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venerdì 14 agosto 2015

A META' DELL'ULTIMO TRAGUARDO,FORSE.


Oggi è il mio compleanno. Perchè lo racconto qui? Non è un avvenimento,da vip, ma voglio fare e condividere con gli amici un po di bilanci,tanto per raccontarmi un poco.
Ho idealmente diviso in tre parti le tappe della mia vita:tappe di trent'anni.
Le prime due,ormai sono archiviate.
La terza tappa mi dovrebbe portare ai 90,ed oggi sono esattamente alla metà della..meta,anche se non pongo limiti e non ho certezze sulle scadenze.
Sono nata in casa,all'alba del 14 agosto,immagino che qualche grillo cantasse ancora,il caldo confondeva la notte con il giorno,e presto si sarebbero fatte sentire anche le cicale: la natura mi ha accolta con la sua eterna musica ed i miei genitori con infinito amore.
Inizio così la prima tappa di vita.
Considero quegli anni come la fase della conoscenza,dei contatti col mondo,della formazione e maturazione di una mia coscienza civile.Un percorso scolastico regolarissimo.

La mia classe-III media
Ho cambiato casa,più volte,anche paese e regione.Ho lasciato vecchi amici e fatti di nuovi,ma alcuni restano nel cuore da sempre e per sempre. Ho concluso il ciclo scolastico con un diploma,ho lavorato,utilizzando l'esperienza fatta a scuola.La scuola non ci dava tutto,ma ci metteva in condizioni di cercare,approfondire,crescere.Sempre che ne avessimo voglia.
Mi sono bene integrata in ogni nuova realtà,anche quando non era scontato,forse perchè avevo sempre il supporto di una famiglia davvero speciale.
In questi primi trent'anni ho viaggiato molto,utilizzando ogni giornata di libertà dal lavoro.Ho vissuto anni di fervore creativo,di voglia di nuovo,dal teatro al cabaret,alla musica in una città grande e accogliente ,e che continuava a stupirmi.
Intanto ho visto crescere i miei fratelli,li ho visti sognare e lavorare con impegno,per realizzare questi sogni.Ho visto morire i miei nonni,che adoravo,ma anche mio padre che ci ha lasciati a soli 50 anni.
Mi sono innamorata,come tutti ,ho smesso.
Ma poi è successo,ancora,e questa volta è stata la ..svolta.
Ha inizio da qui la seconda tappa.
Innamoramento fulmineo,nuova vita,nuova emigrazione,nuovi amici,nuovo adattamento a realtà,usi e costumi diversi,altri traslochi,troppi in poco tempo.


La mia nuova famiglia:due figli,maschi,cresciuti e seguiti senza problemi,anche durante gli anni di scuola.I loro compleanni,i loro capricci...


Un nuovo lavoro,questa volta autonomo,portato avanti anche con l'aiuto del resto della famiglia.Meno viaggi,amici che si perdono,poca disponibilità di tempo,perchè se lavori in proprio non hai orari e tempo libero.
Per non restare..soffocati dal lavoro,e del tutto isolati abbiamo creato ,mai il termine fu più appropriato,una via di fuga con una casetta in montagna,non troppo lontana da casa,e ci rifugiavamo anche per poche ore e la domenica.
Per me il lavoro era doppio,ma abbiamo visto crescere i nostri bambini a contatto con la natura,in compagnia dei loro amici,man mano che diventavano più grandi.
La nostalgia di serate passate a leggere per loro favole e storie,sotto un cielo di stelle,o accanto al caminetto non ha prezzo...E quanti compleanni,in compagnia di amici,a quanti batticuori ho assistito quando i miei ragazzi crescevano...


la nostra "via di fuga"

Sono sempre rimasta legata alla mia famiglia di origine,seguo le nuove famiglie che si vanno formando,il loro lavoro,i nipoti che nascono .
Avevo contribuito,con una partecipazione quasi simbolica e di incoraggiamento, nella prima vita,a
far nascere una libreria:tentativo da illusi,per il tempo e la zona.Così ci dicevano.Invece la..testa dura di noi calabresi ha avuto la meglio.L'attività sta per tagliare il traguardo dei 50 anni ed io mi sento un po partecipe.
E' la maturità:è raccoglier i frutti sperati,dalla vita,realizzare sogni non impossibili ma qualche volta difficili,sentire che la vita segue un suo corso naturale,più o meno
accidentato ma gratificante,camminando insieme.
Le nostre famiglie sono cresciute,figli,diplomi,lauree,nozze,figli dei figli,e la vita che continua.
Cosi' mi sono trovata a chiudere anche la seconda fase,a sessant'anni: i figli ormai hanno la loro vita,lavorano lontano da casa,io concludo la mia attività lavorativa,vado in pensione,ma senza la paura di cosa fare del nuovo tempo.
E' la terza tappa,pensiamo un po di più a noi,qualche viaggio,imparo ad usare il computer,mi dedico a cento cose diverse,riprendo contatto con miche trascurate,con cose che avevo lasciato per anni in sospeso.Pochi anni di serenità poi la morte bussa alla porta,rimango sola ad affrontare nuovi bisogni,nuove alternative.
Sono qui ancora,a metà di questa tappa di avvicinamento alla meta.
Sono gli anni della riflessione,dei bilanci,della saggezza,per chi ha saputo fare tesoro dell'esperienza.
Ed io?
Una vita ricca di affetti,di nipoti,di pronipoti.
I compleanni più solitari,le giornate più lunghe,i sogni ancora tanti,ed i progetti che non finiscono mai.Mancano,volutamente, foto di questo periodo,forse per i prossimi anni..
E domani sarà un giorno nuovo,ed io continuo a sperare che qualcosa di bello possa accadere,possa cambiare il mondo.....

sabato 19 maggio 2012

PERSONE E STORIE SPECIALI



Qualche tempo fa,da una trasmissione tv,e complice la mia curiosità,ho conosciuto su fb una persona davvero speciale. Un saluto ogni tanto,seguo i suoi post,spesso non lascio segno ,per non risultare invadente.
E' un ragazzo simpatico, spiritoso , non si prende molto sul serio e quando parla di se lo fa con una disarmante autoironia.
Cosa ha di speciale?una strana malattia,la “viaggite”come la chiama lui,ovvero il bisogno di viaggiare,viaggiare e ancora viaggiare.
Allora?
E' che una malattia lo costringe da tempo su una sedia a rotelle. Lui dice che sono le rotelle che gli mancano in testa,ma non credeteci. La disabilità è solo fisica ed il suo cervello è vulcanico.
Così non ha mai rinunciato al piacere di vivere di normalità,e di fare le sue battaglie quotidiane, senza clamore e vittimismo,perchè a tutti sia permesso di vivere la normalità-senza barriere, quelle architettoniche,ma anche e ancora prima quelle psicologiche.
In questo momento sta attraversando l'Italia,in auto,assieme ad un amico fotografo,per il piacere del viaggio,questa volta molto più documentato grazie all'amico Reflex,per provare se e quanto sia possibile quella normalità nella quale crede.
Hanno iniziato il viaggio il 5 maggio,partendo da DOMODOSSOLA .Completeranno il giro il 7 giugno a Torino, aggiornando con foto e notizie quotidiane chi li segue, e il gruppo diventa ogni giorno più numeroso.
Finalità del viaggio:conoscenza di altri luoghi,anche quelli meno frequentati dalle agenzie turistiche,ma anche di storie di altre disabilità ,di altre situazioni del nostro bel paese .
Probabilmente molti sono già a conoscenza di ciò che sto scrivendo,ma volevo dare il mio piccolo contributo ed una testimonianza di simpatia e amicizia.
Non ho chiesto autorizzazioni per pubblicare qualche foto, mi limito a riportare nomi e riferimenti per chi volesse dare una sbirciatina e documentarsi sull'avventura rotellante di Fabrizio e seguito.

Fabrizio Marta -fb- oppure rotex.myblog.it
Vito Raho,amico e fotografo personale per questo viaggio
www.rotellando.vanityfair.it sponsor che accompagna tutto il viaggio con i racconti di Fabrizio,
le foto di Vito e molti commenti .
Buon viaggio,ragazzi,anche la Sicilia vi aspetta.

venerdì 4 maggio 2012

CRONACHE DI VIAGGIO

L'ho spifferato ai quattro venti,sono stata in gita per qualche giorno,compagni di viaggio tranquilli signori e signore sull'età,come me, con delle eccezioni per le giovani accompagnatrici,mica si può partire alla ventura,da soli. Simpatiche, disponibili, all'occorrenza pronte a fare da badanti...
Destinazione Napoli e dintorni. Napoli la tappa più importante,ma anche la più sacrificata,moltissimo da vedere,ma poco tempo e poi è difficile fare coincidere orari,curiosità diverse e numero di partecipanti.
All'arrivo, il centro storico,notevole per bellezza e storia. Le guide ad attenderci per la visita del Palazzo Reale:per me una sorpresa,per la bellezza e ricchezza delle sale,la cura e l'ottimo stato di conservazione e manutenzione. Inoltre eravamo il solo gruppo in visita, eravamo in ritardo ed hanno tenuto aperto solo per noi,fino alle otto di sera. Così per ogni zona che lasciavamo,sentivamo dietro tintinnio di chiavi e porte che si richiudevano alle nostre spalle....
Niente foto, batteria scarica.

Albergo fuori città e con la cena abbiamo chiuso la prima giornata.
A seguire gli scavi di Pompei. Due gruppi due guide,e gran camminare. Avevo già visto,per fortuna la parte meglio conservata,in questa occasione mi sono resa conto della estensione della città.
Molto ordine e pulizia,qualche lavoro in corso,ed un numero di visitatori eccezionalmente numeroso,che hanno spesso costretto le guide a cambiare percorso. Qualche foto,e tanto desiderio di rivedere tutto con più tempo e meno ressa.

D'obbligo la visita al Santuario.



Thermopolium:se ne incontrano tanti ,sulla "via dell'abbondanza"


Si preparavano cibi, mantenuti caldida mattoni refrattari riscaldati-era il cibo di strada,da consumare in loco o da asporto.


C'erano anche i contenitori per la mescita del vino


E in queste aperture venivano lasciate le monete,di vario taglio



"Questa è la casa di.."tutto chiaro e non a sua insaputa!


E questo un manifesto elettorale,chissà se pagavano per lo spazio pubblico,
Di certo se venivano eletti dovevano subito offrire qualcosa,magari dei banchetti,dei giochi,e a loro spese.Panem et circenses


Una vasca per lavare e per tingere la lana.
Le lavanderie e le tintorie rendevano molto bene,i titolri costituivno una potente corporazione,molto ricca.


proprio questa ricchezza permetteva loro il lusso degli affreschi,anche delle botteghe oltre che delle loro abitazioni,con il costosissimo colore rosso "pompeiano"


Il pomeriggio ancora Napoli,con un veloce giro in pulman(!) fino a Posillipo,Mergellina via Caracciolo.


La fontana con la "Sirena partenope"-presa dal pulman in movimeno...

Molte strade interrotte o interdette ai mezzi per i lavori della metropolitana ed il dopo Americas'cup.
Anche qui,come succede spesso,gli scavi per i lavori hanno riportato alla luce interi tratti di mura antiche,con relativi rallentamenti e ripensamenti su come coniugare necessità attuali e conservazione.





Lavori per la metropolitana e le mura di cinta trovate durante gli scavi.


Appiedati,e inquadrati,in fila per due col resto... niente resto,ci eravamo tutti,la guida in testa,visitiamo la Chiesa del Gesù,la Chiesa e il monastero di Santa Chiara ed un tratto di Spaccanapoli,non siamo arrivati a San Gregorio Armeno,la strada delle botteghe dei presepi,perchè un accogliente bar con i suoi tavoli all'esterno e la prospettiva di un buon gelato hanno avuto la meglio e fiaccato il nostro desiderio di andare oltre.
Un discorso a parte:avevo previsto di incontrare una cara amica di blog,Sandra.
Telefonate,accordi ,e già disperavo di riuscirci,non è facile inserire varianti in un programma già deciso e vissuto in corsa. Unico momento possibile,durante la visita alle due Chiese,per la dislocazione ed un po di tempo disponibile.
La mia amica è stata eroica,ha dovuto aspettare più di quanto avevamo preventivato,ma poi ci siamo incontrate,proprio vicin'a scola do Gesù, come la Lazzarella della canzone, ricordate?
Me lo ha suggerito Sandra,ovviamente.
Si tratta dello storico Istituto Magistrale Statale Pimentel Fonseca,facente parte del complesso della Chiesa di Gesù costruita dai Gesuiti nel 1600,ed oggi sede della Biblioteca dello stesso Istituto.
L'incontro con Sandra è stato bello, emozionante,anche se limitato per il pochissimo tempo disponibile. Ci siamo promessi un arrivederci.
Un arrivederci anche con voi amici di blog,pr la seconda parte,se non vi ho già annoiati.
Riprenderemo con Sorrento e poi la Certosa di San Martino,al Vomero:meritano uno spazio a parte..






domenica 29 aprile 2012

SI PARTE...SI TORNA


AVVISO AI NAVIGANTI:Per gli amici di Sandro"Iragazzi della soffitta"-il blog risulta rimosso,è stato un suo errore,ma sta già rimediando e avviserà appena avrà notizie certer.Manda ai suoi commentatori ed amici un cordiale saluto ed un arrivederci.

Non mi sono dimenticata del Primo Maggio:ho postato qualcosa su:www.scrivoescambio.blogspot.com



Mi sono organizzata per qualche giorno di relax,almeno nelle intenzioni..
Si fanno programmi,ci si prepara al meglio,però..... però.
Il mercoledì prima della partenza,la macchina non vuole mettersi in moto.
Meccanico a domicilio,diagnosi incerta,traino in officina ,e dopo qualche giorno di trepida attesa il responzo:resterà in officina pr una settimana,per fare arrivare i pezzi necessari(?)-Costo solo di massima.
Non dovevo partire in auto,ma il pensiero del conto da saldare al ritorno già mi mette sulla difensiva,caso mai pensassi a qualche capriccio extra,in vacanza.
Poi, mio figlio deve partire per lavoro,menomale,ma al nord,ovviamente.Qualche amico lo accompagna in aereoporto,e siamo a sabato.
Domenica e lunedì per sistemare qualcosa,partenza prevista martedì alle 4 di mattina-
per me notte fonda.
Per la sveglia ci pensa l'Etna,sempre LEI,(perchè per noi è donna,forse per i tanti capricci?) con i soliti boati,vetri che tintinnano e poi rumori alquanto insoliti.
Per le 4 ,già fuori dal portone mi accoglie una pioggia di lapilli,caldi croccanti e friabili come mai le migliori patatine.
Risalgo per fornirmi di ombrello.Dopo 10 minuti la strada è ricoperta e la strana pioggia continua.
Lo spettacolo è imponente,la lava incandescente illumina la notte,ma neanche un clic,siamo in ritardo e cercare la macchina fra borse ombrello e borsoni,è impresa impossibile.

Appena un clic,di corsa,già in partenza.


E penso al lavoro di ripulitura che troverò al ritorno.
Forse non l'ho detto,ma è una gita per signori di mezza età,e anche oltre,in pulman
e per me una piccola sfida,c'è sempre una prima volta,no?


Per avere un'idea

Per fortuna il vento ha dato una mano,in mia assenza


Il tempo di sistemare le foto,gli appunti e vi racconterò dell'altro...