Aspettando Natale,ritorno con la mente ad altri Natali passati...
Allora si scrivevano cartoline ad amici parenti o semplici conoscenti.
Ne comperavo tante,di vario tipo,poi passavo al recupero degli indirizzi,alle frasi da scrivere,e finalmente...
ma all'ultimo momento iniziavano i dubbi.Sarà gradita?E' scritta in modo appropriato?e spesso,di dubbio in dubbio, partivano in ritardo,o non partivano del tutto.
Se gli auguri riguardavano l'intera famiglia e si scambiavano fra parenti,scrivevamo delle lettere.Era l'occasione per completare i semplici auguri con altre notizie,sulla salute,su qualche novità.E comunque anche questo compito era riservato a me.
Poi c'erano i biglietti che accompagnavano qualche regalo importante,di solito riservato a medici e professionisti vari,e qui il compito diventava davvero difficile.Ci si metteva tutta la famiglia,si facevano varie minute,si limavano, abbellivano,fino a quando mio padre,di poche parole e poco portato al superfluo,vergava su un biglietto,quelli così detti da visita, semplicemente nome cognome e data.
Tanto,diceva,mica leggono le frasi,vanno subito al sodo,e forse non aveva tutti i torti.
Le maestre ci facevano scrivere le poesie di Natale,da leggere quando la famiglia era riunita al completo.
Spesso per il pranzo di Natale ci incontravamo dai nonni paterni,assieme agli altri zii con le rispettive famiglie.
E qui i primi problemi:eravamo in tanti,e bisognava leggere quando erano tutti presenti,al momento di metterci a tavola.
Le nostre mamme ci invitavano a fare presto,le pietanze si sarebbero raffreddate,nell'attesa,e così si faceva a spinte a chi riusciva a conquistarsi un primo posto e l'attenzione di tutti.Qualcuno doveva rinunciare, con la promessa di proseguire a pranzo finito,ma non era la stessa cosa.
C'era da scrivere anche la letterina di Natale:una dichiarazione di amore per i nostri genitori,fratelli e Gesù Bambino,assieme alla promessa di diventare più buoni,studiosi e obbedienti:oggi diremmo una semplice dichiarazione d'intenti.
Bisognava metterla sotto il piatto di papà,al momento opportuno,ma si sbagliava momento,e ..patatrac,venivamo scoperti,o peggio provocavamo maldestramente dei pasticci in tavola.
(Questi sono dei miei bambini al tempo delle elementari..)
Ho un po di nostalgia,ma indietro non si torna.Oggi i moderni mezzi ipertecnologici ci permettono tutto,in tempo reale,ma si è perso il senso della preparazione all'evento,dell'attesa della sorpresa.
Alla vecchia maniera,in-posto questa virtuale cartolina di auguri per un Buon Natale e felice Nuovo Anno,per voi amici che vi trovaste a passare da qui