A volte ci sono parole o frasi che vengono buttate là, così, quasi per gioco, come a riempire uno spazio vuoto, un silenzio...e poi diventano improvvisamente un intercalare comune, a volte addirittura un must.
Vi ricordate l'epoca del "cioé", seguita dall'altrettanto antipatico "Diciamo"?
E il periodo del "piuttosto che", usato sempre fuori luogo?
Oggi si usa molto "Fammi dire", ci avete fatto caso? Pare faccia molto fighetti!
Molti di questi intercalari, poi, derivano dalla pubblicità; chi non si ricorda il tormentone:
"E' nuovo?" "No, lavato con Perlana!",
oppure l'ancor più vecchio ma intramontabile:
"E mo, e mo? Moplén",
pronunciato da sotto i baffetti di Gino Bramieri?
Noi romani, poi, siamo cresciuti a suon di frasi di due attori che hanno segnato i nostri dialoghi in maniera indelebile!
Quante volte, seduti affamati davanti ad un piatto di pasta, abbiamo pronunciato l'intramontabile:
"Maccheroni! Tu m'hai provocato, io te distruggo, vero"
o, trovandoci davanti ad uno "spaccone", abbiamo pensato:
"America', facce Tarzan!"
Grande Sordi, ma grande pure Verdone, con il suo
"Ma che? Da'ero?".
Credo non ci sia romano che almeno una volta al giorno non usi una delle loro frasi più celebri, vero Araba? Giusto Jajo? :))
E voi? Ve ne ricordate qualcuna?
(la domanda è rivolta ai non romani, ovviamente! I romani le conoscon tutte a memoria!)
Così oggi, scrivendo questo post, m'è immediatamente venuta in mente la fatidica:
'O famo strano!!!
pronunciata a turno dalla coppia Gerini-Verdone.
Cosa??? Aahahaha!!! Ma che avete capito??? Non voglio mica lanciarvi con una decapottabile a 220 km/h sull'autostrada per poi farvi immortalare il sedere dall'autovelox*!!! :D :D :D
Volevo invece proporvi un modo diverso di fare il pane o gli impasti in generale.
La prima volta lo lessi qui, da Briossa e, conoscendo le sue capacità con i lievitati, mi attirò parecchio.
Poi fu la volta di Martina e infine di Stefania.
A questo punto dovevo provare pure io questo metodo Tang Zhong, molto usato dagli orientali.
Di per se è molto semplice e non richiede particolari doti per impastare diverse da quelle per un pane diciamo tradizionale.
Quello che invece mi ha colpito è il risultato finale.
Un pane che rimane morbido per diversi giorni (provato almeno fino a 5!!!), a patto di coprirlo con un panno.
E poi, oltre che morbido, è anche particolarmente gustoso.
Ecco le dosi e procedimento, presi direttamente dai vari blog sopra citati.
Di mio ho ridotto solo le dosi di lievito, ne basta la metà di quanto indicato nelle varie ricette, e mischiato due farine: troppa manitoba per un pancarré non è necessaria ;)
Tang Zhong:
125 g. di acqua
25 g. di farina
Impasto:
240 gr di farina manitoba
240 gr farina 00 o anche 0
120 ml. di latte
130 ml. di acqua
40 ml. di olio
20 gr. di zucchero
6 gr, di lievito di birra fresco
8 gr. di sale
Il Tang Zhong
Mettete i 25 gr di farina in un pentolino ed aggiungere un pò per volta l'acqua mescolando bene. Mettete sul fuoco e continuate a girare per circa due minuti e mezzo, cioè fino a quando l'impasto avrà raggiunto i 65°. Si capisce facilmente perchè il composto diventa gelatinoso. Spegnere, mettere in una ciotolina e coprire con la pellicola per alimenti punzecchiandola con uno stecchino. Lasciar raffreddare. Si può conservare per tre giorni in frigo, non oltre.
Sciogliere il lievito nell'acqua, aggiungere il latte e tutti gli altri ingredienti tranne l'olio e il Tang Zhong.
Impastate per bene e poi aggiungete il Tang Zhong, continuando ad impastare fino ad ottenere un prodotto liscio ed elastico.
Aggiungete ora l'olio a filo, continuando sempre ad impastare fino ad incordatura.
Fate lievitare fino al raddoppio e poi formate come il pancarré, mettendo poi l'impasto in uno stampo da plumecake.
Nella seconda lievitazione deve circa triplicare, e poi forno a 220 gradi per 10 minuti, quindi portate la temperatura a 180 e lasciate fino a doratura.
Ecco poi come appare una volta tagliato:
(fai click sulla foto per ingrandirla) |
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Veniamo ora alle foto del giorno.
Tempo fa sono andato in un posto molto caro a noi romani, dove si gode di un panorama particolare, visibile solo a testa in su!
Come a testa in su? Allora sono stelle!!!
NO! Sono aerei, che ti passano a pochi metri dalla testa, proprio così:
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Altro piesse: Araba, giusto per rimanere in tema di citazioni, non ti chiedo il titolo del film, neanche il nome dell'attore protagonista o il titolo della canzone di coda, e nemmeno il nome della via da dove si possono vedere gli atterraggi... Lo so che sai tutto...
Ti chiedo direttamente il nome delle due comparse che ballano insieme a Verdone e la targa della macchina gialla!!! :)))
Ti voglio dare un aiutino, va...
Ciao e alla Prossima
Lo Ziopiero