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IL TALQUALSENSO, IL VINTAGE e IL GIALLO.
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SOUVENIR
Non ve lo avevo detto che questo sarebbe stato un viaggio al buio, vero? Si, si, proprio come un incontro al buio!
Già, perchè siamo partiti sulla scia di un colpo di fulmine tra Luco (all'anagrafe Luca, il mio principe azzurro sbiadito) e Giuseppe. Nessun passaggio all'altra sponda per fortuna, solo un'intesa telematica giocando a poker on-line.
Luco è l'allievo e Giuseppe il maestro. Il maestro invita l'allievo nella sua reggia e di certo l'allievo non si fa sfuggire l'occasione di poter vedere dal vivo la fonte di ogni suo sapere in tema di assi, re e regine, full, scale e doppie coppie.
Per fortuna è andato tutto liscio, nessuna trappola, nessun rapimento :-)
L' incontro, considerando che ci saremmo trovati di fronte a persone mai viste e conosciute (e viceversa per loro), in un posto mai visto e conosciuto, è andato BENISSIMO!
10 e lode a Giuseppe e Marina per l'accoglienza e la capacità di metterci a nostro agio. Poi simpatia, semplicità e disponibilità.
4 giorni sono pochi per visitare Catania e rendersi conto di cosa è la Sicilia, cercando di concentrare in così poco tempo divertimento, relax e il turismo vero e proprio. Credo di aver conosciuto purtroppo solo la minimissimissima parte di quello che la Sicilia può offrire, ma è stato comunque un bel passaggio.
Che mi ha lasciato comunque la voglia di andare oltre.
Scorpacciate di arancini a parte, e tutte le altre deliziose esperienze del palato (piatti di pesce, pasta al pistacchio, cannoli), eccovi alcuni scorci immortalati dalla mia tutt'altro che affinata capacità di fotografa.
Oltre Catania, di cui ahimè non ho fatto foto (il primo giorno avevo le pile scariche nella macchinetta!un volpe proprio!), abbiamo visitato l'isola di Ortigia, su cui sorge la parte piu' antica di Siracusa. Curiosità: la foto in basso a destra è una scultura gigante (piu' o meno dovrebbe essere un uomo che emerge dalla terra) fatta con vari materiali di scarto ecosostenibili, realizzata da qualcuno di cui non ricordo il nome all'interno di un progetto che a che fare con il riciclo ma di cui non ho preso nota (pigrona!).
Poi Taormina. Decisamente chiccosa, decisamente turistica, ma decisamente bella! Suggestiva davvero.
Con la sua splendida veduta a picco sul mare...
...nel quale ho bagnato i miei piedi gnappetti (la pedicure lo so fa pena. L'unghia dell'alluce sinistro è pure malmessa per via di un trauma subito lo scorso anno sulle Dolomiti a cui sono seguite caduta e riscrescita in corso).
Alla spiaggia di Taormina, o meglio dei Giardini di Naxos (che non ha sabbia, ma minuscoli sassi pungenti! ammazza che dolore! Non ci si poteva camminare! sofferenza) ho rubato...
...qualche sasso...
...e curiosi disegni e forme che la natura ci concede...
...legni attorcigliati come serpenti...
...dalla doppia testa!
La cosa piu' bella però è che dentro di me porterò delle instantanee di divertimento che non si possono fotografare, sprazzi di un incontro, come il simpatico accento siciliano di Marina e Giuseppe, tutti i loro "vèèèero?" e "còmplètamènte!", immaginando me stessa ricordata a mia volta come quella fissata con il consumo consapevole dell'acqua e l'abus, nonchè spreco, di bicchieri di plastica.
Ricorderò i luoghi che ci hanno ospitato, la Conad sotto casa, la macchina un pò scarcassata e impolverata di Giuseppe, la fissa per gli abbinamenti cromatici accessori-abiti di Marina (potevo non andarci d'accordo scusate?)...insomma sono queste poi le cose che si imprimono di piu' nella mente. Almeno la mia.
E visto che come al solito c'ho preso gusto nel racconto, ora stop. Letto chiama Sara.
Penso, chissà se tutto ciò sarà servito a rifoccillarmi. Spero gli effetti si vedranno sulla lunga distanza, perchè per ora, tutto quello che avevo lasciato mi ha di nuovo risucchiata del tutto, e non mi sento granchè creativa, anzi direi che mi sento alquanto inconcludente.
Ma non vi preoccupate. Adesso accendo il mode SuperSara e...e...etchiu'!
A presto picciridde!
Saruzza
H.I.R.O.W.S.
"Happiness is real only when shared"
Christopher McCandless
Ore 16:00 : arrivo al circolo sotto il cocente sole di un'estiva giornata di maggio.
Ore 16:30 : comincia l'allestimento e un vento terribile si scaglia su di noi. Quadri, fogli, fotografie svolazzano nell'aria che si rinfresca.
Ore 16:45 : un nuvolone nero si posiziona sopra le nostre teste. Tutt'attorno il sereno, minaccia di pioggia sopra di noi. Il vento continua a soffiare intensamente.
Ore 17:45 : comincio a montare il mio banchetto. Il telo di fodera sguiscia e si rigonfia come una mongolfiera, a stento riesco a tenerlo a bada. Tira di qua, tira di là, scivola via...alla fine c'ho fatta, prendendo in prestito qualche sasso e annodando la fodera alla meno peggio intorno alle zampe del tavolo. Pfui!
Ore 17:20 : comincio a posizionare gli elementi sul banchetto.
Ore 18:00: lo specchio a cuore, in balia del vento che soffia sempre piu' vorticoso, cade. Ma non si rompe. Si scolla soltanto. Riesco a risistemarlo.
Ore 18:15: il vento non ne vuole sapere di smettere di soffiare. Lo specchio cade di nuovo. Si rompe. Ingoio con il sorriso, le imprecazione ferme nella gola e continuo a sistemare.
Ore 18:40: il banchetto è pronto e già cominciano ad arrivare i primi visitatori.
Nel frattempo, l'aria si è decisamente rinfrescata ma il vento sembra essersi calmato e la pioggia ha deciso di non cadere.
Tutto è pronto per la serata che comincia ad animarsi di gente curiosa, allegra, interessata.
Ogni prospettiva di insuccesso si ritira vergognosa dietro i sorrisi delle persone, ai loro simpatici commenti e graditi apprezzamenti.
Siamo nel vivo della serata, tutti ormai sono a loro agio tra banchetti, aperitivi, birre e chiacchere in compagnia. Arrivano anche gli amici e tanta gente che sembra apprezzare persino con una vena d'entusiasmo il mio lavoro.
Gente incuriosita, a volte timida, a volte sfrontata con cui confrontarsi e chiaccherare di ogni cosa.
E persone in grado di sorprenderti e di renderti felice.
Come Sonia.
Già...lei me lo aveva detto che forse sarebbe passata, ma poi, nella foga dei preparativi mi era passato di mente che avrei potuto incontrarla. E invece...quatta quatta si avvicina, mi sorride, la saluto e non so perchè mi viene da presentarmi. Una cosa che di solito non faccio, ma mi sentivo allegra, e in forma, forse avevo già bevuto una birra, non so, lei con quel suo sorriso mi ha ispirata, fatto sta che le dico "piacere Sara". Lei sembra rimanere un pò così e mi fa "ma perchè mi hai riconosciuta?"...ed io..."No, così mi faceva piacere presentarmi".
Poi mi ha detto chi era, Sonia di Scarpette Rosse!
Sono stata troppo contenta di incontrarla, una gioia immensa mi ha invasa quando ho realizzato che era passata davvero, con tanto di marito e figliuola dormiente a seguito!
Bellissimo! Per un attimo non ci ho creduto, cioè, mi sembrava strano.
Passato il furore iniziale, manco a dirlo, abbiamo cominciato a chiaccherare chiaccherare chiaccherare... E' stato davvero bello. La mia gioia si è raddoppiata grazie a lei.
Io adoro condividere. Non mi piace stare lì con le mie cose, al riparo da occhi indiscreti e dai commenti della gente.
Per natura sorrido, mi piace accogliere ed invitare la gente ad avvicinarsi senza timore.
Mi piace ascoltare ed esprimere pensieri, critiche, idee.
La sua visita è stato un modo per condividere questa mia esperienza e il mio mondo con chi mi segue sempre, anche se solo virtualmente. Sonia è simpaticissima, una gran chiaccherona, una persona che mi è sembrata semplice e vera. Spero di rivederla presto, dobbiamo approfittarne, non capita così spesso di essere amiche di blog ed anche concittadine!
Solo che...prese dalle chiacchere nemmeno una fotina ci siamo fatte! Mannaggia!
Chiudendo la parentesi Sonia, posso dire che la serata è andata benissimo.
Ho venduto, ma non è stato questo a determinare il successo della serata.
Sono stata contenta soprattutto perchè tanta gente si è fermata, ha apprezzato, ha commentato positivamente e si è messa a discutere con me.
La cosa piu' bella che posso sentirmi dire fino a farmi arrivare al settimo cielo è di essere originale, articolata nelle mie creazioni, non la solita bancarella insomma.
Ed è successo. E sono contentissima così.
E per fortuna, niente manine volanti!
Ho parlato troppo oggi è?
Stoppp.
Un beso a todos!
Perline di Saggezza.
SUCCESSO.
Ma non sono per nulla delusa o abbattuta, anzi.
Basta guardare le cose con un pò di spirito analitico ed un pizzico di intelligenza, e si può fare grande tesoro anche delle brutte esperienze.
Io mi gusto la scena...BASITA.
- in fase di smontaggio, vedo che la mia mano per gli anelli prende il volo...una ragazza palesemente su di giri se la prende e comincia a sventolarla nell'aria per salutare i suoi amici danzanti!
Se la gente non ha la consapevolezza di cosa va a vedere allora sarà sempre normale imbattersi nella maleducazione e nella mancanza di rispetto.
Mittttttici ragazzi! Grazie per la vostra presenza!
Perline di Saggezza