonchè benefici omega 3, poi è dei nostri mari e, cosa ancor più importante, non ha il problema della contaminazione da mercurio, tipico dei grandi predatori marini come il tonno. Insomma, tanti buoni motivi per riscoprire questo buon pesce a tavola!



PASTA con SGOMBRO e OLIVE

Ingredienti (per 2-3 persone):
250 g pasta corta (ottime le farfalle rigate)
1 spicchio di aglio
1 scatoletta di sgombro in scatola (sott'olio o al naturale secondo il proprio gusto)
350 ml di passata di pomodoro
una manciata di olive nere
olio evo
sale


In una larga padella far soffriggere appena lo spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato con 3-4 cucchiai di olio evo. Quando l'aglio inizia ad brunirsi toglierlo dalla padella e aggiungere le olive e lo sgombro ben sgocciolato e spezzettato (eseguire questa operazione a fiamma bassa per evitare fastidiosi schizzi di olio bollente). Lasciare insaporire giusto un minuto, poi aggiungere la passata di pomodoro. Portare a bollore a fiamma alta, poi abbassare il fuoco e lasciare cuocere 10 minuti. Aggiustare di sale solo verso fine cottura (non occorre molto sale visto che sia le olive che lo sgombro sono abbastanza sapidi).
Cuocere le farfalle (o altra pasta corta) in abbondante acqua bollente salata per il tempo indicato sulla confezione, scolare e versare nella padella con il condimento. Saltare tutto a fiamma vivace per un minuto e servire subito.
Buon appetito!

lunedì 17 luglio 2017

Innamorata (Polpettonno)

Non credevo che sarebbe potuto succedere di nuovo e invece. ...mi sono innamorata!
Ci conosciamo da soli 2 mesi ma sono stati sufficienti a farmi perdere la testa. Lui è molto giovane ma irresistibile: fini capelli color del grano, occhi grandi dal colore indecifrabile, sguardo innocente e un sorriso che farebbe impazzire qualsiasi donna. È molto alto e ben piantato per la sua età: ben 4,360 kg per 53 cm quando l'ho visto la prima volta ....e continua a crescere! Un peso massimo, anche se non è un culturista!
Ci siamo visti la prima volta durante una sessione di taglio e cucito chirurgico ma non mi ha impressionato granché: sarà che ero impegnata in altro. È stato mezz'ora dopo, quando l'ho rivisto in amabile conversazione con il maschio alfa, che mi sono sciolta come neve al sole.
Si chiama J (ha la mia stessa iniziale!), è dolcissimo e mi fa sentire una persona migliore, anche se a volte è massacrante stare sempre insieme.
Il suo candore e la sua innocenza mi hanno conquistato e non vedo l'ora di vivere tante fantastiche avventure insieme.
Si tratta di una relazione estremamente impegnativa, che mi tiene lontano dalla cucina se non per la stretta sopravvivenza: per questo motivo, per un po' di tempo, SE riuscirò a scrivere post, saranno ricette d'archivio che non avevo avuto tempo di pubblicare prima dell'avvento del nuovo mini maschio alfa.
Per il mio ritorno sul web però ho scelto la prima ricetta che sono riuscita a cucinare in due mesi con un esigente bebè in braccio: il polpettonno. E' ovvio che si tratta di qualcosa di veramente superveloce e poco impegnativo anche se in tavola fa una bella figura. Inoltre può essere preparato in anticipo e consumato freddo, che è una bella comodità quando non esistono più orari per i pasti!



POLPETTONNO

Ingredienti  (per 3-4 persone ):
250 g tonno al naturale
250 g patate (o 2 patata di medie dimensioni)
1 uovo
1 spicchio d'aglio
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
Una manciata di capperi sotto sale
2 filetti di acciughe sott'olio
Un ciuffo di prezzemolo
Sale e pepe nero
Pangrattato (facoltativo)
Maionese (per guarnire)

Lessare le patate intere (o cuocerle al vapore o nel microonde), poi sbucciarle e schiacciarle (meglio con uno schiacciapatate). Nel mixer frullare il tonno ben sgocciolato con il prezzemolo, lo spicchio d'aglio sbucciato, i filetti di acciughe e i capperi dissalati sotto acqua corrente. In una terrina unire il composto di tonno e le patate; aggiungere l'uovo e il parmigiano grattugiato e amalgamare tutto. Aggiustare di sale e pepe sempre mescolando. Se il composto dovesse risultare troppo morbido aggiungere poco pangrattato, altrimenti formare un cilindro e avvolgerlo prima nella carta forno e poi nell'alluminio. Infornare a 180 C per circa 40 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare completamente prima di tagliare a fette e servire guarnito con insalata e ciuffi di maionese.
Buon appetito!


venerdì 23 dicembre 2016

Tradizioni natalizie (Spezzatino di tonno saporito)

La tradizione vuole che la sera della Vigilia di Natale si debba mangiare di magro, in maniera parca e leggera, anche se ormai è diventata più un'occasione come un'altra per strafogarsi all'insegna del "senza carne". Infatti in tutta Italia, da nord a sud, la sera della Vigilia è dedicata prevalentemente al pesce. In famiglia però siamo originali e, almeno in questo senso, poco ipocriti: la cena della Vigilia è comunque mangereccia e a base di animali terrestri, per accontentare tutti.
Ammetto però che per una volta mi piacerebbe preparare una cena della Vigilia a base di pesce: per quest'anno ormai è andata ma per i prossimi anni...chissà! Magari ci riesco!
Nella speranza che altri si cimentino col pesce, lascio un'idea per un secondo a base di tonno che ho preparato qualche giorno fa: veloce da preparare ma ricco e con tutti i sapori del sud. Secondo me non sfigurerebbe per niente sulla tavola delle feste!
Ne approfitto anche per fare gli auguri di buon Natale a tutti quelli che si troveranno a dare uno sguardo qui, nel mio angolino di web. Auguri!



SPEZZATINO di TONNO SAPORITO

Ingredienti (per 2 persone):
300 g di tonno fresco senza pelle
1 cipolla rossa
5-6 pomodorini
1 spicchio di aglio
capperi sotto sale
10 olive nere secche
3 pomodorini secchi sott'olio
5-6 mandorle pelate
origano secco
farina
aceto di vino bianco
olio evo
sale

Tagliare il tonno a tocchetti e infarinarli leggermente. In un tegame a bordi alti scaldare qualche cucchiaio di olio evo insieme allo spicchio di aglio sbucciato e schiacciato, poi rosolare il tonno su tutti i lati fino a che non è dorato. Scolare i bocconcini di tonno con un mestolo forato e tenerlo in caldo. Eliminare lo spicchio d'aglio dal tegame e nel fondo di cottura del tonno rosolare la cipolla sbucciata e affettata sottilmente. Quando la cipolla è trasparente aggiungere anche i pomodorini tagliati a fettine e cuocere a fiamma vivace per 3-4 minuti. Aggiungere anche una manciata di capperi dissalati sotto acqua corrente, le olive nere,  i pomodorini secchi sott'olio tagliati a pezzetti e infine di nuovo il tonno. Mescolare bene e sfumare con 2-3 cucchiai di aceto di vino bianco. Abbassare la fiamma, irrorare con mezzo bicchiere di acqua calda e lasciare cuocere una decina di minuti. Aggiustare di sale e cospargere con  abbondante origano secco tritato e le mandorle grossolanamente tritate. Lasciare cuocere ancora 5 minuti, mescolando di tanto in tanto e servire subito.
Buon appetito!


Con questa ricetta partecipo al contest di Una mamma che cucina


giovedì 21 luglio 2016

Elba improvvisata (Cous cous di mare e verdure alla curcuma)

Metti una sera qualunque, dopo una delle tante giornate allucinanti di lavoro.
Metti che in una di queste sere un amico ti chiama.
Metti che l'amico in questione ti inviti a trascorrere il weekend all'isola d'Elba, nella casa momentaneamente sfitta dei parenti.
Che dire? Rifiutare sarebbe un grave segno di maleducazione!
E così lo scorso fine settimana lo abbiamo trascorso all'isola d'Elba, un paradiso per chi, come me, è abituato al mare della Versilia, non proprio cristallino!
2 giorni estremamente rigeneranti di sole, mare, piccole calette da fiaba e tante chiacchere e risate fra amici.


Per godere al massimo della vita di mare la cosa migliore è un bel pic-nic in spiaggia con qualcosa di leggero ma nutriente, gustoso e che naturalmente preveda un po' di pesce!
Ecco la mia proposta



COUS COUS di MARE e VERDURE alla CURCUMA

Ingredienti (per 3 persone):
250 g cous cous
15 gamberi
1 kg cozze
1 filetto di merluzzo (circa 200 g)
1 moscardino (o polpo) circa 400 g
3 spicchi di aglio
1 bicchiere di vino bianco
curcuma in polvere (1 cucchiaino)
1 costola di sedano
1/2 peperone (o falde di piu peperoni di diverso colore)
1/2 cipollotto fresco di Tropea
5-6 pomodorini
olio evo
sale

Pulire le cozze e scottarle un paio di minuti in acqua bollente. Scolarle e farle saltare in una capiente padella con 3 cucchiai di olio evo e 2 spicchi d'aglio tritati. Sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco, aggiustare di sale e spengere il fuoco una volta che l'alcool è evaporato. Togliere le cozze dal guscio (tranne alcune da tenere per decorazione) e tenerle da parte insieme al fondo di cottura.
Cuocere il cous cous: Portare a bollore 250 g di acqua (pari peso di cous cous e acqua) con un cucchiaino di sale grosso e un cucchiaio di olio evo (serve per aiutare a sgranare il cous cous a fine cottura). Quando l'acqua bolle aggiungere un cucchiaino di curcuma in polvere e infine versarla sul cous cous, tutto in una volta. Non mescolare. Incoperchiare e spengere subito il fuoco. Lasciare riposare il cous cous coperto per 5 minuti, poi sgranarlo con una forchetta.
Nel frattempo sbucciare e schiacciare lo spicchio d'aglio rimasto e farlo rosolare per appena un minuto in un paio di cucchiai di olio evo. Eliminare l'aglio prima che bruci e aggiungere i gamberi, il merluzzo e i peperoni tagliati a dadini. Dopo alcuni minuti aggiungere anche il moscardino tagliato a pezzetti. Sfumare con il restante vino. Quando l'alcool è evaporato e il fondo leggermente ristretto aggiustare di sale e spengere il fuoco.
Condire il cous cous con il sughetto di pesce e peperoni, le cozze e il fondo di cottura. Infine aggiungere anche le verdure crude tagliate a dadini: sedano, pomodorini e cipolla. Amalgamare il tutto e aggiungere eventualmente un filo di olio evo a crudo. Lasciare raffreddare in frigo per almeno un'ora. Decorare con le cozze in guscio tenute da parte e servire freddo.
Buon appetito!



N.B.1 La curcuma ha un aroma leggero ma dà un meraviglioso colore giallo al cous cous. Inoltre è bene aggiungerla all'acqua di cottura solo quando sta già bollendo: la cottura rovina le sue proprietà antiossidanti.
N.B.2 Il peperone può anche essere aggiunto a crudo insieme alle altre verdure ma trovo che la cottura lo renda più saporito e fa si che il suo sapore si amalgami meglio insieme a quello del pesce.
N.B.3 Il moscardino deve essere cotto per un brevissimo tempo (max 4 minuti) altrimenti diventa duro.