Visualizzazione post con etichetta giustizia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta giustizia. Mostra tutti i post
giovedì 17 marzo 2016 22 vostri commenti

Humana natura

Leggendo le vicende brasiliane non posso che riflettere sulle continue illusioni che viviamo. Personaggi o movimenti che sembrano presentarsi come speranza, rivoluzioni soffici che possono aprire strade diverse, poi una volta nella stanza dei bottoni indossano i panni usati di chi avevano contestato in piazza, oppure svaniscono nella stessa maniera in cui si sono affacciati alla ribalta.
Il dubbio sulla colpevolezza è concesso a tutti, ma in questo caso, come già successo nel nostro paese, la politica si sostituisce alla giustizia porgendo un'uscita di sicurezza per non affrontare l'aula del tribunale o l'arresto.
Noi ci siamo passati e ci stiamo passando. Spesso, anche il sottoscritto, ce la prendiamo col nostro paese ma intorno poi non abbiamo esempi migliori. La natura umana spesso va oltre le bandiere, i confini e gli ideali, i risultati sono questi.
Mi auguro che il popolo brasiliano non stia  solo a guardare come invece abbiamo fatto e facciamo noi.
giovedì 10 settembre 2015 23 vostri commenti

Cattedre folli

Non sono un giurista e spesso davvero fatico a capire la legge.
Oggi leggo le dichiarazioni di Giovanni Scattone... "non sono più sereno, rinuncio alla cattedra". Non ero neppure a conoscenza del fatto che gli avessero assegnato l'incarico, anche perché ero rimasto al punto della storia in cui veniva condannato per l'omicidio della povera Marta Russo.
Ora sia chiaro entrare nel merito di queste vicende è sempre difficile, ma mi domando come si possa assegnare una cattedra universitaria di psicologia ad un uomo condannato per l'omicidio di una studentessa. 
Ricordo ancora quei giorni del 1997, avevo 22 anni e andavo proprio all'università. Ho ancora in mente la paura e l'ansia di quei giorni.
Il caso in passato era ritornato alle cronache per il fatto che Scattone aveva ripreso ad insegnare proprio nell'ex liceo di Marta Russo.
Funziona così, la famiglia oltre al dolore della perdita di una figlia in questi anni ha dovuto sopportare questi ulteriori affronti.

lunedì 14 aprile 2014 21 vostri commenti

Tutti malati

Dovremmo fare tutti così.
Quando alla porta busserà Equitalia con una sua cartella dovremmo dire che siamo tutti malati, che non possiamo aprire per rischio contagio... 
Quando il vigile ci fermerà dopo che saremo passati col rosso... oppure per aver superato i limiti di velocità... non apriremo il finestrino perché la nostra malattia potrebbe contagiare tutti.
L'imputato scappa in Libano, viene trovato... niente panico, piano di riserva facciamo ammalare tutti... ma perché non averci pensato prima... magari anche i giudici si potrebbero ammalare... oppure tutto il tribunale di Palermo dagli uscieri alle segretarie.
Che però rimarrà aperto sempre per i poveri sfigati che non possono nemmeno permettersi un certificato medico.
mercoledì 26 giugno 2013 10 vostri commenti

Siete tutti a libro paga


La cosa triste è che ci sono italiani che credono ancora a queste persone. Il discorso va oltre Berlusconi, va oltre il giudizio espresso dai giudici di Milano, questa è una questione di credibilità di un paese persa da anni a causa di un uomo e di chi l'ha votato, questo non va mai dimenticato.
Accettare tutto ciò che ci viene detto, mancare di senso critico, non pensare col proprio cervello ma aspettare l'imbeccata del Tg4 o il servizio di Studio Aperto, andare in edicola e prendere come oro colato i titoli imbarazzanti di Libero e de Il Giornale ha ridotto questo paese in queste condizioni.
Ha portato persone a scendere in piazza non per difendere un concittadino povero come ce ne sono tanti che finiscono in galera ingiustamente, oppure a chiedere la carcerazione di qualche "Salvato" illustre di una qualsiasi strage italiana. No! Questa gente scende in piazza e pende dalla labbra gommose di  Daniela Santanché che ha girato partiti in alcuni casi gridando anche contro l'uomo che ora difende. 
Gente che osanna persone come Giuliano Ferrara che nel '68 correva per Valle Giulia scappando dalla polizia, iscrivendosi poi al PCI, passando poi sotto il braccio di papà Bettino nel Psi per approdare poi nella sua amata isola chiamata Forza Italia nel 1994.
Quella maglietta andrebbe cambiata, scrivendo SIAMO TUTTI A LIBRO PAGA, perché la verità in fondo è questa. Tali persone esistono politicamente perché esiste Silvio Berlusconi altrimenti non sarebbero li. 
E lascino stare per cortesia chi ha più dignità di loro e per condizioni di vita a volte non volute è costretta a fare un mestiere che eviterebbe volentieri.
martedì 25 giugno 2013 12 vostri commenti

Chiacchiere e distintivo

Ve lo immaginate un dialogo botta e risposta tra Silvio e la Boccassini in stile intoccabili? L'imperatore col suo accento di Arcore urlare "Sei solo chiacchiere e distintivo, chiacchiere e distintivo!!!"".
Invece niente Silvio e niente Boccassini. Ci siamo dovuti accontentare delle dichiarazioni imbarazzanti di tutto il contorno dell'ex premier. 
Non sono uno sprovveduto e quindi so che ci saranno altri gradi di giudizio e come al solito come per magia molto probabilmente entrerà in gioco mamma prescrizione a salvare qualcuno. Il punto però non è questo. La questione riguarda 8 milioni di italiani che continuano inesorabili a credere che per una persona in particolare (e non solo lui) la legge deve essere diversa.
Perché guardate che se noi provassimo a chiamare una questura a caso per far liberare un amico o un parente verremmo presi a spernacchiate, se dicessimo che il nostro parente è nipote di Mubarak ci chiederebbero subito l'indirizzo per venirci a prendere. Questa è la realtà di tutti noi e anche della maggior parte di quelli che lo votano ancora.
Non siamo davanti  solo al processo di un uomo che ha rovinato un paese i cui danni pagheremo per molto tempo ancora, questo è un punto di svolta per dire che la legge va rispettata da tutti. 
Sentire ministri che si piegano a mo' di zerbino per il loro capo e parlare di profonda ingiustizia nei confronti di una persona, in un paese in cui ci sono migliaia di persone che aspettano la verità e giustizia sulle stragi, su omicidi dei loro parenti, un paese in cui si muore dopo essere malmenati dalle forze dell'ordine, un paese che non ha ancora giustizia per le violenze del G8... ecco sentire parlare di ingiustizia per un uomo che è stato già condannato in passato, che è stato salvato dalla prescrizione, che ha ospitato a sua insaputa naturalmente stallieri a dir poco compromettenti, una persona che è riuscita a inventarsi legittimi impedimenti imbarazzanti per una democrazia... sentire parlare di tutto ciò butta tutti noi nella disperazione colma di  rabbia per un paese che non riesce ad andare avanti, che per vent'anni è stato bloccato per colpa degli interessi di una sola persona.
Tra tutte le dichiarazioni che ho sentito ieri una in particolare mi ha colpito per la sua assurdità e per il suo essere piena di ciò che ha fatto il berlusconismo a questo paese...

"ha deciso un collegio di sole donne, a mio avviso un fatto non irrilevante in questo tipo di indagine, e l'altro effetto deleterio sul quadro e sullo scenario della politica italiana è che anziché avviare la pacificazione a cui tutti puntavano come la transizione ordinata dello scenario politicio italiano rischia di accendere il fuoco del conflitto e animare la lotta eterna tra guelfi e ghibellini che contraddistingue la vita politica italiana"

Direi che non sarebbero necessari commenti. Chissà come sarebbero state le dichiarazioni del signor Sechi in presenza di un collegio di soli uomini. Qualcuno dovrebbe anche spiegargli che esiste la professionalità dei giudici. Che dire poi dell'ultima parte della sua dichiarazione!!!Insabbiamo tutto, salviamo Silvio per la pacificazione. Come no! Quindi noi tutti possiamo utilizzare questa scusa nel caso dovessimo avere a che fare con la giustizia italiana...
giovedì 6 giugno 2013 8 vostri commenti

Strano...

Non c'è che dire. Davvero strano paese il nostro. Uno di quei posti che dovrebbe interessare Giacobbo, un luogo misterioso dove succedono fatti strani, stranissimi, inspiegabili. Insomma una sorta di Twin Peaks. 
Non solo oggi, storicamente ne abbiamo avuti e non capisco come non ci abbiano ancora inserito nell'elenco dei paesi sotto osservazione del Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale).
Già perché qui la gente mentre viene interrogata in questura, come a Milano anni fa,  con accuse infondate, di solito cosa fa prende la rincorsa, dribbla gli agenti presenti nella stanza apre la finestra e si butta giù di sotto.
Ma non è finita, perché sempre nel nostro paese inspiegabilmente gli aerei esplodono così, come per magia, in mezzo al mare.
Le funivie cadono sul Cermis per gli aliti di vento.
I sassi volano in aria e deviano proiettili nel cuore di Genova.
E Ci sono ragazzi che si chiudono da soli nelle celle di Bolzaneto picchiandosi l'uno con l'altro.
Addirittura ora pare ci siano anche dei sindaci che si fanno dare ombrellate in testa prima di andare alle manifestazioni.
E per finire ultimamente a Roma un ragazzo viene lasciato dalla polizia penitenziaria in infermeria e ritrovato poi senza vita, con fratture ed ecchimosi ovunque. 
Davvero strano paese questo.



lunedì 24 settembre 2012 24 vostri commenti

Questo è essere giustizialisti?

Lungi da me, lo dico con estrema sincerità, la voglia di giustizialismo. Credo però che ci sia qualcosa di profondamente sbagliato nel nostro sistema giudiziario. In questo caso non solo per le grandi questioni ma anche per quelle riguardano più da vicino il nostro vivere quotidiano, le nostre strade, i nostri incontri e le nostre famiglie. 
Troppe volte leggiamo e veniamo a conoscenza di fatti metropolitani assurdi, inquietanti. Aggressioni e violenze urbane senza motivo, fatte solo come divertimenti di una giornata vuota di contenuti e cervello. Basta prendere un giornale locale, andare alla pagina della cronaca e in pochi minuti si possono leggere decine di fatti violenti che il più delle volte coinvolgono persone normali come potrei essere io o voi che state leggendo.
Come l'episodio che è successo qualche giorno fa nella mia città, Genova, dove una vecchietta su un autobus viene presa in giro da due bulletti di quartiere di 25 e 27 anni, difesa da un uomo di 50 anni. Risultato finale il povero difensore finito in ospedale dopo essere stato immobilizzato  e menato dai due. Per gli aggressori solamente una denuncia a piede libero.
A parte il fatto che mi domando dove fosse il resto della gente in quel momento, ma ormai questa è una questione da non porsi più visto il menefreghismo galoppante. 
Ciò che mi chiedo però è un'altra cosa. E' giustizialismo pensare che due persone che commettono un simile atto debbano girare per strada comunque? E' giustizialismo pensare che chi violenta, chi commette violenze di altro genere debba solamente beccarsi una denuncia e magari il giorno dopo ritornare tranquillamente a spasso? E' giustizialismo pensare che chi ruba soldi pubblici debba pagare prima di tasca e poi di persona?
Lo so che con questi discordi si rischia di sconfinare nella demagogia, e qualcuno potrebbe anche dire che non sono molto di "sinistra", credo  però che una società civile si basi su alcune regole fondamentali che non possono essere accantonate e calpestate, che non sono poi quelle  scritte nero su bianco, anzi, ma bensì quelle che ogni uomo onesto e civile deve avere con sé a prescindere da tutto. 
venerdì 3 febbraio 2012 19 vostri commenti

Pensieri uccisi due volte

Ci sono notizie davvero difficili da commentare, difficili da capire e soprattutto da accettare. 
Proprio ieri ancora una volta ci siamo trovati di fronte una decisione di una corte che sinceramente lascia senza parole, con tanta rabbia in corpo e una profonda tristezza d'animo.
Usano parole come "interpretazione estensiva" per far fare passi indietro ad un paese che non riesce ad andare avanti, e lo fanno su un argomento terribile come lo stupro di gruppo.
Credetemi faccio davvero fatica a scrivere, perchè non riesco a pensare ad un orrore tale. Il pensiero ora va a tutte quelle donne che con questo provvedimento si sentono doppiamente colpite, prima da un atto vile e meschino e poi da una legge che tratta la cosa con i "ma però" e a coloro che ora avranno sempre più paura di denunciare. 
Sia chiaro non sono un giustizialista e credo fermamente nella legge, nel diritto e nelle garanzie per un accusato che devono essere alla base di una democrazia, ma oggi, davvero, mi domando perché un'istituzione come la cassazione,  che dovrebbe essere al servizio del cittadino per il pieno rispetto della legge,  debba arrivare a fare dei distinguo del genere, debba arrivare ad insultare le vittime di uno stupro, debba arrivare a far sentire sole queste persone ancora una volta. 
Parlano di "uguaglianza davanti alla legge", di "libertà personale" e di "funzione della pena", qualcuno vede qualche riferimento a chi subisce questo crimine? 
Uguaglianza, libertà, pena... E l'uguaglianza della vittime? E la loro libertà rubata? E la pena che hanno dovuto subire e che si porteranno dietro?
Era il 1988, avevo 13 anni e ricordo ancora la prima volta che ascoltai la canzone di Barbarossa a Sanremo quell'anno...

chissà chi era cosa voleva
perchè ha ucciso i miei pensieri
chissà se un giorno potrò scordare
e ritornare quella di ieri

...ricordo ancora i brividi provati.
24 anni dopo sappiamo chi sono ma continuiamo  a non capire perché giorno dopo giorno uccidono i pensieri della persone, ora anche per legge.
mercoledì 5 ottobre 2011 17 vostri commenti

Scrivi Amanda leggi Silvio

Chissà magari prima o poi alcuni nostri politici faranno come il signor Finch di Brandywine, nel Delaware, intenzionato a rubare in casa di una famiglia in vacanza, ma che ha avuto bisogno poi dell'intervento della polizia per uscire dall'abitazione.
Forse prima o poi ce lo chiederanno anche loro, "fateci uscire dal parlamento siamo incapaci!". Arriverà mai quel momento? Arriverà mai il giorno in cui potremmo riveder le stelle e non sentire più un ex ministro di grazia e giustizia commentare una sentenza di un reality svoltosi praticamente a Porta a Porta dicendo "i magistrati non pagano mai!".
Magari Al Fano da ministro era troppo impegnato a cercare il modo e la maniera per tirare fuori dai pasticci il padrone, forse ha passato le notti a leggere e rileggere i lodi i lodini e i lodetti invece di ripassare i Codici dove sta scritto che in Italia ci sono tre gradi di giudizio.
Ma questo naturalmente per Al e l'allegra compagnia dei pecoroni non conta, la cosa importante è che alla gente arrivi il messaggio che la magistratura ha sbagliato e quindi sbaglia con Silvio. L'equazione è Amanda è uguale a Silvio quindi Silvio è innocente quindi è tutta una persecuzione quindi sono tutti comunisti che inseguono da anni una persona innocente quindi va cambiata la giustizia quindi a favore di Silvio.
Chiaro, semplice, diretto.
giovedì 14 aprile 2011 18 vostri commenti

Questione di versi logicamente Brevi, questione di 0,2 che è niente rispetto a lui che semplicemente è... come dice Lory del Santo



Ci sono versi che vanno di moda ultimamente, che hanno sostituito la cultura e che fotografano la nostra situazione...

Tu che pensi, che immagini, tu che trasformi la realtà in sogno, esprimi il desiderio di esserci, di resistere.
Tu che hai voglia di dare, vedi un universo senza argini e confini, un mondo che crede nel progresso.
Tu che ami, tu che, semplicemente, sei“.

...e poi ci sono altri versi che si ripetono in questo paese, ma che nessuno ascolta, e che fotografano la nostra situazione...

"Rogo Thyssen, nessuna giustizia"
"Crac Parmalat, nessuna giustizia"
"Santa Rita, nessuna giustizia"
"Viareggio... L'Aquila... Mills"
"e noi quelli dello 0,2%"


...poi ci sono parole che escono come versi nel senso animalesco...


...ecco appunto alfano (minuscolo e senza titolo perchè non lo merita nemmeno) dovresti essere nei panni delle vittime di quello 0,2% che pagano al posto di uno...


...è sempre più notte in questo paese.
venerdì 11 febbraio 2011 27 vostri commenti

Non gira più a sinistra quel Violante.

Succede che di solito si fanno da parte.
Prevedono viaggi in Africa.
Magari scrivono un libro all'anno.
O dirigono giornali o giornaletti.
Oppure assumono "grandi incarichi istituzionali" perchè hanno raggiungo un livello superiore di saggezza.
Poi rispuntano ogni tanto con qualche intervista...


"Cose del genere avvengono solo in Italia e in alcuni paesi del Centro e Sud America... L'informazione dedica spazi spropositati alla cronaca giudiziaria, non solo per la rilevanza oggettiva dei fatti. C'è un intreccio malato tra indagini e informazione"

...ecco la prima cosa che mi viene in mente è che se fossi un cittadino centro-sudamericano denuncerei Luciano Violante. Già perchè quel "e in alcuni paese del Centro e Sud America" lo poteva tranquillamente togliere. Certe cose succedono solo da noi.
Ma è ciclica la cosa, come dire sembra che le uscite avvengano ogni 2 anni, quindi forse possiamo stare tranquilli...

...nel 2007...

"Un magistrato non deve usare i media per acquistare consenso o cercare di farsi una figura pubblica. Una magistratura che cerca il consenso dei cittadini e si legittima sulla base del consenso e non sulla base della legge è pericolosa per i cittadini stessi. Io credo che la dott.ssa Forleo come il dott. De Magistris abbiano sbagliato ad andare ad AnnoZero a farsi questi spettacoli."

...nel 2009...

"Berlusconi ha ragione. Servono più poteri al premier"

...aspettiamo il 2013, c'è sempre la speranza della previsione maya che almeno ci può salvare dal continuare ad ascoltare dichiarazioni alla tafazzi fatte da pseudo esponenti di una sempre più pseudo sinistra.
venerdì 21 gennaio 2011 32 vostri commenti

Chi sale sul SUV?

Una cosa ora la sappiamo, vedendo le immagini delle amichette del premier che salgono sul SUV pagato dal papi abbiamo capito perchè Berlusconi ha appoggiato il piano di Marchionne che prevede appunto la costruzione delle "utilitarie" di Milano2.
Ma in questi giorni in cui logicamente ognuno dice la sua e l'imperatore mette in campo tutta le forze possibili per la sua difesa spuntano fuori anche strani individui...

«E’ il golpe che i magistrati milanesi stanno tentando con lo scopo di rovesciare il governo sovvertendo il risultato elettorale»

«Successe anche con Prodi, ma stavolta è peggio. E’ chiaro che il processo contro Berlusconi si concluderà con un’assoluzione, ma quel che conta è l’effetto politico: distruggere l’immagine del presidente del Consiglio, che pure a me non piace affatto»

«Hanno stilato un faldone di quasi 400 pagine fitte di dettagli pecorecci che non costituiscono reato. E perché l’hanno fatto? Per essere autorizzati a perquisire un ufficio del premier, che troverebbero ovviamente vuoto. E’ evidente che l’obiettivo era solo rendere pubbliche quelle intercettazioni»

«E’ chiaro, la Boccassini vuole saldare i conti e mi fanno sorridere quelli che dicono che Berlusconi dovrebbe andare in procura»

«Vorrei vedere loro. Io, francamente, se potessi eviterei di presentarmi davanti a un pm che da anni fa di tutto per fregarmi»

Se fossi Berlusconi «Prenderei un’iniziativa politica. Proporrei alle opposizioni un patto: riformiamo la giustizia e la legge elettorale e poi subito al voto»

Bersani sta con i magistrati senza se e senza ma...
«Lo capisco, deve fare i conti con lo slittamento di pezzi di elettorato su posizioni culturalmente fasciste. Basta leggere il Fatto»

La Santanchè?
Ghedini?
No, no allora "banderuola" Capezzone?
Acqua. Gasparri?
No, eccolo qua...



...Piero Sansonetti.
Già colui che ogni conduttore filogovernativo vorrebbe nel suo salotto per poter dire "vedete io chiamo anche quelli di sinistra", infatti ha un posto pagato per tutto l'anno dall'amico Vespa.
Quando ci domandiamo come abbiamo fatto a regalare il paese a un pazzo maniaco guardiamo vicino a noi, di Sansonetti ce ne sono stati tanti, ce ne sono tanti pronti a salire non più sul carro del vincitore ma sul SUV.
mercoledì 17 novembre 2010 18 vostri commenti

Su al Nord... No!

C'è chi presenta relazioni, Direzione Investigatica Antimafia...

..."coinvolgimento di alcuni personaggi, rappresentati da pubblici amministratori locali e tecnici del settore che, mantenendo fede ad impegni assunti con talune significative componenti, organicamente inserite nelle cosche, hanno agevolato l'assegnazione di appalti ed assestato oblique vicende amministrative"...

...e chi ci ride sopra invece di andare a fondo...

D'altra parte un governo del Fare si deve occupare anche del lato comico di tutte le faccende.
venerdì 29 ottobre 2010 29 vostri commenti

Persi nel cubo di Ruby

Eh già perchè ci siamo dentro a questo cubo.
Non ne usciamo, non riusciamo a risolvere l'enigma.
A volte sembriamo sul punto di arrivare alla soluzione, vedere la meta, una speranza per andare avanti e vedere la luce ma in un attimo siamo spinti di nuovo al buio.
Già perchè mi sembra di rivedere i giorni di Noemi, della festicciola, del gran casino finito poi come sappiamo e nel frattempo tutto il resto, che invece dovrebbe far riflettere ancora di più gli italiani sparisce, viene messo sotto il tappeto per un po per essere tirato fuori a distanza.
Spazzatura? Mettiamola da parte.
Crisi? Macchè...
Tagli alla Sanità? Neanche per idea...
Tagli alla Scuola? Che scuola?
Mancanza di una strategia industriale? Lasciate perdere...
1 ragazzo su 4 è disoccupato? Ecchissenefrega...
Ora abbiamo nuovamente il sesso del premier a farla da padrone, abbiamo materiale che interessa l'italiano, quello che poi servirà a B. per passare ancora una volta per il perseguitato, nascondendo il resto.
Se questo fosse un paese normale si sarebbero già accorti della bassa moralità dell'omino di Arcore, uno che, come altri, predica tanto sfilando al family day, tirando magari tra i denti giù un cristo contestualizzato però, e poi fa quel che vuole sul lettone di Putin. E gli italiani che fanno? Leggono si, ci stanno dietro per un po' e poi... puff!
Dovrebbero riflettere un po' di più sul fatto che un presidente del Consiglio si prende la briga di chiamare una Questura per un privato cittadino, per la buona parolina mentre quelli che non sono nel giro, che non hanno avuto il piacere dell'imperatore possono anche crepare! Ma questo non interessa all'italiano.
Non vorrei davvero che ora sparissi tutto come al solito, i guai di questo governo i danni che sta facendo e che ci porteremo per molto, le ingiustizie sociali di ogni giorno, l'avvilimento continuo dei lavoratori. Arriverà mai il giorno in cui questo paese prenderà in considerazione tutto il problema "moralità". Uno stato vero andrebbe a fondo su questa vicenda di un premier ricattabile ormai anche da Topo Gigio (per abuso di immagine nel caso del vaccino influenzale) ma non tralascerebbe il resto.
Ora parliamo di Bunga Bunga e non accorgiamo nemmeno che a noi ce lo stanno facendo da anni!
venerdì 22 ottobre 2010 28 vostri commenti

L'Italia differenziata


Cosa c'è in questa frase del Terribile Ivan?
La nostra situazione?
La nostra immagine?
Il fatto che aleggi l'impunità per le vie del nostro paese?
Quella stessa impunità che costruiscono e usano i palazzi del potere?
La consapevolezza di molti che credono di poter fare qualunque cosa?
Oppure l'ignoranza e l'ipocrisia di tanti sul problema carcerario?

Già perchè se protesti per la tua casa, con le cariole, in un corteo composto da ragazzi, madri, padri, anziani per un diritto sacrosanto che è quello di riavere ciò che avevi prima e il terremoto ti ha preso... allora ti bastonano.


Se sei una ragazzo qualunque e ti mettono in carcere con accuse imprecise, e vieni ritenuto assolutamente pericoloso da dover stare in prigione a contatto con pericolosi delinquenti... allora ti lasciano li per poi trovarti al mattino facendo passare quella morte come un suicidio.


Perchè se hai avuto problemi di droga e sei un ragazzo allora devi rimanere agonizzante su un lettino... perchè per loro non vali niente...


...oppure vieni massacrato punto e basta...


Se poi ti beccano con della canapa indiana, ti prelevano da casa, ti fanno entrare in carcere e poi ne esci in un bara di legno...


Magari partecipi ad una protesta di pastori, per il lavoro, per la tua tradizione, per l'esistenza e dopo qualche minuto ti passa ad un centimetro dall'occhio un lacrimogeno e magari perdi anche un occhio, magari poi riflettendo bastava portarsi due bandiere di qualiasi squadra di calcio e il gioco era fatto...


e via di seguito, gli esempi potrebbe non finire mai purtroppo.
Il punto è che si è perso il concetto di giustizia, l'abbiamo smarrito, ce lo nascondono. Ci parlano di tutela per tutti quando in realtà le uniche persone che vogliono tutelare sono solamente gli amici degli amici degli amici, o a volte sè stessi, oppure i grandi interessi dietro i quali ci sono enormi introiti.
Le grandi riflessioni, le cosiddette grandi riforme sono state sostituite da provvedimenti a spot, da dichiarazioni che sostituiscono le azioni, al resto poi ci pensa l'informazione e il gioco è fatto, basta vedere cosa sta succedendo a Terzigno dove il premier ha già rassicurato tutti


In fondo è sempre questione di rifiuti...
martedì 7 settembre 2010 16 vostri commenti

"E' stato morto un ragazzo"



Una storia italiana.
Una storia che vorrebbero cancellare, che molti non vorrebbero ricordare.
Un paese con troppi Federico Aldrovandi.
Storie di una democrazia che troppe volte offre dei black out, dei muri di gomma, delle stanze fumose che si chiudono e che sbarrano la strada alla verità.
Un ragazzo ucciso, una famiglia che lotta, un'inchiesta che non si ferma perchè le persone vogliono la verità quella che non entra mai in quelle stanze abbottonate.
Domani a Venezia sarà proiettato "E' stato morto un ragazzo" di Filippo Vendemmiati, prodotto da Marcello Corvino (Promo music) in collaborazione con l'Associazione Articolo21, il contributo di Cinecittà, immagini di Rai teche e patrocinato da Regione Emilia-Romagna, dopo oltre 330 cassette registrate e visonate per produrre il Film.

"La verità è sempre rivoluzionaria"
A.Gramsci
martedì 29 giugno 2010 31 vostri commenti

Repetita Mangano




"Era una persona in carcere, ammalata invitata più volte a parlare di Berlusconi e di me e si è sempre rifiutato di farlo. Se si fosse inventato qualsiasi cosa gli avrebbero creduto. Ma ha preferito stare in carcere, morire, che accusare ingiustamente. E' stato il mio eroe. Io non so se avrei resistito a quello a cui ha resistito lui".

B.: Dai Marcello vedrai c'è la cassazione e tutto si aggiusta, non ti preoccupare!
D.U: Si bravo lo dici te che sei bello tranquillo, sei sempre leggittimamente impedito. E gli altri però, degli altri te ne freghi. Non sei come Mangano lui si che si ricordava degli amici degli amici...
B.: Si va beh ma dai stai parlando di uno che non sa che gli hanno comprato casa davanti al Colosseo.
D.U.: Eh...
B.: E l'altro che non sa nemmeno a che ministero è stato assegnato.
D.U.: Uhm...
B.: Voglio dire non è che posso fare tutto io, cercate di inventarvi qualcosa, io la mia fantasia al potere l'ho messa, lodini, impedimenti vari voi invece non sapete nemmeno inventare bene. Quello la va a dire che ce l'hanno con lui per colpa dell'Italia.
Comunque state tranquilli ora blocco internet, ripeto un po' di volte agli italiani che non devono leggere i giornali, intanto sono già pochi, e il gioco è fatto. Magari un posto al ministero lo trovo anche per Tartaglia ora che è stato assolto perchè io sono Silvio il Magnanimo. Dovete solo stare tranquilli, lasciare fare a me. Il resto come sempre ce lo mettono gli italiani...
giovedì 17 giugno 2010 21 vostri commenti

Chi alla mattina si può guardare allo specchio e chi invece lo ha eliminato da anni

Ok sono pagati.
Va bene sappiamo che hanno un ruolo.
Sappiamo che è un "gioco delle parti".
Abbiamo sentito arringhe imbarazzanti.
Dichiarazioni penose.
Ma sinceramente a queste cose non mi abituerò mai, e non lo voglio fare.

"Se Saviano ci tiene tanto a provocare fino al pentimento il detenuto Sandokan, perché non chiede un colloquio, non si fa autorizzare dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e viene fino in carcere a convincerlo?"

"Perché Saviano non glielo declama in faccia, a Schiavone? Il suo discorso, per me, è condito di frasi offensive e gratuite, vedi "guappo di cartone". Saviano ha pure la scorta, può fare entrare nel penitenziario anche quella. Si accomodi. Lui non teme nulla. E nulla, a mio parere, ha da temere. Non mi risulta sia mai stato minacciato"

Parola di avvocato di "Sandokan".
Ieri abbiamo letto la lettera-appello di Saviano...

"ORA che ti hanno arrestato anche il primo figlio, è giunto il tempo di collaborare con la giustizia, Francesco Schiavone. Sandokan ti chiama ormai la stampa, Cicciò o' barbone i paesani, Schiavone Francesco di Nicola, ti presentano i tuoi avvocati. E Nicola, come tuo padre, hai chiamato tuo figlio a cui hai dato lo stesso destino. Destino di killer. Accusato di aver ucciso tre persone, tre affiliati che avevano deciso di passare con l'altra famiglia, con i Bidognetti. Nessuno si sente sicuro nella tua famiglia, il tuo gruppo ormai non dà sicurezza. Non ti resta che pentirti. Questa mia lettera si apre così, non può iniziare diversamente, non può cominciare con un "caro". Perché caro non mi sei per nulla. Neanche riesco a porgertelo per formale cortesia, perché la cortesia rischia già di divenire una concessione che va oltre la forma. Scrivendo non userò né il "voi" che considereresti doveroso e di rispetto, né il "lei". Chi usa il "lei", lo so bene, per voi camorristi si difende dietro una forma perché non ha sostanza. Allora userò il tu, perché è soltanto a tu per tu che posso parlarti."

Oggi dobbiamo leggere dichiarazioni che fanno male, qualcuno potrebbe dire ma è il suo lavoro, io sinceramente dico che dovrebbe esserci un limite. Umano e civile.

"Ci sto" questa è stata la risposta secca di un uomo vero di nome Roberto Saviano.
sabato 5 giugno 2010 12 vostri commenti

Per la verità non si attende, si lotta. Appello per Niki Aprile Gatti



Niki Aprile Gatti.
Un ragazzo.
Una storia che chiede giustizia.
Un'inchiesta che non si deve chiudere.
Loro vogliono il silenzio e noi dobbiamo fare qualcosa, lottare, per non far calare il sipario su questa vicenda, sulla tragedi di Niki e di una madre che chiede giustizia.
Una storia che come avevo già scritto deve essere anche nostra, che riguarda tutti.
Per chi ancora non conoscesse questa storia può visitare i blog de L'Incarcerato, Sr, L'Agora e Un Angelo chiamato Niki.
E' per questo motivo che vi chiedo, come stanno facendo altri da giorni, di inviare una mail ai seguenti indirizzi con il testo riportato sotto per chiedere giustizia e verità:

procura.firenze@giustizia.it

E per conoscenza al Ministro della Giustizia di San Marino Dr. Augusto Casali visto che Niki lavorava e alloggiava a San Marino:

segreteria.giustizia@gov.sm


"Gentilissimi Procuratori Canessa e Monferini,

Sappiamo che state indagando su una inchiesta molto complessa ed importante: l'inchiesta Premium.

Tale inchiesta coinvolge alcune società informatiche e telefoniche , tra cui la Sammarinese Oscorp.

All'interno di quella Società, incensurato e disposto a parlare per fornire ogni dettaglio utile alle indagini, c'era Niki Aprile Gatti il quale fu arrestato per truffa insieme ad altri appartenenti alla società Oscorp.

Egli fu l'unico ,fin dal primo istante, a voler collaborare con la Giustizia, avendo la coscienza pulita.

Ci sono, a mio avviso, molti elementi che indicano come questa morte sia strettamente connessa con l'inchiesta di cui vi state occupando. Inoltre, anche grazie a numerosi articoli di giornale, si evince l'ombra della criminalità organizzata.

E' per questa ragione che sono qui a chiedervi di considerare l'ipotesi di allargare gli orizzonti della vostra indagine anche sulla morte di Niki Aprile Gatti soprattutto alla luce del furto in casa di NIKI,per il quale il tribunale di Avezzano ha rinviato a giudizio la persona per appropriazione indebita: tra i beni sottratti ci sono anche i due Computer che il ragazzo possedeva.

Tutto questo, non solo per dare speranza di verità ad una madre affranta, ma proprio per stabilire la verità su una morte che troppo frettolosamente é stata archiviata come suicidio.



Con stima
Firma di chi ha scritto la mail."

Ripubblicate sui vostri blog l'appello, dobbiamo essere sembre di più e farci sentire.
Per la verità non si attende, si lotta.
mercoledì 28 aprile 2010 29 vostri commenti

Bonnie e Clyde

Vi ricordate Luigi Necco quando mandava i messaggi davanti al San Paolo. Napoli chiama Milano non rispone, oppure viceversa da San Siro...
Cambiano i tempi ci si modernizza dicono, e al posto di Necco in Tv viaggia un po' di tutto.
Cambiano le persone, i luoghi ma rimane il messaggio.
Palazzo Chigi chiama e il Quirinale risponde...


Il Quirinale Chiama e subito il giorno dopo Palazzo Chigi risponde...


"Sarà un disegno di legge di rango costituzionale, ma non prevede nessuna modifica della Costituzione, il provvedimento messo a punto dal Pdl in sostituzione del Lodo Alfano. Il ddl, secondo quanto apprende l'ANSA, è di tre articoli e prevede lo scudo giudiziario per il Presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio e i ministri" (ANSA)

Qualcuno ha ancora dei dubbi?
Firme a ripetizione.
Monito e avvertimento ai nuovi giudici... del tipo "non rompete i coglioni".
Applauso della libera stampa di regime,
E voilà decretino in arrivo proposto nientemeno dall'uomo dall'intelligenza non misurabile Gasparri e dall'uomo con scritto salve sulla schina Quagliariello , con tanto di attenzione a non andare a intaccare la costituzione dicono loro, perchè non bastano gli Illegittimi impedimenti, no bisgogna essere coperti...

"Il ddl prevede che il procedimento giudiziario vada comunque avanti. Il magistrato, sempre secondo quanto si apprende, deve invece comunicare alla Camera di appartenenza (Senato o Camera) del parlamentare o del ministro l'avvio del processo. La Camera ha 90 giorni di tempo per decidere se accogliere la richiesta o disporre la sospensione del processo fino al termine del mandato."

...eh già gli amici degli amici che devono decidere sugli amici se mandarli nei tribunali dove loro dicono di avere dei nemici... assolutamente costituzionale, tutto ciò è chiaramente scritto nell'articolo 3 della costituzione...

"Il ddl prevede altresì che sarà il Senato, nel caso di un ministro tecnico, la Camera di riferimento per la decisione. Dal provvedimento sono rimasti esclusi, rispetto all'originale Lodo Alfano, le figura dei presidenti di Camera e Senato per rispondere all'obiezione della Corte costituzionale secondo cui lo scudo giudiziario, a quel punto, doveva essere esteso anche ai parlamentari."

...eh già come a nascondino, o liberi tutti o almeno liberi in due, quei due.
Ma cosa nasconderà di così losco Napolitano?
Cosa potrebbero ancora dare alla luce i Bonnie e Clyde all'italiana?
Chi è Bonnie e chi Clyde dei due?
E soprattutto visto la notizia di oggi...

...direi che una strizzatina ai gioielli ci vuole!

Latest Tweets

 
;