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IL TALQUALSENSO, IL VINTAGE e IL GIALLO.




Molti di voi avranno pensato, oddio, al Maf Maf l’hanno rapita gli alieni.

Oddio, in un certo senso…non proprio gli alieni ma un talqualsenso di “machecavolocisonoandataafare” sì.

Non è il caso che mi dilunghi sulle ragioni di questo talqualsenso, è vero è facile fare dei bei resoconti pubblici positivi, è difficile e forse inopportuno farne di negativi.
Quindi, vi basterà sapere che non è stato un ottimo evento in senso organizzativoeconomicoredditizioaffluentizioriscontrizio, ma lo è stato invece tantissimissimo e anche di più dal punto di vista umano.

Incontri ravvicinati del terzo tipo, ma che dico, quarto quinto sesto…ennesimo!
Meno male eh, sennò…ah no, resoconti negativi no.


Cerchietto *Oro blu*.
Disponibile nel mio ETSY SHOP!


Comunque sono passati due mesi e più.
E’ stata l’ultima volta che sono andata dal parrucchiere e che ho messo lo smalto alle unghie.

Così per il bene della mia persona, mi sono già organizzata per nuovi eventi che mi costringano all’uscita pubblica,
eventi dall’accento marcatamente
aò, anvedi, ma che te stai a inventà, ndovai, ndostai.
Insomma, romano.

Tanto per cominciare:

Domenica 16 Ottobre
Inaugurazione
al
CIRCOLO DEGLI ARTISTI
 del
Porte h. 17.00
Ingresso 1 €
fino alle 24.00

 


 Poi si vedrà (e dirà).


Collana *Dune*.
Disponibile nel mio ETSY SHOP!



In questi due mesi ho anche sistemato un po’ di cose, soprattutto
le mie idee, o almeno ci sto provando, visto che ne ho sempre, come si suol dire, tante e confuse.

Molte cose si sono consolidate, cose importanti, come l’amore.

Alcune però si sono sfasciate.
Tipo il mio pc, che è attualmente dal dottore.

Ah, per un periodo ho avuto anche grossi problemi con l’apparato fotografico, che pare si siano risolti.





Ovviamente in questi due mesi ho anche creato.
Solo che voi non sapete cosa perché io non ve l’ho fatto vedere.
Pappappero!

Se non ve ne siete accorti, ho usato molto il giallo.

Ora ho in mente di virare verso nuove tonalità.
Quali?

Non ve lo dicoOOO! Pappappero!
Tanto per restare in tema stitichezza verbale e ragnatele sul blog!
Yeah!


P.S. Sono lontani eh, i tempi in cui riuscivo ad aggiornare il blog nientemeno che due volte a settimana!
Le cose sono due: o dicevo più cavolate, o avevo più cose da dire.
Ah no c’è la terza opzione, avevo più tempo, e avendo più tempo anche meno stitichezza verbale J

Baci!
SOUVENIR

Non ve lo avevo detto che questo sarebbe stato un viaggio al buio, vero? Si, si, proprio come un incontro al buio!
Già, perchè siamo partiti sulla scia di un colpo di fulmine tra Luco (all'anagrafe Luca, il mio principe azzurro sbiadito) e Giuseppe. Nessun passaggio all'altra sponda per fortuna, solo un'intesa telematica giocando a poker on-line.

Luco è l'allievo e Giuseppe il maestro. Il maestro invita l'allievo nella sua reggia e di certo l'allievo non si fa sfuggire l'occasione di poter vedere dal vivo la fonte di ogni suo sapere in tema di assi, re e regine, full, scale e doppie coppie.

Per fortuna è andato tutto liscio, nessuna trappola, nessun rapimento :-)

L' incontro, considerando che ci saremmo trovati di fronte a persone mai viste e conosciute (e viceversa per loro), in un posto mai visto e conosciuto, è andato BENISSIMO!

10 e lode a Giuseppe e Marina per l'accoglienza e la capacità di metterci a nostro agio. Poi simpatia, semplicità e disponibilità.

4 giorni sono pochi per visitare Catania e rendersi conto di cosa è la Sicilia, cercando di concentrare in così poco tempo divertimento, relax e il turismo vero e proprio. Credo di aver conosciuto purtroppo solo la minimissimissima parte di quello che la Sicilia può offrire, ma è stato comunque un bel passaggio.
Che mi ha lasciato comunque la voglia di andare oltre.

Scorpacciate di arancini a parte, e tutte le altre deliziose esperienze del palato (piatti di pesce, pasta al pistacchio, cannoli), eccovi alcuni scorci immortalati dalla mia tutt'altro che affinata capacità di fotografa.


Oltre Catania, di cui ahimè non ho fatto foto (il primo giorno avevo le pile scariche nella macchinetta!un volpe proprio!), abbiamo visitato l'isola di Ortigia, su cui sorge la parte piu' antica di Siracusa. Curiosità: la foto in basso a destra è una scultura gigante (piu' o meno dovrebbe essere un uomo che emerge dalla terra) fatta con vari materiali di scarto ecosostenibili, realizzata da qualcuno di cui non ricordo il nome all'interno di un progetto che a che fare con il riciclo ma di cui non ho preso nota (pigrona!).


Poi Taormina. Decisamente chiccosa, decisamente turistica, ma decisamente bella! Suggestiva davvero.


Con la sua splendida veduta a picco sul mare...


...nel quale ho bagnato i miei piedi gnappetti (la pedicure lo so fa pena. L'unghia dell'alluce sinistro è pure malmessa per via di un trauma subito lo scorso anno sulle Dolomiti a cui sono seguite caduta e riscrescita in corso).

Alla spiaggia di Taormina, o meglio dei Giardini di Naxos (che non ha sabbia, ma minuscoli sassi pungenti! ammazza che dolore! Non ci si poteva camminare! sofferenza) ho rubato...


...qualche sasso...


...e curiosi disegni e forme che la natura ci concede...


...legni attorcigliati come serpenti...


...dalla doppia testa!



Ho portato con me anche un pò dell'onnipresente pistacchio di Bronte! Avete presente i pistacchi salati da cocktail? Ecco, scordateveli :-)


La cosa piu' bella però è che dentro di me porterò delle instantanee di divertimento che non si possono fotografare, sprazzi di un incontro, come il simpatico accento siciliano di Marina e Giuseppe, tutti i loro "vèèèero?" e "còmplètamènte!", immaginando me stessa ricordata a mia volta come quella fissata con il consumo consapevole dell'acqua e l'abus, nonchè spreco, di bicchieri di plastica.

Ricorderò i luoghi che ci hanno ospitato, la Conad sotto casa, la macchina un pò scarcassata e impolverata di Giuseppe, la fissa per gli abbinamenti cromatici accessori-abiti di Marina (potevo non andarci d'accordo scusate?)...insomma sono queste poi le cose che si imprimono di piu' nella mente. Almeno la mia.

E visto che come al solito c'ho preso gusto nel racconto, ora stop. Letto chiama Sara.

Penso, chissà se tutto ciò sarà servito a rifoccillarmi. Spero gli effetti si vedranno sulla lunga distanza, perchè per ora, tutto quello che avevo lasciato mi ha di nuovo risucchiata del tutto, e non mi sento granchè creativa, anzi direi che mi sento alquanto inconcludente.

Ma non vi preoccupate. Adesso accendo il mode SuperSara e...e...etchiu'!

A presto picciridde!

Saruzza
H.I.R.O.W.S.
"Happiness is real only when shared"
Christopher McCandless

Ore 16:00 : arrivo al circolo sotto il cocente sole di un'estiva giornata di maggio.

Ore 16:30 : comincia l'allestimento e un vento terribile si scaglia su di noi. Quadri, fogli, fotografie svolazzano nell'aria che si rinfresca.

Ore 16:45 : un nuvolone nero si posiziona sopra le nostre teste. Tutt'attorno il sereno, minaccia di pioggia sopra di noi. Il vento continua a soffiare intensamente.

Ore 17:45 : comincio a montare il mio banchetto. Il telo di fodera sguiscia e si rigonfia come una mongolfiera, a stento riesco a tenerlo a bada. Tira di qua, tira di là, scivola via...alla fine c'ho fatta, prendendo in prestito qualche sasso e annodando la fodera alla meno peggio intorno alle zampe del tavolo. Pfui!

Ore 17:20 : comincio a posizionare gli elementi sul banchetto.

Ore 18:00: lo specchio a cuore, in balia del vento che soffia sempre piu' vorticoso, cade. Ma non si rompe. Si scolla soltanto. Riesco a risistemarlo.

Ore 18:15: il vento non ne vuole sapere di smettere di soffiare. Lo specchio cade di nuovo. Si rompe. Ingoio con il sorriso, le imprecazione ferme nella gola e continuo a sistemare.

Ore 18:40: il banchetto è pronto e già cominciano ad arrivare i primi visitatori.

Nel frattempo, l'aria si è decisamente rinfrescata ma il vento sembra essersi calmato e la pioggia ha deciso di non cadere.

Tutto è pronto per la serata che comincia ad animarsi di gente curiosa, allegra, interessata.
Ogni prospettiva di insuccesso si ritira vergognosa dietro i sorrisi delle persone, ai loro simpatici commenti e graditi apprezzamenti.

Siamo nel vivo della serata, tutti ormai sono a loro agio tra banchetti, aperitivi, birre e chiacchere in compagnia. Arrivano anche gli amici e tanta gente che sembra apprezzare persino con una vena d'entusiasmo il mio lavoro.

Gente incuriosita, a volte timida, a volte sfrontata con cui confrontarsi e chiaccherare di ogni cosa.

E persone in grado di sorprenderti e di renderti felice.
Come Sonia.

Già...lei me lo aveva detto che forse sarebbe passata, ma poi, nella foga dei preparativi mi era passato di mente che avrei potuto incontrarla. E invece...quatta quatta si avvicina, mi sorride, la saluto e non so perchè mi viene da presentarmi. Una cosa che di solito non faccio, ma mi sentivo allegra, e in forma, forse avevo già bevuto una birra, non so, lei con quel suo sorriso mi ha ispirata, fatto sta che le dico "piacere Sara". Lei sembra rimanere un pò così e mi fa "ma perchè mi hai riconosciuta?"...ed io..."No, così mi faceva piacere presentarmi".
Poi mi ha detto chi era, Sonia di
Scarpette Rosse!

Sono stata troppo contenta di incontrarla, una gioia immensa mi ha invasa quando ho realizzato che era passata davvero, con tanto di marito e figliuola dormiente a seguito!
Bellissimo! Per un attimo non ci ho creduto, cioè, mi sembrava strano.

Passato il furore iniziale, manco a dirlo, abbiamo cominciato a chiaccherare chiaccherare chiaccherare... E' stato davvero bello. La mia gioia si è raddoppiata grazie a lei.

Io adoro condividere. Non mi piace stare lì con le mie cose, al riparo da occhi indiscreti e dai commenti della gente.

Per natura sorrido, mi piace accogliere ed invitare la gente ad avvicinarsi senza timore.
Mi piace ascoltare ed esprimere pensieri, critiche, idee.

La sua visita è stato un modo per condividere questa mia esperienza e il mio mondo con chi mi segue sempre, anche se solo virtualmente. Sonia è simpaticissima, una gran chiaccherona, una persona che mi è sembrata semplice e vera. Spero di rivederla presto, dobbiamo approfittarne, non capita così spesso di essere amiche di blog ed anche concittadine!

Solo che...prese dalle chiacchere nemmeno una fotina ci siamo fatte! Mannaggia!

Chiudendo la parentesi Sonia, posso dire che la serata è andata benissimo.

Ho venduto, ma non è stato questo a determinare il successo della serata.
Sono stata contenta soprattutto perchè tanta gente si è fermata, ha apprezzato, ha commentato positivamente e si è messa a discutere con me.

La cosa piu' bella che posso sentirmi dire fino a farmi arrivare al settimo cielo è di essere originale, articolata nelle mie creazioni, non la solita bancarella insomma.
Ed è successo. E sono contentissima così.

E per fortuna, niente manine volanti!


Ho parlato troppo oggi è?
Stoppp.

Un beso a todos!


Perline di Saggezza.

CRONACA DI UN IN...




SUCCESSO.

Entro subito in argomento. L'esposizione di domenica scorsa al Loft è stato un insuccesso. In altre parole, non ho venduto una cippa lippa.

Ma non sono per nulla delusa o abbattuta, anzi.
Basta guardare le cose con un pò di spirito analitico ed un pizzico di intelligenza, e si può fare grande tesoro anche delle brutte esperienze.
Certo sono dispiaciuta, piu' che altro per la fatica profusa creativamente parlando nei giorni addietro sia per le creazioni da presentare e l'allestimento da curare. Comunque so che non è stata del tutto fatica sprecata. Le nuove collezioni sono pronte (spero di pubblicarle la prossima settimana) e l'allestimento non era niente male.

Comunque, analizziamo e commentiamo l'accaduto.

Premesso che non pretendo certo il consenso e l'applauso di ogni essere umano, credo che il problema fondamentale in questo caso siano stati il pubblico e la location. Devo dire che ho visto gente del tutto disinteressata, impreparata e per niente disposta al fatto espositivo in sè né al lato artistico della cosa.

Trattandosi di una discoteca, penso che la gente fosse lì principalmente per bere e ballare. In tutto ciò il mio banchetto, così come quello degli altri espositori, sembrava fare piu' che altro la figura del pezzo di arredamento.

Ve le volete fà du risate? Dico questo perchè ho le prove!

- una ragazza leggiadra in compagnia del suo dolce fanciullo arriva tutta sparata verso il banchetto e che fa? Swip! S'abbassa all'altezza del mio specchio e si guarda la dentatura per vedere se ha qualcosa incastrato in mezzo ai denti e poi se ne va in tutta disinvoltura...che stile guapa!
Io mi gusto la scena...BASITA.

- il mio mobiletto pitturato in tinta per l'occasione, viene utilizzato come poggia cocktail con tanto di alone a forma di bicchiere lasciato stampato sopra.

- in fase di smontaggio, vedo che la mia mano per gli anelli prende il volo...una ragazza palesemente su di giri se la prende e comincia a sventolarla nell'aria per salutare i suoi amici danzanti!

Mi convinco sempre piu' che le persone vanno decisamente educate a questo tipo di cose, non lo pensate anche voi?
Se la gente non ha la consapevolezza di cosa va a vedere allora sarà sempre normale imbattersi nella maleducazione e nella mancanza di rispetto.

Mi dispiace sia andata un pò così cosà, soprattutto per chi ha voluto che io fossi lì ed è stato addirittura così gentile e disponibile da mettermi in pole position in mezzo alla sala. Ringrazio infatti comunque Caterina per avermi dato questa possibilità, per il buffet e la musica anni 70 che comunque ha fatto zompettare anche me che non sono decisamente tipa da pista! Ho parlato apertamente con lei di questo insuccesso e insieme abbiamo discusso molto francamente dei motivi e delle nostre impressioni. Grazie per essere stata disposta al confronto, allo scambio di opinioni e di idee. Mi auguro che tutti i tuoi progetti si realizzino come desideri e buona fortuna per tutto quello che farai in futuro e in cui vorrai coinvolgermi!


Ed ora la parte bella della cosa. Ho girato come una trottola, fatto tutto all'ultimo momento, giro da ikea d'obbligo (specchio a cuore, lampada vintage, coprivivande, vasi), zompettando da un "tutto a mille" all'altro (fiori vari, piattini, bacchette), raccolto un pò di cose che avevo (carta, nastri) e un pizzico di fantasia. Alla fine mi sono divertita ad organizzare l'allestimento.


Che non è venuto OVVIAMENTE come avevo nella testa e come avrei voluto ma che tutto sommato ci può stare.


Ho scelto di orientarmi verso lo stile giappo perchè la maggior parte dei pezzi che ho presantato sono quelli della nuova collezione ispirata alle geishe. Non vi faccio vedere troppo...solo un assaggio per incuriosirvi un pò. Prossima settimana spero di postare le nuove collezioni...che sarebbe anche ora!

Altra cosa bella, ma che dico, bellissima. In questa avventura sono stata accompagnata, aiutata fisicamente, nonchè sostenuta, intrattenuta e consolta da alcune creature uniche...


...che qui hanno simpaticamente posato per me :-)
A sx mi soreta, al centro il suo boy, e dx Marzia (quella delle unghie!)
Mittttttici ragazzi! Grazie per la vostra presenza!

Ma credo che la cosa di cui sono piu' soddisfatta è che ho lavorato al logo PERLINE DI SAGGEZZA. Pensando al futuro, ad una veste diversa, piu' professionale.
Qualcosa è nato...e si intravede anche nelle foto...ma di questo voglio parlarvene successivamente.

Nel frattempo io mi rieclisso un pò perchè...non vi dico adesso nemmeno questo!

A presto!

Perline di Saggezza