di Michael
Sono parte di quella generazione nata subito dopo l'orrore della Shoah. Della mia famiglia materna solo mia mia nonna e mia madre sono sopravvissute. Ho passato la mia infanzia ad ascoltare le testimonianze in cui il cibo, o bene, la mancanza di cibo era uno dei temi più ricorrenti.
Da mia nonna e mia madre ho appreso una coscienza del divieto allo spreco. A casa tutto si usava e riciclava di una maniera o l'altra e le stagioni in cui il cibo poteva essere gratis, frutto dei boschi intorno a Strasburgo, se ne faceva incetta e guai a disprezzarlo.
In casa il cibo era sacro e i superstiti dell'orrore erano sempre serviti per primi. Come una specie di omaggio al loro vissuto.
Quando la mia partecipazione al MTC è stata accettata e ho visto il tema proposto da Vittoria, la prima cosa che ho pensato è stata una preparazione molto complicata, una specie di show gastronomico per impressionare nella mia prima partecipazione, ma poi leggendo con più calma il post ho cambiato idea. Ho ricordato una minestra (credo. scusate, per me tutto è "soupe" o "zuppe" in yiddish) che mia nonna faceva proprio secondo il principio del cibo regalato dai boschi.
La mia versione non ha lo "charme" del regalo del bosco, né il divertimento di raccogliere gli ingredienti insieme in famiglia. I miei funghi (shiitake) sono coltivati e le ortiche vengono da qualche campagna israeliana, spero non troppo lontano da Tel Aviv.
È una zuppa molto semplice, pochi ingredienti, ma è quasi quella che ricordavo della nonna.
per una porzione:
un mazzetto di ortiche
due funghi freschi
300 ml di brodo vegetale*
una manciata d'orzo
olio extra vergine di oliva
Le ortiche vanno manipolate con i guanti. Ho separato foglia per foglia, poi ho messo a bollire dell'acqua e le ho "sbiancate" per circa un minuto e mezzo. Una volta fatto questo, le ortiche non pungono più, si scolano e si rinfrescano con acqua freddissima o ghiacciata per farle rimanere verdi e si lasciano da parte. Ne ho frullate la metà e tagliate al coltello grossolanamente l'altra metà.
Nel brodo che bolliva, ho versato l'orzo e messo a cuocere fino a che fosse al dente. Ho aggiunto le ortiche al brodo con l'orzo.
A parte, ho riscaldato un po' d'olio in una padella piccola e saltato i funghi. Li ho aggiunti alla fine alla zuppa, e ho cotto per un'altra decina di minuti per non rovinarli..
*Il brodo vegetale è stato fatto in casa, con carote, sedano, cipolla, timo, pepe in grani, chiodi di garofano.
Mi dispiace per la mia perfezionista compagna di blog, ma la foto è stata fatta di sera e alla svelta perché è l'unico momento che avevo per cucinare e mangiare dopo qualche ora di chirurgia.
In quanto alla stagione, mia nonna faceva questa zuppa in primavera, ma qui in Israele le stagioni sono diverse. Cose come ortiche e fragole sono in piena stagione adesso.
Questa è la mia prima partecipazione a MTC. se ho sbagliato qualcosa fatemelo notare, per favore.