Omelette nel sacchetto e torta al cioccolato in tazza
Oggi è una giornata particolare,
dalle 18 si può aderire
all'iniziativa di Caterpillar
"M'illumino di meno"
Ce lo ricorda anche Evelyne:
Ecco che mi è tornato alla mente un divertente e pratico modo di prepararsi una buona e soffice omelette provato un paio di anni fa:
E se dopo pasta e omelette ci venisse voglia di un dolcino... magari cioccolatoso?
Niente di più facile e veloce, anzi, sprintosissimo e risparmioso, di una piccolo tortino in tazza!
L'idea è della mia amica Anne, che simpaticamente ci illustra come fare:
- imburrare o oliare leggermente una bella tazza/mug
- metterci dentro 4 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di cacao amaro, 2 cucchiai di granella di nocciole e mescolare bene
- aggiungere un uovo, 4 cucchiai di olio di semi e 2 cucchiai di latte, mescolare bene
- mettere nel microonde a potenza massima per circa 2,30 minuti e vedrete che gonfia!
M'illumino di meno - il ricettario
La posta della Olga:
"E tutte quelle luci che hanno illuminato la Bra per le feste?"
«Ieri il Comune, smorsàndo l'Arena e gli altri monumenti per qualche ora» scrive la Olga «ci ha dimostrato come si può risparmiare la luce. Fino a poco tempo fa, in occasione delle feste di Natale, lasciando impissàte per più di un mese milioni di lampadine ornamentali, ci aveva invece dimostrato come si può sperperarla. Adesso ci aspettiamo che il sindaco ci dica quale dei due opposti insegnamenti dobbiamo seguire perché semo un po' in confusiòn e, come noi, penso tutti i cittadini».
«Quando, ancora ai primi di dicembre, abbiamo visto tutte quelle lampadine che rampegàvano sui Portoni della Bra e sul Municipio e che le se coréa drio sulla parte alta della facciata della Gran Guardia e che, come s-ciàpi de useléti luminosi, affollavano i rami degli alberi di corso Porta Nova, abbiamo pensato che la luce, da cara che era, fosse diventata a bon marcà o addirittura gratis ("É calà el petrolio" ha commentato il mio Gino)».
«E allora anche noialtri nelle nostre case, sui balconi e nei parchi condominiali abbiamo impissàto tutto quello che si poteva impissàre: c'è stato chi invece di un albero di Natale ne ha fatti due e con lampadine da cento candele al posto delle solite lampadinette microscopiche attaccate a un roéio de fili e c'è stato chi, come l'oste Oreste, ha illuminato il baretto come il Titanic al viaggio inaugurale. Insomma, sull'esempio del Comune, abbiamo sperperato».
«Adesso però, sul nuovo esempio del Comune, dovremmo smorsàre anche le lampadine di casa, andando al cesso con la candela in man o, dopo aver strapegàto su par le scale la bicicletta, far luce con la dinamo andando avanti e indrìo per il corridoio e dandoci il turno ai pedali quando o io o il mio Gino dobbiamo andare al cesso: uno el pedàla o, meio ancora, el gira la rua con la man e l'altro el fa quel ch'el deve far. L'idea della bicicletta (sempre che la luce non sia diventata gratis come ci era stato fatto capire in dicembre) ci è venuta vedendo i ciclisti degli Amici della bicicletta girare ieri sera intorno all'Arena spenta con i fanài impissàti per dimostrare che pedalando si risolve tutto».
«Il mio Gino sta già pensando a una lavatrice a pedài con due rue ai lati che, senza tocàr par tèra, girino collegate a una dinamo. Lo stesso sarà per il lampadario della sala: quando ci sono ospiti a pranzo, uno el pedàla con 'na specie de barachìn da moléta e i altri i màgna. E così per lo scaldabagno, il fon, la macchinetta dei tost, il frullatore eccetera. Volendo, il pedalatore di turno, potrà indossare la màia e el casco de Marzio Bruseghìn».
di Silvino Gnzato, dall'Arena del 14.02.2009