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9 febbraio 2021

Castagnole allo yogurt

Ogni promessa è debita :-)
Eccomi con la seconda prova di castagnole, questo giro adocchiata su IG, nel profilo di Laura. Che a sua volta l'ha ripresa da una pubblicazione di qualche anno fa di Elisa. E gira e rigira ora finisce nero su bianco anche qui :-)) dopo l'assaggio super goloso e aver superato alla grande l'esame cultural-mangereccio :-))
Si avvicina molto alla ricetta precedente, sostituendo però la ricotta con lo yogurt, che rende queste castagnole un pelino più morbide.
Anche queste facili e veloci da fare, con ingredienti sempre facilmente reperibili in casa.
Dai, su, che abbiamo ancora una settimana per deliziarci di super fritti divini, unica gioia in questo Carnevale anomalo ma che sapremo comunque apprezzare e... perché no, indossando una bella maschera mentre friggiamo ;-)


castagnole yogurt


Ingredienti per 20/22 pezzi:
150 g di farina * 
150/200 g di yogurt bianco naturale **
un cucchiaio colmo di zucchero
(o mezzo cucchiaio di miele di acacia)
la buccia grattugiata di mezza arancia non trattata
la buccia grattugiata di un limone non trattato
1 uovo
1 o 2 cucchiai di liquore ***
1 bustina di lievito per dolci 
un pizzico di sale
 
olio di semi di arachide ****
zucchero semolato fine

 
* usato farina Miracolo Molino Grassi
** non ne avevo in casa, usato Activia pere/cereali e aggiunto un paio di cucchiai di latte
*** usato Rum, ma sicuramente con una Sambuca/Mistrà il gusto ci guadagna
**** per friggere consiglio l'olio di arachidi che ha un elevato punto di fumo; io mi trovo bene con Frienn, un olio di semi di girasole ad alto contenuto di acido oleico (trovo faccia anche meno puzza). Basterà versare 1 o 2 gocce di Olio 31 all'olio di frittura per avere meno odore fastidioso di fritto in casa, giuro che non si sente assolutamente nelle pietanze fritte! Laura consiglia, invece, di mettere un paio di mandorle nell'olio di frittura per smorzarne l'odore.


castagnole yogurt

 
Frullare l'uovo con il miele (o lo zucchero) per 4/5 minuti, finchè gonfio e cremoso (usato il minipimer con frusta). 
Unire lo yogurt e, quando ben amalgamato, aggiungere anche la farina setacciata con il lievito, il sale, il liquore e le scorze degli agrumi. Se sembra troppo denso aggiungere tutti i 200 g di yogurt, dipende sempre dalla sua consistenza.
Con un cucchiaino formare delle palline e friggerle in olio profondo. 
Per riuscire ad ottenere una pallina il più rotonda possibile e non avendo un dosatore da gelato della giusta misura (il mio è gigante!), prendere col cucchiaino la dose necessaria e con l'indice della mano opposta farla scivolare d'un colpo nell'olio.


friggendo castagnole


Le palline cadranno sul fondo, poi saliranno a galla e inizieranno anche a ruotare da sole: se necessario, aiutarle a ruotare in modo che cuociano uniformemente.
Preferisco cuocere 5/6 castagnole per volta in olio profondo e in un pentolino piccolo (il mio diametro interno 16 cm), si userà così meno grasso che avrà anche una superficie di evaporazione ridotta = meno puzza :-))
Consiglio di tenere l'olio a una temperatura costante di 170/175° al massimo perchè se l'olio è troppo caldo le castagnole si scuriscono troppo in fretta, rimanendo crude all'interno. Ho calcolato che ci vogliono anche 3 minuti di cottura per ogni gruppo di 6 castagnole.
Scolare su carta assorbente.
Prima di passarle nello zucchero semolato fine, lo Zefiro, con la forbice taglio tutti i bitorzolini sporgenti. In alternativa, si potrebbe trasferire l'impasto in una tasca da pasticceria, tagliando la parte finale con una forbice; si farà poi cadere l'impasto direttamente nell'olio bollente, tagliando via via i pezzetti con una forbice.
Il fritto è buono cotto e mangiato, si sa. Ma se avanzano, si possono rigenerare velocemente nel microonde per 20 secondi o in forno o in una toastiera.
 

Buone castagnole a tutti! 
 

P.s.: finestre aperte, incensi accesi, cappe al massimo, lampe berger al profumo preferito, un pentolino con bucce di agrumi e spezie a sobbollire, tutto aiuta per evitare che l'odore di fritto ristagni dentro casa ;-) ma non dimenticate le 2 gocce di Olio 31, provare per credere :-)
 

8 febbraio 2021

Castagnole di Ricotta


Siamo entrati nella settimana carnevalesca per eccellenza.
Anche se ancora non sarà possibile assistere a festeggiamenti per le strade e nelle piazze, a casa nostra possiamo deliziarci con tutte le varietà di dolci fritti che accompagnano queste ricorrenze.
Ci sono già da tempo altre ricette sul blog dedicate a questo balzano periodo dell'anno (e non solo): nella sezione Dolci Fritti se ne possono trovare anche provenienti da altri paesi, come Vietnam, Nigeria, Filippine e Tirolo. I miei preferiti restano gli intramontabili Galani della zia Pupa (come li chiamate voi? lattughe, cenci, frappe, bugie, chiacchiere, grostoli, ...) e i Frati (o come dir si voglia bomboloni, ciambelle fritte, donuts, zeppole), questi ultimi spesso e volentieri nostra merenda domenicale preferita :-)
L'altro giorno, scorrendo la home di FB, mi sono imbattuta in questa ricetta di Anna Maria delle Fave, che le ha presentate molto carinamente infilzate in spiedini di legno lunghi. Avevo tutto in casa e quindi... letto e fritto :-))


castagnole ricotta


Ingredienti per 30/32 pezzi:
220 g di farina 0
6 cucchiai di zucchero
2 uova
la buccia grattugiata di un limone non trattato
la buccia grattugiata di un'arancia non trattata
125 g di ricotta di pecora
mezza bustina di lievito per dolci
mezzo bicchierino di liquore

olio per friggere *
zucchero semolato fine o a velo
 
Usare un liquore a piacere: Sambuca, Mistrà, Rum o Strega saranno perfetti.
Impastare velocemente tutti gli ingredienti aiutandosi con una frusta.
Con un cucchiaino formare delle palline e friggerle in olio profondo, facendo ben attenzione a non farle colorire troppo per dare modo all'impasto interno di cuocere uniformemente. In alternativa, si può trasferire l'impasto in una tasca da pasticceria, tagliando la parte finale con una forbice; si farà poi cadere l'impasto direttamente nell'olio bollente, tagliando via via i pezzetti con una forbice o un coltello.
Scolare su carta assorbente. Spolverare poi con zucchero a velo o semolato fino.


si frigge

 
Ho usato una ricotta vaccina di affioramento, questa della Sabelli. Essendo molto compatta, ho dovuto aggiungere all'impasto un po' di latte.
Ho usato il Rum, ma sicuramente con una Sambuca/Mistrà il gusto ci guadagna.
* Per friggere consiglio l'olio di arachidi che ha un elevato punto di fumo; io mi trovo bene col Frienn, un olio di semi di girasole ad alto contenuto di acido oleico (trovo anche che faccia meno puzza). Aggiungere 1 o 2 gocce di Olio 31 all'olio di frittura per avere meno odore fastidioso di fritto in casa, giuro che non si sente assolutamente nelle pietanze fritte!
Preferisco cuocere 5/6 castagnole per volta in olio profondo e in un pentolino piccolo (il mio diametro interno 16 cm), si userà così meno grasso che avrà anche una superficie di evaporazione ridotta = meno puzza :-))
Consiglio di tenere l'olio a una temperatura costante di 170/175° al massimo perchè se l'olio è troppo caldo le castagnole si scuriscono troppo in fretta, rimanendo crude all'interno. Ho calcolato che ci vogliono anche 3 minuti di cottura per ogni gruppo di 6 castagnole.
Per riuscire ad ottenere una pallina il più rotonda possibile e non avendo un dosatore da gelato della giusta misura (il mio è gigante!), prendere col cucchiaino la dose necessaria e con l'indice della mano opposta farla scivolare d'un colpo nell'olio.
Prima di passarle nello zucchero semolato fine, lo Zefiro, con la forbice taglio tutti i bitorzolini sporgenti.
Il fritto è buono cotto e mangiato, si sa. Ma se avanzano, si possono rigenerare velocemente nel microonde per 20 secondi o in forno o in una toastiera.
 
Buone castagnole a tutti! 

P.s.: finestre aperte, incensi accesi, cappe al massimo, lampe berger al profumo preferito, un pentolino con bucce di agrumi e spezie a sobbollire, tutto aiuta per evitare che l'odore di fritto ristagni dentro casa ;-) ma non dimenticate le 2 gocce di Olio 31, provare per credere :-)

11 febbraio 2018

Le frittelle della Dirge per il Calendario del Cibo Italiano


Siamo nei giorni clou del Carnevale, è tutto un susseguirsi di sfilate di carri allegorici, di feste in maschera, di coriandoli e stelle filanti.
Anni fa, quando cercavo un buona ricetta per fare le frittelle, mi è venuta in aiuto Anna del molino con la ricetta casalinga della sua mamma, la Dirge, appunto... che bel nome insolito, vero? ... è quello di un'antica principessa greca, come principesche sono le frittelle che ho fritto, ricetta ampiamente approvata all'unanimità! Sempre su consiglio di Anna, sostituire un 20% della farina con Manitoba.


frittelle della dirge


Ingredienti:

2 uova intere
1 tuorlo
100 g di zucchero
80 g di burro sciolto in un bicchiere di latte tiepido
la buccia grattuggiata di 4 arance bio
300 g di farina, di cui 80 g Manitoba
1 bustina di lievito per dolci
250 g di uvetta, ammollata e asciugata *
olio di semi di arachide per friggere

* io ho fatto metà impasto con 125 g di uvetta e metà con una mela golden tagliata a piccoli pezzi

Conservando l'uvetta in un barattolo coperta di grappa bianca sarà sempre pronta all'uso e leggermente aromatizzata.


Sbattere le uova con lo zucchero finchè iniziano a fare le bolle, quindi aggiungere il burro col latte, la buccia di arance, l'uvetta (o la mela), la farina e il lievito amalgamando bene con la frusta per evitare grumi. Mettere l'olio a scaldare e quando raggiunge la temperatura tuffare un cucchiaio di impasto per volta e friggere le frittelle da ambo i lati. Scolare a lungo su carta assorbente, cambiandola ogni tanto. Se piace si possono ripassare nello zucchero semolato.



Carnival Fritters

It's Carnival time, a funny feast time dedicated to masquerades, fancy-dress street parades, colors and laughs. I made a lot of "Galani" in the past days, a traditional Italian fried sweet very common in this period, we really adore it, and that changes its name in every region: you could find it as Cenci, Frappe, Chiacchiere, Grostoli, Bugie.  Another traditional Italian Carnival sweet are Frittelle (fritters), a kind of fried pancakes, ball-shaped, filled with raisins, apples, cream. I had this recipe from Anna's mother, Dirge (quite unusual name, isnt'it? ... it comes from a Greek Princess) and her frittelle sounds so princely good like her name!



frittelle della dirge


You need:

2 eggs
1 yolk
100 g sugar
80 g butter, melted in a glass of warm milk
grated zest of 4 organic oranges
220 g plain flour
80 g Manitoba
2 tablespoons of baking powder
250 g raisins, soaked and dried *
peanut oil

* I tried half batter with 125gr. raisins, half with an apple cut in small piecies

Beat eggs with sugar until you see some bubbles, then add butter and milk, orange zest, raisins (or apple), flour and baking powder and mix well. Put oil on fire and when ready pour inside a tablespoon of batter at a time and fry fritters each side. Drain on kitchen paper for long, changing paper often. If you like you can spread some sugar on top.



365 giorni di festa per celebrare le glorie della nostra cucina: 
la più famosa, la più bella (e buona) del mondo!
La festa del cibo che si rinnova ogni giorno,
attraverso la celebrazione dei piatti e dei prodotti che hanno reso unica la cucina italiana,
in Italia e nel mondo.

9 febbraio 2018

Fritole veneziane per il Calendario del Cibo Italiano


E cosa non c'è di più simpatico e accattivante da degustare delle tradizionali fritoe venessiane? E' impossibile resistere, son peggio delle ciliegie, una tira l'altra :-))
Siamo ufficialmente nella settimana carnevalesca; domani sarà la volta di Verona con la grande sfilata del venerdì gnocolar, al termine della quale tutti in piazza San Zeno per la tradizionale gnoccolata comune. Io preparerò una vagonata di gnocchi tricolore (bianchi, rosa con la barbabietola e verdi col cavolo nero) con le mie allieve per poi gustarceli come da tradizione.
I dolci che faranno poi capolino saranno i caratteristici galani e le fritole, le caratteristiche frittelle.
L'altro giorno ho galanato alla grande con amiche e allieve, la giornata di frittura dolce è diventata quasi un appuntamento tradizionale fra noi :-); ma non abbiamo avuto tempo di riprovare la ricetta di frittelle trovata su un numero della Cucina Italiana di qualche anno fa.
Il risultato allora fu molto soddisfacente, sia dal punto di vista esecutivo, per niente difficili, che gustativo: approvate alla grande, quindi urge rimediare in fretta nei prossimi giorni prima che il Carnevale finisca!


fritole veneziane


Ingredienti:

500 g di farina 00
300 g di latte tiepido
100 g di uvetta *
80 g di pinoli *
80 g di zucchero semolato
20 g di lievito di birra
3 uova
la buccia di mezza arancia
la buccia di mezzo limone
un bicchierino di grappa
vino bianco
zucchero a velo o semolato per guarnire
olio di arachide per friggere

* non ho messo uvetta e pinoli ma 2 mele grattugiate

 fritole veneziane




Mettere l'uvetta in ammollo in mezzo bicchiere di vino bianco.
Sciogliere il lievito nel latte tiepido.
In una ciotola mettere la farina setacciata con lo zucchero e un pizzico di sale, fare la fontana e al centro romperci le uova, sbatteerle bene e incorporare un pochino di farina.
Con una frusta iniziare ad impastare aggiungendo il latte col lievito e la buccia degli agrumi.
Scolare l'uvetta ed unirla all'impasto insieme al vino e alla grappa.
Lasciare lievitare per un'ora/un'ora e mezza coperto ed in luogo caldo.
Incorporare i pinoli mescolando con un cucchiaio (io la mela).
Riscaldare l'olio e quando ben bollente friggere le frittelle versando un po' di impasto alla volta col cucchiaio finchè ben dorate (cuocerle bene altrimenti l'interno resta crudo).
Scolare prima su un colino poi su carta assorbente, cospargere di zucchero a velo o passarle in quello semolato e servire.

Quando friggo, ricopro bene i fuochi con alluminio: restano così quasi puliti :-)

La chicca in più: finestre aperte, incensi accesi, cappe al massimo, lampe berger al profumo preferito, tutto aiuta per evitare che l'odore di fritto ristagni dentro casa ... ma una o due gocce di olio 31 nell'olio di frittura (messo da freddo) sarà indispensabile! (ed il fritto non ne risente, provare per credere!)

 
Venetian Fritters


Tomorrow Verona will have the biggest Carnival show of the year, the grand parade named venerdì gnocolar, meting then in Piazza San Zeno for the traditional gnocchi for everyone and traditional galani and fritole (fritters) will be served for dessert.
The other day I made a lot of galani with ​​friends, sweet fry day has become almost a tradition among us :-); but had no time for this fritters recipe I found on the best Italian cooking magazine,
Cucina Italiana some years ago. The result was very satisfactory, easy to do and delicious to taste, which means totally approved. So will have to make them in the next days before Carnival is over :-))


fritole veneziane



You need:

500 g all-purpose flour
300 lukewarm milk
100 g raisins *
80 g pine nuts *
80 g ogranulated sugar
20 g fresh yeast
3 eggs
zest of half an orange
zest of half a lemon
a very small glass of grappa (or vodka)
half a glass of white wine
granulated or powdered sugar for garnish
peanut oil for frying

* I just used 2 grated apples instead of raisins and pine nuts


 fritole veneziane

Put the raisins to soak into white wine.
Dissolve yeast in milk.
Pour sifted flour, sugar and a pinch of salt ina large bowl, make a well in the center and break eggs into, beat eggs well with a fork then incorporate a little flour.
 Pour milk with dissolved yeast little by little and use whisk to mix and amalgamate the compound.
Add citrus zest, drained raisins (or grated apples), wine used for soaking and grappa.
Let rise for an hour/an hout and a half covered and in a warm place.
Add then pine nuts, stirring carefully with a spoon.
Heat oil and when very hot fry the fritters slipping a little compund with a spoon.
When golden (and make sure they are otherwise they won't cook well inside) drain first in a sieve and then on paper towels.
Sprinkle with powdered or granulated sugar still warm and serve.

When I fry, I cover my stove with aluminum: it won't get dirty that much :-)

One more tip: open windows, lit incense, hoods up, lampe berger with favorite fragrance, all helps to prevent the awful smell of fried food in the house ... but one or two drops of oil 31 into frying oil (when cold) will be essential! (and food not affected, try it!)



365 giorni di festa per celebrare le glorie della nostra cucina: 
la più famosa, la più bella (e buona) del mondo!
La festa del cibo che si rinnova ogni giorno,
attraverso la celebrazione dei piatti e dei prodotti che hanno reso unica la cucina italiana,
in Italia e nel mondo.

13 febbraio 2016

Fritole veneziane per la Giornata Nazionale delle Frittelle


Oggi è davvero l'ultimissimo giorno di Carnevale, per chi segue il rito Ambrosiano e fa parte dell'arcidiocesi di Milano e zone limitrofe.
Per il Calendario del Cibo Italiano è la Giornata Nazionale delle Frittelle, con ambasciatrice Nicol, che ce ne parla ampiamente nel suo articolo; e siamo ancora, fino a alla mezzanotte di domani, nella Settimana del Carnevale, la cui ambasciatrice Ilaria ci ha raccontato usi e costumi del nostro paese.

In famiglia (e con le amiche) siamo più Galani addicted, ma qualche anno fa ho voluto provare una ricetta di frittelle, ovviamente veneziane, le più conosciute e gettonate, trovata sul numero della Cucina Italiana dedicato al Carnevale di quel tempo.
Il risultato è stato molto soddisfacente, sia dal punto di vista esecutivo, per niente difficili, che gustativo: approvate alla grande! :-) 
fritole veneziane


Ingredienti:

500 g di farina 0
300 g di latte tiepido
100 g di uvetta *
80 g di pinoli *
80 g di zucchero semolato
20 g di lievito di birra
3 uova
la buccia di mezza arancia
la buccia di mezzo limone
un bicchierino di grappa
vino bianco
zucchero a velo o semolato per guarnire
olio di arachide per friggere

* non ho messo uvetta e pinoli ma 2 mele grattugiate



fritole veneziane




Mettere l'uvetta in ammollo in mezzo bicchiere di vino bianco.
Sciogliere il lievito nel latte tiepido.
In una ciotola mettere la farina setacciata con lo zucchero e un pizzico di sale, fare la fontana e al centro romperci le uova, sbatterle bene e incorporare un pochino di farina.
Con una frusta iniziare ad impastare aggiungendo il latte col lievito e la buccia degli agrumi.
Scolare l'uvetta ed unirla all'impasto insieme al vino e alla grappa.
Lasciare lievitare per un'ora/un'ora e mezza coperto ed in luogo caldo.
Incorporare i pinoli mescolando con un cucchiaio (io la mela).
Riscaldare l'olio e quando ben bollente friggere le frittelle versando un po' di impasto alla volta col cucchiaio finchè ben dorate (cuocerle bene altrimenti l'interno resta crudo).
Scolare prima su un colino poi su carta assorbente, cospargere di zucchero a velo o passarle in quello semolato e servire.


Quando friggo, ricopro bene i fuochi con alluminio: restano così quasi puliti :-)


La chicca in più: finestre aperte, incensi accesi, cappe al massimo, lampe berger al profumo preferito, tutto aiuta per evitare che l'odore di fritto ristagni dentro casa, anche una o due gocce di olio 31 nell'olio di frittura (messo da freddo) sarà indispensabile. (ed il fritto non ne risente, provare per credere!). Oppure, l'ultimo consiglio 2.0 della nostra mogliedaunavita nazionale: un pezzetto di zenzero nell'olio, da cambiare ogni qualvolta si bruciacchia, e la puzza non c'è più ... o molto ma molto meno ;-)

11 febbraio 2016

Galani Day a Casa Cortella


e Settimana del Carnevale - ambasciatrice Ilaria
per il Calendario del Cibo Italiano

Tutti insieme appassionatamente @ Casa Cortella - Garda Lake

galani


Ormai è diventata una buona e sana consuetudine chiacchierare insieme.
Quest'anno l'appuntamento più goloso e chiacchericcio del lago ha concesso pure il bis,
e si sono impastati più di 6 kg di farina!

La ricetta resta sempre quella, inimitabile&impareggiabile, quella della zia Pupa.


palmy sfoglia

Si sfoglia ...

si frigge!

... e si frigge!

work in progress

E chiacchierando ...

work in progress

... si sfoglia ancora ...

IMG_3200

... e si frigge ancora!

Consiglio 2.0 della nostra mogliedaunavita nazionale: un pezzetto di zenzero nell'olio,
da cambiare ogni qualvolta si bruciacchia, e la puzza non c'è più ... o molto ma molto meno ;-)


work in progress

I n a r r e s t a b i l i !

sugar sugar


... Sugar, sugar, honey, honey
You are my candy girl ...


ti conosco mascherina :-))

Ti conosco, mascherina! :-))

selfie time :-)

Selfie time :-))

aperitivo


E dopo tanto lavoro, con la bocca asciutta da tante chiacchiere,
un brindisi con un fresco Rabosello, chips di cavolo nero al curry&curcuma,


aperitivo


e le Phrappe © furbissime dell'Araba più felice del web,
che glielo devo dire: niente zucchero, ma una spolverata di fleur de sel,
e sono ancora più furbissime!


gruppo giovedì

 E per il cin cin più chiacchierato dell'anno
in alto i calici, pardon, i galani e buon Carnevale!


Impasti: Cindystar
Foto: Paola, Nicoletta & Mogliedaunavita
Alla sfoglia: Palmy, Paola, Manuela, Claudia, Maria Rosa, Elvira
Ai fornelli: Alessandra, Susy, Elena, Nicoletta, Veronica


panorama

Al prossimo anno!

14 febbraio 2013

Pancake Cake - Torta di pancakes


E in un soffio è passato anche Carnevale, un soffio nevoso che ha imbiancato gran parte della nostra penisola ma che non ha fermato i vari festeggiamenti finali del Martedì Grasso, ultimo giorno di follie e stravizi culinari prima dell'inizio della Quaresima. Che pare sia iniziata sotto il bon auspicio di bellissime giornate con sole splendente e cielo blu (domani è prevista una ciaspolata sul Baldo :-), quasi un annuncio di primavera, se non fosse per le temperature ancora rigide.
Stravizi culinari perchè la tradizione vuole che per il periodo carnevalesco si facciano fuori tutti gli alimenti ricchi e grassi della dispensa, come uova, latte e zucchero, per meglio concentrarsi su un periodo quaresimale più sobrio e parco, senza così possibili tentazioni a portata di mano.
E quest'anno ho scoperto che per i nostri amici inglesi, il Martedì grasso (Shrove Tuesday) è detto anche Pancake Day, perchè la loro tradizione vuole che si debba festeggiare questo giorno degustando soffici pancakes.
E chi meglio del simpatico Jamie poteva offrici una versione super golosa di questi dolci?
Ecco la sua Pancake Cake, ovvero una torta di pancakes.


 pancake cake

Un tripudio di dolcezze che piacciono a tutti, grandi e piccini, con cioccolato e panna.
Facile da fare, non serve neanche il forno, illuminerà la giornata più uggiosa o la colazione della domenica più goduriosa.
Per una versione più fruttuosa si può sostituire la crema al cioccolato con un coulis dei frutti preferiti: basterà cuocere i frutti con un goccio di acqua a fiamma vivace per una decina di minuti, aromatizando con della buccia grattugiata di limone/arancia e passare poi tutto al setaccio. Se il coulis fosse ancora troppo liquido basterà sobbollire ancora qualche minuto a fiamma vivace (si può preparare in anticipo e conservare in frigo coperto).


 pancake cake
  

La mia torta è in versione mini, ho più che dimezzato le dosi e mi sono venuti 15 pancake di circa 10/12 cm di diametro.
Volendoli usare tutti è diventata una torre molto alta, e ammetto difficile poi da porzionare.
Meglio fare i pancakes più grandi, una decina saranno più che sufficienti, e mantenere così un'altezza più consona ad una torta e sicuramente più facilmente gestibile.


Per 12 persone:

3 tazze di farina autolievitante
3 tazze di latte
3 uova grandi
sale
olio extravergine d'oliva
150 g di cioccolato fondente (70%) a pezzetti, più extra per guarnizione
50 g di burro a dadini
180 g di nocciole/noci/noci del Brasile, tostate
600 ml di panna
1 cucchiaio di vaniglia liquida
1 cucchiaio di zucchero, facoltativo
lamponi/fragole/more


pancake cake


Mettere farina, latte, uova e un pizzico di sale in una ciotola ed amalgamare bene con una frusta fino ad ottenere una pastella liscia.
Ungere leggermente con lo scottex imbevuto di olio una piccola padella e scaldarla sul fuoco.
Quando ben calda, versare un mestolo di pastella, inclinando la padella per distribuirla omogeneamente e cuocere per 2-3 minuti ogni lato, fino a quando il pancake è leggermente dorato. Mettere da parte.
Ripetere l'operazione fino ad esaurimento della pastella, ungendo la padella con lo scottex oliato all'occorrenza.

Sciogliere cioccolato, burro e un pizzico di sale a bagnomaria (o nel microonde alla potenza massima per 30 secondi, mescolando, ripetendo 30 secopndi, ecc.), facendo attenzione che la ciotola non tocchi l'acqua che bolle. Mescolando per amalgamare bene.

Nel frattempo, tritare la frutta secca, anche a coltello.
Togliere il cioccolato dal fuoco, aggiungere 200 ml di panna e una manciata di noci tritate.
Montare la restante panna con la vaniglia e lo zucchero.



 pancake cake


Montaggio della torta:  mettere un piccolo strato di panna su un piatto da portata, adagiare un pancake e premere leggermente. Stendere uno strato di crema al cioccolato e coprire con un altro pancake, stendere uno strato di panna e coprirecon un altro pancake. Proseguire fino ad esaurimento ingredienti.
Lisciare i lati con una spatola per rifinire benei bordi, quindi versare la crema di cioccolato rimanente sulla parte superiore, non importa se dovcesse gocciolare dai lati.
Guarnire con qualche ricciolo di panna montata (se avanzata). con noci tritate e riccioli/scaglie di cioccolato,
Aggiungere qualche lampone/fragola/mora e servire.



 pancake cake





13 febbraio 2013

Black & White Wednesday - Week # 70



Alex of Food4Thought is hosting this week BWW
do send your entries to food4thought AT hotmail DOT it


Yesterday was Shrove Tuesday
also known by our British friends as Pancake Day,
a way to get off rich foods such as eggs, milk, and sugar, 
before the fasting season of Lent.

And we had a very delicious and festive breakfast
with this rich and luxury Pancake Cake,

pancake cake


 filled with whipped cream,
chocolate, hazelnuts and Brazil nuts,
garnished with fresh raspberrries.

pancake cake


Happy Carnival!





We have a group on Flickr if you'd like to join and share your pics,
  hashtag #BWFood on Twitter.
Should you like to host please send me an email to casacortella AT tin DOT it
rules and host-line up here

12 febbraio 2013

Profumi e sapori del Carnevale



Martedì grasso, ultimo giorno di Carnevale!
E per gli amici anglosassoni it's Pancake Day



 


Che fracasso!
Che sconquasso!
Che schiamazzo!
Buffo e pazzo
tra le brose del maestrale
è arrivato Carnevale,
con le belle mascherine
e con fischi, frizzi e lazzi,
tra schiamazzi e tra sollazzi,
con svolazzi di sottane
e di vecchie palandrane,
fanno tutti divertir.
E fischiando, saltellando e tintinnando,
vien innanzi Pulcinella
sottobraccio con Brighella.
Li raggiunge Pantalone
col suo amico Balanzone,
Beppe Nappa golosone
si presenta col torrone.
Arlecchino e Colombina,
bella coppia birichina;
con i sacchi pieni zeppi
di coriandoli e dolcetti,
di burlette e di sberleffi,
di dispetti,
di vestiti a fogge strane, 
di lucenti durlindane,,
di suonate, di ballate,
di graziose canagliate.
E' un inverno senza sale
senza un po' di Carnevale! :-) 




A domani per la ricetta della Pancake Cake

10 febbraio 2013

Galani - WHB # 370


English recipe here


E così anche quest'anno è arrivato Carnevale.
Sinceramente, ora che i ragazzi sono cresciuti, non c'è più quel gran fermento colorato e spassoso per casa, anzi, si approfitta del lungo ponte di vacanze scolastiche per qualche sciata o una gita fuoriporta.
Ma le tradizioni culinarie non si abbandonano, ieri era venerdì gnocolar e sono stata richiamata dai figli  per preparare la classica gnoccolata per cena.
E non è mancato il tradizionale appuntamento con le amiche per preparare cesti giganti di galani, una mattinata dedicata esclusivamente a preparare gli impasti, sfogliarli, friggerli, cospargerli di zucchero a velo, il tutto in un'armonia di gesti e chiacchiere invidiabili: due tirano la sfoglia, un paio la ritagliano, una butta le sfoglie nell'olio bollente, altre due friggono e scolano, un'altra raccoglie nei cesti e spolvera con lo zucchero ... una perfetta catena di montaggio, anzi, di galan-aggio! :-)


 galani-italian carnival treats


Le foto testimoniano il gran lavoro fatto, figli e mariti hanno poi apprezzato le delizie preparate!
Abbiamo anche provato a farli integrali, con un misto di kamut, avena e orzo, ma devo calibrare meglio l'impasto perchè purtroppo si sfldavano nella sfogliatrice e quindi abbiamo dovuto tirare fuori i matterelli e tirarle a mano. Ma il gusto era molto buono, quindi è solo questione di trovare il giusto accodo per un impasto morbido e ben lavorabile, compitino per l'anno prossimo!
Con tutto il gran lavorone fatto, il mio amato Ken ha collassato verso la fine, dando forfait completo (ora è già in assistenza e spero non sia così grave), ma prontamente Claudia è corsa a recuperare la paperella di casa ed Elvira e Carmen hanno completato l'opera girando la manovella a mano :-).

 galani


Da anni seguo la ricetta insegnatami tanti anni fa dalla Zia Pupa, e devo dire che è sempre molto apprezzata, i galani sono friabilissimi e quasi impalpabili, si sciolgono in bocca.
L'avevo già postata anni fa, ma ora ne faccio anche prepararando l'impasto con 250 g di farina 0 e 250 g di kamut, risulteranno più croccantelli.
Il grado di cottura va a proprio gusto, ad alcuni piacciono più chiari, ad alcuni più scuri: da ricordare che asciugandosi prendono più colore.
Si possono anche cuocere al forno, a 160/180° per pochi minuti, finchè diventano dorate, ma consistenza e gusto cambieranno, tutta un'altra cosa rispetto al fritto (ma una volta ogni tanto ci si può concedere questo sfizio, o no?).

Ingredienti:

500 g di farina 0
1 uovo intero
1 tuorlo
40 g di burro sciolto e raffreddato
50 g di zucchero
un pizzico di sale
1 bicchiere di vino frizzante, circa 200 ml
olio di semi di arachidi per friggere, circa 3 litri

Impastare bene tutti gli ingredienti insieme.

A mano: fare la classica fontana e sbattere le uova al centro, unire lo zucchero, il burro e il sale, prendere a mano a mano della farina aggiungendo a filo il vino ed iniziare ad impastare, fino a ottenere una bella pasta morbida ed elastica. Fare una palla e lasciare riposare l'impasto mezzoretta coperto.
Nel Ken: mettere la farina, lo zucchero e le uova, iniziare a impastare col gancio a uncino a vel. 2 aggiungendo a filo il burro, il pizzico di sale e il vino. Lavorare per circa 5 minuti, fino a ottenere una bella pasta morbida ed elastica. Fare una palla e lasciare riposare l'impasto mezzoretta coperto.

Nel Bimby: mettere tutti gli ingredienti nel boccale e impastare 2 minuti a vel. 6. Fare una palla e lasciare riposare l'impasto mezzoretta coperto.
Mentre si lavora tenere la pasta coperta.

 Tagliare 3 o 4 pezzetti alla volta e tirarli nella sfogliatrice in questo modo:

- due volte al massimo (per il ken 1)
- una volta al medio (per il ken 4)
- una volta la sfoglia fine (per il ken 7)


 facendo galani

Lavorare sempre sulla spianatoia leggermente infarinata, tagliare le sfolgie con la rondella della misura desiderata e praticare due tagli al centro.

Nel frattempo mettere l'olio sul fuoco a scaldare: meglio usare una pentola alta e stretta (22 cm di diametro) piuttosto che una padella larga. 
Quando l'olio raggiunge la giusta temperatura, friggere 3 o 4 chiacchiere alla volta.

 appena fritti
 
Tuffarle decise nell'olio, che vadano fino in fondo e tornino a galla. Se dovessero attorcigliarsi, delicatamente con una forchetta sistemarle in modo che si aprano bene. Girarle sempre delicatamente e cuocerle brevemente fino a coloritura desiderata. Scolarle con un mestolo forato e metterle ad asciugare su carta assorbente.
Per praticità, io faccio scolare il primo olio in eccedenza in uno scolapasta posto sopra una bacinella, tuffo le chiacchiere seguenti e poi metto ad asciugare le prime sulla carta assorbente.

Mentre si procede con la seconda manche di sfogliatura, coprire la pentola dell'olio e tirarla via dal fuoco. Al momento di friggere nuovamente, accendere il gas al massimo, subito ritornerà a temperatura desiderata.

Ogni ulteriore suggerimento nel video sottostante:





galani-italian carnival treats


Disporre su un vassoio o in un cesto 
e al momento di servire cospargere di zucchero a velo o semolato.



Si conservano per giorni in una scatola, in un contenitore di plastica per alimenti o anche in un cesto avvolte da uno strofinaccio.



La chicca in più: finestre aperte, incensi accesi, cappe al massimo, lampe berger al profumo preferito, tutto aiuta per evitare che l'odore di fritto ristagni dentro casa ... ma una o due gocce di olio 31 nell'olio di frittura (messo da freddo) sarà indispensabile! (ed il fritto non ne risente, provare per credere!)







This recipe is my personal entry to WHB # 370
hosted by Brigida from Briggishome for Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

9 febbraio 2013

Angel Wings - WHB # 370


la ricetta in italiano qui

It's Carnival time and as usual we always delight us with some typical sweet Italian treats specially made for this occasion, sweet deep-fried crisp pastry.
Just after Christmas holidays you will find them in every bakery and pastry shop, but just until Fat Tuesday, the day before Ash Wednesday, which marks the beginning of Lent.
The habit about such rich sweet treats was once to use all surplus fat and sweet ingredients to empty the pantry for any possible temptation during Lent time, a period of sober eating and sometime fast.
In Italy they have different funny names according to their region origin: galani - sosole - bugie - chiacchiere - frappe - crostoli - grostoli - lattughe - cenci.


 galani-italian carnival treats


Angel wings well known across most European region and nowdays have been incorporated into other regional cuisines by immigrant populations.
Recipes can be a little different from one another, but the base is a deep frying cooking which gives a special texture to the pastry. You can bake them in the oven too, just a few minutes at 160/180° but taste and texture will be completely different, not bad but not the same: anyway you can try for a few, just to have an idea.
My recipe is an old family one I am very fond of, I was given by dear Aunt Pupa.
And I love to share it with friends as well, it's almost a tradition for us to gather and enjoy a day frying and chatting together, making huge baskets of galani, to bring home and make the family happy. And still we did a few days ago!
For step-by-step recipe just have a look at my video here.


galani  


You need:

500 g all-purpose flour
1 egg
1 egg yolk
40 g sugar
50 g melted colled butter
a pinch of salt
1 glass of sparkling wine, about 200 ml
abudant peanut oil for frying, 3 liters

Mix well all ingredients together.

By hand: pour flour onto workinf surface, make a well  and beat the eggs in the center, add sugar,  butter and salt, take flour gradually adding wine little by little and start kneading. Work until you get a nice smooth paste. Shape into a ball and let rest covered for half an hour.

In the kneader: pour the flour, sugar and eggs in the bowl, start kneading with at low speed adding butter, salt and wine. Work for about 5 minutes or until you get a nice smooth paste. Shape into a ball and let rest covered for half an hour.

In the Thermomix: put all ingredients in the mixing bowl and knead 2 minutes at speed 6. Shape into a ball and let rest covered for half an hour.


While working keep the dough covered.

Cut 3 or 4 pieces of dough at a time and pass them in the pasta machine as follows:

- 2 times at larger slot (for ken 1)
- 1 time at middle (for ken 4)
- last time at thinner (for ken 7)

Keep working surface always sprinkled with flour, slice the pastry and make two cuts in the middle.



facendo galani


Meanwhile put oil to heat: 2 or 4 litres will be ok in a  pot of about 22 cm. in diameter (don't use a large pan, better a narrow and tall one).
When it reaches the right temperature, fry 3 or 4 pieces at a time.
Better dip them in oil, they have to go to the bottom and return to the surface. If twisted, gently use a forkto make them open fine. Turn carefully and fry briefly again until desired colouring (remember that they tend to darken slightly once cooled).
Drain with a slotted ladle and place on paper towels to dry.


 appena fritti

I'm used to drain the first oil in surplus in a colander set over a bowl, dip the following batch of pastry, and thengo back to set the drained ones on paper towels.
While you proceed with the second run of rolling, cover the pot of frying oil and keep it away from fire. 
 Line your stove with aluminium foil when frying, it will keep kleaner :-).


 galani-italian carnival treats


Arrange on a large platter or n a basket and serve with a sprinkle of powdered sugar.


They last for long , just store in a plastic food continer or simply in a basket lined with a kitchen towel.


 galani-italian carnival treats






This recipe is my personal entry to WHB # 370
hosted by Lynne from Cafe Lynnylu for English edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

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