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lunedì 19 febbraio 2024

L'Hummus di cannellini della dottoressa Paola

Ho sempre pensato che "mettersi a dieta" presupponesse uno stile di vita pieno di rinunce e privazioni, o almeno è così che la società ci ha sempre indotto a credere. Nonostante questo, dopo il parto, ma soprattutto dopo il covid, ho avvertito la necessità di perdere peso: mi sentivo pesante, senza energia e non mi piacevo più. Una camicetta che mi piace tanto e che non mi entrava più è stata la molla che mi ha spinto ad agire. Avevo bisogno di cambiare. Così, nonostante la paura della fame, di non farcela a ottenere risultati, di dare di matto ogni 5 minuti, mi sono affidata ad una professionista che mi ha ispirato fiducia. Ovviamente all'inizio non è stato facile e per circa 10 giorni ho sofferto un po' la mancanza di libertà di poter mangiare quello che mi pareva (anche se meno di quanto avevo immaginato). Un'altra cosa che in quel momento mi turbò fu la drastica riduzione della carne. Non pensavo di consumare quantitativi esagerati di carne e invece mi sono resa conto che, probabilmente, uno dei motivi del mio sovrappeso era proprio quello. Seguendo i consigli della dottoressa Paola mi sono indirizzata verso un'alimentazione più vegetale e da allora ho molto aumentato il mio consumo di legumi, a scapito della carne, e devo ammettere che il mio corpo ne ha tratto giovamento in tutti i sensi possibili. Anche se il mio percorso con la dottoressa si è concluso da tempo, non ho più abbandonato il piano alimentare e continuo a seguire i suoi consigli e le sue ricette facili e gustose.
Ad esempio questo hummus di cannellini che è letteralmente fotonico! Saporito e fresco! Non smetterei mai di mangiarlo! Niente ingredienti strani o inusuali, solo cose che si trovano in qualunque dispensa italiana. E poi la praticità di avere la cena pronta in 5 minuti sporcando solo il mixer? Ne vogliamo parlare? Da fare e rifare e rifare!




HUMMUS di CANNELLINI 

Ingredienti:
250 g Fagioli cannellini lessati (vanno bene anche quelli confezionati)
3 olive verdi denocciolate 
2 pomodorini secchi 
Un cucchiaio abbondante di capperi sotto sale 
Mezzo limone 
Mezzo spicchio d'aglio 
Olio evo 
Origano secco (facoltativo)
pepe nero (facoltativo)

Dissalare bene i capperi sotto acqua corrente, strizzarli e metterli nel mixer insieme ai fagioli, le olive, i pomodori secchi, il succo di mezzo limone, l'aglio privato dell'anima e  spezzettato, un paio di cucchiai di olio evo. Se vi piace, aggiungete anche un pizzico di origano. Frullare tutto fino a ottenere una crema liscia (aggiungere eventualmente qualche cucchiaio di acqua per arrivare alla consistenza desiderata). Aggiustare eventualmente di sale (non dovrebbe esserci bisogno vista la sapidità degli ingredienti) e pepe nero macinato. Versare in una terrina e servire anche subito con cruditè di verdure (le carote sono le migliori) e/o crostini di pane tostato, oppure usare per farcire panini e crostoni golosi. 
Buon appetito!

martedì 15 novembre 2022

Di zuppe e bimbi malati (zuppa di lenticchie e carciofi)

Sembra che finalmente l'autunno sia arrivato per davvero: oggi le colline circostanti sono avvolte da basse nuvole scure e una pioggerella insistente fa da sottofondo ad una inaspettata giornata casalinga.
Ma perché dovrei trovarmi a casa in un normale martedì lavorativo? Semplice. Insieme all'autunno sono arrivati anche i classici malanni di stagione e il piccolo maschio alfa ha pensato bene di accoppiarsi subito con una bella forma virale a base di febbre e placche in gola. 
È stata una giornata lenta e pacifica, le ore scandite da costruzioni lego e tanta televisione, misurazioni di febbre e tanto moccio.
Non potevo non approfittarne e mi sono concessa un pranzo un pò più lento del solito, una zuppa che mi piace da matti, il perfetto comfort food per una giornata fredda e umida. 
Ammetto che il piccolo maschio alfa ha preferito un più classico passato di verdura con la minestrina ma, ecco, secondo me non c'è proprio paragone!
Provatela perché è spettacolare!




ZUPPA di LENTICCHIE e CARCIOFI 

Ingredienti (per 2-3 persone):
100 g di lenticchie secche 
4 carciofi 
2 spicchi di aglio 
Una decina di pomodorini 
Aceto di vino 
Bacche di ginepro 
Olio evo 
Sale 

Per prima cosa occorre pulire i carciofi: eliminare le foglie esterne più dure e la cima spinosa, poi tagliarli a metà ed eliminare anche l'eventuale fieno. Tagliare i carciofi a fettine sottili e metterli in ammollo in acqua acidulata con 3 cucchiai di aceto di vino. 
In una pentola scaldare 3-4 cucchiai di olio evo con l'aglio sbucciato e schiacciato e un paio di bacche di ginepro, poi versare le lenticchie preventivamente sciacquate sotto acqua corrente. Aggiungere anche le fettine di carciofi scolate e  i pomodorini lavati e tagliati a metà e far rosolare tutto per qualche minuto. 
Una volta che i carciofi si sono un pochino ammorbiditi sfumare con un paio di cucchiai di aceto di vino, salare e versare acqua calda fino a coprire appena lenticchie e carciofi. Portare a bollore, poi incoperchiare e abbassare la fiamma al minimo. Lasciare sobbollire lentamente per 25-30 minuti. Se la zuppa si dovesse asciugare troppo aggiungere altra acqua calda (poi il livello di "brodosità" è secondo gusto personale). Aggiustare di sale e servire, calda o tiepida, accompagnata con una bella fettona di pane tostato. 
Se vi piacciono i sapori forti provate ad aggiungere un pò di peperoncino!
Buon appetito!




mercoledì 26 ottobre 2022

Mood autunnale (Pasta al forno con piselli e crescenza)

 Si alza la nebbia e cadono le foglie; la mattina è buio anche se le temperature sono ancora miti. 
È tempo di lentezza, di tranquille passeggiate nel bosco e serate sul divano con il plaid. 
Anche le ricette in cucina si fanno più rilassate e il forno è stato rimesso in attività. 
La ricetta di oggi rispecchia molto il mio mood autunnale: una pasta al forno semplice ma saporita, vegetariana, ma che è comunque un ottimo piatto unico. Posso assicurare che fa un figurone sulla tavola della domenica e piacerà anche ai commensali più piccoli perché, in fondo, a chi non piace la pasta al forno????
Provatela e fatemi sapere!




PASTA al FORNO con PISELLI e CRESCENZA 

Ingredienti (per 5-6 persone):
500 g di pasta corta 
350 g di piselli surgelati 
170 g crescenza (o stracchino)
1 grossa cipolla rossa (o 2 piccole)
400 g di pomodori pelati (o polpa o passata)
Parmigiano reggiano grattugiato 
Pangrattato 
Olio evo 
Sale 
Pepe nero 

Sbollentare i piselli ancora surgelati in abbondante acqua bollente per il tempo indicato sulla confezione, poi scolarli conservando l'acqua di cottura. 
Sbucciare e tritare grossolanamente la cipolla, poi farla appassire in un tegame con 3-4 cucchiai di olio evo. Una volta che la cipolla è diventata trasparente aggiungere i piselli già lessati e i pomodori pelati spezzettati e portare a ebollizione, poi abbassare il fuoco al minimo, incoperchiare e lasciare addensare il sugo per 10-15 minuti. Aggiustare di sale e, se piace, aggiungere anche una generosa macinata di pepe nero. 
Nella stessa acqua di cottura dei piselli cuocere la pasta e, molto importante, scolarla a metà cottura.
Far saltare velocemente la pasta nel sugo di piselli preparato, poi disporre in una capiente pirofila da forno previamente unta con olio evo.
Disporre la crescenza a pezzetti sulla pasta e poi cospargere la superficie con un mix pari peso di parmigiano grattugiato e pangrattato. 
Infornare in forno preriscaldato a 200°C per circa 30 minuti o comunque fino a che non si sarà formata una croccante crosticina dorata in superficie. 
Sfornare e lasciare raffreddare almeno 10 minuti prima di servire. 
Buon appetito!






N.b.1: i piselli surgelati sono sostituibili con lo stesso peso di piselli in scatola sgocciolati o con piselli freschi (quando la stagione lo consente).

N.b.2: a me piace usare la pasta corta di formato grande (fusilloni, mezze maniche, paccheri...) per mio gusto personale ma niente vieta di usare il formato di pasta che si preferisce, magari anche ziti, mafaldine o tagliatelle. 

N.b.3: il sugo di piselli può essere preparato anche il giorno prima (o ancora prima!).

domenica 30 gennaio 2022

Il pranzo della domenica (Zuppa di orzo, cavolo nero e lenticchie)

E' una domenica lenta e pigra, fredda e pure un po' grigia. Il mio piccolo maschio alfa, dopo una sola settimana di asilo, ha vinto una nuova quarantena da contatto grazie a decisioni scolastiche a dir poco scellerate. Ma non è questo il posto in cui far polemica, anche se ne avrei una gran voglia, basti pensare che il morale non è esattamente alle stelle (il mio perlomeno, il piccolo è felicissimo di stare a casa a giocare!).
Insomma mi serve qualcosa per tirarmi su mentre sono in casa: vado in cucina e preparo il pranzo! Un bel comfort food, caldo e avvolgente, con il cavolo nero appena colto dall'orto, all'apice del suo rigoglio, un po' di guanciale per rendere il tutto più appetibile per i carnivori di casa e i miei amati legumi. Una cottura lenta, il profumo che si spande per casa, l'umore che si risolleva e ci troviamo tutti a tavola insieme, davanti alla nostra ciotola fumante, lieti che sia domenica e che possiamo stare insieme a non far assolutamente niente se non mangiare!




ZUPPA di ORZO, CAVOLO NERO e LENTICCHIE

Ingredienti (per 3 persone):
1 cipolla dorata 
50 g di guanciale (o pancetta tesa)
1 foglia di alloro 
2 bacche di ginepro 
10-12 foglie di cavolo nero 
120 g lenticchie secche 
150 g orzo perlato 
1 l brodo vegetale (o acqua calda, se non lo avete a disposizione)
Olio evo 
Sale 
Pepe nero 

Sbucciare e affettare sottile la cipolla,  tagliare a dadini piccoli il guanciale. Lavare le foglie di cavolo nero e tritarle grossolanamente. In una capace casseruola antiaderente far appassire cipolla e guanciale insieme a 3-4 cucchiai di olio evo, 2 bacche di ginepro schiacciate e una foglia di alloro. Aggiungere le lenticchie preventivamente sciacquate sotto acqua corrente e mescolare. Versare il brodo vegetale già caldo e portare all'ebollizione, poi aggiungere il cavolo nero e l'orzo. Lasciare sobbollire, parzialmente incoperchiato, a fiamma bassa per mezz'ora. Aggiustare di sale a fine cottura e servire la zuppa calda o tiepida con una generosa macinata di pepe nero e un filo di olio evo a crudo.
Buon appetito!




N.B.1: per una versione vegana basta omettere la pancetta! La zuppa sarà ugualmente buona e saporita.

N.B.2: l'orzo può essere sostituito da qualunque altro cereale (o mix di cereali) che abbiamo a disposizione in casa: farro, riso, grano saraceno ma anche quinoa o miglio, per una consistenza più "papposa". Tenere ovviamente conto dei diversi tempi di cottura dei cereali.


giovedì 11 novembre 2021

Campagna pro-legumi (Ragù di lenticchie)

Prosegue la mia battaglia familiare per cercare di aumentare il consumo di legumi dei miei maschi alfa. Se i paccheri con cozze e crema di fagioli (che hanno riscosso grande successo) sono un piatto che fa pensare più al sabato o alla domenica, oggi presento una ricetta più da "tutti i giorni", una roba che si puo' preparare anche all'ultimo minuto, mentre si aspetta che inizi a bollire l'acqua per la pasta, ma della cui bonta' non si deve assolutamente dubitare. Mi sono ispirata alla ricetta di Marco Bianchi, che si conferma sempre più un esempio per prendere spunto per una cucina sana ma mai banale. Dico solo che la velocita' di esecuzione di questa pasta è direttamente proporzionale alla velocita' con cui viene spazzolata dai piatti!
Correte a preparare questo ragu' perchè è spaziale, perfetto sia per condire la pasta che per farcire dei gustosi crostoni! 

 


RAGU' DI LENTICCHIE

Ingredienti (per 4 persone):
250 g lenticchie lessate 
2-3 pomodori secchi sott'olio
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 costola di sedano
1 carota
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
250 ml di passata di pomodoro
olio evo
sale
Pepe nero 

Raschiare la carota, lavare il sedano e sbucciare aglio e cipolla. Nel mixer frullare insieme aglio, cipolla, carota, sedano, i pomodori secchi e metà delle lenticchie fino a ottenere un trito grossolano ma un po' papposo.
In una casseruola soffriggere dolcemente il trito ottenuto con 2-3 cucchiai di olio evo: quando è ben appassito aggiungere le restanti lenticchie intere, il concentrato di pomodoro e la passata. Far prendere il bollore, poi abbassare la fiamma e incoperchiare. Lasciare sobbollire per una ventina di minuti in modo che il pomodoro si cuocia e il sugo si restringa un po'. Se il sugo si dovesse asciugare troppo in cottura basta aggiungere mezzo bicchiere di acqua e continuare a cuocere fino alla densità desiderata. Aggiustare di sale e pepe a piacere.
Usare per condire un buon piatto di pasta corta o su dei crostoni abbrustoliti di pane integrale.
Buon appetito!




N.B.1: Si possono tranquillamente usare le lenticchie in scatola purchè si abbia l'accortezza di sciacquarle sotto acqua corrente dal liquido di governo in modo da eliminare l'eventuale sale in eccesso.

N.B.2: L'aggiunta di pomodori secchi non è opzionale: sono loro che conferiscono davvero un gusto e carattere speciale a questo piatto.




mercoledì 29 settembre 2021

Legumi gourmet (Paccheri con cozze e crema di fagioli)

 Ricomincia il ciclo delle "ricette ingannatrici", ovvero tutte quelle ricette che mi permettono di occultare alimenti notoriamente poco graditi dai miei congiunti che io però mi ostino a volergli propinare. I legumi rientrano in pieno in questa categoria: per ragioni che ignoro, se mi azzardo a servire a tavola un piatto di fagioli o di ceci, vengo guardata come se fosse un oltraggio al pubblico pudore: stupore e disprezzo iniziano ad aleggiare nella mia cucina, dove mi ritrovo a mangiare vergognosamente a testa china i miei amati legumi mentre i miei maschi alfa gozzovigliano infine con pane e prosciutto.
Ma io non demordo e quindi...voilà! I legumi li riduco in purea e li uso per produrre un piatto di una goduria indescrivibile: di fronte a dei cremosissimi paccheri con le cozze nessuno riesce a dire di no!
A volte pensoche potrei far mangiare loro anche larve e cavallette se solo mi prendessi la briga di frullarle!
Per oggi è tutto. Gustatevi questo fantastico piatto di pasta: se lo provate vi farà fare un figurone!



PACCHERI con COZZE e CREMA di FAGIOLI

Ingredienti (per 3-4 persone):
250 g fagioli borlotti lessati
500 g cozze
350 g paccheri
2-3 spicchi di aglio
100 ml vino bianco
prezzemolo fresco
olio evo
sale
pepe nero

Per prima cosa occorre pulire le cozze (se non le ha già pulite il vostro pescivendolo di fiducia) eliminando le alghette che talvolta le ricoprono. 
Tritare gli spicchi di aglio sbucciati e farli soffriggere dolcemente in una capiente padella insieme a un fondo di olio evo (quantitativo tale da coprire bene il fondo della padella). Quando l'aglio inizia a soffriggere aggiungere le cozze e farle aprire a fiamma vivace. Sfumare con il vino bianco e quando l'alcool è evaporato spengere il fuoco. Aggiustare di sale. 
Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente e salata. Mentre i paccheri cuociono frullare i fagioli con circa un bicchiere di acqua di cottura della pasta: si deve ottenere una crema piuttosto fluida.
Scolare la pasta un minuto prima della fine della cottura e spadellarla a fiamma vivace insieme alle cozze. Mantecare il tutto con la crema di fagioli. Aggiustare di sale e cospargere con prezzemolo tritato fresco e una buona macinata di pepe nero.
Servire subito.
Buon appetito!

N.B.: Per una versione super veloce, ma altrettanto buona, usare i borlotti in scatola e le cozze surgelate col guscio (che sono anche già pulite).




venerdì 23 luglio 2021

Dieta (Insalata messicana)

Della serie "anche le foodblogger si mettono a dieta", eccomi pure io a fare i conti con qualche chilo di troppo che non mi fa più entrare nei miei bei vestitini. Mi sono crogiolata troppo a lungo nell'autoindulgenza post-partum e il girovita ne ha inevitabilmente risentito. E ormai il  pargolo ha 4 anni. Poi c'è stata la pandemia. Poi l'avvento dei 40 anni. Insomma, una perenne corsa all'ingrasso. Ho provato a fare da sola ma sono, appunto, troppo indulgente con me stessa. Allora ho chiesto aiuto e ho deciso di farmi seguire da una nutrizionista che mi costringa a mangiare solo quello che mi serve per stare bene e non avere fame. E' semplice? Assolutamente no, anche perche', pur essendo una donna di 1,60 m scarsi, mangio quanto un camionista col baco della tenia! E quindi, spesso, ho ancora fame anche se ho appena finito il pasto. Certo, sono solo all'inizio: so che tra qualche settimana il mio stomaco si sarà abituato a mangiare meno ma per il momento non è sempre facile e il pensiero del cibo è praticamente un chiodo fisso che mi accompagna dal risveglio la mattina fino a quando vado a dormire. Ciò che posso o non posso mangiare, la quantità, come fare gli abbinamenti in modo da rendere tutto sempre bello e appetibile, in modo che mi soddisfi senza sgarrare.
La ricetta di oggi nasce proprio dalla necessità di appagare occhio e gusto nonostante il mio necessario deficit calorico e che dire? E' buona. E' fresca. E' sana. Pure bella e colorata, anche se super piccante. Non ho volutamente riportato le quantità, che dipendono di fatto da quanta fame avete (o dalle quantità previste dalla vostra dieta!).
Si tratta in ogni caso di un piatto sano e appagante, perfetto per queste calde giornate estive.



INSALATA MESSICANA

Ingredienti:
Fagioli rossi (già lessati. Vanno bene anche quelli in scatola)
cipolla di tropea
avocado
peperone
mais
pomodorini
succo di lime
tabasco
olio evo
sale

Pulire il peperone, tagliarlo a metà ed eliminare il picciolo, i filamenti bianchi e i semi. Tagliarlo a listarelle. Scaldare un pedellino antiaderente con appena un cucchiaino di olio evo e spadellare velocemente la julienne di peperoni per un paio di minuti. Condire i peperoni con poco sale e qualche goccia di tabasco e proseguire la cottura ancora per qualche minuto: i peperoni si dovranno ammorbidire ma non essere stracotti. Togliere ei peperoni dalla padella e tenere da parte a raffreddare.
Sbucciare l'avocado, tagliarlo a dadini e condirlo con succo di lime, olio evo e sale. Affettare sottilmente anche il cipollotto fresco e tagliare a spicchi i pomodorini.
In una terrina riunire i fagioli rossi (scolati e sciacquati sotto acqua corrente, se usate quelli in scatola), il mais, i pomodorini a spicchi, il cipollotto, l'avocado con tutto il suo condimento e infine i peperoni grigliati.
Mescolare tutto e condire, se serve, con olio evo, succo di lime, sale e ancora un po' di tabasco (se vi piace il gusto molto piccante).
Servire accompagnata da riso integrale bollito (come ho fatto io) o da tortilla di mais.
Buon appetito!






venerdì 5 giugno 2020

Bing in cucina (Pasta facile facile)

Proprio dietro l'angolo della nostra città oggi Bing....

Chi ha figli piccoli sa quanto questo incipit può entrarti nella testa e restare lì, a girare, girare e girare nei lunghi giorni di quarantena, fino a farti sentire parte del famigerato cartone animato. 
E mentre tuo figlio si rimbambisce davanti alla TV, tu, che non sei da meno, inizi a sentirti una madre inadeguata in confronto al papà/pupazzo-di-pezza di Bing: sempre pronto per qualsiasi evenienza, impeccabile, imperturbabile, non perde mai le staffe. Roba che la Montessori gli fa un baffo. 
A dirla tutta, se proprio vogliamo, sembra che addirittura un solitario orso maschio se la cavi meglio di me nel gestire un piccolo terremoto... vedi Masha&Orso!

Poi, coi cartoni animati, inevitabilmente iniziano le richieste astruse:
"Mamma, voglio la bacchetta come Bing!"
...
"Mamma, voglio il taxi parlante di Bing!"
...
"Mamma, anche io voglio la polverina magica di Bing!"
...???
"Mamma, voglio la pasta facile facile di Bing e Sula!"
... eh no! Aspetta un po'! Questa la posso fare!

E quindi eccoci alla ricetta di oggi, che mi fa sentire un po' meno madre scapestrata: la pasta facile facile di Bing e Sula!
Che poi altro non è che pasta con carote e piselli ma se serve per far mangiare più vegetali ai piccoletti, ben venga!
E poi mica va bene solo per i bambini: è buona e può essere un validissimo, leggero piatto unico!

PASTA FACILE FACILE DI BING

Ingredienti (per 2 bambini o per un adulto affamato):
100 g trofie (o altra pasta corta a piacere)
1 grossa carota
2 manciate di piselli (freschi o congelati, a piacere)
1 scalogno
5 g di burro
olio evo
sale

Raschiare lacarota e tagliarla a dadini piccolini. Sbucciare lo scalogno e affettarlo molto finemente. 
In una padellina scaldare un cucchiaio di olio evo e il burro e lasciarvi imbiondire dolcemente lo scalogno. Aggiungere i dadini di carota e i piselli, far insaporire a fiamma vivace, poi salare leggermente. Aggiungere anche una tazzina di acqua, poi abbassare il fuoco, incoperchiare e lasciare cuocere una decina di minuti: le verdure dovranno risultare morbide. 
Nel frattempo lessare la pasta in abbondante acqua salata, scolare e aggiungere al condimento di verdure. Far insaporire per un minuto e servire subito.
Buon appetito coniglietti! 

N.B.1: naturalmente si può evitare il burro nel soffritto e usare solo olio evo ma con il burro è più buona! 

N.B.2: se piace, spolverizzare con parmigiano grattugiato a piacere per un gusto più deciso e goloso. 




sabato 25 aprile 2020

Il tempo regalato (seppioline in umido con piselli)

Sempre più spesso mi capita di leggere di "sospensione della realtà", persone che vivono questo periodo di quarantena in attesa di vedere la luce in fondo al tunnel di questa pandemia, come se poi potesse tornare tutto come prima, con uno schiocco di dita. Francamente dubito che sarà così.
In ogni caso sto pensando spesso a cosa stia significando per me questo periodo di forzata reclusione: non riesco proprio a pensare a queste settimane come a una sospensione dalla vita. Perchè la vita continua, anche se ci sembra di stare fermi, a prescindere dalla strada che avremmo voluto imboccare prima e che potrebbe essere solo ritardata oppure deviata definitivamente a causa degli eventi.
Personalmente mi piace pensare a questo periodo come a "un tempo regalato".
Ho sempre avuto uno stile di vita abbastanza attivo: lavoro, sport, amici; una routine talvolta sfiancante. E' stato bello rallentare. E' bello avere così tanto tempo da dedicare alla famiglia: a cose normali non avrei mai potuto trascorrere così tanto tempo insieme al mio bambino, vederlo crescere e imparare tante cose, giorno dopo giorno, capire e apprezzare il suo acume di bambino, la sua candida gentilezza. E mi piace, anche se a volte è un'autentica peste! Di solito non c'è il tempo e anche lui viene stritolato dagli ingranaggi delle nostre vite rutilanti.
Quindi io sono grata di questo tempo extra, un regalo che ricorderò in futuro con indicibile tenerezza.

Passando alla cucina, che dovrebbe comunque essere l'argomento principe di questo blog: oggi altra ricetta super classica ma di sicuro effetto.
Le seppioline coi piselli sono un ricco secondo piatto di mare, anche se io preferisco abbondare e servirle come un vero piatto unico, insieme a del pane bruschettato.
Piacciono proprio a tutti!



SEPPIOLINE IN UMIDO CON PISELLI

Ingredienti (per 3-4 persone):
800-900 g di seppioline (vanno benissimo anche decongelate)
500-600 g piselli (freschi o congelati, secondo la stagione)
400 ml passata di pomodoro
2 spicchi di aglio
100 ml vino bianco
olio evo
sale
prezzemolo fresco

Lavare le seppioline sotto acqua corrente ed eliminare l'occhio interno.
In un tegame capiente far soffriggere gli spicchi d'aglio sbucciati e schiacciati insieme a olio evo in quantità tale da coprire il fondo del tegame.
Eliminare l'aglio prima che bruci e aggiungere le seppioline (se sono grandi meglio prima tagliarle a pezzi). Rosolare le seppioline per un minuto a fiamma vivace, poi sfumare con il vino.
Salare leggermente, poi aggiungere i piselli crudi e mescolare. Lasciare cuocere per circa 5 minuti, sempre a fiamma alta, poi aggiungere anche la passata di pomodoro. Far prendere il bollore, poi incoperchiare e abbassare la fiamma al minimo. Lasciare cuocere 35-40 minuti, mescolando ogni tanto e aggiungendo acqua calda qualora il fondo di cottura si asciugasse troppo.
A fine cottura aggiustare di sale e cospargere con prezzemolo fresco tritato.
Servire calde accompagnate da fette di pane tostato.
Buon appetito!

N.B.: Si può sostituire l'aglio con lo scalogno, più delicato, che poi resterà nel tegame con le seppie.

martedì 24 marzo 2020

La vita ai tempi del coronavirus (Minestra di riso, lenticchie e funghi)

Eccoci qui. Dopo un lungo, assordante silenzio anche io ho deciso di prendere la parola e dire la mia.
Che ci piaccia o no stiamo assistendo dal vivo a un evento che entrerà nei libri di storia. Quando ormai ci sentiamo potentissimi, padroni del mondo, all'apice del progresso tecnologico...una pandemia. La realizzazione di uno dei miei peggiori incubi: non c'è niente che mi faccia più paura della malattia, della sofferenza, per me e i miei cari. Un terrore viscerale che mi costringo a tenere a bada con la forza della ragione.
Starei volentieri rintanata in casa coi miei maschietti e invece sono fra quelle persone che ancora devono andare a lavoro. A volte mi sento sopraffare.
Ho fatto tutto quello che la mia mente razionale aveva giurato di non fare: sono andata a fare la spesa bardata con guanti e mascherina anche se so benissimo che basta mantenere la distanza di sicurezza; ho fatto una tale scorta che non sapevo più come fare entrare tutto in auto. Non tocco praticamente più niente a mani nude o senza disinfezione.
Bella la razionalità, eh! Salvo poi mandarla ai maiali appena possibile!
Ogni giorno tiro un sospiro di sollievo appena varco la porta di casa e la chiudo alle mie spalle.
E' a quel punto che ho bisogno di qualcosa per allentare i nervi. Gli abbracci del mio bambino. E poi cucino. Anzi, spesso cuciniamo insieme.
In queste sere fredde, in cui le notizie dei telegiornali gelano anche l'anima, sto riscoprendo zuppe e minestre. Qualcosa di buono e caldo, semplice e rassicurante, che sappia di casa e di famiglia. Perché ora, non mi occorre niente altro.



MINESTRA di RISO, LENTICCHIE e FUNGHI

Ingredienti
(per 3 persone):
250 g lenticchie secche
120 g riso (per me Carnaroli ma vanno bene anche baldo o originario)
10-12 funghi champignon
10 g di funghi porcini secchi
250 g passata di pomodoro
1 carota
1 cipolla
1 spicchio di aglio
1 costola di sedano
olio evo
sale

Mettere in ammollo i funghi porcini secchi per almeno 15 minuti. Sciacquare le lenticchie sotto acqua corrente. Pulire i funghi champignon, lavarli e tagliarli a fettine sottili. Preparare un trito con aglio, carota, sedano e cipolla. In una pentola capiente far soffriggere il trito con 3 cucchiai di olio evo, fino a che non è ben appassito. Aggiungere i funghi champignon e poi i funghi porcini sgocciolati e tagliati a pezzetti. Salare leggermente. Dopo 5 minuti aggiungere anche le lenticchie mescolando. Irrorare con la passata di pomodoro e far prendere il bollore. Versare 1,5 l di acqua e far riprendere il bollore. A questo punto aggiungere anche il riso, mescolare, e lasciare cuocere una quarantina di minuti a fiamma bassa. Aggiustare di sale e servire tiepida.
Buon appetito!


N.B.: Io ho usato un misto di funghi freschi e secchi. Niente vieta di usare di usare solo l'uno o l'altro o anche altre varietà di funghi, secondo i propri gusti.

martedì 19 novembre 2019

Il risotto svuotafrigo (Piselli, prosciutto e robiola)

Apro il frigo e trovo una robiola in odore di scadenza e un rimasuglio di trancio di prosciutto. Poi mi ricordo di una esigua quantità di piselli surgelati che girano per il congelatore: troppo pochi anche solo per farne un contorno. I maschi alfa di casa si aggirano per casa come lupi famelici... che fare?
Mi scopro a pensare che non preparo un risotto da tanto tempo e mi dico "Perchè no?! Risotto sia!".
Non è una di quelle preparazioni che faccio a occhi chiusi: devo dedicare tempo e attenzione per avere un buon risultato ma alla fine che gran soddisfazione!
Questo risotto, in particolare, mi ha stupito per l'ottima riuscita nonostante la mia totale mancanza di premeditazione e l'improvvisazione degli ingredienti.
Risi e bisi è un abbinamento classico della cucina italiana, il risotto piace a tutti e arricchito con prosciutto e robiola ha dato vita ad un fantastico piatto unico!
Il piccolo di casa ha anche chiesto il bis, troppo tardi purtroppo, ed è rimasto piuttosto contrariato dalla pentola vuota, tanto che ha voluto controllare personalmente che non ne fosse rimasto nemmeno un chicco!




RISOTTO con PISELLI, PROSCIUTTO e ROBIOLA

Ingredienti (per 3-4 persone):
1 cipolla bianca
250 g riso da risotto (carnaroli, roma, vialone nano, per esempio)
4-5 cucchiai di olio evo
15 g burro
150 g prosciutto crudo in una solo pezzo (Per me di tipo toscano, salato)
1 tazza di piselli surgelati
50 ml vino bianco
100 g robiola
600 ml brodo vegetale o acqua calda
Sale
Pepe nero

Bollire i pisellini per circa 15 minuti in abbondante acqua salata, scolarli e tenerli da parte. Sbucciare e tritare finemente la cipolla. Tagliare a dadini piccoli il prosciutto crudo. Scaldare il brodo lasciandolo poi sobbollire sul fuoco.
In una casseruola capiente (io ne uso una con interno in pietra antiaderente) scaldare insieme 4-5 cucchiai di olio evo e il burro, fino a che non si è sciolto completamente. A questo punto aggiungere il trito di cipolla e lasciare stufare delicatamente fino a che non è trasparente. Versare anche la dadolata di prosciutto e alzare la fiamma, quindi lasciare insaporire per un minuto. Salare leggermente.
Aggiungere il riso alla cipolla e farlo tostare a fiamma vivace per un minuto mescolando. Sfumare con il vino. Quando l'alcool è evaporato, bagnare il riso con un mestolo di brodo (che avevo in precedenza salato appena) e abbassare la fiamma. Aggiungere anche i piselli e altro brodo, fino al livello del riso, mescolare bene e incoperchiare. Mescolare e aggiungere altro brodo caldo ogni 5 minuti circa in modo che il riso non si attacchi e resti sempre bello umido. Occorreranno circa 15-20 minuti per arrivare a cottura. Aggiustare eventualmente di sale (non ne occorre molto perchè il prosciutto è già molto sapido).
Solo a fine cottura mantecare con la robiola lontano dal fuoco. Servire subito spolverizzato da un po' di pepe nero appena macinato.
Buon appetito!




lunedì 18 settembre 2017

Un'altra estate se ne va (Vellutata di melanzane e fagioli)

Il tempo è cambiato,  le giornate si sono fatte più corte e le temperature sono già scese. Anche questa per me strana estate sta finendo. Ultime melanzane dall'orto e invece di usarle per piatti freschi ed estivi mi trovo a pensare di farci una vellutata. E perchè no? La sera fa freschetto e io esibisco già il pigiama a manica lunga perciò qualcosa di morbido e caldo (oltre al piccolo maschio alfa) mi farebbe proprio piacere!
Ecco quindi una delle mie amate vellutate che, anche se da gustare calda, porta con sè ancora i profumi e la freschezza dell'estate.



VELLUTATA di MELANZANE e FAGIOLI

Ingredienti (per 2-3 persone):
1 scalogno
1 melanzana
250 g fagioli cannellini lessati
scorza di limone
rosmarino
sommacco
olio evo
pepe nero
sale

Porre la melanzana intera su una teglia antiaderente e cuocerla in forno preriscaldato a 200°C per 25-30 minuti. Sfornare, lasciare raffreddare qualche minuto, poi eliminare la buccia e i semi della melanzana e tenere solo la polpa.
Sbucciare e tagliare a fettine sottili lo scalogno, poi farlo appassire in una casseruola con un paio di cucchiai di olio  evo e un rametto di rosmarino, a fiamma vivace. Eliminare il rosmarino e aggiungere i fagioli scolati, la polpa di melanzana e circa mezzo litro di acqua calda. Portare il tutto a bollore e poi frullare con il pimer a immersione fino a ottenere una crema. Se la consistenza fosse troppo liquida lasciare cuocere ancora qualche minuto, se troppo densa aggiungere acqua.
Aggiustare di sale e pepe nero e servire calda cosparsa con buccia di limone tritata e un po' di sommacco (facoltativo ma dà una nota di colore carina).
Buon appetito!

sabato 8 aprile 2017

Alien (Burger di cavolfiore e farina di ceci al curry)

Il titolo di questo post niente ha a che vedere con il film in imminente uscita, quanto piuttosto con la mia prima ecografia. Lo so che suona strana una simile affermazione ma giuro che mentre ero lì, sdraiata sul lettino, che guardavo il monitor, a un certo punto sono sicura di aver visto una testa allungata senza naso e con gli occhi oblunghi. Una cosa tipo così:


Possibile che sia stata rapita dagli alieni senza che me ne accorgessi??? Il maschio alfa non la prenderà affatto bene....
In seguito sono stata sempre più convinta di portarmi appresso un agitatissimo essere alieno che cerca di uscire dalla via sbagliata.
Al momento sono talmente gonfia che mi aspetto da un momento all'altro di fare questa fine:


Che posso dire? Speriamo che almeno non somigli a E.T.!!!

Oggi un piatto che fortunatamente non ha niente a che fare con gli alieni, anche se si tratta di una deliziosa deviazione dai classici hamburger di carne: dei burger delicatamente speziati a base di cavolfiore e farina di ceci. Vegani, nutrienti e leggeri, gluten free e non contengono alcun tipo di grasso: nè olio, nè burro, nè latte o formaggi. Nonostante ciò sono buoni davvero: persino il maschio alfa li ha apprezzati, sebbene sostenga di odiare i ceci! A buon intenditore, poche parole!



BURGER di CAVOLFIORE e FARINA di CECI al CURRY

Ingredienti (per 6-7 burger):
un piccolo cavolfiore (500-600 g)
1 patata
1 cipollotto fresco
farina di ceci (circa 6 cucchiai)
curry in polvere
sale

Per la salsa di yoghurt all'aglio:
125 g yoghurt bianco intero
1 spicchio di aglio
2 cucchiai di olio evo
sale

Sbucciare la patata e tagliarla a quadrotti. Lavare il cavolfiore e dividerlo in cimette. Cuocere insieme, al vapore, cavolfiore e patata per circa mezz'ora: devono essere entrambi morbidi. Lasciare raffreddare a temperatura ambiente, poi schiacciare  in una terrina fino a ridurre tutto in poltiglia. Aggiungere un paio di cucchiai di polvere di curry e circa 6 cucchiai di farina di ceci. Tritare grossolanamente il cipollotto e aggiungerlo all'impasto. Amalgamare tutto. Aggiustare di sale e porre tutto in frigo a rassodare per circa mezz'ora poichè l'impasto è piuttosto morbido senza riposo.
Dopo che il composto ha riposato formare 6-7 polpette schiacciate delle dimensioni di un burger (io ho usato uno stampo circolare). Porre i burger su una placca da forno rivestita di carta da forno e infornare a 200°C per 30 minuti (girare i burger a metà del tempo di cottura). Sfornare e servire caldi.  Accompagnare con  panini da hamburger e salsa di yoghurt all'aglio (preparata mescolando 1 spicchio di aglio tritato, 125 g di yoghurt bianco neutro, un paio di cucchiai di olio evo e una presa di sale. Meglio se fatta riposare in frigorifero mezz'ora).
Buon appetito!


mercoledì 22 febbraio 2017

Smaltimento (Insalata tiepida di lenticchie)

So bene che Natale è ormai passato da quasi due mesi ma le sue conseguenze continuano ancora a farsi sentire, almeno in cucina. La necessità di cibi più leggeri per depurarsi e rimettersi in forma mi porta a consumare più legumi e verdura piuttosto che carne e pastasciutte e la cosa mi fa sentire bene. Oltre a ciò mi trovo ancora nella necessità di smaltire un po' di cose che abbiamo trovato nelle ceste natalizie che ci sono state regalate: biscotti, cioccolatini, vini e le immancabili lenticchie.
Quest'anno, in particolar modo, me ne sono ritrovata in dispensa svariate confezioni e sebbene le adori anche solo semplicemente lessate, ho dovuto pensare a modi un po' più originali per utilizzarle tutte, che esulassero dal solito condimento "olio, sale e pepe".
Ecco quindi che ho riesumato una vecchia rivista di cucina che proponeva questa interessantissima insalata tiepida di lenticchie, molto saporita e originale.
Secondo me non sfigurerebbe nemmeno sul tavolo delle feste come simpatico antipasto o ricco contorno. Magari provo a riproporla in famiglia per le prossime festività natalizie! Nel frattempo me la gusto insieme al maschio alfa!



INSALATA TIEPIDA di LENTICCHIE

Ingredienti (per 6 persone):
200 g lenticchie secche
1 carota
1 scalogno
1 spicchio d'aglio
1 costola di sedano
1 cipollotto di Tropea
1 arancia bio
3 bacche di ginepro
senape rustica
aceto balsamico
olio evo
sale

Partendo da abbondante acqua fredda lessare le lenticchie con carota, sedano, scalogno, lo spicchio d'aglio sbucciato e le bacche di ginepro: abbassare la fiamma al minimo all'inizio dell'ebollizione e lasciare cuocere parzialmente incoperchiate per 30-40 minuti, salando solo verso fine cottura.
Affettare finemente il cipollotto e tenere da parte. Grattugiare la scorza dell'arancia e spremerne il succo che dovrà poi essere emulsionato con 2 cucchiai di aceto balsamico, 4 cucchiai di olio evo, un cucchiaino di senape rustica e una presa di sale. Scolare molto bene le lenticchie dal liquido di cottura e mescolarle con il cipollotto affettato e  parte della scorza di arancia grattugiata. Condire le lenticchie con l'emulsione preparata e guarnire eventualmente con altra scorza d'arancia grattugiata. Servire tiepide.
Buon appetito!

Con questa ricetta partecipo al "Meat free contest" di gennaio-febbraio 2017, ospitato da Le mie ricette collaudate


giovedì 12 gennaio 2017

Gelo e antigelo (Cacciucco di ceci e cavolo nero)

Rientrata dal mio viaggetto pensavo che avrei trovato ad attendermi in Italia i soliti 15°C di quando sono partita e invece....il gelo! Non ero psicologicamente preparata.
In queste serate di freddo intenso l'unico rimedio che ho trovato è stato stare sotto un plaid con la gatta accoccolata sopra, una tisana calda, un buon libro e una pentola di zuppa a sobbollire sul fornello. Non riesco a pensare a una immagine più appropriata per esorcizzare il freddo invernale.
Per venire incontro alle esigenze detox post-natalizie ho preparato una zuppa molto saporita a base di ceci (che saziano, sono rimineralizzanti e forniscono proteine vegetali e fibre) e cavolo nero, ortaggio di stagione di cui l'orto al momento è decisamente ricco. Per chi non lo sapesse: questo è il momento ideale per gustare il cavolo nero dato che, per risultare tenero e non fibroso dopo la bollitura, la pianta deve aver subito almeno una "gelata", ovvero una notte sotto zero. Peccato che questa varietà di cavolo sia poco conosciuta fuori dalla Toscana perchè è veramente saporita e si presta per un sacco di preparazioni, a partire da semplice sostituto degli spinaci. Insomma un concentrato di gusto, fibre e vitamine, per combattere il freddo e i malanni di stagione e tornare in forma senza soffrire la fame!



CACCIUCCO di CECI e CAVOLO NERO

Ingredienti (per 2 persone):
150 g ceci secchi
300 g di foglie di cavolo nero
10 pomodorini
2 spicchi d'aglio
1 filetto di acciuga sott'olio
peperoncino fresco
olio evo
sale

Tenere i ceci in ammollo in acqua fredda per almeno 12 ore, cambiandola un paio di volte in totale. Trascorso il tempo di ammollo, scolare i ceci e metterli in una pentola capiente insieme a uno spicchio d'aglio sbucciato. Riempire la pentola di acqua fredda fino a coprire abbondantemente i ceci (devono esserci almeno due dita di acqua sopra il livello dei ceci). Portare a ebollizione, poi incoperchiare parzialmente e abbassare la fiamma al minimo. Lasciare sobbollire i ceci circa 2 ore, fino a che non sono morbidi.
Lavare bene le foglie di cavolo nero e spezzettarle. Portare a ebollizione una pentola di acqua e sbollentare il cavolo nero per 10-15 minuti, poi scolare.
In un tegame a bordi alti scaldare 2-3 cucchiai di olio evo con uno spicchio di aglio sbucciato e schiacciato, il filetto di acciuga e poco peperoncino fresco tagliato a rondelle. Aggiungere i pomodorini tagliati in 4 parti e lasciare cuocere a fiamma vivace per un paio di minuti. Eliminare l'aglio prima che scurisca e aggiungere il cavolo nero sbollentato in modo che si insaporisca per alcuni minuti. Aggiungere anche i ceci caldi e  gran parte del loro liquido di cottura fino a che non ha l'aspetto brodoso di un minestrone. Lasciare cuocere il tutto a fiamma bassa per 15 minuti in modo che i sapori si amalgamino bene. Aggiustare di sale a fine cottura. Servire caldo accompagnando con fette di pane tostate e agliate.
Buon appetito!


sabato 8 ottobre 2016

Illusione (Vellutata di ceci con carote al sesamo)

E' difficile avere la reale percezione delle condizioni meteo stando al chiuso. Guardo fuori dalla finestra e vedo giornate luminose, soleggiate, con un bel cielo sgombro. "E' ancora caldo", mi dico, e mi illudo che sia ancora estate. Esco speranzosa in maniche di camicia e vengo travolta da un simpatico venticello che si insinua subdolamente tra i vestiti facendomi rabbrividire. Al diavolo le previsioni meteo! La mattina devo uscire con maglioncino e giacca, all'ora di pranzo starei bene in maglietta e per la sera ho già esibito il mio plaid da divano. Inutile dire che il raffreddore è dietro l'angolo che mi attende...
Per assecondare questo illusorio mood estivo mi sono inventata questa vellutata che ricorda tanto l'hummus negli ingredienti: ceci, aglio, sesamo. E siccome a me l'hummus piace mangiarlo con le carote ecco che queste non potevano mancare come tocco finale. Diciamo che sembra hummus ma è calda, ottima per le prime fresche sere d'autunno.



VELLUTATA di CECI con CAROTE al SESAMO

Ingredienti (per 3 persone):
300 g ceci lessati
1 spicchio d'aglio
3 carote
semi di sesamo
olio evo
sale

Sbucciare l'aglio, schiacciarlo e soffriggerlo con un paio di cucchiai di olio evo in una casseruola a bordi alti. Dopo un paio di minuti aggiungere i ceci sgocciolati e lasciarli insaporire a fiamma vivace. Salare e poi aggiungere acqua calda fino a coprire abbondantemente i ceci. Portare a bollore e lasciare sobbollire un paio di minuti. Frullare i ceci e lo spicchio d'aglio con un minipimer: si deve ottenere una crema liscia e vellutata. Se la consistenza è troppo soda aggiungere altra calda, se troppo liquida rimettere sul fuoco fino a che non raggiunge la consistenza desiderata. Aggiustare di sale a fine cottura.
Nel frattempo raschiare le carote e avvolgerle nella carta forno. Passarle un paio di minuti nel microonde alla massima potenza in modo che si ammorbidiscano (in alternativa possono essere cotte al vapore). Tagliare le carote cotte a rondelle e saltarle in padella con un filo di olio evo. Cospargere con abbondanti semi di sesamo e aspettare che le carote si abbrustoliscano appena. Salare alla fine.
Servire la vellutata calda o tiepida, a piacere, guarnita con le carote al sesamo.
Buon appetito!


domenica 26 luglio 2015

Ispirazione cinematografica (Tarka Dahl)

Qualche mese fa mi è capitato di vedere un film che mi incuriosiva: Amore, cucina e curry.
Come dice il titolo, parla di India, una storia d'amore e cucina: tutti temi a me molto cari. Ad un certo punto al protagonista viene chiesto quale fosse il suo piatto preferito e la sua risposta mi ha lasciata perplessa. Il dahl. E che diavolo è questo dahl????
Si sa che sono curiosa, perciò mi sono informata, ho studiato e ho scoperto che il dahl è una tipica preparazione indiana a base di lenticchie e spezie. Ne esistono una miriade di versioni in base al tipo di lenticchie (circa 60 varietà in India, dove è probabilmente il legume più utilizzato), al tipo e quantità di spezie usate, alla presenza o meno del soffritto; può essere frullato o lasciato con le lenticchie intere, può essere servito come zuppa o come cremoso contorno. Insomma è qualcosa di veramente versatile e personalizzabile e non mi sono lasciata sfuggire l'occasione di provarlo. La mia versione prevede la presenza di un soffritto speziato da aggiungere prima di servire (tarka) e ho lasciato le lenticchie intere e abbastanza asciutte per poterle servire come contorno insieme a del pane naan.
Che dire? Era delizioso, anche servito freddo nei giorni successivi.



TARKA DAHL

Ingredienti (per il dahl per 3-4 persone):
350 g lenticchie secche (preferibilmente rosse)
olio di semi
1 pezzo di ginger fresco
1 carota
1 scalogno
1 pomodoro maturo
cumino in semi
semi di coriandolo
6 bacche di cardamomo
curcuma in polvere
garam masal
sale

Per il tarka:
1 scalogno
semi di senape
1 peperoncino verde
 olio di semi o ghee

Dahl: 
Preparare un trito con lo scalogno, la carota e il ginger sbucciati. Schiacciare le bacche di cardamomo con la parte piatta di un coltello e recuperarne i semi all'interno. Pestare insieme con un cucchiaino di semi di cumino e un cucchiaino di semi di coriandolo. Sciacquare le lenticchie sotto acqua corrente.
In una pentola scaldare un paio di cucchiai di olio di semi (o di ghee) e soffriggere a fiamma bassa il trito insieme ai semi di cardamomo, di cumino e di coriandolo. Attenzione a non bruciare le spezie! Dopo 2-3 minuti aggiungere le lenticchie scolate, un cucchiaino di curcuma in polvere, un cucchiaino di garam masala e il pomodoro tagliato a pezzi. Aggiungere anche 600 ml di acqua calda e lasciare cuocere con il coperchio molto lentamente per almeno un'ora, mescolando ogni tanto. Aggiustare di sale a fine cottura. Alla fine la consistenza dovrà essere quella di una crema soda: le lenticchie dovranno essere molto morbide e sfaldarsi parzialmente. Se lo si vuole servire come zuppa aumentare il quantitativo di acqua iniziale in cui cuociono i legumi.

Tarka:
Affettare sottilmente uno scalogno e il peperoncino. In una padellina molto piccola scaldare 2-3 cucchiai di olio di semi (o di ghee) e farvi rosolare per alcuni minuti o scalogno, il peperoncino e un cucchiaio di semi di senape fino a che non iniziano a scoppiettare. Anche in questo caso fare molta attenzione a non bruciare le spezie e a non abbondare con l'olio, che deve solo servire a estrarre gli aromi.

Servire le lenticchie, calde o fredde a piacere, dopo avervi versato sopra il tarka a insaporire ulteriormente il tutto accompagnando con naan.
Buon appetito!


domenica 19 aprile 2015

L'arte del rimandare (fagioli in umido)

Da domani vado a correre tutti i giorni.
Da lunedì inizio la dieta.
Uno di questi giorni mi iscriverò a un corso di francese.
Prima o poi farò il viaggio dei miei sogni.
Devo lavare la tappezzeria del divano: ci penserò domani.
Quante volte capita di fare simili affermazioni? A me spessissimo!
Siamo geneticamente programmati a procrastinare? O è solo pigrizia?
Rimanda oggi, rimanda domani...quante cose ci perdiamo?
Per esempio: avevo nel congelatore degli ottimi fagioli borlotti, freschi, già sgranati e ogni volta che li vedevo mi ripromettevo di cucinarli, prima o poi: sono rimasti lì sepolti per mesi prima che mi decidessi e facessi lo sforzo mentale di pensare a cuocerli. L'avessi fatto prima.....

Ottimi come contorno rustico di carni alla griglia, per esempio, ma perfetti  anche come sostanzioso piatto unico con adeguato quantitativo di pane con cui fare scarpetta.



FAGIOLI BORLOTTI in UMIDO

Ingredienti:
400 g fagioli borlotti freschi sgranati
400 g pomodori pelati (una lattina)
2 spicchi d'aglio
1 scalogno
2 rametti di rosmarino
4-5 foglie di salvia
pepe nero in grani
olio evo
sale


In una casseruola (meglio se di coccio) far soffriggere 3 cucchiai di olio evo con gli spicchi d'aglio sbucciati e schiacciati, lo scalogno affettato, la salvia e il rosmarino. Prima che l'aglio imbrunisca aggiungere i fagioli (vanno bene anche congelati) e far insaporire un paio di minuti mescolando con un cucchiaio di legno. Aggiungere anche i pomodori pelati spezzettati grossolanamente e un cucchiaio di pepe nero in grani. Abbassare la fiamma al minimo e lasciare cuocere coperto molto lentamente per almeno un'ora e mezza aggiungendo ogni tanto un po' di acqua calda in modo che il fondo di cottura non si asciughi (deve restare abbastanza liquido). I borlotti hanno una buccia piuttosto spessa perciò necessitano di una lunga cottura, pur mantenendo una consistenza soda. A fine cottura aggiustare di sale e servire con un filo di olio evo a crudo e bel buon pane toscano.
Buon appetito!

domenica 1 giugno 2014

Mal d'Africa (Vellutata di piselli al ginger)

Eccomi! Diciamo che sono tornata....almeno fisicamente, perchè mentalmente sono ancora molto lontano, affacciata ad uno strapiombo sulla cima della Table Mountain o di fronte al fragoroso muro d'acqua che sono le cascate Vittoria. Per la prima volta ho sperimentato la depressione da rientro, una fiacca che mi riesce difficile spiegare altrimenti. Magari ho solo acquisito i sonnacchiosi ritmi africani!
...Il primo impatto con il suolo africano, l'aria calda e secca, i babbuini tutto attorno, la terra così rossa da ferire gli occhi, alberi mai visti carichi di fiori colorati, gente che vende frutta a bordo strada. Inutile dire che in Zimbabwe eravamo turisti riconoscibili a chilometri di distanza. Strano sentirsi diversi e osservati, una sensazione cui non siamo abituati. Victoria Falls è un paesino totalmente turistico che però ben poco ha da offrire a dei turisti europei, oltre alle cascate. Tanto per non subire troppi shock culturali tutti insieme la prima tappa è stato il lussuoso e coloniale Victoria Falls Hotel, affacciato sulla gola attraversata dal fiume Zambesi, praticamente a cavallo con lo Zambia.


Rispettando l'inglesissimo rito del thè time delle 17, con tanti pasticcini serviti sulla terrazza in giardino, si possono intravedere le magnifiche cascate e la nuvola di schizzi che sollevano....Quanto è selvaggia la mia Africa!



....A proposito...No, noi non dormivamo qui, dormivamo qui! (Notare il tetto in eternit!)

Le cascate però sono uno spettacolo davvero maestoso, per di più nel periodo di massima portata: un muro d'acqua che si schianta in un crepaccio con un tale fragore e violenza da sollevare schizzi ben oltre il livello del fiume (circa 110 m sopra), tanto da formare una sorta di nuvola bianca di vapore raso terra, visibile anche dall'aereo! Stare al suo interno è come ricevere continuamente secchiate d'acqua addosso: giuro che uscita da lì avevo persino le mutande bagnate nonostante il K-way! Spero solo che nell'acqua dello Zambesi non ci fossero coliformi! Ci si sente piccoli, molto piccoli, di fronte a tanta forza.

 Molte cose si ridimensionano, altre spariscono proprio. Non c'è bisogno di molte parole di fronte a uno spettacolo del genere, è il fiume che parla... Così come è inutile parlare di fronte a qualcosa di molto buono, come questa vellutata, da provare sia calda che fredda, con i piselli, che sono di stagione e un tocco esotico dato dal ginger, che ci sta sempre bene. La fettina di salmone non è opzionale: con la crema di piselli si crea un connubio delizioso!


VELLUTATA di PISELLI al GINGER


Ingredienti (per 3 persone):
500 g di piselli (anche surgelati)
un pezzo di ginger fresco
1 cipollotto fresco
salmone affumicato
basilico fresco o erba cipollina
olio evo
acqua calda (circa 1 l)
sale

Tritare il cipollotto e il ginger sbucciato e soffriggerli in una pentola insieme a  un paio di cucchiai di olio evo. Dopo alcuni minuti aggiungere i piselli freschi (o quelli surgelati) e lasciare insaporire alcuni minuti. Salare e iniziare ad aggiungere acqua calda. Far prendere il bollore e lasciare cuocere coperto a fiamma bassa per una mezz'ora. Aggiungere ancora un poco di ginger grattugiato e frullare tutto con il minipimer. Servire calda o fredda guarnita da una fettina di salmone affumicato e da foglie basilico (o erba cipollina).
Buon appetito!



mercoledì 30 gennaio 2013

In the end

Eccomi alla fine. Ultimi giorni in Florida e ultimo post dedicato. Doveva succedere prima o poi. "Era l'ora!" penserà qualcuno. Ancora non eravamo ripartiti che già la nostalgia si faceva sentire: ogni palma, ogni raggio di sole parlava di tutto quello che non avrei più visto al rientro. Mentre cercavo di imprimere bene tutto nella memoria mancava solo una tappa per completare il viaggio, qualcosa che rientrava nella mia personalissima lista di "cose da fare prima di morire": vedere dal vivo una partita di basket NBA, uno degli sport-simbolo degli USA e che io adoro guardare. Caso vuole che la squadra dei Miami Heat sia attualmente considerata la più forte (anche se io sono una tifosa dei Los Angeles Lakers e di Kobe Bryant in particolare!), quella con i giocatori più forti e famosi, nonchè detentrice del titolo: come fare a resistere??? Così siamo andati all'American Airlines Arena per assistere ad uno spettacolo da cui noi italiani avremmo solo da imparare: un intero, enorme palazzetto gremito fino al soffitto (ne sono sicura visto che, per non spendere un occhio della testa, avevamo i posti talmente in alto che potevamo toccarne il soffitto, in senso letterale!), strapieno di allegre e festose famigliole americane educatamente sedute al loro posto per tutto il tempo della partita. I cori e il tifo sono pilotati dall'organizzazione e tutto si svolge in un clima allegro, rilassato ed educato: niente insulti, niente caos, niente barriere per proteggere atleti che sono indubbiamente tra i più pagati al mondo. Eppure è tutto molto civile, niente a che vedere con le scene apocalittiche a cui siamo abituati negli stadi di calcio italiani. Ecco una foto dell'American Airlines Arena fatta dalla nostra piccionaia prima dell'inizio della partita.

La partita? Uno spettacolo per chiunque sia un'appassionato di questo sport per nerboruti spilungoni!

La ricetta di oggi non c'entra niente con l'America dato che appena ho messo piede in aeroporto ormai mi sentivo già a casa. Per di più adesso siamo nei giorni della merla, è un freddo birbone e c'è bisogno di un bel comfort-food caldo e facile da preparare: in 15 minuti è pronto per la gioia del maschio alfa (che adora gli omogeneizzati, ops...volevo dire le vellutate!) e anche della mia che non devo spignattare 3 ore e sporcare 85 tegami per avere una cenetta deliziosa!




VELLUTATA di FAGIOLI ai FUNGHI

Ingredienti (per 3 persone):
400 g fagioli borlotti lessati
50 g pancetta stagionata a dadini
300 g funghi champignon freschi
1 rametto di rosmarino
2 foglie di salvia
1 spicchio d'aglio
brodo vegetale (facoltativo)
olio evo
sale, pepe nero

Lavare bene i funghi, asciugarli e tagliarli grossolanamente. In un padellino scaldare un paio di cucchiai di olio evo e lo spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato. Eliminare l'aglio prima che diventi scuro e aggiungere la pancetta. Far rosolare un paio di minuti, poi aggiungere anche i funghi. Salare (poco), pepare a piacere e lasciare cuocere al massimo una decina di minuti (fino a che i funghi non sono cotti), poi spengere il fuoco.
In una casseruola scaldare 2-3 cucchiai di olio evo insieme alla salvia e al rosmarino: quando è caldo aggiungere i fagioli sgocciolati e lasciare insaporire alcuni minuti a fiamma vivace. Salare, pepare e aggiungere circa 400 ml di brodo caldo. Portare a ebollizione. Eliminare le foglie di salvia e il rametto di rosmarino e frullare con il pimer a immersione: ne deve risultare una crema piuttosto densa. Se la consistenza dovesse essere troppo soda aggiungere ancora brodo, se dovesse essere troppo liquida rimettere sul fuoco finoa che non raggiunge la densità desiderata. Servire calda gurnita con alcune cucchiaiate di funghi e pancetta.
Buon appetito!

Con questa ricetta partecipo al contest di Sale e coccole