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lunedì 5 ottobre 2015

À la carte. Un laboratorio pop up a Libri in Cantina 2015

Come lo scorso anno (vedi qui), anche quest'anno sono stata invitata a Libri in Cantina, 13a Mostra nazionale della piccola e media editoria, tenutasi il 3 e 4 ottobre a Susegana (Tv).

L'idea questa volta è stata quella di proporre un piccolo laboratorio aperto a tutti, bambini ed adulti, dal titolo: "A tavola... Il cibo disegnato"
Ho pensato così di sperimentare la tecnica del pop up, appresa a mia volta frequentando quest'estate un corso tenuto dall'illustratrice Roberta Bridda.
L'idea doveva essere semplice, versatile e abbastanza veloce da realizzare anche per mani inesperte.
Ho progettato e realizzato dunque alcuni menù d'esempio come questi.





(Non so se le foto rendono l'idea, ma i piatti di portata sono rialzati, rispetto al fondo e talvolta anche gli ingredienti, rispetto al piatto).

Sapere di avere un'ora sola di tempo a disposizione e trovare lì, senza preavviso, più di 20 persone (bambini, ma anche qualche adulto) ad aspettarmi... Wow. Che sfida!

I partecipanti hanno costruito la propria "tovaglietta" e l'hanno decorata a piacimento. Quindi hanno preparato il piatto di portata e lo hanno riempito con gli ingredienti preferiti.
Piatti, tazze, posate e bicchieri hanno arricchito le composizioni.

Con poche mosse, ma piuttosto precise e senza fretta, abbiamo infine costruito insieme il piccolo meccanismo che alza il piatto, all'apertura del menù.



Ed ecco! A tavola!



Mi spiace solo non essere riuscita a fotografare tutti i loro lavori ultimati come meritavano, ma molti hanno agguantato la loro opera e sono scappati a pranzare per davvero, vista l'ora.
Del resto io non ho avuto neppure il tempo di fare le foto (per cui ringrazio di cuore la persona speciale che ha fatto almeno queste poche).
Ho gustato un caleidoscopio di colori mirabolanti e di accostamenti alimentari senza paura. Zuppe blu, biscotti arancioni, nidi di spaghetti al pomodoro, pizze con le patatine...
Qualche adulto diceva: - No, le fragole con il pesce... Non si fa! -
- E perché no? È così divertente e facile cucinare così! No? -
:-D



Meteorologicamente parlando la giornata non è stata delle migliori, ma il Castello è sempre suggestivo.




e la Mostra molto interessante.






lunedì 22 ottobre 2012

Giochi per una festa di compleanno


Son passate ormai un po' di settimane, ma da queste parti si son festeggiate le 8 primavere di Giacomo.
L'organizzazione della festa di compleanno, per quanto semplice e casareccia, ci ha visti impegnati per qualche giorno.
Pur non essendo questo un "mommy blog", ho pensato che forse questo breve decalogo potrebbe ugualmente essere d'aiuto per qualcuno, facilitando la ricerca e la concretizzazione d'idee per un'occasione da festeggiare tra bambini. Lo avessi trovato già pronto, anzichè dovermi scervellare, lo avrei gradito molto e mi sarei risparmiata un bel po' di tempo!
Conditio sine qua non: è indispensabile che la festa avvenga all'aperto e con una bella giornata.

- Tralascio tutta la parte degli inviti, numero degli invitati, decori e cibarie varie in cui farete come meglio credete. (i miei dolci erano senza zucchero, burro e uova: se vi interessa il perchè, è riassunto bene qui)

- Dividete i bambini in due o più squadre (suggerisco di far lanciare una monetina, altrimenti è dura organizzarle e dividere certe coppie di amici)

- Qui sotto ci sono i giochi che avevamo pianificato noi. I percorsi potranno essere tracciati con gessetti per terra o con nastro adesivo o ancora con il nastro da cantiere, a strisce bianche e rosse.
Vi consiglio di creare una scaletta di giochi alternando quelli dinamici a quelli di ragionamento, quelli manuali o di pazienza, per bilanciare le energie impiegate ed equiparare al meglio slanci maschili e femminili, dando così la possibilità di concedere loro un po' di riposo fisico dopo il movimento, ma anche per far applicare al meglio ogni gruppo dando risalto alle caratteristiche diverse dei singoli bambini.
Sceglieteli, mescolateli e adattateli alle vostre esigenze, come preferite:

  • Corse con la carriola. C'è bisogno che la spieghi? (vedi foto)
  •  Corsa coi sacchi. Io ho reperito i sacchi di iuta in un consorzio agrario. Credo comunque che alla peggio anche dei grandi sacchi per i rifiuti potranno essere un'alternativa accettabile.
  • Collane di pasta. Saranno sufficienti un pacco o più di pasta di qualità scadente e basso prezzo e dello spago tagliato in parti uguali. Vincerà chi infilerà più maccheroni nel minor tempo, annodando lo spago in collane.
  • Percorso coi cucchiai (sono necessari un cucchiaio di plastica usa e getta per ciascun bambino e delle palline da ping pong anche se si potrebbe giocare con le uova che però ho reputato troppo pesanti e... sconvenienti per ovvi motivi). Si potrà costruire un percorso da far fare loro col cucchiaio in bocca che regge la pallina che non dovrà cadere (altrimenti si dovrà retrocedere e ricominciare il percorso) e cronometrare il tempo oppure metterli in fila e obbligare il primo a fare un tratto di andata e ritorno verso il secondo della fila a cui dovrà consegnare la pallina come testimone di una staffetta.
  •  Camminata coi barattoli. Sono necessari della corda di nylon o comunque resistente e quattro barattoli di latta con coperchio, vuoti e possibilmente nuovi. Io li ho reperiti in un negozio di colori che me li ha venduti vuoti. Con un punteruolo o un chiodo e un martello dovranno essere forati in due punti diametralmente oppsti, appena al di sotto del tappo. Infilata la corda nei fori, tagliata della misura che intercorre circa tra piede e mano di un bambino in piedi, e chiusa ad anello, possibilmente all'interno del barattolo, i barattoli veranno usati a mò di trampoli per camminare.
  • Salto con le castagne. Noi abbiamo utilizzato delle castagne matte (quelle dell'ippocastano, raccolte in abbondanza) contrassegnate con un po' di smalto colorato per differenziarle per le due squadre. Il gioco prevederà due tracciati uguali e speculari che dovranno essere percorsi da ciascuna squadra saltellando su una gamba sola. Lungo il tragitto vi saranno delle castagne da raccogliere (sempre senza mai appoggiare il secondo piede a terra, altrimenti si dovrà ritornare alla partenza e ricominciare da capo). Al termine del percorso, raccolte tutte le castagne, le stesse dovranno essere tirate dentro un unico secchio,  comune alle due squadre. Vince ovviamente la squadra che raccoglie il maggior numero di castagne.
  •  Il pallone nel sandwich. Si gioca a coppie. I due bambini si mettono uno di fronte all'altro, molto vicini con un pallone premuto tra il petto. Non potramnno prendersi per le braccia e le man dovranno invece essere tenute dietro la schiena. In questa posizione dovranno camminare lateralmente e raggiugnere un traguardo senza far cadere il pallone. Chi sbaglia dovrà lasciare il turno ad un'altra coppia.
  • Tangram. Il tangram è un rompicapo cinese composto da 7 pezzi (il nome significa appunto "le sette pietre della saggezza"). Io ne ho riprodotti due (tante erano le squadre) in grande scala, 30x30 cm, in un cartoncino molto spesso, per intenderci quello grigio, da rinforzo, usato ad esempio dai rilegatori, che ho reperito in una cartoleria-tipografia. Se avete fortuna, magari ve ne regaleranno anche solo qualche pezzo di scarto. Non sarà semplicissimo tagliarlo, ma saranno sufficienti un buon cutter resistente, un po' di pazienza e di attenzione, seguendo il disegno qui. Lo scopo del gioco varierà a seconda dell'età dei bambini e del tempo che vorranno dedicarci: potrà essere sufficiente vedere quale delle due squadre sarà in grado per prima di ricomporre il quadrato, oppure potrà diventare più complesso se si vorrà sfidarli anche ad inventarsi qualche figure utilizzando in modo creativo tutti i pezzi, ma in diversa composizione, come si può vedere qui
  •  Acqua in bocca. Saranno necessarie 2 bottiglie di plastica piene d'acqua e 2 vuote, del nastro adesivo di plastica o carta e tanti bicchierini di plastica quanti sono i bambini. Abbiam tagliato le bottiglie vuote circa a due terzi dell'altezza, in coincidenza con la parte più bombata e rivestito la parte tagliata con il nastro adesivo, perchè non risultasse pericolosa e tagliente per i visetti dei bimbi. Ogni bambino, a turno, si riempirà il bicchiere d'acqua e con questo berrà e tratterrà in bocca quanta più acqua potrà. Di corsa andrà poi a versarla nella bottiglia tagliata della propria squadra, posta distante, dando quindi il via a partire al secondo bambno... Lo scopo del gioco sarà ovviamente raggiungere il maggior livello di acqua raccolta nella bottiglia della propria squadra.
  • Tiro al bersaglio. Procuratevi quante più lattine vuote potete di coca, aranciata, ecc... di ugual dimensione. Nel nostro caso non facendone uso, ho chiesto in un paio di pizzerie ed un kebab di mettermele gentilmente da parte. Una volta ben lavate, abbiamo costruito una piramide e con un paio di palline morbide se n'è fatto un tiro al bersaglio rumoroso e divertente. Le palline potranno essere anche realizzate con carta recuperata di giornale, appallottolata ed avvolta con scotch.
  •  Bicchieri in equilibrio. Con una piccola asse (lunga circa un metro e larga 5 cm e ma non troppo pesante) ogni bambino dovrà percorrere un tragitto prestabilito tenendo su ciascuna estremità della stessa qualche bicchiere di palastica pieno d'acqua senza rovesciarla.
  • Il minestrone di legumi. Procuratevi due grandi piatti o vassoi possibilmente uguali. Pesate ugual peso di granaglie miste secche (esempio: 50 gr di lenticchie, 100 gr di ceci, 100 gr di fagioli cannellini, 100 gr di fave, ecc.; per me è stato anche un modo per controllare la dispensa e svuotarle da legumi prossimi alla scadenza) e versateli, mescolandoli, in ciascun vassoio. Il gioco consisterà di selezionare, con pazienza e minuzia i diversi tipi di semi nel minor tempo possibile, riponendoli in tanti piatti di plastica quanti sono i tipi di legumi utilizzati per il gioco.
  • L'esercizio matematico prevederà la risoluzione di qualche operazione (che ovviamente varierà nella difficoltà a seconda dell'età dei bambini giocanti). Vince evidentemente la squadra più veloce e con maggiori risultati esatti. Nel nostro caso erano ad esempio come queste:
7 x 6 = . . . . . . . . . .  - 34 = . . . . . . . . . .  x 4 = ?
3 x 8 = . . . . . . . . . .  - 18 = . . . . . . . . . .  x 4 = ?
4 x 5 = . . . . . . . . . .  - 17 = . . . . . . . . . .  x 6 = ?

  • L'esercizio linguistico, a tempo, prevederà ad esempio la ricerca di parole in rima al fine di completare un breve testo assegnato loro. Vince evidentemente la squadra più veloce nella consegna. Nel nostro caso avevamo assegnato questo:  
Dopo il giorno vien la . . . . . . . . . .
dopo l'inverno vien la  . . . . . . . . . . 
dalle viti viene il . . . . . . . . . .
viene il fumo dal . . . . . . . . . .
va la mucca con il bue
van le ochette a due a . . . . . . . . . .
e la vita in fondo in fondo
è un allegro . . . . . . . . . . !


Inoltre potete aggiungere i classici:
  • Tiro alla fune
  • Bandierina
  • Moscacieca
  • Caccia al tesoro 
  • Strega comanda color
  • Quattro cantoni
O per ridere:
  • Vocino, vocione, vociò. Un bambino scelto a turno verrà bendato e lasciato al centro del gruppo in cerchio. Interrogando ciascuno degli altri bambini, segnandoli col dito (o chiamando un numero loro assegnato in precedenza), dovrà riconoscerli dalla voce. Ovviamente tutti dovranno rispondere modificando la loro voce, ora con un vocione o un vocino sottile.
  • Telefono senza fili. I bambini devono disporsi tutti in un'unica fila. il primo ad un'estremità inizia il gioco bisbigliando una parola o una frase all'orecchio del suo vicino. Questo deve ripetere la stessa frase al bambino accanto, e così via fino all'ultimo della fila, che ripete la frase ad alta voce. Il divertimento deriva dal fatto che la frase riportata dall'ultimo giocatore è spesso molto diversa da quella di partenza, a causa del combinarsi e sommarsi di errori successivi di interpretazione. In questo caso non ci son vincitori o vinti.
Premi.
Noi abbiamo deciso alla fine di premiare ciascun bambino (e non solo la squadra vincitrice) con un piccolo pensiero, uguale per tutti, ma facendo distinzione di sesso. Abbiamo confezionato ciascun regalino in un semplice sacchettino bianco (con contrassegno diverso per maschi e femmine) da far pescare loro in una grande scatola.

Allora, siete pronti? Viaaa... e buon divertimento! ;-)



p.s. : vi va di aggiungere nei commenti anche le vostre idee?


venerdì 9 dicembre 2011

Un regalino per le amiche



Basta biscotti di Natale!
Non siete stufi di infornarne? Io ad essere sincera non ne ho fatto neppure uno.
Pensando ad un pensierino per gli auguri natalizi alle amiche, ho optato invece per una cosa salata e più essenziale: ne ho avevo già parlato qui, ma questa ultima versione di dado vegetale è ancora più semplice e basilare.
Se possedete il Bimby, realizzarlo sarà un giochetto da ragazzi.
Per il confezionamento basteranno dei pirottini colorati da muffins e un semplice spaghetto bianco (o anche pirottini bianchi con spaghetto colorato).
Adesivi rotondi, sul tappo, sotto i pirottini, riporteranno gli ingredienti contenuti ed altri bolli adesivi, accoppiati, fungeranno da etichetta con nome e data.


400 gr di sedano
4 carote
2 cipolle grandi bianche
2 zucchine
150 gr di prezzemolo
4-5 foglie di salvia
un rametto di rosmarino
360 gr di sale grosso (meglio se integrale)
2-3 cucchiai d'olio extravergine d'oliva

Lavare e mondare la verdura. Tagliarla a pezzi grossolani.
In un mixer tritarla a pezzi minuti quindi metterla sul fuoco in una casseruola dal fondo pesante (se antiaderente aiuterà) con l'olio e il sale e cuocere, coperta, a fuoco dolce, rimestando spesso per 45 minuti (senza aggiungere acqua, poichè il sale per osmosi farà già fuoriuscire quella della verdura).
Rimettere nel mixer e omogenizzare finemente, quindi ripassare sul fuoco ad asciugare, qualora apparisse troppo liquido.
Va invasato in vasetti di vetro ben lavati e caldi. L'alta percentuale di sale fungerà comunque da ottimo agente conservante.
Il dado si conserva in frigo per 2-3 mesi o più. Può essere anche riposto in congelatore in quanto il sale ne impedirà il congelamento, così da poterne prelevare solo il necessario, di volta in volta.


Se invece, come me, possedete il Bimby sono certa saprete già come operare (basteranno 20-30 min di cottura).



venerdì 2 dicembre 2011

Calendario dell'avvento fai da te


Mi ero ripromessa di realizzare un calendario dell'avvento, quest'anno.
Poi, come al solito, mille altre priorità hanno avuto la meglio e mi son ritrovata ieri a dover mettere insieme velocemente le poche cose che ero riuscita ad approvvigionarmi nei giorni scorsi, senza avere ancora un'idea precisa per realizzarlo.
Dunque, 1, 2, 3, viaaa ... anche se si può fare ben di meglio, sempre in modalità Cobrizo =  concretizzare un'idea velocemente, magari anche usando poche cose e di scarso valore, piuttosto di rinunciarvi del tutto.

Mi sono procurata presso una cartaria alcuni sacchettini di carta bianca (costano pochissimo anche se io ho avuto addirittura la fortuna di trovare un titolare disponibilissimo che, vedendo Giacomo, ce ne ha pure regalati una cinquantina).
L'idea era di usare un cartoncino pesante o un pannello di legno forse ... poi invece ho optato per questo pannello metallico bianco, munito di calamite (ikea), che mi ha risolto la vita.
Un pennarello nero per disegnare i numeri (ogni busta un font diverso, disegnato da me a caso e colorato da Giacomo - altro che stencil!) e tante piccole sorprese, da leggere, mangiare o per giocare...
Le più pesanti o voluminose non andranno nel sacchettino, ma saranno sostituite solo da un bigliettino che fornirà qualche indicazione, ben criptata per trovarle, a mò di caccia al tesoro, in giro per la casa.
Infine le dimensioni ridotte del pannello consentiranno un calendario solo settimanale, da aggiornare di volta in volta. Minor ingombro e minor peso.




Not only for babies.

sabato 29 ottobre 2011

Zuccodonzia e ombre cinesi

Noi, adulti di casa, non amiamo Halloween, ma Giacomo l'ha avuta vinta e così è nata la prima zucca della nostra storia.
Cobrizo non è in vena e non si è sprecata più di tanto; ha disegnato i più classici dei tratti cucurbitacei, mentre papà ha inciso chirurgicamente e Giacomo ha operato un fine lavorio di scavo della polpa degno di uno zuccaendodontista sopraffino.



I semi possono essere puliti dai filamenti e ben lavati, quindi passati in forno cosparsi di sale,
a 180° per 20-30 min.


E poi la meraviglia! Le candeline accese e le ombre cinesi sul muro.


All allows even!


Le istruzioni, facilissime, per chi dovesse avere ancora qualche reticenza:

Porre una piccola ciotola sulla sommità della zucca e disegnarne il contorno con una matita.
A partire da questa disegnare uno zig zag, verso l'esterno.
Incidere con attenzione, in profondità e togliere la calotta.
Scavare l'interno con un cucchiaio o uno scavino.
Disegnare su carta doppiata la forma desiderata per occhi, naso e bocca. (nel mio caso ho messo la carta doppia e ho disegnato delle mezzelune per gli occhi e solo metà bocca a cui poi a mano libera, sulla zucca, ho aggiunto i denti e infine con carta singola ho fatto un triangolo per il naso)
Con un po' di nastro adesivo o qualche puntina, posizionare le forme di carta sulla zucca.
Disegnarne quindi i contorni e togliere le sagome di carta.
Quindi proseguire con l'intaglio.
Rifinire bene con un coltellino affilato i tagli.
Ripulire bene la zucca e, con un tovagliolino unto con un goccio d'olio (d'oliva o profumato), lucidarla.


Cobrizoricette con la zucca qui o qui o qui





mercoledì 18 novembre 2009

Recicliamo ed impacchettiamo

Oggi facciamo un altro lavoretto divertente.
Avete presente tutte quelle scatoline di cosmetici, farmaci o prodotti alimentari che riempiono il vostro cestino della carta?
E' carta da reclicare, sì o no? E allora recicliamola!
1. Io ho scelto formati piccoli ma nulla impedisce di fare scatole più grandi anche in previsione dei regali di natale.
2. Ho usato del gesso bianco (il mio è Maimeri coprente opaco) per dare una prima mano coprente che mi permetterà di usare meno colore per coprire le scritte e darà anche una texture interessante alla carta (si possono usare anche medium specifici per effetti particolari).


3. Una volta perfettamente asciutto, ho dipinto con acrilico bianco (ma potete ovviamente scegliere il colore che preferite)
4. 5. Su un pezzetto di cartoncino qualsiasi ho ritagliato qualche sagoma a piacere e l'ho usata con la tecnica dello stencil per iniziare a decorare le scatole.
Un piatto di plastica usa-e-getta fungerà perfettamente da tavolozza per mescolare le diverse tinte.
6. 7. Successivamente ho continuato a dipingere con pennelli e colori a piacere.
8. Ho confezionato con un po' di rafia e qualche perlina.