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lunedì 30 dicembre 2019

SORELLANZA



                                                       immagine presa dal web                


Un altro anno è passato,e anche quest'anno abbiamo avuto la fortuna di passare del tempo insieme ,per raccontare,raccontarci e ricordare.
Perché superata una certa soglia di anni,le differenze di età si annullano e ci ritroviamo sorelle coetanee,con gli stessi problemi,ma ancora di più, la stessa voglia di esserci per noi e per gli altri,con il nostro bagaglio di vita,esperienze curiosità e cose da raccontare ai nostri figli,nipoti.
E per te la gioia immensa di poter incominciare a raccontare anche al piccolo Liam, tenero pronipote!
Ti auguro un anno di serenità accanto alle persone che ti circondano di affetto ed attenzione,e la gioia di veder crescere tutti i tuoi ..rami.
Perché siamo alberi resistenti,abbiamo solide radici capaci di resistere alle intemperie del tempo!

Non sempre ,infatti,abbiamo avuto vita facile.Sei nata in piena era fascista,da una famiglia che non ha mai condiviso niente del regime,delle sue teorie della sua barbarie,e che non ha mai rinunciato a combattere per la libertà di pensiero.Insieme abbiamo vissuto la guerra e la sua fine,siamo state testimoni della fine  del fascismo e della nascita della Repubblica,con la Costituzione.
Abbiamo assistito  alla ricostruzione di una Italia messa in ginocchio dalla guerra
ed in parte  ne siamo state artefici,assieme ai nostri familiari,col nostro lavoro,anche se per lavorare siamo dovute emigrare.
Siamo arrivate,fin qui,e  possiamo ancora dire che abbiamo vissuto,anche se negli anni abbiamo perso affetti e persone a noi care.
Mi auguro d condividere ancora a lungo il piacere di passare del tempo insieme! Insieme anche ai  nostri fratelli, figli e la famiglia tutta.
Auguri,sorella!

venerdì 20 dicembre 2019

LA MIA FINESTRA

Oggi apro io  la finestra del Calendario dell'Avvento,creato e riproposto,anche quest'anno, dall'amica Sciarada di :
 anima mundi-sciarada.blogspot.com


Apro con il mio acrostico:IL PANE DI NATALE

Insieme
Lavoriamo
P er
Avere
Nuovi
Elaborati
Da
Inserire
Nelle
Altre
Tabelle
Annuncianti
Lieto
Evento


Voglio parlare,quest'anno,dell'ambiente che tutti vorremmo salvare,della terra che ci ospita e che noi non sappiamo più proteggere.Cosa c'entra col Natale?Credo che c'entri e non poco.
La festa della Natività rischia di perdere col tempo il suo significato religioso per diventare una festa di consumi,sprechi,inquinamento.
Per tentare di fare qualcosa,certo piccole gocce nell'oceano,con un gruppo sulle pagine di F.B.(riferimenti riportati nel post precedente) ci siamo proposte un Calendario dell'Avvento dove ogni finestra apre su un tema che riguarda l'ambiente.Abbiamo parlato di regali,riciclo,cibo,tradizioni,buone abitudini,buone notizie da diffondere.Abbiamo messo insieme idee e creatività.Abbiamo realizzato oggetti,abbiamo cercato nuove idee per confezionare i regali,eliminando quanto possibile plastica,e altri materiali di difficile smaltimento.
Non avremo salvato il pianeta,ma ci siamo divertite,abbiamo dato sfogo alla creatività,abbiamo imparato qualcosa,le une dalle altre.
E' questo il bello della condivisione,cosa che facciamo anche con i blog e col nostro Calendario dell'Avvento del focolare del'Anima.



Spero vi sia gradita qualche foto:









Miki Mouse,fatto a mano e il suo sacchetto regalo..






Tre diversi modi per confezionare del buon vino..








Creare con prodotti naturali è più bello !






 Regali del bosco e un pizzico di fantasia





Piccole cose in pasta di bicarbonato,tutto naturale  e naturalmente piacevole..







Creare con semi spezie ,pazienza e fantasia







Una  Natività che sta tutta in una bacca vuota.
Quando un cartoncino ispira con i suoi disegni...Sacchetto  e scatolina fatta a mano.






                                                                                                                                                                  Anche un sapone,fatto con amore,ha un altro profumo!!                                                   

Piccoli pacchetti e qualche pallina da appendere :ritagli di tessuto e qualche nastro.







Auguro a  tutti un buon cammino  di Avvento ed un Natale da vivere in armonia e con gioia. Passo il testimone ad :
Elettra-ad maiora blogspot.com 

lunedì 21 gennaio 2019

50 ANNI DOPO

Un breve viaggio a Milano per festeggiare i 50 anni di matrimonio di mio fratello :E' stata un'ottima occasion di incontro con tanti parenti ed amici  che non vedevo da tempo e per passare qualche giorno con i miei.
50 anni,mezzo secolo,ed una storia che è quasi una favola,diciamo una storia favolosa.
Il protagonista, da ragazzo ha dovuto crescere in fretta,e lasciare anche la scuola perchè serviva una mano nella fabrichetta che papà aveva creato,con molto coraggio e altrettante difficoltà.
Non era facile avviare qualcosa negli anni '50,in un piccolo paese della lontana Calabria.
Ben presto,dopo la morte di papà ed il fallimento di un  sogno, ha dovuto emigrare:
meta Milano,la grande Milano,quella col cuore in mano ma che" non si affitta ai meridionali", e che di lavoro ne aveva,tanto e per tutti.Bisognava adattarsi,ingoiare qualche difficile boccone,ma la buona volontà ,lo spirito d'iniziativa e la capacità di relazionarsi con gli altri,hanno aiutato.Uno dopo l'altro,in qualche anno ci siamo trasferiti tutti,dando vita ad  una nuova avventura.
La storia del ragazzo ,che intanto cresce,lavora,incrocia un'altra storia,quasi parallela:storia di emigrazione,anche in questo caso,ma da una regione più a nord..
Scoppia l'amore,come in ogni favola che si rispetti.
Ne segue un matrimonio che a ricordarlo,e rivederlo, attraverso le foto,fa quasi tenerezza.



Due ragazzi giovanissimi e tanta grinta,tanta voglia di dimostrare che erano maturi,pronti a creare una nuova realtà.Lavoro duro,figli,nipoti,vecchi amici e nuove conoscenze,alle spalle sempre la famiglia,pronta a dare una mano se necessario,ma anche a chiedere ,in caso di necessità.Siamo fatti così,tutti per uno ed uno per tutti.Siamo cresciuti,creando ognuno il nostro mondo,facendo le nostre scelte,una mamma che ha fatto anche da padre,severa quanto basta,ma sempre disponibile,comprensiva ,accogliente.
Una favola,come dicevo,che ha avuto un suo momento di condivisione con una bellissima festa ,tanta allegria,qualche lacrima anche,perchè tante le persone non più presenti.
Una favola che ,sì,..c'era una volta ma c'è ancora,continua e mi auguro per tantissimi anni...
Vi voglio bene,Pino e Giuliana.


mercoledì 19 dicembre 2018

C'E' ARIA DI ATTESA..

 Ancora una volta insieme,per avvicinarci,giorno dopo giorno,al grande evento del Santo Natale,sull'idea felice e collaudata dell'amica Sciarada (animamundi-sciarada.blogspot.com/).



Il Natale non ha per tutti lo stesso significato, diversi credi religiosi, diversa formazione personale, diverse situazioni oggettive,ma davanti a quella grotta, spoglia,dove anche la povertà degli ultimi diventa dono,calore e speranza, lasciamoci cogliere dalla meraviglia dallo stupore dalla gioia di condividere  un momento di grande umanità.



Ho raccolto i miei pensieri e riflessioni in questi versi che voglio condividere in amicizia con voi che passerete da questa pagina

                          In cammino,seguendo la Stella,
                          ho attraversato deserti silenziosi
                          e fragorose città.
                          Ho conosciuto mondi incantati
                          e luoghi di distruzione e di morte.
                          Ho incontrato carovane tranquille
                         ed eserciti armati di odio.
                         Ho imparato lingue sconosciute
                         ed ho parlato con gesti e sorrisi.
                         Ho sofferto la fame e la sete
                         altri mi hanno dato acqua e pane.
                         Ho stretto mani di tanti colori
                         e ne ho condiviso la gioia e il dolore.
                         Ho camminato,e seguendo la Stella
                         pensavo di trovare un Re
                         fra ori, broccati e splendori.
                         Ma è solo una piccola grotta!               
                         ti guardo con grande stupore,
                         sorridimi, sono ai tuoi piedi. 
                         Io non ho doni da darti:
                         ti racconterò il mio viaggio,
                         e le genti che ho incontrato:
                        Tutti aspettavano l'Evento 
                         e la grazia di un tuo Segno.
                         A te chiedo un po di pace
                         per riprendere il cammino,
                         lo stupore dei tuoi occhi,
                         per guardare questo mondo
                         e la luce della Grotta
                         che raggiunga tutti i cuori.




Domani sarà Mari-Disegnare gli orsi- a continuare il viaggio verso  la grotta della Natività Vi lascio i miei più cari auguri per ogni vostro desiderio
Rettifico il nome del testimone-Ringrazio Sciarada e me ne scuso.


lunedì 17 dicembre 2018

ASPETTANDO ANCORA IL NATALE

Anche quest'anno si ripropone l'arrivo del Natale,con  luci,luminarie,vetrine smaglianti ma anche tante ombre,per una società che pare stia dimenticando canoni essenziali di civile convivenza.
Si vuole che per Natale siamo tutti più buoni.Ma il giorno dopo?
Che dobbiamo essere generosi,ma in che modo?donando qualcosa?partecipando ad una tombolata con i nonnini?e mi basta farlo una sola volta per essere a posto con la mia coscienza per il resto dell'anno? 
Quest'anno,non voglio essere più buona,non voglio essere generosa,non farò tombolate,per Natale.
E neanche regali..
Ma faccio un patto con me stessa, non  ho testimoni,lo so,e potrei barare..
Mi riprometto di di non arrabbiarmi quando le cose vanno storte.
Di non correre con la pretesa di poter sempre fare tutto.
Di non lamentarmi,per ogni piccola contrarietà.
Forse così acquisterò serenità e riuscirò ad essere più disponibile con me stessa e con gli altri,non solo a Natale,e non è poca cosa,tanto per incominciare.

















Mi preparerò,comunque ,al Natale,ed ho preparato anche un piccolo albero.
Lascerò ai suoi piedi tanti auguri,tanti propositi e qualche sogno che mi piacerebbe veder realizzato.
E non importa quanto quest'albero sia piccolo ,agli occhi di un bimbo è gigantesco ed io voglio guardarlo con lo stupore di un bambino.

venerdì 2 novembre 2018

CHE COSA E' UNA FAMIGLIA?


LA FAMIGLIA X
E' il titolo del libro di un giovane scrittore ,emergente si dice in questi casi,ma con delle belle esperienze già a suo favore-
Nome strano per una famiglia-E quella X,poi,che incognita....
Matteo Grimaldi,1981,aquilano,di professione fa il libraio,a Firenze.
Di mestiere fa lo scrittore. Perché scrivere ,nel mio immaginario,non è una professione:uffici,orari,segretarie,ma un mestiere che si fa per passione,un lavoro artigianale,di cesello,di ricerca della forma e della formula giuste,delle parole che devono avere senso e peso.
Avevo letto il suo primo lavoro “Non farmi male” in anni lontani. Ho atteso un poco prima di leggere questo suo ultimo libro, perché non volevo essere influenzata dai giudizi molto positivi letti sulla sua pagina F.B.,dagli ottimi successi ad ogni presentazione,in giro per librerie ed associazioni. E neanche dalle polemiche, spesso ingiuriose sul piano personale,suscitate dall'argomento,un po ostico per molti,dei quali rispetto le opinioni,ma non le volgarità ed i pregiudizi.
L'ho letto,finalmente! 
Michael,un ragazzino,vivace,intelligente,viene allontanato dalla sua famiglia naturale,gravemente disaggiata, ed affidato ai servizi sociali.
Lui ama la matematica,dice,perchè ha regole certe,sa dare risposte univoche.
Ma vive le  peripezie di una vita decisa e guidata da altri,dove tutte le regole sono probabili,mai certe.
Affronta tutto con curiosità,disaggio, ma anche con quella sana e costruttiva ironia che l'autore possiede e fa indossare al protagonista,proprio come un vestito su misura..
Si libera dei servizi sociali dopo una richiesta di adozione,da parte di due giovani,due padri che creano per il nuovo ospite un ambiente molto singolare ed accogliente,ricco di sorprese,costruito giorno dopo giorno con la collaborazione gioiosa e creativa dei tre protagonisti.Ma i problemi non finiscono,
per il paese è uno scandalo,raccolta di firme,petizioni,insulti.
Alla fine vince il buonsenso,non prima che i più restii abbiano potuto costatare la serena convivenza di questa strana famiglia,presto integrata nel tessuto sociale della comunità.
Il libro è scorrevole,scritto con garbo e freschezza di linguaggio.
Già adottato da parecchie scuole come testo di lettura,anche se molte associazioni lo considerano quasi da mettere all'indice.
Leggere per credere o almeno verificare.

Gli altri libri delle mie vacanze,quest'anno particolarmente lunghe.







La famiglia X
di Matteo Grimaldi
Camelozampa editore
Pagina F.B.:matteo grimaldi

venerdì 16 febbraio 2018

DI LIBRI E DI AUTRICI





E' il titolo dell'ultimo romanzo della scrittrice Sara Rodolao.
Titolo intrigante,anche perché per associazione vado subito ad un altro Orlando,anche lui con un tarlo,il mal d'amore ,che gli corrode la mente,gli fa perdere il senno.
Il nostro Orlando,più vicino nel tempo,è il personaggio di fondo,ben tratteggiato dall'autrice nei vari stati d'animo,atteggiamenti,e,senza maschera,nella sua tragicità.
La storia si svolge in Calabria,immediato dopo guerra,un piccolo paese ,come tanti del sud estremo.
Un paese con vocazione agricola, dove la terra è generosa di buoni frutti,di profumi,di colori,di storia e tradizione.
Una terra ricca,che però appartiene ad una sola famiglia,un solo uomo,il barone Guglielmo. Alle sue dipendenze tutto il paese vive,o meglio sopravvive,lavorando dall'alba al tramonto,subendo angherie e soprusi di ogni genere.
E' la dura legge della povertà,dell'ignoranza,della necessità.
La sola a ribellarsi,è una giovane donna,una ragazza che ha già sperimentato la cattiveria e l'inganno subiti dal padre,morto di crepacuore e di vergogna,per colpa del vecchio barone.
Il giovane Guglielmo che eredita titolo e proprietà alla morte del padre,vorrebbe essere diverso,più indulgente ma l'indolenza, l'incapacità di gestire da solo i propri interessi ,
lo portano a comportarsi come il padre,consegnandosi ai vecchi uomini di fiducia in particolare per le situazioni più difficili..
La storia ricca di personaggi,di situazioni e sfumature gira comunque,come detto prima, attorno ad Orlando,la sua complessa e quasi schizofrenica personalità,la sua tristezza i suoi scatti di rabbia. Mette gli occhi addosso alla giovane ribelle,Giulia,che diventa la sua idea fissa,la sua malattia,la sua ossessione,fino a sentirla come parte di se,come una sua proprietà,non può che essere sua o di nessuno.
Ma Giulia,ad ogni suo goffo tentativo di avvicinarla,si schernisce e lo schernisce,aumentando la sua ossessione. Quando Giulia si sposa ,Orlando
ormai rassegnato a perderla, contribuisce in incognito a rendere riuscitissimo e gioioso il giorno più bello della giovane coppia.
Non dura molto,il tarlo della gelosia,del possesso torna a rodergli il cervello,lo fa letteralmente impazzire. Lascia il palazzo che è già sera,sul suo cavallo .
Non è purtroppo,il cavallo magico che porta Astolfo fin sulla luna per recuperare il senno dell'altro Orlando,per scoprire che sulla luna la gelosa non esiste. Il nostro Orlando è solo,non ha amici,non ha speranze,solo con il sogno-desiderio di avere la sua Giulia. Corre nella notte fino a quando il cavallo non regge più,fino a quando la sua folle corsa finisce nella polvere,lanciando l'ultimo suo desiderio gridato al cielo,un cielo nero e senza stelle che inghiotte tutto.
Questo il riepilogo,in breve. Ma la storia si snoda abilmente fra personaggi,implicazioni di storia e di costume,considerazioni su vecchi vizi e tante virtù di una società che stenta ad aprirsi al nuovo,ma inizia timidamente,almeno con i più giovani ,ad assaporare il piacere delle novità,a coltivare la speranza che qualcosa può cambiare,anche per un paese così legato ancora al passato.
E' un tema ricorrente,nei romanzi della scrittrice Rodolao,questo del riscatto,della ribellione,del desiderio di libertà,del bisogno di cambiare il corso delle cose.
Parla spesso,anche nella sua copiosa produzione poetica,dell'amaro sapore del pane,della frustrazione di dover accettare regole imposte dalla necessità, perchè ama troppo questa su terra,dalla quale ora vive lontano.
Ama la bellezza dei suoi paesaggi,la generosità della sua gente,ama le sue radici,e penso che molti dei suoi scritti siano un tributo a tutto questo.
E' stata una lettura piacevole, ricca di colpi di scena,di intrighi,di colore e curiosità.
Non so se sono riuscita ad interpretare nel modo giusto il senso del romanzo,ma è quello che ,leggendo,ho percepito.

   
       SARA RODOLAO
        IL TARLO DI ORLANDO
       MELIGRANA EDITORE

venerdì 15 dicembre 2017

UN NATALE DI SPERANZE E DESIDERI.


Grazie Sciarada per avermi dato la possibilità di esserci anche quest'anno,con la mia finestra n°15 passo il testimone a  Me&Loro, melorenza.blogspot.com per continuare questa bella tradizione del calendario dell'avvento.

La mia  lettera a Gesù Bambino,per esprimere qualche desiderio e confidargli qualche speranza,
è scritta con versi semplici, ingenui forse,come si conviene a chi  come me guarda ancora al Natale con la nostalgia e lo stupore di un altro tempo.

Per Natale desidero un albero,
Un albero grande che copra la terra
La terra bruciata da sole e da guerra
La terra violata da abusi e cemento
Da tanti veleni,da tanti abbandoni.


Albero dei Cento cavalli-Zona Etnea-Catania


Un albero grande che doni i suoi frutti
E l'ombra nel sole e riparo per tutti.
Un albero pieno di luci e di stelle
Di sogni,sorprese,stupore e di doni.

dal web)

Ad ogni ramo ci appendo i pensieri
Candidi e lievi come fiocchi di neve.
Li lego con fili di mille colori
Creando una rete di affetti e di amore.
















dal web

In questa rete ci siete tutti:
Le vostre storie,le vostre presenze,
Amici di anni,amici recenti,
di un solo sorriso,di tanti commenti.




Buon cammino di Avvento e
Buon Natale.

lunedì 13 febbraio 2017

QUEL PROFUMO DI ZAGARE..

Ho letto l'ultimo romanzo di Sara Rodolao,”Quel profumo di zagare”.

Mi ha incuriosito il titolo,so che scrive spesso dei problemi,dei profumi,delle emozioni che il Sud ,il suo ed anche il mio Sud,sa procurare,anche se ormai da tempo vive altrove.
Non mi ha delusa,neanche questa volta.Una storia,complicata,di famiglie,di affetti spesso traditi,di amori a volte impossibili,di presenze misteriose che accompagnano in silenzio e con discrezione alcuni personaggi.
C'è anche il lieto fine,dopo tanti colpi di scena.
Non mi soffermo sulla storia,interessante e resa a mio parere benissimo con la giusta dose di mistero,di sorprese,di dolore,di intrecci.
Lo svolgersi degli eventi  prende l'avvio da Michele,uomo forte e coraggioso che cerca il riscatto per se e la famiglia nell'emigrazione, per diventare la rappresentazione di intere generazioni,in fuga dalla povertà,non solo economica.
Si lavorava la terra, in patria ,si lavorava nell'edilizia,ma se si aveva famiglia bisognava partire,cercare lavoro altrove.
Un altrove che portava nuovi problemi,nuovi legami,e il tessuto familiare spesso ne usciva dilaniato anche se con un po di benessere in più.
Nei momenti difficili Michele ha la percezione di una presenza silenziosa,che lo guida.E' il ricordo della sua bambina,che ha potuto abbracciare solo per qualche ora alla nascita,e che è morta fra le sue braccia.
Ci sono presenze, sensazioni che accompagnano ognuno di noi,per la vita,ma quel ricordo particolare per Michele arrivava sempre come un'onda lieve dal dolce profumo di zagare nei momenti essenziali della vita.
Grazie Sara per avermi fatto riconoscere,in ognuno dei tuoi personaggi,le persone vere che ho incontrato, vivendo in quella terra ma anche lontano da essa.

Sara Rodolao,nata in Calabria,trasferitasi bambina in liguria ,vive ad Imperia.
Ha al suo attivo numerose pubblicazioni di romanzi e poesie ed ha partecipato a numerosi concorsi di poesia e narrativa,ottenendo importanti riconoscimenti.








Solo alcune delle sue pubblicazioni,ed ha già delle nuove sorprese  da farci gustare,









Per me è una carissima amica che stimo e che mi arricchisce ogni volta che leggo i suoi testi.
Delicatissime e profonde le sue poesie.

domenica 1 gennaio 2017

E SI RICOMINCIA..


Un nuovo anno,un nuovo giorno..però a pensarci è solo la successione di giorni,uno dopo l'altro,come i grani del rosario,così dal tempo dei tempi.Abbiamo creato gabbie di tempo steccati di ricorrenze per poter meglio definire,contare,calcolare,tutto a nostra umana misura.
Calendari,agende,agendine ,supporti cartacei di un tempo oggi sostituiti da moderni mezzi ,più sofisticati,il tutto per dire:da oggi vita nuova.


Propositi e programmi su un foglio bianco,che resteranno tali,nella stragrande maggioranza dei casi.
Fogli feriti da calligrafie più o meno perfette,da tabelle,da paragrafi.
Altri fogli seguiranno,segnati anch'essi da scritte,numeri indirizzi,cose da fare,molte-Cose fatte-poche.
Sarà così per qualche settimana.Poi i fogli manterranno il loro candore originario,qualche nota qua e la,poi niente.
Fino alla prossima nuova agenda,al prossimo calendario che spesso non giro neanche.I mesi si somigliano tutti,ormai,non scanditi da orari di lavoro,ma solo dal caldo,dalla pioggia dal freddo,dal colore rosso delle foglie in autunno e dai profumi intensi della primavera.
Non ha senso che mi programmi,non hanno senso le agende e i calendari:solo oggetti,più o meno gradevoli,più o meno ingombranti.
Ingombranti come le tante cose,i tanti oggetti ,votati all'inutilità e che occupano spazi vitali.
Forse era questo il significato di eliminare ,con l'ultimo dell'anno,oggetti vecchi e inservibili?
Penso che mi dedicherò a questa sana attività,per i prossimi mesi.
Voglio più spazio,negli armadi,nei cassetti,negli scaffali e ovunque si annidino ,dimenticate, cose inutili,superflue.
Voglio anche più tempo.
Tempo da dedicare a me stessa,tempo per incontrare persone nuove,per stringere mani.
Tempo per camminare sulla sabbia ,per sentire l'erba che cresce,il suo profumo.
Tempo per leggere poesie,libri scritti da amici ,ascoltare la musica.
Probabilmente terrò ancora un'agenda,ed ho già un simpatico calendario,dove trovo tracce dei figli.
Non posso non appenderlo e sfogliarlo...


E voi,avete iniziato a segnare le pagine bianche delle nuove agende con i vostri programmi , progetti,propositi?
Buoni giorni a tutti.





mercoledì 8 giugno 2016

METTI UNA SERA..AL TEATRO GRECO DI SIRACUSA..

Appuntamento ormai fisso,almeno una volta per stagione.Quest'anno è l'Alcesti di Euripide.
Racconterò in qualche modo la trama della tragedia.
Posterò anche delle foto,così come sono venute: era vietato usare il flash,e sono le sette di sera.
Ma l' emozione di sedere su quei gradini consunti dai secoli,(per fortuna dei cuscini aiutavano..),
di godere di uno spettacolo dove bellissimi alberi fungono da quinte naturali ed il sipario è solo immaginario ed affidato all'arte scenografica,tutto questo si può solo vivere,non raccontare.

            scenografie di Luigi Perego-  rosso e nero,la gioia e il lutto,i colori della vita e della morte

La storia,a modo mio:Admeto deve aver combinato qualcosa di grosso,per cui deve morire.
Thanatos si aggira per il palazzo,reclamandolo.

                                           Thanatos aspetta di prendersi la vita di Admeto

Apollo, ospite di Admeto,non si rassegna alla perdita dell'amico ed intercede presso Tanatos,per salvargli la vita.
Gli amici servono anche a questo,e se poi si tratta degli Dei..

                                 
                                Apollo tratta con Thanatos per la vita dell'amico.

Si può fare,ma qualcun'altro deve morire al suo posto. Admeto spera negli anziani genitori, hanno vissuto a lungo e potrebbero sacrificarsi per lui.Ma si rifiutano.
E' invece la moglie,Alcesti,che accetta di sacrificarsi,per salvargli la vita.
Una morte come estremo dono d'amore?eppure deve lasciare orfani i due figli,ancora bambini.
O avrà pensato che i figli,orfani del padre,avrebbero sofferto di più?

                                 
                                     Alcesti circondata dallo sconforto dei suoi fedeli sudditi

Si prepara a morire ,non prima di aver salutato un'ultima volta la luce del sole e di aver lasciato un impegnativo testamento con le sue ultime volontà al marito:
Non si dovrà mai più risposare,e deve aver cura dei figli facendo loro da padre e anche da madre.
Struggente questo ultimo colloquio con il marito ed il distacco dai figli.

                     Ultimo saluto alla figlia,mentre il bambino si nasconde fra le braccia dell'ancella

Prima che tutto sia compiuto,arriva il padre di Admeto,Ferete,per portare un suo omaggio funebre alla nuora.
Ma viene affrontato brutalmente dal figlio che lo accusa di egoismo,per non essersi sacrificato lui al suo posto e rifiuta con sdegno la corona funebre.
Volano parole grosse,fra i due,e il vecchio padre ,indignato, gli dà del vigliacco ,per aver accettato il sacrificio della giovane e bella moglie.E fa un ragionamento estremamente logico sul perchè non ha fatto il gesto richiesto:la vita è bella e ancora ricca di promesse per lui,ora che si è liberato del gravoso compito di regnare,affidando tutto al figlio.Lo attende una serena vecchiaia,in compagnia della moglie,vuole vedere crescere i nipoti,godere della loro gioventù.
E come dargli torto?


A spezzare la drammaticità del momento,mentre Ferete va via indignato,arriva Eracle,sempre in giro a compiere le sue fatiche.Chiede ospitalità all'amico per prepararsi per la sua dodicesima.
L'aria mesta del palazzo e dei suoi abitanti contrasta con la sua allegria e voglia di divertirsi.

                                        Eracle chiede notizie ad un amico,nel palazzo.

Finalmente,messo al corrente di ciò che è successo,decide che sarà questa la sua dodicesima fatica:scendere all'Ade per riportare in vita la donna.

Ci riesce e la riconsegna al marito incredulo,non dopo qualche necessaria messa in scena.
Il lieto fine rende quasi fiabesca la tragedia e fa tirare un sospiro di sollievo a noi spettatori.

                                               


A proposito di un "benevolo"commento sulla presentazione di questo post,preciso che non ho una formazione classica,secondo i canoni scolastici,quindi ho raccontato al meglio cercando anche di alleggerirne la seriosità .E comunque volevo solo condividere un'emozione,solo questo.Grazie.

venerdì 6 maggio 2016

DIECI ANNI DI BLOG




Il sei maggio 2006 aprivo il primo blog.
Avevo appena iniziato ad usare il pc e tutto mi affascinava,anche se avevo poca dimestichezza col mezzo.
La prima piattaforma è stata “Diablogando” ,il mio diabloblog si chiamava“creare è vivere”e scrivevo come Vittoria.
Ho conosciuto tramite questo blog molte amiche ed amici,alcuni fanno ancora parte delle mie amicizie attuali,e non solo virtuali.E' stato un bel periodo,ma è durato poco più di un anno.La piattaforma ha chiuso ed ho faticato un poco,con le mie scarsissime capacità tecniche ,a salvare alcune cose.
Ho ripreso più tardi su blogspot, con due diversi blog:acquadifuoco e scrivoescambio.Sono tuttora aperti anche se un po trascurati.
Ho tenuto un blog anche su piattaforma Splinder:-di vita e di sogni-che firmavo come lunasol.Poi anche Splinder ha chiuso.
Blogspot mi piace perchè lo trovo versatile.Avrei bisogno di maggiori conoscenze per migliorarne l'aspetto,ma mi accontento.
Dieci candeline mi sembrano tante,ma spero di continuare ancora,con la sincerità di sempre.
di parole,di immagini,di amicizia,di simpatia ,di commenti...

Ogni commento mi è sempre graditissimo,è per me un modo di comunicare e trovare riscontri alle mie idee ed opinioni.
Ringrazio tutti voi che ho incontrato su queste pagine,nella speranza di poter fare ancora un po di strada insieme.







lunedì 7 dicembre 2015

LA SETTIMA FINESTRA




E siamo a due:due anni di calendario dell'Avvento,per iniziativa di Sciarada.blog.Anima Mundi-
A me il compito di aprire la settima finestra cosa che faccio con piacere perchè mi sento parte di una speciale famiglia di amiche ed amici blogger e non.
Mi affaccio a questa ideale finestra e,nonostante il Natale sia vicino,anticipato da luci,addobbi,e varie lodevoli iniziative,sento qualcosa di stonato,all'esterno,dove anche vicino a noi crescono odi,uccisioni guerre.
Metto tutto l'entusiasmo per vedere le cose buone,tante,per dare una mano a migliorarle per il poco che posso,per stringere in un ideale abbraccio le persone che ogni giorno,insieme cercano di rendere questo nostro mondo più bello e vivibile.
Un pensiero particolare di affetto e vicinanza alle persone che hanno amato il piccolo Alessandro e che continuano ad amarlo nel ricordo.
Mi piace pensare di poter camminare insieme,fianco a fianco,con tutti voi che mi leggete,seguendo la Luce che ci avvicina al grande evento della Natività.
Buon cammino.

Passo il testimone a Elettra -blog AD MAJORA.

venerdì 14 agosto 2015

A META' DELL'ULTIMO TRAGUARDO,FORSE.


Oggi è il mio compleanno. Perchè lo racconto qui? Non è un avvenimento,da vip, ma voglio fare e condividere con gli amici un po di bilanci,tanto per raccontarmi un poco.
Ho idealmente diviso in tre parti le tappe della mia vita:tappe di trent'anni.
Le prime due,ormai sono archiviate.
La terza tappa mi dovrebbe portare ai 90,ed oggi sono esattamente alla metà della..meta,anche se non pongo limiti e non ho certezze sulle scadenze.
Sono nata in casa,all'alba del 14 agosto,immagino che qualche grillo cantasse ancora,il caldo confondeva la notte con il giorno,e presto si sarebbero fatte sentire anche le cicale: la natura mi ha accolta con la sua eterna musica ed i miei genitori con infinito amore.
Inizio così la prima tappa di vita.
Considero quegli anni come la fase della conoscenza,dei contatti col mondo,della formazione e maturazione di una mia coscienza civile.Un percorso scolastico regolarissimo.

La mia classe-III media
Ho cambiato casa,più volte,anche paese e regione.Ho lasciato vecchi amici e fatti di nuovi,ma alcuni restano nel cuore da sempre e per sempre. Ho concluso il ciclo scolastico con un diploma,ho lavorato,utilizzando l'esperienza fatta a scuola.La scuola non ci dava tutto,ma ci metteva in condizioni di cercare,approfondire,crescere.Sempre che ne avessimo voglia.
Mi sono bene integrata in ogni nuova realtà,anche quando non era scontato,forse perchè avevo sempre il supporto di una famiglia davvero speciale.
In questi primi trent'anni ho viaggiato molto,utilizzando ogni giornata di libertà dal lavoro.Ho vissuto anni di fervore creativo,di voglia di nuovo,dal teatro al cabaret,alla musica in una città grande e accogliente ,e che continuava a stupirmi.
Intanto ho visto crescere i miei fratelli,li ho visti sognare e lavorare con impegno,per realizzare questi sogni.Ho visto morire i miei nonni,che adoravo,ma anche mio padre che ci ha lasciati a soli 50 anni.
Mi sono innamorata,come tutti ,ho smesso.
Ma poi è successo,ancora,e questa volta è stata la ..svolta.
Ha inizio da qui la seconda tappa.
Innamoramento fulmineo,nuova vita,nuova emigrazione,nuovi amici,nuovo adattamento a realtà,usi e costumi diversi,altri traslochi,troppi in poco tempo.


La mia nuova famiglia:due figli,maschi,cresciuti e seguiti senza problemi,anche durante gli anni di scuola.I loro compleanni,i loro capricci...


Un nuovo lavoro,questa volta autonomo,portato avanti anche con l'aiuto del resto della famiglia.Meno viaggi,amici che si perdono,poca disponibilità di tempo,perchè se lavori in proprio non hai orari e tempo libero.
Per non restare..soffocati dal lavoro,e del tutto isolati abbiamo creato ,mai il termine fu più appropriato,una via di fuga con una casetta in montagna,non troppo lontana da casa,e ci rifugiavamo anche per poche ore e la domenica.
Per me il lavoro era doppio,ma abbiamo visto crescere i nostri bambini a contatto con la natura,in compagnia dei loro amici,man mano che diventavano più grandi.
La nostalgia di serate passate a leggere per loro favole e storie,sotto un cielo di stelle,o accanto al caminetto non ha prezzo...E quanti compleanni,in compagnia di amici,a quanti batticuori ho assistito quando i miei ragazzi crescevano...


la nostra "via di fuga"

Sono sempre rimasta legata alla mia famiglia di origine,seguo le nuove famiglie che si vanno formando,il loro lavoro,i nipoti che nascono .
Avevo contribuito,con una partecipazione quasi simbolica e di incoraggiamento, nella prima vita,a
far nascere una libreria:tentativo da illusi,per il tempo e la zona.Così ci dicevano.Invece la..testa dura di noi calabresi ha avuto la meglio.L'attività sta per tagliare il traguardo dei 50 anni ed io mi sento un po partecipe.
E' la maturità:è raccoglier i frutti sperati,dalla vita,realizzare sogni non impossibili ma qualche volta difficili,sentire che la vita segue un suo corso naturale,più o meno
accidentato ma gratificante,camminando insieme.
Le nostre famiglie sono cresciute,figli,diplomi,lauree,nozze,figli dei figli,e la vita che continua.
Cosi' mi sono trovata a chiudere anche la seconda fase,a sessant'anni: i figli ormai hanno la loro vita,lavorano lontano da casa,io concludo la mia attività lavorativa,vado in pensione,ma senza la paura di cosa fare del nuovo tempo.
E' la terza tappa,pensiamo un po di più a noi,qualche viaggio,imparo ad usare il computer,mi dedico a cento cose diverse,riprendo contatto con miche trascurate,con cose che avevo lasciato per anni in sospeso.Pochi anni di serenità poi la morte bussa alla porta,rimango sola ad affrontare nuovi bisogni,nuove alternative.
Sono qui ancora,a metà di questa tappa di avvicinamento alla meta.
Sono gli anni della riflessione,dei bilanci,della saggezza,per chi ha saputo fare tesoro dell'esperienza.
Ed io?
Una vita ricca di affetti,di nipoti,di pronipoti.
I compleanni più solitari,le giornate più lunghe,i sogni ancora tanti,ed i progetti che non finiscono mai.Mancano,volutamente, foto di questo periodo,forse per i prossimi anni..
E domani sarà un giorno nuovo,ed io continuo a sperare che qualcosa di bello possa accadere,possa cambiare il mondo.....