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venerdì 15 giugno 2012

AFRICA FAME E SVILUPPO SOSTENIBILE


Fame e caro cibo nel Sahel: a rischio sviluppo sostenibile




Si tratta della situazione peggiore dal 2005. A detta del Coordinatore degli Affari umanitari dell'Onu nel Sahel, David Gressly, entro fine 2012 nei Paesi dell'Africa occidentale 18 milioni di persone di cui tre milioni di bambini patiranno la fame. La motivazione va ricercata nell'aumento dei prezzi di miglio, granturco e riso, piu' alti dal 50 all?85% rispetto alla media degli ultimi cinque anni, a causa della scarsita' delle riserve di cibo, della forte richiesta di Stati come Nigeria e Ghana, della situazione politica in Mali e degli alti costi di trasporto. Ecco perche' Jose' Graziano da Silva, direttore generale dell'Organizzazione Onu per l'alimentazione e l'agricoltura, nel documento strategico stilato in attesa del vertice internazionale Rio+20 ha sottolineato che "fin quando non verranno sradicate fame e malnutrizione, che colpiscono una persona su sette nel mondo, non si potra' parlare di sviluppo sostenibile".
31 Maggio 2012 13:00 AMBIEnte


Cari amici, 


18 milioni di persone hanno disperato bisogno di cibo nella regione del Sahel africano devastato dalla siccità, ma i governi di tutto il mondo rispondono con un silenzio assordante alle urgenti richieste di aiuto. Il musicista senegalese Baaba Maal ha fatto partire una petizione per chiedere a USA, Giappone, Francia e Germania di impegnarsi per fare ciascuno la propria parte. Uniamoci a lui: firma la petizione urgente qui sotto e fai risuonare una sveglia di massa che scuota questi leader fino all'azione:



Mi chiamo Baaba Maal, sono un musicista senegalese e sto scrivendo una richiesta personale di aiuto. Vivo nel Sahel, una regione africana devastata dalla siccità in cui 18 milioni di persone sono sull'orlo del disastro, inclusi 1 milione di bambini che rischiano di morire di fame. Ma alle nostre urgenti richieste di aiuto rispondono con un silenzio assordante. Solo un appello all'azione mirato e travolgente può impedire che questa catastrofe diventi una carneficina.

L'ONU dice che milioni di vite potrebbero essere distrutte se non verranno stanziati immediatamente 1500 milioni di dollari in aiuti, ma i governi si sono impegnati per meno della metà della somma richiesta. I paesi che possono fare la differenza sono USA, Giappone, Francia e Germania, ma sono immobili:questo è il motivo per cui ho fatto partire una petizione sul sito di Petizioni della Comunità di Avaaz per chiedere un aiuto al mondo.

Tra pochi giorni, i leader mondiali si incontreranno a Brussels per discutere del Sahel: se proprio lì decideranno di impegnarsi a fare ciascuno la propria parte, potremo evitare il disastro. Firma questa petizione urgente ora: Avaaz, Africans Act 4 Africa, e Oxfam la consegneranno in un'azione coordinata non appena raggiungeremo 1 milione di firme: 

http://www.avaaz.org/it/save_the_sahel_a/?brOnVbb&v=15211 

Una siccità terribile, instabilità politica, e prezzi alle stelle hanno devastato un'area delle dimensioni degli USA, che si estende dal Senegal ad ovest fino al Sudan ad est. La gente sta facendo di tutto per sopravvivere, ma la crisi ci ha colpiti così duramente che è difficile restare speranzosi. Ho visto donne e bambini cercare di far crescere cibo in pezzi di terra che sono completamente aridi.Sanno che la gente sta parlando di quello che sta succedendo nel Sahel, ma non sanno se gli aiuti arriveranno mai. 

L'ONU recentemente ha ricevuto solo il 43% dei 1500 milioni di dollari necessari: è una mancanza di denaro di proporzioni immani. Ma questo buco deve essere riempito, e può essere riempito dai paesi più ricchi, se c'è la volontà politica. Non abbiamo molto tempo per evitare sofferenze di diffusissime, e sono determinato a parlare per conto delle persone che stanno qui finché ci daranno l'aiuto di cui abbiamo bisogno. 

Il mondo si è girato dall'altra parte altre volte nel passato, ma questa volta possiamo fare la differenza tra la vita e la morte forzando i nostri governi a rispondere. Firma subito la petizione urgente: 

http://www.avaaz.org/it/save_the_sahel_a/?brOnVbb&v=15211 

I membri di Avaaz si sono uniti numerose e numerose volte per rispondere a calamità naturali, salvando migliaia di vite e assicurando che aiuti fondamentali fossero portati a Birmania, Haiti, Somalia e Pakistan. Abbiamo il potere di forzare i nostri leader ad interrompere l'inerzia di fronte ad una crisi che possiamo prevenire. Mobilitiamoci ora per chiedere che il mondo risponda alle richieste di milioni di persone che vivono nella vasta regione del Sahel. 

Con speranza e determinazione,

Baaba Maal, con il team di Avaaz 

ULTERIORI INFORMAZIONI 

Fame e caro cibo nel Sahel: a rischio sviluppo sostenibile (Corriere della Sera)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Ambiente/Fame-caro-cibo-Sahel-rischio-sviluppo-sostenibile/31-05-2012/1-A_001633525.shtml 

Unhcr: Servono 153,7 mln dollari per operazioni umanitarie nel Sahel (La Presse)
http://www.lapresse.it/mondo/africa/unhcr-servono-153-7-mln-dollari-per-operazioni-umanitarie-nel-sahel-1.170081 

Sahel: un milione di bambini rischia la malnutrizione (Blitz Quotidiano)
http://www.blitzquotidiano.it/foto-notizie/sahel-bimbi-malnutriti-1241685/ 

18 milioni di persone soffrono la carestia in un'area dell'Africa grande quanto gli Stati Uniti (Giornalettismo)
http://www.blitzquotidiano.it/foto-notizie/sahel-bimbi-malnutriti-1241685/ 

SAHEL. Corsa contro il tempo per evitare la catastrofe (Vita)
http://www.vita.it/news/view/120616 

CRISI ALIMENTARE IN SAHEL. CIRCA 18 MILIONI DI PERSONE SOFFRONO LA FAME

25 MAGGIO 2012

Valerie Amos, Sottosegretario Generale per gli Affari Umanitari e il Coordinamento degli interventi Umanitari della Nazioni Unite (OCHA), a conclusione di una missione nella regione del Sahel il 24 maggio ha affermato: “ per  evitare che la crisi alimentare nei paesi attraversati dal Sahel si trasformi in catastrofe, abbiamo bisogno di mettere in atto un piano complesso di risposta all’emergenza, programmare azioni di intervento coordinate e veloci e richiedere continuità nel flusso di fondi internazionali ”.

Gli ultimi dati parlano di oltre 18 milioni di persone ridotte in condizione di crisi e insicurezza alimentare.
Situazione che sembra possa perdurare fino al prossimo autunno, quando le condizioni metereologiche muteranno consentendo con la stagione delle piogge la ripresa dell’attività agricole e della pastorizia.

Tra le priorità evidenziate dalla Amos, oltre alle distribuzioni massive di generi alimentari e acqua, si richiedono interventi igienico sanitari e di salute pubblica. Inoltre, come sottolineato dal Sottosegretario Generale di OCHA, sarà necessario rafforzare i meccanismi locali di prevenzione e riduzione del rischio, cosicché in contesti naturalmente esposti a condizioni di carestia e siccità si possa limitare la dipendenza dagli aiuti internazionali per far fronte ai periodi di crisi.

AGIRE sta monitorando la situazione attraverso l’accreditata presenza delle ONG del network nei paesi oggi colpiti dalla crisi alimentare.
http://www.agire.it/it/mediaroom_agire/news_agire_onlus/newsDetail.html




CLICCA QUI E LEGGI UNA  POESIA SUI BAMBINI SOLDATI 
http://calcioallapoesia.blogspot.it/2012/06/ogni-tanto-una-poesia-fa-bene.html

lunedì 17 ottobre 2011

WORLD FOOD DAY - GIORNATA MONDIALE DELL'ALIMENTAZIONE


Il 16 ottobre 2011 si è celebrato in tutto il mondo il  
World   food day 
  la giornata mondiale dell'alimentazione 


promossa dalla Fao 
per sensibilizzare l'opinione pubblica 
sulla tragedia della fame






http://www.yeslife.it/giornata-mondiale-dellalimentazione-2011-2106



              Rapporto sulla fame nel mondo 2011: I prezzi alimentari resteranno alti e volatili

                     

                     I responsabili delle agenzie ONU di Roma chiedono interventi efficaci 


CLICCA QUI        http://www.fao.org/news/story/it/item/92593/icode/


Quest'anno il rapporto s'incentra sulla volatilità dei prezzi alimentari, identificati come uno dei principali fattori dell'insicurezza alimentare a livello globale e fonte di grave preoccupazione per la comunità internazionale.

"L'aumento dei consumi alimentari nelle economie in rapida ascesa, la crescita demografica e l'ulteriore espansione dei biocombustibili pongono un ulteriore pressione sul sistema alimentare", si legge nel rapporto.Per di più, la volatilità dei prezzi alimentari potrebbe aumentare nel prossimo decennio per lo stretto rapporto tra mercato agricolo e mercato energetico e per i sempre più frequenti fenomeni climatici estremi.





800 milioni di persone senza cibo

Un mondo condannato alla fame ed alla sofferenza. Sono 800 milioni le persone, da un emisfero all'altro, che soffrono di fame. E non basta, perché la malnutrizione riguarda un numero ben superiore di persone: oltre 2 miliardi.

"Liberare dalla fame milioni di esseri umani non è impresa facile e presuppone di estirpare le stesse cause alle radici della fame, come guerre e conflitti interni".

PER APPROFONDIRE CLICCA QUI     http://www.etanali.it/fame_nel_mondo.htm















(ANSA) - CAGLIARI, 16 OTT - Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda attore per un giorno. Il primo cittadino ha partecipato oggi alla realizzazione dello spot contro la fame che il Gruppo locale di ActionAid ha girato al Bastione di San Remy, in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione. Un gruppo di volontari ha gremito le scalinate del Bastione, con il cartello ''We are the next leaders'' mentre alcune coppie di ballerini danzavano a ritmo di tango. Lo spot dura 1'30'' e verra' trasmesso prossimamente su Internet. Il tema e' quello di un viaggio simbolico contro la fame.(ANSA).

http://notizie.tiscali.it/regioni/sardegna/feeds/11/10/16/t_01_01_2011-10-16_116721471.html?sardegna



PER AVERE UN QUADRO PIU' COMPLETO CONTINUA A LEGGERE ANCHE NELLA  ETICHETTA "ALIMENTAZIONE" I POST PRECEDENTI

lunedì 25 luglio 2011

CARESTIA IN SOMALIA

 

A Roma vertice straordinario Fao per la carestia nel Corno d'Africa: 10 milioni di persone a rischio 

http://notizie.tiscali.it

 Il vertice, organizzato su richiesta della presidenza francese del G20, riunisce ministri e rappresentanti di alto livello dei 191 paesi membri della Fao, di altri organismi Onu, di organizzazioni inter-governative, di organizzazioni non governative e di banche di sviluppo regionali.

 Il 20 luglio le Nazioni Unite avevano lanciato l'allarme carestia per due regioni del sud della Somalia, già colpite da una grave siccità. 

Se non si interviene subito, la fame colpirà tutte le otto regioni del sud della Somalia nei prossimi due mesi, a causa dei cattivi raccolti e della comparsa delle malattie infettive .

 

 

È contro le leggi di natura che pochi uomini rigurgitino del superfluo mentre le moltitudini affamate mancano del necessario.
Jean Jacques Rousseau 
 Discorso sulla diseguaglianza

lunedì 7 febbraio 2011

un libro sull'anoressia


Anoressia. Uscire dal tunnel, Rébecca Shankland, 
Armando Editore 2011 -Da pag. 17

[...] L’anoressica è prigioniera di un terribile rituale di fronte al piatto . Quando riesce finalmente a sedersi a tavola, impiega delle ore per ingoiare un boccone . Mastica, rimastica, dà l’impressione di essere altrove . Gioca con gli alimenti, li spezz...etta, li analizza e li seziona, poi ne butta la metà facendo finta di andare a lavarsi il piatto . Ogni volta Luisa trova un modo per svuotare discretamente il suo piatto: si avvicina alla pentola come se dovesse servirsi una seconda volta ma, in realtà, vi riversa tutto il contenuto del suo piatto! Tutte le sere ringrazia Boogie di averla salvata a tavola: il suo cane resta accucciato fedelmente accanto a lei e ingoia i pezzi di carne e di formaggio che lei fa scivolare sotto al tavolo! Spesso va in bagno subito dopo mangiato per vomitare cercando di fare il minor rumore possibile in modo da non attirare l’attenzione dei genitori . Una volta che ha vomitato si sente meglio, ma è comunque incredibilmente vincolante vivere così! Inoltre, la digestione non inizia subito dopo il pasto: quando l’anoressica si alza da tavola per andare a vomitare, rigetta il cibo ancora prima di averlo digerito e assimilato. [...]

http://www.facebook.com/#!/profile.php?id=100001971078323

sabato 16 ottobre 2010

LA FAME NEL MONDO 2010 FAO DELL'ALIMENTAZIONE

http://www.fao.org/getinvolved/worldfoodday/it/ 


Giornata mondiale dell'alimentazione 2010 "Uniti contro la fame".

Il tema di quest’anno, Uniti contro la fame, è stato scelto per riconoscere gli sforzi compiuti contro la fame nel mondo a livello nazionale, regionale e internazionale.
Unirsi contro la fame diventa realtà quando stato, organizzazioni della società civile e settore privato lavorano in associazione a tutti i livelli per sconfiggere la fame, la povertà estrema e la malnutrizione.
Nel 2009 è stata raggiunta la soglia critica di un miliardo di persone che soffrono la fame in tutto il mondo, in parte a causa dell’aumento dei prezzi alimentari e della crisi finanziaria


Il Vertice mondiale sulla sicurezza alimentare (denominato "Vertice sulla fame") tenutosi a novembre 2009, ha adottato una
dichiarazione che rinnova l’impegno assunto nel Vertice alimentare mondiale 1996 per eliminare, in modo sostenibile, la fame
dalla faccia della terra. La Dichiarazione invocava anche un aumento dei finanziamenti nazionali e internazionali a favore
dell’agricoltura, nuovi investimenti nel settore rurale, una migliore gestione di governo sulle questioni alimentari globali in
associazione con le parti interessate del settore pubblico e privato, nonché un'azione più incisiva per affrontare la minaccia
che il cambiamento climatico pone sulla sicurezza alimentare.





La produzione alimentare dovrà aumentare del 70% per nutrire quella che, entro il 2050, sarà una popolazione di nove
miliardi di persone. Con la scarsità della terra, gli agricoltori saranno obbligati ad ottenere un rendimento maggiore dalla terra
già coltivata, senza poter espandere le coltivazioni. Ma una produzione alimentare intensiva significa, da sempre, maggiore
dipendenza da pesticidi e fertilizzanti ed un utilizzo eccessivo di acqua: fattori che possono degradare sia i terreni che le
risorse idriche.



La produzione alimentare deve espandersi sufficientemente per soddisfare i bisogni futuri. Gli stati, tramite i loro governi, attuano leggi, regole, regolamenti e programmi. A vari livelli, lo stato ha l’autorità per incoraggiare un’agricoltura responsabile dal punto di vista ambientale. Ad esempio, può adottare leggi che garantiscano il possesso della terra, che permettano agli agricoltori di sentirsi sicuri sulla loro terra e di adottare metodi di coltivazione per produrre il cibo necessario con una prospettiva a lungo termine, che includa anche la difesa delle risorse naturali. Lo stato può anche controllare la qualità dei
prodotti utilizzati, facendo sì che vengano etichettati, commercializzati e applicati in modo da ridurre i rischi. I governi devono  promuovere l’approccio ecosistemico tramite la legislazione e la politica pubblica.


In questa Giornata mondiale dell’alimentazione 2010, in un momento in cui non ci sono mai state così tante persone che soffrono la fame al mondo, riflettiamo sul futuro. Con la forza di volontà, il coraggio e la determinazione – e con molti attori che collaboreranno e si aiuteranno a vicenda – è possibile produrre più cibo, in modo più sostenibile, e farlo arrivare nelle  bocche di coloro che ne hanno più bisogno.


Cagliari ha aderito alla Giornata mondiale dell'alimentazione indetta dalla Fao e che si svolge in 100 piazze italiane. Mani Tese, Actionaid, Slow Food e Oscar Romero sono presenti dalle 10 alle 20 ai Giardini pubblici con l'iniziativa 'Oltre il cibo'. 

"L'obiettivo è quello di rivendicare il diritto al cibo buono, pulito e giusto per tutti. Quindi mettere l'accento su temi quali commercio equo e solidale, agricoltura sostenibile, consumo consapevole, per sensibilizzare i cittadini verso il consumo intelligente per combattere la fame attraverso il modello 'Sovranità Alimentarè"'



Povertà e fame, alle Nazioni Unite
l’Italia si impegna poco e male
Siamo gli unici a non aver pagato i soldi promessi per l’Aids. Le Nazioni Unite hanno chiesto ai paesi ricchi di stanziare lo 0,7% del Prodotto interno lordo in finanziamenti per lo sviluppo del terzo mondo. Roma ha stanziato soltanto lo 0,16%.



Il governo italiano arranca non solo per gli aiuti ufficiali (quelli pubblici, stanziati da un governo all’altro), ma anche in altri settori. Il Fondo globale per la lotta all’Aids, la malaria e la tubercolosi, che può contare su un mix di consistenti fondi pubblici e privati, sta ancora aspettando i 260 milioni di euro che il nostro Paese aveva promesso per il 2009 e il 2010.


 

Il presidente del Fondo, Michel Kazatchkine, ha detto che “l’Italia si era impegnata a versare 130 milioni di euro l’anno dal 2008 al 2010: abbiamo ricevuto il primo dei tre versamenti”. Siamo l’unico Paese a non aver versato i soldi promessi. 


lunedì 16 novembre 2009

ROMA 16 NOVEMBRE 2009 VERTICE FAO SULLA FAME NEL MONDO


Vertice Fao, mancano i paesi ricchi. Benedetto XVI: basta speculazioni sui prodotti alimentari

Ogni anno circa sei milioni di bambini muoiono per fame e denutrizione




L'organizzazione per l'alimentazione
e l'agricoltura dell'Onu fotografa una situazione tragica,


in cui le cause di mortalità infantile restano malattie curabili come la dissenteria, la polmonite e la malaria. 
Oggi nel mondo sono 852 i milioni di persone che soffrono di fame, di cui 815 nei paesi sottosviluppati, 28 in quelli in transizione e 9 nei Paesi industrializzati.

Se fame e malnutrizione sono le cause della povertà, dell'analfabetismo e degli alti tassi di mortalità, il rapporto dell'agenzia Onu si sofferma sulla necessità di mettere in pratica le politiche di aiuto utili per combattere la fame nel mondo, obiettivo del World Food Summit (Wfs) del 1996 e uno degli obiettivi del millennio (Mdg), da realizzare nel 2015.
 
Il vertice dalla FAO,  l'organizzazione dell'Onu che combatte la fame nel mondo, sulla sicurezza alimentare si è aperto oggi a Roma.

Si rischia il nulla di fatto, malgrado il monito di Benedetto XVI che alla platea di capi di Stato e di governo sottolinea la vergogna di un mondo che di fronte alla fame non nasconde "opulenza e sprechi".

Assenti i Paesi ricchi - L'Occidente si nota solo per la sua assenza. 

Il Papa sostiene che la fame non dipende dalla questione demografica :
- Il numero delle persone che soffrono la fame sta subendo una "drammatica crescita"  nonostante la terra sia in grado di "nutrire a sufficienza tutti i suoi abitanti". 
Questo dimostra come non vi sia alcuna relazione di "causa-effetto tra la crescita della popolazione e la fame", ha detto Ratzinger, che ha indicato "nell'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, nella diminuzione di disponibilità economiche delle popolazioni più povere e nel limitato accesso al cibo" le cause della fame.


 Il direttore generale della Fao Jacques Diouf :  Muore di stenti un bambino ogni sei secondi -
I governi mondiali hanno abbassato la guardia sulla sicurezza alimentare e "si stanno invece ancora addensando quelle ombre che hanno portato alla crisi precedente", mentre il dramma della fame affligge oltre un miliardo di persone.


 Accorato appello del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon: 
oggi moriranno più di 17mila bambini -  "Oltre 17mila bambini moriranno oggi di fame: uno ogni cinque secondi, 6 milioni in un anno. Il mondo ha cibo più che sufficiente" ha osservato Ban, "e nonostante questo oltre un miliardo di persone sono affamate. Questo è inaccettabile".


 le accuse di Gheddafi - Il leader libico ha denunciato "la palese ipocrisia" delle potenze coloniali, che hanno "saccheggiato" e fatto "man bassa" delle risorse di interi continenti come l'Africa, l'Asia e l'America Latina causando miliardi di affamati. Durante il suo discorso al summit Fao sulla sicurezza alimentare in corso a Roma, Gheddafi ha avvertito come sia arrivato il momento che "le potenze coloniali compensino quanti sono stati saccheggiati: non chiediamo un'elemosina ma rivendichiamo un nostro diritto". 

Berlusconi non sa far meglio che dire una barzelletta.

Approvato per acclamazione il documento finale - La bozza del documento finale del vertice sulla sicurezza alimentare prevede cinque azioni da mettere in campo per combattere la fame e chiede anche ai governi di assicurare ai Paesi in via di sviluppo i soldi promessi:
1- investire nei programmi di sviluppo rurale predisposti dai singoli governi.
2-implementare il coordinamento strategico a livello nazionale, regionale e globale per migliorare la governance
3-promuovere una migliore collocazione delle risorse.
4-continuare a studiare le buone pratiche per promuovere investimenti responsabili nell'agricoltura internazionale.


16 novembre 2009

venerdì 2 maggio 2008

capire cos'è l'anoressia

Mangiare è un’attività carica di simboli :


con essa esprimiamo la nostra relazione con il mondo.


Se per qualche motivo connesso alla nostra storia si blocca qualcosa in questa relazione, nell'equilibrio tra i nostri stati d'animo e la realtà che ci circonda,


il valore simbolico può prevalere sulla funzione fisica


e allora la nostra alimentazione invece di parlare dei bisogni del nostro corpo


parla dei bisogni della nostra anima.



Questi disturbi prendono il nome tecnico di Anoressia, quando il cibo viene evitato

e Bulimia quando viene ingerito in maniera coatta. Insieme vengono definiti

disturbi psicogeni dell’alimentazione (D.A.P.).

L’anoressia insorge, nella maggior parte dei casi, durante l’adolescenza mentre la bulimia può insorgere anche più tardi.
Nella vita può succedere di attraversare momenti di inappetenza o di intenso desiderio di cibo; soprattutto durante l’adolescenza questo è normale.
Come fare dunque a capire se quello che sta succedendo oltrepassa il disturbo momentaneo e necessita di un intervento esterno o comunque di un aiuto?

Nella ragazza l'Anoressia comincia il più delle volte, se è adolescente, con una difficoltà a riconoscersi nel proprio corpo.
Il corpo cambia, avviene qualcosa che non possiamo controllare, lo sviluppo della funzione riproduttiva si evidenzia nell'aspetto fisico e modifica la relazione della ragazza con se stessa e con gli altri.

Il desiderio di tenere sotto controllo questo cambiamento può prendere la forma del controllo dell’alimentazione che viene ridotta al limite della sopravvivenza.

Il cibo viene assunto sempre meno, preferibilmente in solitudine e più la fame cresce più cresce l’importanza di dominarla.

La ragazza che riesce a tenere sotto controllo la propria relazione con il cibo in maniera così estrema spesso è molto brillante in altri campi.

E’ una studentessa modello, sovente è in grado di prendersi cura degli altri, a volte cucina per il resto della famiglia, svolge intensa attività fisica, si alza presto la mattina e non è mai stanca.

Questa sensazione di benessere unita all’iperattività l’aiuta il più delle volte a nascondere a se stessa e agli altri la diminuzione del peso e la conseguente sofferenza del corpo.
In maniera del tutto paradossale, pur continuando a dimagrire, la ragazza afferma di essere troppo grassa.

I modelli che la società offre alle donne non migliorano l’immagine che la ragazza ha di sé.
Da una parte le top model, considerate come i corpi più belli del mondo, sono sistematicamente sotto peso e presentano un modello fisico senza sostanza, ridotto al nulla.
Dall’altra, le donne che esibiscono il proprio corpo dalle forme abbondanti, sono anch’esse un modello negativo, privo di sostanza, strumento del desiderio altrui, spesso creato dalla chirurgia.

Raramente è possibile per l'adolescente osservare un modello in cui il corpo sia espressione dell’anima e che consenta ai propri desideri di vivere serenamente la realtà fisica.

L’anoressia è una difesa ben strutturata nei confronti di un dolore che non trova parole per esprimersi.

Come tutte le difese viene costruita per soffrire di meno e, come la maggior parte delle difese, ciò di cui ci priva è maggiore di ciò da cui ci protegge.

Essendo una difesa importante, non è facile liberarsene e anche se chi ci sta vicino capisce la nostra sofferenza e cerca di raggiungerci la strada non è così lineare.

Spesso le ragazze e le bambine che soffrono di anoressia sono state educate e curate correttamente dal punto di vista pratico nell'ambiente familiare, ma non hanno avuto lo spazio dove manifestare il loro disagio che è cresciuto dentro fino a trasformarsi in un comportamento drammaticamente autolesivo.

E’ possibile però ritrovare il filo di ciò che non è stato detto, di ciò che non è stato capito o accettato, attraverso una terapia familiare o individuale.

Non bisogna dimenticare che
se troviamo la forza per desiderare di guarire, guarire è possibile

COMMENTI
Veggie ha detto...
Bè, parecchie cose sono un po' dei luoghi comuni, comunque... E' bello che si cerchi di parlare di queste cose, perchè il cuore dell'anoressia è il silenzio, quindi bisogna rompere il silenzio... lo dice una che c'è passata...
Centro di ascolto ha detto...
PARLIAMONE ANCORA... PER CAPIRE MEGLIO E NON CADERE NEI LUOGHI COMUNI ABBIAMO BISOGNO CHE CHI CI E' PASSATO FACCIA CAPIRE COME SUCCEDE... PERCHE'... COME FARE AD USCIRNE...E SOPRATTUTTO COME FARE PER ROMPERE IL SILENZIO...