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12 febbraio 2014

Chieti - Quando i Referendum contano


 Sconfessando il governo e per una manciata di voti, gli Svizzeri hanno approvato per referendum l'iniziativa «Contro l'immigrazione di massa». Così facendo, hanno di fatto bocciato l'Accordo di libera circolazione delle persone firmato con l'Unione europea, anche se il Paese non ne fa parte, imponendo di frenare l'immigrazione e definendo tetti massimi e contingenti annuali per tutti gli stranieri: cittadini dell'Unione europea, frontalieri e richiedenti asilo inclusi. Al termine di un testa a testa fino all'ultimo voto, l'iniziativa promossa dal partito di destra e antieuropeista dell'Unione democratica di centro (Udc/Svp) è stata approvata dal 50,3% dei votanti, poco meno di 3 milioni, con uno scarto di meno 20mila schede. Ma tanto basta. Prendendo atto del risultato del referendum, il governo non ha avuto scelta e ha annunciato che intende avviare discussioni con l'Unione europea per rinegoziare l'accordo, mentre Bruxelles ha immediatamente espresso «rammarico» per l'esito del voto. In Svizzera hanno un'immigrazione prevalentemente europea e ad alta professionalità, e comunque vogliono limitarla... E in Italia, invece, dobbiamo accogliere ogni giorno centinaia di immigrati clandestini extracomunitari senza nè arte nè parte? Noi possiamo permettercelo ? Mi permetto anche di fare notare che con questo referendum, vanno male anche i nostri italiani che da sempre vanno in Svizzera per lavoro. Chissà adesso cosa dirà, l'intellighenzia leghista, quando si accorgerà che c'è sempre qualcuno che sta più a nord di loro?

nonnoenio
 

07 gennaio 2014

Chieti - Sempre più giovani italiani, oggi, emigrano all'estero


 Circa 50 mila italiani tra il 2011/12 hanno lasciato il Paese "in cerca di fortuna all'estero", 13 mila in più rispetto ai 37 mila stranieri che hanno chiesto asilo in Italia. Il dato è stato reso noto dai direttori di Migrantes Triveneto, la realtà delle diocesi che si occupano di stranieri, che hanno fatto il punto dei fenomeni migratori. In Italia ci sono oltre 5 milioni di immigrati con oltre 37 mila che nel 2011-12 hanno chiesto asilo, ma nello stesso periodo oltre 50 mila italiani per la crisi economica risultano cancellati come residenti perchè sono andati all'estero (il dato più elevato dal 2000). La crisi economica attuale sta scatenando una inutile guerra tra cittadini italiani e stranieri, invece dalla crisi usciremo solo se sapremo impegnarci insieme. Questo è il risultato della "cinesizzazione" del lavoro. Precarietà massima, paghe da fame, continua corsa al ribasso in fatto sia economico che di diritti e possibilità. E chi può se ne va all'estero a cercare "fortuna", che a mio avviso significa solamente delle possibilità di farsi una vita sicura e tutelata seriamente. UN FALLIMENTO sicuro dell'Italia che si sta sempre di più terzomondizzando.

nonnoenio

29 novembre 2013

Chieti - Inizia la strage dei clochard


Ogni inverno si porta via la vita di molti senzatetto, privi di qualunque protezione e assistenza. Sono almeno 100 in Italia i morti di freddo dal 1995 al 2013, a cui vanno aggiunti quelli deceduti per cause connesse alla mancanza di un tetto, come le esalazioni e gli incendi causati da bracieri difettosi, la mancanza di cure sanitarie, la malnutrizione. Quest'anno, il triste conteggio è già ricominciato. Quattro i morti, tutti stranieri, nel giro di due notti: martedì un clochard maghrebino di circa 40 anni è deceduto a Napoli, nei pressi di Palazzo San Giacomo, sede del Comune. L'uomo, con problemi di salute e di alcol, è stato trovato senza vita sotto i portici di via San Giacomo. Lo chiamavano Samuel, ma forse il suo nome era un altro. Pare avesse problemi cardio-circolatori, che sicuramente il freddo pungente di questi giorni non ha alleviato.

"...Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo..
"
[Primo Levi]

nonnoenio

17 novembre 2011

Premiata Maria Fosco, di Orsogna (CH)


La vice presidente dell’Italian American Museum di New York, Maria Fosco, originaria di Orsogna (Chieti), è stata insignita dell'onorificenza di "Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana" dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La notizia è stata accolta con grande orgoglio a Orsogna, il cui sindaco, Alessandro D'Alessandro, si è congratulato con Maria Fosco per la nomina, che «premia un attento lavoro di valorizzazione della cultura italiana negli Stati Uniti d'America e di rafforzamento dei legami culturali tra i due Paesi. L'impegno della dottoressa Fosco - prosegue il sindaco - è la dimostrazione più evidente di come sia rimasta solida l'identità della comunità orsognese negli Stati Uniti, anche tra quanti non sono nati in Italia». Maria Fosco è infatti nata e cresciuta ad Astoria, nel quartiere Queens di New York. E' figlia di Filomena e Antonio, emigrati da Orsogna alla fine degli anni Cinquanta. La Fosco ha frequentato l’Hunter College della University of New York e si è laureata nel 1985 in Storia, con specializzazione in Affari Internazionali. Nel 1986 è entrata nello staff dell'Italian American Institute nella posizione di Director of Administration and Community Programs. Dopo il terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009, Maria Fosco si è impegnata a nome dell'Italian American Museum per raccogliere 110 mila dollari da devolvere alle popolazioni colpite dal sisma, consegnati al Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

nonno enio