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lunedì 18 aprile 2016

Panettone velocissimo con impasto diretto!!!


Lo so, non è Natale.

Lo so, il panettone vuole due impasti.

Lo so, molti storceranno il naso.

Lo so...lo so...lo so... Ma ritengo che dopo aver raggiunto risultati come questi, occorre andare avanti, provare strade diverse, osare, esser folli, cercare strade alternative, rendersi la vita più facile senza perdere in qualità, anzi guadagnandoci in tempo e salute!

Era da diversi mesi, anzi anni, che mi frullava in testa l'idea di un panettone con impasto diretto, senza dover rimanere schiavi della doppia lievitazione, del triplice rinfresco del lievito madre, dell'inserimento degli ingredienti tre grammi per volta.

Volevo qualcosa che infilavi tutto dentro e poi veniva fuori subito, pronto per la cottura.

E così, prova che ti riprova, sono arrivato a questo risultato.



DiSceeee...bello! LA cupola c'è. E pure la tovaglia natalizia fuori stagione. Ma la fetta?
Ci vuoi far vedere il dentro?

Eccolo!




Vi piace?
Volete cimentarvi?

Ve lo dico subito: occorre l'impastatrice e un po' di pratica.
Un bel po' di pratica!
Tantissima pratica!
E molta caparbietà!
Ma il risultato è di livello elevato e la mollica, come potete vedere, è proprio "ovattosa", come dovrebbe essere:



AridiSCeeee...ma ce voi di' come hai fatto?

Panettone in una botta sola!!!!

Son partito da questo impasto dei panini con uvetta e fichi approdando a questo primo risultato:


La struttura, come potete vedere, già non era male, ma non avevo osato troppo con la quantità di burro e uova. Insomma era lontano dal sapore di panettone al quale ero abituato.

Così piano piano ho osato, sono andato oltre, fino ad arrivare a questa alchimia:

RICETTA
(panettone da un chilo)

120 g lievito madre 
310 g di farina panettone
210 g di latte
100 g di zucchero
1 uovo
5 tuorli
190 g di burro
zeste di arancia 
20 g di Aroma Panettone
4 g di sale

Farcitura:
75 g fichi secchi ammollati nel rum
75 g uvetta ammollata e strizzata nell'acqua
75 g mandarini canditi
Oppure  
125 g uvetta ammollata e strizzata nell'acqua
125 g canditi
  • Spezzettate il lievito madre nella planetaria
  • Aggiungetevi 60 g di latte presi dal totale
  • Avviate l'impastatrice per un paio di minuti, fino a sciogliere il lievito nel latte
  • Aggiungete tutti gli altri ingredienti (sì tutti!!!) tranne ovviamente la farcitura
  • Riavviate l'impastatrice fino a quando l'impasto non risulterà bello incordato*
  • Abbassate la velocità al minimo e aggiungete la farcitura 
  • Togliete l'impasto dall'impastatrice e lavoratelo con le mani per dargli ancora più di forza
  • Fate due pirlature a distanza di 15' l'una dall'altra
  • Adagiatelo nel pirottino
  • Coprite con pellicola per alimenti e lasciate lievitare**
* Partite da una velocità lenta/moderata per poi aumentare fino ad una velocità più sostenuta. Non demordete, prima o poi incorderà. ;)

** Molti lettori ancora mi domandano quali sono i tempi di lievitazione delle varie preparazioni: ci tengo a sottolineare che NON esiste un tempo fisso preciso cui fare riferimento. La lievitazione dipende da diversi fattori, quali la temperatura, la forza del lievito madre, la forza della farina usata, il tipo di impasto.
Un impasto come questo che lievita a 28° potrebbe esser pronto dopo 6-9 ore; a 22° anche dopo 14-18 ore, sempre che farina e lievito siano di qualità. In buona sostanza soltanto la conoscenza del vostro ambiente e dei vostri preparati vi porterà a stabilire a priori quanto tempo ci vorrà.

Visto com'è veloce? In pratica ho impastato la sera, messo a lievitare e la mattina dopo ho infornato.
Quanto ci ho messo? Giusto il tempo di pesare gli ingredienti. Al resto ha pensato tutto l'impastatrice!

Sui panettoni ho scritto diversi post, per cui quello di oggi lo chiudo qui.
Ma se volete saperne di più, iniziate l'avventura da qui.

Ciao e alla Prossima.


Lo Ziopiero

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lunedì 29 febbraio 2016

Panini dolci al latte con uvetta e fichi

Di panini dolci ne ho fatti tanti.
La tecnica è sempre la stessa.
Quello che cambia, al limite, è qualche ingrediente.
O il ripieno.
Così, dopo aver fatto quelli con le gocce di cioccolato ho pensato ad una piccola variante.
Questa, con uvetta passa e fichi secchi:




Il metodo ormai è più che collaudato, tanto è vero che è diventato IL METODO!
Impasto diretto, la sera.
Lievitazione, la notte.
Cottura, la mattina, anche prima di andare in ufficio!
Consumo....be'...da subito e per almeno una settimana!!!!

RICETTA
(per circa 16 panini)
150 g lievito madre  (o di licoli)
460 g di farina forte (minimo W 350)
230 g di latte 
100 g di zucchero 
2 uova intere 
1 tuorlo 
120 g di burro  
Zeste di arancia  
100 g fichi secchi ammollati nel rum
100 g uvetta ammollata e strizzata nell'acqua
5 g di sale
  • Spezzettate il lievito madre 
  • Scioglietelo in 75g di latte preso dal totale (con il licoli questo passaggio non è necessario)
  • Aggiungete tutti gli altri ingredienti tranne uvetta e fichi secchi


  • Impastate fino ad incordatura
  • Aggiungete ora anche l'uvetta e i fichi secchi
  • Continuate ad impastare giusto il tempo per distribuire meglio la frutta secca
  •  Lasciate riposare l'impasto per un'oretta (volendo potete anche evitare questo passaggio)

  • Formate i panini e sistemateli sopra una teglia ricoperta da carta forno. Non vi preoccupate se sono appiccicosi, al limite ungetevi la dita con del burro ;)

  • Coprite con della pellicola trasparente
  • Lasciate lievitare una notte

  • Forno a 180° fino a cottura ultimata. 
Questo pane è buonissimo così, come esce dal forno.
Lo potete gustare a colazione o lo potete spaccare a metà e farcirlo con qualsiasi cosa...

Ma se volete sapere qual è la "morte sua"....allora....

Apritelo con le mani...(notare l'alveolatura, prego)



...e spalmatevi dentro questo gelato allo zabaione!!!


 ..e ricordatevi: il panino col gelato VA PRESO A MORSI!!!




Con questa ricetta partecipo a Panissimo, la raccolta di lievitati dolci e salati ideata da Sandra di Sono io, Sandra,  e Barbara, Bread & Companatico,
questo mese ospitata nel blog Un Condominio in cucina

http://www.sonoiosandra.ifood.it/panissimo


Ciao e alla Prossima



Lo Ziopiero

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martedì 29 settembre 2015

Girelle con il Lievito Madre e impasto diretto


Allora, ve lo siete sorbito tutto il Tour dell'Andalusia?

Siete pronti per ricominciare la stagione di dolci e lievitati?

Ripartiamo con qualcosa di morbido...morbidissimo.
Qualcosa che va bene per la colazione, ma anche per una merenda e, perché no, anche per pranzo!!

Sulla scia delle polacche-romane-aversane, e delle cugine veneziane, ecco a voi le

Girelle con il Lievito Madre



Questa volta vi presento un lievitato ad impasto diretto, da me più che sperimentato in vari tipi di brioches e sul cui risultato posso garantire. ;)

È il modo più semplice per ottenere un interno soffice e areato come questo:



RICETTA

Impasto
150 g di licoli o di lievito madre
150 g di farina manitoba
320 g di farina W300

220 g di acqua
100 g di zucchero
2 uova intere
1 tuorlo
120 g di burro 
zeste di arancia 

5 g di sale

Ripieno  
Uvetta ammollata e strizzata
Crema pasticcera adatta per le cotture al forno
  • Sciogliete il lievito madre in 75g di acqua presa dal totale (con il licoli questo passaggio non è necessario)
  • Aggiungete tutti gli altri ingredienti, sì tutti insieme
  • Impastate fino ad incordatura
  • Lasciate riposare l'impasto per un'oretta
  • Stendete poi l'impasto e tagliate in modo da ottenere delle striscioline
  • Distribuite sopra la crema e poi l'uvetta
  • Arrotolate formando le girelle
 

  • Mettete le girelle a lievitare sulla carta da forno sistemata sopra una teglia e copritele con della pellicola trasparente
  • Quando saranno triplicate di volume, spennellate la superficie con dell'albume sbattuto mescolato con del latte
  • Forno a 180° fino a cottura ultimata.
Per il modo in cui sono formate le girelle non cresceranno molto in altezza.



Se volete ottenere un prodotto più gonfio, allora vi suggerisco di dare loro la forma del panino.

Si conservano morbide in una busta per alimenti fino a 3 giorni.
Altrimenti le potete congelare già cotte. Al mattino una botta di micronde al minimo della potenza e in due minuti sono pronte per essere consumate.

Le farete?  ;)



Ciao e alla Prossima.

Lo Ziopiero

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