Superati i 50 anni ho voglia di parlare,ma ancor più di ricordare:fissare su carta,si fa per dire,cose che girano disordinatamente per la testa,sensazioni,luoghi,profumi,volti,parole ,che si affacciano un attimo poi svaniscono,poi ritornano.Ma se riuscirò parlerò anche di altro.Di me ho pochissimo da dire,l'età l'ho detta,non ho una vita da star,non ho pretese,rispetto gli umani,gli animali e la natura.
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lunedì 30 dicembre 2019
SORELLANZA
immagine presa dal web
Un altro anno è passato,e anche quest'anno abbiamo avuto la fortuna di passare del tempo insieme ,per raccontare,raccontarci e ricordare.
Perché superata una certa soglia di anni,le differenze di età si annullano e ci ritroviamo sorelle coetanee,con gli stessi problemi,ma ancora di più, la stessa voglia di esserci per noi e per gli altri,con il nostro bagaglio di vita,esperienze curiosità e cose da raccontare ai nostri figli,nipoti.
E per te la gioia immensa di poter incominciare a raccontare anche al piccolo Liam, tenero pronipote!
Ti auguro un anno di serenità accanto alle persone che ti circondano di affetto ed attenzione,e la gioia di veder crescere tutti i tuoi ..rami.
Perché siamo alberi resistenti,abbiamo solide radici capaci di resistere alle intemperie del tempo!
Non sempre ,infatti,abbiamo avuto vita facile.Sei nata in piena era fascista,da una famiglia che non ha mai condiviso niente del regime,delle sue teorie della sua barbarie,e che non ha mai rinunciato a combattere per la libertà di pensiero.Insieme abbiamo vissuto la guerra e la sua fine,siamo state testimoni della fine del fascismo e della nascita della Repubblica,con la Costituzione.
Abbiamo assistito alla ricostruzione di una Italia messa in ginocchio dalla guerra
ed in parte ne siamo state artefici,assieme ai nostri familiari,col nostro lavoro,anche se per lavorare siamo dovute emigrare.
Siamo arrivate,fin qui,e possiamo ancora dire che abbiamo vissuto,anche se negli anni abbiamo perso affetti e persone a noi care.
Mi auguro d condividere ancora a lungo il piacere di passare del tempo insieme! Insieme anche ai nostri fratelli, figli e la famiglia tutta.
Auguri,sorella!
venerdì 20 dicembre 2019
LA MIA FINESTRA
Oggi apro io la finestra del Calendario dell'Avvento,creato e riproposto,anche quest'anno, dall'amica Sciarada di :
anima mundi-sciarada.blogspot.com
Apro con il mio acrostico:IL PANE DI NATALE
Voglio parlare,quest'anno,dell'ambiente che tutti vorremmo salvare,della terra che ci ospita e che noi non sappiamo più proteggere.Cosa c'entra col Natale?Credo che c'entri e non poco.
Miki Mouse,fatto a mano e il suo sacchetto regalo..
Tre diversi modi per confezionare del buon vino..
Creare con prodotti naturali è più bello !
Regali del bosco e un pizzico di fantasia
Piccole cose in pasta di bicarbonato,tutto naturale e naturalmente piacevole..
Creare con semi spezie ,pazienza e fantasia
Una Natività che sta tutta in una bacca vuota.
Quando un cartoncino ispira con i suoi disegni...Sacchetto e scatolina fatta a mano.
Anche un sapone,fatto con amore,ha un altro profumo!!
Piccoli pacchetti e qualche pallina da appendere :ritagli di tessuto e qualche nastro.
Auguro a tutti un buon cammino di Avvento ed un Natale da vivere in armonia e con gioia. Passo il testimone ad :
Elettra-ad maiora blogspot.com
anima mundi-sciarada.blogspot.com
Insieme
Lavoriamo
P er
Avere
Nuovi
Elaborati
Da
Inserire
Nelle
Altre
Tabelle
Annuncianti
Lieto
Evento
La festa della Natività rischia di perdere col tempo il suo significato religioso per diventare una festa di consumi,sprechi,inquinamento.
Per tentare di fare qualcosa,certo piccole gocce nell'oceano,con un gruppo sulle pagine di F.B.(riferimenti riportati nel post precedente) ci siamo proposte un Calendario dell'Avvento dove ogni finestra apre su un tema che riguarda l'ambiente.Abbiamo parlato di regali,riciclo,cibo,tradizioni,buone abitudini,buone notizie da diffondere.Abbiamo messo insieme idee e creatività.Abbiamo realizzato oggetti,abbiamo cercato nuove idee per confezionare i regali,eliminando quanto possibile plastica,e altri materiali di difficile smaltimento.
Non avremo salvato il pianeta,ma ci siamo divertite,abbiamo dato sfogo alla creatività,abbiamo imparato qualcosa,le une dalle altre.
E' questo il bello della condivisione,cosa che facciamo anche con i blog e col nostro Calendario dell'Avvento del focolare del'Anima.
Spero vi sia gradita qualche foto:
Miki Mouse,fatto a mano e il suo sacchetto regalo..
Tre diversi modi per confezionare del buon vino..
Creare con prodotti naturali è più bello !
Regali del bosco e un pizzico di fantasia
Piccole cose in pasta di bicarbonato,tutto naturale e naturalmente piacevole..
Creare con semi spezie ,pazienza e fantasia
Una Natività che sta tutta in una bacca vuota.
Quando un cartoncino ispira con i suoi disegni...Sacchetto e scatolina fatta a mano.
Piccoli pacchetti e qualche pallina da appendere :ritagli di tessuto e qualche nastro.
Auguro a tutti un buon cammino di Avvento ed un Natale da vivere in armonia e con gioia. Passo il testimone ad :
Elettra-ad maiora blogspot.com
mercoledì 18 dicembre 2019
IMPORTANZA DEI SOCIAL E DEL LORO USO
Ho
una mia pagina f.b. da molti anni,non moltissimi amici,ma tutti molto
attivi.
Giro,leggo,
commento,qualche volta sarei tentata di lasciare ma poi riconsidero
la validità del mezzo,in funzione di come viene usato e questa è
responsabilità personale,di ognuno di noi..
Frequento
dei gruppi con i quali ho qualcosa da condividere:interessi,
passioni
comuni,curiosità.
Ho anche un gruppo dove parliamo di ecologia,riciclo,buone pratiche e rispetto.Sui social il rispetto è,dovrebbe essere fondamentale.
E
il gruppo allora diventa magico:mettiamo insieme tante idee,e una
idea tira l'altra,come si suol dire,ci scambiamo consigli e piano
piano si diventa amici anche se virtuali.Ma non credo ci sia
differenza fra amicizia virtuale e non.
Se siamo sincere quello che
scriviamo,che raccontiamo ci descrive,ci fotografa,ci rappresenta.
Anche qui abbiamo ideato un Calendario dell'Avvento,creando una finestra a tema,per ogni giornata,e questa è la mia finestra del giorno,che condivido anche sul blog.
( pagina f.b.-insieme nel riciclo,ecologia e rispetto)
( pagina f.b.-insieme nel riciclo,ecologia e rispetto)
Se
trasferiamo questi nostri buoni propositi,che sono la base del
regolamento del gruppo,nei nostri comportamenti quando
interagiamo,nei social,è un modo per rendere il mondo,il nostro
piccolo mondo della rete,più vivibile,più a misura d'uomo,più
sostenibile.
L'ecologia ,la cura dell'ambiente passano anche da comportamenti personali che mirino a far diventare il mondo intorno a noi un pochino migliore..
L'ecologia ,la cura dell'ambiente passano anche da comportamenti personali che mirino a far diventare il mondo intorno a noi un pochino migliore..
giovedì 12 dicembre 2019
QUEL DODICI DICEMBRE.
Sono
passati 50 anni,da quel freddo dodici Dicembre,ma la memoria mi
rimanda ricordi vivissimi,dettagliati, di quel giorno e dei giorni che
si sono poi succeduti..
Vivevo
a Milano,allora,dove ero arrivata nel 62,emigrata dalla Calabria,dopo
la morte di mio padre.Qualche anno dopo arrivarono anche i miei
fratelli e mia madre.
Il
'68 ed il '69 sono stati anni difficili,di ribellioni,
manifestazioni spesso violente. Tutto veniva messo in discussione.
Ma
non ci si aspettava niente di così grave,drammatico,distruttivo in
tutti i sensi.
Ero
a casa quel giorno,anche se era giorno di lavoro,forse non stavo
bene.Non avevo neanche sentito la notizia in TV,quando arriva una
telefonata che mi fa raggelare.Amici mi chiedono se siamo tutti a
casa,compresi i miei fratelli.E mi danno qualche frammentaria notizia,proprio nell'immediatezza dei fatti.Abitavamo in provincia ma lavoravamo
tutti a Milano,in posti diversi.
Non potevamo fare niente,ovvio,se
non stare attaccati alle notizie,ma poi la confusione aumentava ed
anche la paura.Mio fratello,il più giovane,aveva sentito la telefonata ,ed era subito uscito di casa.Ho visto che prendeva le chiavi della macchina,ma non ho potuto chiedere niente.Ero preoccupata anche per lui,allora era molto attivo assieme ad altri giovani della sezione giovanile del P.C.I.Ho saputo dopo che era voluto arrivare fino al luogo del massacro,e tutte le peripezie per rientrare a casa,con una città completamente blindata. Avevamo paura. Era una paura irrazionale,in quel momento,ma poi la paura diventò angoscia, incubo,man mano che le notizie aumentavano.Sapevamo che
non si sarebbe tornati indietro facilmente,intuivo una realtà che
avrebbe cambiato il nostro modio di vivere,nell'immediato.
La
città e tutta la provincia hanno risposto in modo esemplare,al momento del raccoglimento e dei funerali,ma fatti
di contestazione non sono mancate,e la verità faceva fatica ad
emergere.Avremmo saputo dopo i motivi di tante false notizie,di tante trame...
Due
anni dopo lasciavo Milano per trasferirmi in Sicilia.
sabato 30 novembre 2019
MA SIAMO DAVVERO CAMBIATI TANTO?
Passava quasi ogni giorno,dal mio piccolo negozio,mi convinceva a comperare calze,accendini,pacchi di fazzoletti ,per qualche euro.
Mi chiamava "mamma" ed in effetti avrà avuto l'età dei miei figli.Gli ho chiesto il nome,per me era Giò. Spesso passava solo a salutare- "Oggi non devi comprare,mamma."
Non sapevo dove viveva,mi diceva che aveva un fratellino e il padre che non lavorava.Poi un giorno arrivò di corsa,aveva in mano qualcosa da farmi vedere.
Era una Carta di Identità,nuova nuova."Ora sono come voi,ho la carta e anche una residenza,assieme a mio padre e mio fratello".La mamma non c'era più,morta qualche anno prima,di polmonite.Abitava in un paese vicino.Dai suoi occhi,dal suo entusiasmo quasi infantile ho capito che cosa faceva, per lui, la differenza fra l'essere invisibile ,anonimo,ed essere persona,con un documento un indirizzo.
Erano gli anni 90,eravamo in Sicilia.C'erano albanesi,polacchi,filippini,algerini,marocchini,e la parola razzismo non esisteva,nel linguaggio comune...
giovedì 29 agosto 2019
DI SIRENE,AMMAGATRICI,E LABIRINTI DELLA MEMORIA
La presentazione del libro,che non ho voluto
perdermi, si apre con la lettura del primo racconto :Lighea.
Il nome mi
ricorda qualcosa,e la memoria si mette rapidamente alla ricerca di
riferimenti,distogliendo l'attenzione da ciò che veniva letto:avrei
saputo subito ciò che cercavo di ricordare.
I racconti di Giuseppe Tomasi di Lampedusa,un piccolo prezioso libro scoperto quasi per caso..Ecco dove!
I racconti di Giuseppe Tomasi di Lampedusa,un piccolo prezioso libro scoperto quasi per caso..Ecco dove!
Poi
ho letto la dedica di apertura del racconto e nuovamente al nome di Cava d'Aliga,ripartono le
mie ..ricerche mentali..
L'amica che mi racconta delle serate estive a Cava
D'alga,in casa dei nonni,quando lì non c'era ancora la luce
elettrica e tanti piccoli “lumericchi”creavano atmosfere
fantastiche fra le piante,gli angoli del cortile,le stanze fresche,e movimentate
dalla presenza vivace dei ragazzini.
dalla presenza vivace dei ragazzini.
La
lettura,con l'immaginaria lettera della Sirena Lighea al suo Sasà,
va avanti ed io mischio le parole del racconto ad altri ricordi di questa Sicilia sempre strana, misteriosa e affascinante.
E sempre attraverso i racconti della mia cara amica, Strega Bugiarda,così
l'ho conosciuta anni fa,torno alla Villa Piccolo di Calanovella che
lei frequentava,e che conserva ancora il fascino discreto di
piccoli segreti,di racconti fantastici,di frequentazioni colte ,di
poesia,di leggende,per rincontrare la presenza di Tomasi di Lampedusa,che sembra
amasse questo luogo per scrivere.
Il
cerchio dei ricordi si chiude,con questo primo racconto e chiedendo
scusa,mentalmente,per essermi distratta,seguo il resto della presentazione delle
altre Ammagatrici,così diverse, nel tempo, ma rese così vere e
reali dalle parole dell'autrice da sentirne quasi la vicinanza fisica.
Il
riferimento è al nuovo libro della scrittrice Marinella
Fiume:”Ammagatrici” sul quale tornerò ancora perchè le
ammagatrici sono tante,vissute in tempi e in contesti diversi,ma
tutte accomunate da particolari peculiarità,e principalmente dal
fatto di essere donne:donne coscienti e consapevoli di avere una
missione da portare a termine.
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coincidenze-
martedì 13 agosto 2019
ERA IL 14 AGOSTO 1940
Non era il momento migliore per decidersi di conoscere questo mondo:qualcuno ,pochi mesi prima,aveva deciso che bisognava trovare dei nemici ai quali dichiarare guerra.E con la guerra arrivavano lutti,discordie sociali,anche la scarsità di risorse per vivere,se non proprio la fame.
Comunque i ...lavori erano ormai in corso,e così sono nata,intorno alle due del 14 ,così leggo sul documento che certifica l'evento!
Se penso a quanti anni ormai sono passati...
E sono stata testimone della guerra,della sua conclusione,della fine del fascismo e della monarchia,del ritorno alla Democrazia,del voto alle donne,della costruzione della nostra Costituzione e della nascita della Repubblica .
E sono stata testimone della guerra,della sua conclusione,della fine del fascismo e della monarchia,del ritorno alla Democrazia,del voto alle donne,della costruzione della nostra Costituzione e della nascita della Repubblica .
Sono stata testimone della ricostruzione,anche morale del mio paese,di anni di serenità e benessere,ma anche di anni bui di terrorismo e morte.
Ho vissuto l'emigrazione,dura,degli anni 60,e l'orgoglio di avercela fatta,superando pregiudizi e incomunicabilità.
Ho imparato ,grazie agli insegnamenti di mio padre,a capire la differenza fra il bene ed il male,a formarmi una coscienza,avere delle idee mie e saperle difendere difendere ,ma anche a rispettare quelle degli altri.
Ho seguito,da testimone attenta e curiosa,i cambiamenti della società,della politica,l'evoluzione della tecnologia,le conquiste della scienza.
Ho assistito alla trasformazione della Chiesa,alla proclamazione di tanti Papi,alla loro morte,anche a qualche rinuncia.
Ho vissuto,spesso facendo delle scelte difficili,ma senza alcun rimpianto o ripensamento o nostalgia.Rifarei tutto un'altra volta,se mi venisse offerta una nuova vita!
Per ora mi accontento di vivere questi ultimi scampoli,senza rinunciare ancora ai sogni,ai progetti,alla speranza di essere testimone di qualcosa di grande..
mercoledì 5 giugno 2019
LA MAGIA DEL TEATRO
Il meteo prevedeva
pioggia,ma gli Dei dell'Olimpo hanno deciso diversamente.
Tre opere,tutte al femminile,ma con caratteristiche diverse,secondo me.
(Elena ed il suo doppio.Un gioco di specchi,di rivelazioni..)
Lei non lo sa ma Menelao è vivo,e,naufrago,arriva in una terra che non conosce. Una terra,saprà poco dopo,presentandosi alla prima persona che incontra, dove i greci non sono graditi. Siamo nel mediterraneo,c'erano naufraghi anche al tempo di Euripide,c'erano naufragi non graditi,peggio,rifiutati,anche allora.
Il naufrago Menelao,non ha più niente
del potente e regale eroe,marito di Elena
Ma Elena è lì a due passi da lui, e' lì,perché a Troia non c'è mai andata,non lei.
Così, domenica,2 giugno,abbiamo avuto un pomeriggio
piacevolmente tiepido col sole che prepotentemente si creava dei
varchi,meglio degli squarci fra le timide nuvole,per regalare una
luminosità magica alle antiche pietre del Teatro Greco di Siracusa.
E la magia del teatro si sarebbe rinnovata ancora una volta con la
rappresentazione di Elena,tragedia di Euripide,quest'anno alternata
alle Troiane ,mentre Lisistrata,di Aristofane chiuderà il ciclo
delle rappresentazioni INDA-2019
Tre opere,tutte al femminile,ma con caratteristiche diverse,secondo me.
Con le troiane,c'è la
tragedia della guerra,con il suo carico di morti e distruzioni. C'è
la prepotenza dei vincitori che considera le donne troiane alla
stregua di bottino di guerra,da dividere fra i
capi:schiave?concubine?prigioniere?
La città di Troia viene
bruciata e fatto scempio di soldati, donne e bambini. Distrutto il
senso di umanità,di onore di amicizia di affetti di pietà.In nome della guerra!
Con Elena ci sono ancora i
ricordi della disastrosa guerra,ma già siamo lontani,in Egitto dove
Elena vive protetta,sì,ma anche esiliata,e nella totale assenza di
notizie sull'esito della guerra, sul destino del marito,Menelao e
degli altri componenti la sua famiglia.
(Elena ed il suo doppio.Un gioco di specchi,di rivelazioni..)
Lei non lo sa ma Menelao è vivo,e,naufrago,arriva in una terra che non conosce. Una terra,saprà poco dopo,presentandosi alla prima persona che incontra, dove i greci non sono graditi. Siamo nel mediterraneo,c'erano naufraghi anche al tempo di Euripide,c'erano naufragi non graditi,peggio,rifiutati,anche allora.
Il naufrago Menelao,non ha più niente
del potente e regale eroe,marito di Elena
Ma Elena è lì a due passi da lui, e' lì,perché a Troia non c'è mai andata,non lei.
L'altra era solo un suo
doppio,un'immagine,un fantasma.
E così,per volere degli
dei che hanno sempre progetti diversi per gli uomini,Elena si è
caricata della responsabilità di aver provocato una guerra,per
capriccio,per amore,per narcisismo,succube della sua stessa bellezza.
Ha subito l'onta del disprezzo e della vergogna,l'ingiuria per il
tradimento del marito,solo per colpa del suo fantasma.
Sorprese,colpi di
scena,sotterfugi e la tragedia qui si alleggerisce,cede un po' al
romanzo popolare,diremmo oggi,al feuilleton.
Elena e Menelao finalmente si incontrano,si riconoscono
e chiariscono gli equivoci
I due si
incontrano,chiariscono l'equivoco,trovano con l'astuzia un piano per
fuggire dall'Egitto e far ritorno in patria.
e chiariscono gli equivoci
Le cose sono
cambiate,forse anche i sentimenti verso Elena,che tuttavia sente i
bisogno di rimettere a posto i tasselli scombinati dagli dei.E' una
donna onesta,lei,deve difendere il suo onore e dimostrare di non
avere alcuna colpa per quello che riguarda la guerra,le morti, la
distruzione della città di Troia.
Euripide ci suggerisce che
le guerre sono non solo evitabili ma inutili. In fondo si è
combattuto solo per una nuvola,un fantasma.
Fa valere le ragioni umane ed esalta l'uomo per la cosa migliore che ha,la creazione del valore.
Perché non ci possono
essere motivi logici per fare una guerra,e quando invece la si vuole
ad ogni costo,serve la scusa,il fantasma,appunto.
Le donne,che dalla guerra
sono maggiormente danneggiate, spesso sono cariate di
responsabilità,intenzioni non loro,ma utili agli altri,siano essi uomini potenti e prepotenti,siano il loro alter ego,divinità che manipolano la realtà e la vita degli umani.
Elena capisce l'inganno,e diventata ormai vecchia svela la verità,per le altre donne,per l'umanità:"prima di giudicarmi,sappiate che non è andata come pensavate,è andata in maniere diversa"
Scende già la sera,sul teatro,sui personaggi,e tutto è più magico mentre ci si avvia alla conclusione,con una standing ovation di oltre 10 minuti. Una Una serie di foto,non molto riuscite,(non si sarebbero potute neanche fare..)
Castore e Polluce-fratelli di Elena-sono vivi
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teatro classico-magia-le donne nel teatro-Siracusa,
Unitre
giovedì 23 maggio 2019
LE FOTO CHE RACCONTANO LA STORIA..
Certo,quando il giovane fotoreporter del Giornale di Sicilia,Tony Gentile, scattò questa foto,marzo 1992,
non immaginava ancora il sapore amaro che avrebbero avuto quel sorriso,quella complicità di vecchi amici solo qualche mese dopo.
Pubblicata dopo la strage di Capaci diventa subito un simbolo,una bandiera ,racchiude i valori dell'amicizia,la voglia di ribellione verso la mafia,la lotta per la legalità.
Riprendendo e rivedendo un mio post di qualche anno fa voglio ricordare a modo mio l'anniversario della morte di Giovanni Falcone,seguita a breve da quella di Paolo Borsellino.Due stragi che hanno tolto la vita a i due giudici, alla moglie di Falcone ed agli uomini della loro scorta.
Era un sabato di sole primaverile e ci trovavamo nel nostro rifugio di campagna.
Abbiamo vissuto quella tragedia in diretta quasi,momento per momento,cronaca concitata incerta imprecisa,che si andava via via chiarendo,delineando in tutta la sua crudele e tragica realtà.
I giorni successivi,notizie commenti,particolari,coincidenze,polemiche chiarivano un quadro molto preoccupante.
La strage di Paolo Borsellino ha portato ulteriore sconforto,senso di impotenza,voglia di ribellione.
Spiegare ai figli il perchè di tanti morti ammazzati,di tanto raffinato incrudelimento da parte della mafia verso uomini dello Stato e della società civile,non era certo facile,ma era comunque necessario.
Anche allora,come al tempo degli anni di piombo,avevo l'ansia da notizie ,mi rifiutavo di seguire i telegiornali,ma poi le notizie arrivavano comunque...
Nel 1993,a Milano per seguire la Fiera del mio settore cartario,vidi la foto che poi diventerà un simbolo :un quadro-poster 50x70 -Lo acquistai subito,era alquanto voluminoso e scomodo,ma l'ho portato a casa,tornando in Sicilia.Più che una foto era una bandiera,e l'ho custodito con la stessa cura e rispetto con cui si custodisce la propria bandiera.
Ha tenuto compagnia ai miei ragazzi,per tantissimi anni,nella loro stanza.Poi le cose cambiano,la stanza è vuota,e la foto-bandiera non doveva restare sola...
Ne ho fatto dono ad una biblioteca di quartiere,presenza e ricordo per altri ragazzi.
Abbiamo vissuto quella tragedia in diretta quasi,momento per momento,cronaca concitata incerta imprecisa,che si andava via via chiarendo,delineando in tutta la sua crudele e tragica realtà.
I giorni successivi,notizie commenti,particolari,coincidenze,polemiche chiarivano un quadro molto preoccupante.
La strage di Paolo Borsellino ha portato ulteriore sconforto,senso di impotenza,voglia di ribellione.
Spiegare ai figli il perchè di tanti morti ammazzati,di tanto raffinato incrudelimento da parte della mafia verso uomini dello Stato e della società civile,non era certo facile,ma era comunque necessario.
Anche allora,come al tempo degli anni di piombo,avevo l'ansia da notizie ,mi rifiutavo di seguire i telegiornali,ma poi le notizie arrivavano comunque...
Nel 1993,a Milano per seguire la Fiera del mio settore cartario,vidi la foto che poi diventerà un simbolo :un quadro-poster 50x70 -Lo acquistai subito,era alquanto voluminoso e scomodo,ma l'ho portato a casa,tornando in Sicilia.Più che una foto era una bandiera,e l'ho custodito con la stessa cura e rispetto con cui si custodisce la propria bandiera.
Ha tenuto compagnia ai miei ragazzi,per tantissimi anni,nella loro stanza.Poi le cose cambiano,la stanza è vuota,e la foto-bandiera non doveva restare sola...
Ne ho fatto dono ad una biblioteca di quartiere,presenza e ricordo per altri ragazzi.
domenica 14 aprile 2019
POESIA DEDICATA
Non ha avuto vita
facile,Antonio. Certo aveva avuto coccole e forse era stato anche un
po' viziato,lui,figlio unico,durante l'infanzia e l'adolescenza,ma
poi...
Poi la malattia del
padre,la sua morte,quando era solo un ragazzo,non ancora 18 anni, lo
avevano letteralmente sconvolto. Si rifugiava in taverna e dava
libero sfogo alla rabbia,forse,alla impossibilità di concepire la
gravità di quanto stava accadendo,stordendosi al frastuono di una
batteria,ultimo regalo del padre.
La musica è stata sempre
la sua passione .
Si innamora,si sposa,è nato anche un
figlio,orgoglio e gioia dei genitori. Ma dura poco.
La separazione,per un
matrimonio finito crea di nuovo il vuoto. Resta ancora la
musica. Ha trovato lavoro in radio , un toccasana. Ha cambiato
Radio,ruolo professionale,ma sempre con la musica nel cuore.
Lavoro-musica e quel sogno
di sempre: Completare gli studi universitari.
Lavorando ,con turni al
limite della umana resistenza,non è stato facile impegnarsi con lo
studio,gli esami.
Ma finalmente ha vinto la
sua scommessa:
Oggi il serto di alloro corona il sogno : laureato!!
Oggi il serto di alloro corona il sogno : laureato!!
Ai suoi sogni realizzati,a
quelli che ancora coltiva dedico questi versi.
Nascono,i
sogni
anche
da crepe dell'anima
come
erba su muri diruti,
leniscono
ferite di ieri
preparano
le vie del domani.
Crescono,
i sogni
come
tenera erba sui prati
quando
piogge leggere
vincono
arsure di terra
e
lacrime inespresse
lavano
deserti di cuore.
Si
trasformano,i sogni
Se
ci crediamo davvero,
e
cresciamo con essi
annullando
mari di impossibile
approdando
in spazi di realtà.
I
sogni sono energia
per
timidi desideri
che
proteggiamo,incartati
come
fossero gemme.
Apriamoli
alla vita: Le gemme
anche
le più preziose
hanno
bisogno di luce!
Abbi
sempre sogni da coltivare
e
coraggio per osare
e
orizzonti infiniti,
dove
poter navigare
e
sempre la tua Itaca
dove
poter tornare.
venerdì 15 marzo 2019
L'AMORE E' UN PO' FOLLIA..
L'AMORE E' UN PO FOLLIA
Una antica leggenda rumena vuole che
al tempo degli Dei,quando animali,alberi, uomini e cose avevano una
voce,e parlavano, la luna, anche allora, continuava il suo giro nel
cielo,puntualmente ogni notte.
Così il Supremo,ebbe un'idea,la
incaricò di sorvegliare con attenzione la terra affinché uomini e
donne non infrangessero le regole del buon comportamento civile e le
leggi del vincolo matrimoniale.
La luna accettò e fece sempre molta
attenzione a non deludere la fiducia del Supremo.
Controllò scrupolosamente che tutto
fosse in regola,punendo severamente chi sbagliava,separando
crudelmente,anche con la morte chi tradiva le regole.
foto dal web
Mai sarebbe venuta meno ai suoi
doveri,fino a quando non ha sentito le cose bellissime che si
dicevano due giovani,teneramente abbracciati.
Quelli non osò tradirli,ma purtroppo
li tradì la sua luce,che li fece scoprire e così persero l'amore e
la vita.
Da quel giorno la luna,che continua a
svolgere il suo compito,ogni tanto si nasconde e non manda i suoi
raggi sulla terra,per comprensione ed affetto verso l'umanità e per
favorire chi,nonostante le le convenzioni e le leggi degli
uomini,decide di amare.
foto mia
L'amore,quando è veramente grande,è
anche un po' follia.
LA LUCE DEI TUOI OCCHI
Ho illuminato la notte
con la luce dei tuoi occhi
quando una luna complice
raccolse in grembo i suo raggi
per liberare il cielo
e lasciare la notte tutta per noi.
mercoledì 6 febbraio 2019
E' DI NUOVO FEBBRAIO..
Che pazzi felici eravamo
Pazzi ed innamorati .
E non ci accorgevamo
Di
quanto il mondo corresse
Di
come il tempo passavaE tutto cambiava veloce.
E noi ci trovammo, alla fine
Pazzi
ed innamorati,
come era stato all'inizio,stringendo un pugno di sogni
unica nostra ricchezza.
E noi ci trovammo alla fine
con un cuore di teneri amanti
in un corpo stanco ed incerto
che superava già
i brividi della passione.
Ora
mi trovo, alla fine
a
custodire da solalo scrigno dei nostri ricordi
domenica 27 gennaio 2019
GIORNO DELLA MEMORIA O MEMORIA DEI GIORNI?
Oggi,il giorno della memoria dell'Olocausto,vorrei lasciare anch'io un ricordo,una nota.Ma la rete è così piena e ricca di interessantissime memorie che continuerò a leggere per giorni.
Ma poi,che cos'è la memoria?Un cassetto nel quale riponiamo i nostri ricordi,e che apriamo di tanto in tanto per rivederli,rivederci?
Non credo sia queso o solo questo,ed è uno dei motivi per cui non mi piacciono le giornate dedicate:la donna,la mamma,i nonni,San Valentino e la giornata della memoria,appunto.
Serve,certo,almeno per un giorno siamo tutti obbligati, anche i più distratti,a fermarci un momento,a riflettere,ricordare.
Ma la memoria è anche altro,è qualcosa di vivo,in continua evoluzione,è un cervello pensante che guarda quello che succede,ascolta chi racconta,elabora le notizie,si informa,se ne fa un'opinione.Solo dopo accantonerà tutto nei cassetti della mente,che si aprono automaticamente ad ogni piccolo riferimento,ad ogni notizia,ad ogni fatto che può essere collegato a fatti precedenti,
La memoria fa confronti:ieri,oggi,fatti che sembrano lontani ma che hanno qualcosa in comune,qualche assonanza,Solo così la memoria del passato non è notizia sterile,che ci fa indignare,gioire,amare,ricordare,una volta l'anno,a comando.
Ogni giorno dovremmo legare gli eventi,anche quelli più banali e quotidiani alle memorie che abbiamo custodito.Ogni giorno c'è qualcunoche subisce angherie,abusi,atti di bulliso,ed allora devo dobbiamo,dovremmo ricordarci che tante tragedie dell'umanità si sono consumate perchè in quel momento molti non hanno avuto coscienza di quanto succedeva,non avevano memoria,non avevano saputo collegare i fatti con cose che da qualche altra parte,in qualche altro tempo, erano già successe.
Ma poi,che cos'è la memoria?Un cassetto nel quale riponiamo i nostri ricordi,e che apriamo di tanto in tanto per rivederli,rivederci?
Non credo sia queso o solo questo,ed è uno dei motivi per cui non mi piacciono le giornate dedicate:la donna,la mamma,i nonni,San Valentino e la giornata della memoria,appunto.
Serve,certo,almeno per un giorno siamo tutti obbligati, anche i più distratti,a fermarci un momento,a riflettere,ricordare.
Ma la memoria è anche altro,è qualcosa di vivo,in continua evoluzione,è un cervello pensante che guarda quello che succede,ascolta chi racconta,elabora le notizie,si informa,se ne fa un'opinione.Solo dopo accantonerà tutto nei cassetti della mente,che si aprono automaticamente ad ogni piccolo riferimento,ad ogni notizia,ad ogni fatto che può essere collegato a fatti precedenti,
La memoria fa confronti:ieri,oggi,fatti che sembrano lontani ma che hanno qualcosa in comune,qualche assonanza,Solo così la memoria del passato non è notizia sterile,che ci fa indignare,gioire,amare,ricordare,una volta l'anno,a comando.
Ogni giorno dovremmo legare gli eventi,anche quelli più banali e quotidiani alle memorie che abbiamo custodito.Ogni giorno c'è qualcunoche subisce angherie,abusi,atti di bulliso,ed allora devo dobbiamo,dovremmo ricordarci che tante tragedie dell'umanità si sono consumate perchè in quel momento molti non hanno avuto coscienza di quanto succedeva,non avevano memoria,non avevano saputo collegare i fatti con cose che da qualche altra parte,in qualche altro tempo, erano già successe.
lunedì 21 gennaio 2019
50 ANNI DOPO
Un breve viaggio a Milano per festeggiare i 50 anni di matrimonio di mio fratello :E' stata un'ottima occasion di incontro con tanti parenti ed amici che non vedevo da tempo e per passare qualche giorno con i miei.
50 anni,mezzo secolo,ed una storia che è quasi una favola,diciamo una storia favolosa.
Il protagonista, da ragazzo ha dovuto crescere in fretta,e lasciare anche la scuola perchè serviva una mano nella fabrichetta che papà aveva creato,con molto coraggio e altrettante difficoltà.
Non era facile avviare qualcosa negli anni '50,in un piccolo paese della lontana Calabria.
Ben presto,dopo la morte di papà ed il fallimento di un sogno, ha dovuto emigrare:
meta Milano,la grande Milano,quella col cuore in mano ma che" non si affitta ai meridionali", e che di lavoro ne aveva,tanto e per tutti.Bisognava adattarsi,ingoiare qualche difficile boccone,ma la buona volontà ,lo spirito d'iniziativa e la capacità di relazionarsi con gli altri,hanno aiutato.Uno dopo l'altro,in qualche anno ci siamo trasferiti tutti,dando vita ad una nuova avventura.
La storia del ragazzo ,che intanto cresce,lavora,incrocia un'altra storia,quasi parallela:storia di emigrazione,anche in questo caso,ma da una regione più a nord..
Scoppia l'amore,come in ogni favola che si rispetti.
Ne segue un matrimonio che a ricordarlo,e rivederlo, attraverso le foto,fa quasi tenerezza.
Due ragazzi giovanissimi e tanta grinta,tanta voglia di dimostrare che erano maturi,pronti a creare una nuova realtà.Lavoro duro,figli,nipoti,vecchi amici e nuove conoscenze,alle spalle sempre la famiglia,pronta a dare una mano se necessario,ma anche a chiedere ,in caso di necessità.Siamo fatti così,tutti per uno ed uno per tutti.Siamo cresciuti,creando ognuno il nostro mondo,facendo le nostre scelte,una mamma che ha fatto anche da padre,severa quanto basta,ma sempre disponibile,comprensiva ,accogliente.
Una favola,come dicevo,che ha avuto un suo momento di condivisione con una bellissima festa ,tanta allegria,qualche lacrima anche,perchè tante le persone non più presenti.
Una favola che ,sì,..c'era una volta ma c'è ancora,continua e mi auguro per tantissimi anni...
Vi voglio bene,Pino e Giuliana.
50 anni,mezzo secolo,ed una storia che è quasi una favola,diciamo una storia favolosa.
Il protagonista, da ragazzo ha dovuto crescere in fretta,e lasciare anche la scuola perchè serviva una mano nella fabrichetta che papà aveva creato,con molto coraggio e altrettante difficoltà.
Non era facile avviare qualcosa negli anni '50,in un piccolo paese della lontana Calabria.
Ben presto,dopo la morte di papà ed il fallimento di un sogno, ha dovuto emigrare:
meta Milano,la grande Milano,quella col cuore in mano ma che" non si affitta ai meridionali", e che di lavoro ne aveva,tanto e per tutti.Bisognava adattarsi,ingoiare qualche difficile boccone,ma la buona volontà ,lo spirito d'iniziativa e la capacità di relazionarsi con gli altri,hanno aiutato.Uno dopo l'altro,in qualche anno ci siamo trasferiti tutti,dando vita ad una nuova avventura.
La storia del ragazzo ,che intanto cresce,lavora,incrocia un'altra storia,quasi parallela:storia di emigrazione,anche in questo caso,ma da una regione più a nord..
Scoppia l'amore,come in ogni favola che si rispetti.
Ne segue un matrimonio che a ricordarlo,e rivederlo, attraverso le foto,fa quasi tenerezza.
Due ragazzi giovanissimi e tanta grinta,tanta voglia di dimostrare che erano maturi,pronti a creare una nuova realtà.Lavoro duro,figli,nipoti,vecchi amici e nuove conoscenze,alle spalle sempre la famiglia,pronta a dare una mano se necessario,ma anche a chiedere ,in caso di necessità.Siamo fatti così,tutti per uno ed uno per tutti.Siamo cresciuti,creando ognuno il nostro mondo,facendo le nostre scelte,una mamma che ha fatto anche da padre,severa quanto basta,ma sempre disponibile,comprensiva ,accogliente.
Una favola,come dicevo,che ha avuto un suo momento di condivisione con una bellissima festa ,tanta allegria,qualche lacrima anche,perchè tante le persone non più presenti.
Una favola che ,sì,..c'era una volta ma c'è ancora,continua e mi auguro per tantissimi anni...
Vi voglio bene,Pino e Giuliana.
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