(Sottotitolo: il-lo-la i-gli-le)
Primo dilemma: si articola al maschile o al femminile?
LA Saint Honoré o IL Saint Honoré....?
Uffa, ci ero passato per il/la Millefoglie...il/la gorgonzola...ora pure il/la Saint Honoré...
Mah...proviamo ad andare avanti cercando di non utlizzare l'articolo, o meglio usando dei sinonimi o qualche altro strategemma....un po' come facevo a scuola quando ero indeciso... avete presente i dubbi amletici?
Camice o camicie? Ricordo nel classico tema "Racconta delle tue vacanze", mi avventurai nella descrizione di cosa misi in valigia e alla voce 2 camicie (ma all'epoca non sapevo come si scrivesse il plurale), scrissi:
una camicia, anzi ora che ricordo bene erano due!
Ahahahaahah
...e l' andata a capo. L'azzeccavate? Mi impazzivo sempre...voi come facevate? Le sapevate tutte le regole? E come vi regolavate?
Io mi regolavo così: quando arrivavo verso la fine del rigo (o delle riga? Uff) scrivevo o un po' più largo o un po' più stretto proprio per evitare di dovere troncare la parola per andare a capo.
E così i miei temi erano ricchi di parole corte (quindi facilmente posizionabili) dai 3/4 del (della?) rigo (riga?) in poi.
Visti da lontano e strizzando gli occhi si potevano riconoscere a distanza!!! Ve li immaginate?
:D :D: D
Dunque, questo dolce (tiè, il primo è andato) racchiude diverse basi della pasticceria: ci sono infatti creme, chantilly, sfoglia, caramello, pasta choux, pan di spagna (tutto attaccato? e spagna va scritto con la lettera maiuscola? Devo invetarmi uno strategemma pure qui), l'uso della sac a poche, la tecnica di inglobare due composti...insomma di capacità e di lavoro questa torta (e vai, evitato anche qui!!!!) ne richiede.
E poi, come ogni ricetta, a seconda di dove vai o di chi te la fornisce, troverai versioni differenti.
Nel mio caso vi dico subito che la mia musa ispiratrice è stata Antonia, si sempre lei.
Tempo fa pubblicò su Gennarino questa sua versione, poi mi telefonò e mi disse, col suo inconfondibile accento partenopeo (voi immaginatevela):
"Pie', guarda che la devi fare,eh? Ci conto"
...e voi sapete che quando Antonia chiama, Ziopiero risponde sempre!!!!
(ma che faccio oggi? Link pure il mio profilo!!! Aahahahahah)
Ho letto, ho studiato, ho chiesto, ma qualcosa non mi quadrava...sentivo che il mio senso estetico e il mio gusto avevano bisogno di qualcosa di diverso, una modifica, anche se piccola, ma la dovevo apportare.
Dunque, dicevamo che la torta (e tre, anche qui l'abbiamo sfangata con l'articolo) racchiude le basi della pasticceria, per cui concettualmente non è difficile, ma alla fine vi accorgerete che richiede impegno e tempo, per cui - specialmente per chi lavora e passa gan parte della giornata fuori casa - richiede anche organizzazione e programmazione dei tempi.
Ora vi dico come l'ho pensata io e poi vi proporrò anche una tabella di marcia:
Allora: lo strato di pasta sfoglia sotto ci vuole necessariamente, e fin qui siamo tutti d'accordo.
Dopo di che ho steso uno strato di salsa al cioccolato, la mia, quella che faccio sempre come copertura dei Profiteroles, che poi è la stessa che ho usato anche nel Parfait di Mandorle, dove troverete descrizione e procedimento.
Poi ho adagiato un sottile strato di pandispagna (qui tutta una parola, dimezziamo i rischi di errore), imbevuto con del marsala (o della marsala? in fondo finisce per "a", dovrebbe essere di genere femminile, no?).
Altro strato di cioccolata. (questa è una parola che adoro, la puoi usare sia al maschile sia al femminile... mmmmmmm, e non adoro solo la parola....)
Poi con la pasta dei bigné ho fatto sia un anello da sistemare sopra la sfoglia, dopo che questa è stata sfornata e calcolando che la pasta dei bigné cresce in cottura, sia tanti bigné (tanto se avanzano sapete cosa farci, vero?).
L'anello e i bigné li ho farciti con la mia chantilly di zabaione.
(ovviamente l'anello va tagliato a metà e poi riempito; i bigné li ho riempiti da sotto)
Quindi ho preparato il caramello, ho spennellato l'anello, ho sistemato i bigné (il caramello fa anche collante in modo che i bigné non cadano), e poi spennellato anche i bigné.
Ultime rifiniture: be', le potete vedere dalla foto. Panna tra i bigné e al centro a vostro piacere.
(clickare per ingrandire)
A dir la verità per la rifinitura centrale, al posto della panna, avrei voluto mettere una crema chiboust, ma vi confesso che ero stretto nei tempi per cui ho approfittato del fatto che la panna l'avevo già bella e montata per cui non ci ho pensato su due volte e l'ho usata.
A proposito dei tempi, come tabella di marcia vi suggerisco questa, partendo dal presupposto che la pasta sfoglia l'avete pronta nel freezer (quella non vi deve mai mancare) e che consumerete il dolce il quarto giorno a pranzo:
Primo pomeriggio: pan-di-spagna (coi trattini mi piace di più!). Per conservarlo celofanatelo (si potrà dire?)
Secondo pomeriggio: zabaione e crema di cioccolato. Coprite con celofan e mettete in frigo
Terzo pomeriggio: cuocete la sfoglia, fate e cuocete la pasta bigné
Quarto giorno (mattina): Montate panna, fate chantilly, fate caremello, montate la torta.
Chiaro?
Dolce lungo e impegnativo, ma di gran soddisfazione.
Volete sapere com'è? Ahahahaahhaah Davvero, ve lo devo dire? Sicuri?
...questa volta ve lo lascio immaginare....non ho parole per una descrizione....davvero!!!! Posso solo urlare:
Saint Honoré Forever !!!
...e anche questa volta son riuscito ad eviatre l'articolo!
(furbi gli anglosassoni: THE e te passa a paura!!!! :D :D :D)
Grazie e alla Prossima
Lo Ziopiero
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